CORSO DI AGGIORNAMENTO PER EDUCATORI

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1 CORSO DI AGGIORNAMENTO PER EDUCATORI SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI CON PROBLEMATICHE PSICO-FISICHE Docente Dott. Luigi Stagno

2 MODELLI PROFESSIONALI COSA ACCADE SE CI INTERROGHIAMO SULL'EDUCATORE IN QUANTO ATTORE?

3 - Quali sono gli aspetti motivazionali che sottendono le scelte tecniche fatte sul metodo di approccio al diversamente abile? - Quali altri contenuti professionali sono richiesti all'educatore oltre alle competenze tecniche?

4 Differenziazione 1) Deficit = menomazione = danno = perdita o anormalità di una funzione psicologica o fisiologica o anatomica. 2) Disabilità = limitazione o incapacità di compiere un'attività considerata normale per un essere umano. 3) Handicap = condizione di svantaggio conseguente a una menomazione o a una disabilità che limita o impedisce l'adempimento del ruolo normale per un soggetto in relazione all'età al sesso e ai fattori socio-culturali. Dimensione personale Patologia o trauma Deficit o menomazione o danno Disabilità Dimension e sociale Handicap

5 1 MODELLO ASSISTENZALE Espressione di una propria disponibilità personale al sevizio di chi è handicappato. 2 MODELLO TENCISITICO Esaltazione delle capacità strumentali, del saper trattare il caso, attraverso solidi strumenti didattici e metodologici. 3 MODELLO PERSONALISTICO Tensione maieutica verso la ricerca di una promozione delle potenzialità del soggetto diversamente abile verso un equipaggiamento strutturale inteso come risorsa personale da attivare.

6 IL MODELLO ASSISTENZIALE Il concetto chiave Il soggetto handicappato è vissuto come una persona che deve essere aiutata a cambiare, a rientrare per quanto possibile, nella normalità

7 Atteggiamento di approccio al diverso: Solidarietà Protezione Servizio

8 Nel modello assistenziale il concetto chiave: bambino come sistema Il bambino disabile è considerato: Sistema chiuso / rotto! [Modelli più attuali considerano il bambino disabile come: Sistema aperto / interagente con l'ambiente ].

9 AMBIVALENZA! Empatico (partecipazione emotiva) e Emotivo (in senso di coinvolgimento Emozionale)

10 RISCHIO PRINCIPALE (pericoloso in quanto inconscio) Intervenire sul disabile non per quello che è, cioè per quello che esprime anche solo a livello di potenzialità, ma si persegue il fantasma di un rientro nella normalità. Il vero fantasma è la medicalizzazione in quanto si persegue la prospettiva di terapia/riabilitazione del deficit.

11 Aspetti positivi del modello assistenziale In realtà non può esistere un rapporto positivo in assoluto con l' a ltro da se, quindi con il diverso, senza il requisito della a c c e tta z io n e e della disponibilità di b a s e. Non bisogna rifiutare il modello assistenziale ma relativiz z a rlo attraverso na profonda autoriflessione sulle proprie motiva z io n i professionali

12 MODELLO TECNICISTICO Permane la visione di bambino disabile inteso come sistema rotto/chiuso. Cambia l'ipotesi progettuale che diviene quella di pre - definire sia i bisogni, sia le risposte cristallizzandole in un quadro di certezze entro cui collocare l'handicappato ( con un disabile con diagnosi... X... bisogna agire così e occorre...).

13 Quale personalità sceglie il modello tecnicistico? Gli operatori che non si sentono preparati chiedono continuamente supporti tecnologici. Personalità fragili o smembrate che tendono a nascondere e a mascherare i propri problemi dietro soluzioni precostituite.

14 I limiti del modello tecnicistico La richiesta di specializzazione si identifica con il desiderio di tesaurizzare soluzioni ad hoc che rinviano responsabilità e competenze ad altri, limitando il proprio ruolo a mero esecutore. I processi operativi sono alimentati da una visione pragmatistica, ultilitaristica, e oggettivabile ovvero quantificabile e misurabile.

15 Limiti del modello tecnicistico L'assortimento e l'elencazione degli apprendimenti trasmessi diviene motivo di generale soddisfazione da parte di tutti coloro che si inseriscono nel processo produttivo dai docenti, agli educatori ai genitori.

16 Apprendimento finalizzato e contestualizzato In questo modello l'apprendimento viene inteso solo come problema essenzialmente quantitativo, i cui effetti sono oggettivamente verificabili, e non viene finalizzato, né contestualizzato.

17 Aspetti positivi del modello tecnicistico Utilità di una diagnosi definita nei suoi aspetti clinici. Predefinizione dei bisogni. Definizione degli obiettivi.

18 Modello personalistico In questo modello è interessata la persona in quanto tale non per le conoscenze accumulate, ma per i rapporti che stabilisce con l'ambiente e per i processi attraverso i quali l'individuo costruisce / mantiene / rafforza la propria identità.

19 Modello personalistico Il disabile viene finalmente e giustamente considerato un sistema aperto interagente con l'ambiente. La persona è valorizzata indipendentemente dal sapere che ha accumulato ma per i rapporti che stabilisce con l'ambiente e la definizione della propria identità. In altre parole perde di importanza il processo di accumulazione dell conoscenze e aumentano di peso le forme e i modi di apprendimento e la parola d'ordine di questo modello è: imparare ad imparare.

20 Limiti del modello personalistico Ma Nello specifico degli obiettivi educativi si antepone la metodologia della conoscenza al sapere stesso inteso come significato. E' caratteristico di questo modello una totale perdita di valori, che rende il cammino degli operatori estremamente incerto e scivoloso verso obiettivi pedagogici resi sempre più complessi e nebulosi. L'operatore diviene sempre più asettico cioè senza alcuna possibilità di consapevolezza di dove dirigersi. Il rischio implicito è una generalizzazione e una inconsistenza di status con riduzione di chance di integrazione sociale. L'errore principale è quello di perdersi in una nuova forma di tecnicismo senza prospettive.

21 Assenza di Ermeneutica Imparare ad imparare Si ma per che cosa?

22

23 Cosa fare? Cercare un collegamento con delle proposte reali e realistiche con i mondi vitali dell'alunno con i suoi percorsi di senso con le sue motivazioni profonde che NON SI CREANO MA SI CERCANO!

24 Cosa cercare Interpretare e vivere consapevolmente

25 Modello integrato Analisi Dei bisogni Delle risorse e delle potenzialità Dell'alunno con handicap Dell'intera classe Delle famiglie / della scuola / del territorio

26 Modello ecologico L'atteggiamento professionale dell'educatore è il risultato congiunto della sua storia personale costruita sui tratti della sua personalità supportato da uno o più modelli di riferimento

27 Operatore in quanto attore C'è sufficiente consapevolezza negli operatori? Arrivederci al prossimo incontro!

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