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1 CON LE SMART GRID IL FUTURO È GIÀ REALTÀ Dalle reti tradizionali a un sistema di distribuzione dell energia ad alta tecnologia. Il progetto di Acea Distribuzione. quaderniacea 1 expliqui qui omnim et alignis

2 Introduzione 3 Le reti diventano intelligenti Con le Smart Grid il futuro è già realtà Il progetto pilota di Acea Distribuzione Uno sguardo sull Europa Lo stato dell arte nel mondo Il passaggio dalla Smart Grid alla Smart City Glossario Bibliografia 36 In copertina, un immagine suggestiva della zona di San Pietro, del complesso del Santo Spirito e dei ponti del Tevere fotografati dall alto di Castel Sant Angelo.

3 Care Colleghe e cari Colleghi, con i quaderniacea riprendiamo un percorso intrapreso già negli anni scorsi teso a favorire una conoscenza diffusa e più approfondita delle molteplici forme in cui si declina l'impegno di Acea, attraverso il lavoro dei suoi dipendenti. La prosecuzione di questo percorso sarà possibile grazie alla collaborazione ed all'impegno congiunto delle Funzioni Regulatory, Personale e Organizzazione e Relazioni Esterne e Comunicazione. Di volta in volta Vi presenteremo, con una pubblicazione completamente rinnovata nell impostazione grafica ed editoriale, i progetti e gli interventi più significativi delle diverse attività che rappresentano l identità gestionale della nostra Azienda. L ambizione, che speriamo non rimanga tale, è quella di illustrare e trasmettere, in maniera essenziale, accessibile e tecnicamente completa, il valore aggiunto che ogni giorno migliaia di dipendenti Acea recano a supporto della città di Roma e dei diversi territori dove il Gruppo opera. Si cercherà di cogliere - e far cogliere - la complessità di gestione dei servizi e le capacità industriali, facendo emergere competenze e esperienze professionali, con l obiettivo di dare ancora più evidenza a come il lavoro svolto da ogni donna ed ogni uomo in Azienda, costituisca un contributo prezioso al progresso e al benessere dell intera comunità. Questo quadernoacea, il primo della serie, realizzato con la preziosa collaborazione dell'area Industriale Reti, è dedicato all'innovativo progetto pilota Smart Grid di Acea Distribuzione e dimostra il ponte tra passato e futuro. Oggi, possiamo parlare di reti intelligenti di distribuzione dell energia elettrica solo perché la professionalità e le competenze consolidate dall'azienda, in una più che centenaria gestione del servizio, stanno permettendo alla rete - e a tutto ciò che concorre alla sua gestione - di essere un insostituibile driver di ricerca e di innovazione tecnologica, una vera e propria finestra sul domani. Esperienza e capacità che si confermano, pertanto, asset e capitale strategico dell'azienda oltre che per renderla competitiva sui mercati, siano essi regolati o meno, anche per rendere possibile il processo di continua e indispensabile modernizzazione dei servizi gestiti, dedicando particolare attenzione alla qualità, allo sviluppo sostenibile, alla centralità del cliente, all efficienza operativa e organizzativa. Questa pubblicazione racconta le specifiche esperienze di Acea e offre, alle lettrici e ai lettori, una panoramica a 360 gradi dello stato dell arte sulle Smart Grid non solo nella nostra città, ma anche in Italia, in Europa e, con uno sguardo ancora più ampio, nel resto del mondo. Speriamo dunque che i quaderniacea, questo come i successivi, verranno apprezzati e conservati per non perdere di vista il valore di ciò che, a ognuno di noi, e con diversi ruoli e responsabilità, viene affidato in gestione per essere custodito. Buona lettura. Il Presidente Giancarlo Cremonesi 3

4 Le reti diventano intelligenti Nei prossimi 50 anni cresceranno sempre di più i consumi di elettricità. La soluzione? Ridisegnare il sistema di distribuzione applicando nuove tecnologie e trasformando le reti in Smart Grid Nell immagine in alto un particolare della Sala Operativa Elettrica Fin dal suo inizio la rete elettrica è stata concepita per il trasporto e la distribuzione di energia elettrica con un flusso unidirezionale (dall impianto di distribuzione all utente finale). La catena del valore dell energia elettrica prevede che essa sia prodotta da centrali, per essere poi trasportata sulla rete di trasmissione (gestita in Italia da Terna) e distribuita sulla rete di distribuzione per la vendita all utente finale (cliente domestico, piccole e medie imprese, etc.). Dopo un secolo, l innovazione tecnologica sta entrando nel settore dell energia elettrica cambiando i paradigmi con cui è stata sinora prodotta e consumata. L apertura del mercato (avviata in Italia con il Decreto Bersani del 1999), l imponente crescita della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (eolico e fotovoltaico), e l incremento massiccio di condizionatori presso il residenziale, hanno comportato l esigenza di un ridisegno complessivo della rete. Si tratta di un fenomeno esteso non solo all Italia, ma anche a tutti gli altri paesi industrializzati. La crescita dei consumi di energia elettrica a livello mondiale da oggi ai prossimi 50 anni (in particolare in Cina, India e Brasile), associata ai fenomeni suddetti (rapido sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili, etc.), richiederà maggiori volumi di energia elettrica, che non potranno essere trasportati sulle attuali reti di trasmissione e di distribuzione, a scapito dell affidabilità, continuità e qualità della fornitura. La soluzione è quella di applicare le nuove tecnologie di information e communication technology (di seguito ICT) alla gestione delle reti e trasformare le reti in "intelligenti" (smart). Le Smart Grid rappresentano un sistema integrato fra infrastruttura elettrica con infrastruttura ICT, dotata di sensori e dispositivi interconnessi fra loro in supporto alle linee elettriche esistenti, al fine di far dialogare tra loro i tantissimi e diversissimi elementi allacciati alla rete (dal frigorifero di casa all impianto eolico distante migliaia di chilometri). In questo nuovo scenario la rete elettrica cambia completamente ruolo e funzioni, destinata gradualmente a trasformarsi in rete attiva, capace di gestire e regolare più flussi elettrici, che viaggiano anche in modo discontinuo e bidirezionale. I fattori di innovazione su cui si basa lo sviluppo della Smart Grid sono: - l integrazione della generazione distribuita; - la trasformazione della rete di distribuzione da passiva ad attiva (gestione dei flussi multidirezionali); - il coinvolgimento dell utente. La generazione distribuita rappresenta una diversa modalità di pensare e gestire la rete elettrica, basata non più (o non solo) sulle grandi centrali, ma su unità di produzione da rinnovabili, di piccole-medie dimensioni, distribuite abbastanza uniformemente sul territorio e poste in prossimità delle stesse utenze che andranno a servire. La vicinanza degli impianti ai punti di consumo finale (utenza) consente un minor tragitto e una minore dispersione nella rete di distribuzione, aumentandone l affidabilità. L utilizzo di sistemi ICT consentirà di gestire in modo attivo la rete, attraverso il tele-azionamento e il controllo remoto della rete stessa. Le imprese di distribuzione devono quindi imparare a comunicare e coordinarsi con i diversi attori della filiera elettrica (produttori, gestore della rete di trasporto, consumatori) in modo diverso, al fine di poter gestire flussi/scambi di informazioni in più direzioni fra il gestore della rete, il produttore e il consumatore. L utente finale assumerà un ruolo diverso divenendo anch egli attivo. I consumatori (consumer) diverranno parti attive del processo di fornitura di energia elettrica, in quanto con la nuova strumentazione messa a loro disposizione (contatori intelligenti, etc.) avranno la possibilità di conoscere in tempo reale i loro consumi e i costi associati, potendo così decidere di ripartirli in fasce orarie con prezzi più convenienti. Inoltre, il consumatore che dispone di un piccolo impianto fotovoltaico potrà immettere in rete l energia prodotta. Si parla in questo caso di pro-sumer (producer/consumer), quando la produzione distribuita di energia accompagna il consumo. Secondo i principi posti alla base del cambiamento del sistema Parola chiave Smart Grid E una rete elettrica in grado di integrare, in modo intelligente, il comportamento e le azioni di tutti gli utenti a essa collegati (siano essi generatori, consumatori o utenti in grado allo stesso tempo di generare e di consumare) allo scopo di realizzare, in modo efficiente, un approvvigionamento elettrico sostenibile, sicuro ed economico. Fonte: European Technology Platform for the Electricity Networks of the Future 4 5

5 Struttura di una Smart Grid elettrico, le Smart Grid dovranno in sintesi contribuire a: - garantire l integrazione della generazione distribuita e assicurare l energia necessaria ai nuovi usi elettrici finali, come le pompe di calore per il riscaldamento e l energia richiesta per la mobilità elettrica; - ridurre i tempi di fuori servizio a fronte di guasti o anomalie, partecipando a migliorare la continuità del servizio elettrico; - migliorare la sicurezza del sistema tramite una gestione più efficace e puntuale delle risorse connesse alla rete; - sviluppare in modo ottimizzato la rete attraverso una maggior conoscenza del suo reale utilizzo, tenendo conto delle esigenze degli utenti connessi (carichi, generazione, sistemi di accumulo). Questo anche grazie all adozione di metodologie per un esercizio attivo della rete di distribuzione, che consentano al gestore di intervenire sui profili di immissione dei generatori connessi; - fornire informazioni più ricche ed esaustive agli utenti relativamente ai propri consumi o immissioni in rete, aumentandone la consapevolezza e favorendo quindi un impiego più efficiente dell energia e un accesso più informato al mercato. In tutto l Occidente e anche nei paesi in via di sviluppo, sono oggi in corso progetti-pilota per lo sviluppo delle Smart Grid. Uno di questi è quello avviato in Italia da Acea Distribuzione. Nella pagina a fianco schermata di gestione del sistema di storage installato presso la cabina primaria Raffinerie. 7

6 CON LE SMART GRID IL FUTURO È GIÀ REALTÀ Dalle reti tradizionali a un sistema di distribuzione dell energia ad alta tecnologia. L intervento di Francesco Sperandini, presidente di Acea Distribuzione Nella pagina a fianco quadro di media tensione con dispositivi utili alla selezione del tronco guasto nelle linee MT installati presso il campo prove Acea. In basso trasformatori amperometrici lato trasformatore AT/MT presso la cabina primaria Raffinerie Il settore elettrico italiano presenta una situazione che lo distingue rispetto agli altri paesi europei per alcune peculiarità: l autorevolezza e l indipendenza riconosciuta a livello internazionale all Autorità per l energia elettrica e il gas; l attenzione che tale Autorità ripone sugli impatti che il settore ha sui cittadini e sulle imprese; la storia sostanzialmente pubblica degli operatori, con l Enel risultato di una nazionalizzazione e le altre società di distribuzione di energia elettrica derivate dalle precedenti forme di organizzazione e municipalizzazione dei servizi, tutte molto dotate patrimonialmente e orientate verso un approccio di lungo periodo per capacità, prospettive e investimenti. Tali prerogative hanno generato in Italia una situazione ottimale per gli investimenti sulle reti dell energia. Si è, infatti, creata una filiera del settore elettrico articolata tra un Autorità autorevole, capace e indipendente, e una struttura di mercato, di settore, costituita da soggetti che - in quanto originati da monopoli naturali di matrice pubblico-locale rispondono efficacemente agli input della stessa Autorità anche grazie ai propri asset patrimoniali nonché a una visione generale di impresa poco incline, per natura, al breve periodo. E questo contesto che, a titolo esemplificativo, ha reso possibili investimenti di notevole rilievo per consistenza e capillarità come quello sullo smart metering (i cosiddetti contatori elettrici intelligenti) strumento indispensabile nell evoluzione delle reti elettriche tradizionali secondo logiche Smart Grid, e l avvio dei primi significativi progetti per le stesse Smart Grid (reti intelligenti di distribuzione dell energia elettrica). L Italia, in questo quadro, si colloca al primo posto in Europa in termini di investimenti nei progetti riguardanti le Smart Grid, con il 55% delle risorse finanziarie totali impegnate e con un dato di assoluta eccellenza a livello mondiale in materia di smart meter, visto che il 95% dei punti di prelievo è oramai dotato di contatore intelligente, per un totale di circa 37 milioni su tutto il territorio nazionale. Acea, quale distributore locale di energia elettrica, con un attenzione particolare alla qualità del servizio, è tra i soggetti più attivi a livello europeo nei progetti di Smart Grid, con un investimento pari a 5 milioni di euro paragonabile a quello dell intera Spagna. Il progetto Acea è inserito negli otto ammessi a livello nazionale dall Autorità per l energia elettrica e il gas (delibera Arg/elt 12/11) al meccanismo di incentivazione (delibera Arg/elt/39/10) che ha preso avvio nel gennaio 2011 con il coinvolgimento di primarie società internazionali e locali, leader riconosciuti nel campo delle applicazioni elettriche (Siemens, Ericsson, Telecom, Eni, Enav, Ama, etc.) e si è concluso alla fine del Esso interessa una rete elettrica già in esercizio nell area di Malagrotta-Ponte Galeria e coinvolge 1200 clienti in bassa tensione (BT), 6 utenze in media tensione (MT), 76 cabine secondarie, 2 primarie, 69,5 km di linee media tensione (MT) e 4 impianti di produzione di energia elettrica. Il progetto ha consentito di sperimentare nuovi modelli di gestione della rete elettrica tramite i quali sarà possibile effettuare la regolazione della tensione e dei flussi di potenza nella rete di distribuzione chiamata a gestire impianti di generazione diffusa in cui la fonte primaria è di tipo rinnovabile (solare, fotovoltaico, biomasse, etc.) e in cui il flusso di energia non è più unidirezionale (dal grande produttore al consumatore). L evoluzione della rete elettrica odierna verso la Smart Grid è tra i processi di trasformazione più interessanti del sistema elettrico italiano, europeo e mondiale. Una transizione fondamentale per il nostro Paese dove le infrastrutture elettriche debbono confrontarsi con una crescente domanda di elettricità e - contemporaneamente - con il raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica dettati dall Unione Europea, con la liberalizzazione del settore, con la riduzione dell uso massiccio dei combustibili fossili. E, ancora, con l aumento della produzione di Acea, distributore locale di energia elettrica, con un attenzione particolare alla qualità del servizio, è tra i soggetti più attivi a livello europeo nei progetti di Smart Grid, con un investimento pari a 5 milioni di euro 9

7 energia da piccoli impianti di generazione e, soprattutto, con la rapida crescita delle rinnovabili non programmabili (eolico, fotovoltaico, etc.; elettricità prodotta in modo discontinuo, con ridotta prevedibilità e sempre più prossima all utenza finale). Oggi, l utilizzo di fonti di energia rinnovabile non è più una realtà sporadica, ma è diventato un fenomeno rilevante, e rende necessario che il distributore ne controlli l esercizio; un esempio tipico è il territorio di Roma con impianti fotovoltaici installati al 14 marzo 2013 (per una potenza totale di circa 109 MW) di cui (94%) di potenza minore, o al più uguale, a 20 kw connessi direttamente alla rete di distribuzione (corrispondenti a una potenza complessiva di circa 28 MW) [Fonte Atlasole Gse]. Per governare tali nuovi fenomeni è necessario modernizzare la rete di distribuzione elettrica in un sistema differente dove produzione, trasporto, distribuzione e gestione dell energia siano integralmente concepiti ed efficientemente operati. L obiettivo è ottimizzare efficienza, affidabilità e stabilità del sistema attraverso il monitoraggio e il controllo automatico delle operazioni svolte dagli elementi a esso connessi (produttori di energia, consumatori, produttori/consumatori) che formano il sistema stesso. In sostanza, il distributore si trova di fronte a un fenomeno di sua evoluzione verso un ruolo sempre più simile a quello che oggi, a livello di sistema nazionale, svolge Terna, quale responsabile del dispacciamento della rete di Trasmissione Nazionale e, come tale, impegnato continuamente a gestire flussi attivi (immissioni) e passivi (prelievi) di energia mantenendo costantemente la rete in equilibrio fisico. La possibilità di dispacciare, seppure in misura limitata, la rete di distribuzione potrebbe aprire nuove opportunità nell approvvigionamento delle risorse di dispacciamento (piccoli consumatori con servizi di riserva). Quello prospettato dalle Smart Grid è dunque un nuovo paradigma dei mercati elettrici in cui la distinzione tra produttore e consumatore si attenua così come quella tra distribuzione e trasmissione. A livello operativo le reti intelligenti forniscono al distributore la possibilità di gestire il passaggio da un sistema tradizionale di distribuzione dell energia, caratterizzato da poche fondamentali immissioni e dalla totale prevalenza di carichi passivi, a una rete elettrica in cui, accanto ai carichi passivi, si assiste a una crescente e progressiva proliferazione di carichi attivi di piccole dimensioni. Si tratta dunque di una rete che cambia secondo una logica evoluta e che, grazie all utilizzo della tecnologia digitale (ICT), acquisisce nuove funzionalità. Il sistema diviene così più attivo, controllabile a distanza (quanta energia viene consumata, se si creano e dove black out o guasti nella rete, etc.) e in grado di gestire grandi quantità di potenza immesse sulla rete di distribuzione da parte di impianti di generazione diffusa, in cui la fonte primaria è di tipo rinnovabile (solare, fotovoltaico, biomasse, etc.). Una Smart Grid è caratterizzata da un flusso di elettricità bidirezionale (cioè dai livelli di tensione più bassi verso quelli più alti), da un flusso di informazioni capillari e a basso costo (distribuite in tempo reale tra i dispositivi di una rete elettrica comune, condivisa, interoperabile, che permettono il bilanciamento istantaneo e automatico dell offerta e della domanda energetica), da sistemi di controllo che garantiscono un funzionamento ordinato della stessa rete (che in caso di guasti rendono possibile intervenire anche senza recarsi sul posto) e da una maggiore capacità di monitoraggio e verifica che permette di ridurre sensibilmente le perdite lungo la rete. In definitiva, la stessa filosofia che Internet porta alla rete informatica, le Smart Grid la portano sulle reti elettriche che divengono così flessibili e multidirezionali. Tale evoluzione della rete include anche lo sviluppo di sistemi di accumulo che consentono di immagazzinare energia elettrica e ridurre i carichi di rete; in tutto il mondo, inclusa l Italia, sono stati avviati progetti basati su tecnologie differenti per l impiego di sistemi di accumulo in grado di garantire disponibilità di energia in più punti della rete. In parallelo, si stanno portando avanti iniziative di Nelle immagini particolari di una colonnina di ricarica, della linea in alta tensione presso la cabina primaria Raffinerie e della Sala Operativa Elettrica 10

8 Vista posteriore del traliccio di ingresso di linea in alta tensione presso la cabina primaria Raffinerie mobilità sostenibile volte a favorire la diffusione dei veicoli elettrici, per i quali occorre garantire una rete di punti di ricarica, come quella prevista dal protocollo firmato da Acea ed Enel con Roma Capitale per lo sviluppo della mobilità elettrica. Con le Smart Grid, il consumatore avrà vantaggi diretti (utente attivo): grazie infatti ai contatori elettronici di nuova generazione e ai dispositivi di visualizzazione potrà essere consapevole e gestire in modo efficiente i propri consumi, controllare i carichi domestici, accedere ai dati di consumo in mobilità, svolgere un ruolo attivo nel mercato dell energia, comunicare bidirezionalmente con il distributore sino a ottimizzare i propri consumi. Acea ha impegnato nel progetto Smart Grid risorse importanti dando priorità agli obiettivi di miglioramento della qualità del servizio reso agli utenti finali; alla continuità del servizio, alla riduzione progressiva dei tempi di intervento e alla stabilità di tensione sulla rete elettrica. Roma, infatti, pur essendo il primo comune in Italia per numerosità di impianti fotovoltaici e il quinto per potenza installata, a differenza di altre città o località del territorio nazionale, ha, nel complesso, una rete elettrica capace di gestire il contributo non strettamente programmabile delle fonti rinnovabili e della generazione distribuita in generale. I progressi realizzati a seguito degli investimenti in Smart Grid contribuiranno a generare un circolo virtuoso in termini di benefici economici sia per gli utenti connessi alla rete (stabilità della tensione, minori interruzioni, etc.) sia per le aziende e le industrie (ulteriori sviluppi dei propri asset produttivi). Le Smart Grid, inoltre, attraverso una gestione ottimale della rete, favoriranno anche una progressiva riduzione delle perdite di rete, permettendo così ai distributori di contribuire efficacemente agli obiettivi nazionali di risparmio energetico e di contenimento dei costi del servizio elettrico. Gli investimenti sulle infrastrutture di rete, come quelli per le Smart Grid, costituiscono un vantaggio non solo per gli utenti della rete ma anche per il sistema economico locale e nazionale. Impegnare risorse economiche in Smart Grid, infatti, significa alimentare, così come evidenziato anche dall Aeeg un effetto booster, un vero e proprio volano per l economia, per il contributo apportato in sviluppo tecnologico, creazione di competenze e nuovi posti di lavoro. Tali progetti sono in grado di attivare la domanda di prodotti e servizi della filiera locale per l implementazione del progetto stesso. In tal modo, una società come Acea che trae evidenti vantaggi del Mol (Margine operativo lordo) dal territorio in cui opera, può contribuire a renderlo più ricco a beneficio diretto della propria attività e della cittadinanza. 12

9 Il progetto pilota di Acea Distribuzione Avviato a Roma nel gennaio 2011 permetterà di soddisfare la crescente domanda di energia e migliorare il sistema elettrico Nel mese di marzo del 2010 l Autorità per l energia elettrica e il gas (di seguito Aeeg) ha avviato il procedimento per la selezione di alcuni progetti pilota per incentivare lo sviluppo delle Smart Grid, le reti intelligenti in grado di far interagire efficacemente produttori e consumatori, di prevedere in anticipo le richieste di consumo e di bilanciare con flessibilità, la produzione e la Dall Europa all Aeeg, il punto su delibere e procedure per favorire le Smart Grid La prima delibera dell Autorità (Arg/elt/39/10) in materia di Smart Grid nasce a seguito della Direttiva Europea 2009/72/CE che indica che gli Stati membri dovrebbero incoraggiare la modernizzazione delle reti di distribuzione, ad esempio attraverso l introduzione di reti intelligenti (Smart Grid) costruite in modo da favorire la generazione decentrata e l efficienza energetica. La stessa Commissione, nella comunicazione del 7 ottobre 2009, ha indicato che per garantire che le nostre reti elettriche siano pronte per il XXI secolo c è bisogno di un programma di ricerca e di dimostrazione fortemente integrato caratterizzato da attività di ricerca volte allo sviluppo di nuove tecnologie per monitorare, controllare e far funzionare le reti in condizioni normali e di emergenza. Con la suddetta delibera, l Autorità ha definito le procedure di ammissione al trattamento incentivante; in particolare, il progetto pilota deve avere i seguenti requisiti tecnici: rappresentare una concreta dimostrazione in campo su reti di distribuzione in MT in esercizio; essere riferito a una rete MT attiva o in alternativa, a una porzione di rete MT attiva, identificabile come le linee MT della stessa rete MT che presentano controflussi di energia attiva al nodo di connessione MT per almeno l 1% del tempo annuo di funzionamento; prevedere un sistema di controllo/regolazione della tensione della rete e un sistema in grado di assicurare la registrazione automatica degli indicatori tecnici rilevanti per la valutazione dei benefici del progetto; utilizzare protocolli di comunicazione non proprietari e garantire il rispetto delle normative vigenti in termini fisici e di qualità del servizio. Con la successiva delibera Arg/elt/12/11, l Autorità ha pubblicato l elenco degli otto progetti pilota ammessi al trattamento incentivante. La valutazione è stata effettuata da una Commissione di Esperti, nominata appositamente dall Aeeg. 14 domanda di energia elettrica anche localmente. A febbraio del 2011, l Aeeg ha pubblicato la graduatoria: il progetto di Acea Distribuzione è risultato uno degli otto progetti in Italia selezionati per lo sviluppo di un progetto dimostrativo di rete attiva di distribuzione comprendente porzioni di rete di media tensione (MT), con almeno un punto di interconnessione alta tensione/media tensione o altissima tensione/media tensione, provvista di dispositivi finalizzati a integrare il comportamento e le azioni di tutti gli utenti connessi alla medesima rete, allo scopo di favorire la generazione distribuita e l uso efficiente delle risorse. Al fine di illustrare lo stato avanzamento del progetto, Acea Distribuzione è chiamata a presentare ogni sei mesi all Autorità una relazione tecnica. I risultati presentati dalle società nelle relazioni finali consentiranno all Autorità di formulare suggerimenti per la standardizzazione delle soluzioni sperimentate con successo e per la loro diffusione su più ampia scala. Il fine del progetto è quello di dotare la rete di distribuzione di apparati e sistemi che consentano al distributore di avere un numero di informazioni relative al funzionamento della rete, maggiore rispetto a quello che si ha attualmente, e di poter utilizzare tali informazioni in tempo reale al fine di gestire al meglio la rete stessa migliorandone le prestazioni complessive soprattutto dal punto di vista dei clienti. Il progetto pilota è partito a gennaio del 2011, con il coinvolgi- Automazione evoluta di rete MT L obiettivo di tale area è quello di migliorare la continuità del servizio sulla rete di media tensione, ridumento di primari fornitori internazionali e locali (tra gli altri Siemens, Ericsson, Telecom, Eni, Enav, Ama), la maggior parte delle attività previste dal piano sono state concluse a dicembre del 2012; rimangono alcune attività che termineranno entro giugno del Tale progetto interessa una rete elettrica già in esercizio nell area di Malagrotta-Ponte Galeria e coinvolge 2 cabine primarie (la cabina primaria Raffinerie e la cabina primaria Flaminia), 76 cabine secondarie, 69,5 km di linee in media tensione (MT), 4 impianti di produzione di energia elettrica, 6 utenze MT e clienti in bassa tensione. Per lo sviluppo del progetto pilota, è stato predisposto un campo prove presso la Cabina Primaria Flaminia (cosiddetta area di te- I numeri del progetto pilota sting), per la messa a punto e la verifica delle principali soluzioni tecnologiche sviluppate. Il progetto comprende sei aree di intervento: 1. automazione evoluta di rete MT; 2. monitoraggio rete MT e BT; 3. nuovi criteri di gestione della rete MT; 4. e-car & storage; 5. diagnostica di cabina primaria; 6. individuazione del punto d innesco dei guasti transitori. Di seguito si riporta una breve descrizione per ciascuna area di intervento. Cabine Primarie 2 trasformatori Alta Tensione/Media Tensione 2 trasformatori Media Tensione/Media Tensione 1 Cabine Secondarie 76 cabine esercite a 20 kv 29 cabine esercite a 8,4 kv 47 Semidorsali MT 6 semidorsali esercite a 20 kv 5 semidorsali esercite a 8,4 kv 1 Linee MT 69,5 km cavi interrati 31,7 km linee aeree 37,8 km Impianti di Produzione connessi sulla MT 4 Utenze MT 6 Clienti BT circa 1200 Fonte: Acea Distribuzione In alto riconoscimento della card da parte della colonnina elettrica di ricarica "lenta" presso la cabina primaria Raffinerie A fianco apparato Hiperlan installato presso una cabina secondaria del progetto pilota 15 cendo i tempi di individuazione di un guasto e disalimentando i soli utenti interessati dal guasto anziché l intera dorsale. A tal scopo, è stata implementata una nuova tecnologia di selettività logica delle protezioni elettriche basata su un sistema di comunicazione veloce tra la cabina primaria e le cabine secondarie della linea MT considerata. All interno delle cabine secondarie è stato installato un interruttore di media tensione, corredato di protezioni elettriche. I dispositivi di protezione (cosidetti recloser) permettono di realizzare funzioni di selettività logica della zona in cui è localizzato il guasto basate su uno scambio di informazioni. Questo scambio di informazioni avviene con una velocità tale da consentire di individuare il guasto in

10 Progetto pilota Il gruppo di lavoro Nella pagina seguente, in alto, panoramica della cabina primaria Raffinerie e in basso colonnine elettriche a ricarica rapida installate presso la stessa cabina primaria. Il progetto pilota Smart Grid di Acea Distribuzione non sarebbe stato possibile senza l importante contributo dato dalle risorse della stessa società. Ai fini della gestione del progetto, sono stati istituiti i seguenti organi: uno Steering Committee, composto da: Presidente di Acea Distribuzione, Responsabile dell Unità Servizi commerciali e Bilancio Energetico, Responsabile dell Unità Gestione del Personale, Legale e Facility Management, Responsabile della Direzione Operazioni e Responsabile dell Unità Pianificazione Operativa. Lo Steering Committee è responsabile degli aspetti più importanti relativi alla gestione del progetto (tempi e costi di realizzazione); un Program Manager, responsabile del coordinamento complessivo del progetto; Gruppi di lavoro suddivisi per area di intervento con un proprio responsabile ( Process Owner ). Tali organi si sono riuniti con frequenza periodica per la verifica dello stato avanzamento lavori del progetto. Nel progetto sono state coinvolte più di 40 risorse della società appartenenti a diverse strutture organizzative. Occorre inoltre ricordare il coinvolgimento di stagisti, studenti della Facoltà di Ingegneria dell Università Sapienza di Roma, i quali hanno avuto la possibilità di partecipare ad un progetto di innovazione tecnologica. In totale sono stati coinvolti 6 stagisti, quattro nel periodo gennaio-settembre 2011 e due nel periodo maggio-dicembre Per il buon esito del progetto, particolare attenzione è stata posta all attività di comunicazione interna affinché tutti i dipendenti divenissero anche loro owner del progetto. Il principale strumento utilizzato è stato il sito intranet di Acea Distribuzione ( che contiene una sezione apposita dedicata al progetto pilota Smart Grid. In tale sezione sono stati pubblicati più di trenta documenti relativi al progetto. meno di un secondo rispetto ai 3 minuti attualmente necessari. Ciò è stato possibile grazie allo sviluppo di una rete radio basata su una tecnologia evoluta (cosidetta hiperlan). Tale tecnologia è stata preventivamente testata nella rete di prova allestita all interno della cabina primaria di via Flaminia e nel primo trimestre del 2013 sono state effettuate le prove sulla rete in esercizio reale. Monitoraggio rete MT e BT Obiettivo di tale area è quello di migliorare le attività di monitoraggio e controllo delle linee in bassa tensione. Sono stati installati appositi dispositivi presso cabine secondarie e sistema centrale di telegestione della rete in media e bassa tensione, al fine di acquisire tutta una serie di informazioni sulle misure delle grandezze elettriche in esercizio. Il sistema di telecontrollo scambia informazioni in continuo con le cabine secondarie. E così possibile monitorare in modo continuativo le grandezze elettriche di funzionamento della rete, e, laddove necessario, realizzare in remoto manovre di apertura e chiusura degli interruttori di bassa tensione presenti nelle cabine secondarie. Ciò consentirà di ridurre i fenomeni di sovraccarico delle linee in bassa tensione, il numero dei guasti e la durata dei guasti in BT. Nuovi criteri di gestione della rete MT Finalità di quest area di intervento è quello di definire e sviluppare i nuovi criteri per la gestione della rete in media tensione, in conseguenza delle evoluzioni che si stanno registrando negli ultimi anni (diffusione della generazione distribuita da fonti rinnovabili e da altre fonti). I criteri tecnici per il controllo centralizzato della rete in media tensione sono stati definiti da Acea Distribuzione grazie alla collaborazione con Rse SpA - Ricerca sul Sistema Energetico, e con l Università di Roma Sapienza. Per quanto riguarda la collaborazione con Rse (società del Gruppo Gse, che sviluppa attività di ricerca nel settore elettro-energetico), sono stati utilizzati dei modelli di simulazione sviluppati da Rse stessa e applicati alla rete del progetto pilota di Acea Distribuzione. Le strategie di controllo, così come il modello di simulazione di Rse, prevedono, in coerenza con il progetto, anche un algoritmo, che consente di ridurre le perdite fisiche di energia. Per quanto riguarda la collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell Università di Roma Sapienza, si prevede la definizione di un modello di simulazione della rete pilota nel suo complesso (rete elettrica + infrastruttura di telecomunicazione + dispositivi di controllo locali e sistema centrale) per validare quanto sviluppato in precedenza e per definire, sviluppare e validare un algoritmo genetico di ottimizzazione topologica della rete (ovvero del modo in cui sono interconnessi tra loro i nodi che compongono la rete) che tenga conto delle previsioni di carico ed erogazione sulla rete stessa e della minimizzazione delle perdite. Si evidenzia, che con l ingresso e la diffusione della generazione distribuita sulla rete, la rete stessa dovrà sopportare minori potenze istantanee in alcune sue parti, conseguentemente, essa dovrà sopportare minori carichi e ci saranno minori perdite. Nei primi mesi del 2013 sono stati effettuati i test in campo reale nell area di Malagrotta. E-car & Storage Nell ambito del progetto pilota, Acea Distribuzione ha realizzato un attività di studio applicativo e di sperimentazione per individuare benefici e criticità circa l impiego di veicoli elettrici da utilizzare sia per l esecuzione delle proprie attività operative che per l acquisizione di informazioni sugli aspetti energetici (consumi, etc.) conseguenti a un progressivo sviluppo della mobilità elettrica nella città di Roma. Questo studio coinvolge, altresì, i sistemi di accumulo di energia elettrica da utilizzare per ottimizzare la gestione della stessa sulla rete di distribuzione. In tale contesto è stata realizzata, presso la Cabina Primaria Raffinerie, una stazione sperimentale di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici e di accumulo di energia. Sono stati effettuati diversi test di ricarica lenta e/o veloce di autovetture elettriche con diverse configurazioni di sistema (impianto fotovoltaico e storage connessi/sconnessi); questi test consentiranno ad Acea Distribuzione di individuare la modalità più efficiente di funzionamento del sistema rispetto alle funzionalità richieste. E stato inoltre attivato il collegamento tra il centro di telecontrollo installato nel campo prove e un sistema per la gestione delle colonnine di ricarica elettrica. Le prove effettuate hanno confermato le funzionalità del sistema di gestione e controllo (il collaudo e il controllo delle colonnine di ricarica, la diagnostica delle stesse, la supervisione e il controllo delle procedure di ricarica, la raccolta e la memorizzazione dei dati caratteristici di ogni singola ricarica e l invio di tali dati ai sistemi aziendali interessati). Diagnostica di cabina primaria La necessità di garantire la continuità del servizio, oltre che la qualità della tensione, richiede il monitoraggio delle principali apparecchiature di una rete di distribuzione elettrica, in particolare per una rete Smart. L obiettivo è quello di prevenire guasti che comportano disservizi e di facilitare l individuazione di anomalie transitorie che, pur non rendendo necessario l intervento delle protezioni, contribuiscono a rendere più instabile e qualitativamente meno performante la rete. Per tale scopo, il progetto ha incluso la sperimentazione presso la Cabina Primaria Raffinerie di un Sistema per il monitoraggio dei componenti di Cabina Primaria. I componenti oggetto di monitoraggio sono gli interruttori e i trasformatori presenti all interno della cabina; un apposito software consente di acquisire, registrare e inviare a distanza i dati provenienti da tale controllo e gli eventuali allarmi

11 A fianco apparati Hiperlan e Tetra installati presso la cabina primaria Raffinerie. Nella pagina seguente apparati della rete radio presenti presso una cabina secondaria. Individuazione del punto d innesco dei guasti transitori Obiettivo di tale area di intervento è quello di realizzare un sistema distribuito per la localizzazione dell origine di guasti transitori di tensione per linee aeree e in cavo in media tensione. Il sistema è basato su Unità di Rilevamento (UR) installato nelle cabine primarie e secondarie relative alla porzione di rete presa in esame. Al verificarsi di un evento, la perturbazione dovuta al guasto si propaga sulla linea e viene rilevata dalle Unità di Rilevamento distribuite sulla rete. Ciascuna UR (sincronizzata con il riferimento di tempo assoluto ricevuto dai satelliti Gps) effettua l'analisi dei tempi di arrivo delle onde migranti dovute all'evento rilevato e, immediatamente dopo, invia i dati acquisiti mediante semplici messaggi sms su rete Gsm. La Stazione di Monitoraggio principale riceve i dati dalle UR che hanno acquisito l'evento, li elabora e fornisce un'indicazione in tempo reale. La Stazione di Monitoraggio calcola la posizione del guasto e ne fornisce le distanze dalle UR che lo hanno rilevato. Successivamente, il gestore della rete può immediatamente prendere le decisioni del caso, per minimizzare l'impatto del guasto e prevenirne la sua evoluzione. Così come illustrato nella figura, il server della stazione di monitoraggio è predisposto per poter ricevere i dati dalle unità di rilevamento (UR) mediante messaggi sms che vengono inviati dalle UR stesse in occasione di ciascuna perturbazione rilevata sulla rete. Le informazioni sono rese disponibili in tempo reale su un sito web predisposto. Il sistema descritto è stato instal- Sistema di monitoraggio per la localizzazione dei guasti transitori lato sulla linea denominata Malagrotta, afferente alla Cabina Primaria Raffinerie, ed è dedicato al monitoraggio della dorsale principale e delle linee laterali aventi una estensione superiore a 500 metri. Presso il centro Cedet è stata installata una postazione dotata di modem Gsm che riceve tutti gli eventi registrati dai sensori installati sulla dorsale Malagrotta e di un software di controllo e monitoraggio dell intero sistema. In conclusione, questo importante progetto ha consentito di testare l efficacia, l efficienza, i costi, i benefici e le criticità delle nuove soluzioni tecnologiche per lo sviluppo di una Smart Grid. Se ne prevede la continuazione, in una fase definita di "pre-industrializzazione", prevista da giugno 2013 a giugno 2014, in cui l applicazione di tecnologie smart sarà sviluppata in alcune aree di Roma con l obiettivo di estendere i benefici del progetto pilota alla rete. Ciò consentirà di abilitare il sistema e i processi agli investimenti massivi smart-oriented previsti dal Nel frattempo, l Autorità per l energia elettrica e il gas valuterà gli esiti dei progetti pilota italiani e assumerà le proprie determinazioni in merito alla standardizzazione delle soluzioni sperimentate con successo e alla loro diffusione su più ampia scala. Acea Distribuzione è convinta che questo progetto apporterà benefici alla rete elettrica di distribuzione in sé, ma anche e soprattutto che questo investimento avrà un ruolo di propulsore per il sistema economico-produttivo locale, in un ottica di crescita e valorizzazione delle competenze radicate sul territorio e di contributo al Sistema Paese. Progetto pilota I partner tecnologici Per la realizzazione del progetto pilota Smart Grid, Acea Distribuzione ha previsto una stretta collaborazione con una serie di fornitori che sono stati individuati in fase di disegno del progetto. Parte di questi fornitori, i più significativi dal punto di vista della strategicità dell oggetto della fornitura, sono considerati da Acea Distribuzione come veri e propri partner per lo sviluppo del progetto stesso. Di seguito sono riepilogati i principali fornitori e il titolo delle varie voci di fornitura: Siemens (implementazione software Sistema Centrale di Telecontrollo STM, monitoraggio interruttori MT e AT di Cabina Primaria, sistema di gestione infrastrutture di ricarica + colonnine di ricarica); Toshiba/Ansaldo T&D (sistemi intelligenti per la gestione di storage associati a pensilina fotovoltaica e sistemi di compensazione statica); Ericsson (sviluppo software Centro Telegestione Contatori Digitali URM); Landis & Gyr (acquisizione nuovi allarmi e misure, sviluppo concentratore, sviluppo contatori digitali secondario TR); ABB (recloser + rotezioni per automazione di rete evoluta per Cabina Primaria, Generazione Distribuita, Cabina Secondaria); Ericsson & Motorola (infrastruttura telecomunicazioni radio standard TETRA - rete lenta e infrastruttura telecomunicazioni radio in tecnologia Hiperlan - rete veloce ); Telecom (infrastruttura di telecomunicazioni su fibra ottica). 18 Fonte: Acea Distribuzione Nell ambito del progetto Smart Grid, Acea Distribuzione ha effettuato una attività di benchmarking internazionale nella quale ha stabilito degli importanti contatti con il fornitore giapponese Toshiba. Questo fornitore è risultato particolarmente interessante per lo sviluppo di soluzioni innovative in relazione a sistemi intelligenti di storage e sistemi intelligenti di regolazione della tensione.

12 Più di 280 i progetti sulle Smart Grid sviluppati nei paesi dell Unione con investimenti per oltre 5 miliardi di euro Molteplici sono i progetti di Smart Grid in fase di realizzazione nei paesi dell Unione Europea. Essi nascono dall esigenza, da un lato, di sostituire infrastrutture con più di 30 anni e, dall altro, di preparare le reti per un futuro low-carbon e caratterizzato da una generazione decentralizzata/distribuita. Alle reti si richiede di essere sempre più flessibili, per integrare tecnologie low-carbon, accogliere un crescente numero di impianti di generazione distribuita e gestire un insieme sempre più ampio di applicazioni e tecnologie che utilizzano l elettricità come fonte di Distribuzione geografica degli investimenti nei paesi dell Unione Europea Uno sguardo sull Europa 20 Fonte: JRC 2012 energia (come ad esempio, i veicoli elettrici), che possono potenzialmente minacciare la stabilità della rete. Partendo dal presupposto che la crescita dell economia e la creazione di nuovi posti di lavoro si baseranno principalmente sull innovazione in prodotti e servizi assicurando un uso efficiente e sostenibile delle risorse naturali, le istituzioni dell Unione Europea (Commissione, Parlamento e Consiglio) hanno varato un insieme di direttive aventi lo scopo di creare la futura infrastruttura di energia e di guidare lo sviluppo delle Smart Grid. I più importanti sono il Pacchetto per il Clima e l Energia (Direttiva 2009/28/CE) e il Terzo Pacchetto Energia (Direttiva 2009/72/CE sul mercato interno dell energia elettrica e Direttiva 2009/73/CE sul mercato interno del gas naturale). Il Pacchetto europeo Clima-Energia prevede entro il 2020 il raggiungimento dei seguenti macro-obiettivi: - ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra rispetto ai livelli del 1990; - aumentare al 20% la quota di fonti rinnovabili nel mix energetico; - ridurre i consumi di energia del 20%. Il Terzo Pacchetto Energia ha spinto gli Stati membri, i regolatori e i gestori di rete a sviluppare contatori intelligenti e Smart Grid, e più in generale a lanciare programmi innovativi con schemi di remunerazione appropriati per le reti di energia elettrica. Alla fine del 2009 la Commissione Europea ha costituito una Task Force per il lancio dei progetti di Smart Grid (Smart Grids Task Force SGTF), che nei primi due anni di attività, ha individuato, delle linee guida in termini di normativa e regolazione per lo sviluppo delle reti intelligenti. Essa ha inoltre dato delle raccomandazioni importanti sulla standardizzazione dei prodotti, la tutela della privacy dei dati dei consumatori e la sicurezza. Sulla base di questi risultati, nell aprile del 2011, la Commissione Europea ha adottato una Comunicazione dal titolo Smart Grid: dall innovazione al deployment (COM/2011/0202), che sancisce un insieme di indicazioni in politica energetica necessarie per portare avanti il deployment delle future reti di energia elettrica. In particolare, la Commissione Europea propone un insieme di azioni per identificare le sfide che consentano di accelerare il processo di deployment delle Smart Grid. Secondo la Commissione Europea, l attenzione si dovrebbe concentrare sulle seguenti finalità: - sviluppare standard tecnici; - assicurare la protezione dei dati personali; - stabilire un quadro regolatorio per dare incentivi per lo sviluppo delle Smart Grid; - garantire un mercato al dettaglio aperto e competitivo nell interesse dei consumatori; - fornire un supporto continuato per l innovazione di sistemi e tecnologie. Alla fine del 2012 erano più di 280 i progetti di Smart Grid presenti nei paesi dell Unione Europea con oltre 5 miliardi di euro di investimenti. Circa il 70% dei progetti in corso si concentra in sei paesi: Danimarca, Germania, Italia, Austria, Regno Unito e Spagna. Dalle raccomandazioni fatte dalla Commissione Europea emerge l importanza del ruolo del regolatore nell incentivare investimenti in innovazione tecnologica e in particolare nello sviluppo delle Smart Grid. In tale ambito si evidenzia il ruolo svolto in Italia dall Autorità per l energia elettrica e il gas e nel Regno Unito dall ente regolatore Ofgem (Office of Gas and Electricity Market). 21 Joint Research Centre, la banca dati europea sui progetti Smart Grid Il Joint Research Centre (JRC) è il Centro di Ricerca Scientifica e Tecnologia della Commissione Europea. Il suo obiettivo è quello di supportare la Commissione nella definizione delle politiche dell UE fornendo consulenza tecnica e scientifica. Le principali aree di interesse sono: ambiente e cambio climatico; energia e trasporti; agricoltura e sicurezza alimentare; salute e tutela dei consumatori; gestione delle informazioni e agenda digitale; e sicurezza, incluso il nucleare. Per quanto attiene l energia e il trasporto, il JRC ha costituito una banca dati che raccoglie informazioni sui progetti di Smart Grid in corso di sviluppo nei paesi dell UE, ivi incluso il progetto pilota di Acea Distribuzione. Il 13 dicembre 2012 Acea e il JRC hanno firmato una lettera di intenti per creare una cooperazione più strutturata per lo scambio di dati affidabili e approfondimenti su argomenti correlati alle Smart Grid. Da

13 Particolare di trasformatore amperometrico Il punto Regno Unito Obiettivo del governo inglese e della sua Autorità di regolazione è supportare il processo di transizione delle aziende di distribuzione di energia elettrica verso un sistema energetico accessibile e low-carbon, che garantisca altresì la sicurezza degli approvvigionamenti. Già nel 2009 il Ministero per l Energia e l Ambiente (Department of Energy and Climate Change) e Ofgem avevano pubblicato un documento che definiva le linee strategiche e le opportunità per gli operatori della distribuzione. Ofgem è da sempre impegnata nell incentivare i progetti di innovazione tecnologica relativi alle reti di distribuzione. Diversi sono gli strumenti introdotti da Ofgem per supportare tali progetti. Di seguito si riportano i principali strumenti di incentivazione introdotti sino a oggi. Innovation Funding Incentive (IFI) Il Fondo per l Innovazione è un meccanismo introdotto da Ofgem per incoraggiare gli operatori della distribuzione a introdurre l innovazione negli sviluppi tecnici delle loro reti e a investire in progetti di ricerca e sviluppo riguardanti gli aspetti tecnici di disegno della rete, l esercizio e la manutenzione. Tale meccanismo di incentivazione è stato introdotto nel 2005 e prevede che lo 0,5% del fatturato annuale sia destinato all innovazione tecnologica. Il Fondo inizialmente previsto sino al 2010 è stato esteso fino al termine del periodo regolatorio in corso (31 marzo 2015). Registered Power Zones (RPZs) Il programma è operativo dal 2010 e ha l obiettivo di incoraggiare le aziende di distribuzione a sviluppare nuove e più efficaci modalità di connessione ed esercizio della produzione che producano benefici specifici per i nuovi generatori distribuiti e ampi vantaggi per i consumatori. Il programma prevede sgravi fiscali per i progetti pilota sulla base dei risultati ottenuti. Low-Carbon Network Fund Nel mese di aprile 2010 Ofgem ha lanciato il Fondo per supportare progetti di ricerca e sviluppo sulle reti nel Regno Unito. Il fondo, operativo sino al 2015, prevede un budget di 500 milioni di sterline per finanziare progetti di distributori aventi ad oggetto iniziative di risparmio energetico e low-carbon quali ad esempio i veicoli elettrici, le pompe di calore, microgenerazione locale e demand side management, così come i progetti che identificano le opportunità derivanti dall installazione di contatori intelligenti. Il Fondo prevede due livelli: il primo (sino a 16 milioni di sterline all anno) è destinato a tutti i distributori. Per il secondo livello, Ofgem prevede, invece, un finanziamento totale di 320 milioni di sterline in 5 anni per un numero ristretto di progetti significativi selezionati attraverso concorsi annuali in cui i distributori competono l uno contro l altro. Il primo anno sono stati selezionati 4 progetti che hanno ricevuto complessivamente fondi pari a 63,6 milioni di sterline. RIIO (Revenue = Incentives + Innovation + Outputs) Ofgem è particolarmente attenta all applicazione dell innovazione per condurre il Regno Unito verso l obiettivo di un sistema energetico low-carbon. Sotto la sigla RIIO si includono nei meccanismi di controllo dei prezzi incentivi per affrontare le sfide del futuro. La formula regolatoria viene definita da Ofgem con l equazione: Ricavi = Incentivi + Innovazione + Energia Prodotta. Tale formula si applica per un periodo di otto anni ( ), al fine di garantire un finanziamento dei progetti nel medio-lungo periodo. Ofgem prevede che sia necessario investire nel prossimo decennio 32 miliardi di sterline per il ringiovanimento delle reti. L ultimo tassello nel quadro definito da Ofgem è rappresentato dal Forum per le Smart Grid, istituito insieme al Ministero dell Energia e dell Ambiente nell aprile del Allo Smart Grid Forum partecipano operatori della distribuzione, produttori, consumatori, università e industrie manifatturiere. Obiettivi del Forum sono: - individuare le sfide future per le reti di energia elettrica e per il bilanciamento del sistema, incluse le barriere attuali e potenziali per un deployment efficiente delle Smart Grid; - guidare le azioni che il Ministero e Ofgem stanno realizzando per indirizzare le sfide future, rimuovere le barriere e facilitare un deployment efficiente delle Smart Grid; - individuare le azioni che il Ministero, Ofgem e altri soggetti potrebbero adottare per facilitare il deployment delle Smart Grid; - facilitare lo scambio di informazioni e conoscenze tra i principali attori, inclusi quelli non appartenenti al settore energetico; - aiutare tutti gli stakeholder a comprendere meglio gli sviluppi futuri nel settore al fine di dotarsi di strumenti e tecnologie per supportare il sistema; - monitorare gli sviluppi delle Smart Grid e gli elementi chiave; - monitorare le iniziative di Smart Grid in Europa e in altre aree del mondo. Questo Forum rappresenta per le aziende del settore un occasione per evidenziare opportunità e criticità e sensibilizzare il Ministero e l Autorità di regolazione su alcune tematiche specifiche. Si caratterizza, inoltre, per l approccio integrato che guida l azione del Ministero e di Ofgem. Il Forum tratta non solo di Smart Grid, ma di tutto ciò che ruota attorno alla gestione intelligente delle reti: la generazione distribuita, l elettrificazione degli impianti di riscaldamento e raffreddamento e dei trasporti, e naturalmente le conseguenze derivanti dall installazione di contatori intelligenti sulla gestione della domanda e sulla gestione intelligente della rete. Si tratta di un cambiamento non solo tecnologico, ma anche culturale e commerciale per il quale è importante che le aziende di distribuzione si dotino in tempo degli strumenti necessari per farvi fronte. 23

14 Lo stato dell arte nel mondo Italia e Corea del Sud capofila del Technology Action Plan Il tema delle Smart Grid registra, oggi, grande interesse sia presso i Governi dei Paesi industrializzati, sia quelli in via di sviluppo, nonché nelle principali organizzazioni e consessi internazionali. In occasione del Major Economies Forum del 2009 (MEF), infatti, è stata istituita la Partnership Globale per le tecnologie a basse emissioni e compatibili con l ambiente ; in tale sede le reti intelligenti sono state indicate come una delle dieci aree tecnologiche prioritarie su cui i Paesi del Forum sono chiamati a collaborare per realizzare la transizione verso le tecnologie pulite dell energia. Nel 2009, l Italia e la Corea del Sud sono state incaricate di guidare l elaborazione del Technology Action Plan: Smart Grids. Nel luglio 2010, al primo meeting del Clean Energy Ministerial (di seguito Cem) di Washington, l Italia si è impegnata a partecipare attivamente, sia attraverso risorse umane che finanziarie, alla costituzione e ai lavori dell International Smart Grid Action Network (di seguito Isgan), che ha come scopo principale lo sviluppo e la diffusione delle Smart Grid a livello mondiale attraverso la condivisione delle conoscenze e delle best practice tra i Paesi appartenenti al Cem. L Isgan è presieduto da Michele De Nigris, direttore del Dipartimento Tecnologie di Trasmissione e Distribuzione di Rse SpA (Ricerca sul Sistema Energetico). La partecipazione all Isgan è volontaria, e attualmente sono iscritti i seguenti paesi: Australia, Austria, Belgio, Canada, Cina, Corea del Sud, Finlandia, Francia, Germania, India, Irlanda, Italia, Messico, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Russia, Spagna, Stati Uniti, Svezia e Svizzera. Indicativo dell interesse per le Smart Grid è il rilevante volume di investimenti nell Unione Europea e nel resto del mondo. Nella tabella a destra si riportano alcuni dati di confronto. Investimenti nelle Smart Grid in Europa e nel resto del mondo Paese/Area Geografica Unione Europea Stati Uniti Cina Corea del Sud Australia India Investimenti previsti nelle Smart Grid (Euro/Dollari) 56 miliardi di euro entro il miliardi di dollari (238 miliari di euro) a un massimo di 476 miliardi di dollari (334 miliardi di euro) entro il miliardi di dollari (71 miliardi di euro) 24 miliardi di dollari entro il 2030 n/d n/d Fondi per lo sviluppo delle Smart Grid 184 milioni di euro (Fondi Europei) FP6 e FP7 Circa 200 milioni di euro (European Recovery Fund, ERDF, EERA) Fondi nazionali: n/d 7 miliardi di dollari nel ,3 miliardi di dollari nel milioni di dollari (580 milioni di euro) nel milioni di dollari (253 milioni di euro) nel 2009 n/d Numero di contatori intelligenti installati e/o previsti 45 milioni già installati (dato 2011) 240 milioni previsti entro il milioni nel milioni entro il milioni entro il mila nel 2010, 750 mila nel 2011 e 24 milioni entro il ,4 milioni entro il 2013 nello Stato di Victoria 130 milioni entro il 2020 Brasile n/d 204 milioni di dollari (143,6 milioni di euro) nel milioni entro il 2020 Nella pagina canali telegrafici per collegamento con le cabine primarie Giappone n/d 849 milioni di dollari (598 milioni di euro) n/d Fonte: JRC Reference Reports Smart Grid project in Europe: lessons learned and current developments, pag

15 Gli investimenti sulle Smart Grid negli USA Il punto Corea del Sud La Corea del Sud ha un ruolo di leader mondiale nei progetti di Smart Grid, in quanto possiede infrastrutture sia di telecomunicazione sia del settore nell isola di Jeju di un campo prova per simulare il funzionamento delle Smart Grid, dove saranno provate le più avanzate tecnologie di Smart Grid e prototipi all avanguardia. Sarà altresì creato un consorzio privato con più di 170 imprese operanti nei settori dell information technology e dell energia; i test riguarderanno inoltre la definizione dei prezzi in tempo reale, la ricarica dei veicoli elettrici e le energie rinnovabili. La road map disegnata dal Governo coreano prevede tre fasi per l implementazione delle Smart Grid. Il punto Stati Uniti Il black out del 2003 che colpì la regione nordorientale degli USA evidenziò lo stato inefficiente e obsoleto della rete di trasmissione e di distribuzione di energia elettrica. Il rapporto sul black out redatto dallo US-Canada Power System Outage Task Force concluse che una delle cause dell interruzione di energia era attribuita alla scarsa affidabilità degli operatori della rete nel fornire una diagnostica efficace e in tempo reale. A seguito di ciò, il Ministero dell Energia, diede inizio nel 2009 (attraverso l American and Reinvestment Act) a un programma di investimenti dedicati all ammodernamento delle reti di trasmissione e distribuzione. Parte di questi investimenti è destinata alle Smart Grid. Del totale dei fondi stanziati, 3,4 miliardi di dollari sono stati utilizzati per finanziare 99 progetti nell ambito dello Smart Grid Investment Grant Program, e 32 progetti hanno ricevuto 600 milioni di dollari di finanziamento attraverso lo Smart Grid Demonstration Program. Ogni sei mesi il Ministero dell Energia e l Office of Electricity Delivery and Energy Reliability pubblicano un rapporto sullo stato di avanzamento dei progetti, al fine di illustrare le attività svolte, i primi risultati ottenuti e i punti di Fonte: US Department of Energy attenzione emersi. Nell ambito delle iniziative avviate dal Ministero dell Energia, si menzionano le attività di sensibilizzazione nei confronti dei consumatori. In molti stati, come California, Illinois e Maryland, i regolatori hanno chiesto alle aziende del settore di istituire programmi di sensibilizzazione per informare i consumatori sui benefici delle Smart Grid. Attività di informazione che viene sostenuta anche dalle agenzie federali. In particolare, è stato creato sul sito del Ministero uno spazio per la condivisione di informazioni e best practice ( Fonte: For the World s Green Growth - Jeju Smart Grid Test - bed in Korea energetico all avanguardia. Korea Electric Power Cooperation ha investito 4,7 miliari di dollari per la gestione intelligente della rete di trasmissione e di distribuzione con l obiettivo di migliorare la qualità e l efficienza del servizio. Le aree su cui si concentrano gli investimenti coreani sono tre: - contatori intelligenti avanzati (è in fase di sviluppo un nuovo tipo di contatore intelligente); - ricarica dei veicoli elettrici (diversi sono i metodi di ricarica, incluso ad alta e bassa velocità, in fase di sviluppo e a breve sarà avviata la fase di standardizzazione); - sistemi di storage di energia. La Corea del Sud ha sviluppato un ambizioso piano per la costruzione - Fase 1 ( ) Costruzione di un campo prova nell isola di Jeju per la verifica delle nuove tecnologie sviluppate per le Smart Grid. - Fase 2 ( ) Espansione nelle aree metropolitane e installazione di sistemi intelligenti per i consumatori. - Fase 3 ( ) Completamento della rete nazionale di energia elettrica (l intera rete elettrica nazionale diventerà intelligente ). Questo piano si estende a tutti gli ambiti correlati con le Smart Grid: consumatori, trasporti, fonti rinnovabili e gestione del servizio elettrico, così come illustrato nella figura in alto a sinistra relativa al campo prova dell isola di Jeju

16 Città intelligenti, i nuovi modelli nel mondo Il passaggio Smart dalla alla Grid Amsterdam (Paesi Bassi) Le iniziative di Amsterdam Smart City coinvolgono istituzioni locali, imprese e cittadini nello sforzo di riduzione delle emissioni di CO2 attraverso un pacchetto di interventi realizzati sull intero territorio urbano. Tra le varie iniziative, si cita l installazione di sistemi di illuminazione a risparmio energetico nelle strade e alle fermate dei tram, che ha contribuito all efficientamento degli spazi pubblici, come anche l installazione di cassonetti intelligenti BigBelly che grazie all alimentazione solare sono in grado autonomamente di compattare i rifiuti. Paredes (Portogallo) La sfida intrapresa da Paredes (cittadina con poco più di 80 mila abitanti) è quella di diventare entro il 2015 il primo centro urbano al mondo interamente connesso da una rete di cento milioni di sensori gestiti da un sistema intelligente di controllo. I sensori consentiranno di mettere in rete le informazioni sul funzionamento di tutti i servizi urbani per permettere una migliore gestione dei diversi settori da parte dell amministrazione comunale. Seattle (Stati Uniti) Il Piano di Azione di Seattle si basa su una partnership tra giganti del settore informatico (tra cui Microsoft) e l Amministrazione locale con l obiettivo di risparmiare energia. La politica di efficienza energetica prevede programmi di risparmio in quattro aree: commercio, abitanti, industria e infrastrutture. Tali programmi prevedono incentivi fiscali volti a introdurre misure di risparmio energetico in diversi ambiti (dal riciclo di vecchi elettrodomestici all installazione di apparecchi (Hohm) per tracciare on line l uso dell energia e fornire informazioni personalizzate per il risparmio energetico). L Amministrazione locale è impegnata nella stesura di un nuovo piano di azione avente come obiettivo la trasformazione di Seattle in città a zero emissioni entro il Tallin (Estonia) La strategia Smart di Tallin si è concentrata sulla mobilità urbana. Lo sviluppo e l uso di software applicati alla mobilità urbana hanno consentito di semplificare la vita dei cittadini. Tra i progetti avviati si segnala l introduzione di biglietti elettronici per incentivare l uso del trasporto pubblico. Biglietti che prevedono tariffe personalizzate per categoria di utenti grazie all impiego delle carte di identità elettroniche, dotate di uno speciale microchip che registra i dati dell utente che vengono poi raccolti in un unico database. Songdo International Business District (Corea del Sud) Tecnologiche e interconnesse, ma anche sostenibili, in una sola parola intelligenti : questo è l identikit ideale delle cosiddette Smart Cities, come sono state ribattezzate in questi anni, le città sulle quali, in Europa e nel mondo, si scommette per garantire uno sviluppo urbano equilibrato, più integrato e inclusivo. Ad oggi non esiste una definizione univoca e condivisa di Smart City. In uno studio pubblicato recentemente da The European House (di seguito TEH) Ambrosetti ( Smart Cities in Italia: un opportunità nello spirito del Rinascimento per una nuova qualità della vita ), le Smart City vengono definite come una risposta efficace ai bisogni emergenti, resi cruciali da dinamiche globali, rapide e ineludibili. [ ] Facciamo rotta verso un nuovo mondo, in cui vanno emergendo nuovi bisogni come lo sviluppo di modelli urbani più integrati e inclusivi; la gestione strategica delle risorse naturali; i nuovi modelli di mobilità; una migliore qualità della vita; la valorizzazione attiva della popolazione anziana. [ ] Le Smart City sono una risposta dal potenziale molto promettente a questa esigenza e un passo importante per un cambiamento sociale e culturale necessario. Sistemi urbani più intelligenti ed efficienti non sono un opzione; diventano una necessità inderogabile. Secondo l Anci (Associazione nazionale comuni italiani), i settori primari di intervento vanno dalla pianificazione e gestione territoriale al ciclo produzionedistribuzione-consumo energetico, dal trasporto di merci alla mobilità delle persone, dalla gestione del consumo degli edifici ad ambiti delle città italiane come la fruizione del patrimonio culturale e il turismo. La strada da perseguire è quella di affrontare queste dimensioni in un ottica di innovazione, puntando al risparmio energetico e alla produzione di energia da fonti rinnovabili, alla mobilità sostenibile, alla messa a disposizione di nuovi servizi attraverso l ottimizzazione delle risorse, al coinvolgimento dei cittadini verso un cambiamento culturale e comportamentale, alla spinta allo sviluppo verde mediante l utilizzo esteso delle ICT. ( Smart Cities nel mondo Cittalia Fondazione Anci Ricerche). Investire sulle Smart Cities rappresenta, al contempo, opportunità di sviluppo economico, stimolo delle filiere produttive e recupero urbano, dai grandi siti dismessi di produzione industriale ai grandi poli tecnologici. Puntare sull utilizzo delle nuove tecnologie per migliorare la qualità della vita e la gestione dei processi urbani è la strada che numerose città in tutto il mondo stanno seguendo per realizzare uno sviluppo urbano equilibrato e sostenibile. La realizzazione di città tecnologiche e interconnesse è una priorità rilanciata con forza anche dalla Commissione Europea, che ha più volte esortato le amministrazioni locali e regionali a utilizzare le tecnologie dell informazione e della comunicazione per migliorare l efficienza energetica in numerosi settori tra cui la logistica, l edilizia e i trasporti. Per quanto concerne le iniziative sinora avviate, si citano a livello europeo: - Patto dei Sindaci: iniziativa autonoma dei comuni europei lanciata nel 2008 a cui aderiscono comuni (di cui oltre italiani) finalizzata alla riduzione delle emissioni di CO2 I sistemi urbani più efficienti stanno diventando una necessità inderogabile. Gli studi di TEH Ambrosetti e dell Anci Vista suggestiva di piazza Cavour dall alto del Palazzo di Giustizia. A 40 miglia da Seul è in costruzione un area residenziale completamente intelligente. Il progetto prevede la conclusione dei lavori entro il 2015, con appartamenti, 4,6 milioni di metri quadri dedicati a uffici e 930 mila metri quadri destinati al commercio. Obiettivo è la costruzione di una città sostenibile con più del 40% dei suoi spazi riservati al verde, inclusi un parco di 100 acri, 26 km di piste ciclabili, numerose stazioni per la ricarica di veicoli elettrici e un sistema di raccolta dei rifiuti che non prevede il trasporto degli stessi. Inoltre, è la prima città al mondo ad avere tutti i suoi più grandi edifici costruiti secondo i requisiti previsti dal Leadership in Energy and Environmental Design. Fonti: Cittalia Fondazione ANCI Ricerche, Smart cities nel mondo -

17 Investimenti e Ritorni di un Paese più smart Area Energia Edilizia Mobilità Risorse Investimenti (miliardi euro/anno) Tendenziale 2030 Smart 2030 Italia * 10 città ** Italia *** 10 città **** 9,5 2,4 5,4 4,7 1,4 0,3 0,8 0,1 8,9 7,2 8,2 4,3 1,3 1,0 1,2 0,6 Totale 22,0 2,6 28,6 4,1 Investimento totale annuo per smartness 50,6 6,7 % PIL 3,2% 0,4% * ** *** Valore minimo investimenti necessari per l'attuale livello di performance per il paese Valore minimo investimenti necessari per l'attuale livello di performance nelle prime 10 città italiane per popolazione Investimenti per l'evoluzione Smart del paese **** Investimenti per l'evoluzione smart delle prime 10 città italiane per popolazione Fonte: TEH-Ambrosetti su elaborazioni Fondazione Energy Lab, 2012 Area Energia Edilizia Mobilità Risorse Cittadini PA Ritorni (Recuperi di efficienza su costi attuali miliardi euro/anno) Margine di ottimizzazione Smart 2030 Italia*** 10 città**** 20-30% 8,9-13,3 0,013-0, % 4,4-20 0,0063-0, % 44,5-55,5 0,064-0, % 1,6-2 0,0023-0,0029 = 2,4 0,0035 = 2,3 0,0033 Ricadute attivazione economica industria nazionale = 64,3 9,3 Totale ,3-9,4 % PIL 8-10% 0,6% L Italia e l Agenda Digitale Con l Agenda Digitale, l Italia si dota di uno strumento normativo che costituisce un efficace leva di crescita occupazionale, di maggiore produttività e competitività, ma anche di risparmio e coesione sociale; una spinta strutturale per la realizzazione delle strategie, delle politiche e dei servizi di infrastrutturazione e innovazione tecnologica dell intero Paese. L Agenda Digitale è articolata secondo i seguenti capitoli: identità digitale e servizi innovativi per i cittadini (documento digitale unificato, anagrafe unificata, etc.); amministrazione digitale (ad esempio procedure digitali per acquisto di beni e servizi); servizi e innovazioni per favorire l Istruzione digitale (tra cui libri e centri scolastici digitali); misure per la sanità digitale (fascicolo sanitario elettronico); forte impulso per la banda larga e ultralarga; moneta e fatturazione elettronica; giustizia digitale. (Decreto Legge 18 ottobre 2012 n. 179 Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese ) Nella pagina a fianco vista dei terminali di alta tensione del trasformatore AT/MT da 25 MW. di oltre il 20% entro il Piano Strategico per le tecnologie energetiche (SET Plan): strategia che individua le azioni prioritarie da porre in essere per accelerare lo sviluppo delle tecnologie energetiche a bassa emissione di carbonio. - Smart Cities and Communities Initiative: iniziativa industriale, inquadrata nel SET Plan, tesa a sostenere la realizzazione in 3 ambiti (reti elettriche, trasporti ed efficienza energetica nell edilizia) presso alcune città europee che si impegnino a giungere a una riduzione del 40% delle emissioni di gas ad effetto serra entro il Smart Cities and Communities - European Innovation Partnership: nata per contribuire alla creazione di partnership strategiche multisettoriali tra aziende e città europee, interessa i settori trasporti, energia e ICT. A livello italiano, si evidenziano le seguenti iniziative: - Il Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca: ad oggi ha emanato due bandi specifici sulle Smart City, per uno stanziamento di 920,5 milioni di euro. - Piano Nazionale per le Città, messo a punto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ad agosto 2012, che con una dotazione di 2 miliardi di euro punta ad affrontare il tema della riqualificazione urbana. - L Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani): attraverso le sue attività, si propone come capofila per un azione di sistema, mettendo a fattor comune le esperienze di successo e supportando i comuni su una molteplicità di aspetti. Dall analisi effettuata da TEH Ambrosetti, per diventare Smart il nostro paese deve investire 3 punti del Pil ogni anno da qui al 2030, con un ritorno pari a 10 punti di Pil all anno (per maggiori dettagli vedere la tabella in alto a sinistra). Affinché siano percepiti i benefici derivanti dai suddetti investimenti, è necessario coinvolgere, sensibilizzare e motivare i cittadini verso lo smart living. Per avere una città Smart, infatti, bisogna prima di tutto che i cittadini siano Smart. E un percorso che richiede un enorme consenso, dove il cittadino gioca un ruolo centrale e, dunque, l amministrazione deve comprenderne l importanza. Secondo un sondaggio realizzato ad hoc per lo studio di TEH Ambrosetti, ben 4 italiani su 5 ignorano cosa sia una Smart City. Lo stesso sondaggio rileva che quei pochi che sanno cosa sia una Smart City, l 8% degli intervistati (vedi grafico in basso), sono favorevoli a tale modello di sviluppo urbano, che assicuri Conoscenza del tema Smart City in Italia (domanda: Ha mai sentito parlare di Smart City?) Si 8% No 78% Non ricorda 14% Fonte: TEH-Ambrosetti su dati CRA, 2012 elevati standard di qualità della vita per la crescita personale e sociale delle persone e delle imprese, grazie all ottimizzazione sostenibile di risorse e spazi. Una Smart City arreca benefici tangibili, ad esempio: - la rete elettrica è più stabile, sicura, efficiente e sostenibile, grazie a sistemi che riducono il consumo energetico senza nuocere alle prestazioni; - ci si sposta agevolmente, grazie a sistemi avanzati che snelliscono il traffico nelle ore di punta e massima integrazione tra le diverse modalità di trasporto; - sistemi di telecontrollo e sensori gestiscono i lampioni lungo le strade o gli irrigatori nei parchi senza sprechi; - non si ha più necessità di file in banca, in posta o presso gli uffici pubblici, basta disporre di un computer; - le prestazioni sanitarie possono essere prenotate e pagate in remoto, così come i servizi urbani; - si possono rilevare perdite nella rete idrica, impostare l invio di avvisi automatici da parte dei cassonetti della spazzatura quando sono quasi pieni; etc. TEH Ambrosetti, in collaborazione con la Fondazione Energy Lab, ha sviluppato un modello per l approfondimento degli aspetti industriali e di attivazione delle filiere nazionali correlati allo sviluppo delle Smart City in Italia. Il modello individua per quattro ambiti (energia, mobilità, risorse ed edilizia), gli interventi infrastrutturali a carattere tecnologico necessari per lo sviluppo delle Smart City

18 Lo scenario attuale e prospettico per un paese più smart Area Indicatore Obiettivo di lungo termine Penetrazione al 2012 Obiettivo 2030 Fonte - Obiettivo Energia Produzione da rinnovabili 75% Energia prodotta da fonti rinnovabili al % 56% Commissione Europea, Energy Roadmap 2050 Edilizia Mobilità Risorse Infrastrutture Smart Grid Efficienza energetica nell'industria Infrastrutture per l'edilizia 100% 100% 100% Advanced Meter Readers installati al % 49% Obiettivo comunemente accettato dal settore Motori e inverter ad alta efficienza, integrazione e ottimizzazione dei processi industriali al % 48% Obiettivo comunemente accettato dal settore Ottimizzazione isolamento edifici esistenti (cappotti, materiale ad alto contenuto tecnologico) al % Sistemi illuminazione di ultima generazione al % Boiler a condensazione al % Sistemi riscaldamento, ventilazione e condizionamento di ultima generazione al % Gestione intelligente del sistema edificio al 2100 Elettrodomestici intelligenti 100% Elettrodomestici intelligenti al % 45% Infrastrutture di trasporto 100% Veicoli 25% Infrastrutture di ricarica elettrica/ibrida e sistemi illuminazione intelligenti al 2030 Veicoli elettrici, full hybrid e biofuel circolanti al % 19% Obiettivo comunemente accettato dal settore Stime Associazione nazionale produttori di apparecchi domestici e professionali (CECED) 5% 100% Obiettivo comunemente accettato dal settore 0% 25% International Energy Agency, Technology Roadmap "Electric and plug-in hybrid vehicles" Intelligent Traffic System 100% Intelligent Traffic System al % 100% Obiettivo comunemente accettato dal settore Contatori intelligenti per l'acqua Gestione idrica 80% 16% 80% Obiettivo comunemente accettato dal settore e automazione e controllo su tutta la rete al 2030 Gestione rifiuti 100% Tecnologie intelligenti per raccolta/smaltimento e automazione e controllo su tutta la rete al % 97% Obiettivo comunemente accettato dal settore Fonte: TEH-Ambrosetti su elaborazioni Fondazione EnergyLab, % Valorizzazione termica ed energetica dei rifiuti al 2030 La mobilità elettrica e il ruolo di Acea A destra i veicoli elettrici Acea in piazza del Campidoglio per la presentazione dell accordo sulla mobilità sostenibile tra Acea e Fiat. Nella pagina accanto una colonnina di ricarica per veicoli elettrici Gli obiettivi indicati da qui al 2030 rappresentano per l Italia una grande opportunità di crescita non solo economica e infrastrutturale ma anche culturale. Un passo importante è stato fatto con il secondo Decreto Crescita approvato ad ottobre 2012, le cui norme puntano, in modo ambizioso, a fare del nostro Paese un luogo nel quale l innovazione rappresenti un fattore strutturale di crescita sostenibile e di rafforzamento della competitività delle imprese. In particolare, con l applicazione dell Agenda Digitale, aumentano fortemente i servizi digitali per i cittadini, che potranno disporre di un unico documento elettronico, valido anche come tessera sanitaria, attraverso il quale dialogare con la pubblica amministrazione. Uno dei principali settori di intervento per lo sviluppo delle Smart City è quello della mobilità, responsabile di circa un terzo delle emissioni climalteranti e inquinanti prodotte dall uomo. In tutto il mondo si sta investendo molto per mettere in campo nuove tecnologie basate sull utilizzo di veicoli elettrici, che consentono di ridurre in maniera significativa l impatto sull ambiente e di migliorare la qualità di vita. A tale scopo Acea ed Enel hanno firmato un accordo per lo sviluppo congiunto di un sistema di ricarica dei veicoli elettrici (100 punti di ricarica installati da Enel e 100 punti da Acea). La condivisione tra Acea ed Enel di una tecnologia interoperabile per la ricarica dei veicoli elettrici consentirà notevoli vantaggi logistici ed economici per i cittadini. L obiettivo è quello di realizzare nella città di Roma la più vasta e innovativa rete di ricarica per auto elettriche presente in Italia. Acea ha, inoltre, dato il suo contributo acquistando una flotta di veicoli elettrici, oggi, utilizzati da Acea Distribuzione (Fiat Fiorino). L E-car è una delle aree di intervento del progetto Smart Grid di Acea Distribuzione

19 Glossario Cabina primaria Cabina secondaria Contatore intelligente Deployment Low carbon Potenza Rete di distribuzione E un impianto elettrico che ha la funzione di trasformare l'energia in ingresso ad alta tensione in energia a media tensione. E un impianto elettrico che ha la funzione di trasformare l'energia in ingresso a media tensione in energia a bassa tensione. Il contatore elettronico, intelligente, a differenza del vecchio contatore elettromeccanico, che si limitava a misurare i consumi di energia elettrica, possiede molte funzionalità in più. E infatti parte di un sistema complesso, in grado di eseguire a distanza la lettura dei consumi e le operazioni di gestione del contratto (attivazione, variazioni,...), rendendo più semplice, trasparente e rapido il rapporto tra società di distribuzione dell energia e i propri clienti. il termine deployment, in diversi contesti tecnici, con diverse accezioni specifiche, indica la messa in campo o in atto (letteralmente, lo "spiegamento") di una soluzione. In informatica, in particolare, il significato più comune del termine deployment è la consegna al cliente, con relativa installazione e messa in funzione, di una applicazione o di un sistema software. Lo si può considerare dunque come una fase del ciclo di vita del software che conclude lo sviluppo e dà inizio alla manutenzione. Quando si parla di economia o sistema low carbon, si fa riferimento a un economia con basse emissioni di CO2. In fisica, la potenza quantifica il trasferimento, la produzione e l'utilizzo dell'energia. È definita operativamente come la variazione di lavoro nell'unità di tempo. Nel sistema internazionale di unità di misura la potenza si misura in watt (W), come rapporto tra unità di energia in joule (J) e unità di tempo in secondi (s). Generalmente comprende linee elettriche ad alta, media e bassa tensione, impianti di trasformazione AT/MT (cosiddette cabine primarie), impianti di trasformazione MT/BT (cosiddette cabine secondarie), sezionatori, interruttori e strumenti di misura. Sistemi intelligenti di regolazione della tensione Storage Tensione Topologia di rete Dispositivi statici per la regolazione della potenza reattiva associati a intelligenza locale per la gestione del profilo di tensione e la riduzione delle perdite. Sistemi di accumulo a ioni di litio corredati di intelligenza locale per la gestione di produzioni di energia da fonte rinnovabile e per la gestione elettrica di infrastrutture di ricarica. La tensione elettrica misura l intensità con cui l energia elettrica passa attraverso i cavi. Maggiore è la tensione, maggiore sarà l intensità di corrente. La tensione si misura in Volt (V); negli impianti di distribuzione si distingue tra alta, media e bassa. Il Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) ha definito i valori per identificare gli impianti a seconda del livello di tensione: - l Alta Tensione include una scala di valori normali da utilizzare nelle apparecchiature/reti di distribuzione elettrica, che sono tra i 60 kv e i 150 kv (più raramente 220 kv), e 380 kv in corrente alternata; - la Media Tensione si riferisce agli impianti di 10 kv, 15 kv e 20 kv; - la Bassa Tensione per usi domestici è compresa tra V, mentre per industriali è compresa tra V. In telecomunicazioni una topologia di rete è la rappresentazione della struttura geometrica di una rete di telecomunicazioni che fa parte della più generale architettura di rete. Rappresenta, infatti, un modello geometrico (grafo) di una rete di telecomunicazioni i cui elementi costitutivi sono i nodi e i rami. Un nodo individua un elemento della rete connotato da specifiche funzionalità e un ramo costituisce un elemento di connessione fisica fra due nodi. Il significato di queste entità geometriche è diverso a seconda del tipo di operatività che si considera. Un nodo può avere una o più connessioni con gli altri secondo differenti schemi. La topologia di una rete è basata sulla posizione dei nodi, e decidere la posizione anche di un semplice sensore all interno di essa può avere ripercussioni sulle prestazioni, dovute alla qualità del segnale e a eventuali interferenze. Selettività logica E' la capacità di individuare e isolare rapidamente da parte della rete di distribuzione un guasto verificato (grazie ad un interruttore o un fusibile installato a monte del segmento di circuito dove si è prodotto il guasto che lo segnala immediatamente, dando modo alle altre protezioni che lo hanno rilevato di agire da rincalzo), limitando le zone di interruzione dell'alimentazione senza pregiudicare il servizio e privare di energia gli altri utilizzatori consentendo un più veloce ripristino delle condizioni di normarle funzionamento da parte degli operatori addetti alla manutenzione

20 Bibliografia Biblioteca, editoriali: - Report on Smart Metering with a Focus on electricity Regulation - CEER, Council of European Energy Regulators, October 2007; - Long-term Electricity Network Scenarios (LENS) Final Report Ofgem 2008; - Survey on regulatory and technological developments concerning smart meters in the European Union electricity market - RSCAS Policy Papers, n. 2008/01, J. Vasconcelos ; - Status review on Regulatory aspects of smart metering - CEER, Council of European Energy Regulators May 2009; - Smart Metering and Electricity Demand: Technology, Economics and International Experience - Cambridge Working Paper in Economics (A. Brophy, T. Jamasb and M.G. Pollitt) 2009; - ADDRESS Scenarios and architecture for active demand development in the smart grids of the future - 20th International Conference on Electricity Distribution, Prague June 2009 R. Belhomme; - The italian incentive regulation for improving the continuity of electricity transmission - 10th IAEE European Conference, Paper 196 (Lo Schiavo, Vailati) September 2009; - Regulating and improving the quality of electricity supply: the Italian case, European Review of Electricity Markets, volume 3 (Fumagalli, Lo Schiavo) October 2009; - Smart metering: the Italian experience F. Villa, FSR workshop, 6 nov. 2009; - Position paper on smart grid - ERGEG European Regulatory Group for Electricity and gas, Consultation paper, December 2010; - Smart regulation for smart grids - EUI working papers, RSCAS 2010/45, L. Meeus, May 2010; - Smart buildings with electric vehicle interconnection as buffer for local renewables? - Researching the Intelligent City: Key Challenges of Integrating Urban Energy and Mobility Systems Research Symposium, Berlin, Germany (Michael Stadler, Gonçalo Cardoso, Nicholas DeForest, Jon Donadee, Tomáz Gómez, Judy Lai, Chris Marnay, Olivier Mégel, Gonçalo Mendes, and Afzal Siddiqui) 2011; - European Smart Metering Landscape Report - SmartRegions project, 2011; - reti intelligenti, Italia piu virtuosa della Germania di Jacopo Giliberto Il Sole 24ore, 25/11/2011; - Smart Grid: sviluppi futuri per la distribuzione elettrica nella città di Roma relazione Acea Distribuzione all Enery Summit, Milano ; - Regulation for Smart Grids Report Eurelectric 2011; - Final Guidelines of Good Practise on Regulatory Aspects of Smart Metering for Electricity and Gas - Ref:E10-RMF ERGEG 2011; - Changing the game. Plug-in electric vehicle pilots - Accenture 2011; - Korea s Smart Grid Roadmap 2030 KSGI 2011; - 10 POWER IT Projects KSGI 2011; - For the World s Greeen Growth. Jeju Smart Grid Test-bed in Korea KSGI 2011; - Estimating the Costs and Benefits of the Smart Grid Technical Report EPR 2011; - ICT nelle Smart Grid: interoperabilità e paradigma dell utente attivo - Seminario Smart Grid: dalla teoria alla pratica, Bologna 8 giugno 2011 (Enea); - A view on Smart Grids from Pilot Projects: Lessons learned and current developments, European Commission Joint Research Center, July 2011; - Changing the regulation for regulation the change. Innovation-driven regulatory developments in Italy: smart grids, smart metering and e-mobility POLIMI, Lo Schiavo, Delfanti, Fumagalli, Olivieri; - Technology Roadmap Smart Grid IEA 2012; - Guidelines for conducting a cost-benefit analysis of Smart Grid Projects JRC Reference Reports 2012; - Impact of smart grid technologies on peak load to 2050 International Energy Agency 2012; - Smart Grid Contributions to variable renewable resource integration Isgan white paper Annex 4, Suntask ; 36 - Smart Grid Cyber Security Isgan white paper Annex 4, Suntask ; - SmartCities nel mondo Cittalia, Fondazione Anci Ricerche 2012; - Smart cities and communities European innovation partnership European Commission, 2012; - Smart Cities in Italia: un opportunità nello spirito del Rinascimento per una nuova qualità della vita ABB, The European House Ambrosetti 2012; - The top 10 Smart Cities on the planet Boyd Cohen, 2012; - Smart Grid Executive Report Applicazioni, tecnologie e prospettive di sviluppo delle Smart Grid in Italia MIP Politecnico di Milano, Dipartimento di Ingegneria Gestionale 2012; - World Energy Perspective.Smart Grids: best practise fundamentals for a modern Energy System World Energy Council 2012; - Smart Grids: best practise fundamentals for a modern Energy System - Annexes World Energy Council 2012; - Gli investimenti nelle Smart Grid in Italia ricerca EnergyLab Foundation, febbraio 2012; - Smart Grid Enea, obiettivo efficienza energetica Smart Grids. Le reti intelligenti guidano il futuro pubblicazione Enel le_reti_intelligenti_guidano_il_futuro.pdf - Smart Grid International Forum, Roma giugno 2012 Gruppo Italia Energia in partnership con Confindustria Energia, Anie, Wec Italia - Atti del Forum; - Esperienze Acea per la distribuzione elettrica a Roma Smart Grid International Forum, Roma giugno 2012 (AceaDistribuzione, Emilio Zendri); - Il ruolo delle Smart Grids nell evoluzione del sistema energetico italiano: programmi governativi, stato dell arte e scenari di sviluppo Italian Smart Grids Forum, Roma ottobre 2012 (Ministero dello Sviluppo Economico, Marcello Capra); - Il ruolo dell AEEG nella diffusione delle Smart Grids: interventi regolatori e piani di incentivazione - Italian Smart Grids Forum, Roma ottobre 2012 (Autorità Energia elettrica e gas); - Strumenti finanziari e iniziative per la diffusione delle Smart Grids nell ambito dei piani europei di miglioramento delle reti: il ruolo della BEI - Italian Smart Grids Forum, Roma ottobre 2012 (BEI); - La diffusione delle Smart Grids in Italia - Italian Smart Grids Forum, Roma ottobre 2012 (ENEL); - Massimizzare l integrazione delle FER nella rete di distribuzione; strategie, investimenti, azioni, progetti realizzati e primi risultati - Italian Smart Grids Forum, Roma ottobre 2012 (Politecnico di Milano, Dipartimento Energia); - Smart Grids: iniziative comunitarie ed attività del Joint Research Centre - Italian Smart Grids Forum, Roma ottobre 2012 (Ec- JRC, IET); - Office of Gas and Electricity Markets (Ofgem) Annual Report and Accounts Ofgem 2012; - Il progetto Integris. L innovazione di A2A Reti Elettriche nel settore delle Smart Grid: visione, strategia e road map A2A 2012; - Illuminazione intelligente: un opportunità per la Smart City. Una proposta per un progetto nazionale sulla illuminazione pubblica. ERRA 2012; - DSO Priorities for Smart Grid Standardisation Eurelectric, EDSO 2012; - Smart Grid, l utente finale si trasforma in prosumer (ma ancora non lo sa) di Chicco Testa, Assolettrica 2012; - C è fermento sulla via italiana per le smart grid di Giulio Meneghello, Qual Energia.it 2012; - Smart Grid project in Europe:lessons learned and current developments JRC Reference Reports 2013; - Smart Grid: l autostrada per le energie sostenibili. Gruppo Acea, 2013; - Smart appliance e Smart Grid per lo sviluppo della domanda attiva: stato dell arte. Sorgenia 2013; - Il contributo degli elettrodomestici intelligenti alle future Smart Grid Ceced Italia, 2013; - Rendere flessibile la domanda elettrica in un contesto di smart grids: soluzioni e sfide RSE, 2013; - Tariff regulation of Energy infrastructures: an investors view. REF-E. 2013; - Smart Grid task force EG3 First Year Report: options on handling Smart Grids Data European Commission, Expert Group ; - L Energia spiegata Festival dell Energia

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