Business continuity e disaster recovery per le PA: obblighi di legge, strategie e opportunita. amministrazioni. Milano, 22 novembre 2012

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1 Business continuity e disaster recovery per le PA: obblighi di legge, strategie e opportunita La Continuità Operativa delle pubbliche amministrazioni Milano, 22 novembre 2012 Giovanni Rellini Lerz responsabile Sezione Continuità Operativa rellini@digitpa.gov.it

2 Prima dell art.50 bis Iniziative prevalentemente limitate alle organizzazioni più critiche e complesse In molti casi attenzione soprattutto alle soluzioni tecniche 2005 istituzione del Centro di competenza sulla continuità operativa presso CNIPA 2006 Linee guida alla continuità operativa nella PA Quaderno CNIPA n La Continuità operativa nella PA: Casi di studio Quaderno n. 35 (MEF/Sogei, Min. P.I., Min. Trasporti, Istituti Previdenziali e assicurativi, CSI Piemonte) 2

3 Un esempio pre-50bis: il Centro Unico di Back-up degli enti previdenziali e assicurativi 3

4 Evoluzione del Centro Unico di Back-up degli enti previdenziali e assicurativi 4

5 Nuovo Codice dell Amministrazione Digitale l articolo 50-bis (Continuità operativa) Dlgs , n.235 : 1. In relazione ai nuovi scenari di rischio, alla crescente complessità dell attività istituzionale caratterizzata da un intenso utilizzo della tecnologia dell informazione, le pubbliche amministrazioni predispongono i piani di emergenza in grado di assicurare la continuità delle operazioni indispensabili per il servizio e il ritorno alla normale operatività. 2. Il Ministro per la pubblica amministrazione e l innovazione assicura l omogeneità delle soluzioni di continuità operativa definite dalle diverse Amministrazioni e ne informa con cadenza almeno annuale il Parlamento. 5

6 Compiti delle pubbliche amministrazioni 3. A tali fini, le pubbliche amministrazioni definiscono : a) il piano di continuità operativa: fissa gli obiettivi e i principi da perseguire, descrive le procedure per la gestione della continuità operativa, anche affidate a soggetti esterni. Il piano tiene conto delle potenziali criticità relative a risorse umane, strutturali, tecnologiche e contiene idonee misure preventive. Le amministrazioni pubbliche verificano la funzionalità del piano di continuità operativa con cadenza biennale; b) il piano di disaster recovery: stabilisce le misure tecniche e organizzative per garantire il funzionamento dei centri di elaborazione dati e delle procedure informatiche rilevanti in siti alternativi a quelli di produzione. DigitPA, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, definisce le linee guida per le soluzioni tecniche idonee a garantire la salvaguardia dei dati e delle applicazioni informatiche, verifica annualmente il costante aggiornamento dei piani di disaster recovery delle amministrazioni interessate e ne informa annualmente il Ministro per la pubblica amministrazione e l innovazione. 6

7 Compiti delle pubbliche amministrazioni 4. I piani di cui al comma 3 sono adottati da ciascuna amministrazione sulla base di appositi e dettagliati studi di fattibilità tecnica; su tali studi è obbligatoriamente acquisito il parere di DigitPA. 7

8 Ruoli e funzioni per attuazione art. 50-bis del CAD AID(ex DigitPA): Emette le Linee Guida (LG) PP.AA.: Implementano le soluzioni e predi-spongono i piani di CO e di DR sulla base dello SFT e del parere di AID; Verificano con cadenza biennale la funzionalità del Piano di CO ; Garantiscono la manutenzione della soluzione e informando AID Inviano a AIDannualmente l aggiornamento del piano di DR PP.AA. : Predispongono e sottopongono al parere di AID studi di fattibilità tecnica (SFT), AID: verifica annualmente i aggiornamento dei piani di DR AID: emette pareri su SFT Il Ministro assicura l omogeneità delle soluzioni informando con cadenza annuale il Parlamento 8

9 Le Linee Guida le linee guida sono state emanate il 28 nov 2011 e sono disponibili nel sito di AID (ex DigitPA) ancorché l art. 50-bis preveda la produzione, a cura dell Agenzia per l Italia Digitale (AID), delle linee guida per le soluzioni tecniche idonee a garantire la salvaguardia dei dati e delle applicazioni, di cui questo documento è l attuazione, i contenuti del documento sono stati estesi anche a: indicazioni nel merito dei contenuti e della produzione del piano di continuità operativa aspetti organizzativi indicazioni e schemi di massima dello studio di fattibilità tecnica per fornire alle Amministrazioni gli elementi necessari al completo adempimento dei dispositivi dell articolo. un gruppo di lavoro costituito da AID con rappresentanze di Amministrazioni, aziende pubbliche e di settore, rappresentanze del mondo bancario sta lavorando a una prima revisione delle LG solo per aggiornamenti e aggiunte 9

10 Il perimetro di applicazione della CO delle pubbliche amministrazioni Il perimetro di applicazione della continuità operativa ICT deve comprendere almeno: 1. le applicazioni informatiche e i dati del sistema informativo indispensabili all erogazione dei servizi e allo svolgimento delle attività (informatiche e non); 2. le infrastrutture fisiche e logiche che ospitano sistemi di elaborazione; 3. i dispositivi di elaborazione hw e sw che permettono la funzionalità delle applicazioni realizzanti i servizi dell amministrazione; 4. le componenti di connettività locale e/o remota/geografica; 5. ciò che serve per consentire lo svolgimento delle attività del personale informatico, sia interno all amministrazione, sia, se presente, esterno, ma correlato al sistema informativo stesso; 6. le modalità di comunicazione ed informazione al personale utilizzatore del sistema informativo all interno dell amministrazione e ai fruitori esterni dei servizi del sistema informativo dell amministrazione, siano essi cittadini, imprese, altre amministrazioni; 7. le misure per garantire la disponibilità dei sistemi di continuità elettrica (UPS e gruppi elettrogeni) e più in generale la continuità di funzionamento del sistema informativo; 8. la gestione dei posti di lavoro informatizzati dell amministrazione; 9. i servizi previsti per l attuazione del C.A.D. (fra cui ad es. la PEC; la firma Digitale,ecc.) 10

11 Le Linee Guida in sintesi 1 Breve guida alla lettura (percorso minimo di lettura e glossario) 9 Capitoli, tra i quali Cap.4 Organizzazione delle strutture di gestione della CO Cap.5 La realizzazione della CO e delle soluzioni di DR Cap.6 Strumenti giuridici e operativi per l acquisizione di servizi di DR Cap.7 SFT, Piani di CO e Piani di DR 5 Appendici 11

12 Definizione di business continuity (BC) o continuità operativa (CO) in ambito ISO e DigitPA (Da ISO 22301:2012, Societal security Business continuity management systems Requirements, 3.3) Business Continuity (BC): capability of the organization to continue delivery of products or services at acceptable predefined levels following disruptive incident (Da Linee Guida per il DR delle PA, DigitPA 2011, Glossario ) Continuità Operativa: l insieme delle attività e delle politiche adottate per ottemperare all obbligo di assicurare la continuità nel funzionamento dell organizzazione; è parte integrante dei processi e delle politiche di sicurezza di un organizzazione; Continuità operativa ICT : la capacità di un organizzazione di adottare, attraverso accorgimenti, procedure e soluzioni tecnico-organizzative, misure di reazione e risposta ad eventi imprevisti che possono compromettere, anche parzialmente, all interno o all esterno dell organizzazione, il normale funzionamento dei 12 servizi ICT utilizzati per lo svolgimento delle funzioni istituzionali

13 Definizione di disaster recovery (DR) in ambito ISO e DigitPA (Da ISO/IEC 27031:2011, Information technology Security techniques Guidelines for information and communication technology readiness for business continuity, 3.7 ) ICT disaster recovery: ability of the ICT elements of an organization to support its critical business functions to an acceptable level within a predetermined period of time following a disruption (Da Linee Guida per il DR delle PA, DigitPA 2011, Glossario ) Disaster recovery (DR): nell ambito dell art. 50 bis del CAD, l insieme delle misure tecniche e organizzative adottate per assicurare all organizzazione il funzionamento del centro elaborazione dati e delle procedure e applicazioni informatiche dell organizzazione stessa, in siti alternativi a quelli primari/di produzione, a fronte di eventi che provochino, o possano provocare, indisponibilità prolungate 13

14 Esempio Corrispondenza LG AID e ISO/IEC LG AID ISO Coinvolgimento dei vertici dell amministrazione e ruolo della struttura di gestione Leadership and commitment Criteri e Indicazioni Organizzative Organizational roles, responsibilities and authorities Strumenti per l autovalutazione APPENDICE A: LA BUSINESS IMPACT ANALYSIS (BIA) BIA Il Comitato di gestione della crisi Incident response structure Indicazioni per il collaudo e per i test 8.5 exercising and testing Indicazioni per Il Piano di Continuità Operativa 7.2 Il Piano di Continuità Operativa 4.9 Indicazioni per la gestione e la manutenzione della soluzione di CO/DR e del Piano di CO/DR Business continuity plans 10.1 Nonconformity and corrective action 14

15 Le Linee Guida: Capitolo 5 La realizzazione della CO e delle soluzioni di DR : backup dati e conservazione presso un altro sito con spazi attrezzati per accogliere risorse elaborative in caso di disastro, con garanzia della disponibilità di risorsa di elaborazione in emergenza Tier1 Tier2 Bassa Media Alta Network Critica soluzione simile a quella di Tier 1 ma le risorse elaborative, già presenti, possono essere disponibili in tempi più brevi Tier3 Tier4 Tier 3: soluzione simile a quella di Tier 2 ma il trasferimento dei dati tra il sito primario e quello di DR avviene attraverso un collegamento di rete tra i due siti. : la soluzione prevede che le risorse elaborative, garantite coerenti con quelle del centro primario, siano sempre disponibili, permettendo la ripartenza delle funzionalità in tempi rapidi Tier5 Tier6 : la soluzione è analoga a quella del Tier4, con la differenza che l aggiornamento finale dei dati avviene solo quando entrambi i siti hanno eseguito e completato i rispettivi aggiornamenti. CRITICITÀ : la soluzione prevede che nel sito di DR le risorse elaborative, oltre ad essere sempre attive, siano funzionalmente speculari a quelle del sito primario, rendendo così possibile ripristinare l operatività dell IT in tempi molto rapidi 15

16 CIRCOLARE 1 dicembre 2011, n. 58 (G.U n. 300) Attività di DigitPA (oggi AID) e delle Amministrazioni ai fini dell attuazione degli adempimenti previsti dall articolo 50 -bis (Continuità Operativa) del «Codice dell Amministrazione Digitale» (D.lgs. n. 82/2005 così come modificato dal D.lgs. 235 La prima parte: informazioni che le Amministrazioni devono inviare a DigitPA [oggi a AID] ai fini del rilascio del parere sugli Studi di Fattibilita Tecnica (SFT) e le modalità di presentazione delle richieste come previsto dal comma 4, art. 50 bis del CAD. La seconda parte: informazioni che le Amministrazioni devono inviare a DigitPA [oggi a AID] ai fini dell attivita di verifica del costante aggiornamento dei Piani di Disaster Recovery (DR), previste dal comma 3, lettera b), art. 50 bis, del CAD./2010). 16

17 SFT: tipologie di amministrazioni Comuni Aziende sanitarie e ospedaliere Università Istituti Scolastici Province Regioni PAC Camere di Commercio Società partecipate (controllate) da PA 17

18 Esempi di servizi per un Comune Esempi di servizi per una Universita Gestione atti amministrativi (determine, delibere) Gestione Bilancio Gestione Economato (inventario, buoni economali) Gestione Edilizia Gestione Patrimonio Gestione Sanzioni, Incidenti, Turni di servizio Gestione Protocollo Gestione Servizi Sociali Gestione SIT (cartografia, civici e toponomastica) Gestione sito web Gestione Stipendi Gestione SUAP Gestione Personale (giuridico, presenze) Servizi Demografici (anagrafe, CIE, stato civile, elettorale) Albo pretorio Consultazione online presenze personale tecnicoamministrativo di Ateneo Controllo di gestione Customer satisfaction Digital signage Gestione statistiche Portale assistenza rete e servizi di rete Portale di cambio password Portale Spin-Off Produzione Badge Affidamenti incarichi attività didattiche Albo online Consultazione OPAC SBN Contabilità integrata di Ateneo Dematerializzazione procedimenti amministrativi Firma digitale remota docenti Gestione giuridico-economica del personale Gestione prove di selezione accesso programmato Gestione studenti 18

19 Esempi di servizi per una ASL Esenzione Continuità Assistenziale (ex. guardia medica) Vaccinazioni Scelta e revoca Servizio di Prevenzione e Protezione Laboratorio di analisi Impiantistica e sicurezza sul lavoro Patologie cronico degenerative e tumorali Medicina legale Protesica Consultori SERT Strutture sanitarie accreditate Sanità animale Servizio igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche Gestione amministrativo-contabile Logistica e Supply Chain Gestione asset aziendali Gestione delle risorse umane Servizi direzionali CUP diretto e/o centralizzato Esposizione referti su FSE 19

20 Esempi di servizi per una AO servizio di DEA servizio di Accettazione/Dismissione e Trasferimento ricoveri (ADT) servizio di gestione della Cartella Clinica di ricovero servizio di gestione sale operatorie servizio di gestione delle terapie intensive servizio di gestione ambulatori e casse servizio di gestione dei Laboratori Analisi servizio di gestione della Radiodiagnostica (Radiologia e Medicina Nucleare) servizio di gestione di Anatomia Patologica servizio Centro Trasfusionale (SIMT) servizio di gestione delle Prenotazioni ambulatoriali (CUP provinciale) servizio di gestione del Protocollo e Delibere portale Internet portale Intranet posta Elettronica servizio amministrativo contabile e controllo di gestione servizio gestione Risorse Umane servizio di gestione di Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro 20

21 Esempi di servizi per una Provincia (classi di servizio) Affari Generali Protocollo Affari Generali - Ufficio Giunta/Ufficio Consiglio/Gestione atti/società Partecipate Personale - Gestione Economica del Personale Personale - Rilevazione presenze Gestione Economica dell'ente - Programmazione Finanziaria Gestione Economica dell'ente - Gestione ordinativi e pagamenti Gestione Economica dell'ente - Controllo di Gestione Gestione Economale - Gestione Economato, Ordini e Magazzino Sistema bibliotecario della Provincia Settore Lavoro - Portale Sintesi Gestione Sanzioni Polizia Provinciale Rilascio licenze di Pesca Gestione venatoria Servizio zootecnia, agricolo e dell'alimentazione Albo Pretorio Siti Istituzionali Anagrafe Estesa Sovracomunale Sistema Informativo Territoriale Servizi provinciali e-gov 21

22 ALCUNI TIER SCELTI (da statistiche sugli SFT 22

23 Criticità Individuazione del responsabile della CO Relazione sul CAD Vincoli di budget Difficoltà di inserire la valutazione e le soluzioni per servizi esternalizzati, soprattutto se svolti da società inhouse Armonizzazione delle liste dei servizi e delle valutazioni di criticità per stessa tipologia di amministrazione In molti casi necessità di interventi di razionalizzazione sui siti primari (consolidamento, virtualizzazione, ) prima di adottare soluzioni di DR Rischio di moltiplicazione dei data center in assenza di soluzioni 23 condivise

24 Punti di attenzione per la richiesta di parere (1) Osservazioni sulla autovalutazione e la suddivisione dei servizi in ambito/non ambito autovalutazione di TUTTI i servizi erogati, indipendentemente se gestiti internamente o forniti da soggetti esterni (aziende, società in house, centri servizi territoriali, altre amministrazioni..); valutare i servizi erogati e NON i servizi ICT, applicativi o infrastrutturali, a supporto di quest ultimi; NON dovrebbero essere sottoposti ad autovalutazione servizi/applicazioni infrastrutturali non rivolti agli utenti finali; SE valutati, è necessario che la criticità di questi servizi sia coerente (certamente non inferiore) con quella dei servizi supportati; relativamente ai servizi non in ambito, devono essere fornite le motivazioni di esclusione; comunque, è necessario porre grande attenzione nella scelta di servizi non in ambito; devono essere assegnati valori di RPO e RTO che tengano conto della criticità dei diversi servizi, evitando di assegnare, per comodità, gli stessi valori a tutti i servizi. 24

25 Punti di attenzione per la richiesta di parere (2) Osservazioni sulle soluzioni tecniche proposte le valutazioni fornite dallo strumento di autovalutazione devono essere prese non come risultati assoluti ma piuttosto come indicazioni di massima; nel caso frequente che lo strumento di autovalutazione suggerisca più tier per i vari servizi, è consigliabile valutare l opportunità di adottare una soluzione unica di livello pari al livello massimo suggerito; in via provvisoria è anche possibile che si decida di adottare, temporaneamente, una soluzione di tier inferiore al livello suggerito per motivi di vincoli di disponibilità di spesa o se i tempi di attuazione della soluzione idonea risultassero troppo lunghi; si ricorda che l art.50 bis prevede non solamente la salvaguardia dei dati in un sito secondario ma anche la garanzia della disponibilità di sistemi elaborativi atti al ripristino dei servizi. Pertanto le Amministrazioni nello SFT devono dare evidenza della disponibilità di risorse elaborative in caso di situazione di emergenza, con modalità coerenti con i tempi di ripristino valutati per i vari servizi; è necessario verificare la coerenza tra la frequenza settimanale di trasferimento o allineamento dei dati tra sito primario e secondario con i requisiti di RPO definiti per i servizi in ambito; con riferimento ai siti di recovery, nello SFT è estremamente importante indicare la distanza tra sito primario e secondario effettiva, o comunque prevista; in generale, è opportuno che i siti di recovery siano ubicati all esterno dell area metropolitana nella quale sono presenti i siti primari e che, inoltre, utilizzino servizi (telecomunicazioni, energia, acqua, ecc.) distinti da quelli impiegati in produzione; nel caso frequente di servizi ICT in outsourcing, si richiama la attenzione sui seguenti requisiti minimi da richiedere al fornitore di servizi IT relativamente alla continuità operativa: coerenza dei livelli di servizio relativi a RPO e RTO con quanto indicato nella valutazione della criticità di ogni servizio affidato al fornitore; verifica delle caratteristiche minime del sito secondario; l evidenza della presenza nel Piano di Continuità Operativa del fornitore delle procedure di continuità relative ai servizi IT forniti all Amministrazione; l evidenza dell effettivo svolgimento di un test almeno annuale, con la partecipazione dell Amministrazione al/ai test. 25

26 Punti di attenzione per la richiesta di parere (3) INDICAZIONI PER LA RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL CAD Premessa [deve indicare brevemente quali siano le finalità principali che l Amministrazione intende raggiungere in termini di digitalizzazione dei propri servizi e delle proprie funzioni] Interventi in materia di Codice dell Amministrazione Digitale [sono riportati alcuni articoli particolarmente importanti del CAD; sceglierà l Amministrazione a quali dare rilevanza. Per ognuno degli articoli che l Amministrazione intende mettere in evidenza, deve essere fornita una DESCRIZIONE di come l Amministrazione dà attuazione al dispositivo e di quale sia lo STATO DELL ATTUAZIONE] Diritto all uso delle tecnologie. Art.3: Diritto all accesso e all invio di documenti digitali diritto ad effettuare qualsiasi pagamento in forma digitale. Artt. 4 e 5 Diritto alla qualità del servizio e alla misura della soddisfazione. Art. 7 Diritto alla partecipazione. Art. 9 Gli sportelli per le imprese. Art. 10 La riorganizzazione gestionale e dei servizi. Artt. 14 e 15. I documenti informatici. Artt. 20 e segg. Art. 40, 41 e segg. Art. 47 La firma digitale. Art. 24 Le conferenze dei servizi on line. Art. 41 La trasmissione informatica dei documenti. Art. 45 e segg. Diritto a ricevere qualsiasi comunicazione pubblica per - La posta elettronica ordinaria e certificata. Artt. 6, 45, 47, 48 La disponibilità dei dati. Art. 50. La continuità operativa. Art. 50-bis. La sicurezza delle PA. Art. 51. I siti internet delle PA. Art Diritto a trovare on line tutti i moduli e i formulari validi e aggiornati. Art. 57. Le basi di dati di interesse nazionale. Art. 60. Il riuso delle tecnologie. Art. 67 e segg. 26

27 Supporti Supporto Agenzia ID (linee guida, tool autovalutazione, schema SFT, seminari e workshop) Supporto organismi di settore ANCI/Ancitel, UPI, CISIS, IT4U, per armonizzare valutazioni servizi critici Ricerca soluzioni DR condivise tra più amministrazioni tramite: Centri Servizi Territoriali, Unioni Comuni società in house regionali, consorzi interuniversitari... Sussidiarietà da parte di Amministrazioni territorialmente più grandi: Province che supportano i Comuni del territorio Ricorso al mercato per consulenza e servizi di DR 27

28 Agenzia ID: ulteriori iniziative per la CO concluse o in corso Revisione LG, solo per aggiornamenti e aggiunte Definizione dei profili di servizio essenziali e dei loro livelli minimi per le soluzioni di disaster recovery : zioni_profili%20minimi%20servizi%20di%20d R_v_2_4_0.pdf Attività di monitoraggio delle infrastrutture della PA ai fini di una razionalizzazione dei servizi di CO/DR: in corso la ricognizione presso circa 200 PA 28

29 Definizione dei profili di servizio essenziali DR D1: Supporto alla predisposizione della documentazione per l acquisizione del parere ai sensi del comma 4, dell art. 50 bis del CAD. D2 Servizio di Predisposizione dei piani di CO/DR e di progettazione organizzativa/procedurale e tecnologica della soluzione di DR D3: Il sito di DR: aree CED e aree attrezzate per posti di lavoro D4: Componenti hw e sw della soluzione di DR D5 Servizi di replica dati per il DR D6 Servizi di rete per il DR D7 Servizi di gestione della soluzione di Dr sia in condizioni di normalità che in condizioni di emergenza D8 Servizi di verifica per le soluzioni di DR 29

30 L importanza del 50-bis (e non solo): una testimonianza Le scrivo di nuovo in tema di disaster recovery visto che in questi ultimi 20 giorni qui a Ferrare abbiamo sperimentato il terremoto. In particolare io abito a Sant'Agostino, e per il momento vivo in un camper perché sono fortunata. Il comune interno non è più agibile e la Provincia di Ferrara mi ha dislocato a lavorare per il periodo dell'emergenza immediata nel Centro Operativo Comunale di Sant'Agostino. Alla luce di questo ho capito molto bene l'importanza del disaster recovery. Nel nostro caso tutti gli archivi cartacei, tutti i dati, tutta la struttura è rimasta dentro al comune che questa settimana dovrà implodere portandosi dietro tutta la conoscenza dell'ufficio tecnico e degli altri suoi servizi. I cittadini chiedono la documentazione per sapere come sono fatte le loro case per cercare di non perderle alla prossima scossa ma noi non possiamo rispondere, abbiamo tutto in comune. Siamo (credo dignitosamente) ripartiti individuando la scuola elementare come sede, ci manca tutto dalle graffette ai pc e dopo aver recuperato un back up le funzioni anagrafe, contabilità, sito e posta sono ripartite....abbiamo toccato con mano che la domanda del cittadino, in caso di disastro, cambia molto

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