L evoluzione del reticolo idrografico
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- Virginia Lelli
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1 L evoluzione del reticolo idrografico romano e l urbanizzazione Uno studio dell uso del suolo in relazione al reticolo secondario del settore sud-est della Capitale, dall Unità d Italia ad oggi I depositi vulcanici ritrovati nella Marana di Grotta Perfetta e loro rapporti con la Formazione del Tavolato Maurizio Lanzini ROMA, 20 novembre 2015 Parco Regionale dell Appia Antica Via Appia Antica 42,
2 Negli anni il Dipartimento di Scienze Geologiche di 3 ha eseguito degli studi al fine di individuare le cause dei numerosi dissesti che hanno interessato i fabbricati di Via Giustiniano Imperatore (Valle di Grotta Perfetta)
3 I dissesti sono causati dalle scadenti caratteristiche geotecniche dei terreni, caratterizzati da elevato contenuto organico ed elevata deformabilità, tipici di ambienti deposizionali di tipo palustre.
4 L ambiente Lambiente deposizionale palustre della valle di Grottaperfetta sembrerebbe motivato dalla morfologia locale dello sbocco nella valle tiberina. La conformazione dei rilievi collinari rendeva difficile il la dissipazione delle dinamiche idrauliche del fosso, come si vede dalla cartografia del 1924.
5 Rapporti geografici fra la Valle di Grottaperfetta ed il Tavolato 1 Tavolato 1 Tavolato 2 Colata lavica di Capo di Bove
6 Ma La nella ricostruzione serie stratigrafica della ti emerge stratigrafia un elemento del Fosso di singolarep singolare. Grottaperfetta individua depositi limosi grigioscuro profondità e nerastri, media con di 22 Alla 30 elevato m dal p.c. contenuto (spessore di 7 8 m) organico si individua indice uno di un strato di colore ambiente grigio biancastro, ideposizionale totalmente riducente, privo di tipo di sostanza organica palustre che individua un repentino cambiamento di ambiente Il contenuto deposizionale. in Sostanza Organica èdi circa il20 25% 25%
7 La differenza cromatica dei depositi grigio g biancastri inclusi nella serie stratigrafica nerastra organica è ben visibile dai carotaggi
8 Dal punto di vista geotecnico l unità AV è caratterizzata da peso di volume molto basso (12 17 kn/m 3 ) e da una decisa prevalenza della frazione granulometrica limo argillosa Ghiaia Sabbia Limo Argilla min media mediana max
9 La successione stratigrafica individua un ambiente deposizionale di tipo palustre, fortemente riducente, che in un preciso momento ha subito un cambiamento ambientale temporaneo, susseguito dalla reimpostazione dell ambiente palustre. Per cercare la ragione di questa singolare testimonianza stratigrafica si sono eseguite le seguenti indagini : - Indagini di datazione dei livelli organici su 4 campioni - Analisi mineralogiche su 29 campioni - Analisi polliniche per la ricostruzione paleobotanica su 2 campioni Funiciello et alii, 2002, 2003; Carapezza et alii, 2005; Campolunghi et alii, 2006, 2008)
10 Si sono eseguite datazioni su 4 campioni, utilizzando il metodo del C14, localizzati a 2, -6 e 24 m slm, appartenenti alle unità AO1 e AO2, caratterizzate da elevato contenuto in sostanza organica.
11 Lo strato bianco-verdastro (non organico) risulta deposto fra 5500 e 6370 anni fa (da 3500 a 4370 anni a.c.) Tali dati sono coerenti con i depositi da lahar della Formazione del Tavolato che si sono verificati nell Olocene e fino ad epoca pre-na (Funiciello et alii, 2002, 2003; Carapezza et alii, 2005; Campolunghi et alii, 2006, 2008)
12 ANALISI MINERALOGICHE Dal punto di vista mineralogico si evidenzia come alcune significative variazioni della mineralogia (calcite e minerali Illite-Smectite) dei sedimenti avviene alla quota 5/-8 m slm, in corrispondenza dello strato AV, evidenziando un cambiamento del chimismo delle acque. Tali variazioni, potrebbero essere correlate all apporto di sedimenti cineritici freschi prodotti dall erosione, più a monte, dei depositi da lahar legati all attività del vulcano albano.
13 ANALISI POLLINICA Nel campione a 24 m slm (prima della deposizione dello strato AV) i dati evidenziano un ambiente tipicamente paludoso caratterizzato da una grande quantità di Quercie ed Ontani; le analisi, inoltre, non hanno rilevato alcuna traccia di coltivazione (età 8120 y b.p) Un secondo campione è stato prelevato alla quota di -7,8 m s.l.m., appartenente all unità AV. Il campione risulta privo di sostanza organica. Il riconoscimento delle specie polliniche è stato reso impossibile a causa di una pasta di fondo che non è stata eliminata dai lavaggi (probabilmente gesso). Età y B.P.
14 L ipotesi è che, dopo varie fasi di deposizione da lahar ( y BP) che si sono incanalati lungo il paleoreticolo reticolo wurmiano e che hanno portato al suo colmamento, intense fasi erosive sui settori a monte di questi depositi ( y BP) hanno portato i sedimenti a convogliarsi verso la Valle di Grotta Perfetta, localizzata immediatamente ad ovest della colata di Capo di Bove determinando una improvvisa, ma temporanea, variazione della sedimentazione.
15 . SEZIONE DI VIA LUCREZIA ROMANA I depositi grigio-biancastri I depositi grigio biancastri del fosso di Grottaperfetta (5,5-6,3 ky BP) possono essere correlati ad erosioni dello strato superiore HF-3 che viene definito... a matrice cineritica e con una zon al tetto con concentrazione di lapilli di pomici grigie...
16 Per chi volesse approfondire l evoluzione del fosso di Grotta Perfetta Un articolo in Geologia dell Ambiente (SIGEA) Campolunghi M.P., Lanzini M., (2009), Geologia Urbana. Evoluzione paleoambientale del fosso di Grotta Perfetta a ed individuazione delle cause di instabilità del patrimonio edilizio, Geologia dell Ambiente, Rivista della Società Italiana di Geologia Ambientale, n. 3/2009,
17 Grazie dell attenzione
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