1 - Il Comitato etico per la pratica clinica

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1 1 - Il Comitato etico per la pratica clinica Il Comitato etico per la pratica clinica, la cui autorità è unicamente morale, ha un carattere di guida e consulenza, gode di autonomia assoluta per tutte le sue attività e collabora paritariamente con la Direzione Generale dell Azienda. Il Comitato è costituito, secondo criteri di interdisciplinarità, da membri dipendenti e non dipendenti dall Azienda e di componenti estranei alle professioni mediche, infermieristiche e tecniche correlate. Il Comitato ha sede presso l'ospedale di Castelfranco Veneto. Per appuntamento telefonare al numero 0423 / o inviare una e.mail a: comitatobioetica@ulssasolo.ven.it Per quanto riguarda la sua composizione, obiettivi, funzioni, principali attività e modalità di accesso, vedere le descrizioni negli allegati sottostanti. Allegati PRESENTAZIONE OBIETTIVI FUNZIONI PRINCIPALI ATTIVITA' ACCESSO AL COMITATO E RICHIESTA PARERE PROCEDURA PER RICHIEDERE UN PARERE Documenti RACCOMANDAZIONI DI CARATTERE BIOETICO IN NUTRIZIONE ARTIFICIALE RIFLESSIONI SUL TESTAMENTO BIOLOGICO LA TRASFUSIONE DI SANGUE: ASPETTI BIOETICI OBIEZIONE DI COSCIENZA SLA Convegni LA DIMENSIONE ETICA DELLA PRATICA CLINICA, 2005 DECIDERE SULLE CURE. IL RUOLO DEI SOGGETTI NELLA RELAZIONE TERAPEUTICA, 2006 AL VOLGERE DELLA VITA. MEDICINA E DIGNITÀ DEL MORENTE A CONFRONTO, 2007 ASPETTI ETICI DELLA PRATICA CLINICA QUOTIDIANA. COME AFFRONTARLI?, 2011 I RISCHI DELLA MEDICINA DIFENSIVA: ASPETTI GIURIDICI PENALI E CIVILI, RISVOLTI BIOETICI,

2 2 - Il Comitato Etico per la Pratica Clinica Presentazione Il Comitato Etico per la Pratica Clinica dell unità locale socio-sanitaria n. 8 è un organismo indipendente e costituito da personale sanitario e non sanitario, nominato dal Direttore Generale secondo criteri di interdisciplinarità. Il Comitato Etico per la Pratica Clinica, la cui autorità è unicamente morale, ha un carattere di guida e consulenza, gode di autonomia assoluta per tutte le sue attività e collabora paritariamente con la Direzione Generale dell Azienda. Il Comitato Etico per la Pratica Clinica è costituito, secondo criteri di interdisciplinarità, da membri dipendenti e non dipendenti dall Azienda e di componenti estranei alle professioni mediche, infermieristiche e tecniche correlate. Presidente Arata Avv. Cristina, Studio Arata Spoladore, Castelfranco V. Vice Presidente Cavalli dott.ssa Nadia, infermiere coordinatore Week Surgery, Castelfranco V. Responsabile Scientifico Torresin dott.ssa Serena, dottore in filosofia, Membri Berton sig.ra Marina, Infermiere Coordinatore Pediatria, Castelfranco V. Boin sig.ra Monica, Infermiera Servizio Cure Domiciliari, Castelfranco V. Cargnel dr.ssa Claudia, Urologia, Castelfranco V. Ceccato dr.ssa Paola, Medico Medicina Generale, Montebelluna Cusinato suor Michela, Rappresentante di culto, Castelfranco V. Donato sig.ra Lara, Rappresentante della cittadinanza,.. Franchin dott.ssa Giulia, Farmacista, Treviso Girardello dott.ssa Maria Caterina, Psicologo Servizio Psichiatrico, Castelfranco V. Schiavetto sig.ra Paola, Assistente Sociale, Montebelluna Spaliviero sig. Stefano, Infermiere Coordinatore O.I.C., Vedelago Tagliapietra dr. Mauro, Servizio Cure Domiciliari, Castelfranco V. Tiatto Paola,, Rianimazione, Castelfranco V. Vicario dr. Giovanni, Oncologia Castelfranco V. - Montebelluna Zanardo dr. Giorgio, Direttore Area Critica, Castelfranco V. - Montebelluna Zaramella dr.ssa Cristina, Pediatria, Castelfranco V. Segreteria amministrativa Squizzato sig. Marco, Segreteria Anestesia Rianimazione, Castelfranco V. 2

3 3 - Il Comitato Etico per la Pratica Clinica Obiettivi Gli obiettivi del Comitato per la Bioetica sono: La tutela dell aspetto etico dei diritti dei cittadini; Lo sviluppo di una cultura e di una pratica clinica centrate sulla persona umana e sui suoi bisogni; La promozione di formazione, competenze e sensibilità etiche delle figure professionali coinvolte nell esercizio della pratica clinica; L esercizio della funzione consultiva su problematiche etiche. 3

4 4 - Il Comitato Etico per la Pratica Clinica Funzioni Il Comitato Etico per la Pratica Clinica svolge la propria attività negli ambiti e con le funzioni di seguito precisati: Analisi etica di casi clinici. Il Comitato può pronunciarsi in merito a singoli casi clinici per la gestione dei quali la normativa deontologica e giuridica non fornisce indicazioni esaustive procedendo anche attraverso l analisi retrospettiva del caso. Può fornire, a richiesta degli operatori sanitari, pareri sul comportamento nei confronti delle persone non in condizione di esprimere validamente le proprie volontà o comunque in condizioni critiche. Formulazione di raccomandazioni e indirizzi operativi di carattere etico. Il Comitato può sviluppare raccomandazioni e indirizzi operativi di carattere etico, autonomamente o su richiesta degli operatori sanitari, su problemi rispetto ai quali vige incertezza e non è ancora stato maturato un orientamento condiviso. Tali raccomandazioni e indirizzi operativi possono essere adottati come norme etiche generali di comportamento su casi di genere ricorrenti o emergenti. Formazione bioetica del personale socio-sanitario e sensibilizzazione della popolazione. Il Comitato promuove interventi di formazione bioetica rivolti ai componenti stessi del comitato, agli operatori socio-sanitari e alla popolazione su tematiche inerenti la salute (le implicazioni etiche delle attività assistenziali) con particolare attenzione agli studenti ed alle associazioni di volontariato. Funzione consultiva. Il Comitato svolge funzione consultiva e propositiva per l Azienda allo scopo di proteggere e promuovere i diritti e il rispetto della persona umana. Contributo alla riflessione sull allocazione delle risorse. 4

5 5 - Il Comitato Etico per la Pratica Clinica Principali attività Realizzate: 2004: o Istituzione gruppi di lavoro; o Concorso Aziendale Vincere in qualità dal titolo Limite alle cure intensive: ma che cos è? Domanda di uno studente. Sensibilizzazione della popolazione scolastica delle scuole secondarie superiori alle tematiche bioetiche attraverso interventi formativi programmati dal Comitato etico per la pratica clinica Aziendale ; 2005 o Deliberazione regolamento; o Stesura documento Nuovi poteri di intervento sulla vita: Raccomandazioni di carattere bioetico in nutrizione artificiale ; o Convegno La dimensione etica della pratica clinica ; o Due Convegni Nuovi poteri di intervento sulla vita. Aspetti bioetica in nutrizione artificiale e cure intensive per il personale di Castelfranco Veneto e Montebelluna; o Concorso Aziendale Vincere in qualità dal titolo Dottore ma che cosa ho? ; o Incontro con le classi quinte del Liceo Giorgione di Castelfranco Veneto su tematiche etiche di fine vita; o Avvio del progetto sul diritto all informazione del paziente presso alcuni reparti e servizi di Castelfranco Veneto e Montebelluna; 2006: o Convegno Decidere sulle cure. Il ruolo dei soggetti nella relazione terapeutica ; o Due Convegni Nuovi poteri di intervento sulla vita. Aspetti bioetica in nutrizione artificiale e cure intensive per il personale di Castelfranco Veneto e Montebelluna; 2007 o Incontro con il personale della Casa di riposo di Selva del Montello su tematiche etiche di fine vita, 17 gennaio; o 2 incontri con le classi quinte del Liceo Giorgione di Castelfranco Veneto su tematiche etiche di fine vita; o Convegno Al volgere della vita. Medicina e dignità del morente a confronto ; 5

6 o Conclusione del progetto sul diritto all informazione del paziente presso alcuni reparti e servizi di Castelfranco Veneto e Montebelluna; o Collaborazione con il Comitato per la Bioetica regionale riguardante il progetto Etica e morte ; 2008 o Incontri con il personale delle Case di riposo del territorio aziendale; o 2 incontri con le classi quinte del Liceo Giorgione di Castelfranco Veneto su tematiche etiche di fine vita; o Stesura documento La trasfusione di sangue: aspetti bioetici o Pubblicazione di un depliant illustrativo riguardante il Comitato per la Bioetica da distribuire nel territorio aziendale; o Analisi dei dati del progetto sul diritto all informazione del paziente condotto in alcuni reparti e servizi di Castelfranco Veneto e Montebelluna; o Conclusione del progetto Etica e morte in collaborazione con il Comitato per la Bioetica regionale; 2009 o Stesura documento Riflessioni sul testamento biologico ; 2010 o Quattro incontri di autoformazione aperti al personale sanitario aziendale: Tematiche etiche di inizio e fine vita ; o Attività di autoformazione attraverso relazioni dei componenti sul libro del prof. Viafora Introduzione alla bioetica ; o Preparazione del convegno del marzo 2011; o 2 incontri con le classi quinte del Liceo Giorgione di Castelfranco Veneto su tematiche etiche di inizio e fine vita; o Discussione di 3 casi di valenza etica richiesti dalle UU.OO gruppo operatorio e lungodegenza di Castelfranco; cardiologia di Montebelluna; 2011 o Attività di autoformazione attraverso relazioni dei componenti sul libro del prof. Viafora Introduzione alla bioetica o Convegno Aspetti etici della pratica clinica quotidiana: come affrontarli? o 2 incontri con le classi quinte del Liceo Giorgione di Castelfranco Veneto su tematiche etiche di inizio e fine vita; o 2 incontri presso le UU.OO di ematologia e nefrologia e dialisi di Castelfranco per approfondimento delle problematiche bioetiche emergenti dall attività di cura; 6

7 o incontro con i medici di medicina generale dell azienda per presentare il comitato etico; o Collaborazione con la rivista aziendale; o Collaborazione con la rivista Marca aperta o Attività di autoformazione attraverso relazioni dei componenti sul libro del prof. Viafora Introduzione alla bioetica o Due incontri di autoformazione aperti al personale sanitario aziendale: Storia e ragioni della bioetica e Le biotecnologie come nuovo orizzonte della bioetica ; o Collaborazione con la rivista aziendale; o Collaborazione con la rivista Marca aperta. o Stesura documento Riflessioni etiche sull obiezione di coscienza in ambito sanitario ; o Formazione di due gruppi di lavoro sugli aspetti bioetici dell assistenza a persone affette da SLA e sull istituto dell amministrazione di sostegno; o Incontro tra comitato etico e rappresentanti sanitari e amministrativi aziendali e territoriali per elaborare un protocollo di intesa fra azienda e tribunale di Treviso sull istituto dell amministrazione di sostegno; o Incontro tra comitato etico e le UU.OO di pneumologia, anestesia, servizio cure domiciliari per elaborare un documento sull informazione e l assistenza ai pazienti affetti da SLA o Stesura documento Raccolta e valorizzazione delle manifestazioni anticipate di volontà del malato affetto da Sclerosi Laterale Amiotrofica ; o Convegno I rischi della medicina difensiva: aspetti giuridici, penali e civili, risvolti bioetici ; o 2 incontri con le classi quinte del Liceo Giorgione di Castelfranco Veneto su tematiche etiche di inizio vita; 7

8 6 - Il Comitato Etico per la Pratica Clinica Accesso al Comitato e richiesta parere etico Il Comitato Etico per la Pratica Clinica può essere consultato da: Singoli operatori sanitari, sociali e amministrativi dell Azienda; Cittadini e Associazioni, che abbiano come finalità la tutela della salute e dei diritti del malato, residenti nel territorio dell Azienda ULSS n. 8; Assistiti delle strutture sanitarie dell Azienda ULSS n. 8 e/o loro familiari, anche se non residenti nel territorio dell Azienda stessa. Modalità di accesso: Per appuntamento telefonare al n. 0423/ (Sig. Squizzato Marco) o inviare a: comitatobioetica@ulssasolo.ven.it. Richiesta parere da parte del personale sanitario aziendale e della cittadinanza: Per richiedere un parere al Comitato Etico per la Pratica Clinica di questa Azienda scaricare l apposito allegato Procedure per chiedere un parere. Richiesta parere urgente allo staff di rapida consultazione da parte del personale sanitario aziendale: - la richiesta con il quesito etico scritto o per deve pervenire al Presidente o al Vice Presidente - il Presidente o il Vice Presidente contatta i componenti del comitato che, per formazione e competenza, potranno comporre lo staff di rapida consultazione - l istruttoria del caso è garantita entro le 24 ore feriali, sabato escluso - dopo aver raccolto i dati per l istruttoria, lo staff decide se il caso è di natura etica e se richiede una rapida consultazione. - se il caso è di pertinenza e richiede una rapida consultazione, lo staff produrrà parere scritto preliminare seduta stante, riservandosi la possibilità di perfezionarlo entro cinque giorni lavorativi - il caso verrà comunque riesaminato alla prima seduta plenaria successiva del comitato che produrrà un parere definitivo scritto - se il caso è di pertinenza ma non richiede una rapida consultazione, si avvia la procedura ordinaria (gruppo valutazione casi etici, discussione in seduta plenaria mensile, parere scritto entro 60 giorni). - qualora il caso non fosse di pertinenza del Comitato non si procede. Si precisa che il Comitato redige pareri di carattere esclusivamente bioetico, che non sollevano l equipe curante dalle specifiche responsabilità cliniche e medico-legali. 8

9 7 - PROCEDURA PER CHIEDERE UN PARERE AL COMITATO ETICO PER LA PRATICA CLINICA DELL AZIENDA U.L.SS. n 8 Documento approvato nella seduta ordinaria del 26 luglio Aggiornato novembre Chiunque risieda, sia ricoverato o abbia un parente assistito nel territorio dell Azienda Ulss 8, può richiedere il parere del Comitato Etico per la pratica clinica su un caso clinico con aspetti di natura bioetica. Il proponente deve formulare il quesito etico in modo chiaro ed esplicito. 2. Il Comitato considera la pubblicità della discussione sui problemi etici un mezzo importante di crescita e di promozione culturale. In ogni caso garantisce di mettere in atto tutte le misure che permettono di mantenere la privacy dei malati e dei curanti rendendo preventivamente anonimi e non riconoscibili i casi o le fonti da cui trae origine la discussione pubblica. 3. Il Comitato esprime il parere per consenso, con almeno la metà più uno dei membri presenti e con garanzia di espressione di parere diverso e di sua contestuale pubblicità. Il membro del Comitato che sia coinvolto nel caso in esame non può partecipare alla discussione e alla decisione, e deve astenersi. 4. Il Comitato esamina il caso e si impegna a rispondere per iscritto al proponente nel minor tempo possibile. Nell eventualità di presentazione di un caso con motivata e comprovata urgenza, il Comitato lo esaminerà con assoluta precedenza. 5. Il Comitato si esprime sulla base delle informazioni, che assume per veritiere, contenute nella richiesta. In via eccezionale, qualora ritenga che le informazioni siano incomplete e/o insufficienti, si riserva la possibilità di richiedere ulteriori chiarimenti e/o di sentire il proponente. 6. I pareri del Comitato non sono assolutamente vincolanti per il proponente, le cui scelte ed azioni restano di sua completa responsabilità. 9

10 7 - PROCEDURA 1. Il proponente deve inviare una busta sigillata, contenente i propri dati anagrafici e il recapito a cui intende ricevere il parere, inserita in un altra busta, contenente la lettera in cui è esposto il caso per cui chiede il parere. 2. La busta va spedita via posta o va recapitata a mano all indirizzo sottoindicato: Segreteria Comitato Etico per la pratica clinica C/o Segreteria U.O. Anestesia Rianimazione P. O. di Castelfranco Veneto Via Carpani 16/z Castelfranco Veneto (TV) 3. Qualora il proponente volesse restare anonimo, deve indicarlo nella lettera in cui espone il caso o può rivolgersi direttamente al Presidente del Comitato. 4. Lo scritto deve contenere: a) Ogni altra informazione utile a descrivere il ruolo del proponente nel caso sottoposto (gradi di parentela, compiti professionali ). b) L indicazione degli enti pubblici o privati a qualsiasi titolo coinvolti nel caso. c) La dichiarazione che il caso non è stato contemporaneamente sottoposto ad altro Comitato Etico. d) L autorizzazione ad eventuale utilizzo delle informazioni per successive iniziative (pubblicazioni, conferenze ) da parte del Comitato, che si impegna a garantire l anonimato sia delle persone coinvolte, sia degli operatori, sia dei proponenti. 5. Il caso deve essere presentato in forma scritta a carattere di stampa, o comunque chiaramente leggibile. E gradita la contemporanea presentazione del testo in forma elettronica (Compact Disk, CD-Rom), in formato compatibile con Microsoft Word. Il testo elettronico e la copia cartacea devono essere assolutamente identici. 6. L accettazione delle presenti disposizioni. 7. Il caso deve contenere almeno i seguenti elementi: a) Evento critico: Qual è l evento critico che ha determinato l iniziativa di rivolgersi al Comitato? Tale evento si riferisce al malato, agli operatori sanitari o ad altri soggetti coinvolti nell assistenza, nelle cure o nelle scelte? b) Dati oggettivi rilevanti per la presentazione del caso: Nome fittizio, età approssimativa, sesso, scolarità, professione, religione/visione del mondo (se rilevante). Condizione clinica. Precedenti esperienze di malattia e trattamenti ricevuti. Stato psicologico e comportamentale. Consapevolezza di malattia e aspettative. Capacità di essere parte attiva nel processo di cura. 10

11 c) Altri dati oggettivi relativi al contesto: Descrizione del personale sanitario che si occupa del malato. Descrizione delle altre persone coinvolte nell assistenza, nelle cure e nelle scelte. Descrizione del contesto: domicilio, ospedale, altro. d) Problemi: Quali problemi si sono presentati e in quale ordine prioritario? e) Comportamento e decisioni prese dalla persone coinvolte nel caso. f) Quesito/i posto/i al CB: E assolutamente necessario formulare uno o più quesiti ricordando che essi NON devono riguardare aspetti tecnici, clinici, organizzativi, ecc., ma solo aspetti etici 11

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