AREA 3: HANDICAP, DISAGIO, INTERCULTURA Funzione Strumentale: TUSCANO MARIA ROSA

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1 AREA 3: HANDICAP, DISAGIO, INTERCULTURA Funzione Strumentale: TUSCANO MARIA ROSA 1. Le diversità: handicap Offrire agli alunni diversamente abili maggiori opportunità di potenziare le capacità. gli apprendimenti culturali e l inserimento sociale. Coordinare il gruppo H Progetto d Istituto Vivere la vita Progetto PEZ in rete con il Comune di Ponte Buggianese Attività dello Special Olimpcs 2. Le diversità: disagio Utilizzare materiale e modulistica appositi, anche in lingua madre, per svolgere le procedure di iscrizione e raccolta dati utili da parte della Segreteria Utilizzare materiale didattico specifico per definire le competenze linguistiche degli alunni Coordinare e organizzare corsi di recupero per individuare precocemente le difficoltà di apprendimento. Seguire i casi problematici Progetto d Istituto Camminiamo Insieme Attività di Recupero e Percorso Differenziato Progetto PEZ in rete con il Comune di Ponte Buggianese Attività aperte allo Sportello ascolto con esperto esterno 3. Intercultura: Accoglienza e inserimento alunni stranieri e rapporto con le famiglie. Gestione mediatori linguistico-culturali. Stesura progetti PEZ Progetto Or.Me. Referenti: Teresa Canova Scuola dell Infanzia Lucia Giachini Scuola Secondaria di primo grado

2 Obiettivi AREA 3 Handicap - Offrire agli alunni diversamente abili maggiori opportunità di potenziare le capacità. gli apprendimenti culturali e l inserimento sociale. Disagio - Individuare precocemente le difficoltà di apprendimento per attivare opportuni interventi di recupero. - Fornire strumenti ed occasioni per affrontare positivamente i problemi che nascono dalle dinamiche relazionali Intercultura - Favorire l integrazione nel gruppo classe. - Favorire interventi individualizzati per l alfabetizzazione degli alunni straneri con nessuna conoscenza della lingua italiana. - Consolidare la conoscenza della lingua. - Integrare la cultura italiana con quella del paese di provenienza dell alunno. - Educare alla comprensione, alla solidarietà e al reciproco rispetto dei comportamenti e dei valori. - Contrastare la formazione di stereotipi e pregiudizi nei confronti di persone e culture. Indicatori di riuscita AREA 3 Handicap - Verifica delle attività e loro ricaduta sul percorso formativo degli alunni interessati Disagio - Effettivo miglioramento dei risultati dell apprendimento Intercultura - Aumento della comunicazione verbale, della conoscenza reciproca e successivo miglioramento dei risultati dell apprendimento.

3 SINTESI PROGETTO a.s. 2013/ Ambito 1.2 Denominazione progetto Handicap Vivere la Vita 1.3 Responsabile progetto Funzione Strumentale Area 3 Bes - Disagio, Intercultura, Gruppo H: Ins. Tuscano Maria Rosa 1.4 Obiettivi Il progetto si propone il raggiungimento delle seguenti finalità: - Integrazione, degli alunni diversamente abili e di quelli in situazione di disagio, intesa come percorso volto al miglioramento complessivo della qualità della vita; - Sviluppo, negli alunni e negli adulti dell Istituto la consapevolezza della diversità come valore da vivere e condividere. Il progetto, attraverso percorsi personalizzati, si propone i seguenti macro-obiettivi: - conoscere il deficit e il disagio per accettarlo e cercare di superarlo; - unire tutte le competenze dell equipe pedagogica per programmare insieme il percorso formativo, assumerne la condivisione e la corresponsabilità del raggiungimento degli obiettivi prefissati; - coinvolgere i compagni nel percorso formativo dell alunno attraverso la conoscenza dei problemi, la condivisione degli obiettivi e la collaborazione nelle strategie messe in atto per il loro raggiungimento; - aiutare la famiglia ad accettare le difficoltà del figlio rispetto al contesto sociale; accompagnarli in questo percorso, sostenendoli con un atteggiamento di accoglienza e di serena condivisione; - raccordare il lavoro individualizzato e la programmazione disciplinare di classe attraverso: semplificazione di testi, utilizzo di procedure diverse, sul medesimo obiettivo, ma congruenti con le abilità dell alunno; predisposizione di un lavoro personalizzato, ma integrabile a quello dei compagni; l esecuzione di una sola parte del lavoro (iconica, pratica, ). Nel caso di alunni con difficoltà molto gravi, il raccordo avverrà prevalentemente nelle attività di laboratorio, non escludendo possibilità anche in altre discipline, possibilità che vanno sempre ricercate; - strutturare laboratori aperti, in verticale e in orizzontale, funzionali all acquisizione di abilità diversificate, ma integrate, per un piccolo gruppo di bambini con deficit e non. - strutturazione di tempi e modalità di lavoro in classe, nei laboratori, nell aula di sostegno, con l insegnante di sostegno, con gli insegnanti curriculari, con i compagni, per ogni alunno; le scelte utilizzate devono essere riportate nel PEI e devono essere condivise con la famiglia e gli operatori sanitari. Il progetto si articola in tre diverse azioni: Il corpo Docente si confronta con la DIVERSITÀ - incontri con un esperto per scoprire strategie organizzative, educative e didattiche per favorire il ben-essere a scuola degli alunni, rivolti a tutti i Docenti, in particolare a quelli curricolari. La collaborazione e la solidarietà ci aiutano a crescere -incontri con un esperto per favorire la scambio comunicativo e solidale, rivolti alle famiglie degli alunni di tutto l Istituto. Articolazione del progetto DIVERSABILITA Rilevazione e esplicitazione dei bisogni Alunni H La rilevazione e l esplicitazione dei bisogni avverranno nelle prime riunioni delle equipe pedagogiche, alla presenza dei genitori, degli operatori sanitari, dei Docenti (almeno il coordinatore e l insegnante di sostegno) dell anno precedente e, se necessarie, le assistenti generiche di riferimento. L incontro ha lo scopo principale, dopo un approfondita analisi della situazione, di definire gli obiettivi da raggiungere, le attività, le modalità organizzative, gli strumenti per la verifica e la valutazione.

4 Tipologia dell utenza problematica Il progetto è articolato in varie tipologie di intervento: - alunni che seguono la programmazione di classe, adattata e/o semplificata. Per questi alunni è necessario intensificare e incentivare la permanenza nel gruppo dei pari attivando strategie che coinvolgano a turno i compagni quando l insegnante di sostegno non è presente. L insegnante di sostegno si impegna a preparare il lavoro da svolgere autonomamente con il supporto di un compagno (cooperative learning). alunni che seguono parzialmente la programmazione di classe e che, per la loro diversabilità, hanno necessità di lavorare sull autonomia e sulle attività pratiche, come attività motoria, musica, tecnologia, informatica e ed. artistica. Questi alunni possono partecipare, in piccolo gruppo, di max tre alunni, a tali attività svolte anche in classi diverse da quella di appartenenza, accompagnati da un insegnante di sostegno. In questo modo è possibile venire incontro alle esigenze formative degli alunni e utilizzare e ottimizzare le risorse umane interne all istituzione scolastica. alunni che seguono una programmazione differenziata negli obiettivi e nei contenuti. Fermo restando che l integrazione e l inserimento nel gruppo classe vanno sempre perseguiti e che è necessario mantenere un certo numero di ore di permanenza all interno della classe, magari privilegiando le attività pratiche, questi alunni possono partecipare a laboratori pratico-operativomanipolativi (psicomotorio, autonomia, ceramica, pittura, costruzione con materiale di recupero, informatico, drammatizzazione, orto ) organizzati in gruppi di max quattro alunni gestiti da un insegnante di sostegno supportato da una assistente generica e/o, secondo il bisogno, da un collaboratore scolastico formato ad assistere gli alunni diversamente abili. Tali laboratori possono avvalersi della consulenza e della competenza di operatori esterni. I lavori realizzati nei laboratori possono essere oggetto di un mercatino (natalizio e di fine anno) aperto ai genitori dell Istituto il cui ricavato può esser riutilizzato per finanziare i laboratori. Risorse professionali e strutturali Tutte le risorse umane presenti nell Istituto saranno utilizzate per agevolare l obiettivo dell integrazione e delle esigenze formative degli alunni. Operatori interni, anche di scuole di ordini diversi. Utilizzo di laboratori già presenti nell Istituto (ceramica, informatica, palestra, orto, musica). Modalità di intervento e metodologia L equipe pedagogica, tenendo conto dei bisogni e delle esigenze formative degli alunni inseriti, individuano il percorso che viene attivato attraverso l individuazione delle strategie operative più adeguate. Criteri di verifica e valutazione dell intervento La verifica e la valutazione dei progetti saranno attuate attraverso una scheda appositamente predisposta. Modalità di documentazione Archiviazione dei percorsi effettivamente percorsi dai singoli alunni con relativa e coerente verifica, elaborati prodotti dagli alunni (filmati, CD, giornalino ) Piano finanziario - attività di progettazione a cura del Consiglio di Intersezione/Interclasse/Classe interessato attività di coordinamento e monitoraggio dello svolgimento delle attività a cura della Funzione Strumentale.

5 1.5 Durata Intero anno scolastico Risorse umane - Docenti curricolari - Docenti di sostegno - Personale ATA formato all assistenza per gli alunni diversamente abili - Esperti interni, anche di scuole di ordini diversi - Assistenti generici Beni e servizi - Retribuzione Docenti interni per coadiuvare le attività di laboratori: di ceramica, musicale e Special Olympcs per un importo complessivo di da quantificare. 1.7 Materiale Materiali informatici, audiovisivi, di recupero, strutturali, occasionali di circa Data 30/09/2013 IL RESPONSABILE DEL PROGETTO Tuscano Maria Rosa

6 SINTESI PROGETTO a.s. 2013/ Ambito 1.2 Denominazione progetto Handicap Progetto SPECIAL OLYMPCS 1.3 Responsabile progetto Prof.sse Giachini Lucia e Passeri Iva 1.4 Obiettivi Descrizione sintetica: Il Progetto scuola di Special Olympics, prende avvio dal percorso formativo denominato SO GET INTO IT, indirizzato a tutti gli ordini e gradi di scuola, che persegue l obiettivo generale di Special Olympics, di promuovere ed educare alla conoscenza della diversa abilità per evidenziarla come risorsa per la società. Le attività sono finalizzate all integrazione della disabilità intellettiva nella società attraverso lo sport, con la formazione di un team scolastico: un gruppo di insegnanti, personale non docente, familiari e volontari organizzati intorno agli alunni con disabilità, oppure preparati per sostenere i team locali nello svolgimento dei Giochi Regionali e Nazionali. Il progetto prevede l inserimento attivo degli alunni diversamente abili della scuola media in tutte le attività sportive proposte, manifestazioni e gare che riguardano l Istituto, valorizzandone l inserimento. Sono previste attività sportive con la classe, altre invece in gruppi da effettuarsi in orario antimeridiano e pomeridiano attraverso un laboratorio motorio e allenamenti pomeridiani. Obiettivi: Accrescere il senso di autostima attraverso il raggiungimento di obiettivi calibrati sulle loro potenzialità. Imparare a controllare la propria esuberanza e aggressività in attività dinamiche, individuali e di gruppo. Promuovere la lealtà e il fair-play. Promuovere l educazione a corrette abitudini attraverso la partecipazione alle attività motorie. Stimolare la partecipazione alle attività sportive scolastiche d Istituto come momento di esperienza sportiva, di conoscenza in se stessi, di collaborazione e socializzazione fra tutti gli alunni della Scuola in una dimensione inclusiva. 1.5 Durata/Attività e Verifica Durata: intero anno scolastico. Attività: Corsa campestre: manifestazione di Istituto (novembre 2013) e partecipazione alle gare provinciali. Orienteering: lettura della mappa, individuazione della propria posizione nello spazio. Atletica: consolidamento delle attività motorie di base, sviluppo delle capacità coordinative e condizionali, avviamento alla pratica sportive: corsa, salti e lanci. Giochi della Gioventù: manifestazione d Istituto per le classi prime. Calcio a 5: attività pomeridiana rivolta a tutti gli alunni d Istituto, nel centro sportivo scolastico. Pallavolo: attività pomeridiana rivolta a tutti gli alunni dell Istituto, nel centro sportivo scolastico. Il progetto avrà le seguenti fasi di attuazione: gruppo sportivo scolastico da effettuarsi nei giorni di Lunedì e Giovedì rivolto a tutti gli alunni della scuola dalle ore 15,00 alle ore 16,30, progetti interdisciplinari(orienteering), partecipazioni a gare e manifestazioni di Istituto, in rete con altre scuole della Provincia e gare a carattere regionale. Verifica: Gli alunni diversamente abili saranno inseriti nelle varie attività con le stesse modalità didattiche utilizzate per tutti i ragazzi, supportati dalla presenza dell insegnante di sostegno come facilitatore dell apprendimento. Le verifiche verranno svolte durante le seguenti attività.

7 1.6 - Risorse umane Interne o esterne alla scuola (Tecnici Federali, strutture, servizi, apparecchiature, personale, esperti, altro). Le attività proposte saranno effettuate in collaborazione con i seguenti Enti e le seguenti società sportive locali: Comune di Pieve a Nievole, Soc. Calcistica Alta Valdinievole, Pallavolo Pieve a Nievole. Le attività verranno svolte nella palestra della scuola e presso gli impianti sportivi a disposizione Beni e servizi Il Progetto è finanziato con una parte dei Fondi PEZ destinati all Area Handicap ed eventuali finanziamenti provenienti da altri Enti e/o Istituzioni. 1.7 Materiale Materiali sportivi, strutturali, occasionali di circa Data 30/09/2013 RESPONSABILI DEL PROGETTO Prof.ssa Giachini Lucia Prof.ssa Passeri Iva

8 SINTESI PROGETTO a.s. 2013/ Ambito 1.2 Denominazione progetto Intercultura/Disagio Camminiamo Insieme 1.3 Responsabile progetto Funzione Strumentale Area 3 BES -Disagio/Intercultura: Ins. Tuscano Maria Rosa 1.4 Obiettivi Il progetto si propone il raggiungimento delle seguenti finalità: per INTERCULTURA/DISAGIO:RECUPERO/POTENZIAMENTO DELLE ABILITA' STRUMENTALI integrare gli alunni in situazione di disagio, intesa come percorso volto al miglioramento complessivo della qualità della vita; sviluppare, negli alunni e negli adulti dell Istituto la consapevolezza della diversità come valore da vivere e condividere; arricchire il codice verbale; prolungare i tempi di attenzione e di concentrazione; acquisire una maggiore padronanza strumentale; indirizzare gli alunni che non sanno affrontare e gestire in modo positivo i rapporti interpersonali e i problemi comportamentali che ne possono derivare, hanno poca stima di sé e conseguentemente hanno un basso interesse verso l'apprendimento raggiungendo scarsi risultati scolastici. Il progetto, attraverso percorsi personalizzati, si propone i seguenti macro-obiettivi: conoscere il disagio per accettarlo, conoscere la diversità per ridurla; unire tutte le competenze dell equipe pedagogica per programmare insieme il percorso formativo, assumerne la condivisione e la corresponsabilità del raggiungimento degli obiettivi prefissati; coinvolgere i compagni nel percorso formativo dell alunno attraverso la conoscenza dei problemi, la condivisione degli obiettivi e la collaborazione nelle strategie messe in atto per il loro raggiungimento; aiutare la famiglia ad accettare le difficoltà e le diversità del figlio rispetto al contesto sociale; accompagnarli in questo percorso, sostenendoli con un atteggiamento di accoglienza e di serena condivisione; raccordare il lavoro individualizzato e la programmazione disciplinare di classe attraverso: semplificazione di testi, utilizzo di procedure diverse, sul medesimo obiettivo, ma congruenti con le abilità dell alunno; predisposizione di un lavoro diverso, ma che integri quello dei compagni; strutturare laboratori aperti, in verticale e in orizzontale, funzionali all acquisizione di abilità diversificate, ma integrate, per un piccolo gruppo di bambini; strutturare tempi e modalità di lavoro in classe e nei laboratori, con gli insegnanti curriculari e con i compagni, per ogni alunno, tali scelte utilizzate dovranno essere condivise con la famiglia. Articolazione del progetto Rilevazione e esplicitazione dei bisogni La rilevazione e l esplicitazione dei bisogni avverranno nelle prime riunioni delle equipe pedagogiche, dove, dopo un approfondita analisi della situazione iniziale rispetto alla motivazione e alla gestione dei rapporti interpersonali, al livello di autostima e all interesse dimostrato verso l apprendimento, vengano definite attività, destinatari, modalità di organizzazione, di verifica e valutazione. Tipologia dell utenza problematica L intervento è suddiviso in varie azioni: disagio familiare

9 disagio personale e sociale: affrontare e gestire in modo positivo i rapporti interpersonali e i problemi comportamentali che ne possono derivare, alunni con poca stima di sé e conseguentemente hanno un basso interesse verso l apprendimento raggiungendo scarsi risultati scolastici; educare alla comprensione, alla solidarietà e al reciproco rispetto dei comportamenti e dei valori; contrastare la formazione di stereotipi e pregiudizi nei confronti di persone e culture attraverso attività specifiche di mediazione culturale; fornire la conoscenza della lingua italiana agli alunni stranieri; favorire l integrazione nel gruppo classe. disagio scolastico: recuperare la motivazione e l interesse verso l apprendimento attraverso mirate e adeguate opportunità che favoriscano il ben-essere a scuola. Risorse professionali e strutturali Le risorse professionali presenti nella scuola collaborano con le risorse presenti sul territorio (Associazioni, Enti, servizi...) e si avvalgono della consulenza di un esperto esterno qualificato, che possa intervenire sul singolo alunno, sul gruppo classe, sulla famiglia, offrendo opportunità di scambio proficuo agli alunni, ai genitori, agli insegnanti. Percorsi didattico- pedagogici individuati Percorsi di recupero e incremento della comunicazione significativa Percorsi di attività specifiche di mediazione culturale Percorsi di recupero e incremento della motivazione ad apprendere Percorsi di recupero e incremento dell autostima Modalità di intervento e metodologia L equipe pedagogica collabora con l educatore professionale, mediatori culturali, esperti qualificati per la stesura di un percorso formativo adeguato alla complessità singola e di classe; il percorso viene attivato attraverso l individuazione delle strategie operative più adeguate (piccolo gruppo, giochi di socializzazione e di ruolo, circe-time, cooperative learning...). Criteri di verifica e valutazione dell intervento La valutazione in itinere e finale delle abilità, delle competenze e delle comportamenti maturati riguarderà: incremento delle competenze nella gestione dei rapporti interpersonali; clima positivo e collaborativi nella classe; ricaduta positiva nel rendimento scolastico; aumento della comunicazione e della conoscenza reciproca. Modalità di documentazione Archiviazione dei percorsi effettivamente percorsi dai singoli alunni con relativa e coerente verifica. 1.5 Durata Intero anno scolastico Risorse umane Docenti curriculari con ore a pagamento per l area del Disagio/Intercultura: attività di Recupero: scuola Primaria n scuola Secondaria n Esperti esterni: N Mediatore Culturale madre N Psicologo per lo sportello d ascolto per alunni e genitori o interventi nelle classi della scuola Secondaria (da definire ore totali e argomenti da trattare) a carico dei finanziamenti PEZ(ex PIA).

10 1.6 - Beni e servizi - FIS Totale ore - Mediatori Culturali - Intervento di uno Psicologo (fondi da definire) 1.7 Materiale Materiali informatici, audiovisivi, di recupero, strutturali, occasionali di circa Data 30/09/2013 IL RESPONSABILE DEL PROGETTO Ins. Tuscano Maria Rosa

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