INQUADRAMENTO GEOGRAFICO... 1 INTRODUZIONE... 3 PROGETTO DI VARIANTE AL P.D.F... 5 CONCLUSIONI... 12
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2 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO... 1 INTRODUZIONE... 3 PROGETTO DI VARIANTE AL P.D.F CONCLUSIONI
3 1 ) INQUADRAMENTO GEOGRAFICO Il comune di San Vito risulta ubicato geograficamente nella parte Sud-Orientale della Sardegna con una superficie giurisdizionale di ben Ha, entità che lo colloca per estensione territoriale tra i primi 4 Comuni della Sardegna. Il territorio è prevalentemente montuoso e comprende una fascia che corre parallela al Mar Tirreno con il quale però non ha alcun contatto. Dal punto di vista Amministrativo il Comune di San Vito unitamente ai comuni limitrofi di Muravera, Villaputzu, Castiadas, Villasalto (Sede della XXI Comunità Montana Sarrabus Gerrei) Ballao, Armungia, Goni, Silius, S.Nicolo Gerrei, San Basilio, S.Andrea Frius, compongono la XXI Comunità Montana del Sarrabus-Gerrei. Comuni del Sarrabus Comuni del Gerrei XXI Comunità Montana XXI Comunità Montana. SAN PRIAMO 2
4 2) INTRODUZIONE Attualmente il territorio Comunale di San Vito è regolamentato dal seguente strumento urbanistico: - Piano di Fabbricazione approvato con D.A. 983 /U del e successivamente con D.A. 2193/U del ; La superficie complessivamente gestita dagli strumenti urbanistici, pari alla superficie del territorio comunale, è di circa mq. Nel Piano di Fabbricazione vigente sono individuate aree di proprietà private classificate come aree a destinazione P,destinate a ospitare parcheggi pubblici, sottoposte quindi a vincolo preordinato all esproprio. Dall anno di approvazione del Piano di Fabbricazione non è mai stata dichiarata la pubblica utilità per le opere previste nelle medesime, pertanto il vincolo preordinato all esproprio, scaduti i cinque anni previsti dalla normativa e senza peraltro che sia intervenuta una reiterazione dello stesso, è decaduto, ai sensi dell art. 9 comma 3 del D.P.R. 8 giugno 2001 n 327 e ss.mm.ii. La decadenza del vincolo preordinato all esproprio ha comportato l applicazione nelle aree in esame di una particolare tipologia di disciplina urbanistica, prevista dall art. 9 del D.P.R. 380/2001, quella delle cosiddette zone bianche che consente esclusivamente le seguenti categorie di intervento: a) gli interventi previsti dalle lettere a), b) e c) del primo comma dell'articolo 3 che riguardino singole unità immobiliari o parti di esse; b) fuori dal perimetro dei centri abitati, gli interventi di nuova edificazione nel limite della densità massima fondiaria di 0,03 metri cubi per metro quadro; in caso di interventi a destinazione produttiva, la superficie coperta non può comunque superare un decimo dell'area di proprietà. La regolamentazione urbanistica sopra richiamata non consente dunque, nelle aree classificate come P nel Piano di Fabbricazione, alcun intervento di nuova edificazione, poiché tali interventi, in forza della normativa sopra richiamata, sono consentiti esclusivamente fuori dal perimetro dei centri abitati mentre nel caso di specie, le aree sono interne al centro abitato ed edificato. In data perveniva l istanza presentata dal Sig. Mocco Tarcisio, proprietario di un area classificata come Area P, a destinazione parcheggi pubblici, avente a oggetto Richiesta
5 intervento sostitutivo ex art. 8 L.1150/1942 ed art. 31 L.R. n.7/2002 Decreto Assessore EE.LL.FF.U. n.3/ass del e ss.mm.ii. ed art.9 L.R. n.9/2006, richiedente la regolamentazione e la ridefinizione sotto il profilo urbanistico dell area di proprietà del medesimo, contraddistinta in catasto al Foglio 30, mappale 1549, soggetta al regime dell art.9 D.P.R.380/2001. A seguito di tale istanza, in data , l Assessore degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica, della R.A.S. con Decreto n. 7 del e avente a oggetto Mocco Tarcisio, via Nazionale n.294, San Vito (CA) - Richiesta intervento sostitutivo ex art.9 L.R. n.9/2006-diffida a provvedere invitava l Amministrazione Comunale a regolamentare la destinazione urbanistica del terreno in Comune di San Vito, Via Nazionale, contraddistinto in catasto al Foglio 30, mappale 1549, di proprietà del Sig. Mocco Tarcisio, entro e non oltre 60 gg dal ricevimento del Decreto. È opportuno far rilevare che la decadenza del vincolo a aree pubbliche su aree private fa sorgere l obbligo in capo al Comune di ridefinire sotto il profilo urbanistico la disciplina delle aree assoggettate al regime delle zone bianche, obbligo che sarà assolto attraverso la predisposizione della presente Variante non sostanziale al Programma di Fabbricazione. Il presente progetto di Variante nasce quindi dall esigenza di ridefinire e riclassificare tali aree dal punto di vista urbanistico, per adempiere all istanza del privato richiedente e alla conseguente diffida della R.A.S.-Assessorato EE.LL.FF.U. a provvedere, e per rispondere a precise esigenze normative e orientamenti giurisprudenziali consolidati (es. Consiglio di Stato, 12 ottobre 2010, n. 7442; id., 28 aprile 2010, n TAR Toscana Firenze, n del ). La condizione generata dalla decadenza del vincolo espropriativo fa sorgere due alternative in merito alla ridefinizione della classificazione delle aree: la prima, consistente nella reiterazione del vincolo espropriativo, che comporterebbe la previsione di un indennità di esproprio da cumularsi con il risarcimento del danno derivante dalla reiterazione del vincolo (Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria n.4/2001 del 29/3/2001), e la seconda, consistente nella riclassificazione delle aree in narrativa con una destinazione coerente con il contesto pianificatorio esistente nella quale esse sono inserite.
6 3 )PROGETTO DI VARIANTE AL P.D.F. La normativa urbanistica da applicarsi è la seguente: 1) Legge Regionale del n. 45 Norme per l uso del Territorio Regionale (Pubblicata sul BURAS del n. 48) e ss.mm.ii.; 2) DECRETO dell Assessore degli Enti Locali Finanze e Urbanistica n.2266/u del ( Pubblicato sul BURAS del n. 6); Le attività istruttorie messe in atto dall Amministrazione Comunale, propedeutiche al progetto di Variante, hanno avuto come obiettivo la sussistenza della compatibilità delle destinazioni già impresse alle aree in narrativa, rispetto ai principi informatori della vigente disciplina urbanistica e alle esigenze di pubblico interesse, e la valutazione dell opportunità di procedere a definire una nuova destinazione urbanistica per le superfici in questione, organica e coerente con la classificazione della zona urbana nella quale esse si trovano. La zonizzazione del perimetro urbano del Comune di San Vito prevista dal vigente Programma di Fabbricazione è individuata negli elaborati grafici costituiti da Tavola 3 Zona Urbana e Tavola 4 Zona Urbana-Completamento interno capoluogo, allegate al presente progetto di variante urbanistica. Nel corso dell attività istruttoria sono state individuate nel centro urbano altre aree classificate nello strumento urbanistico vigente a destinazione P, ricadenti sotto il medesimo profilo urbanisticonormativo di quella oggetto dell istanza del Sig. Mocco, e soggette quindi a vincolo e disciplinate urbanisticamente dal disposto dell art. 9 D.P.R.380/2001. UBICAZIONE FOGLIO MAPPALE SUPERFICIE (MQ) Via Nazionale-Via Sassari Via Martini Via Leonardo da Vinci Via Nazionale La scelta adottata nel presente progetto di Variante è stata quella di riclassificare le aree come prima individuate come aree a destinazione di Zona B, in maniera organica e omogenea alla destinazione urbanistica esistente per la Zona vasta ove esse si collocano. Le ragioni di tale scelta sono di natura tecnica ed economica: dal punto di vista tecnico si fa rilevare che i suddetti parcheggi, che hanno fatto sorgere i vincoli espropriativi, non sono mai stati realizzati
7 e ad oggi non se ne ravvisa l effettiva utilità per le mutate condizioni urbanistico-edilizie delle zone in cui erano previste e per la presenza di altre aree del centro urbano che nel corso degli anni sono state già utilizzate e fruite ai fini pubblici; dal punto di vista economico, l alternativa costituita dal reitero del vincolo espropriativo sarebbe stata, per le considerazioni sopraesposte, significativamente gravosa per il Comune a fronte di una realizzabilità e utilità delle opere, come detto, non ravvisabile. Parallelamente a tale ridefinizione, il presente Progetto ha operato una ricognizione delle aree presenti nel centro Urbano di San Vito al fine di individuare le aree di fatto già utilizzate da diversi anni come parcheggi pubblici, peraltro già ricomprese in zone a destinazione S, e quindi tali da poter essere riclassificate con una specifica destinazione che, conformemente alla normativa vigente (D.A. 2266/U del Decreto Floris) è costituita dalla destinazione di Zona S4. Le aree così individuate sono riportate nella tabella seguente: UBICAZIONE FOGLIO MAPPALE SUPERFICIE (MQ) Via Degli Ulivi Via Dei Giardini Via Funtana Iri Via Delle Capinere Piazza Via Galilei Via Torino Via L.Melis Viale E.Pili La superficie complessiva delle aree da riclassificare con la destinazione di Zona B è pari a 2030 mq, mentre la superficie delle aree da riclassificare con destinazione di Zona S4 è pari a 2842 mq: la variazione in termini di superfici disponibili e peraltro già effettivamente utilizzabili e fruite come parcheggi pubblici è invero positiva e permette di evitare l eventuale necessità di reperire ulteriori aree private da vincolare a fini pubblici per compensare la riclassificazione delle aree private a destinazione di Zona B. Il dimensionamento degli standard urbanistici in riferimento alle zone omogenee A e B ha tenuto conto dell esigenza di computare a parte gli standard previsti per il Piano di Risanamento
8 Urbanistico del quartiere di Sa Mongia, conformemente ai contenuti dell art. 37 della L.R. 23/1985. Nel computo delle aree da destinare a standard S4 si è inserita anche l area localizzata lungo il Viale E.Pili che si colloca all interno del perimetro urbano, come rilevabile dalle Tavola 3 Zona Urbana e Tavola 4/a Zona Urbana: Completamento interno capoluogo. La nomenclatura delle aree per servizi è conforme a quanto previsto dal Piano di Fabbricazione vigente (approvato con D.A. 983 /U del e con D.A. 2193/U del ) e al disposto normativo del D.A. 2266/U del A seguito delle previsioni pianificatorie apportate dalla Variante, le aree classificate come Zona B, avranno una superficie complessiva di Piano pari a mq, con una volumetria massima realizzabile pari a mc, con un indice fondiario pari a 3 mc/mq coincidente con quello attualmente previsto nel Piano di Fabbricazione vigente, come rilevabile dalle Tabelle 3 e 4, riportanti lo stato della pianificazione territoriale rispettivamente ante-variante e post-variante.
9 Tabella 3- Scheda Pianificazione Territoriale ante variante
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11 Tabella 4- Scheda Pianificazione Territoriale post variante
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14 4 ) CONCLUSIONI La dotazione minima per gli spazi pubblici riservati alle attività collettive, a verde pubblico ed a parcheggi è conforme a quanto prevista dall art.2 del DA.EE.LL.F.U. N 2266/U del 20/12/1983. La superficie complessiva delle aree da riclassificare con la destinazione di Zona B, a seguito del decadimento del vincolo preordinato all esproprio, è pari a 2030 mq, mentre la superficie delle aree da riclassificare per servizi è pari a 2842 mq. La variazione in termini di superfici disponibili e peraltro già effettivamente utilizzabili e fruite per servizi da vincolare a parcheggi pubblici è positiva e permette quindi di compensare la riclassificazione delle aree private a destinazione di Zona B. Nella presente variante si è anche proceduto a correggere alcune incongruenze cartografiche di perimetrazione e individuazione riscontrate nelle Tavole 3 e 4/A. Gli interventi di Variante risultano ampiamente conformi alla normativa urbanistica vigente, al Piano di Fabbricazione e non modificano quest ultimo in maniera sostanziale. La Variante é stata sottoposta al seguente iter amministrativo, così come disposto dall art. 20 e 21 della L.R n. 45: 1) Deliberazione di Consiglio Comunale di adozione della variante al P.d.F.; 2) Pubblicazione entro 15 giorni dalla data di adozione della della delibera dell avviso di intervenuta variante su un quotidiano regionale e all Albo Pretorio on-line del Comune; 3) Deposito degli atti presso la Segreteria in libera visione per 30 giorni; 4) Presentazioni di osservazioni e successiva adozione definitiva mediante deliberazione di Consiglio Comunale; 5) Trasmissione degli atti alla R.A.S. Assessorato degli Enti Locali Finanze e Urbanistica per l approvazione della variante e per la verifica di coerenza degli atti di pianificazione urbanistica generale ex art. 31, commi 3 e 5, della legge finanziaria 2002 (L.R. 22 aprile 2002 n 7); ********************************** *************** *****
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