Allegato F) Delib. G.C. n. 38/2015 CITTÀ DI SAN MAURO TORINESE PROVINCIA DI TORINO NOTA TECNICA
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1 Allegato F) Delib. G.C. n. 38/2015 CITTÀ DI SAN MAURO TORINESE PROVINCIA DI TORINO NOTA TECNICA ANNO 2015
2 BILANCIO DI PREVISIONE 2015 NOTA TECNICA Premessa Il D.Lgs. 118/2011 come modificato ed integrato dal D.Lgs. 126/2014, disciplina il nuovo ordinamento contabile pubblico, denominato armonizzazione contabile diretto a rendere i bilanci di tutte le amministrazioni pubbliche omogenei, confrontabili ed aggregabili. A decorrere dall esercizio finanziario 2015, gli Enti locali operano secondo quanto disposto dalla normativa suddetta; in particolare l art.11 comma 12 del medesimo decreto dispone, ancora limitatamente all esercizio finanziario 2015, l adozione degli schemi di bilancio e di rendiconto vigenti nel 2014 affiancati, solo a scopo conoscitivo, anche da quelli disposti dal nuovo ordinamento. Il valore giuridico, anche con riguardo alla funzione autorizzatoria, è ancora attribuito ai previgenti schemi di bilancio ex DPR 194/1996. Le nuove e importanti incidenze sul bilancio e sulla gestione, applicabili dal l 01/01/2015 sono di seguito evidenziate i nuovi principi contabili relativi alla gestione, ed in particolare il principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria di cui all allegato 4/2 al D.Lgs. 118/2011; l applicazione dei nuovi principi gestionali, ed in particolare il nuovo principio della competenza potenziata che impone l adozione del nuovo concetto di imputazione secondo criteri di esigibilità e di scadenza delle poste di entrata e di spesa; l applicazione, per le entrate del principio della contabilizzazione al lordo, ma non solamente delle spese correlate, anche di tutte quelle poste di dubbia e di difficile esazione, per le quali non è certa la riscossione integrale; quelle poste appunto che, negli anni passati, applicando rigidamente criteri di prudenza, non erano state inserite a bilancio, per effetto di una gestione effettuata per cassa. Di seguito si espongono le principali novità della riforma contabile riferibili al Fondo Pluriennale Vincolato e al Fondo Crediti Dubbia Esigibilità Il Fondo Pluriennale Vincolato Strumento del tutto nuovo, peculiare e fondamentale della nuova contabilità armonizzata, risulta essere il Fondo Pluriennale Vincolato: essenziale per garantire l applicazione del principio della competenza finanziaria potenziata e, conseguentemente, del criterio dell esigibilità. Riprendendo la definizione desumibile dal principio contabile stesso, il Fondo Pluriennale Vincolato è un saldo finanziario, costituito da risorse già accertate destinate al finanziamento di obbligazioni passive dell Ente già impegnate, ma esigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertata l entrata. Tale Fondo è quindi vincolato in quanto finalizzato al sostenimento di determinate tipologie di spese specificatamente individuate e pluriennale in quanto destinato a garantire il raccordo tra più esercizi e ad essere gestito durante un arco temporale maggiore del singolo esercizio annuale. Gestito separatamente, per la parte corrente e per la parte investimenti, il Fondo trova allocazione contabile sia in entrata sia in spesa:
3 nell ambito dell entrata, in relazione alle risorse, accertate negli esercizi precedenti, che finanziano spese correlate che maturano la condizione di esigibilità tanto nell esercizio corrente quanto negli esercizi successivi; nell ambito della spesa, in relazione alle risorse, già esigibili, che devono essere rinviate al futuro in quanto finalizzate a garantire la copertura delle spese che maturano tale condizione esclusivamente nelle annualità seguenti a quella in corso. Il Fondo Pluriennale vincolato deve già essere iscritto nel Bilancio di previsione, anche se, per l anno 2015, il documento preventivo deve ancora esser redatto secondo gli schemi previgenti. In sede di predisposizione del Bilancio 2015 non è stato ancora possibile quantificare il Fondo Pluriennale Vincolato per l esercizio 2015 in quanto si dovrà prima procedere ad effettuare il riaccertamento straordinario dei residui, operazione che la norma prevede sia fatta congiuntamente al Rendiconto di gestione Si provvederà quindi, in tale sede, ad adottare le necessarie ed opportune variazioni. Analogamente, anche per le spese di investimento, nel Bilancio di Previsione per l esercizio 2015 e pluriennale 2015/2017, nel corso dell esercizio si definiranno puntualmente i cronoprogrammi delle opere e, successivamente, verranno adottate variazioni al Bilancio, allocando al Fondo Pluriennale Vincolato le partite secondo la scadenza dei cronoprogrammi medesimi. Il Fondo Crediti di dubbia esigibilità A garanzia degli equilibri di bilancio, le nuove disposizioni contabili prevedono la costituzione di un Fondo per i crediti di dubbia esigibilità, vale a dire quelle posizioni creditorie per le quali possano verificarsi l incapacità di riscuotere o non siano ancora maturati i termini di prescrizione. La quantificazione dell ammontare dell accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità è dipendente dai crediti che si prevede si formeranno nell esercizio, dalla loro natura e dall andamento del fenomeno negli ultimi esercizi (media semplice del rapporto tra incassi e accertamenti per ciascuna tipologia di entrata). Secondo la norma, in sede di prima applicazione, è stato preso in considerazione il quinquennio 2009/2013 ed è stata determinata la media semplice della percentuale degli incassi (risultanti in conto competenza e in conto residui ) sull accertato di competenza di ciascun esercizio secondo le risultanze del conto del Tesoriere. La media semplice dell incasso del quinquennio, come sopra descritta, permette di calcolare il Fondo pari alla differenza percentuale non incassata: se, ad esempio, l incasso nel quinquennio per una risorsa per la quale occorre costituire il Fondo Crediti di dubbia esigibilità è stato il 95%, la differenza, 5%, costituisce fondo da calcolarsi ed accantonarsi sullo stanziamento dell anno In merito, invece, alla tipologia del credito oggetto di accantonamento, la norma lascia libera scelta all'ente di individuare le poste di entrata oggetto di difficile esazione, prevedendo che non siano soggette a svalutazione le poste relative a: trasferimenti da altre P.A. entrate assistite da fideiussione entrate tributarie che, in via eccezionale, possono essere ancora accertate per cassa entrate riscosse per conto di un altro ente. (allegato A/2 del D.lgs. 126/14, punto 3.3). Si è pertanto, provveduto a individuare le poste di entrata che possono dare luogo alla formazione di ulteriori crediti dubbi, ovvero le entrate come risorse d'incerta riscossione.
4 Il prospetto che segue evidenzia le entrate considerate ai fini del calcolo del F.C.D.E. e, per ciascuna, l importo corrispondente all accantonamento: ENTRATA PREVISIONE 2015 MEDIA SEMPLICE DEGLI INCASSI 2009/2013 (%) COMPLEMENTO AL 100% F.C.D.E. AL 100% F.C.D.E. AL 36% IMPOSTA SULLA PUBBLICITA' - AVVISI DI ACCERTAMENTO ,00 79,44% 20,56% 5.140, ,40 IMPOSTA MUNICIPALE UNICA - ARRETRATI ,00 60,69% 39,31% , ,40 I.C.I. ARRETRATI ,00 60,69% 39,31% , ,96 ARRETRATI PER ACCERTAMENTI TRIBUTARI PER ADESIONE ,00 60,69% 39,31% , ,01 TARI ACCANTONAMENTO DA PIANO FINANZIARIO , , ,00 T.R.R.S.U. ARRETRATI ,00 79,96% 20,04% , ,60 PROVENTI SANZIONI AMMINISTRATIVE VIOLAZIONE C.D.S. RUOLI COATTIVI ,00 20,55% 79,45% , ,00 PROVENTI DEI BENI COMUNALI FITTI ATTIVI DI FABBRICATI ,00 71,37% 28,63% , ,48 CONCORSO SPESE REFEZIONE SCOLASTICA ,00 95,08% 4,92% , ,92 CONCORSO SPESA PER MERENDA 8.800,00 97,93% 2,07% 182,16 65,58 TOTALE , , ,35 TOTALE FONDO CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITA' ARROTONDATO ,00 Definita la media degli incassi è stato determinato l importo minimo del Fondo, così come richiesto dalla norma. Le nuove disposizioni introdotte dal D.Lgs. 118/2011 cosi come modificato dal D.Lgs. 126/2014 hanno, infatti, previsto un inserimento graduale di tali fondi nel bilancio degli Enti. Inoltre l art. 1 comma 509 della Legge 190/2014 Legge di Stabilità per il 2015 ha ulteriormente differito il termine di applicazione a regime del F.C.D.E., prevedendo il seguente scaglionamento: 1 anno (2015) quota pari al 36% 2 anno (2016) quota pari al 55% 3 anno (2017) quota pari al 70% 4 anno (2018) quota pari al 85% dal 5 anno (2019) 100%. Si evidenzia che per quanto riguarda la TARI l accantonamento previsto per il FCDE è quello risultante dal Piano Finanziario approvato per il 2015, nella misura del 36% come consentito dalla normativa sopra richiamata.
5 Il Fondo per indennità di fine mandato del Sindaco In applicazione del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria di cui all All.4/2 al D.Lgs.118/2011 smi - punto 5.2 lettera i) è stato altresì costituito apposito Fondo spese per indennità di fina mandato del Sindaco, che, in quanto fondo, non sarà possibile impegnare ma che, determinando economia, confluirà nella quota accantonata del risultato di amministrazione, immediatamente utilizzabile. San Mauro Torinese, 22/04/2015
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