COMMERCIO CON L ESTERO DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI 2014

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1 APPORTO CREA 1. logo crea CMYN. eps 2. logo crea Pantone. eps PANTONE 3015 U PANTONE 363 U 1 COMMERCIO CON L ESTERO DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI 2014

2 Consiglio per la ricerca in agricoltura e l analisi dell economia agraria COMMERCIO CON L ESTERO DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI 2014 CREA 2015 RAPPORTO CREA

3 OMMERCIO CON L ESTERO DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI Comitato di redazione Laura Aguglia (responsabile), Alessandro Antimiani, Patrizia Borsotto, Tatiana Castellotti, Maria Rosaria Pupo D Andrea, Roberto Solazzo. Per quanto riguarda la stesura dei testi: Capitolo 1 - Tatiana Castellotti Capitolo 2 - Patrizia Borsotto Capitolo 3 - Laura Aguglia Per l appendice metodologica con la descrizione degli indicatori usati, i criteri della classificazione merceologica e dei paesi si rimanda alla sezione on-line sul Rapporto sul Commercio con l estero dei prodotti agroalimentari sul sito Produzione database, elaborazione dati: Silvio Bellorini Elaborazione dati, supporto tecnico: Alessia Fantini Organizzazione editoriale: Benedetto Venuto Segreteria editoriale: Roberta Capretti Progettazione grafica: Sofia Mannozzi Impaginazione: Ufficio Grafico (J. Barone, P,Cesarini, F. Lapiana, S. Mannozzi) Segreteria: Francesca Ribacchi (coordinamento), Debora Pagani e Lara Abbondanza Il Rapporto è frutto della collaborazione tra il CREA e l Università Cattolica di Piacenza. CREA, 2015

4 Il Rapporto CREA sul commercio con l estero dei prodotti agroalimentari giunge alla sua 23a edizione con un nuovo formato e nuovi obiettivi, fornendo agli operatori interessati un riferimento importante per l analisi degli aspetti di tendenza dei flussi di commercio agroalimentare dell Italia, nonché delle dinamiche per aree e principali partner. In sintonia con il crescente scambio di informazioni e della maggiore facilità di accesso ai dati, il Rapporto si propone come uno strumento di analisi strutturata secondo criteri e categorie apprezzate dal mondo scientifico, che garantiscono la continuità con il lavoro svolto nel passato sull argomento, ma con nuove possibilità di aggiornamento e integrazione, anche grazie all interazione con la banca dati on-line. Il volume, rispetto alle passate edizioni, presenta quest anno una impostazione più sintetica, pur contenendo gli aspetti tradizionali di analisi legati alle principali dinamiche dei flussi commerciali per aree e per i principali partner commerciali del nostro paese e relativamente ai comparti produttivi. Viene analizzata la posizione del settore agroalimentare italiano nel mercato mondiale ed in relazione agli scambi commerciali totali. Il 2014 è caratterizzato dalla debolezza della domanda dei paesi dell area dell euro, che rivestono un peso determinante per le nostre esportazioni. La bilancia agroalimentare, in deficit, riporta una crescita dei flussi: le esportazioni aumentano, rispetto all anno precedente, in misura superiore alla media delle vendite complessive all estero,; le importazioni registrano una variazione positiva in controtendenza con quella negativa degli scambi commerciali totali, aumentando la quota sul commercio totale. Il Rapporto offre una originale articolazione dei flussi commerciali agroalimentari, aggregando i dati secondo due diversi criteri: il primo poggia sull origine e la destinazione dei prodotti, in base al quale si identificano le materie prime e i prodotti di consumo finale; il secondo riguarda la specializzazione commerciale, identificata in base al segno del saldo (prodotti di importazione, di esportazione, a saldo variabile). Si è ritenuto importante, ancor più in qualità di paese ospitante Expo2015, garantire la necessaria attenzione all analisi delle voci di esportazione individuate con il termine Made in Italy, cioè l insieme dei prodotti agroalimentari trasformati a saldo stabilmente positivo e ad alto valore aggiunto, identificati dai consumatori all estero come tipici del nostro paese. Sia nella seconda che nella terza parte del volume, una riflessione specifica è destinata all andamento del Made in Italy, in termini di analisi dei principali mercati di destinazione dei prodotti e dei paesi clienti e in termini di comparti e loro performance. Questa breve nota non può non chiudersi con un sentito ringraziamento al gruppo di lavoro che, attraverso un confronto proficuo ed uno scambio costruttivo, ha assicurato, come sempre, un prodotto di qualità messo al servizio della comunità scientifica e professionale. Salvatore Parlato Commissario Straordinario CREA

5 OMMERCIO CON L ESTERO DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI

6 INDICE PRIMA PARTE Il commercio estero complessivo e agroalimentare dell Italia 7 SECONDA PARTE Struttura e andamento degli scambi agroalimentari dell Italia sotto il profilo merceologico La struttura e la dinamica per comparti del commercio agroalimentare La bilancia agroalimentare per origine e destinazione e per specializzazione commerciale La dinamica del Made in Italy 25 TERZA PARTE La distribuzione geografica del commercio agroalimentare dell Italia Le dinamiche degli scambi agroalimentari per aree e principali paesi partner La distribuzione geografica per comparti La distribuzione geografica del Made in Italy 36 5

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8 Il commercio estero complessivo e agroalimentare dell Italia 7

9 OMMERCIO CON L ESTERO DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI

10 Nel 2014, il valore del saldo complessivo del commercio con l estero si è attestato intorno ai 43 miliardi di euro, in aumento del 47% rispetto all anno precedente (tabella 1.1). Si tratta di una performance positiva iniziata nel 2012, anno in cui vi è stata un inversione di tendenza rispetto alla dinamica negativa che ha caratterizzato la bilancia commerciale italiana a partire dal Questo andamento è spiegato dalla dinamica del commercio dei beni non agroalimentari (non agroalimentare) che, a partire dal 2012, ha registrato saldi positivi compensando i saldi negativi della bilancia agroalimentare (agroalimentare). L analisi dell andamento dei flussi trimestrali (tabella 1.2) conferma il trend generalmente positivo degli scambi totali di beni nel 2014, in quanto rispetto agli equivalenti trimestri del 2013, le variazioni per le vendite Tabella 1.1 Commercio agroalimentare (AA) e totale dell Italia (valori correnti in milioni di euro) Anni Importazioni Esportazioni Saldo Saldo Normalizzato (%) Totale AA % AA/Tot Totale AA % AA/Tot Totale AA non AA* Totale AA non AA* , , ,3-14,5-0, , , ,7-12,4-0, , , ,0-11,4 0, , , ,3-11,6-3, , , ,3-12,9-2, , , ,3-9,3 2, , , ,9-8,4 5, , , ,7-8,5 7,3 * non AA è il non Agroalimentare, ovvero il Totale al netto dell Agroalimentare. Fonte: elaborazioni CREA su dati ISTAT. Tabella 1.2 Commercio agroalimentare e totale dell Italia: dati trimestrali (valori correnti in milioni di euro e variazioni % sull anno precedente) Anni Primo trimestre Secondo trimestre Terzo trimestre Quarto trimestre Totale annuale Valore Var. % Valore Var. % Valore Var. % Valore Var. % Valore Var. % Esportazioni totali , , , , , , , , , , , , , , ,0 Esportazioni agroalimentari , , , , , , , , , , , , , , ,7 Importazioni totali , , , , , , , , , , , , , , ,6 Importazioni agroalimentari , , , , , , , , , , , , , , ,9 Fonte: elaborazioni CREA su dati ISTAT. 9

11 OMMERCIO CON L ESTERO DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI all estero sono sempre positive e si accentuano verso la fine dell anno, mentre per gli acquisti si registrano flessioni meno marcate ed anche un segno positivo nel secondo trimestre. Guardando alla distribuzione geografica dei flussi commerciali totali (tabelle 1.3 e 1.4), nel 2014 i nostri più importanti partner commerciali si sono confermati l UE28, che ha coperto il 55% delle esportazioni e il 57% delle importazioni italiane, i paesi asiatici non mediterranei, con il 13% delle esportazioni e il 16% circa delle importazioni, gli altri paesi europei diversi da quelli che si affacciano sul Mediterraneo, con il 9% delle nostre esportazioni e il 12% delle importazioni, e il Nord America, con l 8% delle esportazioni e il 4% delle importazioni. Per quanto riguarda la distribuzione del commercio per livello di reddito dei partner, gli scambi con i paesi sviluppati rappresentano il 76% delle nostre esportazioni e il 75% delle nostre importazioni. Seguono, a distanza, i paesi in via di Tabella 1.3 Commercio agroalimentare (AA) e totale dell Italia per aree geografiche e per livello di reddito dei partner (milioni di euro correnti) 2014 Importazioni Esportazioni Saldo Saldo Normalizzato (%) Totale AA % AA/Tot Totale AA % AA/Tot Totale AA non AA Totale AA non AA MONDO , , ,7-8,5 7,3 di cui WTO , , ,0-9,8 10,1 UE , , ,8-11,4 5,9 di cui UE , , ,5-11,3 4,6 Altri Paesi Europei (escl. Med.) , , ,4 33,4-7,3 di cui EEA , , ,2 93,0 1,7 Paesi Terzi Med. Europei , , ,9 22,1 9,9 Paesi Terzi Med. Asiatici , , ,1-5,8 37,3 Paesi Terzi Med. Africani , , ,2 2,9 1,1 di cui Euromed , , ,4 6,3 23,2 Nord America , , ,5 40,3 37,1 Centro America , , ,8-52,7 57,3 Sud America , , ,0-77,3 27,4 di cui Mercosur , , ,3-77,7 43,0 Asia (escl. Med.) , , ,1-10,2-1,7 di cui Asean , , ,5-71,8 16,7 Africa (escl. Med.) , , ,0-43,6-6,0 Oceania , , ,8 8,8 75,6 Totali diversi , , ,0 96,8 28,0 Paesi Sviluppati , , ,5-2,5 7,6 di cui industrializzati , , ,0-1,2 11,6 Paesi in via di sviluppo , , ,5-39,7 5,6 di cui a più basso reddito , , ,8-22,2-19,6 di cui EBA , , ,7-26,0-16,8 Altri , , ,0 96,8 28,0 ACP , , ,0-45,7-3,2 Fonte: elaborazioni CREA su dati ISTAT. 10

12 Tabella 1.4 Commercio agroalimentare e totale dell Italia per aree geografiche e per livelli di reddito dei partner (variazioni percentuali) Commercio totale Commercio agroalimentare 2014/2013 Valori correnti Valori correnti Comp. Quantita Comp. Prezzo Ragione di cambio Import Export Sn 1 Import Export Sn 1 Import Export Import Export MONDO -1,6 2,0 1,8 2,9 2,7-0,1 11,0 4,6-7,3-1,8 5,9 di cui WTO 1,9 2,8 0,4 3,3 3,2-0,1 11,4 5,3-7,2-2,0 5,7 UE 28 1,4 3,8 1,2 2,0 2,0 0,0 9,4 3,8-6,8-1,7 5,4 di cui UE 15 0,5 3,3 1,4 1,6 1,6 0,0 9,6 3,2-7,3-1,5 6,3 Altri Paesi Europei (escl. Med.) -13,7-8,0 3,2-2,6-2,8-0,1 10,9-5,3-12,2 2,6 16,8 di cui EEA -7,4 2,7 5,1 1,6 7,1 0,4 108,1 5,5-51,2 1,5 107,8 Paesi Terzi Med. Europei 10,0 4,0-2,8 7,5 4,2-1,5 3,6 7,5 3,7-3,1-6,6 Paesi Terzi Med. Asiatici 2,2-2,9-2,2 4,4 12,2 3,6-9,4 30,6 15,3-14,1-25,5 Paesi Terzi Med. Africani -28,7-4,8 14,4-20,7 4,6 13,8-27,0 14,7 8,5-8,9-16,0 di cui Euromed -16,6-0,9 8,3-20,3 22,4 21,3-25,7 33,6 7,4-8,4-14,7 Nord America 13,9 9,4-1,7 42,2 5,8-11,6 24,7 5,7 14,0 0,1-12,2 Centro America 23,5-0,6-8,0 1,6-0,1-0,6 9,1 8,4-6,8-7,9-1,2 Sud America 2,7-6,7-4,8 6,8 10,6 0,7-11,3 20,1 20,4-7,9-23,5 di cui Mercosur 0,8-7,2-4,0 8,0 8,3 0,1 5,9 21,8 1,9-11,0-12,7 Asia (escl. Med.) 1,7 3,1 0,7 5,6 9,3 1,7 6,8 15,3-1,1-5,2-4,2 di cui Asean 5,3 5,1-0,1 9,5 6,3-0,7 14,0 15,6-4,0-8,0-4,2 Africa (escl. Med.) -1,7 8,9 5,0-6,4-8,2-0,8 101,1-9,9-53,5 1,8 118,8 Oceania -6,7-4,6 0,7-1,3 5,8 3,5 2,7 3,0-4,0 2,7 7,0 TOTALI DIVERSI 2,0-1,6-1,6 108,4-7,0-1, ,0-2,2-85,3-4,9 547,6 Paesi Sviluppati -0,6 2,4 1,5 3,1 2,1-0,5 14,5 3,4-9,9-1,2 9,7 di cui industrializzati 1,3 2,7 0,7 3,0 2,4-0,3 15,4 3,8-10,7-1,4 10,5 Paesi in via di sviluppo -4,6 0,9 2,8 2,3 8,1 2,3-4,3 14,2 6,9-5,3-11,4 di cui a più basso reddito 25,9 16,7-3,7 8,2 9,4 0,5 19,6 9,6-9,5-0,1 10,4 di cui EBA 14,9 13,5-0,6 12,2 12,8 0,2 22,7 11,6-8,6 1,1 10,6 Altri 2,0-1,6-1,6 108,4-7,0-1, ,0-2,2-85,3-4,9 547,5 ACP -1,4 4,9 3,1-2,9-7,9-2,1 100,8-8,5-51,7 0,6 108,2 1 La variazione del Saldo normalizzato è calcolata come differenza semplice. Fonte: elaborazioni CREA su dati ISTAT. sviluppo. In particolare, gli acquisti da questi paesi rappresentano quote decrescenti delle nostre importazioni passando dal 28% del 2011 al 25% del Rispetto al 2013, le esportazioni dei prodotti non agroalimentari sono cresciute del 2% circa attestandosi su 363,4 miliardi di euro. La crescita delle esportazioni si deve soprattutto ad alcune industrie del settore manifatturiero (Istat, 2014) 1. In particolare, si segnala la crescita delle vendite di autoveicoli (+10%), degli articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+5,6%) e di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi, (+5,5%). Secondo la relazione annuale della Banca d Italia 2 questi dati hanno in parte ca- 1 Istat, Rapporto Annuale, Banca d italia, Relazione Annuale,

13 OMMERCIO CON L ESTERO DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI rattere strutturale in quanto riflettono la migliorata capacità degli esportatori italiani di tenere il passo con l espansione della domanda. Le importazioni hanno segnato una riduzione dell 1,6% rispetto al 2013, attestandosi su 314 miliardi di euro, da imputare al settore energetico; infatti, rispetto al 2013, sono diminuiti del 17% sia gli acquisti di petrolio greggio sia di coke e prodotti petroliferi raffinati, del 26% quelli di gas naturale e del 16% quelli di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata. Per questi settori la caduta dei volumi importati si è accompagnata ad una forte riduzione dei prezzi di acquisto. In complesso, dunque, il saldo commerciale per i prodotti non agroalimentari si conferma positivo e in miglioramento. La bilancia agroalimentare italiana, nel 2014, riporta un deficit che si attesta a poco più di 6 miliardi di euro, in un contesto di crescita dei flussi commerciali agroalimentari. In particolare, le esportazioni, pari a circa 35 miliardi di euro, sono cresciute, rispetto all anno precedente, in misura superiore alla media dell economia (2,7% contro il 2% delle esportazioni totali). Tale performance positiva è da attribuirsi all aumento dei volumi esportati (4,6%) a fronte di una diminuzione del loro valore (-1,8%). L aumento delle esportazioni si è fatto sentire in misura più evidente nell ultimo trimestre dell anno, in cui si è registrato un incremento del 4% circa rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Le importazioni si sono attestate su poco più di 41 miliardi di euro registrando una crescita del 2,9%, in controtendenza rispetto alla media dell economia (-1,6% come visto in precedenza). L aumento delle importazioni ha riguardato soprattutto il primo e l ultimo trimestre dell anno con incrementi, rispettivamente del 3,5% e del 4,6% rispetto ai rispettivi periodi dell anno precedente. Anche dal lato delle importazioni, la crescita è da attribuirsi alla componente quantità (11%) a fronte della flessione della componente prezzo (-7,3%). Tenuto conto della dinamica di importazioni ed esportazioni il saldo normalizzato, pari a -8,5%, è rimasto sostanzialmente stabile rispetto al La ragione di scambio ha segnato, invece, un aumento del 6% rispetto all anno precedente grazie, come abbiamo visto, alla variazione negativa dei prezzi delle importazioni maggiore di quella delle esportazioni. Guardando alla distribuzione geografica degli scambi agroalimentari, nel 2014 l area euro ha coperto poco più del 66% delle nostre vendite all estero e il 70% circa degli acquisiti dall estero. Il Nord America è il nostro secondo mercato di sbocco: nel 2014 ha assorbito l 11% circa delle esportazioni; rappresenta invece il 4% delle nostre importazioni agroalimentari. L Asia assorbe poco più del 7% delle nostre vendite all estero, mentre da quest area proviene quasi l 8% delle nostre importazioni; riguardo all andamento degli scambi per aree geografiche, focalizzando l attenzione su quelle con i quali si attivano i flussi più importanti, le esportazioni verso il Sud America sono aumentate del 10,6% e quelle verso il Nord America del 6% circa. Le esportazioni verso l UE-28 hanno segnato una variazione più contenuta rispetto all anno precedente e pari al 2%. Dal lato delle importazioni, è da sottolineare l aumento del 42% circa degli acquisti dal Nord America, grazie sia all incremento dei volumi importati (+25% circa) sia del valore (+14% circa). Sono diminuite, invece, del 21% circa le importazioni dai Paesi Terzi Mediterranei Africani a causa, soprattutto, della contrazione dei volumi importati (-27%). Guardando alla distribuzione degli scambi agroalimentari secondo il livello di reddito dei partner, i paesi sviluppati coprono la gran parte degli scambi (89% delle esportazioni e 79% delle importazioni). Le esportazioni verso questi paesi sono aumentate del 2% a fronte di un aumento del 3% delle importazioni. L incremento delle esportazioni è da attribuirsi ad una crescita dei volumi esportati che hanno più che bilanciato la riduzione dei prezzi. Anche l aumento delle importazioni è dovuto alla dinamica positiva dei volumi (+14,5%) a fronte di una variazione negativa dei prezzi (-10% circa). Gli scambi con i paesi in via di sviluppo sono cresciuti rispetto al 2013; in particolare, le esportazioni hanno segnato un aumento dell 8% circa a fronte di un più contenuto aumento (2,3%) delle importazioni. L aumento dell export verso questi paesi è stato sostenuto da una crescita dei volumi esportati a fronte di una flessione della componente prezzo. 12

14 Struttura e andamento degli scambi agroalimentari dell italia sotto il profilo merceologico

15 OMMERCIO CON L ESTERO DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI

16 2.1 La struttura e la dinamica per comparti del commercio agroalimentare Nel 2014 i flussi commerciali relativi alla bilancia agroalimentare italiana registrano lievi movimenti rispetto ai dati del 2013 anche in termini di peso della componente primaria e di quella industriale sul totale agroalimentare. Al settore primario, nel 2014, si deve il 17,2% delle esportazioni, 0,6 punti percentuali in meno rispetto all anno precedente, mentre i prodotti afferenti all industria alimentare spiegano una quota del 62,2% delle vendite all estero, con un guadagno di quasi 1 punto percentuale rispetto al 2013 (tabella 2.1). Se all industria alimentare si aggiungono anche le bevande, il totale spiega l 82% della bilancia agroalimentare, in lieve crescita nell anno considerato (+0,6 punti percentuali). Per quanto riguarda le importazioni, il peso rivestito dal settore primario sul totale degli scambi agroalimentari è ben più consistente di quello delle esportazioni, attestandosi al 31,7%, stabile rispetto al 2013; la quota dell industria alimentare risulta di poco superiore a quella rivestita sull export, vale a dire pari al 63,8%, 0,7 punti percentuali in più rispetto all anno precedente; per le bevande, invece, la differenza tra il loro peso sui flussi in entrata e di quello sui flussi in uscita acquista rilevanza, dato che per l import la quota risulta pari al 3,4%, leggermente in calo nel 2014, contro quasi il 20% di quella dell export. In termini di dinamiche dei valori correnti (tabella 2.2), le esportazioni del settore primario nel 2014 riportano una flessione dello 0,6%, frutto di una variazione negativa della componente prezzo che supera quella positiva della componente quantità. Per le importazioni, il risultato dell anno è di una crescita del 2,5%, con una influenza della componente quantità particolarmente accentuata (+24,1%) che recupera la perdita dalla parte della componente prezzo (-17,4%). Il saldo normalizzato per i prodotti primari si attesta a -37,1%, in miglioramento di quasi un punto percentuale e mezzo rispetto al Relativamente ai prodotti dell industria alimentare, il saldo normalizzato risulta invariato nel 2014, grazie agli incrementi sia dal lato dell export (+4,2%) che da quello dell import (+4%). Per entrambi i flussi, l apporto determinante deriva dalla variazione positiva della componente quantità che compensa la flessione dalla parte dei prezzi. Anche il saldo normalizzato del totale della bilancia agroalimentare rimane quasi invariato rispetto al 2013 (+0,2 punti percentuali). All interno del settore primario alcuni comparti rivestono un ruolo di rilievo, come i cereali per quanto riguarda le importazioni, che hanno un peso del 6,6% sul totale agroalimentare, in crescita di mezzo punto percentuale nel 2014, e l altra frutta fresca per le esportazioni, che rappresentano una quota del 6,7% sul totale, in lieve calo rispetto al 2013 (-0,4 punti percentuali). Nell ambito delle importazioni dell industria alimentare pesano in modo più significativo i comparti delle carni fresche e congelate, con una quota dell 11% del totale agroalimentare, anch esse in perdita di mezzo punto percentuale, e dei prodotti ittici, con l 8,5% sul totale, lievemente in crescita (+0,3 punti percentuali). Nelle esportazioni rivestono un ruolo determinante il comparto dei derivati dei cereali, con il 12% di quota sul totale e i prodotti lattiero-caseari, con il 7,9%, entrambi in crescita di 0,2 punti percentuali rispetto al Nell aggregato delle bevande, le vendite all estero sono costituite prevalentemente dal vino, che pesa per il 15,2% sul totale agroalimentare (rispetto ad una quota totale delle bevande del 19,8%), in perdita di 0,2 punti percentuali nel 2014, mentre, per gli acquisti, la voce più rilevante è costituita dagli altri alcolici, con il 2,2% di quota, anch essa in lieve perdita (-0,2 punti percentuali). Scendendo ad un livello di maggior dettaglio, le tabelle 2.3 e 2.4 mostrano i primi 20 prodotti di importazione e di esportazione nel Per quanto riguarda l approvvigionamento del nostro paese dall estero, la graduatoria rimane invariata in termini di importanza dei prodotti rispetto all anno precedente, con alcuni movimenti all in- 15

17 OMMERCIO CON L ESTERO DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI Tabella 2.1 Struttura per comparti del commercio agroalimentare dell Italia (peso percentuale) Paesi Import Export Import Export Import Export Sementi 1,2 0,7 1,3 0,7 1,0 0,6 Cereali 6,6 0,4 6,1 0,2 5,9 0,6 Legumi ed ortaggi freschi 1,6 3,1 1,9 3,4 1,8 3,4 Legumi ed ortaggi secchi 0,7 0,1 0,6 0,1 0,5 0,1 Agrumi 0,7 0,5 0,8 0,5 0,8 0,6 Frutta tropicale 1,4 0,2 1,4 0,2 1,6 0,4 Altra frutta fresca 1,3 6,7 1,4 7,1 1,6 7,8 Frutta secca 2,7 1,2 2,3 0,9 1,5 0,9 Vegetali filamentosi greggi 0,2 0,0 0,2 0,0 0,3 0,0 Semi e frutti oleosi 1,9 0,1 2,1 0,1 2,2 0,2 Cacao, caffè, tè e spezie 3,4 0,2 3,3 0,2 3,0 0,2 Prodotti del florovivaismo 1,1 1,9 1,1 2,0 1,3 2,3 Tabacco greggio 0,1 0,7 0,1 0,7 0,1 0,8 Animali vivi 3,3 0,2 3,4 0,2 3,8 0,2 Altri prodotti degli allevamenti 1,1 0,2 1,2 0,2 1,0 0,2 Prodotti della silvicoltura 1,6 0,4 1,7 0,4 2,0 0,3 Prodotti della pesca 2,5 0,7 2,5 0,6 2,6 0,8 Prodotti della caccia 0,3 0,1 0,5 0,1 0,2 0,0 Totale settore primario 31,7 17,2 31,8 17,8 31,2 19,4 Riso 0,3 1,5 0,2 1,5 0,2 2,1 Derivati dei cereali 3,0 12,0 3,0 11,8 2,9 12,5 Zucchero 2,2 0,4 2,8 0,6 1,9 0,5 Prodotti dolciari 2,2 4,4 2,0 4,2 1,9 3,8 Carni fresche e congelate 11,0 3,2 11,5 3,2 12,5 3,4 Carni preparate 0,9 4,1 0,9 3,9 1,0 3,6 Prodotti ittici 8,5 1,1 8,2 1,0 8,5 1,2 Ortaggi trasformati 2,4 6,6 2,3 6,5 2,6 7,1 Frutta trasformata 1,4 3,0 1,4 3,0 1,4 3,3 Prodotti lattiero-caseari 9,8 7,9 10,2 7,7 9,7 6,9 Oli e grassi 8,7 5,4 7,7 5,8 7,9 5,7 Panelli e mangimi 5,2 2,5 4,9 2,3 4,7 1,6 Altri prodotti dell'industria alimentare 4,5 9,0 4,3 8,6 4,5 7,7 Altri prodotti non alimentari 3,8 1,2 3,7 1,2 2,4 0,9 Totale Industria Alimentare 63,8 62,2 63,1 61,3 62,1 60,1 Vino 0,7 15,2 0,8 15,4 0,9 14,3 Mosti 0,0 0,1 0,0 0,1 0,0 0,1 Altri alcolici 2,2 2,5 2,4 2,7 2,5 2,4 Bevande non alcoliche 0,5 2,0 0,5 1,9 0,6 1,6 Totale Bevande 3,4 19,8 3,7 20,1 4,0 18,4 Totale industria alimentare e bevande 67,2 82,0 66,8 81,4 66,1 78,5 Altri prodotti agroalimentari (sotto soglia:1-24) 1,2 0,8 1,4 0,8 2,7 2,1 TOTALE AGROALIMENTARE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: elaborazioni CREA su dati ISTAT. 16

18 Tabella 2.2 Commercio agroalimentare dell Italia per comparti 2014 VARIAZIONI % 2014/13 Paesi (milioni di euro) Valori correnti Comp. quantità Comp. prezzi Import Export SN Import Export Import Export Import Export Sementi 500,9 251,4-33,2 0,2-0,2 119,5-8,7-54,4 9,3 Cereali 2.689,9 122,2-91,3 10,5 53,8 22,7 92,8-10,0-20,2 Legumi ed ortaggi freschi 638, ,2 25,2-13,8-6,1-4,0 4,6-10,2-10,3 Legumi ed ortaggi secchi 274,1 46,3-71,1 14,9 8,5 0,8 11,1 14,0-2,3 Agrumi 279,6 177,6-22,3-11,3-2,0-15,6 7,0 5,1-8,4 Frutta tropicale 572,1 66,9-79,0 5,2 3,6 5,5-1,1-0,3 4,8 Altra frutta fresca 543, ,1 62,1-2,9-3,6 10,6 4,2-12,2-7,4 Frutta secca 1.118,2 411,8-46,2 23,3 32,6 6,9 14,1 15,3 16,1 Vegetali filamentosi greggi 81,9 8,5-81,2-2,2-22,3 6,2-11,0-7,9-12,7 Semi e frutti oleosi 782,8 25,9-93,6-8,4-15,6-6,8-25,8-1,7 13,7 Cacao, caffè, tè e spezie 1.411,7 75,8-89,8 5,7 12,8 13,1 9,7-6,6 2,9 Prodotti del florovivaismo 458,0 652,1 17,5 0,3-2,0 11,5-2,5-10,0 0,5 Tabacco greggio 36,8 227,9 72,2 10,1-5,5-0,2-9,5 10,4 4,4 Animali vivi 1.357,3 66,7-90,6-0,6 9,7 0,7-0,6-1,3 10,3 Altri prodotti degli allevamenti 453,0 68,0-73,9-8,0-8,5-19,3 17,5 14,0-22,1 Prodotti della silvicoltura 653,1 127,5-67,3-2,4-2,7 24,5 6,7-21,6-8,8 Prodotti della pesca 1.033,9 231,5-63,4 5,1 6,5 110,3 16,0-50,0-8,2 Prodotti della caccia 119,7 19,7-71,7-33,4-38,6 22,5-58,0-45,6 46,1 Totale settore primario , ,3-37,1 2,5-0,6 24,1 3,9-17,4-4,3 Riso 111,6 535,9 65,5 38,4 8,6 40,9 3,2-1,8 5,2 Derivati dei cereali 1.210, ,2 54,7 0,5 4,1 8,4 5,0-7,3-0,8 Zucchero 884,6 139,6-72,7-20,3-29,5 2,5-16,8-22,3-15,4 Prodotti dolciari 883, ,7 26,3 10,5 7,5 5,2 4,0 5,0 3,4 Carni fresche e congelate 4.527, ,1-60,4-1,0 2,7 4,9 14,2-5,7-10,1 Carni preparate 377, ,0 57,6 8,0 6,2 13,6 9,0-5,0-2,6 Prodotti ittici 3.499,7 369,0-80,9 6,4 7,5 8,1 5,4-1,5 1,9 Ortaggi trasformati 999, ,6 39,0 7,9 4,5 3,9-0,2 3,9 4,7 Frutta trasformata 578, ,6 27,8 5,5 0,7 10,8 2,2-4,8-1,4 Prodotti lattiero-caseari 4.015, ,8-19,2-1,1 4,6 1,7 4,3-2,8 0,3 Oli e grassi 3.579, ,7-31,0 16,3-4,3 29,2 5,4-10,0-9,2 Panelli e mangimi 2.125,5 882,1-41,3 8,5 15,9 19,4 19,0-9,1-2,6 Altri prodotti dell'industria alimentare 1.826, ,0 26,1 5,4 7,5-12,5 10,1 20,5-2,4 Altri prodotti non alimentari 1.557,3 401,0-59,0 6,6-2,9 0,5 8,1 6,1-10,1 Totale Industria Alimentare , ,4-9,7 4,0 4,2 7,3 6,1-3,1-1,9 Vino 291, ,0 89,5-7,4 1,1 3,9 1,8-10,9-0,8 Mosti 12,8 33,0 44,3 36,6-2,1 56,9-3,4-13,0 1,3 Altri alcolici 885,9 868,6-1,0-6,6-4,6-26,8-11,1 27,6 7,3 Bevande non alcoliche 198,5 709,2 56,3 5,2 12,8 0,3 9,8 4,9 2,8 Totale Bevande 1.388, ,8 66,3-5,0 1,4-11,9 1,0 7,9 0,4 Totale industria alimentare e bevande , ,2 1,5 3,5 3,5 5,5 4,8-1,9-1,2 Altri prodotti agroalimentari (sotto soglia: 1-24) 472,7 270,7-27,2-13,5 1,8 TOTALE AGROALIMENTARE , ,3-8,5 2,9 2,7 11,0 4,6-7,3-1,8 Fonte: elaborazioni CREA su dati ISTAT. 17

19 OMMERCIO CON L ESTERO DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI Tabella 2.3 Struttura delle importazioni agroalimentari dell Italia: i primi 20 prodotti Paesi Valori assoluti Quota Quota 2014 variazioni 2014/ Cumulata Valori Quantità Prezzi (milioni di euro) (%) (%) Pesci lavorati 1.859, ,0 4,53 4,53 1,96 10,69-7,89 Panelli, farine e mangimi 1.617, ,6 3,94 8,47 8,64 22,93-11,63 Crostacei e molluschi congelati 1.270, ,7 3,10 11,57 15,34 5,25 9,59 Carni suine semilavorate, fresche o refr , ,5 3,07 14,64 0,84 5,93-4,81 Cuoio e pelli 1.230, ,1 3,00 17,64 7,49 2,07 5,31 Olio di oliva vergine ed extravergine 1.204, ,2 2,93 20,57 17,58 24,62-5,65 Caffè greggio 1.089, ,2 2,65 23,23 2,39 6,94-4,26 Altri prodotti alimentari 1.087, ,8 2,65 25,88 7,05-16,94 28,87 Oli di semi e grassi vegetali 942,8 899,3 2,30 28,17 4,83 19,30-12,12 Carni bovine: semilavorate fresche o refr. 909,5 920,2 2,22 30,39-1,16 6,65-7,33 Frumento tenero e spelta 887,9 869,1 2,16 32,55 2,16 15,27-11,37 Zucchero e altri prod. saccariferi 884, ,4 2,16 34,71-20,33 2,49-22,26 Bovini da allevamento 808,7 854,0 1,97 36,68-5,31-4,32-1,03 Frumento duro 805,1 496,9 1,96 38,64 62,02 58,72 2,08 Mais 797,5 856,0 1,94 40,58-6,84 14,12-18,37 Formaggi semiduri 783,9 822,4 1,91 42,49-4,68-0,86-3,86 Prodotti dolciari a base di cacao 740,2 669,5 1,80 44,30 10,57 4,16 6,16 Semi di soia 572,6 603,5 1,40 45,69-5,13-3,83-1,35 Cagliate e altri formaggi freschi 557,3 539,9 1,36 47,05 3,22 4,74-1,45 Latte liquido sfuso 557,3 648,2 1,36 48,41-14,03-3,32-11,08 TOTALE AGROALIMENTARE , ,1 100,00 97,46 2,93 11,00-7,27 Fonte: elaborazioni CREA su dati ISTAT. terno interessanti. Sono rappresentati principalmente prodotti afferenti alle filiere dei prodotti ittici, delle carni e dei cereali. Insieme, i primi 8 prodotti rappresentano oltre il 25% delle importazioni totali. Ai primi posti, spicca la crescita che ha interessato l aggregato dei crostacei e molluschi congelati, che salgono al terzo posto in graduatoria grazie ad un incremento del 15,3% del valore degli acquisti alimentato tanto dalla componente prezzo che da quella delle quantità. Anche per l olio di oliva vergine ed extravergine le importazioni registrano una crescita del 17,6% rispetto all anno precedente, imputabile all incremento delle quantità acquistate a fronte di una riduzione dei prezzi. Sempre in termini di dinamiche, emerge il +62% registrato dagli acquisti di frumento duro, dovuto quasi interamente all aumento delle quantità. In negativo, invece, emerge la variazione riportata dallo zucchero (-20,3% rispetto al 2013), a causa della riduzione dei prezzi. Sul fronte delle vendite all estero, i prodotti in graduatoria sono meno accentrati in termini di filiere, investendo molti dei prodotti del Made in Italy. Tra i primi 7, che costituiscono quasi il 26% del totale esportato, compaiono infatti la pasta, le conserve di pomodori e pelati, i vini rossi e rosati DOP, i prodotti dolciari a base di cacao, il caffè torrefatto e l olio d oliva vergine ed extravergine. In termini dinamici, non cambiano i primi 4 prodotti in graduatoria rispetto all anno precedente, mentre subentrano agli ultimi posti, gli altri spumanti DOP e gli altri legumi e ortaggi conservati o preparati. Gli spumanti vantano una crescita di oltre il 27% in un anno, completamente a carico della componente quantità. Altrettanto importante è stata la crescita delle vendite di panelli, farine e mangimi (+22,9%), an- 18

20 Tabella 2.4 Struttura delle esportazioni agroalimentari dell Italia: i primi 20 prodotti Prodotti Valori assoluti Quota Quota 2014 variazioni 2014/ Cumulata Valori Quantità Prezzi (milioni di euro) (%) (%) Pasta alim. non all'uovo, né farcita 1.593, ,4 4,60 4,60 2,35 2,86-0,50 Conserve di pomodoro e pelati 1.493, ,6 4,31 8,91 3,61-3,86 7,77 Vini rossi e rosati DOP confezionati (dal 2010) 1.391, ,6 4,02 12,93 1,06-0,88 1,96 Prodotti dolciari a base di cacao 1.345, ,2 3,88 16,82 7,08 3,33 3,63 Caffè torrefatto, non decaffeinizzato 1.071,5 997,8 3,09 19,91 7,39 11,69-3,85 Olio di oliva vergine ed extravergine 1.045, ,5 3,02 22,93 1,43 9,91-7,72 Altri prodotti alimentari 1.026,3 917,3 2,96 25,89 11,88 12,46-0,51 Biscotteria e pasticceria 1.003,1 960,3 2,90 28,79 4,45 4,74-0,27 Grana Padano e Parmigiano Reggiano 770,5 768,8 2,23 31,01 0,23 3,50-3,16 Mele (escl. le secche) 728,8 696,2 2,10 33,12 4,68 27,16-17,68 Altre carni suine preparate 705,2 648,2 2,04 35,15 8,79 12,21-3,05 Vini bianchi IGP confezionati (dal 2010) 654,0 597,5 1,89 37,04 9,46 5,46 3,79 Vini rossi e rosati IGP confezionati (dal 2010) 652,8 650,6 1,89 38,93 0,34-3,61 4,10 Panelli, farine e mangimi 632,9 515,1 1,83 40,76 22,87 23,35-0,39 Uva da tavola 557,0 602,1 1,61 42,36-7,49-12,04 5,18 Riso 535,9 493,4 1,55 43,91 8,60 3,20 5,23 Panetteria 533,7 521,6 1,54 45,45 2,33 4,25-1,84 Estratti di carne, zuppe e salse 515,5 488,1 1,49 46,94 5,61 5,14 0,45 Altri spumanti (DOP) (dal 2010) 504,2 395,1 1,46 48,40 27,60 34,00-4,78 Altri legumi e ortaggi conserv. o prep. 481,8 465,6 1,39 49,79 3,49 1,91 1,54 TOTALE AGROALIMENTARE , ,3 100,00 99,65 2,73 4,60-1,79 Fonte: elaborazioni CREA su dati ISTAT. che in questo caso grazie all incremento delle quantità vendute, mentre con una crescita compresa tra l 8% ed il 10%, si trovano le altre carni suine preparate, i vini bianchi IGP confezionati e il riso. Sulle dinamiche degli ultimi due prodotti hanno influito positivamente sia i prezzi che le quantità, mentre nel caso delle altri carni suine preparate, la diminuzione dei prezzi è stata più che compensata dall aumento delle quantità vendute. 19

21 OMMERCIO CON L ESTERO DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI 2.2 La bilancia agroalimentare per origine e destinazione e per specializzazione commerciale Allo scopo di mettere in evidenza alcuni aspetti strutturali del commercio dell Italia, i dati sul commercio agroalimentare italiano vengono qui di seguito presentati utilizzando due criteri di classificazione merceologica dei beni. In un primo caso, i prodotti sono raggruppati in base alla loro provenienza - dal settore primario (SP) o in una posizione variabile di anno in anno. I prodotti di importazione netta vengono a loro volta suddivisi in otto gruppi, che rappresentano i prodotti per i quali l Italia è tradizionalmente importatrice netta 1 : i seminativi, la zootecnia e i derivati, i prodotti ittici, i prodotti tropicali, ortofrutticoli (non tropicali), prodotti del florovivaismo, la silvicoltura, e Tabella 2.5 Bilancia per Origine e Destinazione: struttura per gruppi di prodotti (peso percentuale) /2009 Import Export SN Import Export SN Export Import SN Prodotti del S.P. per consumo alimentare diretto 10,8 12,7-0,4 10,8 13,2 1,6 10,4 14,2 3,8 Materie prime per l'i.a. 13,0 0,6-92,7 12,7 0,5-93,5 12,3 0,9-88,5 Prodotti del S.P. reimpiegati 4,1 2,2-37,4 4,3 2,3-38,2 4,2 2,3-39,7 Altri prodotti del S.P. per usi non alimentari 3,7 1,7-44,0 4,1 1,9-44,0 4,3 1,9-48,6 Totale prodotti del Settore Primario 31,7 17,2-37,1 31,8 17,8-35,7 31,2 19,4-34,3 Prodotti dell'i.a. per consumo alimentare diretto 41,1 71,1 18,7 40,6 70,3 18,8 41,1 69,0 13,8 Prodotti dell'i.a. reimpiegati nell'i.a. 14,3 6,2-46,3 15,1 6,5-46,3 15,8 6,6-50,7 Prodotti dell'i.a. per il S.P. 3,9 1,8-43,7 3,7 1,5-48,6 3,6 1,0-62,4 Prodotti dell'i.a. per usi non alimentari 7,7 2,2-60,5 7,2 2,4-56,6 5,6 1,8-59,1 Totale prodotti dell'ind. Alim. e Bevande 67,2 82,0 1,5 66,8 81,4 1,5 66,1 78,5-3,4 Altri prodotti agroalimentari (sotto soglia: 1-24) 1,2 0,8-27,2 1,4 0,8-34,5 2,7 2,1-23,6 Totale BILANCIA AGROALIMENTARE 100,0 100,0-8,5 100,0 100,0-8,4 100,0 100,0-11,9 Bilancia Alimentare 87,0 94,1-4,6 87,0 93,7-4,7 86,9 92,6-8,8 Fonte: elaborazioni CREA su dati ISTAT. dall industria alimentare (IA) - e a seconda che essi siano destinati al consumo diretto o all utilizzazione come fattori di produzione (per l agricoltura o per l industria alimentare). La bilancia agroalimentare così ottenuta è composta da nove gruppi di prodotti (tabelle 2.5 e 2.6) e viene denominata bilancia per origine e destinazione. Nel secondo caso, i prodotti sono raggruppati in funzione della specializzazione commerciale dell Italia. Nelle tabelle 2.7 e 2.8 i prodotti sono dapprima raggruppati in tre macro-gruppi in funzione del saldo commerciale (negativo, positivo o variabile) sulla base della posizione dell Italia nel commercio internazionale agroalimentare di tali prodotti: stabile importatore netto, stabile esportatore netto oppure gli altri prodotti. I prodotti di esportazione netta sono distinti al loro interno tra prodotti del Made in Italy 2 a loro volta suddivisi a seconda che siano prodotti agricoli, trasformati o dell industria alimentare - ed altri prodotti. Infine, l ultimo gruppo è quello dei prodotti a saldo variabile. 1 I prodotti di importazione netta sono quelli che presentano saldo sempre negativo o che nell arco di tempo è passato in modo chiaro da positivo a negativo. Per la definizione per codici dei prodotti di importazione si rimanda alla nota metodologica presente sul sito del Rapporto. 2 Per Made in Italy ci si riferisce all insieme dei prodotti agroalimentari a saldo stabilmente positivo e/o che notoriamente richiamano il nostro Paese dal punto di vista dell immagine. Per la definizione per codici del Made in Italy si rimanda alla nota metodologica presente sul sito del Rapporto. 20

22 Tabella 2.6 Bilancia per Origine e Destinazione: al 2014 e variazione % rispetto al Variazioni % 2014 / 2013 (milioni di euro) Valori correnti Componen. quantità Componen. prezzi Import Export Import Export Import Export Import Export Prodotti del S.P. per consumo alimentare diretto 4.450, ,7 3,3-0,8 3,9 5,7-0,5-6,1 Materie prime per l'i.a ,8 201,6 5,8 19,3 11,4 29,6-5,0-7,9 Prodotti del S.P. reimpiegati 1.699,9 773,6-0,8 1,0 29,4-1,5-23,3 2,5 Altri prodotti del S.P. per usi non alimentari 1.505,0 585,4-6,9-6,9 93,1-3,9-51,8-3,1 Totale prodotti del Settore Primario , ,3 2,5-0,6 24,1 3,9-17,4-4,3 Prodotti dell'i.a. per consumo alimentare diretto , ,9 4,0 3,9 6,0 4,4-1,9-0,4 Prodotti dell'i.a. reimpiegati nell'i.a , ,0-2,0-1,9 5,1 4,1-6,7-5,8 Prodotti dell'i.a. per il S.P ,2 632,9 8,6 22,9 22,9 23,3-11,6-0,4 Prodotti dell'i.a. per usi non alimentari 3.146,5 775,4 9,5-2,7-4,8 5,4 14,9-7,7 Totale prodotti dell'ind. Alim. e Bevande , ,2 3,5 3,5 5,5 4,8-1,9-1,2 Altri prodotti agroalimentari (sotto soglia: 1-24) 472,7 270,7-13,5 1,8 0,0 0,0 0,0 0,0 Totale BILANCIA AGROALIMENTARE , ,3 2,9 2,7 11,0 4,6-7,3-1,8 Bilancia Alimentare , ,8 3,0 3,2 7,0 5,0-3,8-1,8 Fonte: elaborazioni CREA su dati ISTAT. La bilancia per origine e destinazione mette in evidenza due aspetti interessanti. Il primo riguarda il peso dei prodotti destinati al consumo alimentare diretto, che in totale si aggira intorno all 84% per le esportazioni e al 52% per le importazioni. All interno della categoria, i prodotti dell industria alimentare rivestono un ruolo determinante con il 71% delle esportazioni e il 41% delle esportazioni del totale della bilancia. Solo per questi prodotti il valore del saldo normalizzato è positivo e si attesta al 18,7% nel 2014, stabile nell ultimo anno. L altro aspetto interessante riguarda la dipendenza dall estero dell Italia per quasi tutti i gruppi di prodotti della bilancia per origine e destinazione a eccezione, come appena detto, dei prodotti dell Industria Alimentare per il consumo alimentare diretto. Questa dipendenza trova la massima espressione nel caso delle materie prime per l Industria alimentare (che presenta un valore del saldo normalizzato pari a -92,7%), ma valori negativi particolarmente accentuati si ritrovano anche nel caso dei prodotti del settore primario e dell industria per usi non alimentari (-44% e -60,5%, rispettivamente). A livello dinamico, nel 2014, dal lato delle esportazioni emerge la performance delle materie prime per l industria alimentare, che crescono del 19,3%, e dei prodotti dell industria alimentare per il settore primario, che incrementano le vendite del 22,9% in un anno. Dal lato delle importazioni, dinamiche positive di rilievo vengono registrate dall industria alimentare per i prodotti destinati al settore primario e per quelli, sempre dell industria, destinati ad usi non alimentari, rispettivamente con l 8,6% ed il 9,5% di aumento degli acquisti. Perdono quasi 7 punti percentuali, rispetto all anno precedente, tanto le importazioni quanto le esportazioni di altri prodotti del settore primario per usi non alimentari. Dalla bilancia per specializzazione commerciale emerge che il peso degli aggregati di importazione ed esportazione netta sul totale rimane praticamente invariato rispetto al L 82,4% delle importazioni agroalimentari italiane è spiegato dagli 8 comparti di importazione netta, tra i quali i prodotti della zootecnia e derivati, il comparto ittico e gli altri ortofrutticoli costituiscono gran parte del valore del flusso. In termini di dipendenza dall estero, i comparti con saldo normalizzato fortemente negativo sono quelli dei seminativi (-87,1%) e dei prodotti tropicali (-84%), che superano di oltre 20 punti percentuali il valore del saldo normalizzato dell intero comparto di importazione netta (-62,4%), il quale, tra 21

23 OMMERCIO CON L ESTERO DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI Tabella 2.7 Bilancia agroalimentare per Specializzazione Commerciale (peso percentuale) Import Export SN Import Export SN Export Import SN - Seminativi (COP) 9,2 0,7-87,1 9,0 0,7-88,0 8,5 1,0-83,6 - Zootecnia e derivati 25,4 5,9-67,4 26,4 5,8-68,5 27,0 5,6-72,1 - Comparto ittico 11,0 1,7-77,5 10,7 1,6-77,7 11,1 1,9-75,9 - Prodotti tropicali 5,1 0,5-84,0 5,0 0,5-84,7 5,0 0,8-77,0 - Altri ortofrutticoli di importazione netta 10,8 4,6-46,9 10,4 4,2-49,1 9,5 3,9-51,2 - Prodotti del florovivaismo di importazione netta 0,8 0,4-36,7 0,8 0,5-34,8 1,0 0,6-37,2 - Silvicoltura 1,6 0,4-67,3 1,7 0,4-67,2 2,0 0,3-81,2 - Altri prodotti di importazione netta 18,5 8,4-44,5 18,8 8,6-44,2 17,0 7,6-48,0 COMPARTO DI IMPORTAZIONE NETTA 82,4 22,6-62,4 82,8 22,3-63,0 81,1 21,6-65,3 - Cereali del Made in Italy 0,0 0,0 82,6 0,0 0,0 53,2 0,0 0,0 98,9 - Frutta fresca del Made in Italy 1,3 6,8 62,6 1,4 7,3 62,1 1,4 7,9 62,3 - Ortaggi freschi del Made in Italy 0,7 2,7 51,9 0,8 2,8 51,8 0,8 2,7 46,4 - Prodotti del florovivaismo del Made in Italy 0,3 1,5 56,7 0,3 1,5 58,1 0,3 1,8 62,9 MADE IN ITALY AGRICOLO 2,4 11,0 59,1 2,5 11,6 59,0 2,5 12,4 58,7 - Riso del Made in Italy 0,3 1,5 65,5 0,2 1,5 71,9 0,2 2,1 74,7 - Pomodoro trasformato del Made in Italy 0,4 4,8 83,2 0,3 4,7 85,1 0,4 5,4 80,9 - Ortaggi o frutta prep. o cons. del Made in Italy 1,3 2,8 30,3 1,2 2,7 31,9 1,4 2,7 21,9 - Salumi del Made in Italy 0,7 3,8 66,1 0,6 3,7 66,0 0,7 3,4 57,0 - Formaggi del Made in Italy 0,5 4,5 77,8 0,5 4,5 78,2 0,6 4,0 68,7 - Olio di oliva del Made in Italy 3,3 3,9-0,8 2,9 4,0 8,1 3,1 4,1 1,7 - Altri trasformati del Made in Italy 0,7 2,4 48,9 0,7 2,3 46,5 0,6 2,0 43,8 - Succhi di frutta e sidro del Made in Italy 0,6 1,6 40,8 0,6 1,7 42,3 0,6 1,8 41,8 - Aceto del Made in Italy 0,0 0,7 87,9 0,0 0,7 86,5 0,0 0,6 84,8 - Vino confezionato del Made in Italy 0,1 13,7 97,6 0,1 13,7 97,5 0,2 12,8 96,8 - Vino sfuso del Made in Italy 0,2 1,1 72,7 0,3 1,4 65,1 0,2 1,3 60,0 - Acque minerali 0,0 1,1 96,7 0,0 1,1 96,1 0,0 1,0 96,0 - Essenze del Made in Italy 0,1 0,3 40,1 0,1 0,2 40,3 0,1 0,2 33,8 MADE IN ITALY TRASFORMATO 8,1 42,3 63,1 7,5 42,1 65,1 8,2 41,4 59,6 - Pasta del Made in Italy 0,2 6,4 93,3 0,2 6,4 93,4 0,2 7,4 93,8 - Prodotti da forno del Made in Italy 2,0 4,6 32,2 2,0 4,6 31,4 1,8 4,3 31,1 - Prod. dolciari a base di cacao del Made in Italy 1,8 3,9 29,0 1,7 3,7 30,5 1,6 3,4 26,3 - Altri derivati dei cereali del Made in Italy 0,0 0,4 78,1 0,1 0,4 72,6 0,0 0,3 73,8 - Gelati 0,3 0,6 29,5 0,3 0,6 26,4 0,3 0,8 35,3 - Caffè del Made in Italy 0,4 3,1 74,7 0,3 3,0 77,0 0,2 2,3 76,2 - Acquavite e liquori del Made in Italy 0,4 1,7 52,3 0,4 1,9 57,1 0,5 1,7 43,0 MADE IN ITALY DELL'INDUSTRIA ALIMENTARE 5,2 20,8 54,5 5,0 20,5 55,2 4,7 20,3 54,8 TOTALE MADE IN ITALY 15,6 74,0 60,0 15,1 74,3 61,3 15,4 74,0 58,1 Altri prodotti di ESPORTAZIONE NETTA 0,5 1,9 53,1 0,5 2,0 57,8 0,5 1,9 52,1 PRODOTTI A SALDO VARIABILE 0,2 0,2-4,1 0,2 0,2-7,1 0,1 0,2 11,5 TOTALE AGROALIMENTARE 100,0 100,0-8,5 100,0 100,0-8,4 100,0 100,0-11,9 Fonte: elaborazioni CREA su dati ISTAT. 22

24 Tabella 2.8 Bilancia agroalimentare per Specializzazione Commerciale 2014 Variazioni % 2014 / 2013 (milioni di euro) Valori correnti Componen. quantità Componen. prezzi Import Export Import Export Import Export Import Export - Seminativi (COP) 3.761,3 259,6 5,1 13,9 14,3 14,4-8,0-0,4 - Zootecnia e derivati , ,1-1,0 3,1 2,2 10,9-3,1-7,0 - Comparto ittico 4.522,7 572,0 6,1 7,1 39,4 9,8-23,8-2,4 - Prodotti tropicali 2.104,1 182,5 5,3 10,3 9,4 6,2-3,8 3,8 - Altri ortofrutticoli di importazione netta 4.441, ,1 6,8 13,2 22,8 12,0-13,0 1,0 - Prodotti del florovivaismo di importazione netta 318,4 147,5-0,9-5,2 1,4-14,5-2,3 10,9 - Silvicoltura 653,1 127,5-2,4-2,7 24,5 6,7-21,6-8,8 - Altri prodotti di importazione netta 7.584, ,0 1,3 0,4-1,1 2,2 2,4-1,7 COMPARTO DI IMPORTAZIONE NETTA , ,3 2,4 4,5 10,7 6,7-7,4-2,1 - Cereali del Made in Italy 0,5 5,1-53,8 48,1-43,7 48,2-18,0 0,0 - Frutta fresca del Made in Italy 541, ,5-5,4-3,8 0,3 3,7-5,7-7,3 - Ortaggi freschi del Made in Italy 292,8 924,2-3,1-2,8-2,0 7,8-1,1-9,8 - Prodotti del florovivaismo del Made in Italy 139,6 504,6 3,2-1,0 37,0 2,9-24,7-3,8 MADE IN ITALY AGRICOLO 974, ,4-3,6-3,2 5,3 4,6-8,5-7,4 - Riso del Made in Italy 111,6 535,9 38,4 8,6 40,9 3,2-1,8 5,2 - Pomodoro trasformato del Made in Italy 151, ,6 19,8 4,9 13,7-1,1 5,4 6,1 - Ortaggi o frutta prep. o cons. del Made in Italy 523,3 977,9 9,4 5,6 4,1 1,5 5,1 4,0 - Salumi del Made in Italy 270, ,3 6,2 6,4 12,6 9,4-5,7-2,8 - Formaggi del Made in Italy 193, ,7 5,1 3,2 7,6 1,7-2,4 1,5 - Olio di oliva del Made in Italy 1.365, ,6 20,0 0,5 29,8 9,7-7,6-8,4 - Altri trasformati del Made in Italy 284,9 829,7 0,0 6,2 4,4 4,7-4,2 1,4 - Succhi di frutta e sidro del Made in Italy 228,1 543,1-2,1-5,4 18,3 4,2-17,3-9,2 - Aceto del Made in Italy 15,6 242,3-9,4 2,0-10,0 9,7 0,7-7,1 - Vino confezionato del Made in Italy 58, ,0-0,4 3,0-0,8 1,7 0,5 1,3 - Vino sfuso del Made in Italy 62,3 393,6-38,4-17,8-20,8 4,0-22,2-20,9 - Acque minerali 6,6 395,2-9,8 7,1-11,3 7,8 1,8-0,6 - Essenze del Made in Italy 45,1 105,5 30,2 29,8 10,8 33,3 17,4-2,6 MADE IN ITALY TRASFORMATO 3.315, ,5 10,6 3,0 17,6 3,8-5,9-0,8 - Pasta del Made in Italy 77, ,9 6,2 4,1 32,3 6,4-19,8-2,2 - Prodotti da forno del Made in Italy 824, ,9 2,0 3,8 12,1 4,8-9,0-0,9 - Prodotti dolciari a base di cacao del Made in Italy 740, ,2 10,6 7,1 4,2 3,3 6,2 3,6 - Altri derivati dei cereali del Made in Italy 16,7 135,7-17,2 7,2-12,9 8,6-4,9-1,3 - Gelati 121,4 223,2 0,4 7,6-0,7 6,9 1,1 0,7 - Caffè del Made in Italy 155, ,5 19,7 7,4 14,0 11,7 5,0-3,8 - Acquavite e liquori del Made in Italy 182,2 582,2 5,2-8,2 1,4-17,4 3,7 11,1 MADE IN ITALY DELL'INDUSTRIA ALIMENTARE 2.118, ,6 6,2 4,1 7,9 4,1-1,6 0,0 TOTALE MADE IN ITALY 6.408, ,4 6,7 2,4 12,5 4,0-5,1-1,6 Altri prodotti di ESPORTAZIONE NETTA 201,9 659,1 9,3-4,4 7,1-5,6 2,1 1,3 PRODOTTI A SALDO VARIABILE 77,7 71,6 18,7 25,8 18,7 23,4 0,0 1,9 TOTALE AGROALIMENTARE , ,3 2,9 2,7 11,0 4,6-7,3-1,8 Fonte: elaborazioni CREA su dati ISTAT. 23

25 OMMERCIO CON L ESTERO DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI l altro, riporta un miglioramento di 0,6 punti percentuali rispetto al A livello di dinamica dei singoli flussi, il gruppo dei comparti di importazione netta registra un aumento sia delle importazioni (+2,4%) che delle esportazioni (+4,5%); al suo interno, emerge il risultato degli altri ortofrutticoli e dei seminativi, per i quali il 2013 porta un miglioramento di qualche punto percentuale del valore del saldo normalizzato. Per i primi, infatti, agli acquisiti che risultano aumentati del 6,8% rispetto all anno precedente si affianca l incremento del 13,2% delle esportazioni. Similmente, per i secondi, si registra una crescita delle importazioni del 5,1% a fronte di quella delle esportazioni pari al 13,9%. Per quanto riguarda l aggregato dei prodotti di esportazione netta, il 74% del totale della bilancia agroalimentare è rappresentato dal Made in Italy. Il saldo normalizzato dei prodotti tipici del nostro paese riporta una leggera flessione rispetto al 2013, pari a 1,3 punti percentuali, e si attesta a +60%. All interno del Made in Italy, i prodotti trasformati rivestono un ruolo determinante, con un peso sulle esportazioni totali del 42,3%, seguiti dalla componente dell industria alimentare, con il 20,8% e dalla componente agricola, con l 11%. I saldi normalizzati sono tutti superiori al 50% e in lieve calo, ad eccezione del saldo del Made in Italy agricolo che è stabile. Scendendo nel dettaglio delle dinamiche dei flussi, il Made in Italy agricolo riporta una flessione sia per quelli in entrata (-3,6%) che per quelli in uscita (-3,2%), mentre la performance di Made in Italy trasformato e dell industria alimentare è positiva per il 2014, con una crescita delle esportazioni rispettivamente del 3% e del 4,1%, di tenore però inferiore rispetto a quella riportata dalle importazioni, per cui giustificano il peggioramento del saldo evidenziato in precedenza. 24

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