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1 35(0(662&+( - La Legge 31 maggio 1965, n. 575 <<'LVSRVL]LRQLFRQWURODPDILD!!disciplina tra l altro la confisca dei beni di cui dispongono, direttamente o indirettamente, coloro che sono indiziati di appartenere ad associazioni di tipo mafioso, quando il loro valore sia sproporzionato rispetto al reddito dichiarato o all attività economica svolta ovvero quando si ha motivo di ritenere che gli stessi siano il frutto di attività illecite o ne costituiscano il reimpiego; - Le predette disposizioni si applicano anche alle ipotesi di confisca di cui all art. 12 sexies, comma 4-bis, Legge 7 agosto 1992; - L art. 2 decies, legge n. 575/1965, stabilisce che la destinazione dei beni immobili e dei beni aziendali confiscati è effettuata con provvedimento del Direttore dell Agenzia del demanio, su proposta non vincolante del Dirigente del competente ufficio periferico della medesima Agenzia, acquisiti i pareri del Prefetto e del Sindaco del Comune interessato, sentito l amministratore dei beni di cui all articolo 2 sexies; - Il comma 2 dell art. 2 undecies, legge n. 575/1965, come modificato dall art. 1, commi 201 e 202, legge 27 dicembre 2006, n 'LVSRVL]LRQLSHUODIRUPD]LRQHGHOELODQFLRDQQXDOHH SOXULHQQDOHGHOOR6WDWR, prevede che i beni immobili confiscati possono essere: a) Mantenuti al patrimonio dello Stato per finalità di giustizia, di ordine pubblico e di protezione civile e, ove idonei, anche per altri usi governativi o pubblici connessi allo svolgimento delle attività istituzionali di Amministrazioni statali, agenzie fiscali, università statali, enti pubblici e istituzioni culturali di rilevante interesse, salvo che si debba procedere alla vendita degli stessi finalizzata al risarcimento delle vittime dei reati mafiosi; b) Trasferiti per finalità istituzionali o sociali, in via prioritaria, al patrimonio del Comune ove l immobile è sito, ovvero al patrimonio della provincia o della regione. Gli enti territoriali possono amministrare direttamente il bene o assegnarlo in concessione a titolo gratuito a comunità, ad enti, ad associazioni maggiormente rappresentative degli enti locali, ad organizzazioni di volontariato di cui alla legge 11 agosto 1991, n. 266, e successive modificazioni, a cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381, e successive modificazioni, o a comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti di cui al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti o sostanze psicotrope, 1

2 prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, e successive modificazioni, nonché alle associazioni ambientaliste riconosciute ai sensi dell articolo 13 della legge 8 luglio 1986, n. 349, e successive modificazioni; c) Trasferiti al patrimonio del Comune ove l immobile è sito, se confiscati per il reato di cui all articolo 74 del citato testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n Il Comune può amministrare direttamente il bene oppure, preferibilmente, assegnarlo in concessione, anche a titolo gratuito, ad associazioni, comunità o enti per il recupero di tossicodipendenti operanti nel territorio ove è sito l immobile; &216,'(5$72&+( - La concreta attuazione delle predette disposizioni così come anche rilevato dalla Corte dei Conti nell ambito della Delibera n. 17/2005/G del 6 luglio 2005, relativa alla $WWXD]LRQHGHOOH GLVSRVL]LRQLVXOODULXWLOL]]D]LRQHGHLEHQLFRQILVFDWLDOODFULPLQDOLWjRUJDQL]]DWD/96 -, si presenta sovente complessa e difficoltosa, per le seguenti ragioni: o Periodo di tempo, particolarmente lungo, intercorrente tra il sequestro dei beni, la loro confisca e le determinazioni in merito alla destinazione degli stessi, con il conseguente, possibile degrado dei beni stessi; o Insufficienza delle notizie in merito allo stato di fatto e di diritto-, dei beni confiscati; o Mancanza di un efficace sistema di monitoraggio e di informazione, anche con riferimento alla consistenza e alla natura dei beni interessati; o Difficoltà anche a causa dei connessi oneri economici-, nella successiva gestione dei beni stessi e nelle verifiche circa il loro utilizzo, anche ai fini dell esercizio, da parte della Prefettura, dei poteri di cui all articolo 2 undecies, comma 2, legge n. 575/1965; - Le anzidette problematiche si possono tradurre in un insufficiente conoscenza dei beni e, quindi, in una procedura di destinazione e di assegnazione difficoltosa, poiché gli enti o le associazioni che intendono utilizzarli non conoscono in anticipo almeno le loro caratteristiche essenziali e la loro collocazione sul territorio; 5,/(9$72&+( 2

3 - Nella provincia di Brindisi, a seguito di provvedimenti definitivi di confisca emessi dall'autorità Giudiziaria, esistono beni immobili sottratti alla criminalità e ancora da destinare ai sensi della legge n. 575/1965; - Si rende necessario individuare strumenti operativi che garantiscano la più efficace attuazione del dettato normativo, conseguendo gli obiettivi che ne sono alla base e che possono così sintetizzarsi: o Assicurare l esclusione dal circuito della malavita dei beni confiscati in alcuni casi di cospicuo valore (specie se immobili, terreni e aziende); o Consentire con celerità il godimento di detti beni da parte della collettività; o Piena e proficua riutilizzazione dei beni confiscati -tenendo conto delle loro caratteristiche-, a fini istituzionali, sociali o produttivi, anche con l'obiettivo di creare nuove opportunità occupazionali nell'area di riferimento; - Il legislatore, per quanto riguarda la gestione e l'utilizzo dei beni confiscati, per finalità istituzionali e sociali, esalta il ruolo di comunità, enti, organizzazioni di volontariato di cui alla legge 11 agosto 1991, n. 266, cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381, e comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti, nonché delle associazioni ambientaliste; &216,'(5$72&+( - E opportuno definire strumenti e percorsi di lavoro sinergici, in modo da indirizzare ed armonizzare le azioni dei Soggetti a vario titolo interessati; - L art. 9 del D.P.R. 3 aprile 2006, n << 5HJRODPHQWRUHFDQWHGLVSRVL]LRQLLQPDWHULDGL 3UHIHWWXUH8IILFLWHUULWRULDOLGHO*RYHUQRLQDWWXD]LRQHGHOODUWLFRORGHOGHFUHWROHJLVODWLYR OXJOLR Q H VXFFHVVLYH PRGLILFD]LRQL>>, dispone che il Prefetto, quale titolare dell'ufficio territoriale del Governo, promuove tutte le possibili forme di collaborazione interistituzionale tra lo Stato e le autonomie territoriali; - Pertanto è necessario promuovere la costituzione di un tavolo istituzionale permanente al fine di valutare e coordinare le azioni per il raggiungimento degli anzidetti obiettivi; 3

4 - Il Tribunale di Brindisi si è reso disponibile a creare un raccordo, in sede di tavolo permanente, tra la fase cautelare del sequestro e della conseguente amministrazione giudiziaria provvisoria del bene e quella successiva della confisca - e della conseguente destinazione finale del bene - per consentire che i beni, ove possibile, giungano, alla fase finale della procedura, effettivamente fruibili, liberi da vincoli giuridici o di fatto; - La Regione Puglia si è resa disponibile a prendere parte al tavolo permanente per partecipare agli altri enti le procedure per addivenire al finanziamento delle opere di ristrutturazione degli immobili confiscati; - La Provincia di Brindisi si è resa disponibile a collaborare nella progettazione di un percorso di formazione e sostegno dei soggetti che saranno di volta in volta individuati dal tavolo permanente quali fruitori, a fini produttivi, dei beni confiscati; - Le Amministrazioni Comunali di Brindisi, Carovigno, Ceglie Messapica, Fasano, Mesagne, Oria, Ostuni, San Pietro Vernotico, San Vito dei Normanni, Torchiarolo si sono rese disponibili ad affidare i beni confiscati - ove non altrimenti utilizzabili per fini istituzionali - ai soggetti identificati, secondo le procedure di ciascuna Amministrazione, anche con l'apporto del tavolo istituzionale permanente ed aventi i requisiti previsti dall'art. 2-undecies, 2 comma, lett.b) della legge 575/1965; - Per l'individuazione dei beni di riferimento al progetto è stata verificata la disponibilità della Filiale Puglia dell'agenzia del Demanio; - Per sviluppare l'azione prevista di utilizzo produttivo, con finalità sociali, dei beni confiscati alla mafia occorrono attività di progettazione, organizzazione, affiancamento consulenziale, animazione del territorio e supporto formativo dei soggetti interessati; - Che Italia Lavoro S.p.A., in collaborazione con l Associazione Libera, svolge ormai da anni anche in varie realtà dell Italia Meridionale attività finalizzate allo sviluppo locale e in particolare alla costituzione di nuove cooperative cui assegnare i beni confiscati alla criminalità organizzata da parte di soggetti pubblici; 4

5 - Che in questi anni ha avuto la possibilità di intervenire in questo ambito attraverso numerosi progetti dedicati (PAD 2003/2004, PARI) che gli hanno consentito di supportare attività di selezione e incentivazione per la creazione di impresa; - Per lo sviluppo delle attività di informazione, sensibilizzazione e promozione culturale del territorio è stata verificata la disponibilità dell'associazione" Libera"; - Per snellire ed accelerare il procedimento di cui all'art. 2 decies della legge n. 575/65, per la destinazione dei beni, la Filiale Puglia dell'agenzia del Demanio, d'intesa con la Prefettura e le Amministrazioni Comunali sopra menzionate, ha ritenuto opportuno e necessario attivare il predetto tavolo permanente come conferenza di servizi, ai sensi dell'art. 14 della legge n. 241/1990; 78772&,2 35(0(662(&216,'(5$72 75$/(3,6,&219,(1(48$1726(*8( Con il coordinamento della Prefettura di Brindisi è costituito, tra i soggetti sottoscrittori del presente documento, un tavolo permanente tecnico-istituzionale, con il compito di determinare indirizzi e finalità dell'azione, coordinare le iniziative per l'utilizzo dei beni confiscati, monitorare i processi ed i risultati dell'azione, determinare sinergie operative tra le parti. Al tavolo è riconosciuta la funzione di conferenza di servizi, ex art. 14 della legge n. 241/90, per i procedimenti di cui all'art. 2 decies della legge n. 575/1965, relativi alla formulazione dei pareri in merito alla destinazione dei beni. Il Tribunale comunicherà al tavolo tecnico-istituzionale i provvedimenti di sequestro ed indirizzerà direttive agli amministratori giudiziari dei beni affinché privilegino nel corso della gestione provvisoria, ove possibile, una destinazione dei beni che contemperi la redditività con la funzione sociale. 5

6 La Filiale Puglia dell Agenzia del Demanio si impegna: - Ad attivare il tavolo, con funzione di conferenza di servizi, per i procedimenti di destinazione dei beni; - A informare costantemente la Prefettura di Brindisi circa lo stato di fatto e di diritto-, dei beni confiscati, ai fini degli eventuali interventi di competenza. La Regione Puglia si impegna a snellire le procedure per addivenire al finanziamento delle opere di ristrutturazione degli immobili. La Provincia di Brindisi si impegna a collaborare nella progettazione di un percorso di formazione a favore dei soggetti individuati dal tavolo permanente quali fruitori, a fini produttivi, dei beni confiscati. Le Amministrazioni Comunali di Brindisi, Carovigno, Ceglie Messapica, Fasano, Mesagne, Oria, Ostuni, San Pietro Vernotico, San Vito dei Normanni, Torchiarolo, si impegnano: - A predisporre prontamente tutti gli atti necessari al fine di imprimere ai beni confiscati loro consegnati la destinazione effettivamente stabilita in sede di tavolo istituzionale; - A gestire i beni direttamente, per finalità istituzionali o sociali o affidarne la gestione a soggetti identificati, secondo le procedure di ciascuna Amministrazione, con l'apporto del tavolo istituzionale e che rispondano alle caratteristiche previste dall art. 2-undecies, comma 2, lett. b), legge n. 575/1965; - A riferire periodicamente in merito allo stato dei progetti avviati e all utilizzazione dei beni; - A segnalare alla Prefettura qualsiasi criticità per le necessarie valutazioni in sede di tavolo istituzionale e gli interventi più opportuni. Il tavolo tecnico-istituzionale metterà in atto un'attività di valutazione e monitoraggio dei progetti 6

7 di impresa che nasceranno. In ogni caso, il tavolo tecnico istituzionale valuterà, con l apporto degli Enti interessati, le modalità di utilizzo dei beni consegnati, per verificare la loro aderenza alla destinazione stabilita e risolvere eventuali difficoltà. L'Associazione Libera si impegna a sviluppare attività di informazione, sensibilizzazione e promozione culturale, coinvolgendo il mondo dell'associazionismo e della cooperazione sociale presenti sul territorio e affiancherà gli altri soggetti del tavolo permanente nelle varie fasi di elaborazione dei progetti di riutilizzo dei beni confiscati, fermo restando la possibilità per le Amministrazioni Comunali di avvalersi di associazioni locali. Italia Lavoro S.p.A. si impegna a partecipare ai progetti di creazione di impresa sui beni confiscati alla criminalità mettendo a disposizione tutti gli strumenti di politica attiva del lavoro fruibili dai progetti per il reimpiego esistenti. Il tavolo costituito dai soggetti che sottoscrivono il presente protocollo avrà sede istituzionale presso la Prefettura di Brindisi e si riunirà almeno una volta ogni tre mesi, per le periodiche verifiche delle fasi di avanzamento dei progetti. L'adesione al presente protocollo è possibile, anche successivamente alla data della sottoscrizione, per altre Amministrazioni Comunali della provincia di Brindisi nel cui territorio saranno individuati beni immobili confiscati. Brindisi, 12 marzo

8 Il Presidente della Giunta Regionale (On.le Nicola Vendola) Il Sindaco di Brindisi (On.le Domenico Mennitti) Il Prefetto di Brindisi (Dott. Mario Tafaro) Il Sindaco di Carovigno (Sig. Vittorio Zizza) Il Presidente dell Amministrazione Provinciale (Dott. Michele Errico) p. Il Comune di Ceglie Messapica (P.I. Rocco Argentiero) Il Presidente del Tribunale di Brindisi (Dott. Vincenzo Fedele) p. Il Comune di Fasano (P.A. Nicola Mola) Il Presidente dell Ass.ne Libera (Don Luigi Ciotti) Il Sindaco di Mesagne (Avv. Mario Rosario Sconosciuto) L Amministratore delegato di Italia lavoro Il Sindaco di Oria (Dott. Natale Forlani) (Sig. Cosimo Ferretti) Il Direttore della Filiale Puglia dell Agenzia del Demanio (dott. Vincenzo Capobianco) Il Sindaco di Ostuni (Avv. Domenico Tanzarella) 8

9 Il Sindaco di San Pietro Vernotico (Dott. Gianpietro Rollo) p. Il Comune di San Vito dei Normanni (Prof.ssa Silvana Errico) Il Sindaco di Torchiarolo (Geom. Antonio Del Coco) 9

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