Progetto Sportello Psicologico
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- Gianmaria Martinelli
- 8 anni fa
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1 Progetto Sportello Psicologico Il compito della scuola oggi non è solo quello di istruire ed educare ma anche di formare e di garantire una relazione ed un clima di serenità in cui crescere. La scuola può individuare i disagi e le difficoltà e offrire possibili strategie risolutive, proprio in quanto è vista come interconnessione e interdipendenza di componenti che comunicano e interagiscono per raggiungere gli obiettivi prefissati. Le relazioni tra le componenti sono di natura labile e non rigida; quello che accade non può essere previsto e neppure essere completamente soggetto a controllo, anche perché le difficoltà legate alla definizione dell identità tipiche della fase adolescenziale, spesso sono nascoste e improvvisamente vengono alla luce sotto forma di malessere per l adolescente stesso. Solitamente questo malessere si ripercuote sul gruppo dei pari, sulle famiglie e sui docenti. L intervento psicologico è uno strumento che la scuola può utilizzare per sviluppare l efficienza e l efficacia nel raggiungimento dei propri obiettivi formativi, e quindi per contribuire a ottimizzare i contesti di insegnamento e di apprendimento. Lo psicologo lavora per la scuola, non nella scuola. Lo psicologo nella scuola si occupa e si preoccupa di problemi legati al normale percorso evolutivo, di eventuali situazioni di disagio esistenziale perché è interessata all apprendimento di tutti in situazioni di benessere. Non interviene sull individuo in sé ma sul rapporto tra individuo e comunità scolastica. Anche quando opera con i singoli soggetti, lo psicologo agisce con lo scopo di sviluppare l efficacia del processo formativo e il livello di integrazione dello studente nel sistema scuola. Lo sportello di ascolto psicologico offre uno spazio in cui affrontare il disagio e poter elaborare soluzioni di intervento. Ad esso si possono rivolgere innanzitutto gli studenti che sentano l esigenza di ricevere sostegno. Inoltre, esso è uno spazio aperto a genitori e insegnanti che abbiano bisogno di un momento di ascolto e confronto. La finalità è la promozione della salute e del benessere individuale e della comunità. Obiettivi offrire ascolto e sostegno allo studente che stia vivendo momenti di difficoltà ottimizzare prestazioni e favorire lo sviluppo di migliori modalità relazionali dello studente promuovere negli studenti la motivazione allo studio e la fiducia in sé stessi promuovere e valutare la motivazione e le abilità cognitive dello studente in termini diagnostici, preventivi e di promozione promuovere strategie, competenze e abilità in campo formativo, didattico ed organizzativo offrire consulenza e ascolto a insegnanti nella gestione di rapporti difficili con gli studenti e il gruppo classe offrire consulenze circa le problematiche legate all apprendimento
2 offrire eventuale consulenza agli insegnanti di sostegno offrire consulenza e ascolto a genitori nella gestione di rapporti difficili con il proprio figlio Metodologia Gli studenti potranno fissare un appuntamento direttamente allo sportello negli orari di ricreazione oppure porre nell apposita cassetta della posta un biglietto riportante il proprio nome, cognome e classe di appartenenza. La psicologa prevede, nei casi in cui sarà richiesto, di: partecipare, a richiesta dei rispettivi coordinatori, al consiglio di classe e al collegio dei docenti instaurare con i dirigenti, con le famiglie e con gli studenti, rapporti individuali e di gruppo collaborare con gli insegnanti di sostegno, con le figure di sistema della scuola, con gli psicologi e con altri operatori delle aziende sanitarie locali, con i responsabili locali dell istruzione, della cultura, della formazione e dei servizi socio-assistenziali richiedere la collaborazione delle famiglie per problematiche che interessano il rapporto scuola-famiglia collaborare con i docenti per la ricerca sperimentale e per l attuazione di tutti quei processi psicologici connessi con l insegnamento e con l apprendimento Da gennaio a giugno 2015 lo sportello verrà avviato per un massimo di 80 ore (60 ore per i ragazzi e 20 ore per i genitori). Avrà una durata di circa 3-4 ore a cadenza settimanale. Si potrà usufruire dello sportello previo appuntamento. Se ritenuto necessario la psicologa potrà essere coinvolta anche all interno dei consigli di classe o di istituto. AFFETTIVITA (Classi Terze) La scuola è il contesto primario in cui vengono forniti strumenti cognitivi e critici indispensabili per una vita di relazione ricca e soddisfacente; a fronte di queste problematiche, può emergere la necessità di intervenire con un progetto educativo che non si limiti a fornire conoscenze, ma che affini certe competenze sociali entrando nella dimensione emotivo-affettiva dei ragazzi. Per educazione socio-affettiva intendiamo quella parte del processo di natura psicologica finalizzato ad una miglior comprensione delle dinamiche individuali e relazionali. Il progetto prevede inoltre un momento di riflessione intorno al concetto di sessualità, nella sua dimensione non solo biologica, ma anche culturale ed emotiva, rivolta ad una maggior comprensione dei rischi connessi a tale ambito.
3 Obiettivi dare la possibilità agli studenti di vivere un esperienza di dialogo con un adulto che non giudica e libero dai limiti imposti dal ruolo favorire la presa di coscienza della propria identità sessuale offrire agli studenti un dialogo e un confronto sereni e chiari sui temi dell affettività e della sessualità Metodologia Le classi saranno divise in due piccoli gruppi ciascuna, per un totale di 6 gruppi. La psicologa concentrerà l attenzione sui concetti di AFFETTO, AMORE, CORPO e SESSUALITA. In un secondo momento lascerà del tempo ai ragazzi per formulare le loro domande (preferibilmente per iscritto ed in forma anonima). Durante il secondo incontro gli argomenti verranno affrontati prendendo spunto dalle domande poste dagli studenti, prevedendo anche le eventuali risposte dirette ai quesiti. Mesi di gennaio-febbraio-marzo ore per ciascun gruppo. 24 ore ORIENTAMENTO (CLASSI TERZE) La pre-adolescenza è un età di scelte, di cui la prima e più difficile è probabilmente quella che riguarda l orientamento scolastico o lavorativo. Tutte le persone che ruotano intorno al pre-adolescente (genitori, docenti, amici) dovrebbero sostenerlo in questa scelta aiutandolo a trovare la propria strada e valutando insieme a lui le sue capacità e attitudini, la sua motivazione e le concrete possibilità che la realtà attuale può offrire. Orientare significa porre l individuo in grado di prendere coscienza di sé e progredire per l adeguamento dei suoi studi e della sua professione alle mutevoli esperienze della vita (UNESCO, 1970). Per ORIENTAMENTO oggi si intende un processo evolutivo, cioè continuo, permanente, graduale nella vita dell individuo. La concezione dell orientamento come processo continuo implica il superamento di azioni occasionali, legate ad urgenze del momento e si lega sempre più ad un percorso personale di formazione permanente che si fonda sull'acquisizione, da parte del soggetto, delle competenze riflessive, decisionali, di autodiagnosi, di autocontrollo (ovvero strategiche in un'ottica autoregolativa). In tale prospettiva, Maria Luisa Pombeni aveva distinto varie tipologie di competenze orientative, acquisibili durante tutto il corso della vita, definendole un insieme di risorse a disposizione del singolo che lo rendono in grado di affrontare in modo consapevole ed efficace le situazioni di transizione psicosociale. Aveva perciò individuato le competenze
4 orientative di base, che si fondano su "una preparazione generale (in termini di atteggiamenti, metodi, competenze trasversali, informazioni, ecc.)" e si acquisiscono prevalentemente nell'età evolutiva mediante esperienze informali o formali di apprendimento e le competenze orientative specifiche, «finalizzate, in parte, ad auto-monitorare in itinere le esperienze formative e lavorative in cui si trova coinvolta [la persona] ed, in parte. a progettarne l'evoluzione, cioè a costruire lo sviluppo della propria storia» (Pombeni, 2007, p. 3). Nell'ambito di un percorso di sviluppo di capacità auto-orientative, assumono un valore molto significativo competenze di livello "meta", che sono alla base del controllo consapevole ed autonomo dell'azione, dei processi cognitivi, metacognitivi, affettivo-motivazionali, volitivi, emotivi e relazionali, attivati nella molteplicità delle situazioni nelle quali si è coinvolti. In primo luogo, perché i processi decisionali sono in parte influenzati dalle esperienze di apprendimento. Le stesse inclinazioni personali di un soggetto possono trasformarsi in interessi che conducono a specifiche scelte, solo se sono presenti adeguati livelli di percezione del proprio senso di autoefficacia ed elevate aspettative di successo personale, frutto anch'esse di esperienze di apprendimento pregresse. In secondo luogo, perché l'obiettivo prioritario degli interventi orientativi dovrebbe essere quello di rendere il soggetto in grado di attuare effettivamente le azioni razionali rispetto al raggiungimento di determinati obiettivi professionali, formativi, esistenziali. Per poter fare orientamento lo psicologo dovrebbe avere come obiettivo il successo scolastico e formativo. Dovrà favorire l'empowerment, evidenziare gli aspetti positivi, rendere l alunno cosciente delle proprie abilità meta e avere come target tutta la rete di relazioni. Non dovrà coordinare ma gestire i processi. La finalità del progetto è quella di attivare un processo di autoconoscenza che terminerà con la scelta della scuola secondaria di secondo grado adatta alle proprie competenze.. Obiettivi permettere di scoprire, utilizzare e migliorare le proprie competenze facilitare un processo di autoriflessione favorire un confronto tra professori e psicologa promuovere un processo di conoscenza del proprio stile di attribuzione favorire la conoscenza delle abilità metacognitive promuovere la fiducia e la stima in se stessi favorire l'empowerment e l'autoefficacia facilitare l'acquisizione delle capacità di autovalutazione Strumenti 1. incontri con il gruppo classe 2. brainstorming anche con l obiettivo di favorire la riflessione sull importanza della scelta
5 (descrizione dei diversi tipi di istituto scolastici della Provincia, informazioni sulle percentuali di bocciatura, spiegazione della dispersione scolastica) 3. colloqui individuali con l alunno che lo richiede 4. colloqui individuali con i genitori che lo richiedono 5. partecipazione della psicologa alla stesura dei consigli orientativi Destinatari alunni delle classi terze genitori Gli incontri con i gruppi classi terze saranno effettuati tra settembre e novembre 2015 Stesura consigli orientativi dicembre 2015 Colloqui con ragazzi e/o genitori novembre-dicembre ore per classe = 30 ore Verifica Il Progetto dovrà essere verificato in itinere ed al termine dell anno scolastico soprattutto rispetto ed in merito a: a. Soddisfazione degli utenti/prestatori del servizio: studenti, docenti interni di sostegno, docenti curricolari, specialista; b. Coordinamento tra docenti di sostegno e docenti di team/consiglio di classe; L articolazione dell orario durante lo svolgimento dell anno scolastico sarà da concordare con la dirigenza scolastica, gli insegnanti e le famiglie in base alle esigenze organizzative della scuola, garantendo, per quanto possibile, una presenza stabile e programmata con frequenza settimanale. Cordiali Saluti, Oggiono, 26/01/15 dott.ssa Chiara Pupino Psicologa
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