Le modifiche del paniere Istat non incidono sul calcolo dell inflazione Diminuzione del carico fiscale solo a parole

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1 Coordinato da Valeria Lai agenzia adiconsum anno XVII - n. 8 4 febbraio 2005 Stampato in proprio in febbraio 2005 In questo numero: Le modifiche del paniere Istat non incidono sul calcolo dell inflazione Diminuzione del carico fiscale solo a parole Credito e risparmio - Le modifiche del paniere Istat non incidono sul calcolo dell inflazione - Diminuzione del carico fiscale solo a parole Energia - Il decreto sulla competitività rischia di affossare le famiglie italiane - Enel punita per il black-out di giugno del 2003 Trasporti - Le ragioni dei pendolari Usura - Chiediamo che le vincite delle lotterie non riscosse vengano destinate ai Fondi di Prevenzione Usura Registrazione Tribunale di Roma n. 350 del Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 2, DCB Roma

2 CREDITO E RISPARMIO Le modifiche del paniere Istat non incidono sul calcolo dell inflazione Prezzi stabili, ma resta illusorio parlare di inflazione all 1,9%: tre famiglie sono più povere e solo una è più ricca C alo dei consumi e calo della produzione industriale: queste le vere ragioni che portano a verificare alcune piccole riduzioni dei prezzi. Più che di aumenti contenuti dei prezzi bisogna parlare di livelli più bassi nella qualità dei consumi delle famiglie: sempre più spesso le famiglie a reddito fisso sono portate ad acquistare prodotti meno costosi, attraverso vendite promozionali e hard-discount. L impennata degli acquisti a rate è un altro indice del minor potere d acquisto delle famiglie e bisogna inoltre considerare che molti sono i prezzi in aumento dovuti al caro energia. A chi dichiara che le famiglie italiane non stanno vivendo una effettiva fase di impoverimento, Paolo Landi, segretario generale Adiconsum, risponde che se l inflazione fosse stata effettivamente all 1,9% non si sarebbe assistito al drastico calo dei consumi. Anzi la verità è che tre famiglie (reddito fisso e pensionati) sono diventate più povere e una (commercianti e professionisti), speculando sul cambio lira-euro, più ricca. In conclusione, i dati delle città campione confermano che neanche le modifiche introdotte nel paniere dall Istat sono in grado di registrare gli effettivi aumenti che colpiscono la maggioranza delle famiglie italiane, per le ragioni già espresse da Adiconsum: il ribasamento dei prodotti che impedisce di rilevare l effettiva variazione dei prezzi dovuta ad un rapido cambiamento dei prodotti; la scarsa trasparenza nelle metodologie usate per le rilevazioni; l incidenza di convenzioni internazionali (come nel caso dell RC auto) che rilevano solo una minima parte della polizza pagata dall assicurato, facendo sì che questa pesi per meno del 10% del suo reale valore sulla famiglia media italiana; l istituzione di nuove tasse su alcuni servizi non rilevati dall Istat rispetto a prima quando facevano effettivamente parte del costo del biglietto (tasse aeroportuali). Adiconsum esprime quindi il suo parere negativo per l operato dell Istat che si è preoccupato di sostituire dal paniere prodotti marginali, ma non si è impegnata a fondo su quelle tematiche che una volta risolte potranno permettere rilevazioni veramente affidabili. Test noi consumatori 2

3 CREDITO E RISPARMIO Diminuzione del carico fiscale solo a parole Subito 60 euro in più a carico delle famiglie, ma a fine anno saranno 400. I l futuro delle famiglie italiane non è tra i più rosei e siamo solo all inizio. Nell immediato, i nuovi balzelli si abbatteranno sulla casa, sulle licenze di caccia e pesca, ma poi arriveranno anche gli aumenti per la revisione degli estimi catastali, delle locazioni, della tassa dei rifiuti, ecc.. Il tutto per un totale a fine anno, stimato da Adiconsum, in 400 euro a famiglia. I conti sono presto fatti. La Finanziaria ha calcolato un prelievo di risorse di ben 10,2 miliardi di euro ai quali si sono aggiunti circa 2-3 miliardi di euro per mancati trasferimenti ai servizi territoriali e nazionali (taglio ali Comuni, alle Regioni, alle FS, alle Poste, ecc.). Sempre la Finanziaria prevede una riduzione dell Irpef di 4,3 mld di euro. Risultato: un prelievo di 8 miliardi di euro che spalmati sui 20 milioni di nuclei familiari comportano il non indifferente prelievo di circa 400 euro a famiglia. Inoltre la riduzione dell Irpef è a vantaggio di pochi (restano esclusi i pensionati e le famiglie monoreddito), mentre il prelievo riguarderà tutti. È molto difficile in questo quadro prevedere una ripresa dei consumi. Anche l aumento rilevante del credito al consumo (+ 16%) non ha contribuito ad una ripresa significativa dei consumi, evidenziando quindi la gravità della crisi economica che l Italia attraversa. E oltre agli aumenti praticati dall inizio dell anno da alcune banche superiori addirittura al 10%, anche lo Stato ha deciso di vessare i possessori di conti correnti aumentando le spese di gestione e rendendo di fatto una larga fetta di correntisti antieconomico il solo possesso del conto corrente. Anche i recenti dati dell Eurostat ci ricordano che la pressione fiscale in Italia è passata dal 42,4% al 43,2% del Pil nel Difficilmente conclude Landi una famiglia può uscire dalla crisi, se non prende coscienza in modo profondo della propria situazione economica!. ENERGIA Il decreto sulla competitività rischia di affossare le famiglie italiane Per Adiconsum le scelte del Governo sull energia porteranno aumenti del 30% delle bollette elettriche. D a indiscrezioni, ci risulta che il Decreto legge sulla competitività e lo sviluppo del territorio, che il Governo sta predisponendo in questi giorni, preveda l anticipazione della completa apertura del mercato Test noi consumatori 3

4 elettrico, eliminando gli strumenti e le strutture che attualmente garantiscono l equità delle tariffe dei clienti domestici. Tutto ciò, porterebbe in breve termine ad un aumento del 30% delle bollette elettriche delle famiglie. Infatti: il riconoscimento dei clienti domestici come clienti idonei toglie all Autorità per l energia il potere di fissare tariffe elettriche eque per le famiglie, lasciandole alla mercé dei distributori elettrici; l azione di calmieramento dei prezzi dell energia elettrica per i clienti domestici, svolta attualmente dall Acquirente Unico, verrebbe meno ed i soggetti dominanti del mercato elettrico avrebbero mano libera sui prezzi; la completa liberalizzazione dei clienti domestici porterebbe ad eliminare la tariffa sociale che, invece, deve essere trasformata, in modo da garantire l energia elettrica per i consumi essenziali anche alle famiglie economicamente disagiate. In questa situazione, dove nel mercato elettrico non c è concorrenza per la presenza di pochi soggetti dominanti (vedi le conclusioni dell indagine condotta dall Antitrust e dall Autorità per l energia) e dove i prezzi dell energia scambiata in Borsa sono molto più elevati di quelli attesi, (come dimostra l istruttoria aperta in questi giorni dall Autorità per l energia), le famiglie sarebbero i soggetti deboli del mercato, non troverebbero energia a prezzi competitivi e dovrebbero subire aumenti che Adiconsum stima in misura non inferiore al 30%. TRASPORTI Le ragioni dei pendolari Crescono le proteste dei pendolari per i disservizi di FS, perché i ritardi e la qualità del servizio anziché migliorare, in troppi casi peggiorano. Lo stesso Governo ha rinnovato il contributo statale per l acquisto dei decoder digitali e ha tagliato i contributi alle FS. Inoltre gli accordi tra FS e regioni troppo spesso sono generici, privi di precisi standard qualitativi ed adeguate sanzioni in caso di non rispetto. Adiconsum propone alle FS di: estendere anche ai viaggiatori pendolari il diritto al risarcimento come previsto per gli Eurostar e come già avviene in Lombardia; aumentare gli investimenti su sicurezza e qualità dei servizi. USURA Chiediamo che le vincite delle lotterie non riscosse vengano destinate ai Fondi di Prevenzione Usura Durante la seduta del 3 febbraio alla Commissione Finanze della Camera, è stato reso noto che le vincite non riscosse nel biennio , relativamente solo alle lotterie nazionali, ammontano a più di 5 milioni di euro. Paolo Landi propone che tali somme, che per legge finiscono nelle tasche dell erario, vengano invece destinate ai Fondi di prevenzione dell usura a cui lo Stato non ha ancora rinnovato i finanziamenti per il Tali Fondi servono ad aiutare tutte le famiglie che, per il problema del sovraindebitamento, rischiano sempre più di finire nelle mani degli usurai. Test noi consumatori 4

5 ENERGIA Enel punita per il black-out di giugno del 2003 L Autorità dell energia aveva accertato che le responsabilità del black-out del giugno 2003 erano dell Enel, ma la sanzione non è scattata perché Enel ha pagato un oblazione di euro. Adiconsum, che nella Finanziaria aveva chiesto al Parlamento il ripristino delle corrette sanzioni per evitare che il ruolo delle Authority fosse depotenziato, giudica quindi positiva la decisione dell Autorità per l energia che prevede per il GRTN la possibilità di non pagare per sei mesi (1 semestre 2003) ad Enel i costi relativi alle centrali a riserva. Adiconsum ritiene che l ammontare di tali importi debba essere destinato al risarcimento dei consumatori che hanno subito danni dal black-out e a sostegno di iniziative a favore del risparmio energetico. Test noi consumatori 5

6 un click e sei in adiconsum online per te tutte le notizie ed i servizi dell associazione news e attualità dei consumi comunicati stampa eventi (forum, seminari, convegni, corsi) dossier e studi specifici facsimile di reclami, ricorsi, richieste di risarcimento tutte le pubblicazioni (Test noi consumatori, Guide del consumatore, Adibank, CD Rom ecc.) iscrizione e consulenza online Partecipa anche tu alla nostra attività di difesa del consumatore: sei il benvenuto tra noi ADICONSUM, DALLA PARTE DEL CONSUMATORE. Direttore: Paolo Landi Direttore responsabile: Francesco Guzzardi Comitato di redazione: Angelo Motta, Fabio Picciolini Amministrazione: Adiconsum, via Lancisi 25, Roma Registrazione Tribunale di Roma n. 350 del Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 2, DCB Roma ADESIONI E ABBONAMENTI Adesione individuale: 31,00 ( 15,00 per gli iscritti Cisl) Abbonamento al settimanale Adiconsum News + mensili Adifinanza, a cura del settore credito e risparmio, Consumi & diritti, a cura del Centro giuridico Adiconsum e Attorno al piatto, a cura del settore sicurezza degli alimenti e nutrizione: 25,00 ( 15,00 per gli iscritti Cisl) Abbonamento al bimestrale La guida del consumatore : 25,00 ( 12,00 per gli iscritti Cisl) Adesione + Abbonamento a La guida del consumatore : 43,00 ( 27,00 per gli iscritti Cisl) I versamenti possono essere effettuati su c.c.p intestato ad Adiconsum Test noi consumatori 6