Rassegna stampa. La legge di Stabilità colpisce anche le donazioni

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1 Rassegna stampa La legge di Stabilità colpisce anche le donazioni 19 ottobre 2012

2 19 ottobre 2012 COMUNICATO STAMPA La legge di Stabilità colpisce anche le donazioni Duro il commento di CSVnet e IID che temono una progressiva diminuzione delle donazioni al non profit Le conseguenze reali delle misure contenute nel ddl stabilità 2013 saranno davvero gravi per il mondo del volontariato ma anche per i cittadini che lo hanno sostenuto fino ad oggi. Lo denuncia CSVnet - il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato - insieme a IID l'istituto Italiano della Donazione, che esprimono in queste ore particolare preoccupazione per le proproposte riguardanti soprattutto l'ambito delle donazioni per il non profit. Infatti la seconda stesura del provvedimento, che sta per essere presentata alle Commissioni del Parlamento, contiene una disposizione aggiuntiva che prevede di estendere il taglio alle deduzioni regolate dalla cosiddetta "Più dai, meno versi"(ovvero l' art 14 del DL n. 35 del 2005) la norma che consente a privati e aziende di dedurre le donazioni a favore delle Onlus nella misura del 10% del reddito imponibile e fino a un tetto di 70 mila Euro l'anno. La misura contenuta nel disegno di legge sulla stabilità ha conseguenze allarmanti, in quanto come per le detrazioni a Organizzazioni di Volontariato, Onlus e associazioni di promozione sociale - s'introdurrebbe una franchigia di 250 Euro per le donazioni deducibili. Un provvedimento che impatterà negativamente sulla propensione al dono dei singoli contribuenti. Dall'indagine dell'istituto Italiano della Donazione dal titolo "I Donatori italiani e il Terzo Settore", realizzata in collaborazione con GfK Eurisko nel maggio 2011, emerge chiaramente che i donatori italiani donano in media 142 Euro l'anno. Più nel dettaglio emerge che ben un terzo (33%) dei donatori ha donato al massimo 20 Euro, percentuale che sale al 72% se si considera chi non si è spinto oltre i 100 Euro. Se si considera inoltre che un quarto del campione (24%) ha donato tra i 100 e i 500 euro, è facile ipotizzare che più di tre quarti dei donatori italiani in futuro non potranno beneficiare di alcuna detrazione. Secondo le statistiche del Ministero dell'economia, la media delle erogazioni per le quali i contribuenti hanno utilizzato la "Più dai, meno versi" hanno un valore medio pari a 320 euro. In ogni caso ad essere penalizzati saranno un numero sempre maggiore di associazioni e un milione e mezzo di contribuenti che vedranno ridotti o persino annullati i benefici fiscali delle norme assunte in questi anni per promuovere le attività sociali. "Si tratta di una vera e propria retromarcia per la promozione dello sviluppo del Volontariato e per la crescita della propensione al dono in Italia. Le decisioni prese dal Governo ci portano ancora una volta ad invocare un cambio culturale che riconosca nel volontariato e nella cittadinanza attiva una componente essenziale per lo sviluppo del nostro Paese" commenta Stefano Tabò, il presidente di CSVnet. Aggiunge Edoardo Patriarca, presidente IID: "Esistono evidenti fonti informative che assicurano che i provvedimenti proposti incideranno profondamente sul monte donazioni. Tali fonti infatti, disponibili da tempo, dovrebbero essere tenute in maggior considerazione in occasione di interventi di tipo normativo di tale portata".

3 Rassegna stampa La legge di Stabilità colpisce anche le donazioni 19 ottobre Agenzie -

4 19 ottobre 2012 Con la legge di stabilità forte riduzione delle donazioni al non profit Duri Csvnet e Istituto italiano della donazione sulle misure del ddl del governo che introducono una franchigia di 250 euro per le donazioni deducibili. "Conseguenze allarmanti". Gli italiani danno in media 142 euro l'anno 19 ottobre :32 ROMA Le conseguenze reali delle misure contenute nel ddl stabilità 2013 saranno davvero gravi per il mondo del volontariato ma anche per i cittadini che lo hanno sostenuto fino ad oggi. E quanto denuncia CSVnet - il Coordinamento nazionale dei centri di servizio per il volontariato - insieme all Istituto Italiano della donazione (Iid), che esprimono in queste ore particolare preoccupazione per le proposte riguardanti soprattutto l ambito delle donazioni per il non profit. Infatti la seconda stesura del provvedimento, che sta per essere presentata alle Commissioni del Parlamento precisano -, contiene una disposizione aggiuntiva che prevede di estendere il taglio alle deduzioni regolate dalla cosiddetta Più dai, meno versi (ovvero l art 14 del DL n. 35 del 2005) la norma che consente a privati e aziende di dedurre le donazioni a favore delle onlus nella misura del 10% del reddito imponibile e fino a un tetto di 70 mila euro l'anno. La misura contenuta nel disegno di legge sulla stabilità ha conseguenze allarmanti continuano -, in quanto come per le detrazioni a organizzazioni di volontariato, Onlus e associazioni di promozione sociale - s introdurrebbe una franchigia di 250 euro per le donazioni deducibili. Un provvedimento che impatterà negativamente sulla propensione al dono dei singoli contribuenti. Dall indagine dell Istituto italiano della donazione dal titolo I donatori italiani e il Terzo Settore, realizzata in collaborazione con GfK Eurisko nel maggio 2011, emerge chiaramente che i donatori italiani donano in media 142 euro l anno, una cifra al di sotto della franchigia di 250 euro proposta dalla manovra di stabilità (Vedi lancio successivo). Secondo le statistiche del Ministero dell Economia, la media delle erogazioni per le quali i contribuenti hanno utilizzato la Più dai, meno versi hanno un valore medio pari a 320 euro. In ogni caso ad essere penalizzati saranno un numero sempre maggiore di associazioni e un milione e mezzo di contribuenti che vedranno ridotti o persino annullati i benefici fiscali delle norme assunte in questi anni per promuovere le attività sociali. Si tratta di una vera e propria retromarcia per la promozione dello sviluppo del volontariato e per la crescita della propensione al dono in Italia. Le decisioni prese dal Governo ci portano ancora una volta ad invocare un cambio culturale che riconosca nel volontariato e nella cittadinanza attiva una componente essenziale per lo sviluppo del nostro Paese, commenta Stefano Tabò, il presidente di CSVnet. Aggiunge Edoardo Patriarca, presidente IID: Esistono evidenti fonti informative che assicurano che i provvedimenti proposti incideranno profondamente sul monte donazioni. Tali fonti infatti, disponibili da tempo, dovrebbero essere tenute in maggior considerazione in occasione di interventi di tipo normativo di tale portata.

5 19 ottobre 2012 Legge di stabilità. Più di tre quarti dei donatori non potranno beneficiare di alcuna detrazione I dati dell indagine IID-Eurisko. Gli italiani donano in media 142 euro l anno, ben al di sotto della franchigia. Un terzo (33%) dei donatori ha donato al massimo 20 euro, percentuale che sale al 72% se si considera chi non si è spinto oltre i 100 euro 19 ottobre :35 ROMA - Dall indagine dell Istituto Italiano della Donazione (IID) dal titolo I Donatori italiani e il Terzo Settore, realizzata in collaborazione con GfK Eurisko nel maggio 2011 (vedi il lancio precedente), emerge chiaramente che i donatori italiani donano in media 142 euro l anno, una cifra che supera di poco la metà della franchigia di 250 euro proposta dalla manovra di stabilità. Il dato viene segnalato da CsvNet e Istituto italiano della donazione, che proprio all indagine del maggio scorso fanno riferimento nel denunciare che più di tre quarti dei donatori non potranno beneficiare di alcuna detrazione La ricerca era stata realizzata grazie a 500 interviste telefoniche a donatori condotte tra il 12 e il 18 maggio Sono stati considerati donatori tutti coloro i quali hanno dato almeno un contributo in denaro ad associazioni non profit; sono state escluse le offerte a singole persone bisognose, le offerte alla messa domenicale, i contributi a partiti, sindacati, ordini e associazioni professionali o di categoria, il 5 per mille e l 8 per mille. I dati. Più nel dettaglio emerge che ben un terzo (33%) dei donatori ha donato al massimo 20 euro, percentuale che sale al 72% se si considera chi non si è spinto oltre i 100 euro. Se si considera inoltre che un quarto del campione (24%) ha donato tra i 100 e i 500 euro, è facile ipotizzare che più di tre quarti dei donatori italiani in futuro non potranno beneficiare di alcuna detrazione. Mettendo poi sotto la lente i donatori regolari (coloro che fanno donazioni in denaro almeno una volta all anno alla stessa associazione) e donatori saltuari (coloro che hanno dato contributi in denaro almeno una volta negli ultimi 5 anni) la donazione media annua sale a 182 euro per i primi e scende a 64 euro per i secondi: cifre entrambe ben al di sotto della franchigia di 250 euro proposta dalla manovra di stabilità. Un quadro ancor più nero se confrontato con i risultati dell ottava edizione semestrale dell indagine L andamento delle raccolte fondi nel terzo settore: bilanci 2011 e proiezioni 2012 realizzata a giugno 2012 dall Osservatorio di sostegno al Non Profit sociale dell Istituto Italiano della Donazione (vedi lancio del 19 settembre scorso). I dati raccolti, su un panel di 180 Organizzazioni non profit che hanno partecipato allo studio - statisticamente non rappresentativo ma significativo dell intero Terzo Settore italiano - presentano un quadro a tinte fosche sulle raccolte fondi nel 2011 e nel primo semestre Analizzando i Donors più generosi, infatti, per la prima volta si assiste ad una visibile contrazione della raccolta fondi da privati, sia persone fisiche che aziende. I cittadini italiani infatti, pur essendo indicati dal 50% del campione come la fonte di entrata dalla quale si è raccolto di più, perdono 11 punti percentuali rispetto all indagine condotta a inizio anno. Un peggioramento ancor più evidente si vede sul fronte aziende, le quali sono indicate dal 37% come le meno generose con un incremento di ben 16 punti percentuali.

6 Rassegna stampa La legge di Stabilità colpisce anche le donazioni 19 ottobre Stampa -

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12 19 ottobre 2012 La legge di stabilità colpisce anche le donazioni di Redazione Duro il commento di CSVnet e dell'istituto Italiano della Donazione che temono una progressiva diminuizione delle donazioni al non profit Le conseguenze reali delle misure contenute nel ddl stabilità 2013 saranno davvero gravi per il mondo del volontariato ma anche per i cittadini che lo hanno sostenuto fino ad oggi. Lo denuncia CSVnet - il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato - insieme a IID l Istituto Italiano della Donazione, che esprimono in queste ore particolare preoccupazione per le proposte riguardanti soprattutto l ambito delle donazioni per il non profit. Infatti la seconda stesura del provvedimento, che sta per essere presentata alle Commissioni del Parlamento, contiene una disposizione aggiuntiva che prevede di estendere il taglio alle deduzioni regolate dalla cosiddetta Più dai, meno versi (ovvero l art 14 del DL n. 35 del 2005) la norma che consente a privati e aziende di dedurre le donazioni a favore delle Onlus nella misura del 10% del reddito imponibile e fino a un tetto di 70 mila Euro l'anno. La misura contenuta nel disegno di legge sulla stabilità ha conseguenze allarmanti, in quanto come per le detrazioni a Organizzazioni di Volontariato, Onlus e associazioni di promozione sociale - s introdurrebbe una franchigia di 250 Euro per le donazioni deducibili. Un provvedimento che impatterà negativamente sulla propensione al dono dei singoli contribuenti. Dall indagine dell Istituto Italiano della Donazione dal titolo I Donatori italiani e il Terzo Settore, realizzata in collaborazione con GfK Eurisko nel maggio 2011, emerge chiaramente che i donatori italiani donano in media 142 Euro l anno, una cifra al di sotto della franchigia di 250 Euro proposta dalla manovra di stabilità. Più nel dettaglio emerge che ben un terzo (33%) dei donatori ha donato al massimo 20 Euro, percentuale che sale al 72% se si considera chi non si è spinto oltre i 100 Euro. Se si considera inoltre che un quarto del campione (24%) ha donato tra i 100 e i 500 Euro, è facile ipotizzare che più di tre quarti dei donatori italiani in futuro non potranno beneficiare di alcuna detrazione. Secondo le statistiche del Ministero dell Economia, la media delle erogazioni per le quali i contribuenti hanno utilizzato la Più dai, meno versi hanno un valore medio pari a 320 Euro. In ogni caso ad essere penalizzati saranno un numero sempre maggiore di associazioni e un milione e mezzo di contribuenti che vedranno ridotti o persino annullati i benefici fiscali delle norme assunte in questi anni per promuovere le attività sociali. «Si tratta di una vera e propria retromarcia per la promozione dello sviluppo del Volontariato e per la crescita della propensione al dono in Italia. Le decisioni prese dal Governo ci portano ancora una volta ad invocare un cambio culturale che riconosca nel volontariato e nella cittadinanza attiva una componente essenziale per lo sviluppo del nostro Paese», commenta Stefano Tabò, il presidente di CSVnet. Aggiunge Edoardo Patriarca, presidente IID: «Esistono evidenti fonti informative che assicurano che i provvedimenti proposti incideranno profondamente sul monte donazioni. Tali fonti infatti, disponibili da tempo, dovrebbero essere tenute in maggior considerazione in occasione di interventi di tipo normativo di tale portata».

13 19 ottobre 2012 Legge di Stabilità, CSVnet: mannaia sul non profit. Franchigia di 250 euro per le donazioni MILANO. La legge di Stabilità colpisce anche le donazioni Duro il commento del CSVnet e dell Istituto Italiano della donazione IID che teme una progressiva diminuzione delle donazioni al non profit. Le conseguenze reali delle misure contenute nel ddl stabilità 2013 saranno davvero gravi si legge nella nota diffusa dal CSVnet - per il mondo del volontariato ma anche per i cittadini che lo hanno sostenuto fino ad oggi. A preoccupare più di ogni altra cosa, prosegue la nota sono le proposte riguardanti soprattutto l ambito delle donazioni per il non profit. Infatti la seconda stesura del provvedimento, che sta per essere presentata alle Commissioni del Parlamento, contiene una disposizione aggiuntiva che prevede di e- stendere il taglio alle deduzioni regolate dalla cosiddetta Più dai, meno versi (ovvero l art 14 del DL n. 35 del 2005) la norma che consente a privati e aziende di dedurre le donazioni a favore delle Onlus nella misura del 10% del reddito imponibile e fino a un tetto di 70 mila Euro l anno. LE MODIFICHE Insomma le conseguenze paiono allarmanti in quanto, come per le detrazioni a Organizzazioni di Volontariato, Onlus e associazioni di promozione sociale, s introdurrebbe una franchigia di 250 Euro per le donazioni deducibili. Un provvedimento che impatterà negativamente sulla propensione al dono dei singoli contribuenti. Dall indagine dell Istituto Italiano della Donazione dal titolo I Donatori italiani e il Terzo Settore, infatti, realizzata in collaborazione con GfK Eurisko nel maggio 2011, emerge chiaramente che i donatori italiani donano in media 142 Euro l anno, una cifra al di sotto della franchigia di 250 Euro proposta dalla manovra di stabilità. Più nel dettaglio emerge che ben un terzo (33%) dei donatori ha donato al massimo 20 Euro, percentuale che sale al 72% se si considera chi non si è spinto oltre i 100 Euro. Se si considera inoltre che un quarto del campione (24%) ha donato tra i 100 e i 500 Euro, è facile ipotizzare che più di tre quarti dei donatori italiani in futuro non potranno beneficiare di alcuna detrazione. Secondo le statistiche del Ministero dell Economia, la media delle erogazioni per le quali i contribuenti hanno utilizzato la Più dai, meno versi hanno un valore medio pari a 320 Euro. In ogni caso ad essere penalizzati saranno un numero sempre maggiore di associazioni e un milione e mezzo di contribuenti che vedranno ridotti o persino annullati i benefici fiscali delle norme assunte in questi anni per promuovere le attività sociali. I COMMENTI Esistono evidenti fonti informative che assicurano che i provvedimenti proposti incideranno profondamente sul monte donazioni. Tali fonti infatti, disponibili da tempo, dovrebbero essere tenute in maggior considerazione in occasione di interventi di tipo normativo di tale portata, queste le parole con cui Edoardo Patriarca, presidente IID, commenta la manovra. Dello stesso avviso anche il presidente di CSVnet Stefano Tabò: Si tratta di una vera e propria retromarcia per la promozione dello sviluppo del Volontariato e per la crescita della propensione al dono in Italia. di Francesco Heigel

14 19 ottobre 2012 Legge di Stabilità: mannaia sul non profit. Franchigia di 250 euro per le donazioni deducibili ROMA. Le conseguenze reali delle misure contenute nel ddl stabilità 2013 saranno davvero gravi per il mondo del volontariato ma anche per i cittadini che lo hanno sostenuto fino ad oggi. Lo denuncia CSVnet il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato insieme a IID l Istituto Italiano della Donazione, che esprimono in queste ore particolare preoccupazione per le proposte riguardanti soprattutto l ambito delle donazioni per il non profit. Infatti la seconda stesura del provvedimento, che sta per essere presentata alle Commissioni del Parlamento, contiene una disposizione aggiuntiva che prevede di estendere il taglio alle deduzioni regolate dalla cosiddetta Più dai, meno versi (ovvero l art 14 del DL n. 35 del 2005) la norma che consente a privati e aziende di dedurre le donazioni a favore delle Onlus nella misura del 10% del reddito imponibile e fino a un tetto di 70mila euro l anno. La misura contenuta nel disegno di legge sulla stabilità ha conseguenze allarmanti, in quanto come per le detrazioni a Organizzazioni di Volontariato, Onlus e associazioni di promozione sociale s introdurrebbe una franchigia di 250 euro per le donazioni deducibili. Un provvedimento che impatterà negativamente sulla propensione al dono dei singoli contribuenti spiegano CSVnet e IID. Dall indagine dell Istituto Italiano della Donazione dal titolo I Donatori italiani e il Terzo Settore, realizzata in collaborazione con GfK Eurisko nel maggio 2011, emerge chiaramente che i donatori italiani donano in media 142 euro l anno, una cifra al di sotto della franchigia di 250 euro proposta dalla manovra di stabilità. Più nel dettaglio emerge che ben un terzo (33%) dei donatori ha donato al massimo 20 euro, percentuale che sale al 72% se si considera chi non si è spinto oltre i 100 euro. Se si considera inoltre che un quarto del campione (24%) ha donato tra i 100 e i 500 euro, è facile ipotizzare che più di tre quarti dei donatori italiani in futuro non potranno beneficiare di alcuna detrazione. Secondo le statistiche del Ministero dell Economia, la media delle erogazioni per le quali i contribuenti hanno utilizzato la Più dai, meno versi hanno un valore medio pari a 320 euro. In ogni caso ad essere penalizzati saranno un numero sempre maggiore di associazioni e un milione e mezzo di contribuenti che vedranno ridotti o persino annullati i benefici fiscali delle norme assunte in questi anni per promuovere le attività sociali. Si tratta di una vera e propria retromarcia per la promozione dello sviluppo del volontariato e per la crescita della propensione al dono in Italia. Le decisioni prese dal Governo ci portano ancora una volta ad invocare un cambio culturale che riconosca nel volontariato e nella cittadinanza attiva una componente essenziale per lo sviluppo del nostro Paese commenta Stefano Tabò, presidente di CSVnet. Aggiunge Edoardo Patriarca, presidente IID: Esistono evidenti fonti informative che assicurano che i provvedimenti proposti incideranno profondamente sul monte donazioni. Tali fonti infatti, disponibili da tempo, dovrebbero essere tenute in maggior considerazione in occasione di interventi di tipo normativo di tale portata.

15 22 ottobre 2012 Legge di Stabilità: mannaia sul non profit. Franchigia di 250 euro per le donazioni deducibili Volontariatoggi - Le conseguenze reali delle misure contenute nel ddl stabilità 2013 saranno davvero gravi per il mondo del volontariato ma anche per i cittadini che lo hanno sostenuto fino ad oggi. Lo denuncia CSVnet il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato insieme a IID l Istituto Italiano della Donazione, che esprimono in queste ore particolare preoccupazione per le proposte riguardanti soprattutto l ambito delle donazioni per il non profit. Infatti la seconda stesura del provvedimento, che sta per essere presentata alle Commissioni del Parlamento, contiene una disposizione aggiuntiva che prevede di estendere il taglio alle deduzioni regolate dalla cosiddetta Più dai, meno versi (ovvero l art 14 del DL n. 35 del 2005) la norma che consente a privati e aziende di dedurre le donazioni a favore delle Onlus nella misura del 10% del reddito imponibile e fino a un tetto di 70mila euro l anno. La misura contenuta nel disegno di legge sulla stabilità ha conseguenze allarmanti, in quanto come per le detrazioni a Organizzazioni di Volontariato, Onlus e associazioni di promozione sociale s introdurrebbe una franchigia di 250 euro per le donazioni deducibili. Un provvedimento che impatterà negativamente sulla propensione al dono dei singoli contribuenti spiegano CSVnet e IID. Dall indagine dell Istituto Italiano della Donazione dal titolo I Donatori italiani e il Terzo Settore, realizzata in collaborazione con GfK Eurisko nel maggio 2011, emerge chiaramente che i donatori italiani donano in media 142 euro l anno, una cifra al di sotto della franchigia di 250 euro proposta dalla manovra di stabilità. Più nel dettaglio emerge che ben un terzo (33%) dei donatori ha donato al massimo 20 euro, percentuale che sale al 72% se si considera chi non si è spinto oltre i 100 euro. Se si considera inoltre che un quarto del campione (24%) ha donato tra i 100 e i 500 euro, è facile ipotizzare che più di tre quarti dei donatori italiani in futuro non potranno beneficiare di alcuna detrazione. Secondo le statistiche del Ministero dell Economia, la media delle erogazioni per le quali i contribuenti hanno utilizzato la Più dai, meno versi hanno un valore medio pari a 320 euro. In ogni caso ad essere penalizzati saranno un numero sempre maggiore di associazioni e un milione e mezzo di contribuenti che vedranno ridotti o persino annullati i benefici fiscali delle norme assunte in questi anni per promuovere le attività sociali. Si tratta di una vera e propria retromarcia per la promozione dello sviluppo del volontariato e per la crescita della propensione al dono in Italia. Le decisioni prese dal Governo ci portano ancora una volta ad invocare un cambio culturale che riconosca nel volontariato e nella cittadinanza attiva una componente essenziale per lo sviluppo del nostro Paese commenta Stefano Tabò, presidente di CSVnet. Aggiunge Edoardo Patriarca, presidente IID: Esistono evidenti fonti informative che assicurano che i provvedimenti proposti incideranno profondamente sul monte donazioni. Tali fonti infatti, disponibili da tempo, dovrebbero essere tenute in maggior considerazione in occasione di interventi di tipo normativo di tale portata.

16 22 ottobre 2012 Duramente colpite anche le donazioni Il Disegno di Legge di Stabilità per il 2013 «penalizzerà un numero sempre maggiore di associazioni e un milione e mezzo di contribuenti, che vedranno ridotti o persino annullati i benefìci fiscali delle norme assunte in questi anni per promuovere le attività sociali»: la denuncia proviene dal CSVnet (Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato) e dall IID (Istituto Italiano della Donazione) «Le conseguenze delle misure contenute nel Disegno di Legge per il 2013 saranno gravi per il mondo del volontariato, ma anche per i Cittadini che lo hanno sostenuto fino ad oggi»: lo dichiarano il CSVnet (Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato) e l IID (Istituto Italiano della Donazione), guardando nella fattispecie, con particolare preoccupazione, alle proposte riguardanti l ambito delle donazioni per il non profit. «La seconda stesura del provvedimento si legge infatti in una nota congiunta delle due organizzazioni contiene una disposizione aggiuntiva che prevede di estendere il taglio alle deduzioni regolate dalla cosiddetta Più dai, meno versi (ovvero l articolo 14 del Decreto Legge 35/05), norma che consente a privati e aziende di dedurre le donazioni a favore delle ONLUS nella misura del 10% del reddito imponibile e fino a un tetto di euro l anno. La misura contenuta nel Disegno di Legge di Stabilità avrebbe conseguenze allarmanti, in quanto, come per le detrazioni a Organizzazioni di Volontariato, ONLUS e associazioni di promozione sociale, si introdurrebbe una franchigia di 250 euro per le donazioni deducibili e questo provvedimento avrebbe un impatto decisamente negativo sulla propensione al dono dei singoli contribuenti». Da un indagine presentata nel 2011 dall IID realizzata in collaborazione con GfK Eurisko era chiaramente emerso che le donazioni dei Cittadini italiani sono in media di 142 euro all anno, cifra al di sotto della franchigia di 250 euro, proposta, come detto, dal Disegno di Legge di Stabilità. Guardando poi maggiormente nel dettaglio di quella stessa ricerca, si nota che un terzo (33%) dei donatori ha dato al massimo 20 euro, percentuale che sale al 72% se si considera chi non si è spinto oltre i 100 euro. Se si ricorda infine che un quarto del campione (24%) ha donato tra i 100 e i 500 euro, è facile ipotizzare che più di tre quarti dei donatori italiani in futuro non potranno beneficiare di alcuna detrazione. Per quanto poi riguarda le statistiche del Ministero dell Economia, la media delle erogazioni per le quali i contribuenti hanno utilizzato la Più dai, meno versi ha un valore medio pari a 320 euro «E in ogni caso sottolineano CSVnet e IID ad essere penalizzati saranno un numero sempre maggiore di associazioni e un milione e mezzo di contribuenti, che vedranno ridotti o persino annullati i benefìci fiscali delle norme assunte in questi anni per promuovere le attività sociali». «Si tratta di una vera e propria retromarcia commenta Stefano Tabò, presidente del CSVnet per la promozione dello sviluppo del volontariato e per la crescita della propensione al dono in Italia. Le decisioni prese dal Governo ci portano ancora una volta a invocare un cambio culturale che riconosca nel volontariato e nella cittadinanza attiva una componente essenziale per lo sviluppo del nostro Paese». «Esistono evidenti fonti informative aggiunge Edoardo Patriarca, presidente dell IID che assicurano come i provvedimenti proposti incideranno profondamente sul monte donazioni. E tali fonti, disponibili da tempo, dovrebbero essere tenute in maggior considerazione in occasione di interventi di tipo normativo di tale portata». (S.B.)

17 22 ottobre 2012 Così la franchigia penalizza i piccoli e le offerte minori Rossella Cadeo 22 ottobre 2012 Continua a "piovere" sul mondo della solidarietà e a soffrire di più saranno le associazioni minori e le donazioni di minore entità, tenuto peraltro conto che l'importo medio si colloca sotto la soglia della franchigia di 250 euro introdotta dalla legge di stabilità anche per le donazioni. Unica speranza è che la gente continui a crederci, nel non profit. Più di quanto non stia dimostrando il Governo che - con le ultime misure - sta mettendo a rischio la sopravvivenza di molte realtà. È questo in sintesi il giudizio degli operatori interpellati a proposito della novità. «Dopo anni avevamo ottenuto la cosiddetta "Più dai, meno versi" osserva Paolo Giganti responsabile fundraising di Aism e ora in un attimo viene tolta. È l'ultima di una serie di penalizzazioni che, nel caso delle organizzazioni maggiori come la nostra, va a interessare una parte importante dei donatori, stimabile intorno al 20-30%. La speranza è che non cali la propensione a donare e che la misura sia eliminata nell'iter parlamentare». Analoga preoccupazione da parte della Lega del Filo d'oro. «Invece di essere incoraggiati - dice il segretario generale, Rossano Bartoli - si va nella direzione opposta, come se ci fosse una sorta di sfiducia nel nostro lavoro. Dopo il capitolo del 5 per mille e la questione delle tariffe postali, ecco il tetto alle detrazioni e deduzioni. Il non profit assolve compiti importanti e la stretta avrà un impatto pesante sui servizi che saremo in grado di garantire, con conseguenze per tutta la società». Per Angelo Maramai, direttore generale del Fai, la misura ha una doppia valenza negativa perché «da un lato, riducendo la possibilità di dedursi le donazioni, va a colpire il reddito disponibile delle famiglie. Dall'altro si impedisce che le organizzazioni realizzino le finalità sociali delle quali si avvantaggia tutta la comunità». Niccolò Contucci, direttore generale di Airc, chiede se anche in altri Paesi europei in crisi «i Governi decidono di tagliare sul non profit o rivolgono l'attenzione verso altri settori. Per anni ci siamo battuti perché anche in Italia si avesse una deducibilità con limiti molto alti e ora ci si ritrova con uno strumento spuntato. Abbiamo sempre spinto i donatori a utilizzare mezzi di pagamento tracciabili e ora viene meno un'importante leva a favore della donazione consapevole, quella del risparmio fiscale». E saranno soprattutto le sigle minori a soffrire sottolineano da Csv.net, che riunisce i centri di servizio per il volontariato ossia quelle che operano a livello locale e hanno più difficoltà a raggiungere un'ampia platea di donatori o comunque soglie significative per singolo importo. «Il non profit viene chiamato a nuove responsabilità sociali commenta Luciano Zanin, presidente di Assif, l'associazione dei fundraiser e poi gli vengono tagliate le risorse. La forbice sulle deduzioni colpirà le organizzazioni (piccole, ma anche grandi, come Amnesty o Greenpeace) che raccolgono da tanti piccoli donatori ai quali si dovrà dire che il beneficio non c'è più, anche se è vero che le piccole donazioni non sono poi così vincolate all'agevolazione. Si tratta però di una misura pesante dal punto di vista psicologico e politico, perché è un segnale che questo Governo non riconosce il Terzo settore come interlocutore».

18 Rassegna stampa La legge di Stabilità colpisce anche le donazioni 19 ottobre Newsletter -

19 19 ottobre 2012 Oggi nel notiziario (19/10/2012) VOLONTARIATO ''La legge di stabilità colpisce le donazioni al non profit'' Tagli alle deduzioni, franchigia di 250 euro per le donazioni deducibili. La denuncia di Csvnet e Istituto italiano della donazione. ''Più di tre quarti dei donatori non potranno beneficiare di alcuna detrazione''. Secondo i dati IID-Eurisko gli italiani donano in media 142 euro l anno e il 72% non si spinge oltre i 100 euro. VAI ALLA NOTIZIA

20 22 ottobre 2012 [Superando.it] Gli articoli di oggi - 22 ottobre 2012 Duramente colpite anche le donazioni Il Disegno di Legge di Stabilità per il 2013 «penalizzerà un numero sempre maggiore di associazioni e un milione e mezzo di contribuenti, che vedranno ridotti o persino annullati i benefìci fiscali delle norme assunte in questi anni per promuovere le attività sociali»: la denuncia proviene dal CSVnet (Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato) e dall IID (Istituto Italiano della Donazione) (continua...)

21 30 ottobre 2012 [newsletter] Newsletter informativa di Anffas Onlus n.34/2012 DURAMENTE COLPITE ANCHE LE DONAZIONI A causa del ddl Stabilità Fonte - «Le conseguenze delle misure contenute nel Disegno di Legge per il 2013 saranno gravi per il mondo del volontariato, ma anche per i Cittadini che lo hanno sostenuto fino ad oggi»: lo dichiarano il CSVnet Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato) e l IID (Istituto Italiano [...] Continua la lettura sul portale Anffas

22 31 ottobre 2012 AGENZIA D'INFORMAZIONE AUSER La legge di Stabilità colpisce anche le donazioni Duro il commento di CSVnet e IID che temono una progressiva diminuzione delle donazioni al non profit Le conseguenze reali delle misure contenute nel ddl stabilità 2013 saranno davvero gravi per il mondo del volontariato ma anche per i cittadini che lo hanno sostenuto fino ad oggi. Lo denuncia CSVnet - il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato - insieme a IID l Istituto Italiano della Donazione, che esprimono in queste ore particolare preoccupazione per le proposte riguardanti soprattutto l ambito delle donazioni per il non profit. Infatti la seconda stesura del provvedimento, che sta per essere presentata alle Commissioni del Parlamento, contiene una disposizione aggiuntiva che prevede di estendere il taglio alle deduzioni regolate dalla cosiddetta Più dai, meno versi (ovvero l art 14 del DL n. 35 del 2005) la norma che consente a privati e aziende di dedurre le donazioni a favore delle Onlus nella misura del 10% del reddito imponibile e fino a un tetto di 70 mila Euro l'anno. La misura contenuta nel disegno di legge sulla stabilità ha conseguenze allarmanti, in quanto come per le detrazioni a Organizzazioni di Volontariato, Onlus e associazioni di promozione sociale - s introdurrebbe una franchigia di 250 Euro per le donazioni deducibili. Un provvedimento che impatterà negativamente sulla propensione al dono dei singoli contribuenti. Dall indagine dell Istituto Italiano della Donazione dal titolo I Donatori italiani e il Terzo Settore, realizzata in collaborazione con GfK Eurisko nel maggio 2011, emerge chiaramente che i donatori italiani donano in media 142 Euro l anno, una cifra al di sotto della franchigia di 250 Euro proposta dalla manovra di stabilità. Più nel dettaglio emerge che ben un terzo (33%) dei donatori ha donato al massimo 20 Euro, percentuale che sale al 72% se si considera chi non si è spinto oltre i 100 Euro. Se si considera inoltre che un quarto del campione (24%) ha donato tra i 100 e i 500 Euro, è facile ipotizzare che più di tre quarti dei donatori italiani in futuro non potranno beneficiare di alcuna detrazione. Secondo le statistiche del Ministero dell Economia, la media delle erogazioni per le quali i contribuenti hanno utilizzato la Più dai, meno versi hanno un valore medio pari a 320 Euro. In ogni caso ad essere penalizzati saranno un numero sempre maggiore di associazioni e un milione e mezzo di contribuenti che vedranno ridotti o persino annullati i benefici fiscali delle norme assunte in questi anni per promuovere le attività sociali.

23 Rassegna stampa La legge di Stabilità colpisce anche le donazioni 19 ottobre Newsletter CSV -

24 23 ottobre 2012 Newsletter n. 244 COMUNICATO STAMPA: La legge di Stabilità colpisce anche le donazioni Vedi comunicato stampa congiunto del CSVnet e dell'istituto Italiano della Donazione.

25 23 ottobre 2012 Newsletter del 23 ottobre 2012 Le conseguenze reali delle misure contenute nel ddl stabilità 2013 saranno davvero gravi per il mondo del volontariato, ma anche per i cittadini che lo hanno sostenuto fino ad oggi. Lo denuncia CSVnet - il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato - insieme a IID l Istituto Italiano della Donazione, che esprimono in queste ore particolarepreoccupazione per le proposte riguardanti soprattutto l ambito delle donazioni per il non profit Continua >>

26 23 ottobre 2012 NUMERO 312 DEL 23/10/2012 La Legge di Stabilità colpisce anche le donazioni. Duro il commento di CSVnet e IID che temono una progressiva diminuzione delle donazioni al non profit Le conseguenze reali delle misure contenute nel ddl stabilità 2013 saranno davvero gravi per il mondo del volontariato ma anche per i cittadini che lo hanno sostenuto fino ad oggi. Lo denuncia CSVnet - il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato - insieme a IID l Istituto Italiano della Donazione, che esprimono in queste ore particolare preoccupazione per le proposte riguardanti soprattutto l ambito delle donazioni per il non profit. Infatti la seconda stesura del provvedimento, che sta per essere presentata alle Commissioni del Parlamento, contiene una disposizione aggiuntiva che prevede di estendere il taglio alle deduzioni regolate dalla cosiddetta Più dai, meno versi (ovvero l art 14 del DL n. 35 del 2005) la norma che consente a privati e aziende di dedurre le donazioni a favore delle Onlus nella misura del 10% del reddito imponibile e fino a un tetto di 70 mila Euro l'anno. La misura contenuta nel disegno di legge sulla stabilità ha conseguenze allarmanti, in quanto come per le detrazioni a Organizzazioni di Volontariato, Onlus e associazioni di promozione sociale - s introdurrebbe una franchigia di 250 Euro per le donazioni deducibili. Un provvedimento che impatterà negativamente sulla propensione al dono dei singoli contribuenti. Dall indagine dell Istituto Italiano della Donazione dal titolo I Donatori italiani e il Terzo Settore, realizzata in collaborazione con GfK Eurisko nel maggio 2011, emerge chiaramente che i donatori italiani donano in media 142 Euro l anno, una cifra al di sotto della franchigia di 250 Euro proposta dalla manovra di stabilità. Più nel dettaglio emerge che ben un terzo (33%) dei donatori ha donato al massimo 20 Euro, percentuale che sale al 72% se si considera chi non si è spinto oltre i 100 Euro. Se si considera inoltre che un quarto del campione (24%) ha donato tra i 100 e i 500 Euro, è facile ipotizzare che più di tre quarti dei donatori italiani in futuro non potranno beneficiare di alcuna detrazione. Secondo le statistiche del Ministero dell Economia, la media delle erogazioni per le quali i contribuenti hanno utilizzato la Più dai, meno versi hanno un valore medio pari a 320 Euro. In ogni caso ad essere penalizzati saranno un numero sempre maggiore di associazioni e un milione e mezzo di contribuenti che vedranno ridotti o persino annullati i benefici fiscali delle norme assunte in questi anni per promuovere le attività sociali. Si tratta di una vera e propria retromarcia per la promozione dello sviluppo del Volontariato e per la crescita della propensione al dono in Italia. Le decisioni prese dal Governo ci portano ancora una volta ad invocare un cambio culturale che riconosca nel volontariato e nella cittadinanza attiva una componente essenziale per lo sviluppo del nostro Paese commenta Stefano Tabò, il presidente di CSVnet. Aggiunge Edoardo Patriarca, presidente IID: Esistono evidenti fonti informative che assicurano che i provvedimenti proposti incideranno profondamente sul monte donazioni. Tali fonti infatti, disponibili da tempo, dovrebbero essere tenute in maggior considerazione in occasione di interventi di tipo normativo di tale portata.

27 24 ottobre 2012 [informazionicisvol n 73] La legge di Stabilità colpisce anche le donazioni: duro il commento di CSVnet e IID, che temono una progressiva diminuzione delle donazioni al non profit CSVnet Le conseguenze reali delle misure contenute nel ddl stabilità 2013 saranno davvero gravi per il mondo del volontariato ma anche per i cittadini che lo hanno sostenuto fino ad oggi. Lo denuncia CSVnet - il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato - insieme a IID l Istituto Italiano della Donazione, che esprimono in queste ore particolare preoccupazione per le proposte riguardanti soprattutto l ambito delle donazioni per il non profit. Leggi tutto...

28 25 ottobre 2012 Volontariato Marche News - 25 ottobre 2012 LA LEGGE DI STABILITÀ COLPISCE ANCHE LE DONAZIONI Le conseguenze reali delle misure contenute nel ddl stabilità 2013 saranno davvero gravi per il mondo del volontariato ma anche per i cittadini che lo hanno sostenuto fino ad oggi. Leggi tutto...

29 26 ottobre 2012 Newsletter DarVoce n.38 del 2012 La legge di Stabilità colpisce anche le donazioni Le conseguenze reali delle misure contenute nel ddl stabilità 2013 saranno davvero gravi per il mondo del volontariato ma anche per i cittadini che lo hanno sostenuto fino ad oggi. Lo denuncia CSVnet. (continua)

30 26 ottobre 2012 CSV Salento Newsletter n ottobre 2012 La legge di Stabilita' colpisce anche le donazioni La denuncia arriva dal CSVnet e Istituto Italiano della Donazione. Gli italiani in media donano 142 euro l'anno, una quota al di so tto della franchigia prevista dal Governo che è di 250 euro

31 30 ottobre 2012 Newsletter n. 245 COMUNICATO STAMPA: La legge di Stabilità colpisce anche le donazioni Vedi comunicato stampa congiunto del CSVnet e dell'istituto Italiano della Donazione.

32 31 ottobre 2012 CSV di Verona - Newsletter n ottobre 2012 Tagli alle donazioni, si solleva la mobilitazione Preoccupazione è espressa da parte degli osservatori del non profit sui "tagli" a numerose deduzioni per le donazioni economiche a favore di queste realtà, contenuti nella bozza della Legge di Stabilità in approvazione in Parlamento. E in corso la mobilitazione che punta a sensibilizzare sul tema e a limitare questi provvedimenti. Vi aderiscono CSVnet, Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato e IID, Istituto Italiano della Donazione. Leggi tutto

33 6 novembre 2012 Newsletter n. 246 COMUNICATO STAMPA: La legge di Stabilità colpisce anche le donazioni Vedi comunicato stampa congiunto del CSVnet e dell'istituto Italiano della Donazione.

34 8 novembre 2012 Solidarietà News - News letter n. 51/2012 dell'8 novembre Donazioni a rischio. Il comunicato del Coordinamento dei centri servizio Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell ufficio stampa di CSV net, Coordinamento nazionale dei Centri di servizio, a proposito del disegno di legge sulla stabilità. Le conseguenze reali delle misure contenute nel ddl stabilità 2013 saranno davvero gravi per il mondo del volontariato ma anche per i cittadini che lo hanno sostenuto fino ad oggi. Lo denuncia CSVnet - il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato - insieme a IID l Istituto Italiano della Donazione, che esprimono in queste ore particolare preoccupazione per le proposte riguardanti soprattutto l ambito delle donazioni per il non profit. Per saperne di più visita il sito...

35 13 novembre 2012 Newsletter n. 247 COMUNICATO STAMPA: La legge di Stabilità colpisce anche le donazioni Vedi comunicato stampa congiunto del CSVnet e dell'istituto Italiano della Donazione.

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