MULTICRITERIA ANALYSIS FOR THE ASSESSMENT OF THE NOISE IMPACT IN PLANNING A LIGHT METROPOLITAN RAILWAY. AN APPLICATIVE EXAMPLE
|
|
- Severina Cappelletti
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 MULTICRITERIA ANALYSIS FOR THE ASSESSMENT OF THE NOISE IMPACT IN PLANNING A LIGHT METROPOLITAN RAILWAY. AN APPLICATIVE EXAMPLE M.CONI, E. CECERE, F. ANNUNZIATA Dept. of Ingegneria Del Territorio - University of Cagliari Piazza d Armi CAGLIARI - Tel or 4, 6 Fax , Annunz@vaxca3.unica.it Summary: That the noise component should be taken into consideration in planning processes is due to the fact that the role of urban noise has become more important in recent years, both because of an increase in frequencies and speeds, and because the population has become more sensitive to such issues. The competence, measuring methods and objectives of noise pollution have recently been established in Italy with the Outline Law on Noise Pollution no. 447 dated October An analysis of railway noise has pointed out that it is due to different causes, that are important to varying degrees according to different travelling conditions. Much can be done to the infrastructures to limit both the generation of noise and its propagation in the surrounding environment, by intervening on the plano-altimetric characteristics, their section, the materials employed and on their correct maintenance. Among the various parameters that mostly affect noise are average speed, the number of trains and their composition. Benefits can be obtained during planning. On the basis of prediction models it is possible to check the effect of either of two alternatives. In land planning it is useful to be able to avail oneself of techniques that should allow to forecast noise levels generated by railway traffic starting from the parameters the noise levels depend on. Different studies on external noise have led to formulate models that correlate L eq with geometric and traffic parameters. In the study a way of assessing the noise impact due to changes in the railway layout, and in its physical and traffic characteristics has been attempted. Among the methods aimed at assessing the different behaviours of the possible layouts, multicriteria analysis allows to choose the layout with the best performance with respect to the different, and at times contrasting, objective functions. In fact, multicriteria analysis renounces both the valuation of various and the exclusively restrictive approach effects (by exceeding the bounds of cost-benefit analysis); moreover the different effects induced by the layout alternatives are kept separate, since also at the moment the decision is made, both environment and land are still being taken into account. First of all the method is based on the observation that the variables assumed in the noise prediction models are practically those that define the railway characteristics (speed, frequency, type of unballasted permanent way and carriages, etc.) assigned in the layout phase. The effects of these parameters induce the choice of a particular indicator that assesses the impact of noise on the population in terms of general inconvenience. They are summarised in different utility functions that represent the input for the subsequent multicriteria analysis and are the variables to be analysed. The study ends with an applicative example of the method on a simplified network. The example refers to the reconversion of narrow gage urban end lines in the city Cagliari into local community transport infrastructures. Multicriteria, Noise, Planning, Metropolitan railway
2 1. Premessa Nella pianificazione di una metropolitana leggera occorre considerare tutti i fattori che concorrono alla qualità globale del sistema. Questa si concretizza in una serie di interventi che, nei limiti delle risorse disponibili, mirano al miglioramento delle condizioni di esercizio, della sicurezza, alla riduzione dell inquinamento acustico, al risparmio energetico, etc. La valutazione degli effetti che le diverse ipotesi di piano producono sul territorio costituisce il punto fondamentale per la scelta della proposta che si comporta meglio, nei confronti degli obiettivi prefissati. È necessario stimare l impatto conseguente a ogni azione progettuale fissando le soglie di tollerabilità. La memoria nasce in quest ottica, con l intento di individuare una metodologia per stimare correttamente l impatto-rumore. Il lavoro è stato sviluppato alla luce della recente Legge Quadro in Materia di Inquinamento Acustico n. 447/95 che sancisce i principi fondamentali e i limiti ammissibili. 2. Il rumore ferroviario L'analisi del rumore ferroviario ha messo in evidenza come esso sia dovuto a cause che assumono diversa importanza in funzione delle differenti condizioni di marcia. Tra le principali sorgenti ricordiamo il contatto tra ruota e rotaia, gli organi di trasmissione, il contatto pantografoalimentazione, la penetrazione aerodinamica, i gruppi ausiliari, il motore e gli organi di trasmissione. La loro incidenza è funzione della velocità del mezzo. Inoltre, il fenomeno è influenzato da numerosi parametri che dipendono dall armamento, dalla sovrastruttura, dal traffico, dal mezzo e dalle condizioni ambientali e al contorno. Molto può essere fatto sulle infrastrutture per limitare sia la generazione del rumore sia la sua propagazione nell ambiente circostante, intervenendo sulle caratteristiche plano-altrimetriche, sulla sezione, sui materiali impiegati, etc.. Altrettanto può essere fatto in sede di pianificazione. Sulla base di modelli previsionali è possibile verificare l effetto di una determinata scelta rispetto ad un altra. L impiego delle barriere dovrebbe rappresentare l ultima opzione a cui ricorrere nelle condizioni più critiche. I parametri che influiscono in maggior misura sono: la velocità media, il numero di convogli e la loro composizione. A parità delle altre condizioni il Leq aumenta di circa dba per ogni 10 Km/h di variazione della velocità media, mentre un raddoppio del numero di convogli determina un incremento di circa 3 dba. Più complesso è il legame tra il rumore e la composizione del vettore: il raddoppio della lunghezza comporta un incremento di circa 3 dba, mentre si riscontrano differenze fino a 5-6 dba tra carrozze rumorose e silenziose. Anche il tipo di sezione influenza il livello acustico. Le curve di isolivello si allargano in presenza di sezioni aperte, quali i viadotti, mentre si restringono nelle sezioni chiuse. Importante è l influenza del tipo di armamento, di giunti della rotaia e del loro stato di manutenzione. Il ballast e la tipologia dei suoli possono contribuire alla riduzione del rumore, qualora abbiano proprietà fonoassorbenti. 3. Il modello previsionale utilizzato Nell'ambito della pianificazione territoriale è utile poter disporre di tecniche che consentano di prevedere i livelli di rumore generati dal traffico ferroviario a partire da parametri quali velocità, numero di convogli, raggi di curvatura, caratteristiche dell armamento e della sezione, etc., che possono essere previsti o assunti in sede progettuale. Diversi studi hanno portato a formulare modelli matematici di previsione del rumore prodotto dalla presenza di una linea ferroviaria. Tra i diversi modelli disponibili è stato utilizzato quello sviluppato dal C.S.T.B. (Centre Scientifique et Tecnique du Bâtiment), che consente di legare il livello equivalente alle caratteristiche dell esercizio, del parco mezzi e del tipo di armamento. La sua formulazione è data dalla seguente espressione: L = 15 13logd + 10log a eq n i= 1 lv i i b i 2 in cui: l = lunghezza del convoglio in m; V = velocità del convoglio in Km/h; a = 1 (rotaie saldate), 1.5 (r. a giunti alternati), 3 (r. tradizionali); b = 0.5 (vagagoni rumorosi), 1 (vag. ordinari), 3 (vag. silenziosi) 6 (vag. molto silenziosi). 2
3 4. Metodologia di valutazione degli impatti attraverso l analisi multicriteria Nella valutazione di impatto ambientale, uno dei problemi che si presentano nella scelta della alternativa che realizza la migliore soluzione, in relazione agli obiettivi prefissati e nel rispetto dei vincoli ambientali, è quello della valutazione degli effetti non monetizzabili e del loro confronto con le grandezze espresse invece in termini monetari. L analisi multicriteria consente di poter effettuare la scelta del progetto a rendimento migliore in riferimento a diverse funzioni obiettivo, spesso in contrasto tra loro, rinunciando sia a monetizzare i vari effetti (superando i limiti dell analisi costi-benefici), sia a un approccio esclusivamente vincolistico (tipico dell analisi costiefficacia). Inoltre, si tengono separati i diversi effetti provocati dalle alternative progettuali proprio perché si vuole continuare a tener conto, anche nel momento della decisione, sia dell ambiente e sia del territorio. Avendo messo in evidenza la necessità di predisporre un piano che tenga conto, non solo, del miglioramento del traffico ferroviario ma, contestualmente, anche degli impatti che si vengono a determinare in seguito alle modifiche di rete, l obiettivo del lavoro è quello di individuare una strategia che permetta di quantificare il grado di impatto rumore provocato da una metropolitana leggera. Nell analisi, dopo aver costruito una matrice (matrice degli impatti) dove l elemento generico rappresenta il valore dell impatto che ogni alternativa provoca per il particolare settore considerato (economico, inquinamento acustico, etc.), si passa dagli indicatori agli obiettivi attraverso le funzioni di utilità. Si perviene alla definizione della matrice di valutazione in cui il generico elemento rappresenta il livello di impatto raggiunto da ogni alternativa, in una scala di valori in cui è stato evidenziato l obiettivo che corrisponde alla soddisfazione massima. In tale memoria si è focalizzata l attenzione sul rumore, andando a valutare dapprima quale fosse l indicatore più idoneo per la stima di tale impatto sulla popolazione; si è quindi quantificato l impatto acustico in termini di disturbo globale. Questo oltre ad essere legato a valori di soglia non superabili come valore assoluto, è funzione anche di diversi parametri quali la densità abitativa della zona cui ci si riferisce e/o l estensione di superficie della zona interessata dall impatto. A tale scopo l analisi è stata condotta utilizzando due indicatori differenti; il primo è un indice di disturbo sulla popolazione residente intorno alla linea ferrata, ed è misurato dal dba ponderato sul numero di residenti, l altro è stato ottenuto ponderando il livello sonoro con la superficie interessata dall emissione acustica. Il motivo di tale differenza risiede nel fatto che una zona urbana può essere scarsamente popolata ma avere pregio ambientale (ad esempio una piazza o un parco urbano). Quindi, per ogni ipotesi di piano, è stato calcolato il valore di impatto rumore che l intervento, contemplato dal piano, produrrà sull intera area in studio. Successivamente si è analizzata la funzione utilità che interviene nel passaggio dall indicatore (rappresentato dai dba x abitante in un caso e dai dba x mq nell altro) all obiettivo che è quello di rendere minima l emissione acustica provocata dalla metropolitana leggera. Le funzioni utilità 1 impiegate nei due casi sono leggermente differenti in quanto la tollerabilità è diversa a seconda che elevati livelli sonori vengano raggiunti nella propria abitazione o in un luogo pubblico. Ciò per evidenziare come l applicazione di una diversa funzione di utilità all indicatore acustico determini un diverso ordinamento delle alternative. Per gli altri indicatori è stata assegnata una funzione di utilità standard, decrescente in tutti i casi tranne che per la capacità di trasporto per cui si è considerata una funzione crescente. Figura 1: Rappresentazione grafica delle funzioni utilità 1 Nella figura 1 sono riportate le due funzioni utilità utilizzate successivamente nell esempio. 3
4 5. Applicazione del metodo ad una rete semplificata Il metodo è stato applicato ad una porzione di rete, ricadente nell area metropolitana di Cagliari, per la quale è stato redatto un progetto che prevede la riqualifica della linea ferrata a scartamento ridotto della ex FdS. Nella memoria vengono considerate anche altre soluzioni, con l intento di migliorare l offerta di trasporto e contestualmente ridurre il livello di emissione di rumore provocato dal transito dei convogli. L esempio sviluppato si riferisce al caso del Comune di Monserrato, che accoglierà una parte importante del futuro tracciato metropolitano e nel quale si attesta l attuale stazione delle FdS. Il centro urbano è attualmente collegato ai restanti comuni dell Area Metropolitana tramite quattro linee di trasporto pubblico e dalla linea ferroviaria ex FdS. Si osserva però che i residenti a causa degli elevati tempi di viaggio, per la carenza dell offerta, ma anche per comportamenti consolidati, trovano maggiore soddisfazione nel trasporto privato. Il progetto redatto dalle FdS prevede che la nuova linea metropolitana attraversi il centro storico ripercorrendo l attuale tracciato delle ex FdS. In esso è previsto che la stazione di Monserrato assolva ruolo di polo di scambio tra autobus e metropolitana. È, inoltre, in fase di realizzazione un ulteriore tratta che, dalla stazione ferroviaria di Monserrato, seguendo un vecchio tracciato ferroviario, costeggi viali periferici, attraversando alcuni assi radiali in viadotto e uscendo dal centro urbano sottopassando il principale asse tangenziale dell area metropolitana e proseguendo parallelamente a questo. Questo tracciato non consente il collegamento diretto con la Cittadella Universitaria, futuro attrattore di traffico, ubicata a circa 500 m a più nord Le alternative considerate La fig. 2 illustra le alternative di tracciato. Le altre ipotesi considerate consistono nelle differenti modalità di esercizio, in termini di frequenze, nel tipo di convogli e di armamento. Nell alternativa al tracciato individuata, si prevede di inserire la piattaforma metropolitana nell ampio viale risultante dalla copertura del vecchio canale scolmatore e dalle strade laterali, non pavimentate. Questo asse presenta residenze solo da un lato, mentre sull altro vi sono vaste aree non edificate. Il confronto tra le alternative si è basato sui seguenti aspetti: l impatto visivo, l inquinamento acustico, i costi di costruzione, il grado di interferenza con il traffico veicolare, la capacità di trasporto del sistema, i tempi massimi di attesa alle fermate, la loro distanza media. Si sono anche considerate le problematiche legate all espansione urbanistica e all utilizzo del territorio. Le linee di tendenza di sviluppo urbano del comune di Monserrato sono sempre più dirette verso nordovest, dove ancora sono disponibili aree edificabili. In previsione di ciò l inserimento di un percorso di metropolitana leggera sopperirebbe alla carenza del servizio di trasporto pubblico, riqualificando aree periferiche per caratterizzarle dal punto di vista architettonico-urbanistico. Per quanto concerne l impatto visivo nel centro storico, l attuale utilizzo di elementi di separazione quali guard-rail e muri di tufo è di per sé un elemento di degrado. Gli spazi limitati non consentono l ottimale ubicazione delle fermate, per limiti dimensionali e costruttivi delle banchine. Per l impatto acustico, si è rilevato che il transito dei convogli genera sugli abitanti effetti nocivi, quali vibrazioni e rumore soprattutto per l eccessiva vicinanza. Il progetto redatto, che prevede il riutilizzo dell attuale linea, aggraverebbe ulteriormente questi disagi per l incremento del numero di treni/h di tipo metropolitano, molto maggiore di quanto non sia oggi il traffico ferroviario (attualmente da treni/gg). Il territorio considerato è limitato da un rettangolo di 1500m 800m, suddiviso in un reticolo a maglia quadrata. Nei vertici dei quadrati elementari sono stati calcolati il livello equivalente e il parametro globale di disturbo, definito dal prodotto tra il numero di abitanti, che insistono su quel nodo della griglia, e il livello equivalente che essi percepiscono. I punti del reticolo sono in tutto 2013, con uno step di 25 m. Su ogni nodo insiste una superficie di 625 m 2. Per valutare la densità residenziale è stata effettuata una suddivisione del territorio in otto zone omogenee. Maggior precisione si sarebbe ottenuta se la densità fosse stata valutata strada per strada, e/o dividendo il numero di abitanti su una data via per la sua lunghezza. Calcolate le distanze dall asse della linea dei punti del reticolo, si è determinata la velocità che il convoglio assume sulla normale alla linea 4
5 ferrata. Per ciascuna delle alternative studiate si sono fatte diverse ipotesi progettuali che vengono sintetizzate nella seguente tabella. Tabella 1: Caratteristiche delle differenti alternative introdotte nel modello CSTB alternativa tracciato rotaie vagoni frequenza velocità Km/h n fermate 0 Tracciato attuale tradizionali (a=3) rumorosi (b=0.5) Progetto FdS ordinari (b=1) silenziosi (b=3) Prog. modificato giunti alterni (a=1.5) saldate(a=1) Per tutte le alternative si è ipotizzata la lunghezza del convoglio di 60 m. La capacità è stata ricavata, per l alternativa 0, dai dati forniti dalle FdS, mentre per le altre alternative è stato ipotizzato un valore medio di 150 pass/treno, tenendo conto della diversa frequenza tra le ore di morbida e di punta. La stima del grado di interferenza con il traffico locale è stata condotta con riferimento all attesa totale che le correnti veicolari sopportano nell ora di punta. Per il suo calcolo si è reso necessario il rilievo dei flussi veicolari laddove sono stati previsti passaggi a livello. Nelle tabella che segue sono riassunti i valori assunti dai parametri considerati per ciascuna alternativa. Tabella 2: Matrice degli impatti Disturbo acustico globale dba Capacità di trasporto (pass./gg) Interferenza con traffico veicolare (min.) Intrusione visiva Attesa max. alle fermate (minuti) Distanza media fermate (m) Costo di realizzazione (milioni di lire) Vibrazioni Risultati Prima di illustrare i risultati dell analisi multicriteria è interessante svolgere alcune considerazioni sull impatto rumore stimato nelle differenti alternative. Si è osservato che migliorando le caratteristiche del mezzo la rumorosità si riduce anche di quantità apprezzabili pari a 5-6 dba, mentre intervenendo sul tipo di giunti tra rotaie è possibile ottenere benefici stimabili al massimo in 4-5 dba passando da rotaie tradizionali a quelle saldate. È bene però mettere in evidenza che questo beneficio è ottenibile intervenendo solo sulle rotaie mentre molti altri accorgimenti possono essere attuati sulla sovrastruttura, sul tipo di attacchi e di traverse, etc., ottenendo un beneficio di circa 3-4 dba a costi contenuti rispetto a quelli necessari per migliorare le caratteristiche del mezzo (si tenga presente che il costo per il materiale rotabile previsto nel progetto ex Fds è di /m rispetto a quello dell armamento ferroviario pari a /m). Nota la matrice degli impatti e attribuiti i pesi ad ogni indicatore, il passaggio successivo è stato quello di trasformare gli indicatori in obiettivi attraverso le funzioni di utilità; quelle utilizzate per il rumore sono già state riportate in fig. 1. Si perviene così alla matrice di valutazione i cui elementi sono espressi in unità adimensionali e tutti compresi tra zero e uno; a tale matrice è stata applicata l analisi multicriteria codificata dal software VISPA. Nelle tabelle che seguono vengono riportati i risultati ottenuti con i seguenti metodi: somma pesata (SP), somma pesata parziale (SPp), indice di concordanza (IC), caso peggiore (CP), caso peggiore pesato (CPp), indice di discordanza (ID). Tabella 3: Ordinamento finale nel caso di funzione di utilità ponderata sulla popolazione 5
6 Ordinamento SP SPp IC CP CPp ID 1 Alt. 4 Alt. 5 Alt. 4 Alt. 2 Alt. 2 Alt. 4 2 Alt. 5 Alt. 4 Alt. 2 Alt. 3 Alt. 4 Alt. 5 3 Alt. 2 Alt. 6 Alt. 5 Alt. 4 Alt. 5 Alt. 2 4 Alt. 1 Alt. 2 Alt. 1 Alt. 5 Alt. 3 Alt. 1 5 Alt. 3 Alt. 3 Alt. 0 Alt. 1 Alt. 1 Alt. 3 6 Alt. 6 Alt. 1 Alt. 3 Alt. 6 Alt. 6 Alt. 6 7 Alt. 0 Alt. 0 Alt. 6 Alt. 0 Alt. 0 Alt. 0 Tabella 4: Ordinamento finale nel caso di funzione di utilità ponderata sulla superficie Ordinamento SP SPp IC CP CPp ID 1 Alt. 5 Alt. 5 Alt. 4 Alt. 2 Alt. 4 Alt. 5 2 Alt. 4 Alt. 4 Alt. 2 Alt. 4 Alt. 5 Alt. 4 3 Alt. 2 Alt. 6 Alt. 1 Alt. 5 Alt. 2 Alt. 2 4 Alt. 1 Alt. 2 Alt. 5 Alt. 3 Alt. 3 Alt. 1 5 Alt. 3 Alt. 3 Alt. 0 Alt. 1 Alt. 1 Alt. 6 6 Alt. 6 Alt. 1 Alt. 3 Alt. 6 Alt. 6 Alt. 3 7 Alt. 0 Alt. 0 Alt. 6 Alt. 0 Alt. 0 Alt Considerazioni finali Il lavoro si sviluppa secondo due obiettivi principali uno finalizzato all individuazione dell indicatore più idoneo per quantificare il disturbo, l altro che evidenzia l effetto ottenibile modificando tale parametro. Il punto fondamentale della metodologia seguita è dunque la scelta delle funzioni di utilità da introdurre nell analisi multicriteria per l impatto acustico. Quelle proposte (fig. 1) sono certamente suscettibili di approfondimento e tengono conto della maggiore sensibilità dei residenti rispetto a chi sosta o transita nelle aree disturbate. Generalizzando il concetto è possibile pensare di legare tali funzioni di utilità alla zonizzazione acustica imposta alle amministrazioni comunali. L importanza della corretta scelta della funzione utilità è dimostrata dai diversi risultati ottenuti nell analisi multicriteria cambiando la funzione. In particolare, nell esempio proposto, utilizzando la funzione ponderata sulla popolazione si trova un ordinamento in cui l alternativa 4 si colloca al primo posto più volte rispetto alle altre, mentre con la funzione ponderata sulla superficie risulta preferibile l alternativa 5, collocandosi al primo posto per un numero di volte pari a 3. Da ciò si deduce come sia determinane, ai fini dell analisi, sia la scelta appropriata dell indicatore che misura l impatto, sia quella della funzione utilità che a tale indicatore va applicata. Bibliografia Bresso M., Colorni A., Malcevschi S., Mioni A., Metodologie per la VIA, in Manuale per la redazione degli studi di impatto ambientale, Regione Lombardia, Milano, Busetto F., L inquinamento acustico prodotto dal traffico urbano, in Trasporti Pubblici, anno V, n 29, Camomilla G., Canale S., Ventura F., "Controllo del rumore generato da traffico - Nuovo problema delle gestioni stradali.", Atti del XX Convegno Nazionale Stradale, Giugno Cecere E., Coni M., Analisi multicriteria per la valutazione dell impatto acustico nella redazione dei Put. Un esempio applicativo. V Convegno SIDT, Napoli, Cohon J.L., Multiobjective programing and planning, Academic Press, Colorni A., Malcevschi S., Manuale per la redazione degli studi di impatto ambientale, Regione Lombardia, Milano, Colorni A., Laniado E., SILVIA: a software package for EIA, 13 Meeting of the International Association for Impact Assessment, Shangai, Cosa M., Cocchi A., Collatuo S., Cosa G., Rocco L., "Rumore e vibrazioni. Valutazione e criteri di difesa.", Vol.1, 2, 3, Maggioni Ed., Goicoechea A., Hansen D.R., Duckstein L., Multiobjective decision analysis with engineering and business applications, J. Wiley, New York, Macmillan R.H., "The control of noise from surface transport.", Journal of Saund and Vibration 173, 43,
7 Romani P., Ventura F., La rumorosità ambientale: il rumore delle barriere acustiche Pitagora Editrice Bologna, 25 Quaderno di tecniche di protezione ambientale: rumore industriale e urbano. 7
Zonizzazione Acustica
Zonizzazione Acustica Relazione POLO SCIENTIFICO TECNOLOGICO LOMBARDO Consulenti: dott. arch. Luca Bertagnon dott. arch. Claudio Scillieri 0 introduzione La zonizzazione acustica è la classificazione del
DettagliLE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO
LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO Roberto Malatesta. William Marcone Ufficio Tecnico (giugno 2008) LA PROTEZIONE DAL RUMORE DEGLI EDIFICI, LA NORMATIVA NAZIONALE La maggior sensibilità delle persone
DettagliPROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO
VIII Incontro EXPERT PANEL EMISSIONI DA TRASPORTO STRADALE Roma, 5 novembre 2003 PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO Massimo Capobianco, Giorgio Zamboni
DettagliIsolamento acustico. Dicembre 2005. I Farinelli srl Cenni sull isolamento acustico. Pagina 1 di 7
Isolamento acustico Dicembre 2005 I Farinelli srl Cenni sull isolamento acustico. Pagina 1 di 7 Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1 Marzo 1991 Limiti massimi di esposizione al rumore
DettagliDISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO
DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO Anno 2014 Inquadramento del tema Il rumore è fra le principali cause del peggioramento della qualità
DettagliCAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)
CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il
DettagliD.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore.
D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Vista la legge 26 ottobre 1995, n. 447, recante "Legge quadro sull'inquinamento
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliMetodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici
Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Per effettuare il monitoraggio degli impianti fotovoltaici è stato scelto il metodo di acquisizione dati proposto dal Dott. Ing. F. Spertino, Dott. Ing.
DettagliAnalisi e diagramma di Pareto
Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo
DettagliCATEGORIE DI ATTIVITA CONSULENZE IN PROCEDIMENTI GIUDIZIARI 4.0 BONIFICA ACUSTICA/ PROGETTAZIONE ACUSTICA
1. Tabella delle categorie di attività CATEGORIE DI ATTIVITA MISURE RELAZIONI TECNICHE REQUISITI ACUSTICI DELLE SORGENTI SONORE NEI LUOGHI DI INTRATTENIMENTO DANZANTE E DI PUBBLICO SPETTACOLO ex DPCM 215/99
DettagliIndice di rischio globale
Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario
Dettagli8.10: CONFRONTO SCENARIO TENDENZIALE CANTIERE B VISTA SUD EST
Tavola 8.10: CONFRONTO SCENARIO TENDENZIALE CANTIERE B VISTA SUD EST - Flussi di traffico sulla rete viaria locale. Fascia oraria 7:30 8:30. Veicoli equivalenti Pagina 135/145 Tavola 8.11: CONFRONTO SCENARIO
DettagliModelli di simulazione acustica
Modelli di simulazione acustica rappresentano il metodo più veloce per condurre un analisi previsionale e permettono di simulare tutte le sorgenti sonore, tenendo in considerazione i parametri che influenzano
Dettagli6.1. Risultati simulazioni termovalorizzatore Osmannoro2000
pag. 217 6. Risultati Di seguito si riportano i risultati relativi alle diverse simulazioni di diffusione atmosferica degli inquinanti effettuate. In particolare sono riportati i risultati sotto forma
DettagliRegione Calabria Dipartimento n.9 Lavori Pubblici Settore Programmazione e gestione infrastrutture di trasporto - Assistenza APQ trasporti
UNIONE EUROPEA REPUBLICA ITALIANA REGIONE CALABRIA S.U.A. Calabria Regione Calabria Dipartimento n.9 Lavori Pubblici Settore Programmazione e gestione infrastrutture di trasporto - Assistenza APQ trasporti
Dettagli03. Il Modello Gestionale per Processi
03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma
DettagliLa quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2
La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui energetici ed emissioni di CO 2 Rapporto di Sostenibilità 2011 I benefici di BIOCASA su energetici e emissioni di CO 2 Il Progetto BIOCASA è la risposta di
Dettagli6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento
Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliConfronto tra i vettori dei pesi
Confronto tra i vettori dei pesi Tra aprile e maggio 2005 sono stati intervistati vari soggetti rappresentativi della società di Sirmione e alcuni rappresentanti dell Amministrazione Comunale. Le interviste
DettagliAPPALTI e CONCESSIONI
DOTAZIONE INFRASTRUTTURE: DATI UE E NAZIONALI L ISPO (Istituto per gli studi sulla Pubblica opinione) ha reso noti i dati di una ricerca comparata sulle infrastrutture, sia a livello comunitazio che nazionnale.
DettagliNorme Tecniche di Attuazione
COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO SETTORE SVILUPPO DEL TERRITORIO SERVIZIO URBANISTICA SERVIZIO AMBIENTE PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale
DettagliSymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema
SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema Il modulo Ventilazione Standard permette di effettuare la progettazione integrata (disegno e calcoli) in AutoCAD di reti di canali aria (mandata e ripresa). Il disegno
DettagliPREVISIONE E COSTO DELLA MITIGAZIONE DEL TRAFFICO: COMPARAZIONE TRA I MODELLI
STUDIO DI INGEGNERIA ACUSTICA ing. Raffaele PISANI Via A. Manzoni, 6-10090 Sangano (TO) Tel. / Fax 011-9561261 - Email: sia.pisani@tin.it PREVISIONE E COSTO DELLA MITIGAZIONE DEL TRAFFICO: COMPARAZIONE
DettagliV= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.
LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliSOFTWARE PER LA RILEVAZIONE DEI TEMPI PER CENTRI DI COSTO
SOFTWARE PER LA RILEVAZIONE DEI TEMPI PER CENTRI DI COSTO Descrizione Nell ambito della rilevazione dei costi, Solari con l ambiente Start propone Time&Cost, una applicazione che contribuisce a fornire
DettagliIL RUMORE DA TRAFFICO STRADALE
INDICE ARGOMENTI 1) Sorgenti di rumore di un veicolo a motore 2) Misura dell emissione sonora di un veicolo 3) Livelli di emissione sonora e velocità 4) Livelli di emissione sonora e categorie di veicoli
Dettagli1. Nuovi e già vecchi 2. In classe A si vive meglio 3. L edilizia da riqualificare 4. I vantaggi dei cappotti termici 5. Anche le archistar devono
1. Nuovi e già vecchi 2. In classe A si vive meglio 3. L edilizia da riqualificare 4. I vantaggi dei cappotti termici 5. Anche le archistar devono studiare 6. Ecoquartieri? «Tutti in classe A» è una campagna
Dettagli«VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DI UN PANNELLO A MESSAGGIO VARIABILE LOCALIZZATO NELLA PIANA DI LUCCA»
«VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DI UN PANNELLO A MESSAGGIO VARIABILE LOCALIZZATO NELLA PIANA DI LUCCA» SISTEMI DI INFORMAZIONE I sistemi di informazione sono apparati costituiti da strumentazione connessa
DettagliFigura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica
Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati
DettagliReport Monitoraggio Traffico
2012 Campagna di Monitoraggio presso il Comune di Berlingo nel periodo da 26/06/2012 al 28/06/2012 Redatta Giovanni Santoro Verificata e Approvata Prof. Ing. Maurizio Tira Sommario Premessa... 3 Obiettivo
DettagliSAFETY & MOVING. Miglioramento delle pratiche di efficienza produttiva. 6 maggio 2014. ing. Marco Lanciai
SAFETY & MOVING Miglioramento delle pratiche di efficienza produttiva 6 maggio 2014 ing. Marco Lanciai Indice Assemblaggio Gestione dei magazzini Movimentazione di merci e materiali 2 Contesto storico
Dettaglie-dva - eni-depth Velocity Analysis
Lo scopo dell Analisi di Velocità di Migrazione (MVA) è quello di ottenere un modello della velocità nel sottosuolo che abbia dei tempi di riflessione compatibili con quelli osservati nei dati. Ciò significa
DettagliCustomer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo
Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo Hobbes, Locke,Rousseau: Il patto sociale su cui è basato lo Stato moderno implica che i Governi che si succedono soddisfino i bisogni
DettagliUNI EN ISO 9001:2008 Certificato n.9175.arpl
L aeroporto di Bergamo Orio al Serio insiste sul territorio dei comuni di Orio al Serio, di Grassobbio e di Seriate, e si trova a pochi chilometri dal centro di Bergamo. Lo sviluppo programmato a partire
DettagliDownload. Informazioni F.A.Q. Link. 1 di 5 27/12/2014 21.13. Lo strumento DOCET
1 di 5 27/12/2014 21.13 Sito aggiornato il 30/10/2014 IVA: 02118311006 Download Lo strumento DOCET DOCET è uno strumento di simulazione a bilanci mensili per la certificazione energetica degli edifici
DettagliSTRUMENTI LEGISLATIVI PER LA TUTELA DEL CITTADINO E DELL AMBIENTE
nell ambiente esterno STRUMENTI LEGISLATIVI PER LA TUTELA DEL CITTADINO E DELL AMBIENTE La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce
DettagliGESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi
GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:
DettagliLa distribuzione Normale. La distribuzione Normale
La Distribuzione Normale o Gaussiana è la distribuzione più importante ed utilizzata in tutta la statistica La curva delle frequenze della distribuzione Normale ha una forma caratteristica, simile ad una
DettagliPIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA
Allegato A alla Delibera Consiglio comunale n. 157 del 16/12/02 COMUNE DI PERUGIA PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Relazione INDICE 1. Fonti normative e finalità 2. Situazione attuale 3. Obiettivi operativi
DettagliACUSTICA E INQUINAMENTO DA RUMORE
ACUSTICA E INQUINAMENTO DA RUMORE IL SUONO Propagarsi di onde meccaniche in un mezzo. Le onde fanno vibrare la membrana del timpano dando la sensazione sonora. La frequenza del suono è data dal numero
DettagliScheda tecnica Progetto infrastrutturale
Scheda tecnica Progetto infrastrutturale ALLEGATO I SEZIONE I: identificazione dell intervento Contratto d Area/Patto Territoriale: Responsabile Unico/Soggetto Responsabile: 1. Nome identificativo dell
DettagliPer dimostrare i benefici della citylogistics in presenza di condizioni favorevoli per farla decollare, abbiamo deciso di costruire un modello di
Per dimostrare i benefici della citylogistics in presenza di condizioni favorevoli per farla decollare, abbiamo deciso di costruire un modello di simulazione con l aiuto della società Flexcon di Torino
DettagliProgetto promosso e finanziato dalla. Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise
Osservatorio Regionale sui Trasporti, la logistica e le infrastrutture in Molise Progetto promosso e finanziato dalla Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise Rapporto finale Gennaio 2008
DettagliINQUINAMENTO ACUSTICO
Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria INQUINAMENTO ACUSTICO Ing. Giorgio Baldinelli RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI: D.P.C.M. 01/03/91 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti
DettagliI contributi pubblici nello IAS 20
I contributi pubblici nello IAS 20 di Paolo Moretti Il principio contabile internazionale IAS 20 fornisce le indicazioni in merito alle modalità di contabilizzazione ed informativa dei contributi pubblici,
DettagliPiano di gestione della qualità
Piano di gestione della qualità Pianificazione della qualità Politica ed obiettivi della qualità Riferimento ad un eventuale modello di qualità adottato Controllo della qualità Procedure di controllo.
Dettagli1.4 DESCRIZIONI E INTERPRETAZIONI. 1.4. Commercio e attività produttive
DESCRIZIONI E INTERPRETAZIONI 1.4. Commercio e attività produttive 1.4 ANALISI E DATI Lo spazio attualmente occupato dal commercio e delle attività produttive è l 11% del territorio, pari 1.707.968 mq.
Dettaglistudiogamma srl ingegneria impiantistica
ingegneria impiantistica Ministero infrastrutture e Trasporti Ufficio Legislativo Gabinetto, 2763/307/21 del 16/02/2004 UL. All ordine degli Ingegneri della Provincia di Como. OGGETTO: Richiesta di parere
DettagliPROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE
PROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE CATEGORIA AREE DEFINIZIONE IMPLICAZIONI CHIAVE Relazioni e Comunicazione Interpersonale A - B - C Sviluppo delle conoscenze e Abilità Qualità e Prestazioni Soddisfazione
Dettaglidella manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.
L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono
DettagliAUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05
AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 Documento approvato con DGR 1532 del 2.12.2005 - Allegato 2 - ALLEGATO 2
DettagliELEMENTI DI DEMOGRAFIA
ELEMENTI DI DEMOGRAFIA 2. Caratteristiche strutturali della popolazione Posa Donato k posa@economia.unisalento.it Maggio Sabrina k s.maggio@economia.unisalento.it UNIVERSITÀ DEL SALENTO DIP.TO DI SCIENZE
DettagliIDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE
IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE 51 Dichiarazione d intenti (mission statement) La dichiarazione d intenti ha il compito di stabilire degli obiettivi dal punto di vista del mercato, e in parte dal
DettagliLa relazione presenta quanto emerso dalla prima indagine condotta sugli utenti della Biblioteca Isimbardi.
INTRODUZIONE La relazione presenta quanto emerso dalla prima indagine condotta sugli utenti della Biblioteca Isimbardi. Nel corso di alcuni mesi del 2008 sono state distribuite delle schede anonime, da
DettagliProcedura concordata tra Regione e Province per l attuazione del 3 Programma di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale
Procedura concordata tra Regione e Province per l attuazione del 3 Programma di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale DOCUMENTO DI SINTESI Sommario: 1.Campo d intervento... 2.Obiettivi...
DettagliIl riduttore di focale utilizzato è il riduttore-correttore Celestron f/ 6.3.
LE FOCALI DEL C8 Di Giovanni Falcicchia Settembre 2010 Premessa (a cura del Telescope Doctor). Il Celestron C8 è uno Schmidt-Cassegrain, ovvero un telescopio composto da uno specchio primario concavo sferico
DettagliGUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE
GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE L applicazione elaborata da Nordest Informatica e disponibile all interno del sito è finalizzata a fornirvi un ipotesi dell impatto economico
DettagliSistema di diagnosi CAR TEST
Data: 30/09/09 1 di 7 Sistema di diagnosi CAR TEST Il sistema di diagnosi CAR TEST venne convenientemente utilizzato per: - verificare che la scocca di un veicolo sia dimensionalmente conforme ai disegni
DettagliNota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali
Nota interpretativa La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Febbraio 2012 1 Mandato 2008-2012 Area di delega Consigliere Delegato
DettagliL IDENTIFICAZIONE STRUTTURALE
e L IDENTIFICAZIONE STRUTTURALE I problemi legati alla manutenzione e all adeguamento del patrimonio edilizio d interesse storico ed artistico sono da alcuni anni oggetto di crescente interesse e studio.
DettagliI CONTRATTI DI RENDIMENTO ENERGETICO:
SERVIZI I CONTRATTI DI RENDIMENTO ENERGETICO: OPPORTUNITÀ ED ESPERIENZA Maurizio Bottaini Federesco (Federazione Nazionale delle Esco) Federesco BEST PRACTICE ENERGY SERVICE COMPANY, quali operatori di
DettagliInsegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie
Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Territorio ed infrastrutture di trasporto La meccanica della locomozione: questioni generali Il fenomeno dell aderenza e l equazione generale del moto
DettagliTrasparenza e Tracciabilità
Trasparenza e Tracciabilità Il punto di vista delle stazioni appaltanti e le tipologie di strumenti informatici di supporto Dott. Ing. Paolo Mezzetti Ferrara 8 Maggio 2015 Contenuti I Profilo STEP II Il
DettagliS.P. 58 MAPPATURA ACUSTICA RETE STRADALE PROVINCIALE. (D.Lgs. 194/2005)
ettore Infrastrutture, Interventi trategici e Mobilità Gruppo di Lavoro: Direttore Arch. Antonio Infosini, Arch. Laura Casini, Geom. Antonino Marfia MAPPATURA ACUTICA RETE TRADALE PROVINCIALE.P. 58 AI
DettagliLA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1
LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1 I CODICI 1 IL CODICE BCD 1 Somma in BCD 2 Sottrazione BCD 5 IL CODICE ECCESSO 3 20 La trasmissione delle informazioni Quarta Parte I codici Il codice BCD
DettagliIgiene urbana. Indagine sulla soddisfazione degli utenti Confronto tra Torino, Milano, Bologna e Roma. Anno 2011. a cura di Mirko Dancelli
Igiene urbana Indagine sulla soddisfazione degli utenti Confronto tra Torino, Milano, Bologna e Roma Anno 2011 a cura di Mirko Dancelli Osservatorio del Nord Ovest - Università degli Studi di Torino SOMMARIO
DettagliGUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING
WWW.SARDEGNAIMPRESA.EU GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING A CURA DEL BIC SARDEGNA SPA 1 S OMMAR IO LA FUNZIONE DEI REPORT... 3 TIPOLOGIA DEI REPORT... 3 CRITERI
DettagliExport Development Export Development
SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale
DettagliProvincia- Revisione della disciplina delle funzioni
Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;
DettagliConfronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento
Capitolo 6 Risultati pag. 447 Confronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo
DettagliINDICE. 1 Livello di prestazione...4 2 Metodo di verifica in fase progettuale...5 3 Metodo di verifica a lavori ultimati...6
INDICE 1 Livello di prestazione...4 2 Metodo di verifica in fase progettuale...5 3 Metodo di verifica a lavori ultimati...6 Pag. 2 di 6 Premessa Il Requisito I1 Controllo dell inquinamento acustico ha
DettagliD.Lgs.194/05 - MAPPATURA ACUSTICA STRATEGICA AGGLOMERATO DI MILANO
RIF. NORMATIVO OBIETTIVO DEL LAVORO D.Lgs.194/05 - MAPPATURA ACUSTICA STRATEGICA AGGLOMERATO DI MILANO NAZIONE ITALIA note TIPOLOGIA DI LAVORO Mappatura Acustica x Piano d'azione Pino di Risanamento DM
DettagliOLTRE L INFRASTRUTTURA PER UNA NUOVA CULTURA DELLA MOBILITÀ e
CONVEGNO VENERDÌ 6 MARZO 2015 OLTRE L INFRASTRUTTURA PER UNA NUOVA CULTURA DELLA MOBILITÀ e 10 ma edizione dello SWOMM Scientific Workshop on Mountain Mobility and Transport La montagna nella legislazione
Dettagli7.2 Indagine di Customer Satisfaction
7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,
DettagliEA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliBonus casa: recupero edilizio e risparmio energetico potenziati al 50 e 65% fino al 31.12.2013. (DL n. 63 del 04.06.2013)
Ai gentili clienti Loro sedi Bonus casa: recupero edilizio e risparmio energetico potenziati al 50 e 65% fino al 31.12.2013 (DL n. 63 del 04.06.2013) Gentile cliente con la presente intendiamo informarla
DettagliIndice 1. PREMESSA... 3 3.2 INTERVENTO DI PROGETTO... 5 5. DETERMINAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO... 7 5.1 RISULTATI... 7
Pag. 2 di 10 Indice 1. PREMESSA... 3 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 3 3. DESCRIZIONE DELL INTERVENTO... 4 3.1 INQUADRAMENTO GENERALE... 4 3.2 INTERVENTO DI PROGETTO... 5 4. LIMITI DI RUMOROSITÀ... 6 5.
DettagliESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 13-07-1999 (punto N. 20. ) Delibera N.788 del 13-07-1999
REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 13-07-1999 (punto N. 20. ) Delibera N.788 del 13-07-1999 Proponente CLAUDIO DEL LUNGO DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE TERRITORIALI E
DettagliLa mobilità sostenibile: le soluzioni per diminuire gli impatti energetici ed ambientali generati dai trasporti.
La mobilità sostenibile: le soluzioni per diminuire gli impatti energetici ed ambientali generati dai trasporti. Gabriella Messina Servizio Mobilità sostenibile Roma, 14 maggio 2015 Consumi del settore
DettagliABSTRACT report: VALUTAZIONE DEI SISTEMI DI TRASPORTO NELL AREA DI RIFERIMENTO E DELLE EMISSIONI CONNESSE
ABSTRACT report: VALUTAZIONE DEI SISTEMI DI TRASPORTO NELL AREA DI RIFERIMENTO E DELLE EMISSIONI CONNESSE PARTNER: SLALA DATA: MAGGIO 2008 Lo studio effettuato da SLALA contiene una descrizione della situazione
DettagliLA MOBILITA' A SAN GIOVANNI VALDARNO
LA MOBILITA' A SAN GIOVANNI VALDARNO Il presente questionario ha lo scopo di stimare parametri di mobilità caratteristici delle famiglie residenti nelle aree del Comune di San Giovanni Valdarno nell'ambito
DettagliPIT Progetto Integrato Territoriale Stazione accessibile. Integrazione delle politiche di riqualificazione del centro urbano di Terni
PIT Progetto Integrato Territoriale Stazione accessibile. Integrazione delle politiche di riqualificazione del centro urbano di Terni IL PIT Il Progetto Integrato Territoriale ed il POR-FESR 2007-13 Il
Dettagli(Esercizi Tratti da Temi d esame degli ordinamenti precedenti)
(Esercizi Tratti da Temi d esame degli ordinamenti precedenti) Esercizio 1 L'agenzia viaggi GV - Grandi Viaggi vi commissiona l'implementazione della funzione AssegnaVolo. Tale funzione riceve due liste
DettagliRISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE
RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE Sala delle Colonne BPM Milano 29 aprile 2010 Francesco G. Paparella Presidente AIBA PERCHE IL BROKER Nel 2009 i broker: hanno intermediato il 46,1% dei rami
DettagliREGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio
REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SAN PIETRO DI MORUBIO Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio DITTA A.E.T.
DettagliIl mercato mobiliare
Il mercato mobiliare E il luogo nel quale trovano esecuzione tutte le operazioni aventi per oggetto valori mobiliari, ossia strumenti finanziari così denominati per la loro attitudine a circolare facilmente
DettagliMisure finanziarie del rendimento: il Van
Misure finanziarie del rendimento: il Van 6.XI.2013 Il valore attuale netto Il valore attuale netto di un progetto si calcola per mezzo di un modello finanziario basato su stime circa i ricavi i costi
DettagliParte I: Meccanica della locomozione ed armamento
Parte I: Meccanica della locomozione ed armamento 1) Meccanica della locomozione: equazione del moto, resistenze al moto, dinamica del veicolo, andamento planoaltimetrico, sopraelevazione in curva, accelerazione
DettagliSistemi di misurazione e valutazione delle performance
Sistemi di misurazione e valutazione delle performance 1 SVILUPPO DELL'INTERVENTO Cos è la misurazione e valutazione delle performance e a cosa serve? Efficienza Efficacia Outcome Requisiti minimi Indicatori
DettagliRIDURRE I COSTI ENERGETICI!
Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo
DettagliIL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci
UNIVERSITA MILANO BICOCCA Corso di laurea di primo livello in servizio sociale anno accademico 2009-2010 Progettare il sociale Prof. Dario A. Colombo IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO Elementi essenziali di
DettagliCOMUNE DI SOLBIATE ARNO
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi
Dettagli1. LA MOBILITA ATTUALE NELL AREA DI STUDIO
1. LA MOBILITA ATTUALE NELL AREA DI STUDIO Il settore di città Flaminio Foro Italico è compreso nell ansa del Tevere definita a nord da Piazzale di Ponte Milvio, dal sistema del Foro Italico e dello stadio
DettagliProgramma Infrastrutture Strategiche
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Programma Infrastrutture Strategiche 6 Documento di Programmazione Economica e Finanziaria Programmare il Territorio le Infrastrutture le Risorse Giugno 2008
DettagliMetodologia. 5 rapporto sull energia
2 Metodologia 5 rapporto sull energia 23 2.1 Usi finali e consumi finali Per l aggiornamento del bilancio energetico provinciale al 2005 si è adottata la stessa metodologia utilizzata per il Quarto Rapporto
DettagliGIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω
GIROSCOPIO Scopo dell esperienza: Verificare la relazione: ω p = bmg/iω dove ω p è la velocità angolare di precessione, ω è la velocità angolare di rotazione, I il momento principale d inerzia assiale,
Dettagli