VALUTAZIONE PREVISIONALE DI CLIMA ACUSTICO LEGGE n 447/95

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1 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI CLIMA ACUSTICO LEGGE n 447/95 RELATIVO A: PIANO DI LOTTIZZAIONE I.U.P. N TREVILLE NORD VIA CASTELLANA NEL COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO (TV) FOGLIO 17 MAPPALI N PROGETTISTI GEOM. BROSELLI / ARCH. CINEL DENNIS VIA SCOLARI, 56/D TREVILLE CASTELFRANCO VENETO COMMITTENTI: BELLON FRASSON GUIDOLIN PEGORIN - MIATELLO IL TECNICO COMPETENTE per. ind. Elvis Romano 1

2 INDICE 1. Quadro normativo 1.1 Premessa 1.2 Definizioni 1.3 Risanamento acustico 2. Caratteristiche costruttive e dell area 2.1 Caratteristiche del fabbricato e delle sorgenti di rumore presenti 2.2 Caratteristiche dell area 3. Livelli sonori del clima acustico 4. Conclusioni ALLEGATI Allegato 1: Allegato 2: Normativa di Legge Attestati taratura strumentazione e Tecnico Competente 2

3 1. QUADRO NORMATIVO 1.1 Premessa Il presente documento contiene la Valutazione Previsionale di Clima Acustico in seguito VPCA, relativamente alla situazione antecedente e quindi alla compatibilità acustica dell area con i limiti previsti dalla classificazione acustica del comune di Castelfranco Veneto, relativamente al progetto di realizzazione PIANO DI LOTTIZZAIONE I.U.P. N TREVILLE NORD VIA CASTELLANA NEL COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO (TV) FOGLIO 17 MAPPALI N , riferimento Progettisti GEOM. BROSELLI / ARCH. CINEL DENNIS VIA SCOLARI, 56/D TREVILLE CASTELFRANCO VENETO, vedi planimetrie seguenti. Classificazione secondo P.R.G. zona in classe C2.2 3

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7 Su incarico dello studio di progettazione e dei committenti, BELLON FRASSON GUIDOLIN PEGORIN - MIATELLO, il giorno 31 maggio 2013, è stato effettuato un sopralluogo sul sito e sono state eseguite le relative misurazioni fonometriche del clima acustico. Lo scopo è quello di determinare con rilevazioni fonometriche la qualità acustica dell area prescelta per l esecuzione dell opera PIANO DI LOTTIZZAIONE I.U.P. N TREVILLE NORD VIA CASTELLANA, quindi verificarne la fattibilità in ragione dei valori limite di immissione stabiliti dalla classificazione acustica del territorio comunale di Castelfranco Veneto (TV). Si è quindi proceduto alla redazione della presente relazione tecnica effettuata dal Per. Ind. Elvis Romano Tecnico Competente in Acustica Ambientale inserito in elenco Regione Veneto con il n 107. La valutazione del clima acustico è stata effettuata secondo quanto previsto dall art. 8 comma 3 e 4 L. 26 ottobre 1995, n. 447 Legge quadro sull inquinamento acustico, in relazione ai valori limite di immissione previsti dal D.P.C.M. 14/11/97 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore e secondo il D.M. 16/3/1998 relativamente alle Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico e osservando quanto riportato nella Delibera ARPAV n 3/2008 in materia di impatto acustico con particolare riferimento al Titolo III Valutazione Previsionale di Clima Acustico. 1.2 Definizioni La L. 447/95 stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell ambiente esterno e dell ambiente abitativo dall inquinamento acustico. La L. 447/95 contiene alcune definizioni (art. 2, comma 1), presentate nel seguito, che integrano quelle già date dal D.P.C.M e che, come tali, costituiscono un elemento di novità, in particolare per quanto concerne i valori di attenzione e i valori di qualità. Ambiente abitativo: Ogni ambiente interno ad un edificio destinato alla permanenza di persone o di comunità ed utilizzato per le diverse attività umane (ad eccezione delle attività produttive); Sorgenti sonore fisse: Gli impianti tecnici degli edifici e le altre installazioni unite agli immobili anche in via transitoria il cui uso produca emissioni sonore. Sono comprese nella definizione anche le infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali, marittime, industriali, artigianali, commerciali ed agricole, nonché i parcheggi; le aree adibite a stabilimenti di movimentazione merci; i depositi dei mezzi di trasporto di persone e merci; le aree adibite ad attività sportive e ricreative ; Sorgenti sonore mobili: tutte le sorgenti sonore non comprese nelle sorgenti sonore fisse; Valori limite di emissione: Il valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa ; Valori limite di immissione: Valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell ambiente abitativo o nell ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori. I valori limite di immissione sono distinti in: valori limite assoluti, determinati con riferimento al livello equivalente di rumore ambientale; valori limite differenziali, determinati con riferimento alla differenza tra il livello equivalente di rumore ambientale ed il rumore residuo; 7

8 Valori di attenzione: Valore di rumore che segnala la presenza di un potenziale rischio per la salute umana o per l ambiente ; Valori di qualità: Valori di rumore da conseguire nel breve, nel medio e nel lungo periodo con le tecnologie e le metodologie di risanamento disponibili, per realizzare gli obiettivi di tutela previsti dalla presente legge. 1.3 Risanamento acustico I provvedimenti per la limitazione delle emissioni sonore, di natura amministrativa, tecnica, costruttiva e gestionale, consistono in (art. 2, comma 5): prescrizioni relative ai livelli sonori ammissibili, ai metodi di misurazione del rumore, alle regole applicabili alla fabbricazione; procedure di collaudo, omologazione, certificazione che attestino la conformità dei prodotti alle prescrizioni relative ai livelli sonori ammissibili; interventi di riduzione del rumore, alla fonte e passivi, nei luoghi di immissione o lungo la via di propagazione del rumore; piani dei trasporti urbani e piani del traffico; pianificazione urbanistica, interventi di delocalizzazione di attività rumorose. Negli articoli 3, 4, 5 e 6, la legge 447/95 fissa le competenze in materia di inquinamento acustico spettanti rispettivamente allo Stato, alle Regioni, alle Province e ai Comuni. Ai Comuni spetta, in particolare, la classificazione del territorio comunale secondo i criteri previsti dall art. 4, comma 1, lettera a) e dal D.P.C.M , l adozione dei piani di risanamento acustico (approvati dal consiglio comunale). I piani di risanamento acustico devono contenere le seguenti informazioni (art. 7, comma 2): individuazione della tipologia ed entità dei rumori presenti; individuazione dei soggetti a cui compete l intervento di risanamento; indicazione delle priorità, delle modalità e dei tempi di risanamento; stima degli oneri finanziari e dei mezzi necessari; eventuali misure cautelari a carattere d urgenza per la tutela dell ambiente e della salute pubblica. 2. CARATTERISTICHE DEL FABBRICATO E DELL AREA 2.1 Caratteristiche costruttive Per quanto concerne la struttura del fabbricato ad uso residenziale come indicato dai progettisti sarà realizzato nel pieno rispetto dei valori limite previsti per tali ambienti come requisiti acustici e realizzata alla regola d arte. Per ulteriori dati progettuali vedi relazione tecnica e tavole specifiche redatte dai Progettisti. Nelle pagine seguenti si riportano le planimetrie per l inquadramento dell area e di progetto. 8

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10 Vista satellitare dell area 10

11 2.2 Caratteristiche dell'area e del ricettore Il comune di Castelfranco Veneto (TV) a seguito dell adozione del piano di classificazione acustica del territorio e delle norme tecniche e come previsto da art. 8 punto 3 della L. 447/95, richiede la VCPA per la realizzazione del progetto sopra riportato. Durante il sopralluogo, non SONO STATE INDIVIDUATE sorgenti specifiche riconducibili ad attività produttive o artigianali. La linea ferroviaria più prossima si trova verso il lato est della lottizzazione a circa 350m, tale dal sopralluogo non è stata percepita come fonte di rumore. La principale sorgente sonora è stata individuata nella via Castellana che passa da nord/est a sud/ovest delle lottizzazione con punti più prossimi alla stessa a circa 45 e 35 m. Vista sorgente citata evidenziata in gialla mentre i puntini rossi indicano i punti più prossimi della lottizzazione alla sorgente viabilità di Via Castellana. Oltre a tale sorgente non sono stati individuate fonti di rumore specifiche attribuibili ad attività commerciali, il rumore percepito è dovuto al traffico stradale. Sono stati registrati alcuni sorvoli di aeromobili. Non sono presenti nelle vicinanze infrastrutture aeroportuali. L area prevista è di tipo residenziale come riportato anche nel PRG. 11

12 Nel presente VPCA è stato rilevato il rumore in facciata edificio dei due futuri edifici più prossimi alla sede stradale di via Castellana (in seguito indicati in planimetria) quindi nei punti più prossimi alla maggiore fonte di rumore. E stato inoltre eseguito un punto al centro della lottizzazione. Il microfono è stato posizionato nel punto più prossimo al futuro edificio ed esposto sul lato di via Castellana ad un altezza di circa 4 m. I livelli saranno confrontati con i vigenti limiti stabiliti dalla classificazione acustica comunali al fine di determinare la compatibilità nel contesto di realizzazione. Considerato i livelli sonori rilevati, si è ritenuto sufficiente un rilievo spot per caratterizzare la rumorosità dell area. Si riporta una vista satellitare dell area in oggetto il pallino rosso indica il punto di rilevazione del clima acustico. Punto di rilevazione del clima acustico Condizioni meteo giornate di rilevazione clima acustico 12

13 Le condizioni meteo sono risultate idonee durante la campagna di misura, è stata condotta sempre in assenza di precipitazioni atmosferiche con bava di vento. La velocità del vento è risultata sempre inferiore a 5 m/s, la misura della velocità dell aria è stata eseguita utilizzando una centralina microclimatica prodotta da L.S.I. - Settala Premenugo (MI), alla quale è stata collegata una sonda anemometrica a filo caldo. Il comune di Castelfranco Veneto (TV) ha adottato la classificazione acustica del territorio comunale come previsto dalla legge 447/95, approvando il Piano di Classificazione Acustica del Territorio con deliberazione del Consiglio Comunale n 103 del 31/07/2003 e variante del 18/11/

14 ESTRATTO PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA CASTELFRANCO VENETO Si riportano i limiti di zona stabiliti dal D.P.C.M Confini di proprietà futuri locali Classe III, valore di emissione: Periodo diurno: 60 db(a) Periodo notturno: 50 db(a) Confini di proprietà futuri locali Classe II, valore di emissione: Periodo diurno: 55 db(a) Periodo notturno: 45 db(a) 3. CARATTERIZZAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO La misura del rumore è stata eseguita in conformità alle norme tecniche stabilite dall art. 3 del DM 16 marzo 1998 e, in particolare, dall allegato B per quanto attiene ai criteri e alle modalità di esecuzione delle misure. Il rilevamento dei livelli di rumore è stato eseguito misurando il livello sonoro equivalente Leq [db(a)] in scala di ponderazione "A", come definito dal DM 16/03/98 allegato A punto 8, escludendo gli eventi sonori di natura eccezionale rispetto al valore ambientale della zona. I rilievi fonometrici sono stati eseguiti usando la tecnica del campionamento, avendo cura di estendere il tempo di misura TM per un arco di tempo sufficiente a garantire la rappresentatività della misura in relazione alle caratteristiche della sorgente e del rumore di fondo. Il rilevamento dei livelli di rumore è stato eseguito cercando di individuare i periodi più rappresentativi per determinare il rumore dell area, in corrispondenza del luogo più disturbato, senza tenere conto di eventi eccezionali che potevano inficiarne la validità. 14

15 Tutte le misurazioni sono state effettuate posizionando il microfono a circa 4 m di altezza dal suolo, collegato al fonometro con cavo di lunghezza tale da consentire all operatore di rimanere a oltre 3 m di distanza, ed è stato munito di cuffia antivento. Il microfono è stato orientato verso le sorgenti di rumore. Le misure fonometriche del clima acustico sono state eseguite il giorno 31 maggio 2013, nel periodo di riferimento diurno con tempo di osservazione dalle alle (per i tempi di misura vedi grafico tracciato time-history). Nel periodo notturno sono stati ripetuti i rilievi nel punto più critico al fine di verificare il rispetto dei valori limite notturni. Il tempo di misura è stato ritenuto sufficiente per determinare il clima acustico della zona, osservando l area, la tipologia delle sorgenti e l andamento del rumore è da ritenersi pertanto idoneo al confronto con i limiti di zona. Il tempo di misura TM, scelto in funzione delle caratteristiche del rumore emesso e di durata sufficiente a garantire la rappresentatività delle misure stesse. I rilievi fonometrici sono stati eseguiti dal perito industriale Elvis Romano, Tecnico Competente in Acustica Ambientale (inserito nell elenco con il n Regione del Veneto). Per i rilievi fonometrici è stata impiegata la seguente strumentazione: Γ Γ Fonometro integratore digitale con analizzatore Real-Time, produttore 01dB-Stell modello SOLO MASTER, n. serie 10115, conforme alla norma IEC (2002) nuovo standard internazionale relativo ai fonometri e norme IEC e (2000) di classe 1, analizzatore real-time conforme alla norma IEC 1260 di classe 0; calibratore di livello sonoro 01dB modello CAL 21 matricola conforme alle nome CEI 29-4 di classe 1; Il sistema microfonico e il calibratore sono stati tarati il giorno 14 giugno 2011 presso il Centro di Taratura S.I.T. n 62 MODULO UNO SRL Torino (TO). La strumentazione impiegata per i rilievi fonometrici è stata soggetta a calibrazione di controllo come previsto dalla norma IEC 942:1988 prima e dopo le misure con esito positivo. Segnale di riferimento Strumento Livello sonoro inizio ciclo rilievi Livello sonoro fine ciclo rilievi Differenza Differenza massima ammessa (D.M. 16/03/98) Esito calibrazione 94,0 db a 1KHz Solo master 94,0 94,2 + 0,2 ± 0,5 db Positivo 15

16 Si riportano nelle tabelle successive i risultati dei rilievi fonometrici di clima acustico Tutte le misure sono da arrotondate a 0,5 db. CLIMA ACUSTICO Periodo diurno punto 1 - rilievo presso future abitazioni più prossime a via Castellana 35 m File per_26 Inizio 31/05/ Fine 31/05/ Canale Tipo Wgt Unit Leq Lmin Lmax L90 #26 Leq A db 47,6 36,4 60,4 40,2 #26 [Min] 630Hz 29.5dB k 2 k 4 k 8 k 16 k #26 Leq 500ms A VEN 31/05/13 15h28m24s dB VEN 31/05/13 15h58m48s dB h30 15h35 15h40 15h45 15h50 15h55 Note sulla misurazione del cima acustico, registrate durante l esecuzione del rilievo del clima acustico, è stato riscontrato: sono sorvolati 2 aeromobili; il traffico stradale è di tipo di attraversamento. 16

17 CLIMA ACUSTICO Periodo diurno punto 2 - rilievo presso future abitazioni più prossime a via Castellana 40 m Punto maggiormente schermato da altri edifici esistenti rispetto alla strada. File per_27 Inizio 31/05/ Fine 31/05/ Canale Tipo Wgt Unit Leq Lmin Lmax L90 #37 Leq A db 44,9 30,6 68,2 36,5 #37 [Min] 500Hz 20.8dB k 2 k 4 k 8 k 16 k #37 Leq 1s A VEN 31/05/13 16h13m dB VEN 31/05/13 17h28m dB h20 16h30 16h40 16h50 17h00 17h10 17h20 Note sulla misurazione del cima acustico, registrate durante l esecuzione del rilievo del clima acustico, è stato riscontrato: abbaiare di un cane nelle proprietà limitrofe; il traffico stradale è di tipo di attraversamento. 17

18 Periodo diurno punto 3 - rilievo in centro lottizzazione File per_25 Inizio 31/05/ Fine 31/05/ Canale Tipo Wgt Unit Leq Lmin Lmax L90 #25 Leq A db 43,8 35,7 56,3 39,8 #25 [Min] 630Hz 30.0dB k 2 k 4 k 8 k 16 k #25 Leq 500ms A VEN 31/05/13 14h56m12s dB VEN 31/05/13 15h15m43s dB h58 15h00 15h02 15h04 15h06 15h08 15h10 15h12 15h14 Note sulla misurazione del cima acustico, registrate durante l esecuzione del rilievo del clima acustico, è stato riscontrato: abbaiare di un cane nelle proprietà limitrofe; il traffico stradale è di tipo di attraversamento. 18

19 Periodo notturno punto 1 - rilievo presso future abitazioni più prossime a via Castellana 35 m File per_28_n Inizio 31/05/ Fine 01/06/ Canale Tipo Wgt Unit Leq Lmin Lmax L90 #11 Leq A db 40,5 33,5 56,8 36,7 #11 [Min] 630Hz 21.3dB k 2 k 4 k 8 k 16 k #11 Leq 500ms A VEN 31/05/13 23h40m31s dB SAB 01/06/13 00h10m31s dB h45 23h50 23h55 00h00 00h05 00h10 Note sulla misurazione del cima acustico, registrate durante l esecuzione del rilievo del clima acustico, è stato riscontrato: sono sorvolati 2 aeromobili; il traffico stradale è di tipo di attraversamento. Lo spettro sonoro segnala la presenza di rumore dovuto al frinire dei grilli (freq. 5 e 8 Khz). 19

20 4. CONCLUSIONI Si riportano di seguito le conclusioni a seguito della valutazione del clima acustico. I valori di clima acustico rilevati nell area in oggetto SONO CONFORMI AI LIMITI DI ZONA PREVISTI DAL PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO (tv) per le aree in classe II e III, rispettivamente 55/45 60/50 db(a) periodo diurno/notturno. Il clima acustico, risulta inferiore al valore limite di immissione previsto nel periodo DIURNO per le aree di classe II, limite più restrittivo. Il clima acustico, risulta inferiore al valore limite di immissione previsto nel periodo NOTTURNO per le aree di classe II, limite più restrittivo nel punto di maggior esposizione al traffico stradale. Considerato che il rumore presente nell area è conforme ai valori limite stabiliti dalla classificazione acustica del comune di Castelfranco Veneto, possiamo considerare l area della valutazione come idonea alla realizzazione dell opera in oggetto e non si rendono necessari interventi preventivi di mitigazione del rumore. La presente valutazione è valida nelle condizioni definite nella presente relazione nei precedenti punti, qualsiasi variazione necessita di una revisione della valutazione. Riese Pio X, 13 giugno 2013 IL TECNICO COMPETENTE per. ind. Elvis Romano 20

21 ALLEGATO 1: NORMATIVE DI LEGGE Si riassumono nelle tabelle 1A e 1B successive i valori limite massimi di immissione e i valori limite di emissione del livello sonoro equivalente, fissati in relazione alla diversa destinazione d'uso del territorio, previsti rispettivamente dalle tabelle C e B del D.P.C.M 14 novembre A titolo informativo si riportano anche i valori di qualità in tabella 1C, previsti dalla tabella D del citato Decreto presidenziale. TABELLA 1A: LIMITI MASSIMI DI IMMISSIONE DEL LIVELLO SONORO EQUIVALENTE RELATIVO ALLE CLASSI DI DESTINAZIONE D'USO DEL TERRITORIO DI RIFERIMENTO CLASSE DI DESTINAZIONE DEL TERRITORIO TEMPO DI RIFERIMENTO Diurno h LEQ db(a) Notturno h LEQ db(a) I - Aree particolarmente protette (aree ospedaliere, scolastiche, di riposo, aree rurali) II - Aree prevalentemente residenziali (aree urbane senza attività industriali e artig.) III - Aree di tipo misto (aree urbane senza attività industriali e con poche attività artig.) IV - Aree di intensa attività umana (aree con piccole industrie e attività artig. e comm.) V - Aree prevalentemente industriali (aree con insediamenti industr. e poche abitazioni) VI - Aree esclusivamente industriali (aree con insediamenti industr.senza abitazioni) TABELLA 1B: VALORI LIMITE DI EMISSIONE DEL LIVELLO SONORO EQUIVALENTE RELATIVO ALLE CLASSI DI DESTINAZIONE D'USO DEL TERRITORIO DI RIFERIMENTO CLASSE DI DESTINAZIONE DEL TERRITORIO TEMPO DI RIFERIMENTO Diurno h LEQ db(a) Notturno h LEQ db(a) I - Aree particolarmente protette (aree ospedaliere, scolastiche, di riposo, aree rurali) II - Aree prevalentemente residenziali (aree urbane senza attività industriali e artig.) III - Aree di tipo misto (aree urbane senza attività industriali e con poche attività artig.) IV - Aree di intensa attività umana (aree con piccole industrie e attività artig. e comm.) V - Aree prevalentemente industriali (aree con insediamenti industr. e poche abitazioni) VI - Aree esclusivamente industriali (aree con insediamenti industr. senza abitazioni)

22 TABELLA 1C: VALORI DI QUALITA DEL LIVELLO SONORO EQUIVALENTE RELATIVO ALLE CLASSI DI DESTINAZIONE D'USO DEL TERRITORIO DI RIFERIMENTO CLASSE DI DESTINAZIONE DEL TERRITORIO TEMPO DI RIFERIMENTO Diurno h LEQ db(a) Notturno h LEQ db(a) I - Aree particolarmente protette (aree ospedaliere, scolastiche, di riposo, aree rurali) II - Aree prevalentemente residenziali (aree urbane senza attività industriali e artig.) III - Aree di tipo misto (aree urbane senza attività industriali e con poche attività artig.) IV - Aree di intensa attività umana (aree con piccole industrie e attività artig. e comm.) V - Aree prevalentemente industriali (aree con insediamenti industr. e poche abitazioni) VI - Aree esclusivamente industriali (aree con insediamenti industr. senza abitazioni) In mancanza di un piano di zonizzazione del territorio comunale secondo le tabelle 1A e 1B, si applicano in via transitoria i limiti di accettabilità indicati in tabella 2. VALORI LIMITE DIFFERENZIALI DI IMMISSIONE Per le aree non esclusivamente industriali ovvero per le aree di classe I - V, oltre ai limiti massimi assoluti per il rumore, sono stabilite anche le seguenti differenze da non superare tra il livello equivalente del rumore ambientale e quello del rumore residuo (criterio differenziale), misurati all'interno dell'ambiente abitativo. Tali limiti sono stati fissati dall art. 4 D.P.C.M. 14/11/97 come segue: a) Periodo diurno: 5 db(a) b) Periodo notturno: 3 db(a) Il criterio differenziale non si applica se all interno dell ambiente abitativo sono rispettati i seguenti limiti, in quanto ogni effetto del rumore è da ritenersi trascurabile. a) Finestre aperte: diurno: notturno: b) Finestre chiuse: diurno: notturno: rumore ambientale < 50 db(a); rumore ambientale < 40 db(a). rumore ambientale < 35 db(a); rumore ambientale < 25 db(a). ecnico Competente in Acustica Ambientale iscritto elenco Regione Veneto n 107

23 ecnico Competente in Acustica Ambientale iscritto elenco Regione Veneto n 107

24 ecnico Competente in Acustica Ambientale iscritto elenco Regione Veneto n 107

25 ecnico Competente in Acustica Ambientale iscritto elenco Regione Veneto n 107

D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore.

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