ISTRUZIONI ALLA COMPILAZIONE DEL PROGETTO DI PIP
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- Lucia Magni
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1 ISTRUZIONI ALLA COMPILAZIONE DEL PROGETTO DI PIP PREMESSA Il Piano di Inserimento Professionale serve a permettere l acquisizione di esperienze, conoscenze e competenze da parte del Giovane inserito, con lo scopo di migliorare la sua possibilità di inserimento stabile nel mercato del lavoro. A tal fine il Progetto di PIP prevede delle sezioni che tendono ad analizzare in modo dettagliato l attività che il Giovane dovrà svolgere, con particolare attenzione alle mansioni, alle competenze che dovrà acquisire in relazione al profilo professionale scelto. La complessità del Progetto, ovvero la richiesta di dettagliare le quattro mansioni, è motivato dalla necessità di fornire al Giovane una pianificazione dell attività lavorativa e formativa in cui sarà impegnato. Il Progetto è composto da cinque sezioni: 1) Anagrafica Giovane; 2) Anagrafica Azienda Ospitante; 3) Profilo Professionale oggetto del PIP; 4) Attività oggetto del PIP; 5) Visione d insieme del Progetto. Le sezioni Profilo Professionale, Attività oggetto del PIP e Visione d insieme del Progetto sono divise in sottosezioni. La sezione Attività oggetto del PIP chiede di individuare, con riferimento al Profilo Professionale, le quattro mansioni principali cui verrà adibito il Giovane durante lo svolgimento del PIP. Una volta completate tutte le sezioni del Progetto lo stesso deve essere firmato negli spazi di propria competenza. Il Progetto sia in forma cartacea che in formato elettronico, unitamente alla modulistica, dovrà essere consegnato all Associazione di Categoria di riferimento che provvederà ad inviarlo all Agenzia Regionale del Lavoro nei termini e con le modalità previste. Il file dovrà essere salvato con la seguente estensione: pip2005.[cod. az.].[cod. cv.], prendendo i riferimenti per il Cod. Az. dalla Sez. 2 Anagrafica Azienda Ospitante e per il Cod. Cv dalla Sez. 1 Anagrafica Giovane Beneficiario. Non potranno esserci differenze tra la versione elettronica in formato Excel e la stampa, pena la non ammissibilità del Progetto. Il COD. PIP è un codice attribuito al Progetto dall Agenzia Regionale del Lavoro. Le seguenti Istruzioni sono state scritte utilizzando a titolo esemplificativo e per fornire degli esempi il Profilo Professionale Cod. ISTAT (agricoltori e lavoratori agricoli di fiori e piante ornamentali di vivai e di ortive protette o in orti stabili) - GIARDINIERE. Per avanzare tra i riquadri da compilare evidenziati in giallo, si consigliare di utilizzare il tasto TAB. SEZ. 1 ANAGRAFICA DEL GIOVANE BENEFICIARIO: È necessario completare correttamente tutti i campi indicati e in particolare: CODICE CV: È il codice curriculum assegnato dalla Banca Dati Curriculum dell Agenzia Regionale del Lavoro a seguito del caricamento on-line del curriculum stesso, ricordandosi di barrare la casella di manifestazione interesse per i PIP. Il curriculum così caricato, va stampato, firmato e poi consegnato o spedito all Agenzia Regionale del Lavoro, allegando una foto formato tessera. Chi abbia già caricato il proprio CV può esclusivamente rientrare con il codice e la password assegnati e barrare la casella PIP. indicare un indirizzo per facilitare le comunicazioni ed informazioni che l Agenzia del Lavoro può fornire in tema di orientamento al lavoro e gestione del PIP. 1
2 N. DI TELEFONO CELLULARE: È importante fornire tale numero di telefono affinché l Agenzia Regionale del Lavoro possa effettuare il monitoraggio e comunicare informazioni relative all andamento del PIP, nonché inviare ai candidati informazioni urgenti via SMS. TITOLO: Cliccando nell apposita tendina che compare posizionandosi sul relativo riquadro, compaiono i titoli da selezionare tra: Diploma, Laurea, Qualifica. Indicare nel riquadro successivo come sottolineato, l indirizzo del titolo di studio: es. Laurea in Economia e Commercio o Qualifica di Idraulico. Nel caso in cui il Giovane sia in possesso di diverse qualifiche professionali, indicare la qualifica più coerente con il Profilo Professionale oggetto del PIP. Qualifiche non coerenti con il Progetto di PIP prevedono come da Avviso l esclusione del Progetto presentato. SEZ. 2 ANAGRAFICA AZIENDA OSPITANTE: Questa sezione deve essere completata con i dati dei soggetti utilizzatori; i campi dedicati all azienda ospitante si riferiscono quindi sia alle Aziende, sia alle Associazioni di Categoria nel caso in cui richiedano l attivazione di PIP per le proprie sedi. È necessario completare correttamente tutti i campi indicati salvo quelli che non sono compilabili dalle Associazioni di Categoria. DENOMINAZIONE AZIENDA: Indicare per le Aziende il nome dell azienda come risulta dall iscrizione al registro delle Imprese e per le Associazioni di Categoria il nome indicato in Convenzione. COD. AZ.: È il codice attribuito dalla Banca Dati dell Agenzia Regionale del Lavoro dopo il caricamento on-line della Scheda Azienda per le Aziende e della Scheda Associazione per le Associazioni di Categoria. Tale scheda una volta compilata va stampata, firmata dal rappresentante legale dell Azienda o dal referente dell Associazione di Categoria e spedita o consegnata all Agenzia Regionale del Lavoro. C.F.: Il codice fiscale dell azienda rappresenta l elemento identificativo dell azienda stessa pertanto è un campo obbligatorio e non va confuso con la partita Iva, anche se può avere la stessa serie numerica. COD. ISTAT: È il codice di attività economica dell azienda, meglio conosciuto come cod. Atteco. Viene indicato nelle visure della Camera di Commercio presso la quale è iscritta l Azienda Ospitante. Indicare il codice di importanza P. ISCRIZIONE AL REGISTRO DELLE IMPRESE N.: Indicare il Registro delle Imprese presso il quale l azienda è registrata ed il numero di iscrizione. ASS.NE DI CATEGORIA DI APPARTENENZA: Indicare l Associazione di Categoria a cui l azienda è associata e attraverso la quale si presenta il progetto di PIP. Questo dato deve essere riportato anche dalle stesse Associazioni di Categoria quando compilano il Progetto come soggetti utilizzatori. CONV. N.: Riportare il numero della convenzione stipulata tra Agenzia Regionale del Lavoro e l Associazione di Categoria alla quale l Azienda ospitante è associata e la data di stipula della convenzione stessa. Questo dato deve essere riportato anche dalle stesse Associazioni di Categoria quando compilano il Progetto come soggetti utilizzatori. 2
3 SEDE LEGALE: Indicare la città, l indirizzo e la provincia della sede legale dell azienda ospitante/associazione di Categoria. Può coincidere o meno con la sede operativa dell Azienda dove il Giovane andrà a svolgere il PIP. Le Associazioni di Categoria dovranno riportare l ubicazione della propria sede provinciale. Indicare un indirizzo . Per i Soggetti Ospitanti è importante fornire ed utilizzare un indirizzo di posta elettronica al fine di rendere operativa tale modalità di comunicazione tramite l ausilio del sistema informatico di cui si avvarrà l Agenzia Regionale del Lavoro per informazioni varie durante lo svolgimento dei PIP. REFERENTE AZIENDALE: È colui che si occupa della procedura dei PIP, dei contatti con l Associazione di Categoria e con l Agenzia Regionale del Lavoro. Il ruolo di referente aziendale può essere ricoperto anche dallo stesso Tutor Aziendale, ma non è obbligatorio che sia la stessa persona. SEDE DI SVOLGIMENTO DEL PIP: È la sede operativa del Soggetto Utilizzatore dove il giovane andrà a svolgere la sua attività. Può coincidere o meno con la sede legale dello stesso Soggetto Utilizzatore. Tale sede è importante al fine di ricondurre il PIP alla distribuzione tra le Province dei PIP stessi in base alle risorse destinate ad ognuna di esse, e quindi alla determinazione complessiva del numero dei PIP attivabili. N. DI ANNI DI ATTIVITÀ DELL AZIENDA: Indicare in cifre da quanti anni opera l azienda. I periodi inferiori all anno vanno arrotondati all unità inferiore. Esempio: due anni e dieci mesi = 2. CODICE AZIENDA INPS: Indicare il numero attribuito all azienda da parte dell INPS in modo che sia possibile individuare la sede provinciale di competenza e poter provvedere alle necessarie comunicazioni INPS relative al PIP ed in particolar modo per non procurare ritardi nelle comunicazioni dello sgravio e del relativo conguaglio. TUTOR AZIENDALE: Si intende per Tutor Aziendale, quel dipendente dell Azienda Ospitante che seguirà per tutta la durata del PIP il Giovane, preoccupandosi del suo inserimento in Azienda e del corretto svolgimento del PIP così come indicato nel Progetto. Il Tutor Aziendale è quindi la prima persona alla quale il Giovane si potrà rivolgere per qualsiasi tipo di problema che incontrerà durante il PIP. TUTOR ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA: È colui che, nominato dalla propria Associazione di Categoria, seguirà i rapporti con l Azienda associata beneficiaria del PIP e con l Agenzia Regionale del Lavoro per tutte le comunicazioni del caso. SEZ. 3 PROFILO PROFESSIONALE OGGETTO DEL PIP È necessario ricondurre l attività che il Giovane andrà a svolgere durante il PIP, ad un profilo professionale che andrà scelto tra un elenco (che riprende la classificazione ISTAT del 91) consultabile sul sito della Regione al indirizzo internet: all interno del S.I.L. Sardegna nella pagina dell Orientamento. Una volta trovato il profilo professionale corrispondente all attività del Giovane, riportarlo nel progetto indicando così come previsto dalla suddetta classificazione ISTAT: il CODICE ISTAT che è formato da una serie di quattro numeri, la relativa categoria professionale più la voce professionale corrispondente scelta tra le più coerenti con l attività cui verrà adibito il giovane. 3
4 3.1 DESCRIZIONE DEL PROFILO PROFESSIONALE: Riportare una descrizione generale della professione senza fare riferimento al Giovane selezionato. Tale descrizione deve avvenire sulla base dell esperienza dell Azienda Ospitante che spiegherà quindi come al suo interno viene esercitata tale professione, quale importanza ricopre per l azienda stessa e per il comparto produttivo di riferimento. 3.2 DESCRIZIONE DELLA SPENDIBILITÀ DEL PROFILO PROFESSIONALE ALL INTERNO DELL AZIENDA: Descrivere le reali prospettive di inserimento lavorativo del Giovane all interno della stessa azienda ospitante al termine del PIP; cioè dire se l azienda sta valutando di procedere all assunzione di un nuovo dipendente con la qualifica professionale corrispondente a quella del PIP. 3.3 DESCRIZIONE DELLA OCCUPABILITÀ DEL PROFILO PROFESSIONALE CON RIFERIMENTO AL MERCATO DI LAVORO REGIONALE, LOCALE E DEL COMPARTO: Indicare le possibilità di trovare lavoro che il Giovane avrà, con riguardo al Profilo Professionale oggetto del PIP, al termine dello PIP stesso (qualora non trovi occupazione nella stessa azienda ospitante). L ambito nel quale effettuare tale analisi è quello del Mercato del Lavoro Regionale, di quello prettamente locale e del relativo comparto produttivo, intendendo con esso i settori produttivi ai quali può essere ricondotto il Profilo Professionale oggetto del PIP (es. Commercio, Agricoltura etc.) SEZ. 4 ATTIVITÀ OGGETTO DEL PIP I Profili Professionali ricomprendono varie mansioni (es. Il profilo professionale di Giardiniere prevede tra le varie mansioni La Potatura L Irrigazione etc). In questa sezione si chiede di descriverne quattro per il profilo professionale indicato nel progetto alla sez Per ognuna di queste quattro mansioni è previsto una parte dedicata nel Progetto che dovrà essere compilato così come di seguito specificato. MANSIONE N Occorre indicare quattro mansioni. Indicare nell apposito riquadro, una mansione riconducibile al Profilo Professionale che sarà svolta dal Giovane nel corso del PIP sia sotto forma di attività lavorativa che formativa. 4.1 DESCRIZIONE DELLA MANSIONE: Fornire una descrizione dei compiti di cui la mansione sopraindicata è composta e l utilizzo di quali supporti tecnologici o macchinari sia richiesto per l espletamento della stessa. Questa descrizione va fatta tenendo conto della mansione in generale e non in riferimento a come verrà svolta dal Giovane nel corso del PIP es. ( Potatura La potatura si effettua con finalità artistico/estetiche ma anche curative al fine di assicurare alla pianta una corretta e si effettua nei periodi con l ausilio di strumenti quali cesoie manuali di varie misure e forme specifiche, tagliasiepe elettriche o con motore a scoppio. Segue poi la raccolta e lo smaltimento dei rami e del fogliame seguendo le norme sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti ). 4.2 COMPETENZE IN ENTRATA DEL GIOVANE: Con la descrizione delle Competenze in Entrata si vuole sapere se il Giovane ha già effettuato degli studi attinenti alla mansione specificata (es. Diploma Istituto Agrario), se ha già conseguito una Qualifica Professionale che attesti la conoscenza e competenza riguardo l espletamento della mansione (es. Corso Regionale per Forestali) o se abbia effettuato anche solo a titolo personale esperienze di lavoro similari (ad es. Hobby del giardinaggio, cura dell agrumeto di famiglia, volontariato etc.). Tali competenze devono essere verificate dall azienda dall analisi del 4
5 curriculum del Giovane, ma sopratutto devono emergere durante un colloquio conoscitivo da effettuarsi prima della predisposizione del Progetto. 4.3 OBIETTIVO CHE SI INTENDE RAGGIUNGERE: Qui invece si chiede di descrivere quali tra i compiti di cui è composta la mansione, il Giovane sarà in grado di svolgere in autonomia al termine del PIP; allo stesso modo indicare quali supporti tecnologici e macchinari necessari per l espletamento della mansione, avrà imparato ad utilizzare e condurre in autonomia. Il che vuol dire che è anche possibile che il Giovane nell arco di tempo limitato ai sei mesi, considerando anche il suo potenziale, non sia in grado di imparare tutti i compiti relativi alla mansione o non tutti con lo stesso grado di abilità. Quindi specificare i risultati che si presume verranno raggiunti alla fine del PIP e quali no, dandone anche una motivazione. 4.4 COMPETENZE IN USCITA DEL GIOVANE: Si chiede di indicare cosa concretamente il giovane imparerà, sia come conoscenze teoriche che esercizio pratico, durante il corso del PIP per poter svolgere correttamente ed in autonomia la mansione descritta e poter quindi raggiungere gli obiettivi riportati nel punto FORMAZIONE: Questa sezione è dedicata alla descrizione dell attività formativa, organizzata nella stessa azienda ospitante o all esterno, che deve essere prevista in misura non inferiore al 20%(192 ore) della durata complessiva del PIP (960 ore) e non superiore al 40% (384 ore). Attenzione però che entro tali limiti deve essere ricompresa la formazione Tecnica, quella in Affiancamento da indicare in questa sezione riservata alle singole mansioni, ma anche la formazione di tipo Trasversale che verrà descritta nella sezione 5 dedicata alla Visione d Insieme. Barrare con una X la tipologia di Formazione prevista Formazione Tecnica: Per tale tipo di Formazione si intende l attività formativa diretta ad insegnare nella pratica i compiti indicati nella mansione (es. nella potatura i rami vanno recisi all altezza del con un taglio netto per non lasciare sfilacciature ) e la conoscenza e l utilizzo degli strumenti usati per l esecuzione della stessa (illustrare il funzionamento e la corretta impugnatura di un tagliasiepe con motore a scoppio e il suo corretto rimessaggio e manutenzione). Spiegare anche il perché della scelta di tale tipo di formazione e del soggetto erogatore. Indicare infine nell apposito riquadro il totale delle ore dedicate durante tutto l arco del PIP a tale formazione e dove verrà svolta (cioè all interno dell azienda, dall Ass.ne di Categoria, altro Ente di Formazione etc.) Formazione in Affiancamento: Per tale tipo di formazione si intende l attività di insegnamento prestata direttamente sul luogo di lavoro dal Tutor aziendale o da altre persone che affianchino il Giovane nell apprendimento dei compiti relativi alla mansione. Indicare anche i motivi che hanno portato a scegliere tale tipo di formazione per acquisire le competenze e conoscenze relative alla mansione e l importanza che essa ricopre. Indicare infine nell apposito riquadro il totale delle ore dedicate in tutto l arco del PIP a questo tipo di formazione per la relativa mansione TOTALE ORE: Indicare negli appositi riquadri il totale delle ore di formazione nell arco del PIP, così come risulta dalla somma delle ore totali dedicate alla Formazione Tecnica ed in Affiancamento precedentemente indicate nei punti e ed inoltre il totale delle ore lavorative (max 80%-min.60% delle 960 ore totali di svolgimento del PIP), relative 5
6 sempre alla singola mansione. Quindi in questa sezione non vengono riportare le ore relative alla eventuale Formazione Trasversale che verrà indicata nella sezione 5. SEZ. 5 VISIONE D INSIEME DEL PROGETTO 5.1 OBIETTIVI CHE SI INTENDONO RAGGIUNGERE CON IL PIP E MODALITÀ: Al fine di fornire una visione di insieme di tutto il Progetto del PIP, si chiede di descrivere quali Obiettivi generali si intendono raggiungere con esso, tenendo in considerazione tutte le mansioni (quindi non solo quelle descritte nella sezione 4) facenti capo al profilo professionale oggetto del PIP, cercando anche di indicare i tempi in cui il Giovane se ne occuperà nel corso dei sei mesi. Quindi qui si chiede qualcosa di diverso rispetto alla descrizione dettagliata dello svolgimento delle singole mansioni; dare cioè una immagine complessiva del progetto dove le varie parti e fasi di cui è composto (mansioni, attività lavorative, formative e anche relazionali) si integrano omogeneamente al fine di ottenere un chiaro risultato finale. 5.2 COMPETENZE IN ENTRATA DEL GIOVANE IN RELAZIONE AL PROFILO PROFESSIONALE: Con la descrizione delle Competenze in Entrata si vuole sapere se il Giovane ha già effettuato degli studi attinenti al Profilo Professionale oggetto del PIP (quindi in generale e non rispetto alla mansione come richiesto nella sez. precedente; es. per il profilo di Giardiniere un Diploma in Agraria), se ha già conseguito una qualifica Professionale coerente (es. Corso Regionale per Giardinieri) o se abbia effettuato anche solo a titolo personale esperienze di lavoro similari (ad es. Hobby del giardinaggio, cura dell agrumeto di famiglia, tirocini, volontariato etc.). 5.3 COMPETENZE IN USCITA ACQUISIBILI CON IL PIP: In questa sezione si chiede di dare una visione globale delle competenze che il giovane avrà acquisito al termine del PIP.; non si tratta di un riassunto delle competenze in uscita già descritte in precedenza per le singole mansioni, ma piuttosto di descrivere il grado di professionalità raggiungibile in relazione al profilo professionale oggetto del PIP. E di aggiungere quelle competenze non riportate all interno delle singole mansioni, ad es. quelle di tipo relazionale. 5.4 FORMAZIONE TRASVERSALE: Si chiede di descrivere quella attività formativa diretta allo sviluppo e all acquisizione di capacità di interazione del giovane, dirette o indirette, con altri soggetti, che sarà a carico dell Associazione di Categoria. Nello specifico i temi trattati riguarderanno: Sicurezza e igiene sul posto di lavoro, Diritto del Lavoro e Sindacale, Orientamento tecniche e strumenti di ricerca attiva del lavoro, Organizzazione economica, comportamenti relazionali. Specificare la programmazione e l articolazione dei diversi moduli formativi, cioè da chi, come, dove, e quando tale formazione verrà effettuata. Quindi negli appositi riquadri indicare il totale delle ore dedicate a questo tipo di formazione nell arco di tutto il PIP e dove verrà erogata. 5.5 ORARIO DI SVOLGIMENTO DEL PIP: Servendosi dei campi predisposti, spiegare come sarà articolato l orario di lavoro del giovane indicando dettagliatamente se dovrà effettuare dei turni di lavoro e la loro frequenza nel corso delle settimane dei mesi o dell intero periodo del PIP. Tenere presente che il totale delle ore settimanali di attività complessiva sarà comunque sempre pari a RIPARTIZIONE DELLE ORE DI ATTIVITÀ LAVORATIVA E FORMATIVA. (da non compilarsi da parte dell utente): Riepilogo della suddivisione delle attività conteggiate in ore, da svolgere durante il PIP. 6
7 5.7 INDENNITÀ PREVISTE: In tale spazio vengono riportate l Indennità Convenzionale (pari a 3,87 Euro l ora per 160 ore per un totale di 619,20) e l Indennità Aggiuntiva, da erogarsi mensilmente. La previsione dell Indennità Aggiuntiva da corrispondere al Giovane da parte dell azienda è facoltativa, così come è discrezionale la previsione del suo ammontare, ma una volta prevista ne è obbligatoria l erogazione mensile contestuale a quella convenzionale prevista dal PIP con le stesse regole e modalità. 5.8 TABELLA RIEPILOGATIVA DELLE INDENNITÀ E DELLO SGRAVIO: In questa tabella risultano i totali delle indennità e dello Sgravio mensile che il sistema calcola automaticamente. L utente non dovrà quindi compilare nessun campo. ASSICURAZIONE INAIL: Indicare nell apposito riquadro, i riferimenti della posizione assicurativa INAIL cioè il nuovo PAT appositamente richiesto per il Giovane Beneficiario. 7
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