Corte di cassazione - Sezioni unite - Sentenza 26 marzo aprile 2015 n

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Corte di cassazione - Sezioni unite - Sentenza 26 marzo 2015-24 aprile 2015 n. 17325"

Transcript

1 di Giuseppe Amato Il Sole 24 Ore, 7 ottobre 2015 Corte di cassazione - Sezioni unite - Sentenza 26 marzo aprile 2015 n Si tratta del secondo intervento delle Sezioni sul reato di cui all'articolo 615 ter del Cp, che punisce l'accesso abusivo ad un sistema informatico (sentenza 26 marzo aprile 2015 n ). Con la precedente decisione (sentenza 27 ottobre 2010, Casani), la Corte aveva già fornito alcune importanti puntualizzazioni sulla struttura materiale del reato. Stavolta, si affronta e risolve il tema controverso del momento consumativo del reato, con effetti rilevanti anche per l'individuazione dell'autorità giudiziaria competente. La norma incriminatrice - Per cogliere la portata concreta della decisione merita di essere soffermata l'attenzione sul quadro normativo di riferimento: l'articolo 615 ter del Cp, che appunto punisce l'accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, sanzionando la condotta di chi "abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ovvero vi si mantiene contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo". La condotta incriminata - Per quanto riguarda le modalità della condotta incriminata, la norma prevede, alternativamente, la penale rilevanza sia dell'"ingresso" che del "trattenimento" contro la volontà espressa o tacita del titolare del diritto di esclusione (in generale, sull'indebito trattenimento, cfr. Sezione V, 7 novembre 2000, Zara). La contraria volontà dell'avente diritto, soprattutto nella forma tacita, è dimostrata dalla predisposizione delle "misure di protezione" del sistema. Ciò perché è fondamentale, ai fini della configurabilità del reato de quo, che il sistema "vulnerato" risulti protetto da "misure di sicurezza". Diversamente potranno semmai ravvisarsi altre ipotesi incriminatrici, ma non quella di cui all'articolo 615-ter del Cp (significativo, in proposito, è che nella frode informatica e nel danneggiamento informatico, rispettivamente previsti dagli artt. 640 ter e 635-bis del Cp, la tutela non è limitata ai sistemi protetti da misure di sicurezza). Sul punto, dovendo peraltro convenirsi con quell'orientamento di giurisprudenza che, con un'interpretazione estensiva, "svaluta" il significato "tecnico" attribuibile alla nozione di "misure di sicurezza", ritenendo a tal fine sufficienti anche misure genericamente di carattere organizzativo, che cioè disciplinino semplicemente le modalità di accesso ai locali in cui il sistema è ubicato e indichino le persone abilitate al suo utilizzo (Sezione V, 8 luglio 2008, parte civile Sala in proc. Bassani). Le modalità "materiali" - La condotta incriminata, all'evidenza, implica una "interazione" tra l'agente ed il sistema, realizzata attraverso l'utilizzo della tastiera ovvero attraverso una connessione informatica, che consente di accedere e/o di trattenersi "all'interno" del sistema. L'"abusività" dell'accesso - La norma prevede poi che l'ingresso o il trattenimento, per essere

2 penalmente rilevante, debba essere realizzato "abusivamente". Certamente abusivo è l'accesso di chi, pur formalmente legittimato ad accedere al sistema, nello specifico vi entri avvalendosi di una chiave di accesso e/o di uno strumento analogo falsificati (cfr. Sezione V, 14 ottobre 2003, Proc. Rep. Trib. Vibo Valentia in proc. Muscia, che ha appunto ravvisato il reato a carico del titolare di esercizio commerciale che aveva utilizzato consapevolmente sul terminale POS in dotazione una carta di credito contraffatta: secondo la Corte, doveva ritenersi indubbio che vi fosse stato un accesso illegittimo, perché se pure il titolare dell'esercizio era legittimato ad utilizzare il terminale POS, nella specie l'utilizzo era avvenuto utilizzando una chiave d'accesso contraffatta, sì che l'accesso assumeva carattere "abusivo"). Se il soggetto è "abilitato"- Ma è abusiva anche la condotta di accesso o di mantenimento nel sistema posta in essere da soggetto "abilitato" ad entrare nel sistema, ma realizzata per scopi o finalità estranei a quelli per i quali la facoltà di accesso è stata attribuita. In tal senso, risolvendo un contrasto di giurisprudenza, sono intervenute le Sezioni unite, proprio con la citata sentenza Casani. Questo il principio di diritto della sentenza Casani: "integra la fattispecie criminosa di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico protetto, prevista dall'articolo 615 ter del Cp, la condotta di accesso o di mantenimento nel sistema posta in essere da soggetto che, pure essendo abilitato, violi le condizioni ed i limiti risultanti dal complesso delle prescrizioni impartite dal titolare del sistema per delimitarne oggettivamente l'accesso. Non hanno rilievo, invece, per la configurazione del reato, gli scopi e le finalità che soggettivamente hanno motivato l'ingresso al sistema". Ciò che rileva, secondo la Corte, per fondare o escludere la sussistenza del reato, è il profilo oggettivo dell'accesso o del trattenimento nel sistema informatico, risultando comunque irrilevanti le finalità illecite che il soggetto abbia inteso perseguire, le quali, semmai, potranno integrare altre ipotesi di reato. Il reato di cui all'articolo 615 ter del Cp sussiste, quindi, se ed in quanto il soggetto, pur astrattamente autorizzato ad accedere o a permanere nel sistema, lo faccia violando i limiti risultanti dal complesso delle prescrizioni impartite dal titolare del sistema ovvero lo faccia ponendo in essere operazioni ontologicamente diverse da quelle autorizzate. Il reato non sussiste, invece, allorquando il soggetto acceda o permanga nel sistema rispettando i limiti dell'autorizzazione rilasciatagli dal titolare del sistema. Le conseguenze - In altri termini, ai fini della configurabilità dell'accesso abusivo, nel caso di soggetto munito di regolare password, è necessario accertare il superamento, su un piano oggettivo, dei limiti e, pertanto, la violazione delle prescrizioni relative all'accesso ed al trattenimento nel sistema informatico, contenute in disposizioni organizzative impartite dal titolare dello stesso, indipendentemente dalle finalità soggettivamente perseguite. Irrilevanti, invece, devono considerarsi gli eventuali fatti successivi relativi ai dati acquisiti: questi, se seguiranno, saranno frutto di nuovi atti volitivi e pertanto, se illeciti, saranno sanzionati con riguardo ad altro titolo di reato (rientrando, ad esempio, nelle previsioni di cui agli articoli 326, 618, 621 e 622 del Cp) (cfr., di recente, in linea con la decisione delle Sezioni unite, Sezione V, 31 ottobre 2014, Gorziglia, e Sezione V, 22 febbraio 2012, Crescenzi ed altro). L'ipotesi

3 sottoposta qui all'attenzione della Corte trova la propria disciplina proprio nei principi enucleati dalla sentenza Casani. L'imputata, secondo quanto risultava dagli atti del giudizio di merito, aveva titolo e formale abilitazione per accedere alle informazioni contenute nell'archivio informatico (qui, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), in quanto dipendente della competente amministrazione e titolare di "legittime chiavi di accesso". Risultava, peraltro, essersi introdotta all'interno del sistema al fine di consultare l'archivio per esigenze diverse da quelle di servizio, con la conseguente configurabilità dell'illecito. La questione della competenza - Una volta ricostruito il proprium dell'addebito penale, la questione su cui qui sono intervenute le Sezioni unite concerne l'individuazione del momento consumativo dell'illecito, ai fini e per gli effetti dell'individuazione dell'autorità giudiziaria competente. L'orientamento prevalente - Finora, l'orientamento prevalente nella giurisprudenza di legittimità si è espresso nel senso che il reato di accesso abusivo ad un sistema informatico si consuma nel luogo ove si trova il "sistema" oggetto della condotta abusiva, vuoi che si tratti dell'introduzione abusiva nel sistema protetto, vuoi che si tratti del mantenersi abusivamente nel sistema, contro la volontà, espressa o tacita, di chi ha il diritto di esclusione: essendo irrilevante, invece, ai fini dell'individuazione del luogo di consumazione del reato, il luogo ove sia iniziata la procedura di accesso (cfr. Sezione I, 27 maggio 2013, Confl. comp. in proc. Russo ed altri). Questa interpretazione, con riferimento agli accessi abusivi negli archivi informatici delle Amministrazioni centrali dello Stato portava a radicare la competenza della autorità giudiziaria romana. Frequenti le ipotesi di accessi abusivi nella banca dati riservata del Sistema d'informazione Interforze del Ministero dell'interno - cosiddetto SDI - avente sede a Roma, effettuata da operatori delle forze dell'ordine, abilitati all'accesso dalla periferia, che "interrogavano" il sistema appunto utilizzando i terminali ad esso collegati: in tutti questi casi, è sempre stata ravvisata la competenza della autorità giudiziaria di Roma, evidenziando che il luogo di consumazione del reato doveva considerarsi quello nel quale si era entrati nel server del sistema, non potendo prendersi in considerazione né il luogo in cui l'accesso al sistema era iniziato con la digitazione delle credenziali e il successivo invio al sistema centrale, né il luogo in cui erano state poste in essere le eventuali condotte successive di acquisizione e di uso dei dati abusivamente acquisiti (cfr. la citata Sezione I, 27 maggio 2013, Confl. comp. in proc. Russo ed altri; ma anche Tribunale, Firenze, 29 giugno 2011). Secondo questa impostazione, la condotta illecita si realizza nel luogo ove viene superata la protezione informatica e si verifica l'introduzione nel sistema e, quindi, dove è materialmente situato il server violato, risultando irrilevante il luogo ove l'operatore inserisce le credenziali di autenticazione. L'inversione di rotta - Le Sezioni unite mutano radicalmente impostazione, recependo alcuni spunti argomentativi rinvenibili nell'ordinanza di rimessione (Sezione I, 28 ottobre - 18 dicembre

4 2014 n ). Viene in proposito valorizzata la circostanza che il "sistema telematico" oggetto della condotta incriminata (costituito dal server centrale, ma anche dai terminali periferici) costituisce un unicum, assumendo quindi rilevanza anche il terminale periferico mediante il quale l'operatore materialmente inserisce le proprie credenziali. Cosicché riveste importanza decisiva non tanto il luogo "fisico" ove si trova il server, quanto quello in cui si trova il terminale dal quale l'agente si intromette o si trattiene abusivamente, perché, avendo riguardo alle specificità del sistema telematico, il sito dove sono archiviati materialmente i dati non è dirimente, dal momento che nel cyberspazio (la rete internet) il flusso dei dati informatici si trova, allo stesso tempo, nella piena disponibilità di consultazione di un numero indefinito di utenti abilitati, che possono accedervi ovunque. L'unicità del sistema informatico, in definitiva, conferisce rilievo al segmento della condotta posta in essere interagendo con il terminale periferico messo in rete. Da tale ricostruzione fattuale, le Sezioni unite fanno discendere, come conseguenza "coerente con la realtà di una rete telematica", quella secondo cui il luogo del commesso reato si identifica con quello nel quale dalla postazione remota l'agente si interfaccia con l'intero sistema, digita le credenziali di autenticazione e preme il tasto di avvio: così ponendo in essere una azione materiale e volontaria che gli consente di entrare nel dominio delle informazioni che vengono visionate direttamente all'interno della postazione periferica. Una tale conclusione viene giustificata e corroborata, dalla Corte di legittimità, con l'assunto che è quella che meglio corrisponde al principio del giudice naturale, radicato al luogo di commissione del fatto di cui all'articolo 25 della Costituzione Le conclusioni operative - Le conseguenze della decisione sono evidenti: cessa il radicamento della competenza dell'autorità giudiziaria romana, che si basava sul luogo di allocazione del server centrale, nei casi di accessi abusivi nelle banche dati dell'amministrazione dello Stato (le ipotesi più frequenti sono state oltre agli accessi nel Sistema d'informazione interforze del Ministero dell'interno - SDI al Sistema informatico dell'agenzia delle Entrate); mentre si attribuisce rilievo ai fini della competenza ai luoghi ove il soggetto accede e/o si trattiene nel sistema interrogandolo da un terminale periferico. La massima Riservatezza - Accesso abusivo ad un sistema informatico - Consumazione - Luogo ove si trova l'autore della condotta - Rilevanza anche ai fini della competenza (Cp, articolo 615 ter; cpp, articolo 8 e segg.). Il luogo di consumazione del reato di accesso abusivo ad un sistema informatico (articolo 615 ter del Cp), rilevante anche ai fini della individuazione dell'autorità giudiziaria competente, è

5 Powered by TCPDF ( Ristretti Orizzonti - quello nel quale si trova il soggetto che effettua l'introduzione abusiva o vi si mantiene abusivamente, essendo irrilevante, invece, il luogo nel quale è collocato il server che elabora e controlla le credenziali di autenticazione fornite dall'agente. Il precedente contrario Accesso abusivo ad un sistema informatico - Consumazione - Rilevanza del luogo ove si trova il sistema informatico - Fattispecie in tema di conflitto di competenza (Cp, articolo 615 ter; Cpp, articolo 8 e segg.). Il reato di accesso abusivo ad un sistema informatico (articolo 615 ter del Cp) si consuma nel luogo ove si trova il "sistema" oggetto della condotta abusiva, vuoi che si tratti dell'introduzione abusiva nel sistema protetto, vuoi che si tratti del mantenersi abusivamente nel sistema, contro la volontà, espressa o tacita, di chi ha il diritto di esclusione: è irrilevante, invece, ai fini dell'individuazione del luogo di consumazione del reato, il luogo ove sia iniziata la procedura di accesso. Nel caso di specie, agli imputati era contestato il fatto di essersi abusivamente inseriti nella banca dati riservata del Sistema d'informazione Interforze del Ministero dell'interno - cosiddetto SDI - avente sede a Roma, utilizzando i terminali ad esso collegati, che si trovavano peraltro - nel caso concreto - a Firenze: la Corte, risolvendo un conflitto di competenza, ha ritenuto la competenza della autorità giudiziaria di Roma, evidenziando che il luogo di consumazione del reato doveva considerarsi quello nel quale si era entrati nel server del sistema, non potendo prendersi in considerazione né il luogo in cui l'accesso al sistema era iniziato con la digitazione delle credenziali e il successivo invio al sistema centrale, né il luogo in cui erano state poste in essere le eventuali condotte successive di acquisizione e di uso dei dati abusivamente acquisiti. (Cassazione, Sezione I, 27 maggio settembre 2013 n ; Pres. Chieffi; Rel. La Posta; Pm (diff.) Fraticelli; Confl. comp. in proc. Russo ed altri).

20.03.2015. REV. 2015/00 Pag. 1 di 5

20.03.2015. REV. 2015/00 Pag. 1 di 5 REV. 2015/00 Pag. 1 di 5 PROCEDURA 9 GESTIONE DELLE INDICE: 1. OBIETTIVI 2. DESTINATARI 3. PROCESSI AZIENDALI COINVOLTI 4. PROTOCOLLI DI PREVENZIONE 4.1. DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA 4.2. PROCEDURE DA APPLICARE

Dettagli

L amministratore di sistema. di Michele Iaselli

L amministratore di sistema. di Michele Iaselli L amministratore di sistema di Michele Iaselli Definizione L Amministratore di sistema viene definito dal provvedimento dell Autorità Garante del 27 novembre 2008 come una figura professionale destinata

Dettagli

Il fallimento italiano delle società trasferite all estero

Il fallimento italiano delle società trasferite all estero Il fallimento italiano delle società trasferite all estero La globalizzazione, con l apertura delle frontiere, e l allargamento dei mercati, comporta contatti sempre più intensi con imprenditori esteri.

Dettagli

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE RISOLUZIONE N. 169/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 1 luglio 2009 OGGETTO: Consulenza giuridica - Trattamento IVA applicabile alla gestione del patrimonio immobiliare. Art. 4, primo comma,

Dettagli

Indagini bancarie aperte a tutti.

Indagini bancarie aperte a tutti. Indagini bancarie aperte a tutti. Ok all uso della presunzione in generale sull attività di accertamento che, pertanto, valgono per la rettifica dei redditi di qualsiasi contribuente autonomo pensionato

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE E LA TENUTA DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 50 del 25/11/2009 versione 3 03/11/2009 REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE

Dettagli

RISOLUZIONE N. 46/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 46/E QUESITO RISOLUZIONE N. 46/E Direzione Centrale Normativa Roma, 5 luglio 2013 OGGETTO: Consulenza giuridica Uffici dell Amministrazione finanziaria. Imposta di registro. Determinazione della base imponibile degli

Dettagli

Circolare n.9 / 2010 del 13 ottobre 2010 CONTROLLO SUL LAVORO E PRIVACY: LE ULTIME NOVITA

Circolare n.9 / 2010 del 13 ottobre 2010 CONTROLLO SUL LAVORO E PRIVACY: LE ULTIME NOVITA Circolare n.9 / 2010 del 13 ottobre 2010 CONTROLLO SUL LAVORO E PRIVACY: LE ULTIME NOVITA La tutela della riservatezza nella gestione del rapporto di lavoro è una tematica particolarmente complessa e delicata

Dettagli

Nota di approfondimento

Nota di approfondimento Nota di approfondimento Applicazione delle sanzioni tributarie ai tributi locali a seguito delle modifiche disposte con la legge finanziaria per il 2011 ad alcuni istituti di definizione agevolata. Con

Dettagli

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO RISOLUZIONE N.126/E Roma, 16 dicembre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica - Adempimenti contabili degli enti non commerciali ed obbligo di rendicontazione di cui all'art. 20

Dettagli

Subappalto necessario e soccorso istruttorio alla luce del d.l. n.90/2014 1.

Subappalto necessario e soccorso istruttorio alla luce del d.l. n.90/2014 1. Subappalto necessario e soccorso istruttorio alla luce del d.l. n.90/2014 1. di Arrigo Varlaro Sinisi 2 Alla luce della recente novità normativa 3 in tema di soccorso istruttorio, c è da domandarsi se

Dettagli

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,

Dettagli

Antiriciclaggio: potenziali conflitti tra normative di Paesi diversi. Il caso Filippine (Giovanni Imbergamo)

Antiriciclaggio: potenziali conflitti tra normative di Paesi diversi. Il caso Filippine (Giovanni Imbergamo) Antiriciclaggio: potenziali conflitti tra normative di Paesi diversi. Il caso Filippine (Giovanni Imbergamo) Altalex.it In tema di segnalazione di operazioni sospette di riciclaggio o di finanziamento

Dettagli

Si richiama l attenzione sulle seguenti sentenze del Consiglio di Stato,relative a questioni inerenti i concorsi pubblici e gli esami di maturita.

Si richiama l attenzione sulle seguenti sentenze del Consiglio di Stato,relative a questioni inerenti i concorsi pubblici e gli esami di maturita. PILLOLE DI GIURISPRUDENZA Colaci.it Si richiama l attenzione sulle seguenti sentenze del Consiglio di Stato,relative a questioni inerenti i concorsi pubblici e gli esami di maturita. Sentenza n.1740 del

Dettagli

INFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it

INFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it INFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it redatto ai sensi del decreto legislativo n 196/2003 2 GENNAIO 2014 documento pubblico 1 PREMESSA 3 SEZIONE

Dettagli

MINISTERO DELL INTERNO ISTITUTO PER LA VIGILANZA Dipartimento della Pubblica Sicurezza CONVENZIONE

MINISTERO DELL INTERNO ISTITUTO PER LA VIGILANZA Dipartimento della Pubblica Sicurezza CONVENZIONE CONVENZIONE RELATIVA ALLA DISCIPLINA DELLE MODALITA DI ACCESSO ALLA BANCA DATI SINISTRI R.C.AUTO DA PARTE DEL MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA Il del Ministero dell Interno

Dettagli

COMUNE DI CIGLIANO REGOLAMENTO DELLA RETE CIVICA E SITO INTERNET COMUNALE

COMUNE DI CIGLIANO REGOLAMENTO DELLA RETE CIVICA E SITO INTERNET COMUNALE REGOLAMENTO DELLA RETE CIVICA E SITO INTERNET COMUNALE Ottobre 2008 Art. 1 Oggetto del regolamento e riferimenti normativi Art. 2 Scopo della rete civica Art. 3 Gestione del sito internet/rete civica Art.

Dettagli

ASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI COMMERCIALISTI COMMISSIONE NORME DI COMPORTAMENTO E DI COMUNE INTERPRETAZIONE IN MATERIA TRIBUTARIA

ASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI COMMERCIALISTI COMMISSIONE NORME DI COMPORTAMENTO E DI COMUNE INTERPRETAZIONE IN MATERIA TRIBUTARIA ASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI COMMERCIALISTI COMMISSIONE NORME DI COMPORTAMENTO E DI COMUNE INTERPRETAZIONE IN MATERIA TRIBUTARIA NORMA DI COMPORTAMENTO N. 169 Trattamento dei compensi reversibili degli

Dettagli

RISOLUZIONE N.1/E. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,02 gennaio 2003

RISOLUZIONE N.1/E. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,02 gennaio 2003 RISOLUZIONE N.1/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,02 gennaio 2003 Oggetto: Istanza d interpello - Art. 11, legge 27-7-2000, n. 212. INPDAP- IVA-Trattamento fiscale applicabile ai mutui

Dettagli

Commissione Tributaria Provinciale di Milano, Sez. 46, sent. n. Massima E illegittima l iscrizione a ruolo eseguita da un Ufficio

Commissione Tributaria Provinciale di Milano, Sez. 46, sent. n. Massima E illegittima l iscrizione a ruolo eseguita da un Ufficio Commissione Tributaria Provinciale di Milano, Sez. 46, sent. n. 149 del 17.4.2009, dep. il 21.5.2009. Massima E illegittima l iscrizione a ruolo eseguita da un Ufficio dell Agenzia delle Entrate territorialmente

Dettagli

COMUNE DI CASAVATORE. Provincia di Napoli REGOLAMENTO DEL PORTALE INTERNET COMUNALE

COMUNE DI CASAVATORE. Provincia di Napoli REGOLAMENTO DEL PORTALE INTERNET COMUNALE COMUNE DI CASAVATORE Provincia di Napoli REGOLAMENTO DEL PORTALE INTERNET COMUNALE INDICE Articolo 1 Oggetto del regolamento e riferimenti normativi Articolo 2 Principi generali Articolo 3 Scopo del portale

Dettagli

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con delibera consiglio comunale n. 175 del 22/11/2006 Modificato con delibera consiglio comunale n. 36 DEL 14/03/2013

Dettagli

Soci amministratori unici con tutela assicurativa INAIL

Soci amministratori unici con tutela assicurativa INAIL Ai gentili clienti Loro sedi Soci amministratori unici con tutela assicurativa INAIL Premessa L INAIL, con una nota, in risposta ad un quesito dell Ordine dei Consulenti del lavoro (prot. n. 60010 del

Dettagli

ATTIVITA BANCARIA E REATO DI USURA L ATTRIBUZIONE DELLE RESPONSABILITA (E LA PROSPETTIVA DELLA DIFESA)

ATTIVITA BANCARIA E REATO DI USURA L ATTRIBUZIONE DELLE RESPONSABILITA (E LA PROSPETTIVA DELLA DIFESA) ATTIVITA BANCARIA E REATO DI USURA L ATTRIBUZIONE DELLE RESPONSABILITA (E LA PROSPETTIVA DELLA DIFESA) Studio Legale Avv. Carlo Cavallo 1 USURA: ELEMENTO SOGGETTIVO COSCIENZA E VOLONTA - DI CONCLUDERE

Dettagli

RISOLUZIONE N. 102/E

RISOLUZIONE N. 102/E RISOLUZIONE N. 102/E Roma, 26 novembre 2012 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ART. 11, legge 27 luglio 2000 n. 212 FONDO DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA BANCA Regime fiscale

Dettagli

RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI

RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI CONSIGLIO D EUROPA RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI (adottata dal Comitato dei Ministri

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Adottato dalla Giunta Comunale nella seduta del 26.3.2003 con provvedimento n. 330/11512 P.G. Modificato

Dettagli

PRIVACY POLICY DEL SITO WEB

PRIVACY POLICY DEL SITO WEB PRIVACY POLICY DEL SITO WEB Via Cola di Rienzo, 243 I - 00192 ROMA Tel. +39 06.97614975 Fax +39 06.97614989 www.aido.it aidonazionale@aido.it C.F. 80023510169 TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI DEGLI UTENTI

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA INTEGRAZIONE DEL SISTEMA ISPRA -ARPA/APPA NEI PROCESSI DI ADESIONE AD EMAS DELLE ORGANIZZAZIONI INDICE. 1.

PROCEDURA OPERATIVA INTEGRAZIONE DEL SISTEMA ISPRA -ARPA/APPA NEI PROCESSI DI ADESIONE AD EMAS DELLE ORGANIZZAZIONI INDICE. 1. PROCEDURA OPERATIVA INTEGRAZIONE DEL SISTEMA ISPRA -ARPA/APPA NEI PROCESSI DI ADESIONE AD EMAS DELLE ORGANIZZAZIONI INDICE 1. Premessa 2. Campo di applicazione 3. Documenti di riferimento 4. Definizioni

Dettagli

Posta elettronica, Internet e controlli sui dipendenti Relatore Avv. Giampiero Falasca

Posta elettronica, Internet e controlli sui dipendenti Relatore Avv. Giampiero Falasca Area Professionale Posta elettronica, Internet e controlli sui dipendenti Relatore Avv. Giampiero Falasca Lo Statuto dei lavoratori Art. 4 La norma vieta l utilizzo di impianti audiovisivi per finalità

Dettagli

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio ARTICOLO 1 FINALITA Le finalità che la Città di Desio intende perseguire con il progetto di videosorveglianza

Dettagli

La Giunta Comunale. Visto il D.P.R. 30.05.1989 n. 223 Regolamento Anagrafico e sue modifiche;

La Giunta Comunale. Visto il D.P.R. 30.05.1989 n. 223 Regolamento Anagrafico e sue modifiche; Oggetto: Definizione linee di indirizzo per accesso in consultazione alla banca dati informatizzata dell Anagrafe del Comune di Teglio ed utilizzo dei dati anagrafici da parte degli Uffici comunali. La

Dettagli

- maturazione dei requisiti previsti dalla riforma Fornero, condizione valida per tutti

- maturazione dei requisiti previsti dalla riforma Fornero, condizione valida per tutti IL PUNTO SUL PENSIONAMENTO COATTO di PIETRO PERZIANI (Febbraio 2012) L Amministrazione stanno inviano in questi giorni ai dirigenti scolastici i preavvisi di recesso unilaterale per compimento del periodo

Dettagli

COMUNICATO. Vigilanza sugli intermediari Entratel: al via i controlli sul rispetto della privacy

COMUNICATO. Vigilanza sugli intermediari Entratel: al via i controlli sul rispetto della privacy COMUNICATO Vigilanza sugli intermediari Entratel: al via i controlli sul rispetto della privacy Nel secondo semestre del 2011 l Agenzia delle Entrate avvierà nuovi e più articolati controlli sul rispetto

Dettagli

RISOLUZIONE N. 211/E

RISOLUZIONE N. 211/E RISOLUZIONE N. 211/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,11 agosto 2009 OGGETTO: Sanzioni amministrative per l utilizzo di lavoratori irregolari Principio del favor rei 1. Premessa Al fine

Dettagli

Cassazione Penale, 28 luglio 2011, n. 30071 - Smaltimento di materiali tossici e mancanza di formazione professionale

Cassazione Penale, 28 luglio 2011, n. 30071 - Smaltimento di materiali tossici e mancanza di formazione professionale Cassazione Penale, 28 luglio 2011, n. 30071 - Smaltimento di materiali tossici e mancanza di formazione p Cassazione Penale, 28 luglio 2011, n. 30071 - Smaltimento di materiali tossici e mancanza di formazione

Dettagli

Per l utilizzo dei sistemi di videosorveglianza sul territorio

Per l utilizzo dei sistemi di videosorveglianza sul territorio COMUNE DI CASALE MARITTIMO (Pisa) Via del Castello, 133 REGOLAMENTO COMUNALE Per l utilizzo dei sistemi di videosorveglianza sul territorio comunale di CASALE MARITTIMO (PISA) Indice generale Art. 1 Art.

Dettagli

DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE N. 9/2015

DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE N. 9/2015 DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE N. 9/2015 REGOLAMENTO RECANTE LA DISCIPLINA DELLA BANCA DATI ATTESTATI DI RISCHIO E DELL ATTESTAZIONE SULLO STATO DEL RISCHIO DI CUI ALL ART. 134 DEL DECRETO LEGISLATIVO 7 SETTEMBRE

Dettagli

Il furto di identità tra diritto e procedura penale. Da cosa e come difendersi.

Il furto di identità tra diritto e procedura penale. Da cosa e come difendersi. Il furto di identità tra diritto e procedura penale. Da cosa e come difendersi. Studio legale Avvocato Emiliano Vitelli A/LA - ISO 27001:2005 Vicepresidente EPCE Il reato di sostituzione di persona Art.

Dettagli

Tecniche Informatiche di ricerca giuridica. Nicolò Ghibellini Università di Ferrara ghbncl@unife.it

Tecniche Informatiche di ricerca giuridica. Nicolò Ghibellini Università di Ferrara ghbncl@unife.it Tecniche Informatiche di ricerca giuridica Nicolò Ghibellini Università di Ferrara ghbncl@unife.it Lezioni nona e decima La responsabilità civile in internet Principali casi giurisprudenziali La responsabilità

Dettagli

IL VICEDIRETTORE dell Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

IL VICEDIRETTORE dell Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ADM.MNUC Reg. Uff. n.104077 del 22/12/2014 IL VICEDIRETTORE dell Agenzia delle Dogane e dei Monopoli VISTO il Testo Unico di cui al Regio Decreto 18 giugno 1931, n. 773, (T.U.L.P.S.), e successive modificazioni

Dettagli

Codice Deontologico. Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori

Codice Deontologico. Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori Codice Deontologico Approvato dall Assemblea Ordinaria dei Consorziati con Delibera del 28/09/2011 INDICE 1. Premessa 2. Destinatari 3. Scopo 4. Principii, doveri, responsabilità e modelli di comportamento

Dettagli

Casellario dell Assistenza. Banca dati delle prestazioni sociali agevolate

Casellario dell Assistenza. Banca dati delle prestazioni sociali agevolate Casellario dell Assistenza Prima componente Banca dati delle prestazioni sociali agevolate D.M. 8 marzo 2013 D.M. n. 206 del 16 dicembre 2014 RISPOSTE ALLE DOMANDE PIU FREQUENTI 1. Dove è reperibile il

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI PARTE I - Disposizioni generali... 2 ART. 1 - Ambito di applicazione... 2 ART. 2 - Circolazione dei dati all'interno dell'università...

Dettagli

SICUREZZA DEGLI EDIFICI E DOMOTICA Linee guida e compiti in fase di progettazione Privacy

SICUREZZA DEGLI EDIFICI E DOMOTICA Linee guida e compiti in fase di progettazione Privacy Quali dati si possono raccogliere e come Molti sono per le aziende i punti critici: Quali dati si possono raccogliere? Quali si devono raccogliere? Quali controlli preventivi si possono fare? Con quale

Dettagli

OGGETTO: Istanza d interpello - Imposta di registro Decadenza dell agevolazione c.d. prima casa per trasferimento nel quinquennio.

OGGETTO: Istanza d interpello - Imposta di registro Decadenza dell agevolazione c.d. prima casa per trasferimento nel quinquennio. RISOLUZIONE N. 192/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 6 ottobre 2003 OGGETTO: Istanza d interpello - Imposta di registro Decadenza dell agevolazione c.d. prima casa per trasferimento nel

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! REGOLAMENTO* Wi-Fi* !!! !!!

!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! REGOLAMENTO* Wi-Fi* !!! !!! REGOLAMENTO* Wi-Fi* 2 Art.%1%'%Oggetto%del%regolamento... 4 Art.%1%'%Finalità%del%servizio... 4 Art.%3%'%Descrizione%del%servizio... 4 Art.%4%'%Funzioni%e%modalità%di%utilizzo%del%servizio... 4 Art.%5%'%Esclusioni...

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA VIDEOSORVEGLIANZA. Approvato con delibera di Consiglio comunale n. 36 del 30.6.2010

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA VIDEOSORVEGLIANZA. Approvato con delibera di Consiglio comunale n. 36 del 30.6.2010 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con delibera di Consiglio comunale n. 36 del 30.6.2010 Art. 1 Definizioni Ai fini del presente regolamento, con i termini che seguono si

Dettagli

fra questi in particolare sono da ricordare

fra questi in particolare sono da ricordare La responsabilità penale è quella in cui incorre un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio che compia uno dei reati contro la pubblica amministrazione previsti dal codice penale, fra questi

Dettagli

Gli istituti principali del contratto estero il contenzioso

Gli istituti principali del contratto estero il contenzioso Gli istituti principali del contratto estero il contenzioso Presentazione dell avvocato Fabio Petracci, avvocato giuslavorista del Foro di Trieste 1. Fattispecie e definizioni Quali sono gli elementi di

Dettagli

Il/la sottoscritto/a. nato/a a il. in qualità di (carica sociale) dell impresa ( denominazione e ragione sociale) DICHIARA

Il/la sottoscritto/a. nato/a a il. in qualità di (carica sociale) dell impresa ( denominazione e ragione sociale) DICHIARA OGGETTO: GARA A PROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI PULIZIA - MINISTERO DELLA SALUTE - SEDE DI ROMA, LUNGOTEVERE RIPA N. 1. CIG 61681305E5 Il/la sottoscritto/a nato/a a il in qualità di

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento.

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento. Individuazione degli elementi informativi e definizione delle modalità tecniche e dei termini relativi alla trasmissione degli elenchi di cui all articolo 37, commi 8 e 9, del decreto legge 4 luglio 2006,

Dettagli

Circolare Informativa n 21/2013

Circolare Informativa n 21/2013 Circolare Informativa n 21/2013 DURC negativo ed intervento sostitutivo della stazione appaltante e-mail: info@cafassoefigli.it - www.cafassoefigli.it Pagina 1 di 6 INDICE Premessa pag.3 1) Intervento

Dettagli

Prefettura di Vicenza Ufficio Territoriale del Governo

Prefettura di Vicenza Ufficio Territoriale del Governo Fasc. n. 5/2015 Area II Prefettura di Vicenza CIRCOLARE N. 37/2015 Vicenza, data del protocollo Ai Sigg. SINDACI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA LORO SEDI OGGETTO: Linee guida per l applicazione dell art. 3,

Dettagli

CIRCOLARE N.18/E. OGGETTO: Misura e ravvedibilità delle sanzioni applicate in sede di controllo automatizzato delle dichiarazioni

CIRCOLARE N.18/E. OGGETTO: Misura e ravvedibilità delle sanzioni applicate in sede di controllo automatizzato delle dichiarazioni CIRCOLARE N.18/E Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti Settore Gestione Tributi Ufficio Gestione Dichiarazioni Roma, 10 maggio 2011 aprile 2011 OGGETTO: Misura e ravvedibilità delle sanzioni applicate

Dettagli

DISCIPLINARE TECNICO IN MATERIA DI MISURE MINIME DI SICUREZZA ANNO 2015

DISCIPLINARE TECNICO IN MATERIA DI MISURE MINIME DI SICUREZZA ANNO 2015 DISCIPLINARE TECNICO IN MATERIA DI MISURE MINIME DI SICUREZZA ANNO 2015 Approvato dall Amministratore Unico di Metro con determina n. 5 del 9 marzo 2015 1 Disciplinare tecnico 2015 in materia di misure

Dettagli

RICHIESTA DI PARTECIPAZIONE

RICHIESTA DI PARTECIPAZIONE ALLEGATO 1 RICHIESTA DI PARTECIPAZIONE Spett.le PROVINCIA DI LECCO P.zza L. Lombarda, 4 23900- LECCO OGGETTO: AVVISO ESPLORATIVO PER LA SELEZIONE DI OPERATORI ECONOMICI PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO PROVINCIALE

Dettagli

MASSIME LAVORO. Corte di Cassazione Sez. Lav. 4 Dicembre 2014, n 25682 (Pres. F. Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Controversia di lavoro

MASSIME LAVORO. Corte di Cassazione Sez. Lav. 4 Dicembre 2014, n 25682 (Pres. F. Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Controversia di lavoro MASSIME LAVORO Corte di Cassazione Sez. Lav. 4 Dicembre 2014, n 25682 (Pres. F. Roselli; Rel. A. Manna) Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Controversia di lavoro Copia atti aziendali Licenziamento

Dettagli

RISOLUZIONE N. 8/E. Con l interpello specificato in oggetto, concernente la rettifica di una dichiarazione di successione, è stato esposto il seguente

RISOLUZIONE N. 8/E. Con l interpello specificato in oggetto, concernente la rettifica di una dichiarazione di successione, è stato esposto il seguente RISOLUZIONE N. 8/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 13 gennaio 2012 OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 - Rettifica di valore degli immobili inseriti nella dichiarazione

Dettagli

Regione Piemonte Portale Rilevazioni Crediti EELL Manuale Utente

Regione Piemonte Portale Rilevazioni Crediti EELL Manuale Utente Pag. 1 di 15 VERS V01 REDAZIONE VERIFICHE E APPROVAZIONI CONTROLLO APPROVAZIONE AUTORIZZAZIONE EMISSIONE NOME DATA NOME DATA NOME DATA A. Marchisio C. Pernumian 29/12/2014 M. Molino 27/02/2015 M. Molino

Dettagli

CIRCOLARE N. 58/E. Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti. Roma 17 ottobre 2008

CIRCOLARE N. 58/E. Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti. Roma 17 ottobre 2008 CIRCOLARE N. 58/E Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti Roma 17 ottobre 2008 Oggetto: Trasferimento di quote di S.r.l. Art. 36 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni,

Dettagli

Il sottoscritto Legale Rappresentante / Procuratore del concorrente sede legale in: Via Comune C.A.P. Codice Fiscale n. Partita I.V.A. n.

Il sottoscritto Legale Rappresentante / Procuratore del concorrente sede legale in: Via Comune C.A.P. Codice Fiscale n. Partita I.V.A. n. DICHIARAZIONE DI AVVALIMENTO DEL CONCORRENTE ALLA CORTE D APPELLO DI FIRENZE VIA CAVOUR, 57 50129 FIRENZE La presente dichiarazione, resa ai sensi del D.P.R. n. 445/00, deve essere corredata da copia del

Dettagli

NORMA DI COMPORTAMENTO N. 185

NORMA DI COMPORTAMENTO N. 185 ASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI SEZIONE DI MILANO COMMISSIONE NORME DI COMPORTAMENTO E DI COMUNE INTERPRETAZIONE IN MATERIA TRIBUTARIA *** *** *** NORMA DI COMPORTAMENTO

Dettagli

Roma, 24.11.2005. Alle Direzioni Regionali dell Agenzia delle Dogane Loro sedi. All Area Centrale Gestione Tributi e Rapporto con gli Utenti Sede

Roma, 24.11.2005. Alle Direzioni Regionali dell Agenzia delle Dogane Loro sedi. All Area Centrale Gestione Tributi e Rapporto con gli Utenti Sede \ Roma, 24.11.2005 Protocollo: Rif.: Allegati: 3224/IV/2005 Alle Direzioni Regionali dell Agenzia delle Dogane Loro sedi All Area Centrale Gestione Tributi e Rapporto con gli Utenti All Area Centrale Personale

Dettagli

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali INTERPELLO N. 65/2009 Roma, 31 luglio 2009 Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali DIREZIONE GENERALE PER L ATTIVITÀ ISPETTIVA Al Consiglio Nazionale dell Ordine dei Consulenti del

Dettagli

PROCESSO CIVILE TELEMATICO GUIDA RAPIDA AGLI ADEMPIMENTI

PROCESSO CIVILE TELEMATICO GUIDA RAPIDA AGLI ADEMPIMENTI PROCESSO CIVILE TELEMATICO GUIDA RAPIDA AGLI ADEMPIMENTI Il Processo Civile Telematico o PCT è la rete informatica gestita dal Ministero della Giustizia per l automazione dei flussi informativi e documentali

Dettagli

Indice LE CONDOTTE TIPICHE -------------------------------------------------------------------------------------------------- 3

Indice LE CONDOTTE TIPICHE -------------------------------------------------------------------------------------------------- 3 IL DELITTO DI ABUSO DI UFFICIO: APPROFONDIMENTI PROF. FABIO FOGLIA MANZILLO Indice 1 LE CONDOTTE TIPICHE --------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

1. Motivazioni della richiesta

1. Motivazioni della richiesta Signori Azionisti, il Consiglio di Amministrazione Vi ha convocato in sede ordinaria per deliberare in merito alla proposta di autorizzazione all acquisto ed alla disposizione di azioni proprie ai sensi

Dettagli

IL CONSIGLIO DELL AGENZIA PER LE ONLUS

IL CONSIGLIO DELL AGENZIA PER LE ONLUS DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO N. 60 del 11/02/2009 Approvazione, ai sensi dell art. 3, comma 1, lett. a) del D.P.C.M. 21 marzo 2001, n. 329 dell Atto di Indirizzo di carattere generale contenente chiarimenti

Dettagli

ACAM Ambiente S.p.A.

ACAM Ambiente S.p.A. ACAM Ambiente S.p.A. Modello di organizzazione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 Delitti informatici e trattamento illecito dei dati Approvato con determinazione A.U. del 23.12.2014 1/11 Sommario 1. Ambito

Dettagli

La responsabilità penale dell amministratore e del legale rappresentante di una società

La responsabilità penale dell amministratore e del legale rappresentante di una società La responsabilità penale dell amministratore e del legale rappresentante di una società Se non vi è prova certa su queste condizioni, il proprietario di un azienda. risponde anche penalmente dell operato

Dettagli

SENTENZA N. 355 ANNO 2005

SENTENZA N. 355 ANNO 2005 SENTENZA N. 355 ANNO 2005 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori: - Piero Alberto CAPOTOSTI Presidente - Fernanda CONTRI Giudice - Guido NEPPI MODONA

Dettagli

LA PRIVACY POLICY DI QUESTO SITO WEB

LA PRIVACY POLICY DI QUESTO SITO WEB LA PRIVACY POLICY DI QUESTO SITO WEB Premesse Con il presente documento la Scamper Srl, con sede in (59100) Prato, via Rimini, 27, titolare del sito www.scamper.it, intende dare notizia sulle modalità

Dettagli

RISOLUZIONE N. 20/E. Roma, 28 marzo 2013

RISOLUZIONE N. 20/E. Roma, 28 marzo 2013 RISOLUZIONE N. 20/E Roma, 28 marzo 2013 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Contratti di finanziamento bancario a medio e lungo termine stipulati all estero profili elusivi e ipotesi di applicabilità

Dettagli

In questa pagina si descrivono le modalità di gestione del sito in riferimento al trattamento dei dati personali degli utenti che lo consultano.

In questa pagina si descrivono le modalità di gestione del sito in riferimento al trattamento dei dati personali degli utenti che lo consultano. LE POLICY SULLA PRIVACY DI QUESTO SITO PERCHE QUESTO AVVISO In questa pagina si descrivono le modalità di gestione del sito in riferimento al trattamento dei dati personali degli utenti che lo consultano.

Dettagli

Cassazione Penale Sez. II, 27 febbraio 2013 n. 9220 - Pres. Petti, Est. Gentile RITENUTO IN FATTO

Cassazione Penale Sez. II, 27 febbraio 2013 n. 9220 - Pres. Petti, Est. Gentile RITENUTO IN FATTO DETENZIONE PER FINI DI COMMERCIALIZZAZIONE DI SUPPORTI AUDIOVISIVI ABUSIVAMENTE RIPRODOTTI E RICETTAZIONE: LA LEX MITIOR SI APPLICA ANCHE SE SUCCESSIVAMENTE VIENE MODIFICATA IN SENSO PEGGIORATIVO Cassazione

Dettagli

AGE.AGEDP2RM.REGISTRO DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE.0000165.12-06-2015-R

AGE.AGEDP2RM.REGISTRO DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE.0000165.12-06-2015-R AGE.AGEDP2RM.REGISTRO DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE.0000165.12-06-2015-R Direzione Provinciale II di Roma Staff del Direttore DISPOSIZIONE DI SERVIZIO N. 102/2015 AUTORIZZAZIONE AL PAGAMENTO DELL IMPOSTA

Dettagli

Note al Decreto Assessoriale Salute della Regione Sicilia del 5 settembre 2012 n. 1754/12, entrato in vigore il 5 novembre 2012.

Note al Decreto Assessoriale Salute della Regione Sicilia del 5 settembre 2012 n. 1754/12, entrato in vigore il 5 novembre 2012. Prot.n.13 Note al Decreto Assessoriale Salute della Regione Sicilia del 5 settembre 2012 n. 1754/12, entrato in vigore il 5 novembre 2012. La presente nota nasce dall esigenza di una richiesta di chiarimento

Dettagli

Comune di Monticello Brianza

Comune di Monticello Brianza REGOLAMENTO PER DISCIPLINARE L UTILIZZO DELLA RETE INTERNET TRAMITE TECNOLOGIA WIRELESS FIDELITY (WI-FI) Art. 1. Finalità del servizio Il servizio di connessione alla rete Internet mediante l utilizzo

Dettagli

Comune di Spilamberto Provincia di Modena. Regolamento per la gestione del sistema di video sorveglianza

Comune di Spilamberto Provincia di Modena. Regolamento per la gestione del sistema di video sorveglianza Comune di Spilamberto Provincia di Modena Regolamento per la gestione del sistema di video sorveglianza approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n 8 del 18 gennaio 2005 INDICE ART. 1: ART. 2:

Dettagli

Spett.le Dipartimento del Tesoro Direzione IV dt.direzione4.ufficio2@tesoro.it dt.direzione5.ufficio4@tesoro.it

Spett.le Dipartimento del Tesoro Direzione IV dt.direzione4.ufficio2@tesoro.it dt.direzione5.ufficio4@tesoro.it Spett.le Dipartimento del Tesoro Direzione IV dt.direzione4.ufficio2@tesoro.it dt.direzione5.ufficio4@tesoro.it Oggetto: osservazioni al documento di consultazione del Ministero dell economia e delle finanze,

Dettagli

TRIBUNALE DI ROMA sezione lavoro REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

TRIBUNALE DI ROMA sezione lavoro REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO RGAC 5123 del 2015 TRIBUNALE DI ROMA sezione lavoro REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale di Roma, in funzione di Giudice del Lavoro, nella persona del dott. Flavio Baraschi, nella

Dettagli

CIRCOLARE N. 14/E. Roma,10 aprile 2009

CIRCOLARE N. 14/E. Roma,10 aprile 2009 CIRCOLARE N. 14/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,10 aprile 2009 OGGETTO: Transazione fiscale Articolo 32, comma 5 del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni,

Dettagli

News per i Clienti dello studio

News per i Clienti dello studio News per i Clienti dello studio N. 44 del 24 Marzo 2015 Ai gentili clienti Loro sedi Soci amministratori unici con tutela assicurativa INAIL Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che

Dettagli

Termini di dichiarazione e versamento per le operazioni straordinarie

Termini di dichiarazione e versamento per le operazioni straordinarie Termini di dichiarazione e versamento per le operazioni straordinarie PREMESSA 1 In caso di operazioni straordinarie, la disciplina della presentazione delle dichiarazioni fiscali ai fini delle imposte

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SERVIZIO LIBRO FONDIARIO CIRCOLARE N.. 7 /2009 Trrentto,, 29 dicembrre 2009 Oggetto: Legge 18 giugno 2009, n. 69. Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione,

Dettagli

COMUNE DI LECCO. Corpo di Polizia Locale CENTRALE VIDEOSORVEGLIANZA

COMUNE DI LECCO. Corpo di Polizia Locale CENTRALE VIDEOSORVEGLIANZA COMUNE DI LECCO Corpo di Polizia Locale CENTRALE VIDEOSORVEGLIANZA MODELLO 1 VISIONE E RIPRODUZIONE DELLE IMMAGINI DELLA VIDEOSORVEGLIANZA DISPOSIZIONE DI SERVIZIO In ottemperanza a quanto previsto dal

Dettagli

(Da riportare su carta intestata del richiedente) Oggetto Invio formulario accreditamento strutture formative e relativi allegati

(Da riportare su carta intestata del richiedente) Oggetto Invio formulario accreditamento strutture formative e relativi allegati (Da riportare su carta intestata del richiedente) Spett.le FondItalia Via Cesare Beccaria, 16 00196 Roma Raccomandata A.R. 1 Luogo, Data, Protocollo Oggetto Invio formulario accreditamento strutture formative

Dettagli

Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani

Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani Per quanto riguarda la richiesta di chiarimenti presentata, relativa alla corretta qualificazione

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA

PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA Allegato A Autorità per l energia elettrica e il gas Guardia di Finanza PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA. Commissione Lavoro, Previdenza Sociale

SENATO DELLA REPUBBLICA. Commissione Lavoro, Previdenza Sociale SENATO DELLA REPUBBLICA Commissione Lavoro, Previdenza Sociale Indagine conoscitiva sullo stato di attuazione della disciplina in materia di diritto al lavoro delle persone disabili Audizione Associazione

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO PROTE ZIONE CIVILE 28 agosto 2014, n. 85

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO PROTE ZIONE CIVILE 28 agosto 2014, n. 85 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 126 dell 11 09 2014 32725 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO PROTE ZIONE CIVILE 28 agosto 2014, n. 85 Nuove iscrizioni, cancellazioni e variazioni nell Elenco

Dettagli

Nelle premesse, infatti, si parla giustamente di competenza giurisdizionale punto (6).

Nelle premesse, infatti, si parla giustamente di competenza giurisdizionale punto (6). IL REGOLAMENTO EUROPEO RELATIVO ALLE DECISIONI IN MATERIA MATRIMONIALE E DI POTESTA DEI GENITORI N 1347/2000, del 29 maggio 2000 in vigore dal 1 marzo 2001 1. LA COMPETENZA GIURISDIZIONALE Quando il regolamento

Dettagli

PARTE SPECIALE Sezione II. Reati informatici

PARTE SPECIALE Sezione II. Reati informatici PARTE SPECIALE Sezione II Reati informatici PARTE SPECIALE Sezione II Sommario 1.Le fattispecie dei Reati Presupposto (Art. 24 bis del D. Lgs. 231/01)... 3 2.Processi Sensibili... 5 3.Regole generali...

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 11 LUGLIO 2013 302/2013/S/EEL CHIUSURA DI UN PROCEDIMENTO SANZIONATORIO PER VIOLAZIONE DEGLI OBBLIGHI RELATIVI AL SERVIZIO TELEFONICO COMMERCIALE L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

Dettagli

Il responsabile della prevenzione della corruzione. Ai collaboratori del Consorzio Ai rappresentanti degli organi di indirizzo politico del Consorzio

Il responsabile della prevenzione della corruzione. Ai collaboratori del Consorzio Ai rappresentanti degli organi di indirizzo politico del Consorzio Ai collaboratori del Consorzio Ai rappresentanti degli organi di indirizzo politico del Consorzio Circolare n.1 DEFINIZIONE LINEE PROCEDURALI PER LA SEGNALAZIONE DI ILLECITI O IRREGOLARITÀ E DISCIPLINA

Dettagli

Si precisa che alla data del 31 dicembre 2008 la Società non possedeva azioni proprie, né le possiede alla data odierna.

Si precisa che alla data del 31 dicembre 2008 la Società non possedeva azioni proprie, né le possiede alla data odierna. RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI DADA S.P.A. ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI SUL QUARTO PUNTO ALL ORDINE DEL GIORNO : AUTORIZZAZIONE ALL ACQUISTO ED ALLA DISPOSIZIONE

Dettagli

Traduzione a cura di Sara DʼAttoma ****

Traduzione a cura di Sara DʼAttoma **** Traduzione a cura di Sara DʼAttoma Decreto del Presidente della Repubblica Popolare Cinese N. 36 Si dichiara che la Legge della Repubblica Popolare Cinese sulla legge applicabile ai rapporti privatistici

Dettagli