Il Mezzogiorno usufruisce solo del restante 16,2%

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1 Il rapporto elaborato dall Ufficio Studi Confartigianato relativamente all andamento del credito nel nostro Paese evidenzia una serie di criticità particolarmente accentuate per ciò che concerne la capacità delle piccole imprese e delle imprese artigiane di accedere ai finanziamenti. La tabella successiva riporta gli stock di prestito in milioni di euro concessi a diverse tipologie di impresa al 31/12/, con i relativi scarti rispetto a giugno, ossia rispetto alla fine del semestre precedente. La dinamica del credito in Italia presenta un calo medio contenuto in un punto percentuale tanto per le imprese in generale quanto per quelle medio-grandi e piccole. Molto più drammatica si presenta la situazione nel settore dell artigianato, laddove tale calo aumenta fino al valore di -3,1%. A dicembre lo stock di finanziamenti concessi complessivamente all artigianato è pari a milioni di euro, il 27,9% del totale dei finanziamenti a favore delle piccole imprese.

2 A livello ripartizionale il Centro-Nord assorbe la stragrande maggioranza dei finanziamenti: l 83,8%, di cui il 32,6% nel solo Nord-Ovest. Il Mezzogiorno usufruisce solo del restante 16,2%. L analisi delle Macroregioni per tipologia di impresa rivela un quadro piuttosto disomogeneo, con il Mezzogiorno che contiene le perdite di finanziamento rispetto alle altre zone d Italia e tanto per il dato generale quanto per quello delle imprese medio-grandi registra un incremento, seppur modesto. Per quanto concerne le piccole imprese e il settore dell artigianato invece, il calo nella concessione del credito risulta tangibile ma comunque minore rispetto tanto al dato nazionale quanto a quello delle altre macroregioni. In questo quadro generale, la Puglia presenta delle positive peculiarità, migliorando il dato del Mezzogiorno in controtendenza con quello nazionale. La Puglia ha assorbito, a dicembre, il 3,8% del totale dei prestiti concessi a livello nazionale. Le variazioni semestrali presentano dati molto interessanti, con un + 0,6% e addirittura un + 1,2% per i finanziamenti concessi rispettivamente al sistema produttivo in generale e alle imprese medio grandi. Ancora una volta a subire la stretta creditizia sono le piccole imprese e quelle del settore artigiano, sebbene in misura inferiore al dato nazionale ma comunque leggermente maggiore rispetto a quello della macroarea di appartenenza: rispettivamente -0,7% e -2,3% a fronte di -1,1% e -3,1% a livello nazionale. La percentuale dei finanziamenti assorbita dalle imprese artigiane è pari al 23,9 del totale delle piccole imprese. Il dettaglio provinciale mette in rilievo situazioni differenti. Per quanto concerne il sistema produttivo in generale, si registrano addirittura degli aumenti consistenti di finanziamenti nella provincia di Foggia (+2,2%) e in quella di Taranto (+2,1%). Modesta la crescita a Lecce e nel barese, mentre si registra un calo in linea con quello nazionale nella provincia di Brindisi, e ancor più drammatico nella B.A.T. (-1,8). Si tratta di dati che migliorano con riguardo ai prestiti in favore delle imprese più grandi. In questo ambito l incremento di prestiti ha valori ancor più elevati nelle tre province di Foggia, Taranto e Lecce ( rispettivamente +3,2%, +4,2% e +1,3); sempre modesto l incremento nel barese, mentre il calo già registrato a Brindisi e nella B.A.T. si riduce leggermente. Radicalmente diversa si presenta la situazione nell ambito delle piccole imprese e dell artigianato. Nel primo caso i cali di finanziamento si attestano su valori che vanno dal -0,3% registrato in provincia di Bari al -1,9% di Taranto e della B.A.T; l unica provincia a non registrare decrementi è quella di Foggia. Per ciò che concerne l artigianato invece, si registra una caduta della concessione di prestiti tanto a Foggia(-4,4%) quanto a Taranto (-4,3%), proprio dove crescono maggiormente i prestiti alle imprese medio-grandi. Più contenuti e comunque all interno della media nazionale i cali registrati a Lecce (-2,4%), a Bari (-2%) e nella B.A.T. (-1,6%). In controtendenza la provincia di Brindisi che invece registra un aumento dei prestiti pari ad un punto percentuale su base semestrale. La percentuale di prestiti erogati ad imprese artigiane rispetto al totale delle piccole imprese presenta valori ovunque più bassi rispetto al valore nazionale, compresi tra il 16,9 del foggiano e il 27,3 della provincia di Bari.

3 Prestiti alle imprese per tipologia in Puglia e nelle Macroregioni Stock al 31/12/ in milioni di euro, var. percentuale rispetto a giugno e incidenze Provincia/ Regione Sistema produttivo su giu Imprese mediograndi su giu Piccole Imprese* su giu Artigianato su giu % % su piccole imprese Bari ,1 0, ,0 0, ,1-0,3 839,2-2 27,3 B.A.T , ,3-1, ,7-1,9 260,3-1,6 24,2 Brindisi 1.834, ,8-0,9 648,6-1,2 163,8 1 25,3 Foggia 4.925,2 2, ,1 3, , ,4 16,9 Lecce 4.448,6 0, ,4 1, ,1-0,5 389,9-2,4 27,2 Taranto 2.648,4 2, ,5 4, ,9 161,1-4,3 18 Puglia ,7 0, ,1 1, ,5-0, ,3 3,8 23,9 Nord-Ovest , ,8-0, ,5-1, ,9 32,6 30,6 Nord-Est ,7-1, ,5-1, , ,7 31,9 29 Centro ,1-1, ,9-1, , ,1 19,4 27,9 Mezzogiorno ,5 0, ,6 0, ,8-0, ,6 16,2 22,4 Centro-Nord ,1-1, ,2-1, ,9-1, ,4 83,8 29,3 ITALIA , , ,7-1, , ,9 * Quasi società e famiglie produttrici NB: il sistema produttivo comprende le imprese del totale Ateco 2007 al netto della sez. U (società non finanziarie e famiglie produttrici) Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Banca d' Italia e Artigiancassa

4 A seguire, il dettaglio relativo alle sole imprese artigiane: Prestiti all' artigianato in Puglia e nelle Macroregioni Stock al 31/12/ in milioni di euro, var. percentuale rispetto a giugno e incidenze Provincia/ Regione ARTIGIANATO su giu % su Tot. Nazionale Quasi-società artigiane % nel territorio su giu Famiglie produttrici artigiane % nel territorio su giu Bari 839,2-2 1,5 369,3 44 1, ,2 B.A.T. 260,3-1,6 0,5 113,2 43,5-2, ,5-0,7 Brindisi 163,8 1 0, ,1 1,6 99,8 60,9 0,6 Foggia 271-4,4 0,5 108,6 40,1-7,5 162,4 59,9-2,1 Lecce 389,9-2,4 0,7 144,4 36, ,6 63,8-2,6 Taranto 161,1-4,3 0,3 59,4 36,9-8,3 101,7 63,1-1,8 Puglia ,3 3,8 858,9 41,0-1, ,1 59,0-2,6 Nord-Ovest ,9 32, ,9 57,9-4, ,1 42,1-2,7 Nord-Est ,7 31, ,7 60,4-4, ,3 39,6-2,1 Centro ,1 19, ,8 54,7-2, ,2 45,3-1,9 Mezzogiorno ,6 16, ,8 43,4-1, ,2 56,6-1,5 Centro-Nord ,4 83, ,4 58,1-4, ,6 41,9-2,3 ITALIA , ,3 55,7-3, ,7 44,3-2,1 Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Banca d' Italia e Artigiancassa

5 Nella tavola seguente sono invece riportati i tassi attivi effettivi per finanziamenti a imprese per provincia al 31 dicembre e la variazione in punti base nel corso dell ultimo anno. In rosso sono evidenziate le province pugliesi. Come si può notare, si collocano tutte nella parte più alta della classifica, ossia laddove si riscontrano i tassi effettivi più elevati. La provincia di Foggia figura tra le prime dieci province d Italia per importanza del tasso di interesse praticato (6,49%). D altro canto però si colloca al 60esimo posto con riguardo all aumento in punti-base registrato nell ultimo anno, che risulta dunque essere moderatamente contenuto. Al secondo posto in Puglia e al 18esimo in Italia si colloca la provincia di Brindisi, con un tasso medio pari al 6,19%. Di gran lunga maggiore rispetto a Foggia l incremento su base annuale, pari a 133 punti percentuali (il 30 più elevato in Italia). Seguono a breve distanza la provincia di Lecce e la B.A.T., rispettivamente al 24esimo e 26esimo posto in Italia con tassi praticati rispettivamente del 5,97% e 5,95%. Paragonabile tra queste due province anche l incremento registrato nell ultimo anno. Nelle province di Bari e Taranto, entrambe al 52esimo posto in Italia, il tasso applicato risulta essere di più di un punto inferiore rispetto a quello registrato a Foggia: 5,42, ossia il più vantaggioso in Puglia. Va però sottolineato come nell ultimo anno il tasso sia cresciuto a Bari dello stesso valore riscontrato nel Foggiano: 117 punti base. A Taranto l incremento registrato su base annuale è stato anche maggiore: 139 punti, il valore più elevato in assoluto tra le province pugliesi.

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7 L ultima tabella mostra l andamento dei tassi di interesse in Puglia per piccole imprese nonché il dato di marzo 2012 relativo alle imprese medio-grandi, nonché il relativo differenziale. Come può agevolmente dedursi, nel dicembre 2009 i tassi praticati alle piccole imprese si attestavano su un livello già più elevato rispetto a quello praticato a marzo 2012 alle imprese medio-grandi. Se ciò non bastasse, la dinamica evidenzia, dopo una lieve discesa nel 2010, un incremento di quasi 2 punti netti rispetto al dato di partenza. Il differenziale tra i tassi applicati alle piccole imprese e quelli applicati alle grandi si attesta attualmente a 199 punti base. Tassi di interesse a breve termine per dimensione di impresa in Puglia Dicembre marzo 2012 (provvisorio); tassi e var. in punti base; rischi autoliquidanti e a revoca PICCOLE IMPRESE (< 20 addetti)* IMPRESE MEDIO- GRANDI (20 o più addetti)** Dicembre '09 Dicembre '10 Marzo '11 Dicembre '11 Marzo '12 RANK Marzo '12 Marzo '12 Spread con piccole imprese in punti base PUGLIA 7,85 7,76 8,11 8,76 9,43 7 7, * Società in accomandita semplice, in nome collettivo, semplici, di fatto e società individuali con meno di 20 addetti ** Società semplici, di fatto, in accomandita semplice e società in nome collettivo con un numero di addetti almeno pari a 20, società di capitali, cooperative e altre tipologie giuridiche (ad es. consorzi) per l'esercizio di attività di impresa Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Banca d' Italia

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