VARIABILITA IN PATOLOGIA CLINICA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "VARIABILITA IN PATOLOGIA CLINICA"

Transcript

1 Cenni di Patologia Clinica Dott.ssa Samantha Messina C.I. Patologia clinica e diagnostica per immagini Anno accademico 2011/2012 II anno, II semestre CdL Fisioterapia, Università degli Studi di Cassino VARIABILITA IN PATOLOGIA CLINICA 1

2 CORRETTA INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI POSIZIONE DEL RISULTATO RELATIVAMENTE AI VALORI DI RIFERIMENTO VARIABILITA DEL RISULTATO 2 CAUSE DELLA VARIABILITA VARIABILITA TOTALE VARIABILITA ANALITICA VARIABILITA BIOLOGICA PRE-ANALITICA ANALITICA POST-ANALITICA INTRAINDIVIDUALE INTERINDIVIDUALE 2

3 LA VARIABILITA è uno dei problemi centrali nell utilizzo dei dati di laboratorio da parte del clinico VARIABILITA BIOLOGICA VARIABILITA INTRA-INDIVIDUALE: a carico dello stesso individuo VARIABILITA INTER-INDIVIDUALE: fra diversi individui 3

4 PRINCIPALI FONTI DELLA VARIABILITA INTRA-INDIVIDUALE Ritmi circadiani Variazioni stagionali Dieta Periodo mestruale Gravidanza PRINCIPALI FONTI DELLA VARIABILITA INTER-INDIVIDUALE Sesso Età Razza Massa corporea Fumo Alcool Farmaci 4

5 VARIABILITA ANALITICA pre-analitica post-analitica analitica VARIABILITA NELLA FASE PRE-ANALITICA Modalità di raccolta e conservazione del campione attribuzione del campione al paziente idoneità del materiale accorgimenti per stabilizzare gli analiti 5

6 VARIABILITA NELLA FASE ANALITICA Procedure standardizzate controlli interni verifica di risultati con valori elevati VARIABILITA NELLA FASE POST-ANALITICA Lettura comprensibile del referto consegna referto in tempi brevi 6

7 VARIABILITA ANALITICA ASSOCIATA A PRELIEVO VENOSO PRELIEVO tecnica sottovuoto principio della siringa Emolisi in vitro EMOLISI: colorazione rossa del plasma o del siero dopo centrifugazione MAGGIORI CAUSE DI EMOLISI 1) Ago di piccolo calibro 2) Presenza di disinfettante sul sito del prelievo 3) Prelievo in zone edematose 4) Aspirazione forzata in siringa 5) Forte pressione nel travasare il sangue in provetta 6) Violento mescolamento del campione di sangue intero 7) Centrifugazione del sangue non sufficientemente coagulato 7

8 SCELTA E UTILIZZO DEGLI ANTICOAGULANTI La maggior parte delle analisi è effettuata su siero Analisi su sangue intero parti figurate del sangue analisi singole componenti del plasma Il plasma contiene delle sostanze che non sono presenti nel siero o che sono presenti in concentrazioni differenti Il plasma è da reputare il liquido che più si avvicina alla composizione reale del sangue circolante ANTICOAGULANTI sangue fluido (scoagulazione) Plasma Parte corpuscolata Il non corretto utilizzo degli anticoagulanti è una delle più frequenti cause di errore preanalitico CHELANTI DEL CALCIO EDTA SALI BISODICO O TRIPOTASSICO CITRATO DI SODIO OSSALATO DI AMMONIO E DI POTASSIO 8

9 SISTEMA DELLA COAGULAZIONE ANTITROMBINA III EPARINA Mucopolisaccaride acido il cui peso molecolare varia nelle diverse preparazioni IN COMMERCIO ESISTE SOTTO FORMA DI SALI K, Na ma viene abitualmente usato il SALE DI Li E AMMONIO LEGA ANTITROMBINA III COMPLESSO EPARINA - ANTITROMBINA III - TROMBINA INATTIVO NON IMPIEGATO: STUDI MORFOLOGICI DELLE CELLULE EMATICHE TEST DI COAGULAZIONE TEST DI ATTIVAZIONE DELLA TROMBINA DOSAGGIO DEL LITIO (o AMMONIO) PLASMATICO 9

10 TRASPORTO DEL PRELIEVO AL LABORATORIO E molto importante che i tempi non siano eccessivi perché influenzano la stabilità del materiale e quindi l accuratezza della misura Entro 45 minuti dal prelievo procedere alla centrifugazione e separazione dei campioni entro 1h Test su fattori della coagulazione più brevi Esame emocromocitometrico VES non oltre 24h entro 7h tempi molto CONSERVAZIONE DEI CAMPIONI IN LABORATORIO Per diversi motivi vi è la necessità in laboratorio di conservare per tempi più o meno lunghi i campioni da analizzare o già analizzati RAFFREDDAMENTO (4 C) conservazione dei campioni per 2-3 gg, al massimo una settimana CONGELAMENTO (-20 C / -80 C) conservazione per tempi più lunghi. Il metodo migliore è l conservazione di piccole aliquote congelate rapidamente in azoto liquido e conservate a -80 C 10

11 Enzimologia clinica Scopo valutare la concentrazione degli enzimi nei fluidi corporei a fini diagnostici Enzimi: catalizzatori biologici aumentano la velocità di una reazione senza alterarne la stechiometria 11

12 Cinetica Enzimatica E + S ES EP E + P Enzimi a substrato singolo Es. Amilasi, lipasi Enzimi a substrati multipli Velocità di reazione Influenzata da concentrazione di substrato concentrazione di enzima temperatura ph cofattori coenzimi attivatori inibitori 12

13 Legge di Michaelis-Menten Basse concentrazioni Reazione di primo ordine Alte concentrazioni Reazione di ordine 0 Costante di Michaelis- Menten è la concentrazione di substrato che corrisponde ad una velocità di reazione pari al 50% del massimo Enzimi: specificità di substrato 13

14 Localizzazione Enzimatica Liberi nelle cellule di diversi tessuti ed organi Confinati in particolari strutture all interno delle cellule stesse In un determinato tessuto od organo specifico (enzimi organo-specifici) Gli enzimi nel sangue spesso non hanno un ruolo fisiologico presenti anche in situazioni normali invecchiamento fisiologico turnover cellulare eliminati da sistema reticolo endoteliale Rene (es. amilasi) livello di attività normale nel siero è funzione di velocità di rilascio clearance emivita 2 ore 170 ore 14

15 Aumento degli enzimi nel plasma: necrosi o danno cellulare citolisi fuoriuscita enzimi Fattori tossici Ischemia aumentato turnover cellulare Accrescimento Rigenerazione cellulare Neoplasie Gravidanza Induzione enzimatica Farmaci (es. Fenobarbital, alcool) Patologie (colestasi) Il quadro dell aumento può essere sufficientemente tipico da avere un valore diagnostico nel caso di un particolare organo Liberazione enzimi nel circolo la velocità di comparsa nel sangue dipende da passaggio nel sangue diretto attraverso il circolo linfatico localizzazione intracellulare citoplasmatica mitocondriale 15

16 siero sangue plasma orine versamenti Fluidi utilizzati fluidi extracellulari usi patologie epatiche (Transaminasi ALT e AST, bilirubina) patologie cardiache (creatin chinasi totale CPK) patologie muscolari patologie pancreatiche patologie autoimmuni (ELISA e RIA) 16

17 Ematochimica Contrazione muscolare Lo scorrimento reciproco delle molecole di actina e miosina di un sarcomero richiede l idrolisi di molte molecole di ATP Quale è la fonte? La molecola FOSFOCREATINA (1) Fosfocreatina +ADP Creatina + ATP (creatin cinasi) (2) 2ADP ATP +AMP (miocinasi) Il metabolismo energetico delle cellule muscolari è prevalentemente ossidativo 17

18 Contrazione muscolare Fonti energetiche: acidi grassi e corpi chetonici oppure mioglobina ha una affinità per O 2 >>della emoglobina ciò vuol dire che rilascia O 2 solo quando la pressione parziale scende a livelli molto bassi (5 mmhg) Durante uno sforzo intenso e prolungato i muscoli consumano glicogeno > si libera glucosio che viene attivamente metabolizzato nella glicolisi In queste condizioni l eccesso di NADH e H + viene riossidato trasferendo H + all acido piruvico > acido lattico > entra in circolo L acido lattico viene prodotto in quantità e velocità maggiore di quanto non possa essere riversato in circolo > accumula nelle cellule muscolari > senso di fatica > CRAMPI Contrazione muscolare SFORZO FISICO INTENSO E DI BREVE DURATA (100m; nuoto; sollevamento pesi) ESERCIZIO ANAEROBIO Le cellule muscolari sono isolate dal resto del corpo e utilizzano come fonti energetiche proprie 1. fosfocreatina 2. glicogeno 3. mioglobina (seguendo questa priorità) SFORZO FISICO PROLUNGATO (maratona) ESERCIZIO AEROBIO Esiste una cooperazione tra muscolo, fegato e tessuto adiposo Fonti energetiche: glicogeno epatico e acidi grassi (scorte di trigliceridi del tessuto adiposo) 18

19 Gli esami ematochimici L aumento dei livelli sierici della creatinchinasi (CK) (valori normali: < 130 U/l) è un indice di danno muscolare più sensibile dell aumento di qualunque altro enzima sierico La Lo sforzo muscolare normale può innalzare i livelli di CK fino a valori da tre a otto volte superiori a quelli normali (variabilità interindividuale) Gli esami ematochimici (CK) La creatinchinasi (CK) è un enzima prodotto da varie specie tissutali (muscoli e cervello) che appartiene alla classe delle transferasi La sua funzione consiste nel catalizzare la trasformazione della creatina a fosfocreatina, consumando ATP e liberando energia chimica Catalizza la seguente reazione: ATP + creatina = ADP + fosfocreatina + H+ 19

20 Gli esami ematochimici (CK) La CK raggiunge un picco diverse ore dopo lo sforzo, e i suoi livelli rimangono massimali per h, in parte anche a causa della lunga emivita plasmatica dell enzima (da 38 a 118 h) Di conseguenza, bisogna evitare di eseguire il dosaggio della CK a meno di 48 h di distanza da un esercizio muscolare vigoroso Gli esami ematochimici (CK) I livelli dell enzima aumentano anche in seguito al danno muscolare provocato dalla compressione prolungata, come può accadere nelle persone anziane costrette all immobilità su una superficie rigida 20

21 Gli esami ematochimici (CK) Aumenti lievi dei livelli enzimatici (< 4 volte il limite superiore) si verificano: > nelle persone sane in seguito a traumi muscolari minori (iniezioni intramuscolari o elettromiografia ad ago) > negli individui affetti da alcune malattie croniche delle cellule delle corna anteriori (sclerosi laterale amiotrofica) Gli esami ematochimici (CK) Aumenti di entità moderata o notevole si osservano nelle miopatie infiammatorie (i.e. polimiosite, dermatomiosite) in seguito a condizioni che causano necrosi muscolare (i.e.miopatia ipokaliemica). 21

22 Gli esami ematochimici (CK) Gli isoenzimi della CK comprendono: CK-MM (presente principalmente nei muscoli scheletrici) CK-MB (nel muscolo cardiaco) CK-BB (nel tessuto cerebrale) Gli esami ematochimici (CK) Utilizzo: Diagnosi infarto miocardico acuto e reinfarto (CK-MB) Diagnosi precoce dermatomiosite e malattie muscolo-scheletriche che non hanno origine neurogena (Duchenne) (CK totale) 22

23 NECROSI CELLULARE - EMATOCHIMICA La necrosi cellulare può essere evidenziata dal punto di vista delle indagini ematochimiche in base a segni diretti e indiretti Possiamo considerare come manifestazioni dirette dei processi citolesivi la liberazione dai vari compartimenti cellulari (citosol, lisosomi, mitocondri) di enzimi nel torrente circolatorio Con il loro dosaggi non solo si mette in evidenza la presenza di un processo necrotico, ma si può risalire alla sede dove tale processo si è verificato Esistono quadri enzimatici tipici che forniscono al laboratorio un utile strumento non solo per individuare il danno tissutale, ma anche per monitorarne la sua evoluzione. Gli enzimi segnalano il danno abbastanza precocemente, alcune volte le loro variazioni si manifestano poche ore dopo l intervento dello stimolo lesivo. NECROSI CELLULARE - EMATOCHIMICA Entità di lesione Ci sono due aspetti quantitativi della lesione cellulare che vanno considerati: la gravità e l estensione La gravità va da una lesione reversibile (es. aumento della permeabilità di membrana) ad una lesione irreversibile (come la necrosi) L estensione del danno è invece data dal numero di cellule che sono coinvolte Specificità tissutale dei marker di lesione Un marker per essere specifico deve provenire da un determinato tessuto e solo da quello, in questo caso il suo valore diagnostico sarà elevato. Questo requisito è caratteristico di poche sostanze, ma l origine multitissuale può essere superata mediante l associazione di più marker, o attraverso l utilizzo degli isoenzimi (proteine che catalizzano la stessa reazione, ma differiscono per particolarità strutturali) 23

24 NECROSI CELLULARE - EMATOCHIMICA Come marker di lesione si utilizzano: Sostanze normalmente non presenti nelle cellule (e quindi nemmeno in circolo) Sostanze normalmente presenti, ma che presentano variazioni quantitative I fattori che regolano la fuoriuscita dei marcatori dalla cellula e la loro permanenza nei liquidi organici sono i seguenti: Gradiente di concentrazione Peso molecolare Localizzazione intracellulare Tempo di attraversamento del plasma Catabolismo Vie di eliminazione 24

25 MARKERS FINESTRA DIAGNOSTICA I marker che entrano rapidamente nei liquidi biologici tendono ad avere una finestra diagnostica che inizia precocemente rispetto all inizio della lesione; al contrario si comportano quelli che entrano tardivamente e lentamente in circolo Le applicazioni cliniche sono molto importanti: La precocità della diagnosi è legata all utilizzo dei marker precoci Il follow up di una patologia è legata all utilizzo dei marker tardivi 25

26 MARKERS FINESTRA DIAGNOSTICA La finestra diagnostica può essere definita come: l intervallo di tempo durante il quale la misurazione della concentrazione di un marker nei liquidi biologici consente di dimostrare la presenza di una lesione d organo o sistema La concentrazione del marker deve essere al di sopra di un valore critico scelto (livello critico) per dare significato diagnostico valido al marker in questione. Alcune possibili cause di lesioni cellulari che provocano la fuoriuscita di sostanze sono: Presenza di microrganismi patogeni Ingestione di/o contatto con farmaci e tossici Lesioni da agenti fisici Neoplasie 26

27 MARCATORI DI NECROSI MIOCARDICA L infarto miocardio acuto (IMA), la principale causa di morte nei Paesi occidentali è una necrosi del tessuto muscolare del cuore, (miocardio) causata da un periodo di ischemia prolungata L ischemia è una riduzione del flusso sanguigno che comporta una diminuzione dell apporto di ossigeno e conseguente transitoria alterazione della funzionalità meccanica, biochimica, elettrica del tessuto miocardio Cause MARCATORI DI NECROSI MIOCARDICA Generalmente si riconosce la presenza di un restringimento fisso nelle arterie coronarie che provoca una diminuzione del flusso sanguigno di oltre il 75%; in tal modo un aumento delle richieste di sangue da parte del miocardio, come accade durante uno sforzo, non può essere soddisfatto (è il meccanismo di base dell angina pectoris) Il restringimento è causato soprattutto dalla formazione di una placca aterosclerotica nella parete delle arterie coronaria dovuta alla deposizione di lipidi (colesterolo) 27

28 Cause MARCATORI DI NECROSI MIOCARDICA La placca aterosclerotica può andare incontro a brusche modificazioni (i.e. ulcerazioni o piccole emorragie al suo interno) > contrazione dell arteria e/o formazione di un trombo Il trombo è un tappo di piastrine e fibrine che chiude il vaso impedendo il flusso di sangue a valle. Questo processo è alla base sia dell angina instabile sia dell IMA in cui la persistenza dell ischemia prolungata causa un danno irreversibile alle cellule che vanno incontro a necrosi e rilasciano in circolo delle sostanze utilizzate a fini diagnostici, prognostici e di monitoraggio. Patologie cardiache Enzimi e proteine del cuore 28

29 Patologie cardiache Cosa si dosa - Marcatori di necrosi miocardica -BNP - CK - LDH - Mioglobina - Troponina - PCR Patologie cardiache Dosaggio del peptide natriuretico tipo B (BNP) Il peptide natriuretico di tipo B (BNP) è un neurormone prodotto prevalentemente dal ventricolo cardiaco Il BNP è rilasciato dal cuore come risposta alla distensione ventricolare determinata dall espansione della volemia o da un sovraccarico di pressione Il BNP del plasma aumenta con la gravità dell insufficienza cardiaca Esso è un marcatore ormonale eccellente della disfunzione ventricolare sistolica o diastolica 29

30 Patologie cardiache Dosaggio del peptide natriuretico tipo B Scopo: aiutare nella diagnosi di insufficienza cardiaca Valori di riferimento: vn < 100 pg/ml Reperti normali: Le concentrazioni nel sangue superiori a 100 pg/ml sono un fattore accurato di previsione dell insufficienza cardiaca CREATINCHINASI Patologie cardiache La creatinchinasi (CK) è un enzima prodotto da varie specie tissutali (muscoli e cervello) che appartiene alla classe delle transferasi La sua funzione consiste nel catalizzare la trasformazione della creatina a fosfocreatina, consumando ATP e liberando energia chimica Catalizza la seguente reazione: ATP + creatina = ADP + fosfocreatina + H+ 30

31 Patologie cardiache CREATINCHINASI L aumento dei livelli sierici della creatinchinasi (CK) (valori normali: < 130 U/l) è un indice di danno muscolare più sensibile dell aumento di qualunque altro enzima sierico Lo sforzo muscolare normale può innalzare i livelli di CK fino a valori da tre a otto volte superiori a quelli normali (variabilità interindividuale) Patologie cardiache CREATINCHINASI La CK raggiunge un picco diverse ore dopo lo sforzo, e i suoi livelli rimangono massimali per h, in parte anche a causa della lunga emivita plasmatica dell enzima (da 38 a 118 h) Di conseguenza, bisogna evitare di eseguire il dosaggio della CK a meno di 48 h di distanza da un esercizio muscolare vigoroso 31

32 Patologie cardiache CREATINCHINASI I livelli dell enzima aumentano anche in seguito al danno muscolare provocato dalla compressione prolungata, come può accadere nelle persone anziane costrette all immobilità su una superficie rigida Aumenti lievi dei livelli enzimatici (< 4 volte il limite superiore) si verificano: > nelle persone sane in seguito a traumi muscolari minori (iniezioni intramuscolari o elettromiografia ad ago) > negli individui affetti da alcune malattie croniche delle cellule delle corna anteriori (sclerosi laterale amiotrofica) Patologie cardiache CREATINCHINASI Gli isoenzimi della CK comprendono: CK-MM (presente principalmente nei muscoli scheletrici) CK-MB (nel muscolo cardiaco) CK-BB (nel tessuto cerebrale) 32

33 Patologie cardiache CREATINCHINASI Utilizzo: Diagnosi infarto miocardico acuto e reinfarto (CK-MB) Diagnosi precoce dermatomiosite e malattie muscolo-scheletriche che non hanno origine neurogena (Duchenne) (CK totale) Valori di riferimento: I valori della CK totale, determinati con metodica UV variano da U/L per gli uomini U/L per le donne Patologie cardiache CREATINCHINASI I livelli possono essere notevolmente più alti nelle persone muscolose 33

34 Patologie cardiache CREATINCHINASI Gli ambiti di normalità CK-BB non determinabile CK-MB < 5% CK-MM 90%-100% Reperti normali: La CK-MM costituisce il 99% della CK totale presente normalmente nel siero Un isoenzima CK-BB determinabile può indicare una diagnosi di lesione del tessuto cerebrale Livelli di CK-MB >5% della CK totale indicano un infarto del miocardio, specialmente se il rapporto tra lattato deidrogenasi ed isoenzima è >1 (LD invertita) Patologie cardiache LATTATO DEIDROGENASI (LDH) L Enzima catalizza la conversione reversibile dell acido lattico del muscolo in acido piruvico Poiché è presente in quasi tutti i tessuti dell organismo, il danno cellulare aumenta la LDH totale nel siero, limitando la utilità diagnostica della LDH E possibile dosare cinque isoenzimi specifici di tessuti (LDH1 ed LDH2 appaiono principalmente nel cuore) Evitare l emolisi perché provoca artefatti in quanto i globuli rossi contengono LDH1 34

35 Patologie cardiache LATTATO DEIDROGENASI (LDH) Scopo - aiutare nella diagnosi differenziale tra infarto del miocardio, infarto polmonare. - complementare i dati del dosaggio della CK > LDH invertita Proporzioni anormali di ogni enzima, nell IM acuto la concentrazione di LDH1 è >> di LDH2 tra 12 e 48 h dopo l insorgenza dei sintomi; quindi il rapporto è >1 L inversione della combinazione enzimatica anormale è tipica del danno miocardico ed è conosciuta come LDH invertita VALORI DI RIFERIMENTO LDH1 da 14-26% LDH2 da 29-39% LDH3 da 20-26% LDH4 da 8-16% LDH5 da 6-16% Patologie cardiache LATTATO DEIDROGENASI (LDH) 35

36 Patologie cardiache Proteine ed isoenzimi dopo infarto del miocardio Isoenzimi CK-MB: nel muscolo cardiaco ed in piccole quantità nel muscolo scheletrico Lattato deidrogenasi 1 e 2 (LDH1 e LDH2): in cuore, cervello, fegato, reni,muscoli scheletrici, globuli rossi Proteine: Troponina I e troponina T (le proteine contrattili cardiache) hanno una sensibilità maggiore della CK-MB nello scoprire la lesione del miocardio 36

37 Queste diapositive sono state realizzate per il Corso Integrato di Patologia clinica e diagnostica per immagini, Modulo di Patologia clinica, CdL Fisioterapia, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università Sapienza di Roma Nel caso riscontraste errori o inesattezze potete inviare una all indirizzo s.messina@unicas.it Nel caso voleste utilizzare queste diapositive per i vostri corsi vi saremmo molto grati se lo segnalaste allo stesso indirizzo di posta Il materiale del corso è disponibile sul sito 37

Patologia Clinica. Lezione 4. Dott.ssa Samantha Messina

Patologia Clinica. Lezione 4. Dott.ssa Samantha Messina Patologia Clinica Lezione 4 Dott.ssa Samantha Messina Modulo: Patologia clinica Anno accademico 2011/2012 II anno, I semestre CdL Infermieristica, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi

Dettagli

SISTEMI ENERGETICI. L ATP privato di uno dei suoi 3 radicali fosforici diventa ADP (adenosindifosfato).

SISTEMI ENERGETICI. L ATP privato di uno dei suoi 3 radicali fosforici diventa ADP (adenosindifosfato). SISTEMI ENERGETICI LE FONTI ENERGETICHE MUSCOLARI I movimenti sono resi possibili, dal punto di vista energetico, grazie alla trasformazione, da parte dei muscoli, dell energia chimica ( trasformazione

Dettagli

Prof. Maria Nicola GADALETA DISPENSA N. 19

Prof. Maria Nicola GADALETA DISPENSA N. 19 Prof. Maria Nicola GADALETA E-mail: m.n.gadaleta@biologia.uniba.it Facoltà di Scienze Biotecnologiche Corso di Laurea in Biotecnologie Sanitarie e Farmaceutiche Biochimica e Tecnologie Biochimiche DISPENSA

Dettagli

Le PROTEINE sono i biopolimeri maggiormente presenti all interno delle cellule, dal momento che costituiscono dal 40 al 70% del peso a secco.

Le PROTEINE sono i biopolimeri maggiormente presenti all interno delle cellule, dal momento che costituiscono dal 40 al 70% del peso a secco. Le PROTEINE sono i biopolimeri maggiormente presenti all interno delle cellule, dal momento che costituiscono dal 40 al 70% del peso a secco. Svolgono funzioni biologiche di fondamentale importanza e possono

Dettagli

COLESTEROLO. l insidioso killer del cuore. A cura della Dott.ssa Anna Maria Marcellini Direttore Tecnico del Laboratorio Gruppo Ippocrate

COLESTEROLO. l insidioso killer del cuore. A cura della Dott.ssa Anna Maria Marcellini Direttore Tecnico del Laboratorio Gruppo Ippocrate COLESTEROLO l insidioso killer del cuore A cura della Dott.ssa Anna Maria Marcellini Direttore Tecnico del Laboratorio Gruppo Ippocrate Cos è il COLESTEROLO Il Colesterolo è una sostanza che appartiene

Dettagli

http://sds.coniliguria.it 1

http://sds.coniliguria.it 1 Aspetti metabolici dell esercizio fisico Genova 22 gennaio 2011 A cura di Attilio TRAVERSO http://sds.coniliguria.it 1 L allenamento produce modificazioni fisiologiche (adattamenti) in quasi tutti i sistemi

Dettagli

Lezione di oggi (Lunedì 19 Novembre)

Lezione di oggi (Lunedì 19 Novembre) Lezione di oggi (Lunedì 19 Novembre) ADATTAMENTI METABOLICI INDOTTI DALL ALLENAMENTO Obiettivi della lezione Scoprire come l allenamento possa ottimizzare il rendimento dei sistemi energetici e sviluppare

Dettagli

GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione

GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA Le risposte fisiologiche dell immersione L acqua È importante che chi si occupa dell attività in acqua sappia che cosa essa provoca nell organismo EFFETTI DELL IMMERSIONE

Dettagli

GLUCONEOGENESI. Sintesi (GENESI) di nuove (NEO) molecole di glucosio

GLUCONEOGENESI. Sintesi (GENESI) di nuove (NEO) molecole di glucosio GLUCONEOGENESI Sintesi (GENESI) di nuove (NEO) molecole di glucosio CATABOLISMO ANABOLISMO OSSIDAZIONI Produzione di ATP RIDUZIONI Consumo di ATP La GLUCONEOGENESI è un PROCESSO ANABOLICO La gluconeogenesi

Dettagli

www.fisiokinesiterapia.biz DANNO CELLULARE

www.fisiokinesiterapia.biz DANNO CELLULARE www.fiokineterapia.biz DANNO CELLULARE 1 iposa o anosa: è la più comune, ed é particolarmente diretta verso i mitocondri. 2 fattori fici: temperature estreme (alte e/o basse), contatti con l'elettricità

Dettagli

GLICOGENOLISI & GLICOGENOSINTESI

GLICOGENOLISI & GLICOGENOSINTESI GLICOGENOLISI & GLICOGENOSINTESI ALIMENTARE Glucosio GLUCONEOGENESI GLICOGENOLISI (epatica) Glicemia: 70-90 mg/100ml ~ 5 mm GLICOGENO Nel fegato fino al 6-10% della massa epatica (~100 grammi) Nel muscolo

Dettagli

IPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA

IPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA UNIVERSITA di FOGGIA C.D.L. in Dietistica AA. 2006-2007 IPERTENSIONE ARTERIOSA IPERTENSIONE L ipertensione è la più comune malattia cardiovascolare. Corso di Medicina Interna Docente: PROF. Gaetano Serviddio

Dettagli

L APPARATO CIRCOLATORIO

L APPARATO CIRCOLATORIO L APPARATO CIRCOLATORIO Tutte le cellule del nostro corpo hanno bisogno di sostanze nutritive e di ossigeno per svolgere le loro funzioni vitali. Così, esiste il sangue, un tessuto fluido che porta in

Dettagli

PCR QUANTITATIVA. FASE POST-ANALITICA: I dati ottenuti vengono validati tecnicamente poi clinicamente e quindi firmati digitalmente.

PCR QUANTITATIVA. FASE POST-ANALITICA: I dati ottenuti vengono validati tecnicamente poi clinicamente e quindi firmati digitalmente. MODALITA' DI RICHIESTA: Pazienti interni: tramite modulo interno prestampato. Pazienti esterni: tramite richiesta del medico curante. PCR QUANTITATIVA PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL'ESAME: Il paziente deve

Dettagli

EFFETTI DEL PIOMBO SULLA SINTESI DELL EME

EFFETTI DEL PIOMBO SULLA SINTESI DELL EME EFFETTI DEL PIOMBO SULLA SINTESI DELL EME EME Succinil coenzima A glicina ALA DEIDRATASI Acido δ aminolevulinico porfobilinogeno Escreto con le urine uroporfobilinogeno CPG - DECARBOSSILASI EME - SINTETASI

Dettagli

Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore

Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_esercizio aerobico Aiuta mantenere peso ideale

Dettagli

Bioenergetica e fisiologia dell esercizio 8. Risposte all allenamento: adattamenti biochimici e effetti sulla resistenza

Bioenergetica e fisiologia dell esercizio 8. Risposte all allenamento: adattamenti biochimici e effetti sulla resistenza Bioenergetica e fisiologia dell esercizio 8. Risposte all allenamento: adattamenti biochimici e effetti sulla resistenza Prof. Carlo Capelli, Fisiologia Generale e dell Esercizio, Facoltà di Scienze Motorie,

Dettagli

LA PRESSIONE ARTERIOSA

LA PRESSIONE ARTERIOSA LA PRESSIONE ARTERIOSA La pressione arteriosa è quella forza con cui il sangue viene spinto attraverso i vasi. Dipende dalla quantità di sangue che il cuore spinge quando pompa e dalle resistenze che il

Dettagli

STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE

STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE Dott. ssa Annalisa Caravaggi Biologo Nutrizionista sabato 15 febbraio 14 STRESS: Forma di adattamento dell organismo a stimoli chiamati STRESSOR.

Dettagli

CAPITOLO 1 CONCETTI GENERALI

CAPITOLO 1 CONCETTI GENERALI CAPITOLO 1 CONCETTI GENERALI 1.1 Il digiuno Prima di affrontare il capitolo dedicato alla malnutrizione calorico-proteica è bene focalizzare l attenzione sul digiuno e sul suo ruolo nel condizionare la

Dettagli

MACROSTRUTTURA DEL MUSCOLO STRIATO SCHELETRICO

MACROSTRUTTURA DEL MUSCOLO STRIATO SCHELETRICO FUNZIONE DEL MUSCOLO SCHELETRICO Ultrastruttura della cellula muscolare. Miofilamenti. Meccanismo della contrazione. Trasmissione neuromuscolare. Scossa semplice e tetano muscolare. Unità motoria. PROPRIETA

Dettagli

Esami per la valutazione della funzionalità epatica. www.slidetube.it

Esami per la valutazione della funzionalità epatica. www.slidetube.it Esami per la valutazione della funzionalità epatica Enzimi epatici si dividono in markers di danno epatico markers di ostruzione delle vie biliari ENZIMI EPATICI Alanina aminotransferasi (ALT) Aspartato

Dettagli

La Velocità. Terzo incontro P.O.M.S. Relatore Averoldi Michele. Venerdi 24 Ottobre 2014

La Velocità. Terzo incontro P.O.M.S. Relatore Averoldi Michele. Venerdi 24 Ottobre 2014 La Velocità Terzo incontro P.O.M.S. Relatore Averoldi Michele La velocità Definizione e funzionamento Velocità (1) La velocità è la capacità di compiere movimenti di una certa ampiezza in un tempo limitato.

Dettagli

La gestione della terapia anticoagulante orale.

La gestione della terapia anticoagulante orale. La gestione della terapia anticoagulante orale. Competenze Infermieristiche Coagulazione del sangue meccanismo fisiologico di protezione che ha il compito di limitare e arrestare l emorragia EMOSTASI Coagulazione

Dettagli

ALIMENTAZIONE E PERFORMANCE SPORTIVA AMATORIALE E PROFESSIONISTICA Prof. IVO PULCINI Prof. ANGELO PULCINI PREMESSA Una dieta sana ed equilibrata spesso non basta a soddisfare le richieste nutrizionali

Dettagli

Mais, riso, patate, granozucchero di canna o barbabietola Latte da zucchero Polisaccaride Amido - - Disaccaride Maltosio Saccarosio Lattosio

Mais, riso, patate, granozucchero di canna o barbabietola Latte da zucchero Polisaccaride Amido - - Disaccaride Maltosio Saccarosio Lattosio Abbiamo visto che i carboidrati sono la principale fonte di energia nell'alimentazione umana. Nella nostra dieta, sono sopratutto presenti nella forma di amido, ma anche il saccarosio è presente in una

Dettagli

ESAMI EFFETTUATI PRESSO I CENTRI TRASFUSIONALI A TUTELA DELLA SALUTE DEL DONATORE

ESAMI EFFETTUATI PRESSO I CENTRI TRASFUSIONALI A TUTELA DELLA SALUTE DEL DONATORE ESAMI EFFETTUATI PRESSO I CENTRI TRASFUSIONALI A TUTELA DELLA SALUTE DEL DONATORE EMOCROMOCITROMETRICO Numero dei globuli rossi Quantità di globuli rossi presenti in un mmc. di sangue. tra 4,4 e 5,6 milioni/microlitro

Dettagli

BIOLOGIA GENERALE 22-24 ottobre 2007

BIOLOGIA GENERALE 22-24 ottobre 2007 Biologia generale Massolo Alessandro massolo@unifi.it; Tel. 347-9403330 BIOLOGIA GENERALE 22-24 ottobre 2007 Facoltà di Psicologia Tecniche di Psicologia Generale e Sperimentale Alessandro Massolo Dip.

Dettagli

Capitolo 1. Dimagrimento e calo ponderale

Capitolo 1. Dimagrimento e calo ponderale Introduzione Numerosi anni di esperienza nel settore Fitness come Personal Trainer mi hanno consentito di assistere ai meravigliosi e strabilianti mutamenti fisici di centinaia di persone; le loro manifestazioni

Dettagli

Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia

Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia Corso Base Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia Cardiopatia ischemica Definisce un quadro di malattie a diversa eziologia che interessano l integrita del cuore nelle quali il fattore

Dettagli

CROCE ROSSA ITALIANA. Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Palmanova

CROCE ROSSA ITALIANA. Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Palmanova CROCE ROSSA ITALIANA Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Palmanova 1 SALUTE-MALATTIA Definizione dell OMS: La salute è uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplicemente

Dettagli

Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas

Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas 1 Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas Capitolo 7 Enzimi, le macchine della vita Piccole macchine regolano la funzione del corpo umano in un orchestrazione perfetta e a velocità

Dettagli

GLUCONEOGENESI SINTESI DI NUOVO GLUCOSIO A PARTIRE DA FONTI NON GLUCIDICHE. L UOMO CONSUMA QUASI 160 g DI GLUCOSIO AL GIORNO

GLUCONEOGENESI SINTESI DI NUOVO GLUCOSIO A PARTIRE DA FONTI NON GLUCIDICHE. L UOMO CONSUMA QUASI 160 g DI GLUCOSIO AL GIORNO GLUCONEOGENESI SINTESI DI NUOVO GLUCOSIO A PARTIRE DA FONTI NON GLUCIDICHE L UOMO CONSUMA QUASI 160 g DI GLUCOSIO AL GIORNO 75% DI TALE GLUCOSIO E NEL CERVELLO I FLUIDI CORPOREI CONTENGONO SOLO 20 g DI

Dettagli

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità

Dettagli

ALLENARE LA POTENZA AEROBICA IN SPAZI STRETTI. Prof. A.Di Musciano

ALLENARE LA POTENZA AEROBICA IN SPAZI STRETTI. Prof. A.Di Musciano ALLENARE LA POTENZA AEROBICA IN SPAZI STRETTI Prof. A.Di Musciano PREMESSA IL CALCIO E UN ATTIVITA INTERMITTENTE CASUALE, NEL CORSO DEL QUALE SI ALTERNANO FASI AD ALTA INTENSITA ED ALTRE DI IMPEGNO MINORE

Dettagli

ETANOLO. Tuttavia influenza sia positivamente che negativamente diverse funzioni fisiologiche.

ETANOLO. Tuttavia influenza sia positivamente che negativamente diverse funzioni fisiologiche. L etanolo, nonostante l elevato valore energetico, non può essere considerato un nutriente poiché: non svolge una funzione plastica non è essenziale. Tuttavia influenza sia positivamente che negativamente

Dettagli

APPARATO CIRCOLATORIO

APPARATO CIRCOLATORIO APPARATO CIRCOLATORIO 1 FUNZIONI F. respiratoria e nutritiva F. depuratrice F. di difesa (trasporto di O 2, principi alimentari...) (trasporto di CO 2 e altre sostanze di scarto) (nei confronti dei batteri

Dettagli

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita.

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita. 2%(6,7 1. Obesità L incidenza del sovrappeso e/o dell obesità è andata aumentando dal dopoguerra in tutti i paesi industrializzati per l abbondanza e la disponibilità di cibi raffinati da un lato e la

Dettagli

hs-crp ed MPO: Punto di vista del Clinico

hs-crp ed MPO: Punto di vista del Clinico hs-crp ed MPO: Punto di vista del Clinico IL LABORATORIO NELLE URGENZE ED EMERGENZE Roma, 2-3 Ottobre 2009 Riccardo Morgagni Cardiologia Università Tor Vergata Roma Contesto clinico Sindromi Coronariche

Dettagli

Adattamenti del muscolo scheletrico all allenamento aerobico: ruolo dei radicali

Adattamenti del muscolo scheletrico all allenamento aerobico: ruolo dei radicali Adattamenti del muscolo scheletrico all allenamento aerobico: ruolo dei radicali Marina Marini Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale Cosa sono i radicali? I radicali liberi

Dettagli

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma

Dettagli

Scompenso cardiaco cronico: conoscerlo per aiutare il tuo cuore a farti vivere meglio

Scompenso cardiaco cronico: conoscerlo per aiutare il tuo cuore a farti vivere meglio Scompenso cardiaco cronico: conoscerlo per aiutare il tuo cuore a farti vivere meglio Scompenso cardiaco cronico: che cosa e? Il tuo medico ti ha detto che sei ammalato di scompenso cardiaco.... Ma che

Dettagli

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno

Dettagli

CONSIGLI PER LA GESTIONE DELLA TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE

CONSIGLI PER LA GESTIONE DELLA TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE CONSIGLI PER LA GESTIONE DELLA TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE Sig/Sig.ra data di nascita Motivo della terapia anticoagulante: PERCHÈ IL MEDICO LE HA PRESCRITTO GLI ANTICOAGULANTI ORALI (Coumadin o Sintrom).

Dettagli

Verifica. Tutto il quaderno di lavoro. Riferimento. Gli studenti svolgono la verifica. Compito. Foglio di esercizio Soluzione.

Verifica. Tutto il quaderno di lavoro. Riferimento. Gli studenti svolgono la verifica. Compito. Foglio di esercizio Soluzione. Livello 2 07 / Il sangue Informazione per gli insegnanti 1/6 Riferimento Tutto il quaderno di lavoro Compito Gli studenti svolgono la verifica. Materiale Soluzione Forma sociale Lavoro individuale Tempo

Dettagli

Corso di Laurea in Farmacia Insegnamento di BIOCHIMICA Angela Chambery

Corso di Laurea in Farmacia Insegnamento di BIOCHIMICA Angela Chambery Corso di Laurea in Farmacia Insegnamento di BIOCHIMICA Angela Chambery Lezione 26 La gluconeogenesi Concetti chiave: Il fegato e il rene possono sintetizzare glucosio da lattato, piruvato e amminoacidi.

Dettagli

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara La forza La definizione di forza Per forza s intende la capacità dell apparato neuro- muscolare di vincere o contrapporsi a un carico esterno con un impegno muscolare. La classificazione della forza Tipi

Dettagli

Corso per soccorritori volontari L APPARATO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA. Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA

Corso per soccorritori volontari L APPARATO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA. Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA Corso per soccorritori volontari L APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA DEFINIZIONE: INSIEME DI ORGANI CHE CONCORRONO ALLA MEDESIMA

Dettagli

Le proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi.

Le proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi. Le proteine Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi. Per avere un idea più precisa, basti pensare che tutti i muscoli del nostro corpo sono composti da filamenti di proteine

Dettagli

AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO Corso Bramante, 88 LABORATORIO ANALISI SCREENING DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI

AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO Corso Bramante, 88 LABORATORIO ANALISI SCREENING DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO Corso Bramante, 88 LABORATORIO ANALISI SCREENING DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI PREVENZIONE SECONDARIA DEI TUMORI Dr. Fabrizio Gili M2PK Uno

Dettagli

L ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA:

L ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA: L ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA: STEATOSI E STEATOEPATITE NON ALCOLICA AIGO PER I PAZIENTI: INFORMAZIONE SANITARIA A CURA DELLE COMMISSIONI AIGO

Dettagli

Helena Curtis N. Sue Barnes

Helena Curtis N. Sue Barnes Helena Curtis N. Sue Barnes LA RESPIRAZIONE CELLULARE INDICE Demolizione del glucosio Glicolisi Fermentazione lattica Fermentazione alcolica Respirazione cellulare Ciclo di Krebs Catena di trasporto degli

Dettagli

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della

Dettagli

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA COSA SONO, COME SI RICONOSCONO, COME SI OPERA Patologia Ischemica (Infarto) Cuore (infarto) Cervello (Ictus) Scompenso Cardiaco Difficoltà Respiratorie Shock Che cosa sono,

Dettagli

Metabolismo degli aminoacidi

Metabolismo degli aminoacidi Metabolismo degli aminoacidi Quando gli aminoacidi provenienti dalla digestione gastrica e intestinale, non vengono utilizzati per la costruzione di nuove proteine vengono demoliti Transaminazione Per

Dettagli

La principale causa di patologia cardiovascolare è la cardiopatia ischemica.

La principale causa di patologia cardiovascolare è la cardiopatia ischemica. MEDICINA DELLO SPORT LEZIONE 4 CARDIOPATIA ISCHEMICA E DILATATIVA La principale causa di patologia cardiovascolare è la cardiopatia ischemica. ISCHEMIA È un processo generale che può interessare qualsiasi

Dettagli

FISIOPATOLOGIA dell EQUILIBRIO ACIDO-BASE

FISIOPATOLOGIA dell EQUILIBRIO ACIDO-BASE FISIOPATOLOGIA dell EQUILIBRIO ACIDO-BASE ACIDO = molecola contenente atomi di idrogeno capaci di rilasciare in soluzione ioni idrogeno (H( + ) BASE = ione o molecola che può accettare uno ione idrogeno

Dettagli

I test di laboratorio per la valutazione dello stress ossidativo (d-roms test) e delle difese antiossidanti (BAP test)

I test di laboratorio per la valutazione dello stress ossidativo (d-roms test) e delle difese antiossidanti (BAP test) I test di laboratorio per la valutazione dello stress ossidativo (d-roms test) e delle difese antiossidanti (BAP test) E ampiamente riconosciuto dalla comunità scientifica che lo stress ossidativo gioca

Dettagli

Scegli il tuo cammino e mettici il cuore. Perché se lo fai con il cuore sei arrivato ancora prima di partire.

Scegli il tuo cammino e mettici il cuore. Perché se lo fai con il cuore sei arrivato ancora prima di partire. Scegli il tuo cammino e mettici il cuore. Perché se lo fai con il cuore sei arrivato ancora prima di partire. Il cuore : è un muscolo grande all'incirca come il pugno della propria mano. pesa circa 500

Dettagli

Insufficienza Renale Cronica

Insufficienza Renale Cronica Insufficienza Renale Cronica Le nefropatie croniche si classificano in: - Nefropatia con filtrazione glomerulare (FG) normale [ > 90 ml/min/1,73 m²]; - Nefropatia con diminuzione lieve del FG [89-60 ML

Dettagli

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Energia nelle reazioni chimiche Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti VIDEO Introduzione (I) L energia chimica è dovuta al particolare arrangiamento degli atomi nei composti chimici e le varie forme di

Dettagli

Uni.C.A. UniCredit Cassa Assistenza

Uni.C.A. UniCredit Cassa Assistenza Uni.C.A. UniCredit Cassa Assistenza Incontri di presentazione della Campagna di Prevenzione 2014-2015 Il Comitato Scientifico: Antonio Colombo, Eugenio Villa, Francesco Violante Cologno Monzese, 28 gennaio

Dettagli

OMEOSTASI DELLA TEMPERATURA CORPOREA

OMEOSTASI DELLA TEMPERATURA CORPOREA OMEOSTASI DELLA TEMPERATURA CORPOREA Ruolo fisiologico del calcio Omeostasi del calcio ASSORBIMENTO INTESTINALE DEL CALCIO OMEOSTASI GLICEMICA Il livello normale di glicemia? 90 mg/100 ml Pancreas

Dettagli

Breve guida per il paziente con insufficienza renale cronica

Breve guida per il paziente con insufficienza renale cronica Quando l insufficienza renale ti fa perdere l equilibrio, Fosforo Calcio cosa puoi fare per controllare il fosforo Breve guida per il paziente con insufficienza renale cronica ASSOCIAZIONE NAZIONALE EMODIALIZZATI

Dettagli

Igiene nelle Scienze motorie

Igiene nelle Scienze motorie Igiene nelle Scienze motorie Epidemiologia generale Epidemiologia Da un punto di vista etimologico, epidemiologia è una parola di origine greca, che letteralmente significa «discorso riguardo alla popolazione»

Dettagli

uno dei maggiori problemi clinici del nostro secolo. "essenziale" "secondaria".

uno dei maggiori problemi clinici del nostro secolo. essenziale secondaria. L ipertensione arteriosa, una tra le malattie più diffuse nei paesi industrializzati, si riscontra nel 20 percento della popolazione adulta ed è considerata uno dei maggiori problemi clinici del nostro

Dettagli

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti.

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti. Il principali compiti derivanti dall assunzione periodica di cibo sono: -assicurare il giusto fabbisogno energetico necessario alla vita ed all attività muscolare (tenendo conto che entrate ed uscite devono

Dettagli

Volume liquidi corporei. Rene

Volume liquidi corporei. Rene A breve termine Riflesso barocettivo A lungo termine Controllo volume ematico Quota introduzione liquidi RPT GC Pa Volume liquidi corporei Rene Diuresi Un modo per regolare la Pa è quello di aggiungere

Dettagli

su registrazione frequenza cardiaca fetale registrazione contrazioni uterine Verifica dell effetto delle c.u. o dei MAF sulla FCF

su registrazione frequenza cardiaca fetale registrazione contrazioni uterine Verifica dell effetto delle c.u. o dei MAF sulla FCF Nata x la diagnostica in travaglio di parto Sibasasu: su registrazione frequenza cardiaca fetale registrazione contrazioni uterine Verifica dell effetto delle c.u. o dei MAF sulla FCF Scaricato da www.sunhope.it

Dettagli

PERCHE DIABETE MELLITO?

PERCHE DIABETE MELLITO? PERCHE DIABETE MELLITO? La definizione di Diabete Mellito la si deve al medico inglese Willis, che nella seconda metà del XVIII secolo, scoprì, assaggiando l urina dei diabetici, che essa era dolce come

Dettagli

Il B.L.S. (Basic Life Support)

Il B.L.S. (Basic Life Support) Il B.L.S. (Basic Life Support) Cos è: Sequenza di verifiche ed azioni da effettuare sulla Vittima quando A NON E COSCIENTE B NON RESPIRA C NON HA CIRCOLO Scopo: Prevenire o Limitare i danni dovuti alla

Dettagli

Le lesioni muscolari

Le lesioni muscolari Le lesioni muscolari Cenni di anatomia e fisiologia Una classificazione è utile solo se fornisce informazioni sulla natura della lesione, sul suo trattamento e sulla sua prognosi M. E. Muller TIPI DI MUSCOLI

Dettagli

La patologia Quali sono i sintomi?

La patologia Quali sono i sintomi? EMOCROMATOSI La patologia L'emocromatosi è una condizione che causa un aumentato assorbimento del ferro alimentare e che determina un progressivo accumulo di ferro nell'organismo ed è una malattia ereditaria

Dettagli

Attività motoria Attività sportiva Alimentazione

Attività motoria Attività sportiva Alimentazione Club Rapallo Attività motoria Attività sportiva Alimentazione Dott.Lorenzo Marugo Piattaforma dell Unione Europea su dieta, attività fisica e salute Presupposto: I Cittadini dell Unione Europea si esercitano

Dettagli

STRUMENTI ORGANIZZATIVI

STRUMENTI ORGANIZZATIVI STRUMENTI ORGANIZZATIVI IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (spp) IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (rspp) IL RAPPRESENTANTE DELLA SICIREZZA DEI LAVORATORI (rls) IL MEDICO COMPETENTE

Dettagli

1) FIBRE ROSSE A CONTRAZIONE LENTA (Tipo I) 2) FIBRE BIANCHE INTERMEDIE (Tipo IIa) 3) FIBRE BIANCHE A CONTRAZIONE RAPIDA (Tipo IIb)

1) FIBRE ROSSE A CONTRAZIONE LENTA (Tipo I) 2) FIBRE BIANCHE INTERMEDIE (Tipo IIa) 3) FIBRE BIANCHE A CONTRAZIONE RAPIDA (Tipo IIb) LE FIBRE MUSCOLARI La fibra muscolare è considerata l' unità funzionale del muscolo scheletrico o, più semplicemente, una delle tante cellule che lo compongono. Ogni muscolo è infatti formato da un certo

Dettagli

Il ciclo nutrizione / digiuno

Il ciclo nutrizione / digiuno Il ciclo nutrizione / digiuno Aspetti generali La fase di assorbimento è il periodo che va dalle 2 alle 4 ore successive all assunzione di un pasto. Durante questo intervallo si verifica un transitorio

Dettagli

CUORE E MONTAGNA ALTITUDINE. Bassa quota fino a 1800 m. Media quota tra 1800 e 3000 m. Alta quota tra 3000 e 5500 m. Altissima quota sopra i 5500 m.

CUORE E MONTAGNA ALTITUDINE. Bassa quota fino a 1800 m. Media quota tra 1800 e 3000 m. Alta quota tra 3000 e 5500 m. Altissima quota sopra i 5500 m. CUORE E MONTAGNA ALTITUDINE Bassa quota fino a 1800 m. Media quota tra 1800 e 3000 m. Alta quota tra 3000 e 5500 m. Altissima quota sopra i 5500 m. CARATTERISTICHE FISICHE DELL AMBIENTE DI MONTAGNA riduzione

Dettagli

ALCOL? NO, GRAZIE IO GIOCO A CALCIO!

ALCOL? NO, GRAZIE IO GIOCO A CALCIO! ALCOL? NO, GRAZIE IO GIOCO A CALCIO! L'alcol è uno dei principali fattori di rischio per la salute. Bere è una libera scelta individuale e familiare, ma è necessario essere consapevoli che rappresenta

Dettagli

DIAGNOSTICA ENZIMATICA

DIAGNOSTICA ENZIMATICA DIAGNOSTICA ENZIMATICA GLI ENZIMI SI DOSANO SU DIVERSI LIQUIDI BIOLOGICI: - PLASMA O SIERO - Altre matrici: URINE, SALIVA, ESSUDATI, ecc. I CONTESTI DIAGNOSTICI IN CUI SI USANO QUESTI DOSAGGI SONO DUE:

Dettagli

AREA PROFESSIONALE - COMPETENZE FINALI GENERALI

AREA PROFESSIONALE - COMPETENZE FINALI GENERALI Acconciatore/trice AREA PROFESSIONALE - COMPETENZE FINALI GENERALI PER MACROSETTORE, FAMIGLIA E QUALIFICA Scienze 1 MACROSETTORE: SERVIZI AllA PERSONA FAMIGLIA PROFESSIONALE: SERVIZI ALLA PERSONA QUALIFICA

Dettagli

Metabolismo degli amminoacidi. Ciclo dell urea

Metabolismo degli amminoacidi. Ciclo dell urea Metabolismo degli amminoacidi Ciclo dell urea Biosintesi di amminoacidiporfirine, creatina, carnitina, ormoni, nucleotidi Gli amminoacidi possono subire una degradazione ossidativa in 3 diverse situazioni

Dettagli

Cause di malattia Genetiche:

Cause di malattia Genetiche: omeostasi Cause di malattia Genetiche: relativamente poche e derivano da alterazioni a carico di uno o più geni. Esempio: sindrome di Down (dovuta a trisomia del cromosoma 21); sindrome di Turner (dovuta

Dettagli

Classificazione delle proteine secondo la loro funzione biologica!

Classificazione delle proteine secondo la loro funzione biologica! Tipo di esempi Classificazione delle proteine secondo la loro funzione biologica Localizzazione o funzione Enzimi Esocinasi Lattico deidrogenasi Citocromo c DNA polimerasi Proteine di deposito Ovalbumina

Dettagli

ASPETTI TERMODINAMICI DEI SISTEMI BIOLOGICI

ASPETTI TERMODINAMICI DEI SISTEMI BIOLOGICI ASPETTI TERMODINAMICI DEI SISTEMI BIOLOGICI Sistemi biologici: soggetti a complessi processi di trasformazione e scambio di energia; I sistemi biologici sono costituiti perlopiù da quattro elementi: H,

Dettagli

L'ALLENAMENTO, IL RISCALDAMENTO, LO STRETCHING

L'ALLENAMENTO, IL RISCALDAMENTO, LO STRETCHING L'ALLENAMENTO, IL RISCALDAMENTO, LO STRETCHING 1 - ALLENAMENTO FISICO O TRAINING L ALLENAMENTO consente di raggiungere e mantenere l organismo e/o le varie prestazioni a ben definiti livelli ottimali di

Dettagli

INTERFERONE POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI

INTERFERONE POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI INTERFERONE POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI 1 Le informazioni contenute in questo modello sono fornite in collaborazione con la Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti ed amici ; per maggiori informazioni:

Dettagli

Analisi Bioelettronica ATC 330 ed effetti di Vibracell sul Terreno Cellulare

Analisi Bioelettronica ATC 330 ed effetti di Vibracell sul Terreno Cellulare Analisi Bioelettronica ATC 330 ed effetti di Vibracell sul Terreno Cellulare Questa analisi ha misurato alcuni parametri elettrochimici ed energetici di Vibracell, al fine di poterne valutare i livelli

Dettagli

Regolazione del metabolismo del glucosio

Regolazione del metabolismo del glucosio Regolazione del metabolismo del glucosio Regolazione coordinata di glicolisi e gluconeogenesi Glicolisi e gluconeogenesi sono regolate in modo reciproco La regolazione è a livello dei punti di deviazione

Dettagli

della Valvola Mitrale

della Valvola Mitrale Informazioni sul Rigurgito Mitralico e sulla Terapia con Clip della Valvola Mitrale Supporto al medico per le informazioni al paziente. Informazioni sul Rigurgito Mitralico Il rigurgito mitralico - o RM

Dettagli

I TRAUMI MUSCOLARI LE CONTUSIONI Contusioni più o meno gravi, almeno una volta nella vita, le abbiamo subite più o meno tutti. Esse, in parole povere, rappresentano il risultato di un evento traumatico

Dettagli

In entrambe le sezioni vi sono domande a scelta multipla e domande aperte.

In entrambe le sezioni vi sono domande a scelta multipla e domande aperte. Facoltà di Agraria UNIPD Precorso Biologia 2011 Verifica le tue competenze Leggi attentamente il testo e rispondi alle domande che seguono. Le domande sono divise in due sezioni: le domande di competenza

Dettagli

L insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è

L insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è IL TRATTAMENTO LASER (ELVeS) DELLE VENE VARICOSE Dott. Alessandro MASTROMARINO L insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è rappresentata dalla comparsa delle varici

Dettagli

CLEARANCE. Il concetto di clearance esprime la efficacia della globalità dei nefroni nella eliminazione dei metaboliti filtrati dai glomeruli.

CLEARANCE. Il concetto di clearance esprime la efficacia della globalità dei nefroni nella eliminazione dei metaboliti filtrati dai glomeruli. CLEARANCE Il concetto di clearance esprime la efficacia della globalità dei nefroni nella eliminazione dei metaboliti filtrati dai glomeruli. Clearance of a bridge CLEARANCE La funzione glomerulare

Dettagli

METABOLISMO E SISTEMI ENERGETICI

METABOLISMO E SISTEMI ENERGETICI METABOLISMO E SISTEMI ENERGETICI 1 Obiettivi della lezione 1) Capire come l organismo converta il cibo che ingeriamo in ATP per fornire ai muscoli l energia che essi necessitano per contrarsi. 2) Esaminare

Dettagli

I Papillomavirus sono tutti uguali?

I Papillomavirus sono tutti uguali? Cos è il Papillomavirus? Il Papillomavirus è un microscopico nemico della tua salute. Attento, però, a non sottovalutare la pericolosità di questo microrganismo lungo solo 55 milionesimi di millimetro.

Dettagli

A livello della loro struttura chimica, come i grassi, anche i carboidrati sono composti ternari, formati cioè da tre molecole:

A livello della loro struttura chimica, come i grassi, anche i carboidrati sono composti ternari, formati cioè da tre molecole: I carboidrati costituiscono la fonte di energia principale per lo svolgimento di tutte le funzioni organiche (mantenimento della temperatura corporea, battito cardiaco, funzioni cerebrali, digestione,

Dettagli

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi

Dettagli

Elettroforesi. Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita.

Elettroforesi. Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita. Elettroforesi Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita. A qualunque ph diverso dal pi le proteine hanno una carica netta quindi,

Dettagli

GIORNATA CONTRO LA FIBRILLAZIONE ATRIALE. 3 ottobre 2015 Verona / Palermo

GIORNATA CONTRO LA FIBRILLAZIONE ATRIALE. 3 ottobre 2015 Verona / Palermo CONTRO LA 3 ottobre 2015 Verona / Palermo 2015 POSTER - LOCANDINA 32015 OTTOBRE VERONA - P.zza Cittadella PALERMO - P.zza Bologni 10:00-18.00 32015 OTTOBRE VERONA - P.zza Cittadella PALERMO - P.zza Bologni

Dettagli