TECNICHE DI ANALISI E SIMULAZIONE DI UN SISTEMA DI SICUREZZA IN AMBITO INDUSTRIALE APPLICAZIONE AL CASO DI UNA RIBOBINATRICE DI MACCHINA CONTINUA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "TECNICHE DI ANALISI E SIMULAZIONE DI UN SISTEMA DI SICUREZZA IN AMBITO INDUSTRIALE APPLICAZIONE AL CASO DI UNA RIBOBINATRICE DI MACCHINA CONTINUA"

Transcript

1 TECNICHE DI ANALISI E SIMULAZIONE DI UN SISTEMA DI SICUREZZA IN AMBITO INDUSTRIALE APPLICAZIONE AL CASO DI UNA RIBOBINATRICE DI MACCHINA CONTINUA Elena Lorenzi MASTER IN PRODUZIONE DELLA CARTA/CARTONE E GESTIONE DEL SISTEMA PRODUTTIVO Riassunto relazione finale di tirocinio SOMMARIO Viene di seguito presentata l attività svolta come tirocinio per il conseguimento del Master in Produzione della Carta/Cartone e gestione del sistema produttivo. Obiettivo di tale stage è stato la stesura di una specifica per il sistema elettrico di controllo relativo alla sicurezza di una linea ribobinatrice di macchina continua. L organizzazione del presente documento è la seguente: in primo luogo, si inquadrano le principali direttive e norme tecniche di riferimento ai fini della sicurezza e della tutela della salute che devono avere le macchine e i dispositivi di sicurezza; in seguito, si richiamano gli elementi fondamentali della Direttiva Macchina e si illustrano le fasi di progettazione di un sistema elettrico di sicurezza; successivamente, viene descritta nello specifico la macchina oggetto del lavoro e presentata la metodologia e la strumentazione impiegate per la progettazione e l analisi delle logiche di funzionamento del sistema, per poi spiegare la loro effettiva implementazione. In conclusione, si sintetizzano i principali risultati raggiunti da questo lavoro e si propongono alcuni spunti per futuri sviluppi. INTRODUZIONE Questa tesina presenta il progetto realizzato durante il tirocinio previsto dal piano formativo del Master Universitario di Primo Livello in Produzione della Carta/Cartone e Gestione del Sistema Produttivo. L attività progettuale, finalizzata con la redazione della presente relazione, è stata svolta presso lo Studio di Ingegneria Enrico Micheloni (LU) (struttura ospitante) e seguita da ing. Luca Bilancioni (tutor). Il lavoro ha come oggetto la stesura di una specifica per la realizzazione del sistema elettrico di controllo relativo alla sicurezza di una linea ribobinatrice di macchina continua (in seguito anche sistema di sicurezza) e sua validazione in fase progettuale, nell ambito della verifica del livello di sicurezza richiesto dall applicazione. Più nel dettaglio, la macchina in oggetto è una Ribobinatrice VAS posta a valle di una macchina continua per carta da imballaggio. È doveroso premettere che questo tipo di attività presenta diversi ordini di difficoltà, tra cui: il progetto elettromeccanico della macchina è già esistente, realizzato con tecnologia datata e non predisposto per le modifiche necessarie; la macchina oggetto della modifica non può essere fermata; non è possibile verificare il circuito di sicurezza senza collegamento alle parti della macchina e ai cicli di funzionamento, né procedere con l inserimento graduale di parti di esso; la fase di test e validazione del sistema di sicurezza è, normalmente, delegata al tecnico installatore, con notevole dispendio di tempo e incertezza nell esito della prova. INQUADRAMENTO NORMATIVO Il mercato unico europeo ha rivoluzionato il contesto legislativo, certificativo e normativo nazionale, sia nel settore della sicurezza dei prodotti, sia in quello della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. La Direttiva Macchine 89/392/CEE, successivamente integrata e modificata dalle ulteriori direttive 91/368/CEE e 93/68/CEE nonché ripubblicata, sotto forma di testo integrato, come direttiva 98/37/CEE, è stata recepita in Italia con il D. P. R. 24 luglio 1996, n. 459, pubblicato sul Supplemento Ordinario della Gazzetta Ufficiale n. 209 del 6 settembre La direttiva stabilisce i requisiti essenziali ai fini della sicurezza e della tutela della salute che devono avere le macchine e i dispositivi di sicurezza (allegato I del testo legislativo). La conformità della macchina alla direttiva è stabilita dal costruttore nel corso di procedure di valutazione, i cui moduli vengono descritti nelle sopraccitate direttive, ed è formalizzata, sempre dal costruttore, con autodichiarazione o verifica presso un organismo accreditato, mediante l applicazione in targa della marcatura CE. L adempimento alle esigenze di sicurezza imposte dalle Direttive suddette è garantito dalle norme tecniche EN, elaborate a livello europeo dai comitati tecnici dei vari paesi. Infatti, la Direttiva Macchine assume come obiettivo primario il raggiungimento della sicurezza delle macchine, rimandando alle norme armonizzate, il compito di indicare le soluzioni tecniche più adatte per realizzare la sicurezza. La conformità alle norme tecniche inerenti la sicurezza non è obbligatoria, bensì volontaria, ma gode della presunzione di conformità ai requisiti essenziali di sicurezza. Tra le altre, una delle norme prese a riferimento per la stesura di questo progetto è la CEI EN (2007), intitolata Sicurezza del macchinario. Equipaggiamento elettrico delle macchine.

2 CRITERI DI PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA ELETTRICO DI CONTROLLO DELLA SICUREZZA Generalità sulla Direttiva Macchine Il primo concetto fondamentale è che un qualsiasi intervento su una macchina richiede la formulazione e la stesura di un progetto, [1]. La documentazione tecnica confluirà nel manuale di istruzioni, che il fabbricante è tenuto a fornire all utente. L uso al quale la macchina è destinata, infatti, rappresenta l obiettivo iniziale e poi costante del progettista ed è in riferimento a questo che viene redatto il manuale di istruzioni. Oltre al manuale di istruzioni, il D.P.R. 459/96 ha introdotto, recependo la Direttiva Macchine, per il tramite del Fascicolo Tecnico, la necessità di dimostrare in modo documentato l asserita conformità della macchina sotto il profilo della sicurezza per mezzo della marcatura CE. Parti Legate alla Sicurezza di un Sistema di Comando Macchina Nel sistema di comando di una macchina si individuano una o più parti legate alla sicurezza, così chiamate perché, in seguito ad un segnale in ingresso trasmesso loro automaticamente durante lo svolgimento di un ciclo di lavoro, oppure tramite un comando manuale azionato dall operatore esse generano in uscita uno o più segnali di fondamentale importanza per la sicurezza delle persone. Rientrano fra queste parti anche gli elementi di monitoraggio dei sistemi e quelli di segnalazione, purché essenziali ai fini antinfortunistici. Fasi di Progettazione di un Sistema di Controllo della Sicurezza Tre sono i momenti fondamentali per la progettazione della sicurezza di una macchina: 1. identificazione dei pericoli; 2. analisi dei rischi; 3. scelta delle misure di sicurezza e calcolo del rischio residuo. Dal livello di approfondimento documentale di questi temi dipende la qualità che verrà ad assumere il Fascicolo Tecnico in termini di dimostrazione dell effettiva riduzione dei rischi residui presenti sulla macchina. DESCRIZIONE GENERALE DI UNA LINEA RIBOBINATRICE La ribobinatrice è una macchina destinata ad essere installata in impianti per la produzione di carta a valle della macchina continua. Essa ha la funzione di produrre bobine di carta di determinate dimensioni (larghezza e diametro), avvolte su un anima di cartone (bobine figlie), ottenute dalle bobine fornite dalla macchina continua, avvolte sul rullo di avvolgimento (bobine madri). Una ribobinatrice tipica per carta da imballaggio è composta dai seguenti gruppi: 1. gruppo svolgitore; 2. gruppo taglio e ribobinatura; 3. piano di scarico; 4. recinzione. Figura 1. Vista della linea ribobinatrice VAS. METODOLOGIA ADOTTATA E STRUMENTI IMPIEGATI PER L ANALISI La prima fase di redazione della specifica ha avuto come oggetto l identificazione dei pericoli della linea in esame. Pertanto, la si è analizzata allo scopo di individuare al suo interno le diverse zone pericolose, distinte le une dalle altre in base a criteri dettati dalla naturale divisione della linea in macchine, agli elementi fisici di separazione delle stesse, dalla diversità delle fonti di pericolo in esse presenti, dalla interazione uomo macchina espressamente richiesta per aumentare le prestazioni della linea (si vedano le figure di seguito riportate). In seguito a questa suddivisione, si sono esplicitati gli interventi previsti nel corso della fase di uso e manutenzione della linea. Questa prima parte di analisi preliminare si è conclusa con l elenco delle fonti di pericolo alle quali l operatore è esposto nel momento dell interazione con le parti della macchina senza l adozione delle misure di sicurezza (analisi dei rischi). Figura 2. Zone Pericolose vista. Figura 3. Zone Pericolose pianta.

3 Successivamente alla fase di analisi, si è proceduto alla vera e propria stesura della specifica del sistema di controllo, definendone l architettura, i componenti hardware necessari e le funzioni di controllo legate alla sicurezza. Allo scopo di verificare la correttezza delle logiche sviluppate, si è passati dunque alla loro simulazione. Lo strumento adottato a tale scopo è Simulink di Matlab. SCELTA DEI COMPONENTI DI SICUREZZA Architettura del Sistema di Sicurezza Le funzioni del Sistema di Sicurezza vengono eseguite, come richiesto dalla norma CEI EN , da un componente di sicurezza programmabile PNOZ PILZ (in seguito Sistema PNOZ). La struttura del PNOZ consiste di una unità di base ed alcuni moduli di espansione; l unità di base dispone di alcuni input e output eventualmente ampliabili aggiungendo i moduli di espansione. Il sistema è programmabile con un software di configurazione denominato PNOXm. Il Sistema PNOZ gestisce la segnalazione proveniente dai competenti pulsanti e microinterruttori di sicurezza in modo da garantire l arresto oppure impedire l accesso a zone pericolose della macchina in conseguenza dell azionamento di uno qualunque dei pulsanti o dei microinterruttori. Il Sistema PNOZ dialoga, infine, con il PLC della macchina ricevendo comandi dalla logica ed inviando le segnalazioni delle varie condizioni di arresto/emergenza. Master Relay di Alimentazione L alimentazione agli attuatori di bordo macchina, a partire dalle sorgenti principali a 110 V AC e 24 V DC, è fornita da uno specifico sistema di smistamento controllato da tre Master Relay di alimentazione. La funzione è finalizzata a collegare, in modo sicuro, l alimentazione degli attuatori agli stati della macchina, consentendo di muovere alcuni organi all interno delle zone pericolose con le restanti parti di macchina arrestate e sezionate in accordo alla Categoria 0 (punto CEI EN ). Componenti di sicurezza a bordo macchina I componenti di sicurezza installati a bordo macchina sono i seguenti: pulsante di emergenza a fungo, arresto di emergenza a filo,selettori, microinterrutori con elettromagnete di blocco e chiave, sensore magnetico codificato, encoder. Modi Operativi della Linea Durante le successive fasi di lavorazione, la linea viene naturalmente a trovarsi in condizioni operative diverse, ciascuna delle quali si caratterizza per l apertura di uno o più ripari da parte dell operatore o per il particolare posizionamento di alcuni dei componenti della macchina. Tali condizioni operative vengono indicate anche modi operativi. In particolare, tra i vari modi operativi in cui la linea ribobinatrice in esame può venire a trovarsi, si riportano di seguito quelli particolarmente importanti dal punto di vista della sicurezza: 1. modo operativo AOP_SV: accesso alla zona Z01 a seguito di apertura del riparo RMI-01; 2. modo operativo AOP_AV: accesso alla zona Z02 a seguito di apertura del riparo RMI-02 o a seguito di apertura del riparo RMI-08; 3. modo operativo AOP_MA: accesso alla zona Z04 con linea in marcia automatica cioè con il piano di scarico ALTO; 4. modo operativo AOP_SC: accesso alla zona Z04 e Z04S con linea in arresto e con il piano di scarico BASSO. FUNZIONI DI CONTROLLO LEGATE ALLA SICUREZZA In conseguenza del rischio identificato e valutato, si definisce la necessaria funzione di controllo legata alla sicurezza (SRCF: safety related control function) da implementare sul PNOZ PILZ per l effettiva realizzazione del Sistema di Sicurezza. SRCF01 Arresto di Emergenza Arresta la linea in emergenza in caso di pressione di un fungo o di insorgenza di una qualunque delle seguenti condizioni anomale: superamento della soglia di velocità massima consentita in condizioni di cancelli aperti; apertura accidentale di uno dei cancelli in condizioni di marcia automatica; intervento dell arresto di emergenza a filo in marcia lenta; apertura accidentale di un contatto di retroazione dei contattori -KB, -KS. SRCF02 Controllo dei Ripari Normalmente Chiusi Consentire l apertura dei cancelli RMI-03, RMI-04, RMI- 07, RMI-09, RMI-10 con linea in EMR; inibire l apertura dei cancelli RMI-03, RMI-04, RMI-07, RMI-09, RMI-10 in tutti gli altri stati macchina; arrestare la linea in emergenza in caso di apertura e/o guasto di RMI-03, RMI-04, RMI-07, RMI-09, RMI-10. SRCF03 Controllo Accesso Frontale alla Zona Z01 Consentire l apertura di RMI-01 con linea in arresto normale, cioè con velocità prossima a zero; inibire l apertura del RMI-01 con linea in marcia automatica (velocità diversa da zero); sezionare tutti gli attuatori della Z01 che possono creare fonte di pericolo; arrestare la linea in emergenza in caso di apertura accidentale e/o guasto di RMI-01 o avviamento imprevisto del motore freno. SRCF04 Controllo Accesso alla Zona Z02 Consentire l apertura di RMI-02 e RMI-08 con linea in arresto normale, cioè con velocità prossima a zero; inibire l apertura di RMI-02 e RMI-08 con linea in marcia automatica (velocità diversa da zero); sezionare tutti gli attuatori della Z02 che possono creare fonte di pericolo; arrestare la linea in emergenza in caso di apertura accidentale e/o guasto di RMI- 02 e RMI-08 o avviamento imprevisto del motore freno. SRCF05 Controllo Accesso alla Zona Z04 Consentire l apertura di RMI-05 con piano di scarico in posizione alta se la linea è in marcia; inibire l apertura di RMI-05 con il piano di scarico in movimento (fase di

4 espulsione e scarico); consentire l apertura di RMI-05 con piano di scarico in posizione bassa se la linea è in arresto con un ritardo che permetta alla bobina di essere scaricata e rotolare fino a fine zona Z04; sezionare tutti gli attuatori della Z04 che possono creare fonte di pericolo nelle diverse condizioni del piano di scarico; arrestare la linea in emergenza in caso di apertura accidentale e/o guasto di RMI-05 nella condizione in cui deve essere chiuso. SRCF06 Controllo Posizione Piano di Scarico Consentire i movimenti del piano di scarico con il cancello RMI-05 chiuso; il movimento del piano è consentito solo dall esterno della barriera; inibire i movimenti del piano di scarico con il cancello RMI-05 aperto; arrestare la linea in emergenza in caso di apertura accidentale e/o guasto di RMI- 05 nella condizione in cui il piano di scarico si sta muovendo. SRCF07 Controllo Posizione Cavaliere Consentire i movimenti automatici del cavaliere con il piano di scarico alto; inibire tutti i movimenti del cavaliere con piano di scarico basso eccetto che con modalità jog attiva: in questo caso sono consentiti solo i movimenti in manuale; riconoscere la posizione alta del cavaliere e bloccarlo; arrestare la linea in emergenza in caso di movimento imprevisto del cavaliere in condizione di blocco SRCF08 Modalità Marcia JOG e JOG_BI Consentire la marcia a velocità ridotta in JOG dei rulli con o RMI-02 e RMI-08 chiusi e RMI-05 aperto o viceversa, in modo da non sovrapporre comandi provenienti da due zone operatore contemporaneamente; consentire la marcia a velocità ridotta, selezionabile solo da Z04S, tramite pressione simultanea dei pulsanti di jog da Z02 e Z04S (denominata JOG_BI) per agevolare iol passaggio carta con 2 operatori; in pratica si esclude la condizione di chiusura di RMI-02 e RMI- 08; inibire la marcia jog in caso di apertura involontaria di un altro cancello. SRCF09 Modalità Marcia Lenta Consentire la marcia a velocità automatica dei rulli con o RMI-02 e RMI-08 chiusi e RMI-05 aperto o viceversa; attivare un arresto di emergenza raggiungibile da qualunque punto delle zone Z02 e Z04S in prossimità dei rulli avvolgitore; individuare univocamente la modalità di marcia LEN. SRCF10 Controllo Velocità di Linea Controllare che la velocità di linea sia inferiore a 10 m/min nel corso degli stati AOP_AV o AOP_SC o AOP_SV; arrestare la linea in emergenza in caso di superamento della soglia e/o anomali nel controllo. SRCF11 Interfaccia con Macchine a Valle Realizzare un interfaccia con macchine a valle, prospicienti la zona Z04 (reggiatrice, movimentazione e discensore), in modo da inibirne il funzionamento in caso di apertura del cancello RMI-05; arrestare le stesse macchine in caso di emergenza della linea. Come anticipato in precedenza, per ridurre l ordine di difficoltà associato alla realizzazione del sistema di sicurezza sopra descritto, è stato impiegato un tool di simulazione per riprodurre le funzionalità delle logiche di controllo. Questo ha consentito di testarle prima della loro effettiva implementazione sulla macchina e dunque, correggere preliminarmente eventuali problematiche sia di tipo implementativo, sia di tipo logico. Il tool scelto per la simulazione è Simulink di Matlab, ma l approccio è ovviamente estendibile a strumenti analoghi. CONCLUSIONI Il lavoro che si è presentato, oltre ad aver conseguito l obiettivo della progettazione di un sistema elettrico di controllo relativo alla sicurezza di una linea ribobinatrice, ha consentito di mettere a punto e/o di sperimentare metodologie progettuali innovative. 1. Lo studio preliminare del quadro normativo di riferimento e delle procedure consolidate ha condotto all adozione di un approccio metodologico per la realizzazione del lavoro. 2. L adozione di una struttura modulare nella stesura della specifica, ha consentito di poter seguire agevolmente le modifiche resesi necessarie a seguito di richieste dell utilizzatore o del personale dell azienda che ha realizzato il progetto. 3. Un linguaggio chiaro, schematico e con evidenti richiami alle parti della macchina, ha agevolato la comprensione di logiche di funzionamento altrimenti troppo tecniche per essere presentate ai non addetti ai lavori (per es. personale dell utilizzatore). 4. La modellizzazione delle funzioni della macchina e delle logiche di controllo con Matlab ha fornito come output la simulazione di tutte le fasi critiche delle logiche stesse (altrimenti non testabili sulla macchina reale), consentendo al progettista di apportare le necessarie modifiche. 5. Le logiche di sicurezza (SFC) sono implementate in blocchi riutilizzabili su altri progetti. 6. I risultati della simulazione possono essere presentati in forma interattiva, molto utile per la fase di validazione con l utilizzatore: al layout della macchina sono stati, infatti, associati i sensori e gli attuatori di sicurezza e i comandi principali del ciclo. Lo svolgimento dell attività ha fatto emergere anche alcune criticità che potranno essere affrontate e risolte affinando gli strumenti di sviluppo. In particolare: L implementazione delle logiche esterne al sistema di sicurezza (cioè le logiche funzionali e i comandi dell operatore) variano molto da una macchina all altra, e implicano una pesante attività con ricaduta sul progetto. I blocchi delle logiche di sicurezza (SCF) sono sensibilmente diversi dalle funzioni proprie del PLC di sicurezza che sarà realmente adottato: sarebbe auspicabile una trasposizione immediata delle logiche nell ambiente di funzionamento del PLC. Pur con i suddetti limiti, l obiettivo del presente lavoro è stato pienamente centrato e il risultato che ne conseguito ha consentito di eliminare tutti i potenziali errori di progettazione del sistema di sicurezza, abbreviando la fase di test e validazione eseguita dal tecnico installatore.

5 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI 1. E. Grassani, La sicurezza sulle macchine, UTET Periodici Scientifici S.r.l. Editoriale Delfino, Milano, seconda edizione, E. Micheloni, L. Bilancioni, Linee guida progetto e costruzione macchine carta. 3. L. Bilancioni, Mondialcarta Ribobinatrice VAS, Specifica sistema sicurezza, versione 1, giugno 2008.

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO

POLITECNICO DI TORINO NEWSLETTER N2 - I dispositivi elettronici posti a protezione degli operatori E stato indicato nella precedente newsletter che la sicurezza degli operatori in un contesto industriale è affidata a una catena

Dettagli

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce

Dettagli

TAU S.r.l. Linee guida per le automazioni, secondo le nuove norme europee EN 13241-1, EN 12445 ed EN 12453

TAU S.r.l. Linee guida per le automazioni, secondo le nuove norme europee EN 13241-1, EN 12445 ed EN 12453 TAU S.r.l. Linee guida per le automazioni, secondo le nuove norme europee EN 13241-1, EN 12445 ed EN 12453 Dal 31 maggio 2001, gli impianti per cancelli automatici ad uso promiscuo (carrabile-pedonale)

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

Specifiche dello sviluppo di un progetto software e indicazioni sulla documentazione e sulle modalità di esercizio delle prestazioni

Specifiche dello sviluppo di un progetto software e indicazioni sulla documentazione e sulle modalità di esercizio delle prestazioni Specifiche dello sviluppo di un progetto software e indicazioni sulla documentazione e sulle modalità di esercizio delle prestazioni Redatto dalla Commissione per l elettronica, l informatica e la telematica

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER L INFORMATICA INDUSTRIALE

TECNICO SUPERIORE PER L INFORMATICA INDUSTRIALE ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO TECNICO SUPERIORE PER L INFORMATICA INDUSTRIALE STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI DESCRIZIONE DELLA FIGURA

Dettagli

La sicurezza nell ambiente di lavoro nelle imprese delle materie plastiche e gomma

La sicurezza nell ambiente di lavoro nelle imprese delle materie plastiche e gomma La sicurezza nell ambiente di lavoro nelle imprese delle materie plastiche e gomma Università Carlo Cattaneo - LIUC 7 Giugno 2010 Ing. E. Moroni Organismo Notificato n.0066 I.C.E.P.I S.p.A. Via P. Belizzi

Dettagli

Direttiva Macchine e Sicurezza in Cantiere

Direttiva Macchine e Sicurezza in Cantiere Ordine degli Ingegneri della Provincia di Palermo con il patrocinio di AICQ Sicilia Direttiva Macchine e Sicurezza in Cantiere Palermo, 8-11-2013 c/o Ordine Ingegneri Palermo IL PROCESSO DI RIDUZIONE DEI

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO

LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO Studio Candussi & Partners novembre 2008 Lo Studio Candussi & Partners Lo Studio opera dal 1998 con consulenti

Dettagli

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico La formazione riferita a questo modulo formativo intende far acquisire le nozioni relative alla normativa e ai processi operativi che governano

Dettagli

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in base alle necessità di chiarezza emerse nell utilizzo della precedente versione e per meglio armonizzarla con la ISO 14001:04. Elemento

Dettagli

Uso delle attrezzature di lavoro

Uso delle attrezzature di lavoro COORDINAMENTO TECNICO PER LA PREVENZIONE DEGLI ASSESSORATI ALLA SANITA DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO Decreto Legislativo n 626/94 D O C U M E N T O N 11 LINEE GUIDA SU TITOLO III

Dettagli

CASO D USO: MICRORACCOLTA. 21 aprile 2015 www.sistri.it

CASO D USO: MICRORACCOLTA. 21 aprile 2015 www.sistri.it CASO D USO: MICRORACCOLTA 21 aprile 2015 www.sistri.it DISCLAIMER Il presente documento intende fornire agli Utenti SISTRI informazioni di supporto per poter utilizzare agevolmente ed in maniera efficace

Dettagli

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale In vigore dal 01/04/2012 Agroqualità Società per azioni Viale Cesare Pavese, 305-00144 Roma - Italia Tel. +39 0654228675 - Fax: +39 0654228692

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA PER LA GESTIONE DELLO SVILUPPO DEL SOFTWARE BM-33T

PROCEDURA OPERATIVA PER LA GESTIONE DELLO SVILUPPO DEL SOFTWARE BM-33T Proc. 23 Pag. 1 di 8 PROCEDURA OPERATIVA PER LA GESTIONE DELLO SVILUPPO DEL SOFTWARE BM-33T 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme e leggi di riferimento... 2 3.2.

Dettagli

Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE

Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE Cuneo, 8 Ottobre 2013 Ivan Furcas ivan.furcas@it.bureauveritas.com Sviluppo della legislazione di prodotto

Dettagli

5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni

5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni Norma di riferimento: ISO/IEC 27001:2014 5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni pag. 1 di 5 Motivazione Real Comm è una società che opera nel campo dell Information and Communication Technology.

Dettagli

CitySoftware PROTOCOLLO. Info-Mark srl

CitySoftware PROTOCOLLO. Info-Mark srl CitySoftware PROTOCOLLO Info-Mark srl Via Rivoli, 5/1 16128 GENOVA Tel. 010/591145 Fax 010/591164 Sito internet: www.info-mark.it e-mail Info-Mark@Info-Mark.it SISTEMA DI PROTOCOLLAZIONE AUTOMATICA Realizzato

Dettagli

Gruppo Buffetti S.p.A. Via F. Antolisei 10-00173 Roma

Gruppo Buffetti S.p.A. Via F. Antolisei 10-00173 Roma SOMMARIO VERSIONI CONTENUTE NEL PRESENTE AGGIORNAMENTO...2 AVVERTENZE...2 Introduzione normativa...2 Contenuti del rilascio...3 ADEGUAMENTO ARCHIVI (00006z)...3 ANTIRICICLAGGIO D.M. 141...3 Tabella Natura

Dettagli

1) QUALI BENI MOBILI SONO INTERESSATI DALLA MESSA A NORMA? 2) QUALI SONO LE NORMATIVE DI RIFERIMENTO TECNICO CHE

1) QUALI BENI MOBILI SONO INTERESSATI DALLA MESSA A NORMA? 2) QUALI SONO LE NORMATIVE DI RIFERIMENTO TECNICO CHE 1) QUALI BENI MOBILI SONO INTERESSATI DALLA MESSA A NORMA? 2) QUALI SONO LE NORMATIVE DI RIFERIMENTO TECNICO CHE RIGUARDANO LA VENDITA DEI MACCHINARI? Pagina 1 di 18 Convegno fallimentare - 9 novembre

Dettagli

Domanda di Certificazione CE Insiemi/Attrezzature Direttiva PED

Domanda di Certificazione CE Insiemi/Attrezzature Direttiva PED Sezione 1: Dati del Richiedente Spett.le: ECO Certificazioni S.p.A. European Certifying Organization Via Mengolina, 33 Int. 5 48018 Faenza (RA) ITALY Organismo notificato n. 0714 Tel 0546-624911; Fax 0546-624922

Dettagli

Allegato II. La durata ed i contenuti della formazione sono da considerarsi minimi. 3. Soggetti formatori e sistema di accreditamento

Allegato II. La durata ed i contenuti della formazione sono da considerarsi minimi. 3. Soggetti formatori e sistema di accreditamento Allegato II Schema di corsi di formazione per preposti e lavoratori, addetti alle attività di pianificazione, controllo e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si

Dettagli

Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona

Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Approvato con Delibera di Giunta n 372 del 9 ottobre 2012 Art. 1

Dettagli

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC.

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Avviso di mancata consegna L avviso, emesso dal sistema, per indicare l anomalia

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI DESCRIZIONE DELLA FIGURA

Dettagli

Vediamo di seguito a grandi linee il procedimento per giungere alla marcatura CE.

Vediamo di seguito a grandi linee il procedimento per giungere alla marcatura CE. Marcatura CE: sei passi per i fabbricanti di macchine La Commissione Europea ha lanciato una campagna informativa per spiegare il ruolo ed il significato della marcatura CE per consumatori e professionisti.

Dettagli

MANUALE MOODLE STUDENTI. Accesso al Materiale Didattico

MANUALE MOODLE STUDENTI. Accesso al Materiale Didattico MANUALE MOODLE STUDENTI Accesso al Materiale Didattico 1 INDICE 1. INTRODUZIONE ALLA PIATTAFORMA MOODLE... 3 1.1. Corso Moodle... 4 2. ACCESSO ALLA PIATTAFORMA... 7 2.1. Accesso diretto alla piattaforma...

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SICUREZZA DEI SISTEMI E DELLE RETI INFORMATICHE

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SICUREZZA DEI SISTEMI E DELLE RETI INFORMATICHE REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SICUREZZA DEI SISTEMI E DELLE RETI INFORMATICHE 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea in Sicurezza dei sistemi

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO

AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO PROCEDURA PR02 - Audit Interni Edizione 1 Approvata dal Direttore della SC Medicina Legale Emessa dal Referente Aziendale per la Qualità

Dettagli

Ciclo di 8 corsi su: Direttive di prodotto europee

Ciclo di 8 corsi su: Direttive di prodotto europee Ordine degli Ingegneri della provincia di Brescia Commissione Industriale Organizza un: Ciclo di 8 corsi su: Direttive di prodotto europee presso la sede dell Ordine degli Ingegneri della Provincia di

Dettagli

VIDEOSORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONE

VIDEOSORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONE Bancasicura Milano, 18 ottobre 2007 VIDEOSORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONE Ing. Vincenzo LA FRAGOLA Direttore Funzione Elettronica & Misure Le premesse Come affrontare le nuove esigenze della sicurezza nel

Dettagli

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008

Dettagli

Piano di gestione della qualità

Piano di gestione della qualità Piano di gestione della qualità Pianificazione della qualità Politica ed obiettivi della qualità Riferimento ad un eventuale modello di qualità adottato Controllo della qualità Procedure di controllo.

Dettagli

Particolarità nell applicazione del DPR 462/01

Particolarità nell applicazione del DPR 462/01 Particolarità nell applicazione del DPR 462/01 Ambito di applicazione del DPR 462/01 Sono soggette all applicazione del DPR 462/01 soltanto le attività che rientrano nel campo di applicazione del D.Lgs.

Dettagli

Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000)

Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000) Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000) Ricerca veloce degli atti, archiviazione, fascicolazione ed inventario semplice e funzionale Collegamento tra protocolli tramite la gestione dei fascicoli e visualizzazione

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA Facoltà di Ingegneria

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA Facoltà di Ingegneria ESAME DI STATO DI ABILITAZIONE ALL'ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI INGEGNERE PRIMA PROVA SCRITTA DEL 22 giugno 2011 SETTORE DELL INFORMAZIONE Tema n. 1 Il candidato sviluppi un analisi critica e discuta

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

PREMESSA AUTOMAZIONE E FLESSIBILITA'

PREMESSA AUTOMAZIONE E FLESSIBILITA' PREMESSA In questa lezione analizziamo i concetti generali dell automazione e confrontiamo le diverse tipologie di controllo utilizzabili nei sistemi automatici. Per ogni tipologia si cercherà di evidenziare

Dettagli

La manomissione dei circuiti di sicurezza nelle macchine SEMINARIO TECNICO. Milano 4 dicembre 2013

La manomissione dei circuiti di sicurezza nelle macchine SEMINARIO TECNICO. Milano 4 dicembre 2013 SEMINARIO TECNICO Milano 4 dicembre 2013 LA MANOMISSIONE DEI CIRCUITI DI SICUREZZA NELLE MACCHINE Relatore Dott. Ing. Federico Dosio Copyright F.D. - All rights reserved. - 1-11/17/2013 1 DIRETTIVA 2006/42/CE

Dettagli

La stesura della revisione della norma uni. REVISIONE DELLA NORMA UNI 10411-1 Confronto tra vecchia e nuova versione.

La stesura della revisione della norma uni. REVISIONE DELLA NORMA UNI 10411-1 Confronto tra vecchia e nuova versione. INGEGNERIA CIVILE a cura di Ing. G. Andreani Ing. S. Bonomi Ing. R. Fioramonti Ing. G. Nalli commissione Ascensori e scale mobili visto da: Ing. M. Domenicucci REVISIONE DELLA NORMA UNI 10411-1 Confronto

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000

La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000 La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000 Giorgio Capoccia (Direttore e Responsabile Gruppo di Audit Agiqualitas) Corso USMI 07 Marzo 2006 Roma Gli argomenti dell intervento

Dettagli

PROTOTIPAZIONE DI UN TRADUTTORE DA SORGENTE PLC AD ASSEMBLY DI UNA MACCHINA VIRTUALE

PROTOTIPAZIONE DI UN TRADUTTORE DA SORGENTE PLC AD ASSEMBLY DI UNA MACCHINA VIRTUALE PROTOTIPAZIONE DI UN TRADUTTORE DA SORGENTE PLC AD ASSEMBLY DI UNA MACCHINA VIRTUALE Relatore: prof. Michele Moro Laureando: Marco Beggio Corso di laurea in Ingegneria Informatica Anno Accademico 2006-2007

Dettagli

SOMMARIO... 3 INTRODUZIONE...

SOMMARIO... 3 INTRODUZIONE... Sommario SOMMARIO... 3 INTRODUZIONE... 4 INTRODUZIONE ALLE FUNZIONALITÀ DEL PROGRAMMA INTRAWEB... 4 STRUTTURA DEL MANUALE... 4 INSTALLAZIONE INRAWEB VER. 11.0.0.0... 5 1 GESTIONE INTRAWEB VER 11.0.0.0...

Dettagli

Governare il processo della sicurezza

Governare il processo della sicurezza Governare il processo della sicurezza Michele Marchini PIACENZA 20 febbraio 2014 SOMMARIO Argomenti trattati Governo del processo gestione della sicurezza I processi aziendali Il processo della sicurezza

Dettagli

Tema di Progetto n 1

Tema di Progetto n 1 Ingegneria e Tecnologie dei Sistemi di Controllo L-A Tema di Progetto n 1 Si progetti in ambiente CoDeSys il controllo di sequenze di un sistema costituito da un ascensore. Si utilizzi il file AscensoreSingolo.pro

Dettagli

SCHEDA PRODOTTO PAG. 1 J O B T I M E W F. Variazioni mensili al cartellino presenze. Versione 6.1. JOBTIME Work Flow

SCHEDA PRODOTTO PAG. 1 J O B T I M E W F. Variazioni mensili al cartellino presenze. Versione 6.1. JOBTIME Work Flow SCHEDA PRODOTTO PAG. 1 J O B T I M E W F Variazioni mensili al cartellino presenze Versione 6.1 SCHEDA PRODOTTO PAG. 2 INTRODUZIONE Il mercato degli applicativi informatici si sta consolidando sempre più

Dettagli

Il Punto di vista dell Organismo notificato

Il Punto di vista dell Organismo notificato Il Punto di vista dell Organismo notificato II Conferenza Nazionale dei Dispositivi Medici 17/19 Marzo 2008 - Villa Erba - Cernobbio Relatore: Gabriele Lualdi - Istituto di Ricerche e Collaudi M. Masini

Dettagli

cenni sulle direttive macchine e di prodotto

cenni sulle direttive macchine e di prodotto 9(1(72 cenni sulle direttive macchine e di prodotto 5HODWRUH,QJ5REHUWR5LQDOGL /HGLUHWWLYHFRPXQLWDULHVFRSRH DSSOLFD]LRQH /H'LUHWWLYH&RPXQLWDULHVRQRODSULQFLSDOHIRQWHGHOGLULWWRGD FXL GHULYDODOHJLVOD]LRQHFKHKDVRVWLWXLWRHVRVWLWXLUjLQGHWHU

Dettagli

GUIDA UNAC N. 5 PER L INSTALLAZIONE DI PORTE A LIBRO IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE E ALLE NORME EN 12453 - EN 12445

GUIDA UNAC N. 5 PER L INSTALLAZIONE DI PORTE A LIBRO IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE E ALLE NORME EN 12453 - EN 12445 Installatore: (Nome, indirizzo, telefono) GUIDA UNAC N. 5 PER L INSTALLAZIONE DI PORTE A LIBRO IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE E ALLE NORME EN 12453 - EN 12445 Con la presente pubblicazione

Dettagli

CONTROLLO DI GESTIONE DELLO STUDIO

CONTROLLO DI GESTIONE DELLO STUDIO CONTROLLO DI GESTIONE DELLO STUDIO Con il controllo di gestione dello studio il commercialista può meglio controllare le attività svolte dai propri collaboratori dello studio nei confronti dei clienti

Dettagli

LA FORMAZIONE DEGLI ADDETTI AI LAVORI ELETTRICI E LA NORMA CEI 11-27 (III EDIZIONE): APPROFONDIMENTI

LA FORMAZIONE DEGLI ADDETTI AI LAVORI ELETTRICI E LA NORMA CEI 11-27 (III EDIZIONE): APPROFONDIMENTI LA FORMAZIONE DEGLI ADDETTI AI LAVORI ELETTRICI E LA NORMA CEI 11-27 (III EDIZIONE): APPROFONDIMENTI A cura di Ing. Mauro Rossato, Ing. Cesare Campello Vega Engineering OGGETTO E SCOPO DELLA NORMA CEI

Dettagli

Sicurezza nei lavori in presenza di rischi elettrici

Sicurezza nei lavori in presenza di rischi elettrici Con la pubblicazione della IV edizione della Norma CEI 11-27: Lavori su impianti elettrici sono state introdotte alcune sostanziali modifiche rispetto alla precedente edizione che non è più applicabile

Dettagli

Autore: Flavio Banfi Organizzazione: ITALCERT S.r.l. Intervento: Valutatori per la Certificazione CE di prodotto 2

Autore: Flavio Banfi Organizzazione: ITALCERT S.r.l. Intervento: Valutatori per la Certificazione CE di prodotto 2 Convegno: SEMINARIO AICQ SICEV SICEP 20 maggio 2011 Intervento: Valutatori per la Certificazione CE di prodotto Autore: Flavio Banfi Direttore Tecnico ITALCERT S.r.l. ITALCERT : Certificazione sistemi

Dettagli

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

COMUNE DI SOLBIATE ARNO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi

Dettagli

Il futuro della normazione tecnica tra legislazione, condivisione e mercato. Gian Luca Salerio Responsabile Area Normazione UNI

Il futuro della normazione tecnica tra legislazione, condivisione e mercato. Gian Luca Salerio Responsabile Area Normazione UNI Il futuro della normazione tecnica tra legislazione, condivisione e mercato Gian Luca Salerio Responsabile Area Normazione UNI Il settore dei dispositivi medici e più in generale della medicina è in forte

Dettagli

C3 indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica Profilo

C3 indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica Profilo C3 indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica Profilo Il Diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica : - ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi elettrici,

Dettagli

PROCEDURA PR.07/03. Progettazione e sviluppo software STATO DI REVISIONE. Verificato da

PROCEDURA PR.07/03. Progettazione e sviluppo software STATO DI REVISIONE. Verificato da PROCEDURA PR.07/03 Progettazione e sviluppo software STATO DI REVISIONE NUMERO REVISIONE DATA Emesso da DT Fabio 0 15/07/03 Matteucci 1 22/12/03 Fabio Matteucci 2 Verificato da Rappresentante della Direzione

Dettagli

Il progetto OIRA (Online Interactive Risk Assesment Valutazione interattiva dei rischi online)

Il progetto OIRA (Online Interactive Risk Assesment Valutazione interattiva dei rischi online) Convegno Nazionale Gestiamo la prevenzione in modo efficace e semplificato Il progetto OIRA (Online Interactive Risk Assesment Valutazione interattiva dei rischi online) Grazia Nuzzi e Pierpaolo Masciocchi

Dettagli

Gestione Risorse Umane Web

Gestione Risorse Umane Web La gestione delle risorse umane Gestione Risorse Umane Web Generazione attestati di partecipazione ai corsi di formazione (Versione V03) Premessa... 2 Configurazione del sistema... 3 Estrattore dati...

Dettagli

INDICE. Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti Infrastrutture funiviarie

INDICE. Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti Infrastrutture funiviarie INDICE 1 CARATTERISTICHE GENERALI DEGLI IMPIANTI A FUNE... 2 1.1 Definizione di impianto a fune... 2 1.2 Tipologie di impianto... 3 1.3 Funzionamento degli impianti a fune... 6 1.4 Normativa per la costruzione

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

IL SOFTWARE SECONDO LA NORMA UNI EN ISO 13849-1:2008 (IIA PARTE) 1

IL SOFTWARE SECONDO LA NORMA UNI EN ISO 13849-1:2008 (IIA PARTE) 1 Ernesto Cappelletti (ErnestoCappelletti) IL SOFTWARE SECONDO LA NORMA UNI EN ISO 13849-1:2008 (IIA PARTE) 6 April 2012 1. Requisiti per la scrittura del software secondo la norma UNI EN ISO 13849-1:2008

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

La Metodologia adottata nel Corso

La Metodologia adottata nel Corso La Metodologia adottata nel Corso 1 Mission Statement + Glossario + Lista Funzionalià 3 Descrizione 6 Funzionalità 2 Schema 4 Schema 5 concettuale Logico EA Relazionale Codice Transazioni In PL/SQL Schema

Dettagli

PREMESSA UNI CEI EN ISO/IEC 17020 e UNI CEI EN ISO/IEC 17025, l Istituto Guglielmo Tagliacarne Roma marzo e aprile 2014 UNI EN ISO 9001:2008

PREMESSA UNI CEI EN ISO/IEC 17020 e UNI CEI EN ISO/IEC 17025,  l Istituto Guglielmo Tagliacarne Roma marzo e aprile 2014 UNI EN ISO 9001:2008 CORSO PER VALUTATORI DEI SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ RIVOLTO AL PERSONALE DEGLI UFFICI METRICI E L ACCREDITAMENTO DEI LABORATORI ROMA, MARZO APRILE 2014 1 PREMESSA I recenti decreti ministeriali

Dettagli

Progettazione dei Sistemi di Produzione

Progettazione dei Sistemi di Produzione Progettazione dei Sistemi di Produzione Progettazione La progettazione è un processo iterativo che permette di definire le specifiche di implementazione per passare dall idea di un sistema alla sua realizzazione

Dettagli

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema Il modulo Ventilazione Standard permette di effettuare la progettazione integrata (disegno e calcoli) in AutoCAD di reti di canali aria (mandata e ripresa). Il disegno

Dettagli

SOFTWARE A SUPPORTO DELLA GESTIONE AMMINISTRATIVA DELLO SPORTELLO UNICO SPECIFICA DEI REQUISITI UTENTE

SOFTWARE A SUPPORTO DELLA GESTIONE AMMINISTRATIVA DELLO SPORTELLO UNICO SPECIFICA DEI REQUISITI UTENTE Pag. 1 di 16 SOFTWARE A SUPPORTO DELLA (VERS. 3.1) Specifica dei Requisiti Utente Funzionalità di associazione di più Richiedenti ad un procedimento Codice Identificativo VERIFICHE ED APPROVAZIONI CONTROLLO

Dettagli

LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI

LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI PREMESSA Il panorama delle disposizioni all interno delle quali si pone la manutenzione è cambiato e si avverte la necessità di individuare

Dettagli

Ministero dell Interno

Ministero dell Interno ALLEGATO ALLA CIRCOLARE - FL 7/2012 LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI nell elenco, di cui al Decreto del Ministro dell Interno 15 febbraio 2012, n. 23, recante il Regolamento

Dettagli

Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali

Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali 1 A.S. 2012 13 Bisogni educativi speciali. Documento pubblicato il 23.4.2013 1. Premessa A titolo di

Dettagli

SENZA UNA CORRETTA VALUTAZIONE DEI RISCHI LE MACCHINE NON POSSONO ESSERE INTEGRATE IN MANIERA SICURA NEI POSTI DI LAVORO

SENZA UNA CORRETTA VALUTAZIONE DEI RISCHI LE MACCHINE NON POSSONO ESSERE INTEGRATE IN MANIERA SICURA NEI POSTI DI LAVORO SENZA UNA CORRETTA VALUTAZIONE DEI RISCHI LE MACCHINE NON POSSONO ESSERE INTEGRATE IN MANIERA SICURA NEI POSTI DI LAVORO Gustaaf VANDEGAER Esperto di sicurezza delle macchine 27 gennaio 2009 La valutazione

Dettagli

Guida all applicazione della direttiva ascensori 95/16/CE. Traduzione italiana a cura di AssoAscensori

Guida all applicazione della direttiva ascensori 95/16/CE. Traduzione italiana a cura di AssoAscensori Guida all applicazione della direttiva ascensori 95/16/CE Traduzione italiana a cura di AssoAscensori Indice Introduzione................................................................. pag. 8 Preambolo

Dettagli

DISPOSIZIONI DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS IN TEMA DI STANDARD DI COMUNICAZIONE

DISPOSIZIONI DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS IN TEMA DI STANDARD DI COMUNICAZIONE Allegato A Allegato A alla deliberazione 18 dicembre 2006, n. 294/06 così come modificata ed integrata con deliberazione 17 dicembre 2008 ARG/gas 185/08 DISPOSIZIONI DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA

Dettagli

Novità: Riscaldamento Standard RISCALDAMENTO / TUBAZIONI. Novità in SymCAD

Novità: Riscaldamento Standard RISCALDAMENTO / TUBAZIONI. Novità in SymCAD RISCALDAMENTO / TUBAZIONI Novità: Riscaldamento Standard Il modulo Riscaldamento Standard permette di effettuare la progettazione integrata (disegno e calcoli) in AutoCAD degli impianti di riscaldamento

Dettagli

Elenchi Intrastat. Indice degli argomenti. Premessa. Operazioni preliminari. Inserimento manuale dei movimenti e presentazione

Elenchi Intrastat. Indice degli argomenti. Premessa. Operazioni preliminari. Inserimento manuale dei movimenti e presentazione Elenchi Intrastat Indice degli argomenti Premessa Operazioni preliminari Inserimento manuale dei movimenti e presentazione Collegamento con la Contabilità Collegamento con il ciclo attivo e passivo Generazione

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

Aris TimeSheet. che guardano oltre. enti e aziende. Soluzioni per

Aris TimeSheet. che guardano oltre. enti e aziende. Soluzioni per Aris TimeSheet Soluzioni per enti e aziende che guardano oltre L applicativo ARIS TIMESHEET è stato progettato e sviluppato per supportare i project manager nel monitoraggio dello stato di avanzamento

Dettagli

REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO: CASTELLO DI CARTE O CASSETTA DEGLI ATTREZZI PER UNA GESTIONE EFFICACE?

REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO: CASTELLO DI CARTE O CASSETTA DEGLI ATTREZZI PER UNA GESTIONE EFFICACE? 13 Salone della qualità e sicurezza sul lavoro REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO: CASTELLO DI CARTE O CASSETTA DEGLI ATTREZZI PER UNA GESTIONE EFFICACE? Dott. Ing. Massimo

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA

SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA Q.TEAM SRL Società di Gruppo Medilabor HSE Via Curioni, 14 21013 Gallarate (VA) Telefono 0331.781670 Fax 0331.708614 www.gruppomedilabor.com Azienda con Sistema Qualità, Salute

Dettagli

Gestione delle informazioni necessarie all attività di validazione degli studi di settore. Trasmissione degli esempi da valutare.

Gestione delle informazioni necessarie all attività di validazione degli studi di settore. Trasmissione degli esempi da valutare. Gestione delle informazioni necessarie all attività di validazione degli studi di settore. Trasmissione degli esempi da valutare. E stato previsto l utilizzo di uno specifico prodotto informatico (denominato

Dettagli

AGGIORNAMENTO COORDINATORI SICUREZZA. programma 2011-2012

AGGIORNAMENTO COORDINATORI SICUREZZA. programma 2011-2012 via Zeviani 8 37131 Verona tel. 05 800925 - fax 05 889830 www.cptverona.it - info@cptverona.it Codice fiscale 93035570238 P. Iva 0398060230 AGGIORNAMENTO COORDINATORI SICUREZZA programma 2011-2012 Il testo

Dettagli

Sicurezza Funzionale Macchinari

Sicurezza Funzionale Macchinari Sicurezza Funzionale Macchinari Uno degli aspetti fondamentali della sicurezza dei macchinari è l affidabilità delle parti di comando legate alla sicurezza, ovvero la Sicurezza Funzionale, definita come

Dettagli

ISO/IEC 2700:2013. Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione. DNV Business Assurance. All rights reserved.

ISO/IEC 2700:2013. Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione. DNV Business Assurance. All rights reserved. ISO/IEC 2700:2013 Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione ISO/IEC 27001 La norma ISO/IEC 27001, Information technology - Security techniques - Information security management systems

Dettagli

RIGENERAZIONE COMPLETA DELLA PARTE ELETTRICA PER MACCHINE DI CARICO SCARICO BOX FRONTALE DI TUTTE LE MARCHE

RIGENERAZIONE COMPLETA DELLA PARTE ELETTRICA PER MACCHINE DI CARICO SCARICO BOX FRONTALE DI TUTTE LE MARCHE RIGENERAZIONE COMPLETA DELLA PARTE ELETTRICA PER MACCHINE DI CARICO SCARICO BOX FRONTALE DI TUTTE LE MARCHE La ditta E.G., operante nel settore ceramico da più di un decennio, ha maturato l'esperienza

Dettagli

SISTEMI DI GESTIONE QUALITA UNI EN ISO 9001. 11 Maggio 2011

SISTEMI DI GESTIONE QUALITA UNI EN ISO 9001. 11 Maggio 2011 11 Maggio 2011 QUALITA FORNIRE AL CLIENTE UN PRODOTTO CHE CORRISPONDA ALLE SUE RICHIESTE, DIMOSTRANDOGLI DI TENERE SOTTO CONTROLLO TUTTE LE FASI PRODUTTIVE AL FINE DI SODDISFARE LE SUE RICHIESTE QUALITA

Dettagli

Pubblicazione delle nuove Direttive Comunitarie

Pubblicazione delle nuove Direttive Comunitarie Pubblicazione delle nuove Direttive Comunitarie Milano, 21 Ottobre 2014 Ivan Furcas ivan.furcas@it.bureauveritas.com Nuovo quadro legislativo Pubblicazione L96 GUCE (Gazzetta Ufficiale Comunità Europea)

Dettagli

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 25/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie

Dettagli

Scopo della lezione. Informatica. Informatica - def. 1. Informatica

Scopo della lezione. Informatica. Informatica - def. 1. Informatica Scopo della lezione Informatica per le lauree triennali LEZIONE 1 - Che cos è l informatica Introdurre i concetti base della materia Definire le differenze tra hardware e software Individuare le applicazioni

Dettagli

Automazione e controllo

Automazione e controllo Automazione e controllo Argomento MACCHINE Equipaggiamenti elettrici e quadri a bordo macchina: progettazione e realizzazione Esporre le principali direttive e normative del settore. Illustrare una metodologia

Dettagli

Portale Suap SPORVIC2 Manuale Prerequisiti tecnici di sistema

Portale Suap SPORVIC2 Manuale Prerequisiti tecnici di sistema Portale Suap SPORVIC2 Manuale Prerequisiti tecnici di sistema Versione 1.0 > I N D I C E < Sommario 1. PREREQUISITI PER L UTILIZZO DEL SISTEMA... 3 Browser e sistemi operativi... 3 Certificati di autenticazione

Dettagli

Principali elementi di una certificazione energetica

Principali elementi di una certificazione energetica Principali elementi di una certificazione energetica Rossella Esposti ANIT www.anit.it CERTIFICAZIONE ENERGETICA Viene incontro alle esigenze di: Maggiore efficienza di un parco edilizio energeticamente

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO PARERE 16 APRILE 2015 172/2015/I/EFR PARERE AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO SULLO SCHEMA DI DECRETO RECANTE APPROVAZIONE DI UN MODELLO UNICO PER LA REALIZZAZIONE, LA CONNESSIONE E L ESERCIZIO DI PICCOLI

Dettagli

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni CONVEGNO FACILITY MANAGEMENT: LA GESTIONE INTEGRATA DEI PATRIMONI PUBBLICI GENOVA FACOLTA DI ARCHITETTURA 06.07.2010 Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei

Dettagli

INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.

INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12. Learning Center Engineering Management INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Autore: Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.2007 VIA

Dettagli

Integrazione Sistema Ammortizzatori in Deroga. Gestione delle procedure di sportello dei Centri per l Impiego

Integrazione Sistema Ammortizzatori in Deroga. Gestione delle procedure di sportello dei Centri per l Impiego Integrazione Sistema Ammortizzatori in Deroga Gestione delle procedure di sportello dei Centri per l Impiego Indice 1. Indice 1. INDICE... 2 2. INTRODUZIONE... 3 3. REPORT DOMANDE DI AVVIO PROCEDURA...

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli