il Movimento degli Anziani

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1 Cursus est certus aetatis L età procede con passo costante Catone il Vecchio, De Senectute X, 33 il Movimento degli Anziani Un analisi e alcune proposte per l area milanese.

2 2 il movimento degli anziani indice 3 Introduzioni... 5 Valore & Valori in Cucina Premessa la ricerca I risultati del questionario Socialità Condizioni di mobilità Mezzi privati Mezzi pubblici Sicurezza Stare in casa e attività fuori casa Fare la spesa, andare dal medico I risultati dei focus group Le proposte dello spi Mantenere nuove abitudini Continuare ad andare a piedi Continuare a utilizzare i mezzi pubblici Continuare ad andare in automobile Suggerimenti da altri Paesi e l aiuto della tecnologia La pianificazione dei trasporti e gli anziani Progetto di ricerca e analisi dei risultati Luisa Velardi Hanno collaborato le Leghe Spi Cgil di Milano Bovisa, Milano Centro Storico, Milano Crescenzago, Milano Giambellino, Milano Sempione, Gorgonzola, Paderno Dugnano, San Donato Milanese, Sesto San Giovanni, Settimo Milanese, Trezzo sull Adda Un grazie particolare a Simona Lupaccini Informazioni utili e suggerimenti Fare da soli Rinnovare la patente Riprendere a guidare La tecnologia al servizio dei guidatori anziani ATM per le persone anziane Oltre la mobilità Un suggerimento: tieni d occhio la tua mobilità. Come? Con un diario Progetto e realizzazione m&c, marketing comunicazione appendice Questionario settembre 2015

3 il movimento degli anziani introduzioni 4 5 Valore & Valori in Cucina Anziani in movimento La ricerca sulla mobilità degli anziani nell'area metropolitana milanese nasce in modo del tutto casuale, e forse anche per questo è interessante raccontare l origine di questo progetto. Un giorno, nella nostra sede di Porta Vittoria, si presenta Luisa, a casa da poco, dopo una intensa e frenetica attività lavorativa. Offre la sua collaborazione allo Spi, anche in ricordo dell'attività di volontariato che la nonna aveva prestato per tanti anni nella nostra categoria. È fuor di dubbio che le attività di volontariato hanno pari dignità e importanza, perché tutte concorrono a dare risposte ai problemi concreti dei pensionati e delle persone più fragili dal punto di vista economico e sociale. Ma, dopo avere approfondito la sua conoscenza, è stato subito chiaro che a Luisa potevamo chiedere un impegno specifico e particolare: una carriera lavorativa e una profonda competenza sviluppata nel settore dei trasporti da "utilizzare" per una ricerca sulla mobilità degli anziani nell'area metropolitana milanese. Siamo partiti da un progetto datato e limitato alla mobilità sanitaria degli anziani verso i grandi ospedali milanesi per poi estenderlo a numerosi temi di carattere economico, sociale e sanitario. Il gruppo di lavoro che si è presto costituito ha condiviso da subito gli obiettivi e, perché no!, anche la proposta di Luisa di dare alla ricerca il titolo "Il Movimento degli Anziani" che comunica con immediatezza gli obiettivi che vogliamo raggiungere non solo di rivendicazione, attività propria di una categoria sindacale, ma anche di analisi e proposte su un tema che è ancora troppo trascurato dai decisori pubblici.

4 il movimento degli anziani introduzioni 6 7 Spesso si riconosce la necessità di approfondire l argomento ma, assai di rado, nelle riflessioni e decisioni si riscontrano Valore & Valori in Cucina proposte concrete. Nel nostro Paese la mobilità degli anziani viene vissuta esclusivamente come un problema di costi, ma non è solo una questione di risorse, e c è nel complesso un approccio culturale sbagliato a differenza di quanto succede invece nelle altre Nazioni occidentali, dove il tema viene trattato con la stessa dignità che si riconosce ad altri problemi. Partendo da tale presupposto, consideriamo questa ricerca un primo momento di analisi e approfondimento sulla condizione di mobilità degli anziani nella realtà metropolitana milanese, ponendoci in un ottica di ulteriori fasi di studio e analisi. Proprio perché lo consideriamo un inizio, ci proponiamo di fornire alle Istituzioni il risultato della ricerca scaturito da un percorso che ha visto la partecipazione di diverse centinaia di anziani nella compilazione del questionario seguito da focus group sui territori delle leghe coinvolte. Un lavoro che viene messo a disposizione di tutti i soggetti sociali - a partire da FNP Cisl e UILP Uil, che come noi operano nel campo delle persone anziane e fragili - come base di discussione perché insieme si arricchiscano le proposte e se ne trovino altre. Il secondo obiettivo che ci poniamo è quello di fornire al gruppo dirigente dello SPI che sul territorio, quasi quotidianamente, si confronta con le Amministrazioni comunali, ulteriori strumenti di conoscenza che diano maggiore concretezza all attività negoziale. L assenza di politiche sulla mobilità, come si evince anche dalla ricerca, spingono sempre più le persone anziane, le donne in particolare anche se autosufficienti, verso la solitudine e la chiusura al mondo esterno, restringendo sempre più il proprio campo di azione. Purtroppo è problema comune che riguarda complessivamente la condizione dell anziano, ma che nel contesto di politiche generali integrate dell area metropolitana può trovare risposte più appropriate se si parte dalla conoscenza dei bisogni del territorio, perché le esigenze legate alla mobilità per chi vive nella città di Milano sono necessariamente diverse da quelle dei Comuni della prima cintura metropolitana e dei Comuni più esterni. Un lavoro che cerca di rafforzare il ruolo dei segretari delle leghe, dei volontari addetti alla contrattazione sociale, che ogni giorno sono al servizio della nostra comunità. Una ricerca che nell ambito della costruzione della nuova Città Metropolitana pone le tematiche sulla mobilità relative a una popolazione che fortunatamente ha una aspettativa di vita più lunga ma che, proprio per questa ragione, impone di affrontare nuovi problemi che richiedono nuove risposte. Sergio Passaretti Segretario Generale SPI CGIL Milano

5 il movimento degli anziani introduzioni 8 9 L'anziano è mobile? Valore & Valori in Cucina Chi sono gli anziani, come si muovono, che esigenze davvero hanno? Cosa vuol dire tener conto degli anziani quando si programma, si progetta e si gestisce la mobilità? Come stanno affrontando questo tema in altri Paesi? È per cominciare a costruire risposte a queste domande che abbiamo intrapreso questo studio. Il numero degli anziani aumenta, sia in termini assoluti sia in termini di peso sulla popolazione globale. È un fenomeno che viene segnalato da anni e che interessa in generale tutti i Paesi più ricchi, quindi anche noi. Con l avvicendarsi delle generazioni, stanno entrando in questa fascia d età persone con abitudini di mobilità e di socialità diverse da quelle che stereotipi consolidati attribuiscono agli anziani. Si pensi per esempio all abitudine a viaggiare, a utilizzare l automobile, o a quella di fare spese nei centri commerciali. È indispensabile che le scelte in tema di mobilità e trasporti tengano conto di questo fenomeno sia così come si presenta oggi, sia così come probabilmente si svilupperà nei prossimi decenni: 1. perché gli anziani propongono una domanda di mobilità diverse da quelle della media della popolazione attiva (es. orari e destinazioni); 2. perché hanno esigenze specifiche di accessibilità dei mezzi pubblici e di fruizione delle strade (sicurezza, fatica a camminare e a salire le scale, ecc.). L attenzione alla mobilità degli anziani risponde anche agli interessi della società nel suo complesso, perché: 1. con maggiori possibilità di mobilità gli anziani potranno essere attivi e indipendenti più a lungo; 2. gli anziani rappresentano un gruppo economicamente attivo e la loro capacità di accedere a beni e servizi ha un valore economico per l intera società. Questo studio presenta alcune proposte ma soprattutto sollecita un attenzione. Affinché si pensi agli anziani anche quando si compiono piccole scelte, come il posizionamento di una fermata dei mezzi pubblici, o di una scala mobile, o di un attraversamento pedonale, o il sistema di distribuzione dei tagliandi per la sosta. Sono scelte in sé piccole, ma sono grandi perché danno (o non danno) la possibilità agli anziani di muoversi liberamente. Luisa Cecilia Velardi Ingegnere dei Trasporti e curatrice della ricerca

6 il movimento degli anziani premessa Sempre più protagonisti L Italia, insieme a Germania e Giappone, è uno dei Paesi con il maggior numero di abitanti anziani: lo è oltre 1 italiano su 5, cioè il 21% della popolazione. Sono 6 milioni gli anziani tra i 65 e i 74 anni (il 10,6% della popolazione), più di 4 milioni i 75-84enni (7,6%), oltre 1,7 milioni quanti hanno più di 85 anni e circa gli ultracentenari, che sono quasi triplicati negli ultimi 10 anni 1. Le persone anziane sono una parte importante della popolazione anche in Lombardia e in particolare nella provincia di Milano. 1 Fonte: Italia Longeva, rete nazionale di ricerca sull'invecchiamento Popolazione della Provincia di Milano per classi d età Totale Oltre 55 Oltre 65 Oltre 95 Nota: il calo significativo della popolazione della provincia di Milano tra il 2001 e il 2005 è dovuto all'introduzione della nuova provincia di Monza e Brianza

7 il movimento degli anziani Con il mutare delle generazioni, stanno via via entrando in questa fascia d età persone con abitudini di mobilità e di socialità diverse da quelle comunemente attribuite agli anziani. Sono persone mediamente più istruite e più attive, con abitudini consolidate nel tempo, come ad esempio viaggiare, usare l'automobile, fare la spesa nei centri commerciali anche al di fuori dei centri abitati. È quindi indispensabile che le scelte relative al sistema dei trasporti tengano conto di questo fenomeno sociale in continua evoluzione perché gli anziani hanno esigenze in termini di mobilità diverse da quelle della media della popolazione attiva sia per orari che per destinazioni, di accessibilità dei mezzi pubblici e di fruizione delle strade. Una maggiore attenzione alla mobilità degli anziani risponde anche agli interessi della società nel suo complesso, sia perché con maggiori possibilità di mobilità gli anziani popremessa Andamento della percentuale per classi d età ,00% 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% Sotto 56 Oltre 55 Oltre 65 Oltre 95 tranno essere attivi e indipendenti più a lungo, sia perché rappresentano un gruppo economicamente attivo, la cui capacità di accedere a beni e servizi ha un valore economico per l intera società. Con il progetto "Il Movimento degli Anziani" lo SPI ha voluto supportare i decisori pubblici dell'area metropolitana di Milano fornendo loro elementi utili alla elaborazione di un piano di azione inerente la mobilità degli anziani. La ricerca ha analizzato la realtà del territorio dapprima identificando le particolari esigenze degli anziani, quindi valutando l'impatto che la loro presenza avrà probabilmente sul sistema della mobilità nei prossimi decenni (2030), e infine avanzando proposte generali applicabili genericamente in tutte le aree metropolitane e più specificatamente nel nostro territorio. Un articolato questionario è stato distribuito e somministrato a 239 anziani presso dieci Leghe SPI nell'area metropolitana milanese e sono stati organizzati tre focus group con i rappresentanti delle Leghe. I risultati dell'indagine sono stati messi a confronto con alcuni studi già realizzati sul tema della mobilità degli anziani, con programmi e indicazioni prodotti da enti di programmazione nazionali e internazionali (ad esempio OCSE, Ministero dei Trasporti tedesco, Ministero dei Trasporti USA, ecc.), e con ricerche in letteratura sulle innovazioni in termini di servizio e tecnologiche a favore degli anziani. La presente pubblicazione intende restituire in sintesi i risultati del progetto e divulgare l'esperienza presso una platea più vasta, per stimolare il dibattito sul tema, arricchendolo via via di nuove esperienze, e continuare a partecipare attivamente al processo decisionale in corso.

8 il movimento degli anziani la ricerca I risultati del questionario Le persone intervistate attraverso la compilazione del questionario sono state in totale 239, delle quali 122 donne e 117 uomini, 102 residenti a Milano e 137 nei Comuni dell hinterland. 239 persone intervistate 49% 51% 53% 47% 117 Uomini 122 Donne 127 residenti nell hinterland 102 residenti a Milano In una realtà come quella dell area metropolitana milanese, caratterizzata da una buona offerta generale di mobilità, i problemi comunemente espressi dagli anziani sono stati quelli tipicamente legati a: fatica nel camminare, salire o scendere le scale e dai mezzi pubblici, rimanere in piedi; difficoltà ad accedere ai sistemi informativi moderni, quali le informazioni divulgate via Internet, canale a cui molti anziani non hanno accesso;

9 il movimento degli anziani la ricerca senso di fragilità che genera insicurezza, legata sia alla microcriminalità sia alla circolazione su strade (sia come automobilisti, sia come pedoni) e marciapiedi (ostacoli, selciati dissestati, circolazione di ciclisti e motociclisti). Si tratta di difficoltà ben note, di cui però non si tiene ancora sufficientemente conto quando si progettano le soluzioni tecniche. Il tenore generale delle risposte indica un buon grado di soddisfazione circa la mobilità, la salute e la socialità, mentre sono evidenti le differenze di genere: le donne che vivono sole avvertono maggiormente il peso dell'isolamento, anche perché molte di loro non dispongono dell'automobile. Entrando nello specifico del questionario, in sintesi sono emersi alcuni temi principali. Quasi tutti sono soddisfatti dei loro rapporti sociali, che sono un importante fattore di stimolo alla mobilità. La maggior parte va a trovare regolarmente parenti e amici. Soddisfatti dei rapporti sociali per genere e luogo di residenza 100,00% 80,00% 60,00% 40,00% 20,00% Socialità Oltre un terzo delle persone che hanno risposto vivono sole ed è fortissima la differenza di genere: la solitudine è soprattutto femminile. Percentuale di persone sole in casa per genere ed età 0,00% Milano Hinterland Totale Donne Uomini Totale 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% Sotto i 75 Sopra i 75 Totale Donne Uomini Totale

10 il movimento degli anziani la ricerca Condizioni di mobilità Oltre l 80% è soddisfatto dei mezzi pubblici a disposizione e dichiara che non uscirebbe più frequentemente di casa nel caso ne avesse di migliori. Si sente invece limitato negli spostamenti il 18% delle persone: in particolare le persone oltre i 75 anni, le donne e chi abita fuori Milano. La scelta del mezzo di trasporto si differenzia molto per genere, età e luogo di residenza. Le donne e le persone oltre i 75 anni vanno a piedi e usano i mezzi pubblici, mentre gli uomini e le persone sotto i 75 preferiscono l automobile. Fuori Milano l uso dei mezzi pubblici è (quasi) marginale. Le condizioni fisiche limitano la mobilità di oltre il 45% delle persone più anziane. Fare le scale e camminare a lungo sono gli esercizi considerati più difficili. 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% Mezzi più usati 10,00% 25,00% Se avessero maggiore disponibilità di mezzi di trasporto uscirebbero di più 0,00% Donne Uomini Milano Hinterland Sotto i 75 Sopra i 75 Totale Solo piedi Mezzi pubblici Bici / Moto Auto Auto accompagnati 23,33 20,00% 20,43 20,00 17,49 15,00% 14,44 13,70 14,63 10,00% 5,00% 0,00% Donne Uomini Milano Hinterland Sotto i 75 Sopra i 75 Totale

11 il movimento degli anziani la ricerca Mezzi privati Oltre il 70% delle persone intervistate ha almeno un mezzo privato a disposizione (auto, bici e, in misura trascurabile, 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% Hanno problemi che rendono difficile la mobilità moto), ma quasi la metà non è dotato di auto e non possiede la patente. In particolar modo le donne, che di conseguenza sono molto più limitate nei loro spostamenti. Circa 1 su 4 in città e 1 su 10 nell hinterland ritiene di avere difficoltà di parcheggio dell automobile. Il 60% usa l auto (compreso da accompagnato ) frequentemente, il 15% tutti i giorni. Gli uomini, coloro che abitano fuori Milano e le persone con meno di 75 anni sono i più assidui. In linea generale, chi ha l auto la usa, a prescindere dall offerta di mezzi pubblici. Le difficoltà che impediscono l uso dell auto sono per gli uomini di tipo fisico, mentre le donne soffrono il traffico e la sua pericolosità. 10,00% Mezzi privati a disposizione 0,00% Sotto i 75 Sopra i 75 Totale 100,00% Donne Uomini Totale Hanno difficoltà a... 80,00% Fare le scale 60,00% 40,00% Camminare 20,00% Camminare a lungo 0,00% 10,00% 20,00% 30,00% 40,00% 50,00% 0,00% Donne Uomini Milano Hinterland Sotto i 75 Sopra i 75 Totale Totale Sopra i 75 Sotto i 75 Auto Bicicletta Almeno un mezzo

12 22 il movimento degli anziani la ricerca 23 Patente e automobile, donne 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% Milano Hinterland Sotto i 75 Sopra i 75 Totale 100,00% Patente e automobile, uomini Patente e auto Patente no auto No patente 80,00% 60,00% 40,00% 20,00% 0,00% Milano Hinterland Sotto i 75 Sopra i 75 Totale Patente e auto Patente no auto No patente

13 il movimento degli anziani la ricerca Mezzi pubblici Quasi tutti coloro che abitano in città o in Comuni serviti dalla metropolitana ritengono di essere ben serviti dai mezzi pubblici, mentre sono decisamente meno soddisfatti quanti abitano nell'hinterland. Quasi 1 intervistato su 4 possiede un abbonamento dei mezzi pubblici: i milanesi soprattutto. Oltre il 70% di chi vive in città utilizza i mezzi pubblici da una a più volte la settimana. Le persone oltre i 75 anni risultano essere gli utilizzatori più affezionati. La difficoltà a salire sui mezzi resta il principale problema denunciato da tutti e in particolare dalle persone oltre 75 anni e dalle donne. Ritengono la loro zona ben servita dai mezzi pubblici Milano Settimo Milanese Paderno Dugnano Trezzo sull Adda Sesto San Giovanni San Donato Milanese 100,00% 80,00% 60,00% 40,00% 20,00% Frequenza di uso dei mezzi pubblici 0,00% 20,00% 40,00% 60,00% 80,00% 100,00% 0,00% Donne Uomini Milano Hinterland Sotto i 75 Sopra i 75 Totale Mai - raramente Frequentemente

14 26 il movimento degli anziani la ricerca 27 30,00% 25,00% 20,00% 15,00% Sicurezza Quasi il 30% delle donne e il 15% degli uomini dichiarano di non sentirsi sicuri. L attraversamento, anche sulle strisce, è percepito come pericoloso da più di 1 persona su 5 (più di 1 donna su 4). Gli ultra 75enni si sentono insicuri mentre camminano sui marciapiedi, anche a causa delle biciclette. Dove non si sentono sicuri Stare in casa e attività fuori casa 6 anziani su 10 nell hinterland e 4 su 10 a Milano passano molto tempo in casa. I motivi per uscire sono le visite a parenti e amici, le attività fisiche e l impegno sociale, a cui si aggiunge, soprattutto per gli uomini e chi abita nell hinterland, il bar e altre attività sedentarie. Meno del 10% svolgerebbe attività diverse se fossero più accessibili. Fare la spesa, andare dal medico La spesa viene risolta per lo più con l automobile che in alcuni casi viene utilizzata quasi solo per questo motivo. Ad oggi si rileva solo un ricorso marginale alla consegna della spesa a domicilio, ma il servizio comincia ad attrarre soprattutto le donne milanesi più avanti negli anni. L 87% delle persone sotto i 75 anni e il 65% di quelle più anziane sono completamente autonome per l accesso alla sanità. 10,00% 5,00% 0,00% Donne Uomini Milano Hinterland Sotto i 75 Sopra i 75 Totale Marciapiedi Strisce pedonali Bicicletta Mezzi pubblici Guida dell auto

15 il movimento degli anziani la ricerca I risultati dei focus group I tre incontri con i rappresentanti delle Leghe hanno avuto luogo a Milano, Paderno Dugnano e Gorgonzola, da gennaio a marzo Nel corso dei focus group sono state sottolineate le differenze che sussistono fra gli anziani: fra chi soffre di qualche forma di disabilità e chi no; fra chi è protetto (e magari anche un po soffocato) dalla famiglia e chi invece è solo; fra chi ricerca la socialità e chi invece si chiude in casa ed è spesso escluso anche dalla rete di informazioni. Gli elementi fondamentali che sono emersi dagli incontri, oltre a una generale richiesta di maggiore attenzione alle esigenze di mobilità degli anziani, sono: tariffe dei mezzi pubblici che tengano conto dei modelli di mobilità degli anziani (bassa frequenza, percorsi brevi spesso in "periodi di morbida"); rete dei mezzi pubblici che riduca al minimo la necessità di compiere percorsi a piedi; disponibilità di parcheggi per i residenti o in prossimità delle destinazioni maggiormente frequentate dagli anziani; possibilità di raggiungere centri commerciali e supermercati (capillarità o mezzi di collegamento); protezione dei pedoni sui marciapiedi o in attraversamento; riduzione al minimo della necessità di raggiungere gli uffici pubblici e verifica della loro distribuzione sul territorio, tenendo conto del fatto che molti anziani non hanno accesso a Internet; informazione dedicata agli anziani sulle opportunità di trasporto e sulle tariffe. Per quanto riguarda quello che gli anziani possono fare per aiutare se stessi, le indicazioni principali emerse convergono su una maggiore socialità e consapevolezza di gruppo e sulla capacità di essere propositivi e attivi nella rivendicazione delle proprie esigenze.

16 il movimento degli anziani le proposte dello spi Mantenere buone abitudini In relazione ai significativi dati emersi sia dall'indagine condotta sia tramite questionario sia attraverso i focus group, lo SPI CGIL ha formulato una serie di proposte mirate a consentire agli anziani dell'area metropolitana milanese di mantenere le modalità di mobilità cui sono abituati, di poter continuare a camminare soprattutto in città, di utilizzare i mezzi pubblici e di poter guidare l'auto anche adottando precisi accorgimenti che siano in grado di rassicurarli. La volontà di mantenere le proprie abitudini il più a lungo possibile, oltre a essere naturale, è testimoniata sia direttamente dagli anziani sia dal contenuto degli studi e delle raccomandazioni nazionali e internazionali. Per aiutare gli anziani a mantenere le loro abitudini, occorre tener conto della loro presenza sia quando si progetta, sia durante la gestione delle infrastrutture e dei mezzi di trasporto. Occorre, inoltre, curare anche nei piccoli centri i servizi di carattere urbano, resi sempre più necessari per via del nuovo modello di distribuzione basato sui supermercati e i centri commerciali. Si può optare per passaggi a orario prefissato, ma che siano in grado di garantire la possibilità di accesso anche in termini di tariffa (rapporto fra tariffa e lunghezza del percorso), così come verificare possibilità di specifici accordi con la grande distribuzione. Qui di seguito, alcune proposte di dettaglio che lo SPI considera di primaria importanza per consentire alle persone anziane di: Continuare ad andare a piedi Aumentare in maniera significativa e applicare le sanzioni a chi parcheggia le moto e le biciclette sui marciapiedi impedendo il passaggio;

17 il movimento degli anziani le proposte dello spi imporre un limite di velocità per chi viaggia sui marciapiedi con i pattini e le biciclette; migliorare la sicurezza degli attraversamenti pedonali con semafori temporizzati (tempi più lunghi per il verde) e offrire maggiore illuminazione; aumentare il numero delle aree pedonali, dove gli anziani passeggiano e hanno maggiori possibilità di incontrarsi; introdurre sistemi di vigilanza per le strade: le persone anziane sono una facile preda per i borseggiatori; imporre limiti di velocità nelle strade vicinali. Continuare a utilizzare i mezzi pubblici Ribassare i pianali che permettono di salire sui mezzi pubblici; disporre un numero maggiore di sedili nelle fermate più frequentate; diffondere maggiormente la segnaletica che indica i tempi di attesa; offrire informazioni più accurate e non solo tramite Internet; ricontrattare le tariffe dei mezzi pubblici, creando abbonamenti dedicati a chi viaggia poco e per brevi tratti; migliorare il rapporto con la pubblica amministrazione riducendo la necessità di recarsi di persona negli uffici; migliorare l accesso alla sanità, suggerendo a Enti come le ASL di stipulare convenzioni con i taxisti o altri mezzi di facile accesso per gli anziani. Continuare ad andare in automobile Verificare che la revisione della patente non sia punitiva ; diffondere informazioni reali e veritiere sulla pericolosità degli anziani al volante; aumentare la sicurezza stradale; favorire la ricerca e la diffusione delle tecnologie di guida assistita; curare l interfaccia delle automobili affinché siano maggiormente comprensibili. Inoltre, sarebbe opportuno favorire dei sistemi alternativi per aiutare a passare da un sistema di mobilità ad un altro: migliore normativa per le carrozzine elettriche: in ragione della loro diffusione, i Comuni devono prevedere la possibilità della loro circolazione sulle piste ciclabili; passaggio dalla guida dell'auto all'utilizzo dei mezzi pubblici: accompagnamento ai mezzi che per l anziano possono essere nuovi, corsi di in-formazione su tariffe, reti, orari, ecc.; passaggio dall'utilizzo dei mezzi pubblici alla guida dell'auto: soprattutto per chi ha la patente ma non ha mai (o quasi mai) guidato, corsi brevi e calibrati per il recupero delle capacità.

18 il movimento degli anziani le proposte dello spi Suggerimenti da altri Paesi e l aiuto della tecnologia È stata condotta una piccola ricerca su come il tema della mobilità degli anziani è affrontato in altri Paesi o da Istituzioni (indicati tra parentesi nel testo a seguire). Alcune delle politiche e dei metodi suggeriti possono essere attuati anche nell area metropolitana milanese: Offerta di sistemi di trasporto che possano essere una reale alternativa all automobile privata (OCSE) tenendo anche conto delle difficoltà degli anziani a compiere lunghi percorsi a piedi e allungando i tempi di interscambio mezzi pubblici (Svizzera). Ridurre la complessità del sistema di trasporto, caratterizzato da velocità troppo elevate, sulle strade e come interscambio fra mezzi pubblici (Svizzera). Supporto per consentire alle persone anziane di continuare a guidare in sicurezza. In particolar modo si sottolinea (OCSE) che gli anziani sono un gruppo eterogeneo che solo per piccola quota rappresenta un rischio per la sicurezza. Si propongono anche corsi formativi per gli anziani affinché prendano coscienza delle mutate abilità e assumano stili di mobilità e di guida adatti (OCSE, Svizzera). Veicoli più sicuri per persone più anziane. Supporto alla ricerca per la guida assistita e - per gradi - automatizzata (Germania). Strade e infrastrutture di trasporto più adatte e sicure (OCSE) con protezione dei marciapiedi, tempi di verde più lunghi per i pedoni (Svizzera). Pianificazione territoriale e urbanistica che tengano conto degli anziani. In Svizzera, in particolar modo, dove si suggerisce che le localizzazioni di centri di aggregazione siano vicino a mezzi pubblici. Coinvolgimento delle persone anziane nell elaborazione di politiche della mobilità (OCSE, USA). Da una breve analisi degli strumenti tecnologici in grado di aiutare la mobilità degli anziani, dai più sofisticati e avveniristici (guida automatizzata), ai più semplici, è emerso che tali tecnologie possono dare un contributo alla soluzione dei loro problemi di mobilità in generale. Il sostegno alla ricerca in questo ambito dovrebbe essere parte di una politica della mobilità che tenga nel dovuto conto la prospettiva dell aumento del numero di anziani. Si tratta, nel dettaglio, di automatizzazione delle automobili, traffico stradale intelligente, semafori temporizzati, autobus a chiamata, scooter elettrici, deambulatori e carrelli.

19 il movimento degli anziani le proposte dello spi La pianificazione dei trasporti e gli anziani I Comuni possono pianificare il sistema dei trasporti locali adottando il PUMS - Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, nel quale vengono analizzate le necessità delle varie fasce di cittadinanza - e quindi anche degli anziani - in modo da proporre soluzioni che possano migliorare la viabilità, la circolazione urbana, l'utilizzo dei mezzi pubblici e privati. I PUMS sono Piani in costante aggiornamento, secondo il mutare delle esigenze via via rilevate. Il Comune di Milano ha adottato il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS) nel febbraio Il Piano rappresenta uno sforzo non indifferente di pianificazione integrata di tutto il sistema della mobilità. Riguarda tutte le modalità di trasporto estese a tutta l area metropolitana e riconosce il peso sempre maggiore che gli anziani hanno e avranno a Milano e nell hinterland. Il Piano valuta il loro apporto alla mobilità, ben differenziato rispetto alle altre categorie di cittadini ed evidenzia come il contributo degli anziani al vistoso tasso di motorizzazione della città sia contenuto: ben il 60% delle famiglie monocomponente, per la maggior parte costituite da anziani, non ha l'automobile. Entrando nel merito dei provvedimenti, i punti del Piano certamente positivi sono: riduzione di velocità dei mezzi e la progettazione dell arredo urbano per la sicurezza dei pedoni, che aumentano la sensazione di sicurezza degli anziani automobilisti, pedoni o utilizzatori di mezzi pubblici; controllo della sosta per favorire i residenti: per gli anziani la possibilità di ridurre al minimo i percorsi a piedi è fondamentale; attenzione al servizio taxi, soprattutto laddove si intende assicurare la certezza del costo della corsa e dove si intende studiare la possibilità di sovvenzione per categorie specifiche; città senza barriere, con maggiore diffusione di ascensori, pianali ribassati, ecc., tutti provvedimenti specificamente per disabili ma che sono molto utili anche per la massa della popolazione anziana; protezione e incentivo della mobilità ciclabile con l obiettivo di estenderla anche agli anziani; estensione delle metropolitane e delle tranvie all area metropolitana: è un elemento molto importante di inclusione degli anziani che abitano fuori Milano. I punti che secondo lo SPI meriterebbero maggiore attenzione sono invece:

20 il movimento degli anziani le proposte dello spi leggibilità della rete: uno dei capisaldi della possibilità di fruire la rete dei mezzi pubblici è la sua stabilità nel tempo. Le continue modifiche alla rete creano confusione e disagio, soprattutto per gli anziani; regolazione della sosta: la proposta di ridurre i posti per i residenti (riduzione a un solo permesso per famiglia, toglierli nelle zone del divertimento notturno) è penalizzante per gli anziani; inquinamento da rumore, in particolare delle moto: si prevede che le moto continueranno nella stessa quantità. Se non si pone un limite, la qualità della vita in città diminuisce. circolazione pedonale: il Piano la incentiva, anche riducendo molto il transito dei tram in centro. Per gli anziani però i percorsi a piedi sono faticosi, a volte proibitivi; interscambio fra mezzi: l attestamento di tram e bus alle metropolitane, fondamentale per la razionalizzazione della rete, sono punti di fatica per gli anziani. Vanno studiati riducendo al minimo i percorsi pedonali; circolazione ciclabile: il Piano la incentiva molto ma sta diventando un problema per gli anziani che vedono la loro sensazione di sicurezza (anche sui marciapiedi) ridotta in maniera significativa. La licenza di circolazione sui marciapiedi e sulle strisce pedonali va regolamentata nel rispetto delle persone meno agili;

21 40 il movimento degli anziani Informazioni utili e suggerimenti 41 Fare da soli Rinnovare la patente La patente di guida deve essere rinnovata a scadenze diverse a seconda della categoria di patente posseduta e dell età del conducente. È possibile effettuare il rinnovo presso: il più vicino ambulatorio ASL, prendendo appuntamento: se è tutto a posto viene rilasciato un documento sostitutivo della patente, che consente di guidare in attesa del tagliando recapitato a casa dal Ministero dei Trasporti. Bisogna sostenere dei costi per la documentazione e per il pagamento dei diritti sanitari, che variano secondo la struttura; gli uffici ACI e le scuole guida: in questi due casi il servizio in genere è più veloce in termini di tempo, ma sicuramente meno conveniente dal punto di vista economico. Il servizio è a pagamento e i costi variano secondo la struttura.

22 42 il movimento degli anziani Informazioni utili e suggerimenti 43 Molte autoscuole offrono un servizio specifico, che attraverso un percorso di alcune lezioni consente di ricominciare a guidare in assoluta sicurezza. Prima di pensare alle lezioni di guida, però, è fondamentale verificare se la propria patente è ancora valida. Se non è stata rinnovata entro 3 anni dalla sua scadenza, per riottenerla bisogna sostenere nuovamente l'esame teorico e quello pratico. È bene ricordare che in occasione del rinnovo della patente, viene effettuato anche un esame della vista. Per arrivare preparati all'appuntamento, è meglio effettuare controlli in tempi utili senza aspettare lo scadere del documento. In questo modo, se c'è stato un peggioramento della vista, si può intervenire in tempo con soluzioni efficaci, così da evitare di vedersi negare il rinnovo. Riprendere a guidare Ricominciare a guidare l automobile anche dopo alcuni anni, è come riprendere in mano la propria vita. È una forma di indipendenza reale, che consente di muoversi in maniera autonoma: consente di raggiungere il supermercato o il centro commerciale lontano da casa, accompagnare i nipoti a scuola o in palestra e impegnarsi in altre attività che a piedi o con i mezzi pubblici sarebbero fuori portata. La tecnologia al servizio dei guidatori anziani Le industrie automobilistiche, dell'innovazione e dell'automazione già da tempo stanno lavorando a nuove tecnologie che rendano il guidare più semplice e più sicuro. Se le auto che hanno in dotazione il sistema di parcheggio assistito sono già acquistabili, dovrà passare ancora qualche anno perché possiamo pensare di guidare un'automobile senza pilota oppure in grado di attivare in autonomia una serie di accorgimenti utili a una guida più sicura. Ecco di seguito, due esempi di quanto si sta studiando: Google Car, l'auto senza pilota Dai primi anni 2000 Google sta lavorando alla realizzazione di un veicolo autonomo, in grado di muoversi senza nessuno alla guida. Dopo una lunga fase di progettazione e prove si è arrivati a produrre il prototipo di un modello disegnato espressamente per la guida autonoma che verrà realizzato in circa cento esemplari pronti ad essere testati sulle strade della California. Il design che sembra voler trasmettere simpatia e innocuità, è studiato per minimizzare i rischi in caso di incidente; all'in-

23 44 il movimento degli anziani Informazioni utili e suggerimenti 45 terno l'abitacolo è molto spartano, anche per via dell'assenza di comandi manuali: niente volante, né acceleratore, né freno. Gli unici sistemi di controllo sono un tasto da premere per iniziare a muoversi e uno di arresto in caso di emergenza. Come funziona la Google Car? In estrema sintesi, il GPS, unitamente a un programma di mappe, fornisce all'auto la sua posizione geografica istante per istante mentre segue un percorso preimpostato. La rotta e la destinazione finale vengono scelte prima della partenza tramite lo smartphone, quindi vengono inviate al sistema di navigazione che segue fedelmente le indicazioni per tutto il percorso. Prima di arrivare a una fase industriale il progetto avrà bisogno di altre diverse migliaia di chilometri di prove: nella migliore delle ipotesi, serviranno almeno altri cinque anni per poter vedere circolare una Google Car sulle strade. In ogni caso, la possibilità di disporre di un'auto senza pilota sarà una grande conquista, soprattutto per le persone che hanno difficoltà a guidare in maniera autonoma. DriveLAB DriveLAB è un progetto realizzato da ricercatori britannici, che impiega la tecnologia per aiutare gli automobilisti anziani a guidare in sicurezza. Si tratta di un auto elettrica, per ora in fase sperimentale, trasformata in un laboratorio hi-tech per studiare le abitudini di guida dei più anziani; un veicolo in grado di analizzare il movimento degli occhi dei guidatori, le loro reazioni, la capacità di accelerare e frenare e di mantenere la propria corsia. Vengono sperimentati strumenti per la visione notturna e sistemi per il controllo della velocità. Anche i navigatori vengono tarati per gli anziani, con segnalazioni acustiche differenti e l indicazione delle strade più sicure e con meno traffico in ogni percorso. ATM per le persone anziane L abbonamento senior, dedicato alle persone anziane, consente di viaggiare sull intera rete urbana di ATM, sui tratti in Milano di tutte le linee interurbane ATM, Trenord e quindi anche sul Passante Ferroviario. Per poter acquistare l abbonamento bisogna richiedere la tessera elettronica che ha un costo di emissione di 10 euro e vale 4 anni. Inoltre, chi sottoscrive un abbonamento annuale ha diritto a sconti e a convenzioni attraverso la Carta Club ATM. Per poterne usufruire è necessario che l abbonamento sia in corso di validità e che sia esibito insieme alla Carta. Sono disponibili tariffe agevolate, su base mensile o annuale, per donne con più di 60 anni e uomini con più di 65 anni, per cittadini residenti con più di 65 anni e con ISEE fino a euro e fino a euro.

24 46 il movimento degli anziani Informazioni utili e suggerimenti 47 Oltre la mobilità La fragilità che accompagna la terza età, oltre che di aiuto materiale, per essere alleviata spesso necessita di compagnia e affetto. Gli anziani che vivono in una situazione di solitudine o che vivono difficoltà di relazione, non sempre hanno bisogno di prestazioni di tipo professionale per risolvere i loro problemi. Hanno invece più frequentemente bisogno di interventi o sostegni capaci di migliorare la propria rete sociale e la propria quotidianità. Alcuni suggerimenti in tal senso, possono essere: istituire circoli e luoghi di ritrovo che consentano agli anziani di socializzare e di restare in contatto gli uni con gli altri; favorire e sostenere l assistenza domiciliare: è importante per le persone anziane che, seppur autonome, faticano a muoversi, fare la spesa, recarsi negli uffici pubblici; diminuire i costi delle strutture protette che, a vari livelli di assistenza, risultano essere un importante possibilità per rendere serena la quotidianità degli anziani meno autonomi. Un suggerimento: tieni d occhio la tua mobilità. Come? Con un diario. Non c è come scrivere le cose per riuscire a fare mente locale e realizzare a che punto siamo. Il nostro consiglio è di scrivere giornalmente quello che hai fatto, per quanto tempo sei stato fuori casa, quali mezzi hai utilizzato e, perché no?, quanto hai speso. In tal modo potrai tracciare i tuoi bilanci settimanali, mensili e annuali e verificare se quello che stai facendo è davvero quello che vorresti fare. La spesa per i trasporti, per esempio, conviene verificarla su base annuale, per tener conto di voci come l assicurazione e il bollo auto. Il bilancio sulla quantità di movimento, invece, potrà essere meglio valutato a cadenza mensile. L obiettivo è di non farsi assorbire dalle abitudini, di tenersi sotto controllo, di continuare a uscire, a muoversi, a essere attivi. Le domande che proponiamo sono riferite ad abitudini quotidiane comuni a molti di noi. Nelle pagine che seguono trovi un foglio settimanale, compilato ad esempio, e un altro da utilizzare per i tuoi comportamenti in tema di mobilità. Se le domande presenti non rispondono alle tue abitudini puoi costruire un tuo foglio settimanale più adatto ai tuoi comportamenti quotidiani. Sei uscito/a di casa oggi? Quante volte? Quanto tempo fuori casa? Da solo/a o in compagnia? L obiettivo è contare quante volte esci in un giorno e quanto rimani fuori casa, anche se poi entri in un altro luogo chiuso: l importante è verificare se e quanto nel corso della giornata cambi ambiente e prospettiva. Naturalmente puoi anche aggiungere, per esempio, quanto stai all aperto.

25 48 il movimento degli anziani Informazioni utili e suggerimenti 49 Quanta strada hai fatto? A piedi In bicicletta In macchina/moto Con i mezzi pubblici urbani/treno/bus extraurbano L obiettivo è misurare quanta strada hai fatto e quanto hai usato i mezzi di trasporto a tua disposizione. Forse scoprirai che hai una percezione non precisa della tua mobilità e che vuoi cambiare qualcosa, per esempio, usare meno la macchina e di più i mezzi pubblici. Oppure, semplicemente, che vuoi camminare di più, oppure allontanarti di più dal tuo quartiere e dal tuo Comune. Perché sei uscito/a? Per fare una passeggiata Per incontrare amici e parenti Svago o attività sociali Per attività indispensabili (spesa, pratiche, medico ecc) L'obiettivo è sapere se sei uscito/a con uno scopo, oppure giusto per fare una passeggiata (il che è splendido, e da consigliare a tutti noi!). Se sei uscito/a con uno scopo, valutare se era un dovere (per esempio dovevi andare a fare la spesa, o in Comune per discutere della TARI,...), oppure se l hai fatto per coltivare le tue relazioni sociali. Se scopri se esci solo se sei obbligato/a, forse è il caso di cambiare abitudini. Tenere sotto controllo la spesa non fa mai male. Potrai verificare se la voce trasporti pesa troppo sul tuo bilancio e magari cambiare qualcosa. Oppure scoprirai che non pesa poi troppo e che forse qualche viaggio in più con gli amici o a visitare altri luoghi te lo puoi anche permettere. Sei contento/a delle cose che hai fatto in settimana? Devi migliorare qualcosa? Fare il bilancio finale è importante. Non lo devi necessariamente scrivere, ma gli appunti servono sempre. La cadenza decidila tu: settimanale o mensile e poi un riassunto annuale. Siamo certi che il diario ti aiuterà a riorganizzare la tua mobilità e a strutturare meglio il tuo quotidiano. Tanti auguri! Quanto hai speso per muoverti? Biglietto/abbonamento Benzina/autostrada/meccanico

26 50 il movimento degli anziani Informazioni utili e suggerimenti 51 SEI USCITO/A DI CASA OGGI? Quante volte? 3 volte 1 volta Quanto tempo fuori casa? 2 ore 1 ora Da solo/a o in compagnia? QUANTA STRADA HAI FATTO? Lunedì Martedì Mercoledì da sola / compagnia sola a piedi 500 m 300 m in bicicletta in macchina/moto coi mezzi pubblici urbani/ treno/bus extraurbano PERCHé SEI USCITO/A? 10 km mezzi pubblici per fare una passeggiata passeggiata per incontrare amici e parenti svago o attività sociali per attività indispensabili (spesa, pratiche, medico ecc.) QUANTO HAI SPESO per muoverti? biglietto/abbonamento benzina/autostrada/meccanico nipote a scuola medico 6 euro 4 biglietti spesa non sono uscita SEI CONTENTO/A DELLE COSE CHE HAI FATTO in settimana? DEVI MIGLIORARE QUALCOSA? 14 settembre 20 settembre abbastanza SETTIMANA DAL... AL... dovrei muovermi più spesso a piedi Giovedì Venerdì Sabato Domenica TOTALE 1 volta 2 volte 3 volte 1 volta 11 volte 6 ore 3 ore 4 ore 4 ore 20 ore compagnia sola / compagnia compagnia 2 km 200 m 500 m 3,5 km piedi 2 km macchina 3 km macchina 5 km macchina 100 km treno 3 km tram 113 km mezzi visita museo di Torino 40 euro treno passeggiata spesa 60 euro (gasolio) con nipote visita ad un'amica cena dal figlio 3 euro 2 biglietti in giro con nipote ESEMPIO 3 euro 2 biglietti 52 euro 60 euro

27 52 il movimento degli anziani Informazioni utili e suggerimenti 53 SETTIMANA N.... DAL... AL... SEI CONTENTO DELLE COSE CHE HAI FATTO in settimana? DEVI MIGLIORARE QUALCOSA? SEI USCITO DI CASA OGGI? Quante volte? Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica TOTALE Quanto tempo fuori casa? Da solo o in compagnia? QUANTA STRADA HAI FATTO? a piedi in bicicletta in macchina/moto coi mezzi pubblici urbani/ treno/bus extraurbano PERCHé SEI USCITO? per fare una passeggiata per incontrare amici e parenti svago o attività sociali per attività indispensabili (spesa, pratiche, medico ecc.) QUANTO HAI SPESO per muoverti? biglietto/abbonamento benzina/autostrada/meccanico

28 54 il movimento degli anziani appendice 55

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