Marie Claire Cantone Università degli Studi di Milano Associazione Italiana Radioprotezione
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1 La comunicazione dei rischi da radiazioni naturali Marie Claire Cantone Università degli Studi di Milano Associazione Italiana Radioprotezione
2 Comunicazione del rischio Comunicazione del rischio processo interattivo di scambio di informazioni e opinioni fra individui, gruppi e istituzioni. Coinvolge messaggi multipli riguardo la natura del rischio e anche altri messaggi, non strettamente riferiti al rischio, che esprimono le preoccupazioni, le opinioni o le reazioni a messaggi di rischio, oppure a soluzioni legali e istituzionali per la gestione del rischio National Research Council, 1989 Improving Risk Communication M.C.Cantone, Vulcano, maggio 2013
3 Risk Communication and Crisis Communication address different audiences at different times. ANS Committee Report Fukushima Daiichi: ANS Committee Report, March 2012 Risk communication is a two-way process of information exchange that includes multiple types of information with multiple purposes. As an important benefit, risk communication has the potential to build public trust. Crisis communication is used to help governments and companies respond to and recover from a crisis. A key part of crisis communication is using risk communication to build public trust. In essence, risk communication is a continual process of public education and awareness. Crisis communication leverages risk communication programs to manage misinformation and speculation that typically occur during a crisis. M.C.Cantone, Vulcano, maggio 2013
4 M.C.Cantone, Vulcano, maggio 2013
5 Risk perception Risk anni 80 analysis anni 70 Risk governance Risk anni 00 communication anni 90 M.C.Cantone, Vulcano, maggio 2013
6 Una comunicazione adeguata per decisioni informate Comunicazione adeguata Fornisce informazioni sui rischi in modo chiaro, obiettivo, completo e in tempi adeguati. Contribuisce a costruire la fiducia del pubblico nelle capacità di individui ed organizzazioni preposti alla protezione E il punto di partenza per creare un pubblico informato: coinvolto, interessato, ragionevole, orientato a trovare soluzioni, cooperativo; consapevole degli aspetti legati al rischio radiologico; disponibile a seguire comportamenti adeguati. M.C.Cantone, Vulcano, maggio 2013
7 a l c u n e l e t t u r e c l a s s i c he Numerose sono le linee guida, le indicazioni di strategie e i manuali per la comunicazione del rischio Slovic, P., and B. Fischhoff (1982), How Safe is Safe Enough? Determinants of Perceived and Acceptable Risk. In L. Gould and C. Walker (eds.), Too Hot to Handle, Yale University Press, New Haven, Slovic, P. (1987), Perception of Risk, Science 236: Slovic, P. (1986), Informing and Educating the Public About Risk. Risk Analysis, vol.4: Covello, V. et al (1988), Effective Risk Communication: The Role and Responsibility of Government. New York: Plenum. Covello, V. and F. Allen (1988), Seven Cardinal Rules of Risk Communication, Washington, D.C.: U.S. Environmental Protection Agency, Office of Policy Analysis. Vincent T. Covello, Peter M. Sandman, and Paul Slovic, Risk Communication, Risk Statistics, and Risk Comparisons: 1988 Part I Effectively Communicating Risk Information IAEA, NCRP, NRPB, IRPA, NEA (Villigen Workshops)... M.C.Cantone, Vulcano, maggio 2013
8 Una comunicazione adeguata si basa su modelli Modelli che descrivono come il pubblico processa le informazioni, come prende decisioni e che forniscono una base per costruire una comunicazione del rischio più adeguata Modello percezione del rischio (spesso si ha un gap fra percezione e informazione) Esperto X è sicuramente sempre X Non esperti nello stesso campo Penso che X è di solito Y o Z Informazione sul rischio La correlazione fra ciò che pensa un esperto sul rischio e ciò che pensa un non esperto non supera il 20% (P.Sandman 1988) M.C.Cantone, Vulcano, maggio 2013
9 Una comunicazione adeguata si basa su modelli Modelli che descrivono come il pubblico processa le informazioni, come prende decisioni e che forniscono una base per costruire una comunicazione del rischio più adeguata Modello percezione del rischio (spesso si ha un gap fra percezione e informazione) Modello rumore mentale (in condizioni di stress e preoccupazione vi è difficoltà a comprendere e ricordare le informazioni) Modello dominanza negativa (vi è la tendenza a focalizzare maggiormente gli aspetti negativi rispetto a quelli positivi) Modello creazione della fiducia (sapere che gli esperti si prendono cura della questione prima che il pubblica se ne preoccupi ) M.C.Cantone, Vulcano, maggio 2013
10 WHO 2011 M.C.Cantone, Vulcano, maggio 2013
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15 May 2012
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23 2007 M.C.Cantone, Vulcano, maggio 2013
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27 M.C.Cantone, Vulcano, maggio 2013
28 May 2011 ARPANSA stima : 1.8 msv/ y per equipaggio di voli nazionali 4 msv/ y per equipaggio di voli internazionali fino a 1 msv per chi viaggia ore/settimana M.C.Cantone, Vulcano, maggio 2013
29 IFALPA riporta che il rischio è basso, ma nel contempo : M.C.Cantone, Vulcano, maggio 2013
30 Alcuni punti di discussione E richiesta sempre una maggiore cultura e attenzione da parte dei singoli individui ai propri bisogni e a quelli del proprio ambiente, una attenzione al fatto che siamo in buona parte artefici del nostro benessere con l attenzione ai nostri comportamenti. Una sempre maggiore maturità dei singoli e abilità in crescita. Il pubblico da tempo non è più considerato un oggetto passivo ma in una fase in cui sta facendo le sue scelte deve essere libero nelle scelte ma aiutato a scegliere in modo consapevole. Una informazione e comunicazione non adeguata crea confusione e fa perdere fiducia negli esperti. Chi è l esperto? Tutti gli esperti sono in grado di comunicare con i pubblici in modo adeguato? M.C.Cantone, Vulcano, maggio 2013
31 Grazie per l attenzione M.C.Cantone, Vulcano, maggio 2013
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