LA GIUNTA PROVINCIALE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LA GIUNTA PROVINCIALE"

Transcript

1 LA GIUNTA PROVINCIALE Premesso che: con Legge n. 64 del 06/03/2001 è stato istituito il Servizio Civile Volontario Nazionale, le cui finalità contemplano: il concorso al dovere di difendere la Patria con mezzi alternativi a quelli militari; l attuazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale; la promozione di solidarietà e cooperazione a livello nazionale e internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona ed all educazione alla pace tra i popoli; la tutela al patrimonio nazionale (ambiente, arte, cultura, protezione civile) ed infine il contributo alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani; il D.Lgs n. 77 del 05/04/2002, entrato in vigore il 01/01/2006, ad eccezione delle disposizioni di cui all articolo 3, comma 1, relative a requisiti di ammissione e durata del servizio, entrate in vigore il 01/01/2005, ha dettato disposizioni per l attuazione, l organizzazione e lo svolgimento del Servizio Civile Nazionale quale modalità operativa concorrente ed alternativa di difesa dello Stato, con mezzi ed attività non militari; la circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 29/11/2002 enti e progetti di servizio civile nazionale ha prefigurato un sistema di accreditamento come condizione necessaria per presentare progetti di Servizio Civile Nazionale Volontario; Considerato che: possono accedere al Servizio Civile Nazionale anche gli enti non dotati di strutture stabili ad esso dedicate, attraverso gli enti di prima e seconda classe, che presentano e gestiscono i progetti per loro conto, assumendosene la responsabilità nei confronti dell Ufficio nazionale; la Provincia di Torino è dotata di una struttura di gestione stabile dedicata al Servizio Civile Nazionale Volontario, potendo così varare i relativi progetti e gestirne tutte le fasi, dalla progettazione al monitoraggio e valutazione, ed è attualmente accreditata in prima classe presso gli albi di Servizio Civile Nazionale; Ritenuto a tal fine di stipulare un accordo di partenariato, sulla base del quale gli enti non accreditati (organizzazioni d accoglienza), affidano ad un ente accreditato (ente capofila, nella fattispecie la Provincia di Torino), la presentazione e la gestione per loro conto di progetti di Servizio Civile Nazionale Volontario; Considerato che gli accordi di partenariato da stipulare a partire dall anno 2006 devono essere redatti secondo il nuovo modello appositamente predisposto dall Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, allegato 2 alla citata Circolare del 02/02/2006, che contiene gli elementi essenziali e non derogabili dell accordo stesso, con la possibilità di mere integrazioni concordate tra le parti; Ritenuto che per la predisposizione dello schema d accordo di partenariato si debba integrare il richiamato modello limitatamente ai seguenti aspetti: inserendo quali condizioni economiche (art. 5 dello schema), con riferimento al solo anno 2006, quanto stabilito dall apposita conferenza degli enti firmatari del Protocollo

2 d Intesa tra la Provincia di Torino, la Città di Torino, l Università degli Studi di Torino ed altri Enti aderenti per l avvio di una forma sperimentale di gestione coordinata del Servizio Civile Nazionale Volontario nella seduta del 31/01/2006, consentendo così di definire in modo preciso e secondo parametri inequivocabili le quote per le organizzazioni di accoglienza; per gli anni seguenti saranno poste a carico dell organizzazione di accoglienza le quote successivamente definite dall ente capofila; inserendo, per mera specificazione, nell elenco delle funzioni e competenze dell ente capofila (art. 2, comma 1 del modello di accordo), la cura della gestione amministrativa ed economica dei progetti, comprese le attività di rimborso delle spese sostenute dagli enti aderenti, la definizione degli accordi relativi ai benefici culturali e professionali e che l ente capofila rimborserà alle organizzazioni di accoglienza le spese sostenute nei limiti di quanto stabilito dall Ufficio Nazionale per il Servizio Civile; inserendo, per mera specificazione, nell elenco delle funzioni e competenze dell organizzazione d accoglienza (art. 2, comma 2 del modello di accordo), l impegno di comunicare alla struttura operativa tutte le notizie relative alla gestione amministrativa dei volontari (assenze, presenze, documentazione spese, eventuale abbandono del servizio da parte dei giovani, ecc.) secondo la tempistica definita dall ente capofila; aggiungendo un articolo per meglio definire l aspetto relativo alle spese di trasporto, vitto e alloggio e al relativo rimborso (art. 6); inserendo un articolo (art. 7) nel quale si espliciti che qualora dall attuazione dell accordo di partenariato derivi un onere in capo alla Provincia di Torino nella qualità di capofila attraverso l accollo di spese finanziate da partner pubblici, ciascun Ente aderente si accollerà la propria quota di spesa ai fini del Patto di stabilità, conformemente al punto G.3 della Circolare del Ministero dell Economia e delle Finanze 08/02/2005 n. 4. L ammontare di ciascuna spesa rilevante ai fini del Patto di stabilità ed il relativo accollo in capo a ciascun soggetto pubblico, dovrà fornire oggetto di una specifica integrazione del Protocollo in questione, ai fini di consentire l attestazione prevista dal terzultimo capoverso del Punto G.3 della Circolare richiamata ; aggiungendo nell articolo disposizioni finali il comma 2, secondo cui per quanto non espressamente previsto nell accordo si fa rinvio alla normativa vigente e alle specifiche disposizioni dell Ufficio Nazionale per il Servizio Civile ; Richiamate: la Deliberazione della Giunta Provinciale di Torino n del 14/02/2006 all oggetto Accordi di partenariato da stipulare, a decorrere dall anno 2006, con gli enti non accreditati per la gestione dei progetti. Approvazione nuovo schema - tipo, che recepisce ed integra l allegato 2 della citata Circolare del 02/02/2006; la Determinazione del Dirigente del Servizio Solidarietà Sociale della Provincia di Torino n del 15/02/2006 all oggetto Presa d atto delle quote relative all anno 2006 deliberate dalla conferenza degli enti firmatari del Protocollo d Intesa tra Provincia di Torino, Città di Torino, Università degli Studi di Torino ed altri enti aderenti, con la quale vengono definite le spese di compartecipazione a carico dell organizzazione di accoglienza; Visto l art. 134, comma 4, del citato Testo Unico e ritenuta l urgenza;

3 Con voti favorevoli unanimi, espressi in forma palese DELIBERA 1. di approvare lo schema di accordo di partenariato, allegato al presente provvedimento per farne parte integrante e sostanziale, per regolare i rapporti di collaborazione con la Provincia di Torino, al fine di presentare e gestire per conto di questo ente i progetti di Servizio Civile Nazionale Volontario; 2. di dare mandato al Dirigente d impegnare la quota di adesione di Euro 1.000,00 rinviando quella prevista per ciascun volontario all approvazione dei progetti presentati; 3. di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile con successiva votazione separata, espressa e favorevole di tutti gli intervenuti, ai sensi dell art. 134 comma 4 del D.Lgs 267/2000.

4 Allegato Servizio Civile Nazionale Accordo di partenariato tra PROVINCIA DI TORINO in appresso denominata l ente capofila (C.F ), rappresentata dal Dirigente del Servizio Programmazione Solidarietà Sociale, dott. Giorgio MERLO, nato a Torre Pellice (TO) il 24/07/48 e domiciliato per la carica in Torino, via M. Vittoria n. 12, sede della Provincia di Torino, in qualità di legale rappresentante, in applicazione dell art. 107 del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e dell art. 35, comma 2 dello Statuto e (designazione dell Ente/Organizzazione d accoglienza dei volontari) in appresso denominato/a l Organizzazione d accoglienza rappresentata da nella persona del, nato a il, domiciliato in, in qualità di legale rappresentante, ai sensi PREMESSO che ai sensi dell articolo 3 della legge 6 marzo 2001 n. 64 possono presentare progetti per il servizio civile solo gli enti in possesso dei requisiti fissati dal medesimo articolo 3; che ai sensi dell articolo 5 del decreto legislativo 5 aprile 2002, n. 77 per poter presentare progetti di servizio civile nazionale occorre essere accreditati presso gli albi di servizio civile nazionale; che con circolari dell Ufficio nazionale del servizio civile, di seguito denominato Ufficio nazionale, sono state fissate le modalità di accreditamento e di presentazione dei progetti di servizio civile nazionale; che per la selezione e l impiego dei volontari in servizio civile nazionale, i relativi progetti devono essere preventivamente approvati secondo le rispettive competenze dall Ufficio nazionale per il servizio civile, dalle Regioni o dalle Province Autonome (di seguito genericamente denominati Ufficio competente ) nel numero massimo di giovani che

5 annualmente possono essere ammessi a prestare servizio civile su base volontaria; che l ente capofila è accreditato in prima classe e come tale può gestire per conto terzi sedi di realizzazione del progetto sulla base di vincoli consortili, associativi, federativi ovvero di accordi di partenariato; che l organizzazione di accoglienza non è accreditata, ma è in possesso dei requisiti richiesti dal citato articolo 3 della legge n. 64 del 2001 per l impiego dei volontari in servizio civile nazionale; che per garantire un efficiente gestione dei volontari in servizio civile nazionale occorre svolgere azioni comuni, integrando le rispettive competenze attraverso la stipula di un apposito accordo; tutto ciò premesso, l ente capofila e l organizzazione di accoglienza quanto segue CONVENGONO Articolo 1 (Oggetto dell accordo) 1. L ente capofila e l organizzazione d accoglienza s impegnano, nel quadro della normativa vigente in materia di Servizio civile nazionale, a realizzare in uno spirito di cooperazione i progetti di Servizio civile nazionale secondo le finalità ed i principi stabiliti dalla legge n. 64 del Articolo 2 (Definizione delle rispettive funzioni e competenze) 1. L ente capofila s impegna a: a) presentare per l approvazione all Ufficio competente progetti di servizio civile nazionale a firma di un proprio progettista accreditato; b) assumersi a tal fine la titolarità dei rapporti con l Ufficio competente; c) collaborare e partecipare con l ente di accoglienza nell attività di selezione dei volontari, assumendosene la responsabilità; a) provvedere alla realizzazione dell attività di formazione per l operatore locale di progetto ed i volontari, tramite strutture dedicate e un proprio formatore accreditato; b) monitorare l andamento del progetto approvato, il suo sviluppo e i risultati raggiunti, operando ove necessario - per un diverso approccio operativo da parte dell ente di accoglienza, ivi inclusa l eventuale individuazione del responsabile locale di progetto e migliorando in tal modo le attività dei volontari; c) seguire i volontari in modo adeguato durante tutto il periodo di svolgimento del servizio civile nazionale, anche attraverso attività di un tutoraggio secondo i requisiti richiesti dalla circolare sull accreditamento; d) curare la gestione amministrativa ed economica dei progetti, comprese le attività di rimborso delle spese sostenute dagli enti aderenti; e) definire gli accordi relativi ai benefici culturali e professionali; f) garantire un sistema di comunicazione, collegamento e coordinamento tra le sedi di attuazione dei progetti attraverso una rete di operatori articolata fino al livello provinciale, al fine del controllo e della corretta gestione del servizio civile nazionale; g) raccogliere la documentazione relativa all inizio servizio e all apertura dei libretti di risparmio postale delle/i volontari;

6 h) tenere la corrispondenza con l Ufficio nazionale; i) mettere a disposizione sul proprio sito web una pagina dedicata all ente di accoglienza ed al progetto; a) l ente capofila rimborserà alle organizzazioni di accoglienza le spese sostenute nei limiti di quanto stabilito dall Ufficio Nazionale per il Servizio Civile. 1. L organizzazione d accoglienza s impegna a: a) impiegare i volontari selezionati in attività senza scopo di lucro secondo le modalità indicate nel/i progetto/i approvato/i; b) facilitare con tutti i mezzi l integrazione dei giovani nel progetto e nel suo ambiente d accoglienza, fornendo un adeguato inquadramento e un sostegno personale al volontario; c) nominare uno o in caso di più sedi di attuazione del progetto - più operatori locali di progetto, in possesso dei requisiti richiesti dall Ufficio nazionale; d) garantire la partecipazione del o degli operatori locali di progetto, alla formazione erogata dall ente capofila secondo le modalità richieste dall Ufficio nazionale; e) mettere a disposizione sul proprio sito web una pagina dedicata al progetto; f) mettere a disposizione supporti logistici e mezzi per garantire il regolare svolgimento da parte dell ente capofila delle attività di cui al precedente comma; g) informare tempestivamente l ente capofila di eventuali difficoltà o problemi connessi alla realizzazione del progetto; h) recepire le indicazioni dell ente capofila relative alla eventuale necessità di adeguamento del progetto e delle modalità di gestione dei volontari; i) comunicare alla struttura operativa tutte le notizie relative alla gestione amministrativa dei volontari (assenze, presenze, documentazione spese, eventuale abbandono del servizio da parte dei giovani, ecc..) secondo la tempistica definita dall ente capofila; j) rispettare le condizioni eventualmente offerte in materia di vitto ed alloggio. Articolo 3 (Banche dati e scambio di informazioni) 1. Le parti s impegnano, per quanto di rispettiva competenza, al rispetto della disciplina in materia di dati personali, con riferimento a quei dati personali di cui in qualsiasi modo dovessero venire in possesso nell attuazione di progetti di servizio civile nazionale. Articolo 4 (Durata dell accordo) 1. Il presente accordo di partenariato resta in vigore fino alla data di conclusione dei progetti presentati dall ente capofila e approvati dall Ufficio competente. 2. Nel periodo di vigenza del presente accordo, l organizzazione d accoglienza può presentare autonoma istanza d accreditamento presso l Ufficio competente previo assenso dell ente capofila. Articolo 5 (Condizioni economiche) 1. Le quote a carico dell organizzazione di accoglienza per l anno 2006, definite dalla Conferenza degli enti firmatari del Protocollo d Intesa tra la Provincia di Torino, la Città di Torino, l Università degli Studi di Torino ed altri Enti aderenti, avente ad oggetto l avvio di una forma sperimentale di gestione coordinata del Servizio Civile Nazionale Volontario nel territorio provinciale torinese, parametrate sulla base della natura e della dimensione del soggetto, sono le seguenti: quota annuale di adesione di Euro 1.000,00, da versare per il primo anno ad avvenuta sottoscrizione del presente accordo di partenariato, e per gli anni

7 successivi al primo entro 60 giorni dal ricevimento della richiesta inviata da questa Provincia; quota per servizi offerti di Euro 500,00 per ciascun volontario che sarà avviato al servizio, da versarsi entro 60 giorni dalla ricezione della richiesta inviata da questa Provincia. 1. Per gli anni seguenti saranno poste a carico dell organizzazione di accoglienza le quote successivamente definite dall ente capofila. Articolo 6 (Spese di trasporto, vitto e alloggio sostenute dai volontari e previste nel progetto) 1. Nell ambito del presente accordo l ente capofila gestisce dal punto di vista amministrativo i progetti, salvo quanto spettante all organizzazione d accoglienza. 1. Qualora il progetto approvato dall Ufficio competente preveda espressamente il vitto e/o l alloggio per i volontari impiegati, le relative spese sono anticipate dall organizzazione d accoglienza. 1. L organizzazione d accoglienza: a) rendiconta con accuratezza le spese di cui al comma 2 sostenute dai volontari, avvalendosi della modulistica appositamente predisposta; a) trasmette la rendicontazione all ente capofila. 4. L ente capofila cura le procedure finalizzate al rimborso da parte dell Ufficio competente, nella misura e secondo le modalità da quest ultimo definite. 4. Ogni eventuale spesa per la realizzazione del progetto non prevista nel progetto è a totale carico dell organizzazione d accoglienza. Articolo 7 (Patto di stabilità) 1. Qualora dall attuazione dell accordo di partenariato derivi un onere in capo alla Provincia di Torino nella qualità di capofila attraverso l accollo di spese finanziate da partner pubblici, ciascun Ente aderente si accollerà la propria quota di spesa ai fini del Patto di stabilità conformemente al punto G.3 della Circolare del Ministero dell Economia e delle Finanze 08/02/2005 n L ammontare di ciascuna spesa rilevante ai fini del Patto di stabilità ed il relativo accollo in capo a ciascun soggetto pubblico, dovrà fornire oggetto di una specifica integrazione del Protocollo, ai fini di consentire l attestazione prevista dal terzultimo capoverso del Punto G.3 della Circolare richiamata. Articolo 8 (Disposizioni finali) 1. Le parti s impegnano ad effettuare incontri periodici al fine di verificare l andamento dei progetti approvati, nonché di esaminare e risolvere le eventuali questioni connesse all attuazione degli stessi. 2. Per quanto non espressamente previsto nel presente accordo si fa rinvio alla normativa vigente e alle disposizioni dell Ufficio Nazionale per il Servizio Civile. Lì, Per l ente capofila d accoglienza Per l Organizzazione

8

COMUNE DI GAMBASCA PROV. DI CUNEO V E R B A L E D I D E L I B E R A Z I O N E DELLA GIUNTA COMUNALE

COMUNE DI GAMBASCA PROV. DI CUNEO V E R B A L E D I D E L I B E R A Z I O N E DELLA GIUNTA COMUNALE COPIA COMUNE DI GAMBASCA PROV. DI CUNEO V E R B A L E D I D E L I B E R A Z I O N E DELLA GIUNTA COMUNALE N. 56 OGGETTO: PARTECIPAZIONE AI PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE APPROVAZIONE ACCORDO DI

Dettagli

REGIONE PIEMONTE CONSORZIO INTERCOMUNALE SOCIO ASSISTENZIALE VALLE DI SUSA

REGIONE PIEMONTE CONSORZIO INTERCOMUNALE SOCIO ASSISTENZIALE VALLE DI SUSA REGIONE PIEMONTE CONSORZIO INTERCOMUNALE SOCIO ASSISTENZIALE VALLE DI SUSA ESTRATTO DEL VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL CON.I.S.A. VALLE DI SUSA N. 9/2010 OGGETTO: SERVIZIO

Dettagli

Preso atto del buon livello delle prestazioni rese, dei bilanci presentati dall Associazione e dei relativi impegni finanziari;

Preso atto del buon livello delle prestazioni rese, dei bilanci presentati dall Associazione e dei relativi impegni finanziari; n. 19 del 26.03.2015 LA GIUNTA COMUNALE Acquisiti i pareri in ordine alla regolarità tecnica, contabile e l'attestazione di copertura finanziaria della spesa, espressi dai responsabili dei servizi, ai

Dettagli

REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO

REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO Approvato con delibera di C.C. nr. 3 del 07.02.2015 Art.1 PRINCIPI DI CARATTERE GENERALE Il Comune di San Lorenzo Nuovo riconosce e promuove

Dettagli

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER LA VALORIZZAZIONE DEI BENI PUBBLICI

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER LA VALORIZZAZIONE DEI BENI PUBBLICI FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER LA VALORIZZAZIONE DEI BENI PUBBLICI 1. Domanda: Quanti progetti risultano ammessi al co finanziamento? Risposta: Al momento i progetti ammessi al co finanziamento

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 36/748 OGGETTO: ACCREDITAMENTO DEL CISSACA AL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE.

DELIBERAZIONE N. 36/748 OGGETTO: ACCREDITAMENTO DEL CISSACA AL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE. DELIBERAZIONE N. 36/748 OGGETTO: ACCREDITAMENTO DEL CISSACA AL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE. L anno duemilaquattordici, il giorno 27 del mese di ottobre, alle ore 9,30, in Alessandria, presso la sede del

Dettagli

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Avviso pubblico esplorativo per la ricerca e la selezione di proposte progettuali, ai sensi dell art. 60 del Regolamento generale per l attività contrattuale

Dettagli

ACCORDO DI COLLABORAZIONE. Tra REGIONE TOSCANA FONDAZIONE TOSCANA PER LA PREVENZIONE DELL USURA ONLUS

ACCORDO DI COLLABORAZIONE. Tra REGIONE TOSCANA FONDAZIONE TOSCANA PER LA PREVENZIONE DELL USURA ONLUS Allegato A ACCORDO DI COLLABORAZIONE Tra REGIONE TOSCANA e FONDAZIONE TOSCANA PER LA PREVENZIONE DELL USURA ONLUS Per la costituzione del fondo vincolato per la prestazione di garanzie integrative sui

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 3 dicembre 2013, n. 2319

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 3 dicembre 2013, n. 2319 42803 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 3 dicembre 2013, n. 2319 Recepimento dell Accordo tra Governo, Regioni e Province Autonome del 22 febbraio 2012 sui corsi di formazione abilitanti per l utilizzo

Dettagli

COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA

COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA I sottoscritti: a) (Capofila). nato a il. nella sua qualità di.. e legale rappresentante

Dettagli

COMUNE DI POGGIO A CAIANO

COMUNE DI POGGIO A CAIANO COMUNE DI POGGIO A CAIANO (Provincia di Prato) ACCORDO TRA IL COMUNE DI POGGIO A CAIANO E LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO AUSER, ANTEA E ADA PER L INSERIMENTO DI ANZIANI, PENSIONATI O IN ETA PENSIONABILE,

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI INDICE

REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI INDICE C O M U N E D I B A Z Z A N O REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI Allegato alla delibera di Consiglio Comunale n.104 del28/11/2011 INDICE Art. 1 - Finalità Art. 2- Registro comunale delle associazioni

Dettagli

REGOLAMENTO PROGETTO METANO

REGOLAMENTO PROGETTO METANO REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO OPERATIVO DELLA CONVENZIONE DI COMUNI PROGETTO METANO Ufficio Progetto Metano - Comune di Torino 1 Art. 1 FINALITA 1. Il presente Regolamento,

Dettagli

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE 1. Domanda: Con quale modalità sarà possibile ottenere chiarimenti in merito alle procedure di attuazione e rendicontazione dei progetti cofinanziati?

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA. tra

PROTOCOLLO DI INTESA. tra Prefettura di Torino Ufficio Territoriale del Governo PROTOCOLLO DI INTESA Il Prefetto di Torino nella persona del Dott. Alberto Di Pace tra e il Dirigente dell Ufficio di Ambito Territoriale per la provincia

Dettagli

L anno., il giorno. del mese di.. presso

L anno., il giorno. del mese di.. presso BOZZA DI CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI CREMONA, E I CENTRI AUTORIZZATI DI ASSISTENZA FISCALE (CAAF), PER SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA PER ASSISTENZA AI CITTADINI NELLA COMPILAZIONE E L INOLTRO DELLA DOMANDA

Dettagli

VISTO il protocollo d intesa conseguentemente elaborato, allegato alla presente a farne parte integrante formale e sostanziale; P R O P O N E

VISTO il protocollo d intesa conseguentemente elaborato, allegato alla presente a farne parte integrante formale e sostanziale; P R O P O N E DCC N. 13 DEL 09/03/2009 OGGETTO: Approvazione protocollo d intesa con la Fondazione Beato G. Tovini, onlus di Verona, per l attuazione del progetto Microcredito di soccorso, prestiti a persone e famiglie

Dettagli

COMUNE DI ANZANO DI PUGLIA

COMUNE DI ANZANO DI PUGLIA COMUNE DI ANZANO DI PUGLIA Provincia di Foggia REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 13 in data 04.06.2015

Dettagli

COMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE

COMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE COMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 24/05/2005 con deliberazione

Dettagli

VERBALE DI DETERMINAZIONE

VERBALE DI DETERMINAZIONE Comune di Marnate Provincia di Varese VERBALE DI DETERMINAZIONE DEL SERVIZIO SOCIO ASSISTENZIALE N. 122/ASS GC74/2013 del 19 DICEMBRE 2013 OGGETTO: IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO RICHIAMATA la delibera della

Dettagli

1. Il presente regolamento ha lo scopo di recepire i principi previsti per le pubbliche amministrazioni in materia di limiti ad alcune tipologie di spesa di cui al comma 2, in esecuzione della deliberazione

Dettagli

COMUNE DI SAN BONIFACIO Provincia di Verona

COMUNE DI SAN BONIFACIO Provincia di Verona DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 104 DEL 30/11/2009 OGGETTO: Convenzione con la per la gestione del servizio di trasporto degli alunni disabili frequentanti gli istituti scolastici superiori e i

Dettagli

il PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni:

il PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni: REGIONE PIEMONTE BU1 05/01/2012 Deliberazione della Giunta Regionale 28 novembre 2011, n. 117-3019 Approvazione dello schema di Protocollo di Intenti fra la Regione Piemonte e la Fondazione A.N.I.A. (Associazione

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. - su proposta dell Assessore al Territorio, Ambiente e Opere Pubbliche, Sig. Alberto Cerise; D E L I B E R A

LA GIUNTA REGIONALE. - su proposta dell Assessore al Territorio, Ambiente e Opere Pubbliche, Sig. Alberto Cerise; D E L I B E R A LA GIUNTA REGIONALE - Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 Norme in materia ambientale che, all art. 242, comma 7, stabilisce che il provvedimento di approvazione del progetto operativo di

Dettagli

Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale

Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale COPIA Deliberazione n 90 in data 30/07/2015 COMUNE DI VEDANO OLONA Provincia di Varese Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale Oggetto: SELEZIONE DI VOLONTARI DI SERVIZIO CIVILE REGIONALE - PROGRAMMA

Dettagli

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE APPROVATO CON DELIBERA DI G.C. N. 222 DEL 29/11/2011 Articolo 1 Finalità ed ambito applicativo 1. Il presente

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 31 OTTOBRE 2012 449/2012/A/EFR STIPULA DI CONVENZIONE CON LA SOCIETÀ RICERCA SUL SISTEMA ENERGETICO S.P.A., PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ A SUPPORTO DELLA VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DEI

Dettagli

Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse dal Comune

Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse dal Comune Allegato n.1 alla delibera di Consiglio Comunale n.78 del 27/07/2000 Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse

Dettagli

Comune di Morciano di Leuca PROVINCIA DI LECCE

Comune di Morciano di Leuca PROVINCIA DI LECCE Comune di Morciano di Leuca PROVINCIA DI LECCE COPIA DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE Numero 168 del 15/10/2015 OGGETTO: ACCREDITAMENTO ENTE AL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE. ATTO DI INDIRIZZO. L'anno

Dettagli

A relazione dell'assessore Tibaldi

A relazione dell'assessore Tibaldi Oggetto: AVVISO PUBBLICO RELATIVO ALLA REALIZZAZIONE DEL CATALOGO PROVINCIALE DELL'OFFERTA FORMATIVA FINALIZZATO ALL' ASSEGNAZIONE DI BUONI DI PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA' DI FORMAZIONE CONTINUA AD INIZIATIVA

Dettagli

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6

ALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6 CONVENZIONE PER LA REALIZZAZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE DEL MODELLO DI INTERVENTO IN MATERIA DI VITA INDIPENDENTE L

Dettagli

d) i criteri di valutazione dei progetti da parte del Comitato, tra i quali: 1) la riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale;

d) i criteri di valutazione dei progetti da parte del Comitato, tra i quali: 1) la riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale; IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI SULLA PROPOSTA DEL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE E CON IL MINISTRO DEI BENI E DELLE ATTIVITA

Dettagli

rendiconto circa la destinazione delle quote del 5 per mille

rendiconto circa la destinazione delle quote del 5 per mille rendiconto circa la destinazione delle quote del 5 per mille Come è noto, l articolo 63-bis del decreto legge indicato in oggetto ha riconosciuto al contribuente, per l anno finanziario 2009 la facoltà

Dettagli

84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169

84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 Criteri per la concessione dei contributi previsti dalla l.r. 70 del 19.11.2009 (Interventi di sostegno

Dettagli

5 per mille al volontariato 2007

5 per mille al volontariato 2007 Indice COORDINAMENTO REGIONALE DEI CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO DELLA LOMBARDIA 5 per mille al volontariato 2007 Inquadramento Come funziona Beneficiari Come le OdV possono accedere 1. Iscrizione

Dettagli

A relazione dell'assessore Pentenero:

A relazione dell'assessore Pentenero: REGIONE PIEMONTE BU12S1 26/03/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 23 marzo 2015, n. 19-1217 DPR 20 marzo 2009, n. 81, DPR 20 marzo 2009, n. 89, DCR n. 10-35899 del 4 novembre 2014. Programmazione

Dettagli

PREMESSA ART. 1 - FINALITA DEL BANDO

PREMESSA ART. 1 - FINALITA DEL BANDO Allegato n.1 di 3 pagine al Decreto n.50/2016 Anno Accademico 2015/2016 - BANDO PER IL FINANZIAMENTO DELLE: A) ATTIVITA CULTURALI E SOCIALI B) ATTIVITA DELLE ASSOCIAZIONI STUDENTESCHE UNIVERSITARIE PREMESSA

Dettagli

CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO ASSOCIATO DI FUNZIONI COMUNALI

CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO ASSOCIATO DI FUNZIONI COMUNALI Comune di Bellino Comune di Brossasco Comune di Costigliole Saluzzo Comune di Frassino Comune di Isasca Comune di Melle Comune di Valmala Comune di Venasca CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO ASSOCIATO DI FUNZIONI

Dettagli

subappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese, nonché a carico dei concessionari di finanziamenti pubblici anche europei, a qualsiasi

subappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese, nonché a carico dei concessionari di finanziamenti pubblici anche europei, a qualsiasi PROTOCOLLO D INTESA TRA LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE EMILIA- ROMAGNA ALLA PROGETTAZIONE DEL SISTEMA MONITORAGGIO INVESTIMENTI

Dettagli

REGOLAMENTO ATTIVITA FORMATIVE DELLE RETI E DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO ATTIVITA FORMATIVE DELLE RETI E DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO ATTIVITA FORMATIVE DELLE RETI E DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO 1 1. Premessa Nell ambito delle proprie attività, il Centro di Servizio per il Volontariato Etneo (CSVE) intende sostenere

Dettagli

MinisterodelloSviluppoEconomico

MinisterodelloSviluppoEconomico MinisterodelloSviluppoEconomico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE Visto il decreto del Ministro dello sviluppo economico 24 settembre 2014, pubblicato nella Gazzetta

Dettagli

REGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE

REGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Art. 1 - (COSTITUZIONE DEL GRUPPO) E costituito il Gruppo comunale

Dettagli

PIANO PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO GRUPPO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

PIANO PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO GRUPPO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE PIANO PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO GRUPPO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE INDICE Art. 1 Costituzione e finalità del Gruppo Comunale di Protezione Civile. Pag. 3 Art. 2 Criteri di iscrizione ed ammissione.pag.

Dettagli

GLI APPROFONDIMENTI DELL UFFICIO UNICO PER I CONTROLLI INTERNI Aprile 2011

GLI APPROFONDIMENTI DELL UFFICIO UNICO PER I CONTROLLI INTERNI Aprile 2011 GLI APPROFONDIMENTI DELL UFFICIO UNICO PER I CONTROLLI INTERNI Aprile 2011 In relazione alla pubblicazione di dati personali nei siti web delle pubbliche amministrazioni, in particolare per ciò che concerne

Dettagli

COMUNE DI SCHIAVI DI ABRUZZO (Provincia di Chieti) -------------------

COMUNE DI SCHIAVI DI ABRUZZO (Provincia di Chieti) ------------------- [ ] ORIGINALE [X] COPIA COMUNE DI SCHIAVI DI ABRUZZO (Provincia di Chieti) ------------------- VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 21/06/2010 OGGETTO: Regolamento per la gestione delle

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL AUTONOMIA CONTABILE DEL CONSIGLIO

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL AUTONOMIA CONTABILE DEL CONSIGLIO COMUNE DI PORTOGRUARO Provincia di Venezia REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL AUTONOMIA CONTABILE DEL CONSIGLIO APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSILIARE N 66 del 24.05.2000 INDICE Art. 1 Autonomia contabile

Dettagli

Consiglio Regionale della Toscana

Consiglio Regionale della Toscana Consiglio Regionale della Toscana PROPOSTA DI LEGGE n. 35 Istituzione del Servizio civile regionale D iniziativa della Giunta Regionale Agosto 2005 1 Allegato A Istituzione del servizio civile regionale

Dettagli

COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO E MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA. Realizzazione del Progetto:..

COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO E MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA. Realizzazione del Progetto:.. COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO E MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA Realizzazione del Progetto:.. Il giorno.., in, avanti a me notaio.iscritto al collegio notarile di sono

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità

Dettagli

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI INDICE Art. 1 - MATERIA DEL REGOLAMENTO Art. 2 - ARTICOLAZIONE Art. 3 - REQUISITI PER L ISCRIZIONE Art. 4 - MODALITA PER

Dettagli

Deliberazione del Consiglio. del 27-06-2011 n. 22

Deliberazione del Consiglio. del 27-06-2011 n. 22 Deliberazione del Consiglio del 27-06-2011 n. 22 OGGETTO: APPROVAZIONE DEL PROTOCOLLO D INTESA PER LA GESTIONE DEL SITO WEB DEL PROGETTO COREM IL CONSIGLIO Richiamata la propria deliberazione n. 3 del

Dettagli

FONDAZIONE CALABRIA - ROMA - EUROPA REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE. TITOLO I Norme Generali. Articolo 1-Premessa Generale

FONDAZIONE CALABRIA - ROMA - EUROPA REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE. TITOLO I Norme Generali. Articolo 1-Premessa Generale FONDAZIONE CALABRIA - ROMA - EUROPA REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE TITOLO I Norme Generali Articolo 1-Premessa Generale Il presente Regolamento è adottato dal CdA della FONDAZIONE Calabria Roma Europa, nei

Dettagli

OGGETTO: RINNOVO CONVENZIONE DI SEGRETERIA COMUNE DI OYACE COMUNE DI GIGNOD. IL CONSIGLIO COMUNALE

OGGETTO: RINNOVO CONVENZIONE DI SEGRETERIA COMUNE DI OYACE COMUNE DI GIGNOD. IL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: RINNOVO CONVENZIONE DI SEGRETERIA COMUNE DI OYACE COMUNE DI GIGNOD. IL CONSIGLIO COMUNALE RICHIAMATA la deliberazione di Consiglio Comunale n. 15/2003 avente ad oggetto: Approvazione della convenzione

Dettagli

REGIONE PIEMONTE Settore Rapporti con le Autonomie locali

REGIONE PIEMONTE Settore Rapporti con le Autonomie locali REGIONE PIEMONTE Settore Rapporti con le Autonomie locali ALLEGAT O Contributi alle Unioni di Comuni, istituite entro il 31/12/2013, alle Comunità montane ed alle Convenzioni plurifunzionali tra Comuni,

Dettagli

ASSOCIAZIONE RETE ITALIANA DI MICROFINANZA (RITMI) S T A T U T O. Denominazione. sede e durata

ASSOCIAZIONE RETE ITALIANA DI MICROFINANZA (RITMI) S T A T U T O. Denominazione. sede e durata ASSOCIAZIONE RETE ITALIANA DI MICROFINANZA (RITMI) S T A T U T O Denominazione. sede e durata Art. 1 E costituita un associazione senza fini di lucro denominata RETE ITALIANA DI MICROFINANZA denominata

Dettagli

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE ACCORDO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ CONCERNENTI L ESERCIZIO, IL CONTROLLO, LA MANUTENZIONE E L ISPEZIONE DEGLI IMPIANTI TERMICI AI SENSI DELLA DGR. N. X/1118 DEL 20 DICEMBRE 2013 TRA FINLOMBARDA S.P.A.

Dettagli

Deliberazione N.: 259 del: 24/03/2015. Oggetto : ADOZIONE REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO.

Deliberazione N.: 259 del: 24/03/2015. Oggetto : ADOZIONE REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO. Deliberazione N.: 259 del: 24/03/2015 Oggetto : ADOZIONE REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO. Pubblicazione all Albo on line per giorni quindici consecutivi dal: 24/03/2015

Dettagli

SERVIZIO CIVILE NAZIONALE VOLONTARIO

SERVIZIO CIVILE NAZIONALE VOLONTARIO PROTOCOLLO D INTESA tra PROVINCIA di Cuneo e ENTI LOCALI, CONSORZI, SOGGETTI PUBBLICI, ENTI DEL PRIVATO SOCIALE, PARTI SOCIALI PER LA PROMOZIONE, L ELABORAZIONE, LA GESTIONE DI PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE

Dettagli

l Accordo in sede di Conferenza unificata del 2 marzo 2000 per la riorganizzazione e il potenziamento dell educazione degli adulti;

l Accordo in sede di Conferenza unificata del 2 marzo 2000 per la riorganizzazione e il potenziamento dell educazione degli adulti; REGIONE PIEMONTE BU13 28/03/2013 Deliberazione della Giunta Regionale 4 marzo 2013, n. 17-5463 Presa d'atto a ratifica del Protocollo d'intesa sottoscritto tra il Ministero dell'istruzione, Universita'

Dettagli

1. Smobilizzo dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione; 2. Plafond Progetti Investimenti Italia.

1. Smobilizzo dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione; 2. Plafond Progetti Investimenti Italia. Protocolli Confindustria-ABI. Smobilizzo crediti PA e Investimenti Roma, 29 Maggio 2012 Confindustria Fisco, Finanza e Welfare Il Direttore Elio Schettino Si allegano i protocolli firmati il 22 maggio

Dettagli

Informativa per la clientela

Informativa per la clientela Informativa per la clientela Informativa n. 24 del 3 aprile 2012 Destinazione del cinque per mille dell IRPEF - Proroga per il 2012 - Presentazione delle domande INDICE 1 Premessa... 2 2 Soggetti destinatari...

Dettagli

CENTRO DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO Centro Solidarietà e Sussidiarietà Servizi per il territorio CST Novara e VCO

CENTRO DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO Centro Solidarietà e Sussidiarietà Servizi per il territorio CST Novara e VCO CENTRO DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO Centro Solidarietà e Sussidiarietà Servizi per il territorio CST Novara e VCO CONVENZIONE CSV/ODV ex art. 6 del Bando di Assistenza 2016 Il giorno alle ore in, presso

Dettagli

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 216/20.12.2012 In vigore dal 1 febbraio 2013 SOMMARIO TITOLO I 3 Controllo Di

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

Provincia Autonoma di Trento

Provincia Autonoma di Trento 140 79470 Deliberazioni - Parte 1 - Anno 2012 Provincia Autonoma di Trento DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE del 13 aprile 2012, n. 710 Approvazione dei criteri e modalità per il finanziamento dei

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: TERZO SETTORE

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: TERZO SETTORE REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 283 16/06/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 8550 DEL 29/05/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: TERZO

Dettagli

Art. 1 Definizioni. Art. 2 Finalità. Art. 3 Costituzione Fondo Regionale. Art. 4 Durata. Art. 5 Beneficiari del Fondo. Art. 6 Iniziative ammissibili

Art. 1 Definizioni. Art. 2 Finalità. Art. 3 Costituzione Fondo Regionale. Art. 4 Durata. Art. 5 Beneficiari del Fondo. Art. 6 Iniziative ammissibili REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL FONDO REGIONALE DI GARANZIA Art. 1 Definizioni Art. 2 Finalità Art. 3 Costituzione Fondo Regionale Art. 4 Durata Art. 5 Beneficiari del Fondo Art. 6 Iniziative ammissibili

Dettagli

DATI IDENTIFICATIVI DEL SUAP. Tipologia Il Comune esercita le funzioni inerenti il SUAP in associazione con altri Comuni e non e' capofila

DATI IDENTIFICATIVI DEL SUAP. Tipologia Il Comune esercita le funzioni inerenti il SUAP in associazione con altri Comuni e non e' capofila Il sottoscritto Davide Colloca, codice fiscale CLLDVD71C23I968S, in qualità di Responsabile SUAP del Comune di ZERBOLO' (PV) dichiara che il Comune ha instituito lo Sportello Unico per le Attività Produttive

Dettagli

COMUNE DI ASTI. L'anno 2013 il giorno del mese di presso la sede del Comune di Asti - tra

COMUNE DI ASTI. L'anno 2013 il giorno del mese di presso la sede del Comune di Asti - tra ALL. A) COMUNE DI ASTI Convenzione con l Associazione Volontari di Protezione Civile Città di Asti per azioni di salvaguardia e prevenzione ambientale avverso gli abbandoni di rifiuti sul territorio L'anno

Dettagli

Via Repubblica 56-13900 Biella Tel: 015 351121 - Fax: 015 351426 - C. F.: 81067160028 Internet: www.biella.cna.it - email: mailbox@biella.cna.

Via Repubblica 56-13900 Biella Tel: 015 351121 - Fax: 015 351426 - C. F.: 81067160028 Internet: www.biella.cna.it - email: mailbox@biella.cna. Associazione Artigiani e P.M.I. del Biellese Via Repubblica 56-13900 Biella Tel: 015 351121 - Fax: 015 351426 - C. F.: 81067160028 Internet: www.biella.cna.it - email: mailbox@biella.cna.it Certificato

Dettagli

RISOLUZIONE N. 314/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 314/E QUESITO RISOLUZIONE N. 314/E Roma, 05 novembre 2007 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: IVA. - Svolgimento in forma associata di funzioni e servizi da parte di enti locali. - Decreto del Presidente

Dettagli

REGOLAMENTO DELL'ASSOCIAZIONE FONDIMPRESA. Art. 1 (Funzionamento di FONDIMPRESA)

REGOLAMENTO DELL'ASSOCIAZIONE FONDIMPRESA. Art. 1 (Funzionamento di FONDIMPRESA) REGOLAMENTO DELL'ASSOCIAZIONE FONDIMPRESA Art. 1 (Funzionamento di FONDIMPRESA) 1. Il presente regolamento disciplina il funzionamento di FONDIMPRESA, Fondo paritetico interprofessionale nazionale per

Dettagli

LA GIUNTA COMUNALE. premesso:

LA GIUNTA COMUNALE. premesso: LA GIUNTA COMUNALE premesso: - che, ai fini della tutela dell'unità economica della repubblica, le province e i comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti concorrono alla realizzazione degli obiettivi

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 3299 Seduta del 16/03/2015

DELIBERAZIONE N X / 3299 Seduta del 16/03/2015 DELIBERAZIONE N X / 3299 Seduta del 16/03/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA

Dettagli

Definizione dello schema di adesione al modello di Risparmio Casa e delle modalità gestionali da adottare da parte dei fondi pensione, ai sensi della

Definizione dello schema di adesione al modello di Risparmio Casa e delle modalità gestionali da adottare da parte dei fondi pensione, ai sensi della Definizione dello schema di adesione al modello di Risparmio Casa e delle modalità gestionali da adottare da parte dei fondi pensione, ai sensi della legge provinciale 17 dicembre 1998, n. 13 e relative

Dettagli

L anno 2015, il giorno del mese di negli Uffici del Comune di.., siti in..., TRA

L anno 2015, il giorno del mese di negli Uffici del Comune di.., siti in..., TRA CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI E IL CENTRO AUTORIZZATO DI ASSISTENZA FISCALE PER LA RACCOLTA DELLE DOMANDE DEI BENEFICIARI DEL CONTRIBUTO PER L INIZIATIVA STRAORDINARIA INERENTE IL SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E. PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA

Dettagli

REGIONE TOSCANA MONTOMOLI MARIA CHIARA. Il Dirigente Responsabile: Decreto non soggetto a controllo ai sensi della D.G.R. n. 548/2012 2015AD001170

REGIONE TOSCANA MONTOMOLI MARIA CHIARA. Il Dirigente Responsabile: Decreto non soggetto a controllo ai sensi della D.G.R. n. 548/2012 2015AD001170 REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO EDUCAZIONE, ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA SETTORE ISTRUZIONE E EDUCAZIONE Il

Dettagli

COMUNI DI Almè, Paladina, Ponteranica, Sorisole, Valbrembo, Villa d Almè. Criteri per l erogazione dei Voucher per Servizi Formazione Autonomia

COMUNI DI Almè, Paladina, Ponteranica, Sorisole, Valbrembo, Villa d Almè. Criteri per l erogazione dei Voucher per Servizi Formazione Autonomia COMUNI DI Almè, Paladina, Ponteranica, Sorisole, Valbrembo, Villa d Almè Criteri per l erogazione dei Voucher per Servizi Formazione Autonomia 1. Principi generali I seguenti criteri disciplinano, all

Dettagli

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 1405 DEL 26/09/2008 DATA INIZIO PUBBLICAZIONE 02/10/2008

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 1405 DEL 26/09/2008 DATA INIZIO PUBBLICAZIONE 02/10/2008 DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 1405 DEL 26/09/2008 DATA INIZIO PUBBLICAZIONE 02/10/2008 OGGETTO: Manifestazione Settimana dei bambini del Mediterraneo 10^ edizione: conferimento incarico al prof. Lorenzo

Dettagli

il medesimo art. 204, al comma 1, fissa la percentuale del limite di indebitamento degli enti locali al 10% a decorrere dall anno 2015;

il medesimo art. 204, al comma 1, fissa la percentuale del limite di indebitamento degli enti locali al 10% a decorrere dall anno 2015; PROPOSTA DI DELIBERAZIONE OGGETTO: Rinegoziazione dei prestiti concessi alle Province e alle Città Metropolitane dalla Cassa Depositi e Prestiti società per azioni, ai sensi dell art. 1, comma 430, della

Dettagli

PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012

PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012 PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012 Disposizioni di dettaglio per la gestione e il controllo della realizzazione di progetti mirati alla lotta alla dispersione scolastica

Dettagli

Premessa. Direzione centrale delle Entrate contributive

Premessa. Direzione centrale delle Entrate contributive Direzione centrale delle Entrate contributive Roma, 30 Aprile 2008 Circolare n. 55 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami

Dettagli

DECRETO DELL AMMINISTRATORE UNICO (Ex art. 24 Regolamento di Organizzazione e Funzionamento)

DECRETO DELL AMMINISTRATORE UNICO (Ex art. 24 Regolamento di Organizzazione e Funzionamento) 1 di 6 31/01/2014 10.45 AGENZIA FORESTALE REGIONALE DELL UMBRIA (Ex legge regionale 23/12/2011 n. 18) ENTE Agenzia Forestale Regionale dell Umbria ORGANO Amministratore Unico NUMERO 28 DATA 28-01-2014

Dettagli

tra CGIL del Trentino rappresentata dal Segretario Provinciale Bruno Dorigatti e da Franco Ischia

tra CGIL del Trentino rappresentata dal Segretario Provinciale Bruno Dorigatti e da Franco Ischia ACCORDO INTERCONFEDERALE PROVINCIALE PER LA COSTITUZIONE DELLA ARTICOLAZIONE PER LA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO DEL FONDO PARITETICO INTERPROFESSIONALE NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA NELL ARTIGIANATO

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ. Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50

REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ. Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50 REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50 REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Articolo 1 - Oggetto

Dettagli

Servizio Idrico Integrato

Servizio Idrico Integrato Servizio Idrico Integrato Regolamento fondo fughe acqua Giugno 2014 Indice Art. 1 - Oggetto e ambito di applicazione... 3 Art. 2 - Validità del Regolamento... 3 Art. 3 - Costituzione del fondo e modalità

Dettagli

beneficiario per cui si ritiene che la somma posta in liquidazione con il presente provvedimento costituisce credito certo, esigibile e liquidabile

beneficiario per cui si ritiene che la somma posta in liquidazione con il presente provvedimento costituisce credito certo, esigibile e liquidabile 8605 beneficiario per cui si ritiene che la somma posta in liquidazione con il presente provvedimento costituisce credito certo, esigibile e liquidabile DETERMINA 1. di approvare, ai sensi dell art. 8

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789 14812 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 77 del 18-05-2011 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789 Accordi/Intese Stato-Regioni in materia sanitaria. Anno 2010. Recepimento.

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

GIUNTA PROVINCIALE DI BIELLA Seduta del 15/04/2003

GIUNTA PROVINCIALE DI BIELLA Seduta del 15/04/2003 GIUNTA PROVINCIALE DI BIELLA Seduta del 15/04/2003 ATTO n. 125 OGGETTO: Approvazione Protocollo d'intesa tra la Provincia di Biella e la Poste Italiane S.p.A.. Rettifica deliberazione n. 83 del 11/03/2003.

Dettagli

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE COMUNE DI MOZZECANE PROVINCIA DI VERONA REG. DEL. N 104 COPIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: CONFERMA PROSECUZIONE DEI SERVIZI DI GESTIONE DEL SISTEMA BIBLIOTECARIO PROVINCIALE

Dettagli

Cinque per mille. L iscrizione nell elenco dei beneficiari

Cinque per mille. L iscrizione nell elenco dei beneficiari Cinque per mille. L iscrizione nell elenco dei beneficiari Con la Circolare 20 marzo 2014, n. 7, l'agenzia delle Entrate ha reso noto che a partire da oggi, 21 marzo 2014, gli enti interessati potranno

Dettagli

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ; Consiglio di Amministrazione Deliberazione n. del OGGETTO: RECEPIMENTO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 79 11035 DEL 17/11/03 Approvazione linee d indirizzo per lo sviluppo di una rete di servizi

Dettagli

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I COMUNE DI REGGELLO PROVINCIA DI FIRENZE Allegato alla delibera del Consiglio Comunale n. 05 del 08 gennaio 2013 IL VICE SEGRETARIO COMUNALE R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I C O N T R O L L I

Dettagli

Il Presidente del Consiglio dei Ministri

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Il Presidente del Consiglio dei Ministri Visto l articolo 1, comma 337, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, che prevede per l anno finanziario 2006, a titolo sperimentale, la destinazione in base alla

Dettagli

Regolamento comunale per la disciplina dei controlli interni

Regolamento comunale per la disciplina dei controlli interni Regolamento comunale per la disciplina dei controlli interni TITOLO I PRINCIPI GENERALI art. 1 Oggetto 1. Il presente Regolamento disciplina organizzazione, strumenti e modalità di svolgimento dei controlli

Dettagli

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale PGSA 05 Sistema di Gestione la Responsabilità PROCEDURA PGSA 05 Sistema di gestione la Responsabilità Rev. Data Oggetto Redatto da Approvato da 01 2 Prima emissione Resp. RSGSA Direzione 1 PGSA 05 Sistema

Dettagli

vista la Legge Regionale del 7.08.2002, n. 15 Riforma della Formazione Professionale, pubblicata sul BURP n. 104 del 09/08/2002; PARTE SECONDA

vista la Legge Regionale del 7.08.2002, n. 15 Riforma della Formazione Professionale, pubblicata sul BURP n. 104 del 09/08/2002; PARTE SECONDA 1294 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 10 del 18-1-2007 PARTE SECONDA Deliberazioni del Consiglio e della Giunta DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 11 dicembre 2006, n. 1899 Sperimentazione

Dettagli