Follow up in pazienti guariti da tumore pediatrico
|
|
- Michelangelo Costa
- 1 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Follow up in pazienti guariti da tumore pediatrico Eleonora Biasin - Oncoematologia Pediatrica Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, Responsabile GIC Tossicità Tardiva e Secondi Tumori; Franca Fagioli - Direttore S.C. Oncoematologia Pediatrica Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino I tumori pediatrici sono un evento raro: in Italia, secondo le stime dell AIRTUM, si ammalano ogni anno 175 bambini di età inferiore a 15 anni e 270 di età anni ogni I tumori infantili rappresentano attualmente la seconda causa di morte per la fascia d età compresa tra 1 e 15 anni, con un tasso di mortalità pari a 0.41 morti ogni bambini. I successi ottenuti negli ultimi decenni in oncologia pediatrica hanno portato ad un miglioramento della sopravvivenza nel corso degli anni. La sopravvivenza cumulativa a 5 anni per i casi diagnosticati nel era del 54% mentre nel ha raggiunto complessivamente il 78% per i tumori in età pediatrica e l 82% per i tumori dell adolescente (1). Questi successi terapeutici sono stati ottenuti con percentuali differenti a seconda del tipo di tumore. Per i pazienti affetti da Leucemia Linfoblastica Acuta e da Linfoma di Hodgkin la sopravvivenza cumulativa risulta dell 83% e del 93% rispettivamente. In altre patologie, quali i sarcomi dei tessuti molli, i tumori cerebrali e le leucemie non linfoblastiche acute le percentuali si attestano tra il 52 e il 67%. Considerato il miglioramento della prognosi e un trend di crescita dell incidenza di tumore in età pediatrica, la popolazione di giovani ed adulti trattati per neoplasia in età pediatrica è in continuo aumento. In particolare si stimava che, nell anno 2000, 1 su 900 giovani adulti di età compresa tra 16 e 34 anni sarebbe stato un sopravvivente di tumore trattato in età pediatrica (2). Nel 2006 la stima è stata rivista, in relazione all ulteriore miglioramento della sopravvivenza globale alla patologia tumorale nei bambini e giovani adulti, prevedendo che 1 su 450 individui giovani adulti sarà un lungosopravvivente da tumore insorto in età pediatrica (3). In Italia, quindi, ogni anno ci saranno circa 1200 nuovi pazienti lungo sopravviventi da tumore in età pediatrica. Man mano che ci si allontana nel tempo dalla data della diagnosi di tumore e dalla data di fine terapia, la probabilità che la malattia possa ripresentarsi tende a ridursi, mentre aumenta la possibilità che possano manifestarsi degli effetti tardivi prevalentemente legati alla somministrazione dei trattamenti, quali la chemio e radioterapia, che interferiscono sulla cinetica cellulare, in un periodo importante della vita quale quello dell accrescimento. Col termine di effetto tardivo viene generalmente definito un problema clinico o psicologico che è comparso durante il trattamento e persiste nel tempo, o che compare successivamente al termine del trattamento. Ovviamente l intensità e le probabilità che si manifesti un effetto tardivo in un paziente dipendono dal tipo di tumore per cui è stato curato, dal tipo di chemio e/o radioterapia ricevute, dagli eventuali interventi chirurgici maggiori da lui subiti, oltre che dall età al trattamento. Inoltre, gli effetti tardivi non si manifestano in tutti i pazienti e la loro insorgenza è strettamente correlata con la dose di chemio/radioterapia ricevuta (4-5). Negli ultimi anni il miglioramento delle strategie terapeutiche per le cure dei tumori infantili, ha permesso di
2 adeguare le dosi di trattamento ai singoli pazienti in base a fasce di rischio. Questo risulterà in una minore incidenza di effetti tardivi con una conseguente migliore qualità di vita dei pazienti guariti trattati negli ultimi anni. Questa popolazione di pazienti presenta una mortalità e una morbidità superiore rispetto a persone di pari sesso ed età. Per quanto riguarda la mortalità, soprattutto nei primi anni dalla fine delle terapie la causa principale è rappresentata da recidiva di malattia, ma man mano che ci sia lontana dalle terapia la tossicità tardiva, in particolar modo i secondi tumori, le complicanze cardiache e le complicanze polmonari, rappresentano la più frequente causa di decesso in questa popolazione di pazienti. Inoltre, se il follow up viene esteso oltre anni dalla fine delle cure, circa il 35% dei soggetti fuori terapia presenta degli effetti collaterali tardivi cronici che richiedono un trattamento sanitario e che hanno un impatto importante sulla qualità di vita. Le complicanze possono coinvolgere tutti gli organi ed apparati con maggior frequenza per il sistema endocrino ed i disturbi della fertilità. È importante segnalare, per i pazienti pediatrici, anche la possibilità di alterazioni in ambito neuro-cognitivo, oltre a risvolti psicologici importanti. Inoltre, i pazienti guariti da tumore in età pediatrico presentano un maggior rischio a lungo termine di sviluppare un secondo tumore (4-5). In base a queste premesse si è a lungo discusso sulla definizione più corretta da utilizzare per questa popolazione di pazienti. In particolare è giusto definirli guariti dal tumore in età pediatrica, soprattutto se è passato molto tempo dal termine delle cure, ma in ambito scientifico è più corretto definirli lungo-sopravviventi per mantenere alto il livello di attenzione verso le sequele a distanza che questi pazienti possono presentare, anche rispetto a compromissione della qualità di vita (6). In relazione ai trattamenti effettuati attualmente esistono delle linee guida di follow up organo specifico, specifiche per il protocollo terapeutico, o che seguono protocolli di follow up internazionali. È infatti ormai comunemente definito che il paziente non debba seguire solo un follow up per il monitoraggio della malattia di base ma anche per i possibili effetti a distanza delle terapie praticate (7). Inoltre, nel monitoraggio dei pazienti devono essere coinvolti non solo gli oncologi ma i diversi specialisti. La letteratura recente evidenzia ormai numerosi studi volti alla valutazione degli effetti tardivi e della identificazione di fattori di rischio significativi che permettano un monitoraggio paziente-specifico, senza un eccessiva medicalizzazione in pazienti che man mano si allontanano dalla diagnosi del tumore e riprendono una normale vita quotidiana.
3 In relazione a questo quadro nel 2007 è nato il progetto Follow up in pazienti guariti da tumore pediatrico con i seguenti obiettivi: identificare il numero di pazienti guariti da tumore pediatrico, vivi, senza malattia, afferenti presso il nostro Centro; creare un database con raccolta dei dati di tossicità di ogni singolo paziente; identificare l incidenza di effetti tardivi nella popolazione in studio; valutare l incidenza di tumori secondari; identificare un follow up mirato in relazione alla presenza di eventuali fattori di rischio Tale progetto è stato attivato dalla Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d Aosta in data 20/04/2009. Presso il nostro Centro attualmente al momento del termine delle terapie viene compilata una relazione conclusiva ed effettuato un colloquio con i genitori in cui si descrive quello che sarà il monitoraggio del paziente nel tempo anche in relazione al rischio di comparsa di effetti tardivi. La relazione viene consegnata anche al medico curante, che potrà così essere a conoscenza di tutto il percorso non solo durante la terapia, ma anche al termine delle cure. Da tale momento i pazienti afferiscono presso un ambulatorio dedicato (Ambulatorio Off Therapy) in cui vengono anche previsti gli esami ematologici, strumentali e le consulenze specialistiche. Per tutti i problemi intercorrenti, tipici dell età pediatrica, i pazienti dovranno fare riferimento al medico curante. Le visite vengono registrate su un apposito Database in Access, e copia della visita giornaliera viene consegnata ai genitori. Il database risulta essere uno strumento di raccolta dati per analisi future. Dal 2000 al 2012 sono state effettuate circa 1600 nuove diagnosi presso il nostro Centro, così suddivise per patologia. Figura 1 - Diagnosi
4 Attualmente 1064 pazienti sono off therapy. Figura 2 - Off therapy Nell ultimo anno presso l ambulatorio off therapy ci sono stati 1082 accessi da un minimo di 60 a un massimo di 110 visite off therapy mensili. Inoltre, a partire dal 2001, i pazienti di età maggior di 18 anni e che avevano completato il follow up oncologico per la malattia di base (5 anni dal termine delle cure) sono transitati presso un ambulatorio dedicato presso il COES (Unità di Transizione per le Neoplasie Curate in Età Pediatrica). Questa collaborazione, nata inizialmente solo per gli aspetti endocrinologici, si è estesa nel tempo per il follow up di tutti i possibili effetti tardivi dei pazienti lungo sopravviventi, coinvolgendo specialisti che risultano più adeguati per la gestione del giovane adulto. Attualmente sono transitati 341 pazienti (198 maschi e 143 femmine), nell ultimo anno: 26 pazienti.
5 Lo strumento che ci permette di discutere in maniera interdisciplinare i casi più complessi dei pazienti lungo sopravviventi è il GIC (Gruppo Interdisciplinare Cura) dei tumori secondari e della tossicità tardiva, istituito a settembre Le riunioni si tengono a cadenza mensile, in collaborazione con gli oncologi e gli specialisti che hanno in carico il paziente. Gli obbiettivi del GIC sono: Discussione casi clinici che necessitano di approccio multidisciplinare Presentazione dei pazienti off-therapy, con indicazioni di follow up generale e paziente-specifico Presentazione dei pazienti che transitano Presentazione e discussione del follow up organo-specifico (revisione della letteratura e dei protocolli di cura) Inoltre vengono proposti degli studi su diversi aspetti del paziente lungo sopravvivente. Attualmente gli studi in itinere sono: applicazione della scheda di complessità oncologica ai pazienti all off therapy e al momento della transizione proposta di studio del rischio cardio-vascolare nei pazienti off therapy valutazione della funzionalità gonadica nelle pazienti sottoposte a trapianto di cellule staminali emopoietiche allogeniche Studio del rischio di danno nefrologico cronico nei pazienti off therapy. Sono in corso di attivazione ambulatori dedicati anche presso i centri Spoke della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d Aosta.
6 Bibliografia 1. I tumori in Italia-Rapporto AIRTUM Tumori infantili : AMERICAN CANCER SOCIETY WORKSHOP ON CHILDREN WITH CANCER AND LONG-TERM SURVIVAL. Meadows AT 3. Meadows AT. Pediatric cancer survivorship: research and clinical care. J Clin Oncol Nov 10;24(32): Diller L, Chow EJ, Gurney JG et al. Chronic disease in the Childhood Cancer Survivor Study Cohort: a review of published findings. J Clin Oncol 2009;10: Meadows AT, Friedman DL, Neglia JP et al. Second neoplasms in survivors of childhood cancer: Findings from the Childhood Cancer Survivor Study cohort. J Clin Oncol 2009;10: Haupt R et al Long term survivors of childhood cancer: cure and care. The Erice Statement. Eur J Cancer 2007; 43: Long term follow up guidelines for survivors of childhood, adolescent, and young adult cancers. Version October
INTERVISTA AL DR ENRICO BRIGNARDELLO
INTERVISTA AL DR ENRICO BRIGNARDELLO Responsabile SSCVD "Unità di Transizione per Neoplasie Curate in Età Pediatrica" c/o AOU S.Giovanni Battista di Torino D. Dr Brignardello, ci può dire che differenza
A.O. MONALDI HIGHLY SPECIALISED HOSPITAL GENERAL SURGERY DEPT. SIC: School of Advanced Laparoscopy Dept. Chief: Prof. F. Corcione
A.O. MONALDI HIGHLY SPECIALISED HOSPITAL GENERAL SURGERY DEPT. SIC: School of Advanced Laparoscopy Dept. Chief: Prof. F. Corcione Il ruolo del chirurgo generale in chirurgia oncologica dell'adolescente
Nella provincia di Latina sono diagnosticati in media ogni anno 98 casi ogni 100.000 uomini e 27 ogni 100.000 donne.
TUMORE DEL POLMONE Nel periodo 27-211 sono stati registrati complessivamente in provincia di Latina 172 nuovi casi di tumore del polmone. E risultato al 1 posto in termini di frequenza fra le neoplasie
Tale convenzione è stata siglata dalla parti in data 03.11.2010 ed ha avuto validità fino al 31.12.2011.
REGIONE PIEMONTE BU19 09/05/2013 Deliberazione della Giunta Regionale 16 aprile 2013, n. 41-5670 Approvazione dello schema di convenzione tra la Regione Piemonte e la Regione Autonoma Valle d'aosta per
Incidenza, mortalità e sopravvivenza per tumore in Italia nel 2015
I numeri del cancro in Italia 2015 Ministero della Salute - Roma 24 Settembre 2015 Incidenza, mortalità e sopravvivenza per tumore in Italia nel 2015 Carmine Pinto Presidente Nazionale AIOM I quesiti per
UNIVERSITA VITA E SALUTE LEUCEMIE E PAZIENTI PEDIATRICI
UNIVERSITA VITA E SALUTE Corso di laurea in igiene dentale CORSO INTEGRATO DI EMATONCOLOGIA ODONTOIATRICA LEUCEMIE E PAZIENTI PEDIATRICI PROTOCOLLO ODONTOIATRICO PER IGIENISTI DENTALI DOCENTE: Prof. Luigi
I tumori negli adolescenti e nei giovani adulti: i dati epidemiologici recenti come base per le prospettive future
8 maggio 2008 I tumori negli adolescenti e nei giovani adulti: i dati epidemiologici recenti come base per le prospettive future Il volume I tumori negli adolescenti e nei giovani adulti presentato oggi,
PEDIATRICA. dott.ssa Maria Luisa Moleti
L ASSISTENZA LASSISTENZA DOMICILIARE PEDIATRICA dott.ssa Maria Luisa Moleti Grazie ai progressi terapeutici negli ultimi decenni sempre più numerosi i bambini e adolescenti guariti da patologie oncoematologiche
L ALIMENTAZIONE NEL BAMBINO IMMUNODEPRESSO
L ALIMENTAZIONE NEL BAMBINO IMMUNODEPRESSO Dott.ssa F. Fagioli S.C. Oncoematologia Pediatrica e Centro Trapianti O.I.R.M. Torino Centri AIEOP Ogni anno in Italia vengono diagnosticati circa 1500 casi di
IL REGISTRO TUMORI DELL ASL DELLA PROVINCIA DI BRESCIA
IL REGISTRO TUMORI DELL ASL DELLA PROVINCIA DI BRESCIA Progetto curato dall Osservatorio Epidemiologico dell ASL della Provincia di Brescia Autori Magoni Michele, Becilli Marco Collaborazioni Il Registro
Alla c.a.: - Direttore Generale - p.c.: Ufficio Protocollo OGGETTO: PRESENTAZIONE PROGETTO GRUPPO DI LAVORO EMATOLOGIA
Struttura Complessa di ONCOLOGIA MEDICA ED EMATOLOGIA Azienda Ospedaliera CARLO POMA - v.le Albertoni, 1 46100 Mantova (Direttore Dr. Enrico Aitini) Gruppo di LavoroEmatologia Dr. Maria Donatella Zamagni,
Il follow-up del paziente oncologico
Il follow-up del paziente oncologico Enrico Brignardello Dipartimento di Oncologia Unità di Transizione per Neoplasie Curate in Età Pediatrica Il follow-up del paziente oncologico GUARIRE AD OGNI COSTO
PROGETTO DI ASSISTENZA INTEGRATA OSPEDALE-TERRITORIO AI BAMBINI CON MALATTIE RARE AD ALTA COMPLESSITÀ. COMMISSIONE MALATTIE RARE SIP/SIMGePeD
PROGETTO DI ASSISTENZA INTEGRATA OSPEDALE-TERRITORIO AI BAMBINI CON MALATTIE RARE AD ALTA COMPLESSITÀ COMMISSIONE MALATTIE RARE SIP/SIMGePeD Il bambino con malattie rare, croniche e complesse, presenta
PROGRAMMA PER LA PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE DEL DIABETE
PROGRAMMA PER LA PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE DEL DIABETE DIRETTORE SCIENTIFICO DEL PROGRAMMA Nome e Cognome Giulio DOVERI Qualifica Responsabile U.B. Diabetologia ed Endocrinologia Sede Ospedale regionale
PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DELLE PAZIENTI CON PATOLOGIA DELLA MAMMELLA
Direzione Sanitaria PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DELLE PAZIENTI CON PATOLOGIA DELLA MAMMELLA Il carcinoma della mammella rappresenta la neoplasia più frequente nel sesso femminile, in tutte le fasce
SC ONCOLOGIA CHE COSA È UTILE SAPERE
SC ONCOLOGIA CHE COSA È UTILE SAPERE DOVE ANDARE PER cominciare un percorso oncologico, prenotare una visita CENTRO ACCOGLIENZA E SERVIZI (CAS): Ospedale U. Parini, blocco D, piano -1 È la struttura dedicata
Bambini e ragazzi affetti da tumore
Bambini e ragazzi affetti da tumore Firenze, 29 maggio 2014 Gianfranco Manneschi U.O. Epidemiologia clinica e descrittiva ISPO Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica introduzione La patologia
ESPERIENZA REGIONE PIEMONTE ( formazione)
Convegno Nazionale GISMa 2009 Workshop multidisciplinare dell equipe diagnosticoterapeutica Monitoraggio degli indicatori di qualità ESPERIENZA REGIONE PIEMONTE ( formazione) Rita Bordon CPO Piemonte Francesca
Sede nazionale: Via Ravenna, 34 00161 Roma - Tel.: 06.4403763 www.ail.it
marsteller/ B-M Healthcare Sede nazionale: Via Ravenna, 34 00161 Roma - Tel.: 06.4403763 www.ail.it IN COLLABORAZIONE CON: SI RINGRAZIA: PER AVER SOSTENUTO L AIL NELLA DIFFUSIONE DI QUESTO MESSAGGIO. L
carlo.clerici@istitutotumori.mi.it www.ilprogettogiovani.it www.infoadolescentietumori.it
L introduzione L oncologo pediatra al problema carlo.clerici@istitutotumori.mi.it www.ilprogettogiovani.it www.infoadolescentietumori.it indipendenza identità relazioni senso del limite il rapporto con
LINEE DI RICERCA SOSTENUTE DAL 5xMILLE 2013
LINEE DI RICERCA SOSTENUTE DAL 5xMILLE 2013 I Ricercatori del Centro di Genomica e Bioinformatica Traslazionale stanno lavorando a linee di ricerca legate a 1. Sclerosi Multipla 2. Tumore della Prostata
Registro emodialisi Regione Marche: caratteristiche dei pazienti e trattamenti
Registro emodialisi Regione Marche: caratteristiche dei pazienti e trattamenti L insufficienza renale cronica (IRC), raggiungendo lo stadio di uremia terminale, determina la necessità di ricorrere al trattamento
Sommario. 1. Scopo e applicabilità 2. Riferimenti 3. Allegati 4. Descrizione del percorso. PERCORSO Codice DVA 09 Rif. P 01. Pag.
Rif. P 01 Pag. 1 Sommario 1. Scopo e applicabilità 2. Riferimenti 3. Allegati 4. Descrizione del percorso REVISIONI N REV. DATA STESURA DESCRIZIONE Rif. PARAGR. Rif. PAGINA 00 20/10/2009 Prima emissione
IL CORE CURRICULUM IN PSICO-ONCOLOGIA 1. ATTIVITA DIDATTICA
IL CORE CURRICULUM IN PSICO-ONCOLOGIA 1. ATTIVITA DIDATTICA MODULO I La Psico-oncologia Psico-oncologia e Oncologia Psico-sociale Storia della Psico-oncologia La Psico-oncologia in Italia Le implicazioni
Lettori: 951.000 Diffusione: 267.228. Dir. Resp.: Roberto Napoletano. 25-OTT-2014 da pag. 14
Lettori: 951.000 Diffusione: 267.228 Dir. Resp.: Roberto Napoletano 25-OTT-2014 da pag. 14 Stabilità. Boschi: "Il taglio al fondo per i malati di Sla può essere rivisto in Parlamento" http://www.quotidianosanita.it/stampa_articolo.php?articolo_id=24002
Decisione relativa alla pianificazione della medicina altamente specializzata (MAS) nel settore dell oncologia pediatrica
Decisione relativa alla pianificazione della medicina altamente specializzata (MAS) nel settore dell oncologia pediatrica L organo decisionale istituito in base all Accordo intercantonale sulla medicina
Tumori rari Come orientarsi
Tumori rari Come orientarsi Realizzato da: Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti e amici Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano Istituto Superiore di Sanità Che cos è un tumore?
CAPITOLO І I TUMORI INFANTILI. 1. La leucemia linfoblastica acuta
CAPITOLO І I TUMORI INFANTILI I tumori infantili sono molto diversi dai tumori degli adulti per tipo, per velocità di accrescimento e per prognosi. Nel bambino, in generale, il tumore più frequente è il
MODULO DI ADESIONE PROGETTO
7-8 OTTOBRE 2011 CITTÀ STUDI BIELLA MODULO DI ADESIONE PROGETTO Titolo del progetto: APPLICAZIONE DEL PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE (PDTA) IN PSICONCOLOGIA PRESSO I CENTRI ONCOLOGICI DELLA
REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Servizio Prevenzione PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE
REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Servizio Prevenzione PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2005-2007 REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Settore Livelli di Assistenza
Sai cosa fa l AIL per il reparto di Oncoematologia Pediatrica di Padova?
L A.I.L. - Sezione di Padova ONLUS e la Clinica di Oncoematologia Pediatrica di Padova dal 1975 INSIEME per la VITA Sai cosa fa l AIL per il reparto di Oncoematologia Pediatrica di Padova? Passato, presente,
I Tumori Rari in Italia. Prof. Pierosandro Tagliaferri
Prof. Pierosandro Tagliaferri I tumori rari sono un gruppo di patologie che possono colpire pressoché tutti i distretti corporei: la lista stilata da RARE-CARE (Surveillance of Rare Cancers in Europe)
igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità
igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute
Il Gruppo Menarini ha appena concluso lo studio clinico denominato Florence. Cosa indica questo nome e perché è stato scelto?
Il Gruppo Menarini ha appena concluso lo studio clinico denominato Florence. Cosa indica questo nome e perché è stato scelto? Florence è il nome con cui abbiamo battezzato questo studio clinico internazionale
IL PROGETTO DI SVILUPPO DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITA MG NASINI, C.SCHELOTTO, P.RUSTIGHI, A.PRATO
IL PROGETTO DI SVILUPPO DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITA MG NASINI, C.SCHELOTTO, P.RUSTIGHI, A.PRATO Perché un sistema di qualità in Nefrologia? aiutare a valorizzare quello che di logico, valido
Approccio alla terapia pediatrica in ambito oncoematologico: il punto di vista della società scientifica
4 CORSO REGIONALE PER FARMACISTI, TECNICI E INFERMIERI DELL AREA ONCOLOGICA SCHEMI TERAPEUTICI IN ONCO-EMATOLOGIA PEDIATRICA: PRESCRIZIONE, ALLESTIMENTO E SOMMINISTRAZIONE Approccio alla terapia pediatrica
L Insulina è un ormone prodotto dal pancreas implicato nel metabolismo dei carboidrati.
DIABETE E RISCHIO CANCRO: RUOLO DELL INSULINA Secondo recenti studi sono più di 350 milioni, nel mondo, gli individui affetti da diabete, numeri che gli regalano il triste primato di patologia tra le più
Sai cosa fa l AIL per l Unità Operativa di Ematologia e Immunologia Clinica?
L A.I.L. - Sezione di Padova ONLUS e l U.O. di Ematologia e Immunologia Clinica di Padova INSIEME per la VITA Sai cosa fa l AIL per l Unità Operativa di Ematologia e Immunologia Clinica? Passato, presente,
sintesi dei risultati
sintesi dei risultati In questo primo rapporto collaborativo tra i registri tumori delle province emiliane di Parma, Reggio Emilia e Modena vengono presentati i dati di incidenza, mortalità e sopravvivenza
Epidemiologia dei tumori A. Spitale
Epidemiologia dei tumori A. Spitale 03 aprile 2007 Che cos è l Epidemiologia? Kleinbaum et al. (1982): L Epidemiologia è la scienza che studia lo stato di salute o di malattia nelle popolazioni umane I
Il ruolo dell approccio psicologico nella cura del tumore alla mammella
Torino, 10 giugno 2014 La donna con il tumore al seno: Assistenza a 360 gradi. Aggiornamento e novità Il ruolo dell approccio psicologico nella cura del tumore alla mammella Dott. Maria Rosa STANIZZO Direttore
FOLLOW-UP DEL TUMORE POLMONARE
Linee Guida ITT Istituto Toscano Tumori ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI e degli ODONTOIATRI della PROVINCIA di AREZZO 3 gennaio 2007 Ivano Archinucci UO di Pneumologia ASL 8 STADI DEL CARCINOMA POMONARE STADIO
AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi
Aggiornamenti in Medicina del Lavoro AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi Aldo Todaro U.O.C. Promozione e protezione salute lavoratori. Fondazione IRCCS CA Granda Ospedale Maggiore Policlinico
Annalisa Trama Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, Milano annalisa.trama@istitutotumori.mi.it
Annalisa Trama Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, Milano annalisa.trama@istitutotumori.mi.it Mesotelioma pleurico: un tumore raro Mesotelioma pleurico incidenza al 2008 in Italia -Uomini 3,5/100,000/anno
Tumori rari Come orientarsi
Tumori rari Come orientarsi Che cos è un tumore? Il nostro corpo è costituito da cellule che, pur diverse tra loro per aspetto e funzioni, si riproducono, si riparano e muoiono secondo gli stessi processi
LA DIETA NELLE PATOLOGIE CRONICHE. Do#. Antonio Verginelli
LA DIETA NELLE PATOLOGIE CRONICHE Do#. Antonio Verginelli In Italia, come in tu5 i Paesi a elevato livello socio- economico, le patologie non trasmissibili sono, a#ualmente quelle che incidono maggiormente
Franco Patrone DIMI, Università di Genova
PRINCIPI DI ONCOLOGIA GERIATRICA Franco Patrone DIMI, Università di Genova Genova, 16 Ottobre 2010 I Tumori nell Anziano: Dimensioni del Problema Più del 50 % dei tumori si manifestano tra i 65 e i 95
Percorso Clinico-Assistenziale della Paziente con Tumore della Mammella
DIPARTIMENTO EMATOLOGIA, ONCOLOGIA E MEDICINA DI LABORATORIO - DIRETTORE: PROF. F.W. GRIGIONI DIPARTIMENTO EMERGENZA/URGENZA, CHIRURGIA GENERALE E DEI TRAPIANTI - DIRETTORE: PROF. A.D. PINNA DIPARTIMENTO
Indicatori di qualità nei carcinomi genitali femminili: ovaio e utero Serata di presentazione progetto Zonta Club Locarno 13.04.2010 Registro Tumori Canton Ticino Istituto Cantonale di Patologia Via in
APPROCCIO RADIOTERAPICO
Unità operativa di Radioterapia Azienda Ospedaliera di Parma APPROCCIO RADIOTERAPICO Dott.ssa Dell Anna Cristina TUMORI PRIMITIVI DELLA PARETE TORACICA Sono tumori eterogenei che possono prendere origine
Associazione VIDAS. Audizione sulla riforma sociosanitaria lombarda
Associazione VIDAS Audizione sulla riforma sociosanitaria lombarda Giada Lonati Direttore Sociosanitario Giorgio Trojsi Segretario Generale 9 marzo 2015 VIDAS: Volontari Italiani Domiciliari Assistenza
Incidenza, mortalità e sopravvivenza in provincia di Macerata
4.2 IL CANCRO NELLE MARCHE (Pannelli F) Fonti informative: ISTAT (Osservatorio della mortalità per tumori maligni nelle Marche dal 1980 al 2001); Registro tumori di popolazione della provincia di Macerata
LA NECESSITA DI INCREMENTARE LE CURE PALLIATIVE RIVOLTE AL NEONATO, AL BAMBINO E ALL ADOLESCENTE
LA NECESSITA DI INCREMENTARE LE CURE PALLIATIVE RIVOLTE AL NEONATO, AL BAMBINO E ALL ADOLESCENTE E parte dell esperienza quotidiana che anche i bambini e gli adolescenti vengano colpiti da patologie a
Bruno Meduri. Radioterapia Oncologica - A.O.U. Policlinico di Modena. Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica
Bruno Meduri Radioterapia Oncologica - A.O.U. Policlinico di Modena Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica Follow up condiviso Il follow-up attivo della donna trattata è parte integrante del
Alla domanda dovranno essere allegati i seguenti documenti: a) progetto dettagliato dell'attività che il candidato intende svolgere;
REGIONE PIEMONTE BU35 03/09/2015 Azienda Ospedaliero-Universitaria Citta' della Salute e della Scienza di Torino Emissione avviso per il conferimento di n. 2 borse di studio annuali per attività presso
Riabilitazione e capacità produttive dei malati e dei guariti dal cancro
Convegno LAVORARE DURANTE E DOPO IL CANCRO Una risorsa per l'impresa e per il lavoratore Riabilitazione e capacità produttive dei malati e dei guariti dal cancro Prof. Francesco Cognetti Direttore, Dipartimento
Conferenza dei servizi LE DISABILITA VISIVE: PREVENZIONE DIAGNOSI-TERAPIA E RIABILITAZIONE VISIVA Bracciano, 30/11-01/12 2015
Conferenza dei servizi LE DISABILITA VISIVE: PREVENZIONE DIAGNOSI-TERAPIA E RIABILITAZIONE VISIVA Bracciano, 30/11-01/12 2015 LE DISABILITÀ VISIVE La ridotta capacità visiva nel nostro millennio determina
Azienda Ospedaliera Universitaria San Luigi Gonzaga: un Ospedale specialistico al servizio dei cittadini. Un patrimonio da difendere e sviluppare
Azienda Ospedaliera Universitaria San Luigi Gonzaga: un Ospedale specialistico al servizio dei cittadini Un patrimonio da difendere e sviluppare L AOU San Luigi per la sua collocazione geografica svolge
La Terapia del dolore
La Terapia del dolore Corso di Introduzione alle Cure Palliative-1 St. Christophe, 10 giugno 2006 Dott. Lorenzo Pasquariello Resp. SSD Terapia del Dolore Azienda USL Valle d Aosta Dolore oncologico Dolore
Il bambino che ha avuto un tumore può fare sport?
Il bambino che ha avuto un tumore può fare sport? Enrico Pira 0-14 anni: INCIDENZA, per genere e area geografica, in Italia TASSO DI INCIDENZA standardizzato per età : 164 casi per milione all anno (178,
OFFERTA FORMATIVA DELLA SEDE DI TIROCINIO. Cure Domiciliari Distretto Circoscrizione 4
OFFERTA FORMATIVA DELLA SEDE DI TIROCINIO Cure Domiciliari Distretto Circoscrizione 4 Contesto Tutor clinico Contatti e riferimenti Nome ANNALISA Cognome LOMBARDO Telefono O11/4395744 e-mail annalisa.lombardo@unito.it
UNIVERSTY OF TORINO DEPT. OF CLINICAL & BIOLOGICAL SCIENCES. Il Tumore Polmonare
Il Tumore Polmonare Silvia Novello University of Torino Department of Clinical & Biological Sciences silvia.novello@unito.it www.womenagainstlungcancer.eu www.oncologiapolmonare.it Epidemiologia Cambiamenti
PREVENZIONE SECONDARIA
PREVENZIONE PREVENZIONE SECONDARIA 1 LIVELLO DELLA PREVENZIONE SECONDARIA Con il termine di screening, si intende un esame sistematico condotto con mezzi clinici, strumentali o laboratoristici nella popolazione
F O R M A T O E U R O P E O
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome PINOTTI GRAZIELLA Indirizzo U.O. ONCOLOGIA MEDICA OSPEDALE DI CIRCOLO VIALE L. BORRI, 57 21100 VARESE Telefono
Un aiuto per prendere decisioni più informate 1-5
Un aiuto per prendere decisioni più informate 1-5 L'unico test che fornisce una valutazione accurata dell aggressività del cancro alla prostata Un prodotto di medicina prognostica per il cancro della prostata.
Proposta di referto Epidemiologico
Proposta di referto Epidemiologico presentata dall Osservatorio Ambientale Comunale di Tortona e mail: oac.tortona@gmail.com Tortona, 29.01.2016 1 INTRODUZIONE Cancerogenesi ambientale le più recenti acquisizioni
Sindrome metabolica e terapie antitumorali
Sindrome metabolica e terapie antitumorali SCDU Endocrinologia Oncologica AO Città della Salute e della Scienza di Torino Molinette - COES Sopravvivenza complessiva a 5 anni tutti i tumori, pazienti adulti:
Quando il dolore è ancora un problema. XVII CIPOMO Congresso Nazionale Roma, 20-22 giugno 2013
Quando il dolore è ancora un problema XVII CIPOMO Congresso Nazionale Roma, 20-22 giugno 2013 Marta Gentili vivere senza dolore onlus In Italia, nel 2012, si stimano circa 364 mila nuove diagnosi per tumore
La frazione dei guariti dal cancro
13-15 Aprile 2016 Reggio Children c/o Centro Internazionale Loris Malaguzzi REGGIO EMILIA La frazione dei guariti dal cancro Stefano Guzzinati Registro Tumori del Veneto Luigino Dal Maso, Centro Riferimento
Fattori prognostici del carcinoma gastrico nell anziano
DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE E CHIRURGICHE. CLINICA GERIATRICA UNIVERSITà DEGLI STUDI DI PADOVA Fattori prognostici del carcinoma gastrico nell anziano G.Gasparini, C. Santoro, ED. Toffannello, E. Faccioli,
TUTTO CIO PREMESSO SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE: Articolo 1 (Premesse)
CONVENZIONE TRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA E LA REGIONE PIEMONTE PER LA REALIZZAZIONE DI UN CENTRO INTERREGIONALE DI COORDINAMENTO PER LE MALATTIE RARE. TRA la Regione Piemonte, codice fiscale 800876770016,
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA - SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN ANESTESIA RIANIMAZIONE E TERAPIA INTENSIVA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA - SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN ANESTESIA RIANIMAZIONE E TERAPIA INTENSIVA I ANNO Corso Integrato area pre-clinica Tipologia: attività formative di base Ore: 40/0/0/0
INDAGINE CONOSCITIVA SULLA PATOLOGIA DIABETICA IN RAPPORTO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ED ALLE CONNESSIONI CON LE MALATTIE NON TRASMISSIBILI
1 INDAGINE CONOSCITIVA SULLA PATOLOGIA DIABETICA IN RAPPORTO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ED ALLE CONNESSIONI CON LE MALATTIE NON TRASMISSIBILI SENATO DELLA REPUBBLICA COMMISSIONE IGIENE E SANITÀ Aree
POSITION PAPER: RUOLO DELLE STRUTTURE DI DIETETICA E NUTRIZIONE CLINICA
libro:layout 1 21-10-2010 15:06 Pagina 49 POSITION PAPER: RUOLO DELLE STRUTTURE DI DIETETICA E CLINICA M. L. Amerio, D. Domeniconi in collaborazione con la Rete dei Servizi di Dietetica e Nutrizione Clinica
AUTISMO Percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali dall età evolutiva all età adulta Torino, 7 MAGGIO 2009
AUTISMO Percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali dall et età evolutiva all et età adulta Torino, 7 MAGGIO 2009 Paolo Bailo, Marina Gandione Ricerche recenti hanno indicato una prevalenza dei DPS
Mortalità da disturbi circolatori dell encefalo. Stima del rischio relativo per comune di residenza. (2003-2007)
5 La "cartella clinica" del Cesenate Conoscere quali sono le principali cause di morte e le malattie a maggior impatto sociale e sanitario in una popolazione può fornire utili indicazioni per l identificazione
CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato MISURACA
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 572 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato MISURACA Modifiche alla legge 16 marzo 1987, n. 115, recante disposizioni per la prevenzione
Scritto da Giovanni Creton Domenica 27 Febbraio 2011 17:32 - Ultimo aggiornamento Domenica 27 Marzo 2011 19:43
E evidente che lo screening per un tumore può diagnosticare la malattia molto precocemente, ma nel caso del tumore alla prostata il ricorso al test del PSA può creare dati incerti e rischi sanitari in
DISSAL - Dipartimento di Scienze della Salute, Università di Genova
DISSAL - Dipartimento di Scienze della Salute, Università di Genova Marina VERCELLI Dipartimento Scienze della Salute, Università di Genova S.S. Epidemiologia Descrittiva, IST Genova I NUMERI DEL CANCRO
Health Impact Assessment. L impatto ambientale e sanitario da diossine e PCB in Valle di Susa. Cuneo, 18 Giugno 2010
Dipartimento di Prevenzione S.C. Igiene e Sanità Pubblica Health Impact Assessment L impatto ambientale e sanitario da diossine e PCB in Valle di Susa Cuneo, 18 Giugno 2010 Ambiente e Salute Enrico Procopio
Protocollo di studio clinico o epidemiologico
Protocollo di studio clinico o epidemiologico Esempi e struttura Esempio 1 (1) Titolo: gli eventi trombo-embolici nei pazienti con tumori a cellule germinali e trattati con chemioterapia Background: all
Osservatorio Epidemiologico Regionale. Il Registro del diabete tipo 1 in età pediatrica in Sardegna
Direzione generale della Sanità Servizio Sistema informativo, Osservatorio epidemiologico umano, controllo di qualità e gestione del rischio Osservatorio Epidemiologico Regionale Il Registro del diabete
Come assicurare la qualità: Il follow up e la riabilitazione. Gianmauro Numico SC Oncologia, ASO Alessandria
Come assicurare la qualità: Il follow up e la riabilitazione Gianmauro Numico SC Oncologia, ASO Alessandria Il rischio di ricaduta 693.000 L Dal Maso Ann Oncol 2014 Quali altri bisogni? Condizioni di distress
nei Giovani in Friuli VeneziaGiulia
itumori nei Giovani in Friuli VeneziaGiulia A cura di: Silvia Birri 1 Davide Brunetti 2 Ettore Bidoli 1 Diego Serraino 1 Hanno collaborato: Dott. Maurizio Mascarin Area Giovani e S.O.S Radioterapia Pediagtrica
Dir. Resp.: Annalisa Monfreda. 07-APR-2015 da pag. 46
Tiratura 01/2015: 302.629 Diffusione 01/2015: 226.145 Lettori III 2014: 1.869.000 Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Dir. Resp.: Annalisa Monfreda 07-APR-2015 da pag. 46 Tiratura
Le legge del marzo 2010 nonché il Piano Oncologico previsto dal Ministero della. Sanità per il bienno 2010-2012 propongono e rafforzano il modello del
Progetto di un ambulatorio multidisciplinare di oncologia - cure palliative per pazienti in fase avanzata di malattia gestito dalla Associazione di Cure Palliative della Zona Elba Dott. A. Massaro Premessa
PROGETTO ESECUTIVO - PROGRAMMA CCM 2014
PROGETTO ESECUTIVO - PROGRAMMA CCM 04 DATI GENERALI DEL PROGETTO TITOLO: Sviluppo di un nuovo modello di prevenzione delle patologie correlate ai trattamenti anti-tumorali nei pazienti lungo-sopravviventi
Con la Ricerca possiamo fare molto. INSIEME
ONCOLOGIA PEDIATRICA Con la Ricerca possiamo fare molto. INSIEME QUANDO I BAMBINI SOFFRONO SOFFRIAMO TUTTI. Per questo abbiamo voluto impegnarci davvero nell oncologia pediatrica clinica creando il progetto
STAMINALI EMOPOIETICHE
IL TRAPIANTO DI CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE dott.ssa Anna Paola Iori Cellula staminale Tipi di trapianto Trapianto autologo Trapianto allogenico Le CSE vengono prelevate al Le CSE vengono prelevate
1.4 Rete nazionale dei registri tumori: indicatori e controllo del cancro in Italia
1.4 Rete nazionale dei registri tumori: indicatori e controllo del cancro in Italia Coordinatori: R. Capocaccia (ISS Roma) M. Vercelli (IST Genova) E. Paci (Registro Tumori Toscano) P. Picci (IOR Bologna)
Specialista in Radioterapia Oncologica
Dott.ssa Pierina Navarria Specialista in Radioterapia Oncologica Ruolo Aiuto Io in Humanitas Unità operativa Radioterapia Aree mediche di interesse Aree di ricerca di interesse Ruolo attuale Aiuto Area
DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 3308
Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 3308 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore FLERES COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 21 MAGGIO 2012 Norme per l istituzione di strutture di riferimento per il
Rete Oncologica Piemonte Valle d Aosta
Rete Oncologica Piemonte Valle d Aosta Il CAS (Centro Assistenza Servizi): Aspetti organizzativi e criticità Dott. Vittorio Fusco ASO Alessandria La Rete Oncologica: obiettivi Rispondere all incremento
CPO Piemonte - Unità di Epidemiologia - A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino 2
Lo studio FUCSAM: follow up oncologico e stili di vita per pazienti con pregresso tumore della mammella e del colon-retto - Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d'aosta Livia Giordano 1, Carlo Senore
RELAZIONE SANITARIA SULL ONCOLOGIA IN PIEMONTE: ASPETTI EPIDEMIOLOGICI
ASSESSORATO SANITÀ Centro di Riferimento per l Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica in Piemonte RELAZIONE SANITARIA SULL ONCOLOGIA IN PIEMONTE: ASPETTI EPIDEMIOLOGICI ASSESSORATO SANITÀ Centro di
L approccio vaccinale al cancro*
L approccio vaccinale al cancro* La vaccinazione è una tecnica mirata a stimolare una reazione immunologica dell organismo verso l'antigene o gli antigeni contenuti nel vaccino somministrato. Oggi i vaccini
l Associazione Italiana Registri Tumori
Corso: Principi e metodi della raccolta, classificazione e codifica dei tumori Tarquinia, 25 novembre2010 l Associazione Italiana Registri Tumori Stefano Ferretti Associazione Italiana Registri Tumori
Educazione terapeutica e supporto all autocura nei bambini affetti da diabete di tipo I appartenenti a nuclei familiari a maggiore fragilità
Educazione terapeutica e supporto all autocura nei bambini affetti da diabete di tipo I appartenenti a nuclei familiari a maggiore fragilità Gennaio 2012 Indice 1 Premessa 3 2 Percorso 5 2.1.1 Avvio 5
I paragrafi del presente rapporto descrivono le attività svolte e i risultati ottenuti dal progetto:
INDICE INTRODUZIONE 2 1. LA JOINT COMMUNITY e I DATI DA RACCOGLIERE 3 2. I REGISTRI TUMORI E LE NUOVI FONTI INFORMATIVE INDAGATE 4 2.1 Nuove fonti informative Registro Tumori di Ragusa 5 2.2 Nuove fonti
Sarcomi delle Parti Molli
Congresso Nazionale di Chirurgia Pediatrica LA MALATTIA NEOPLASTICA NELL ADOLESCENTE E NEL GIOVANE ADULTO STRATEGIE A CONFRONTO Ferrara, 9 OTTOBRE 2013 Sarcomi delle Parti Molli Gianni Bisogno Clinica