Appunti corso venditori agg. 2013

Transcript

1 agg S. Padana Superiore 280A Vimodrone. T F customerservice@depadova.it.

2 FILOSOFIA In oltre 50 anni di attività De Padova è rimasta fedele alla filosofia delle origini: il design come strumento per diffondere un emozione. De Padova è da sempre espressione di una cultura dell abitare che non è né costrizione né adesione alle mode o alle novità formali o tecnologiche, ma è il piacere di vivere in ambienti che siano la proiezione dei desideri, dei gusti, dello stile di vita di chi sceglie i suoi prodotti. Dar forma e vita agli spazi in cui viviamo, creare ambienti eleganti in cui si respirino l atmosfera e il calore di casa, determinano da sempre le scelte di prodotti,complementi e accessori. La collezione è De Padova nasce dall ispirazione ai grandi classici del design, dall amore per l artigianato e gli oggetti di memoria, dalla ricerca unita all innovazione. Una varietà di prodotti che, pur nella loro diversità, appaiono legati da uno stesso filo conduttore, che attraversa gli ambienti domestici, gli uffici e i luoghi pubblici esprimendo uno stile sempre in sintonia con chi vi abita e vi lavora. Questa è l unicità dello stile De Padova. ORIGINI De Padova fu fondata nel 1956, anno in cui Maddalena e Ferdinando De Padova aprirono un piccolo negozio in via Montenapoleone a Milano, decidendo di importare mobili scandinavi. Gli anni 50 segnarono l inizio della modernizzazione dell Italia che si avviò a diventare un paese industriale. Furono gli anni che videro grandi trasformazioni sociali e cambiamenti nei modi di vita. Spinti da una forte passione per le novità e da una sensibilità attenta e curiosa, Maddalena e Ferdinando divennero portatori di una cultura dello spazio e della vita domestica che rispecchiava questa voglia di cambiamento e l élite borghese e intellettuale italiana non aspettava altro che accogliere in casa questi segni: avere un prodotto De Padova significava essere aperti e moderni. Nei decenni successivi l azienda si è sviluppata producendo dapprima su licenza la più qualificata collezione americana di mobili per casa e ufficio Herman Miller, disegnata da Charles Eames, George Nelson e Alexander Girard e poi iniziando a produrre la propria collezione attraverso la fortunata collaborazione con grandi designer quali Vico Magistretti, Achille Castiglioni, Dieter Rams, Marco Zanuso Jr, Thomas Sandell, Studio Cerri & Associati, Patricia Urquiola, Jasper Morrison, Naoto Fukasawa, Vincent Van Dyusen, Monica Förster e altri ancora... DE PADOVA OGGI La filosofia delle origini e principi ispiratori, costituiscono tutt oggi i criteri che guidano la scelta e lo sviluppo dei prodotti della collezione De Padova. L azienda intende veicolare un messaggio legato a un modo di abitare che ancora oggi vuole distinguersi e differenziarsi attraverso il design inteso non come pura sperimentazione, ma come evocazione di un emozione, rimando storico, suggerimento di uno stile di vita, riferimento a un mondo di appartenenza. La scelta di avere una distribuzione selettiva e di fare una comunicazione molto mirata è legata all intento di continuare a rivolgersi a un pubblico élitario, conoscitore e estimatore dei valori che l azienda da sempre intende comunicare. 2

3 I PRODOTTI Tutti i prodotti della collezione De Padova hanno caratteristiche che li accomunano quali l eleganza del design, la leggerezza delle linee, la naturalità dei materiali, l artigianalità della lavorazione, la ricerca tecnologica. Classicità e innovazione sono sempre presenti nei prodotti legati l un l altro da un fil rouge che li rende sempre abbinabili e accostabili in infinite combinazioni. Questi due filoni tematici hanno portato alle diverse realizzazioni e coesistono in tutti i prodotti. Il primo filone è quello classico, di memoria, da cui sono nati prodotti ispirati alla tradizione e alla classicità con linee rassicuranti e morbide. Alla base del successo di questi prodotti (per es.: Raffles, Chesterfield, Silver) ci sono grandi intuizioni e ispirazioni, ricerca e amore per la tradizione, curiosità, abilità nel rispettare proporzioni classiche riattualizzandone le forme attraverso il design e la scelta di nuovi materiali. Il secondo filone è quello innovativo, tecnologico. Anni di studio, di ricerca avanzata, di collaborazioni con partner affidabili hanno portato alla realizzazione di prodotti con altissime prestazioni. De Padova introduce per prima il concetto di sfoderabilità, sviluppa e perfeziona la scomponibilità degli imbottiti, unisce tecnologie evolute a fattezze artigianali. Da questa instancabile ricerca sono nati prodotti dalle linee moderne, di grande immagine, con dettagli estremamente curati e sedute di grande comfort. DIVANI REGENT S (1983) Classico dei divani dalle forme rassicuranti, da sempre conosciuto nella versione di velluto e passamaneria. Maddalena De Padova lo ha reinterpretato dandogli un immagine più leggera, rinnovata anche grazie all uso di tessuti freschi come la tela jeans bianca, che ne hanno sancito il successo. CHESTERFIELD 04 (1983) Rivisitazione di un modello inglese, evoca l amore per la tradizione del suo paese di origine. Il disegno classico è stato riattualizzato nelle proporzioni e nella forma e il risultato è un divano confortevole e di grande immagine. RAFFLES (Vico Magistretti, 1988) Ispirato a un divano classico inglese è stato reinterpretato nelle dimensioni, soprattutto della seduta, e nelle linee rese più eleganti e moderne dalla sapiente mano di Vico Magistretti. Raffles appartiene alla stessa categoria di divani a cui appartiene il Regent s ma le diverse caratteristiche ne consentono un uso differente, è il classico divano cuccia adatto a lunghe letture o a serate davanti alla TV. TUAREG (Vico Magistretti, 1994) Forme e linea di grande eleganza, componibilità e ingombri ridotti sono le caratteristiche più apprezzate di questo prodotto, che deve il nome Tuareg ai suoi cuscini sinuosi che ricordano al designer le dune di sabbia del deserto. HOVERCRAFT (1996) Divano dalle forme classiche, di grande comfort, leggerezza, morbidezza. Forme e caratteristiche sempre attuali, prerogative anche degli imbottiti più recenti, che hanno contribuito al successo di questo prodotto negli anni. PALESTRO (Vico Magistretti, 1998) Prende il nome dalla realtà milanese del suo designer Vico Magistretti. Proporzionato e semplice, arreda gli ambienti con eleganza ed è risconoscibile per l inconfondibile dettaglio del suo cuscino. ASSUAN (Vico Magistretti, 2000) Perfetta sintesi di immagine e comfort, grazie alla sue linee moderne e all estrema cura dei dettagli e delle cuciture, ai materiali e allo studio delle proporzioni. Ideali per l arredo di spazi che vogliono evocare un immagine moderna e di design. ZIP! (Vico Magistretti con Birgit Lohmann, 2003) Nasce dall idea di realizzare un divano con un rivestimento dalla manutenzione facile e veloce. Quattro teli separati chiusi da una zip compongono il rivestimento rendendo la sfoderabilità un operazione semplicissima ed immediata. Costi contenuti e tessuti colorati ne fanno un divano ideale per un target giovane e informale. POUF CAPITONNE (2004) Ispirato a un pezzo di antiquariato, era il pouf della casa de Il Gattopardo. Prodotto dall immagine ricca e classica, vanta una lavorazione accurata e interamente artigianale. 3

4 PILLOW (Vico Magistretti, 2004) Divano informale e di grande comodità, presentato in tessuti freschi e volutamente stropicciati. Ha un immagine leggera e confortevole che ha riscontrato un grande successo da parte del pubblico più giovane, ma non solo, grazie ai suoi ingombri ridotti e alla sua seduta che lo rende un divano perfetto per la conversazione. SQUARE (2004) Divano sofisticato ispirato a un modello di George Nelson con delle proporzioni armoniose e seduta di grande comodità, nonostante le dimensioni contenute. I cuscini e il fusto, interamente rivestiti in pelle anche nella parte inferiore, lo rendono prezioso nei dettagli. BERGER-BERGERE (Patricia Urquiola, 2007) Sistema di sedute progettato da Patricia Urquiola. Il progetto iniziale della poltrona Bergère nasce dalla specifica richiesta dell azienda di riproporre rinnovata questa precisa tipologia di seduta che nella memoria degli arredamenti rappresenta la poltrona per eccellenza. La Bergère con pouf si ispira alle forme della tradizione: è una poltrona imbottita con base in metallo e rivestita in tessuto sfoderabile. La seduta permette una doppia inclinazione: una posizione di conversazione e una di riposo. Dallo stampo della Bergère nasce il Divano Berger con lo schienale alto e la base fissa sempre in acciaio cromato. SUITE (2008) Un divano dalle linee semplici, comodo e accogliente. Dall ingombro esterno contenuto, è adatto per essere facilmente inserito in contesti domestici, ma anche nelle forniture. Lo schienale è perpendicolare alla seduta e permette di appoggiare il divano a parete, economizzando lo spazio anche grazie a una ridotta profondità. Il sedile e lo schienale sono integrati nella scocca. ATALANTE (Jasper Morrison, 2009) E un programma di imbottiti componibili con moduli lineari e ad angolo di diverse misure. Privilegia le proporzioni dei singoli elementi e l armonia dell insieme oltre al comfort della seduta. Molto particolare è l assemblaggio dello schienale sulla seduta che crea un segno caratteristico ed esclusivo. I moduli permettono infinite composizioni adatte ad ogni ambiente, sia per dimensioni che per caratteristiche estetiche. E molto facile disassemblare una composizione e farne un altra, così come è facile sfoderare i moduli per lavare o sostituire i rivestimenti. CHAT (Carlo Colombo, 2010) Un divano molto confortevole, pensato per un ambiente domestico contemporaneo e conviviale. La seduta profonda ha cuscini morbidi imbottiti in piuma d oca e poliuretano espanso, per garantire il massimo del comfort. Il bracciolo imbottito è risvoltato sul telaio sottile, in acciaio cromato. I grandi cuscini volanti lo completano. TOMO (Naoto Fukasawa, 2010) Compatto nella forma e lineare nella grafica, Tomo in giapponese amico - è una proposta dal sapore minimalista per ambienti privati o spazi pubblici. Il telaio in tubolare di alluminio rinforzato in acciaio è il risultato di sofisticate tecniche costruttive e unisce la leggerezza della linea a una grande resistenza. I braccioli a sbalzo, indipendenti dallo schienale e dalla seduta, possono sostenere anche carichi elevati. L imbottitura in poliuretano espanso lo rende un divano comodo per la conversazione e per l attesa. Il rivestimento è completamente sfoderabile. PILOTIS (Philippe Nigro, 2012) La struttura del divano è composta da cinque gambe che gravitano attorno al sedile imbottito. Inclinate, come i sostegni di una costruzione, queste gambe in legno massello, potenti e stabili, evocano la solidità e la stabilità del cuore morbido e soffice del divano, creando un dialogo tra il supporto e il supportato, tra interno e esterno. Unico nel suo design, il divano diventa protagonista della zona giorno, per creare un angolo raccolto in un grande living o disegnare uno spazio speciale dedicato al relax. YUVA (Aksu/Suardi, 2012) Divano, dalle linee morbide e arrotondate, nasce dal desiderio di ridurre, semplificare, portare all essenziale il prodotto partendo, progettualmente, dall osservazione di un cuscino. È un cuscino infatti che si ancora alla base, definendo lo schienale e i braccioli. E sempre lo stesso cuscino costituisce la seduta adagiandosi semplicemente sulla struttura. Gli angoli arrotondati sottolineano le forme morbide e domestiche rendendo il divano adatto ad ambienti contemporanei dal gusto informale. L imbottitura sostenuta ma allo stesso tempo soffice ne garantisce il comfort. Le dimensioni irregolari degli elementi di seduta e schienale sono tutti must che contribuiscono a dare all oggetto un carattere unico. 4

5 POLTRONE TATTOMI (Jan Armgardt e Ingo Maurer 1985) Tre in uno. Poltrona, chaise longue e letto. Più funzioni rese possibili dalla diversa inclinazione dei vari elementi del telaio. Per un ospite inatteso, per una sosta che si trasforma in sonno. Un gesto e oplà, Tattomi si dispiega e si ripiega. Una linea minimal d ispirazione giapponese. SUSANNA (Vico Magistretti 1990). Poltrona di ispirazione classica dagli ingombri contenuti resa fresca dall utilizzo di tessuti come la tela jeans bianca. CLUB (1998) E la poltrona come tutti la immaginano. La seduta profonda e soffice, grazie all imbottitura in piuma d oca, la rende molto comoda. Le curve morbide dei braccioli e dello schienale hanno una linea senza tempo. Un comfort antico con quel qualcosa in più: i piedini di alluminio satinato danno un tocco di modernità. LOUISIANA (Vico Magistretti, 1993) L idea della sella di cavallo nasce durante il periodo in cui Vico Magistretti trascorre molto tempo in Inghilterra. La sella è eseguita con impunture e arrotondamenti tipici dell espressione di una grande abilità artigianale nella lavorazione del cuoio e avvolge la struttura portante della poltrona formata da una scocca di poliuretano e balestre d acciaio. Nata all inizio degli anni 90, ha rilanciato l uso della comodissima poltrona con pouf, concetto che vantava antesignani illustri come la longue chair disegnata da Eames. TONDO (Vico Magistretti con Birgit Lohmann, 2002) Uno schienale alto, un comodo poggiatesta. La classica bergère in chiave attuale è compatta, semplice nel disegno e lieve nella presenza. Due linee curve tracciano i braccioli e i fianchi che diventano sponde per proteggersi dall esterno. BASKET (Vico Magistretti, 2004) Ispirata al design scandinavo, la sua linea curva è grafica, con schienale e braccioli avvolgenti. La poltroncina Basket ha personalità per stare anche da sola. Trasformista per carattere cambia umore a seconda della base: girevole per essere dinamici in ufficio, a dondolo per quel po di humor ovunque. BISTRO (Vico Magistretti, 2005) Dimensioni contenute e grande comfort rendono questa poltroncina particolarmente indicata per grandi forniture, per l arredo di locali o spazi comuni. E di facile manutenzione e vanta dettagli preziosi come lo schienale curvato in masselo di betulla impiallacciato wengè. SPRING LOW (Damian Williamson, 2007) La poltroncina in legno è l elaborazione del progetto della sedia Spring. Le caratteristiche di flessibilità e leggerezza sono state sapientemente declinate nel nuovo progetto. Il bracciolo a sbalzo consente allo schienale di mantenere l elasticità che costituisce la cifra stilistica già presente nella sedia: Spring come molla. L imbottitura della seduta, visivamente molto sottile, riserva un inaspettata sorpresa di comfort e morbidezza accomodandosi. E infatti parzialmente nascosta nella struttura del telaio. SEDIE MAROCCA (Vico Magistretti, 1987) Ispirata alle sedute delle osterie Friulane, reinterpretata in una versione in cui i colori, le proporzioni e i dettagli la rendono più raffinata ed elegante. Ha una lavorazione artigianale molto particolareggiata e preziosa. SILVER (Vico Magistretti, 1989) Pietra miliare della collezione De Padova, nasce alla fine degli anni 80 e si ispira ad una sedia molto amata da Magistretti: la Thonet. Vengono rispettate il disegno e le proporzioni ma utilizzati materiali diversi quali l alluminio e il polipropilene per creare un prodotto comodo, leggero, versatile, resistente ideale per qualsiasi ambiente. La sedia Silver è da anni la più utilizzata per importanti e prestigiose forniture realizzate in Italia e nel mondo. URAGANO (Vico Magistretti, 1992) E ispirata alle seggioline classiche per bambini in bambù. La tradizionale struttura in bambù è stata sostituita da una struttura in legno colorato all anilina con intrecci in midollino naturale che creano movimento di morbide curve. La lavorazione artigianale è di tradizione italiana. 5

6 INCISA e SERBELLONI (Vico Magistretti, 1992/1994) Incisa è la capostipite delle poltrone, disegnate da Vico Magistretti, ispirate al mondo dell ippica (seguiranno nel 1993 Louisiana e nel 1994 Serbelloni, la versione direzionale di Incisa). La versione della prima poltroncina Incisa fu presentata con l interno in tessuto imbottito trapuntato con il disegno e i colori caratteristici delle coperte sottosella. La sella è eseguita con impunture e arrotondamenti tipici dell espressione di una grande abilità artigianale nella lavorazione del cuoio e avvolge la struttura portante della poltrona formata da una scocca di poliuretano e balestre d acciaio. FLOWER (Vico Magistretti con Patricia Urquiola, 1996) Flower è la versione in tessuto della sedia Incisa: il cuoio è stato sostituito dal tessuto e la scocca è stata ingentilita da una piega sul bracciolo che ne modifica le linee rendendole più leziose e femminili. Il risultato è una seduta nuova e fresca presentata in tanti colori. POLLACK (Vico Magistretti, 1998) Continua il filone di ispirazione classica. La Pollack si ispira alla forma e alle proporzioni della sedia in legno Carimate, disegnata da Magistretti per il Golf Club di Carimate. La seduta viene però riempita con uno schiumato in poliuretano espanso che la rende più morbida e confortevole anche grazie allo schienale flessibile. Sedia di grande successo ideale per la casa e per le grandi forniture. CIRENE (Vico Magistretti, 1999) Una sedia semplice, confortevole e versatile con scocca in multistrato di faggio curvato. La leggerezza delle linee la rende bella ed elegante. CIRENE 03 (Vico Magistretti, 2003) Realizzata interamente in legno con un immagine più ricca e preziosa, ha vinto il premio Catas per la sua lavorazione tecnicamente sofisticata, ispirata alla lavorazione del faggio curvato tipica del design nordico e interamente rifinita a mano. WORK (Vico Magistretti, 2005) Poltroncina da ufficio. Ispirata alla linea della poltroncina Cirene è imbottita, regolabile in altezza e declinata in tutte le versioni adatte a soddisfare la richiesta di una poltrona operativa a norma UNIEN1335-3:2000. SPRING (Damian Williamson, 2006) E il primo progetto del giovane designer inglese per De Padova. La leggerezza e la semplicità delle linee sono le caratteristiche che meglio definiscono questa sedia impilabile realizzata in massello di frassino. Il disegno dello schienale permette di sfruttare l elasticità naturale del legno. LAVENHAM (Patricia Urquiola, 2008) Sedia fissa con braccioli. Il nome Lavenham è un omaggio alla cittadina inglese nel Suffolk patria dell azienda che ha inventato il soprabito in tessuto sintetico lavorato diamond quilt a cui si ispira il disegno matelassé della seduta. La scocca, in materiale plastico stampato, si distingue per un elevata resistenza meccanica, è inoltre realizzata con materiale riciclato e riciclabile al 100%. Il disegno della struttura in tubolare metallico consente alla sedia di essere impilata. OLIMPIA (2008) Sgabello impilabile. Questo progetto nasce dall esigenza di completare la proposta De Padova con uno sgabello per la casa e per gli spazi pubblici in sintonia con il resto della collezione. Proposto in tre varianti di colore. La struttura a slitta in acciaio cromato lucido, con poggiapiedi in acciaio inox, ne permette l impilabilità. LAVENHAM EXECUTIVE (Patricia Urquiola, 2010) Per tavoli da pranzo e da riunione, o per la scrivania. Lavenham Executive riprende sul retro della scocca il decoro trapuntato della sedia Lavenham. Una poltroncina versatile e trasformista: nuda, con un piccolo cuscino, o vestita da una housse matelassé, da mettere e togliere con un gesto. La base gioca con materiali e finiture. Le gambe sono in frassino tinto rovere, la versione girevole ha base in alluminio lucido o verniciata bianca o nera. SUNDANCE (Paolo Golinelli, 2010) Pieghevole, leggera e maneggevole. La sedia da regista, reinterpretata, diventa una poltroncina comoda, con il bracciolo imbottito. La cerniera dal look industriale si ispira ai lettini da campo. FLORINDA (Monica Förster, 2011) La tradizionale struttura in legno si abbina alla seduta in plastica colorata, innovativa e di facile manutenzione. Semplicità, leggerezza e colore per una sedia che si presta a diverse interpretazioni dal pranzo allo studio in casa, dai ristoranti alle caffetterie e alle aree pubbliche. 6

7 TAVOLI VIDUN (Vico Magistretti, 1987) Presentato nell 87 con colori forti e accesi, Vidun è il primo tavolo della De Padova e costituisce tutt oggi uno dei prodotti più significativi e identificativi della collezione. Il nome deriva dalla grossa vite ( vidun in milanese) che forma la base del tavolo, il cui prototipo è stato realizzato da un celebre ebanista, che ha studiato l incastro del legno con tecniche sofisticate. QUADRATO (1986) Ispirato a un tavolo storico, grafico e minimalista. Il concetto di multistrato di cui è fatto il piano, verrà in seguito utilizzato diffusamente. SHINE (Vico Magistretti, 1991) Il nome deriva dalla sua particolarissima base splendente in alluminio lucido. Il piano del tavolo ha il bordo in legno massello che grazie alla sua lavorazione smussata verso l esterno lo rende estremamente leggero. La base in alluminio è stata studiata per essere modulare è quindi possibile realizzare tavoli di diverse lunghezze. Il piano si adatta a questa possibilità perché può essere realizzato a segmenti. Adatto per lo studio in casa come per il pranzo grazie alla sua grande versatilità, è diventato uno dei best seller della De Padova nelle forniture per l ufficio direzionale. TAVOLO 95 (Achille Castiglioni, 1995) Tavolo intramontabile che fa parte della serie di prodotti disegnati da Achille Castiglioni per De Padova. I dettagli e la scelta dei materiali lo rendono particolarmente prezioso. Il piano è in marmo di Carrara con finitura satinata opaca trattata a cera che lo rende meno freddo. Le gambe sono tornite, in massello. Il piano è sospeso sulle gambe, creando un effetto di grande leggerezza. TOOLS (Studio Cerri & Associati, 2002) Molto più di un tavolo. Tools è uno strumento di lavoro. Funzionalità ed estetica si uniscono in pochi elementi. La base in fusione di alluminio lucido si ispira alle linee classiche del design americano. Studiata per avere il minimo ingombro, accoglie facilmente una cassettiera. Il piano rivestito in laminato bianco ha il bordo in PVC trasparente, per attutire gli urti. In casa, per il pranzo e per la zona studio, in ufficio come scrivania. TOOLS + (Lorenz*Kaz, 2007) Il sistema Tools viene reso ancora più pratico attrezzandolo con una serie di accessori che aumentano la superficie utilizzabile senza aggiungere ingombro. Canaline portacavi, pianetti portafogli e portalibri, pensili portacarte che si appendono al piano. CAMPO D ORO (Paolo Pallucco e Mireille Riviere, 2005) Tavolo trasformista con le proporzioni progettate secondo le regole della sezione aurea. Un gioco di cerniere e di tre elementi trapezoidali che compongono il piano, permettono di ottenere un tavolo di diverse forme. Chiuso è quadrato; ruotando gli elementi il tavolo si apre assumendo diverse configurazioni sino a ottenere un piano trapezoidale. OTIS (Lorenz*Kaz, 2007) Il tavolino Otis, rotondo, con piano in laminato, si appoggia su una base in metallo a tre o quattro piedi. Ispirata ai vecchi sgabelli industriali, la particolare piegatura della lamiera consente di mantenere una buona stabilità. Otis completa la collezione De Padova con un tavolo dalle dimensioni contenute. E perfetto per le piccole zone pranzo o per le caffetterie. MANTIS (Patricia Urquiola, 2008) Sistema di tavoli da riunione con piano in legno e base in lamiera di metallo piegata. Il materiale della base ha un forte sapore industriale e crea un interessante contrasto con la piegatura gentile della lamiera. I piani hanno angoli affusolati e si nota l ispirazione al disegno di un ala. La grande trave centrale in alluminio della base consente di supportare piani fino a sette metri sostenuti in solo quattro punti. SHADOW (Vincent Van Duysen, 2011) Shadow come ombra, gioca sul visibile ed invisibile attraverso il sottile uso del colore e della profondità. Linee essenziali, lavorazione accurata e dettagli di stile gli elementi che lo distinguono. 7

8 TAVOLINI E COMPLEMENTI NARCISO (Enrico Franzolini, 1987/1997) Specchio montato su ruote ha una maniglia al centro per spostarlo di qua e di là. Il telaio è dotato di ganci appendiabiti sul retro. PRÊT À PORTER (Annette Lang, 1987) Servomuto, l accessorio classico che diventa moderno. Struttura con una linea sottile in acciaio verniciato impreziosito da un rivestimento in cuoio che impedisce agli abiti di scivolare. MATE - MINI MATE (Achille Castiglioni, 1992/1993) Semplicità e leggerezza sono le caratteristiche principali di questo tavolino, vassoio, poggiapiedi progettatto con la giocosità indiscussa di Achille Castiglioni elegante e discreto come un vero amico, si accompagna a tutti i divani e poltrone della collezione De Padova. Mate tutto in faggio, Mini Mate in faggio con piano in laminato un po più alto per i divani con bracciolo. DAN (Jörgen Möller, 1992) Reinterpretazione di disegni e linee dei grandi maestri come Alvar Aalto, Dan è un tavolino di ispirazione nordica realizzato con materiali moderni. Le diverse misure lo rendono adatto a tutti gli ambienti e utilizzi. Dal più grande al più piccolo, sono posizionabili uno sotto l altro. SCRITTARELLO (Achille Castiglioni, 1996) Utilizzando lo stesso concetto del Mate, Scrittarello è un piccolo piano di lavoro semplice e leggero da utilizzare in ogni angolo della casa, dallo studio alla camera dei ragazzi. TRIO (Vico Magistretti, 1997) Tre gambe sottili in alluminio lucido che ricordano e si accompagnano alle linee del tavolo Shine. Due differenti altezze e ruote per spostarlo all occorrenza, un tavolino d appoggio con piano rotondo in casa accanto al divano o al letto, negli spazi pubblici come piccolo tavolino da bar o d attesa. BOOK (Petra Runge, 2000) Un essenziale oggetto da parete costruito come un libro riflettente da aprire e sfogliare. Adatto alla casa e molto utile anche negli spazi espositivi come elemento di decoro. FINDER (Xavier Lust, 2001) Portariviste o partadocumenti da appendere al muro: Finder mette in ordine qualsiasi cosa. Sulla versione laccata bianca si possono attaccare calamite per fissare inviti, fotografie, appuntamenti da ricordare. DT LIGHT (Phil Luithlen, 2003) Lampada a sospensione disegnata da un giovane designer inglese. La sua leggerezza e l equilibrio ricordano i mobile di Alexander Calder. La lampada è regolabile in altezza e può ruotare di 360. RAINY DAY (Xavier Lust, 2003) Portaombrelli in lamiera a forma di croce. Piccoli accorgimenti lo rendono speciale: la vaschetta alla base per raccogliere e rimuovere con facilità l acqua residua e un ripiano interno per appoggiare gli ombrelli pieghevoli. SWISS (Mirto Zocca, 2003) Tavolino regolabile in altezza con piano stratificato che permette di avere uno spessore minimo, impiallacciato in laminato o in wengè. Nella versione rotonda, l impiallacciatura a spicchi impreziosisce il piano ed esalta la venatura del legno. CHAB-TABLE (Nendo, 2005) Tavolino di servizio Chab-table (da chabudai nome giapponese che indica il tavolino da tè). Il tavolino è composto da un vassoio che si appoggia ad una base a crociera. Ruotando la base si possono ottenere due altezze che ne aumentano la flessibilità d uso mentre il piano può essere usato anche come vassoio. TETRIS(Nendo, 2007) Tetris come il famoso videogame, gioco di incastri e costruzioni di diverse geometrie che velocemente si annullano sullo schermo. La composizione dei quadrati e l alternanza di pieni e di vuoti danno vita questo tavolino da salotto. I ripiani superiori a sbalzo risultano sospesi verso il centro. Gli spazi vuoti sono stati immaginati come vani contenitore per riviste o bottiglie. MOBY 1 e 2 (Marco Zanuso Jr, 2008) Carrello porta televisore studiato nelle forme e nelle dimensioni adatte ai nuovi schermi TV. La scelta progettuale è stata quella di privilegiare il più possibile il concetto di semplicità in modo da consentire al carrello di essere al passo con l evoluzione di questo settore. Il laminato stratificato che compone il piano è molto sottile, ma resistente. Il fine spessore conferisce leggerezza; la finitura lucida lo impreziosisce ulteriormente. 8

9 CAMPO ARATO (Paolo Pallucco, 2008) Tavolo scultura, riproduce i rapporti di dimensione del tavolo Campo d Oro nello studio degli elementi trapezoidali che compongono il piano. Il piano è in massello di rovere con scanalature a sezione triangolare. Questa particolare lavorazione, da cui deriva il nome, esalta la matericità del piano. Quando il tavolo è chiuso, oppure completamente esteso, i solchi dell aratura corrono paralleli sul piano; diversamente, il disegno creato dalla fresatura si moltiplica in diverse direzioni a seconda della posizione dei trapezi e produce, in base alla prospettiva, un effetto sinusoidale. SATURNO (D Urbino-Lomazzi, 2008) Tavolino di servizio. Composto da due piani circolari sfalsati di diversa dimensione montati su una barra diagonale di sostegno. Ogni piano ruota su se stesso in modo indipendente e i due piani ruotano insieme sull asse centrale saldato alla barra di sostegno. Il piano principale può essere avvicinato a una seduta con un semplice gesto della mano in modo da utilizzare la superficie di appoggio per mangiare, lavorare, bere un tè. Il piano secondario sottostante permette di creare una seconda superficie di appoggio. ROKUMARU (Nendo, 2008) Appendiabiti. Apparentemente molto semplice, ma tecnicamente complesso, questo appendiabiti riporta alla mente l immagine di un albero con sei rami che simboleggiano sei raggi di una circonferenza immaginaria nella quale è possibile iscrivere il prodotto se visto dall alto. Il significato del termine Rokumaru infatti è l unione di due parole: il numero sei roku e la parola cerchio o zero maru. Le forme rigorose e pulite si accompagnano ad un elevata densità progettuale : ogni dettaglio è stato curato nei minimi particolari a partire dalla sezione delle tre gambe, fino all inclinazione dei rami e al piccolo taglietto sull estremità degli stessi, che consente di appendere giacche e cappotti. CIRCLE LAMP (Monica Förster, 2010) Circle Lamp ha una linea delicata e flessuosa, come lo stelo di un giunco. Un tratto sottile disegna l arco che sostiene il paralume, come un cappello di antica foggia. Una lampada da terra a luce diretta filtrata per l illuminazione di un tavolo da pranzo o da lavoro, o per illuminare la zona di lettura o di conversazione in soggiorno. La verniciatura effetto gomma la rende particolarmente piacevole al tatto. KEEL (Form Us With Love, 2012) Il nome comunica l idea del progetto, proveniente dall osservazione delle barche a vela, il divisorio verticale inserito nel tavolino è ispirato alla deriva che attraversa la chiglia della barca. Il componente ligneo, colorato, posto al centro dà stabilità e attraversa l intera struttura, composta di un unico pezzo di legno curvato che rende equilibrato ed elegante il complemento d arredo. Un tavolino per interpretare con disinvoltura ogni ambiente, mixando progetti nuovi e arredi della collezione, linee tradizionali e spunti ironici. CONTENITORI 606 UNIVERSAL SHELVING SYSTEM (Dieter Rams, 1960/1984) La libreria 606 Universal Shelving System è stata progettata nel 60 da Dieter Rams. Parlando del progetto D. Rams spiega di come l abbia pensata avendo in mente un progetto fluido, la possibilità di continuare ad aggiungere moduli senza snaturare il disegno originale. Una libreria deve essere neutra, la vita viene dai libri che ci sono dentro. Negli anni 80 De Padova decide di distribuirla in Italia e successivamente inizia la propria produzione. Lo stesso Dieter Rams racconta come negli anni 80 sia stato contattato da Maddalena De Padova che aveva avuto l idea di fare una versione della 606 completamente in alluminio. Quella venduta da De Padova è l unica versione in commercio interamente realizzata in alluminio, materiale che, a differenza degli esemplari prodotti in metallo e verniciati color alluminio, ha una luminosità, una resistenza al graffio e una leggerezza che la rende unica. La 606 Universal Shelving System non è una libreria ma un vero e proprio sistema, infatti oltre all utilizzo come libreria da casa a parete o divisoria può avere altri tipi di uso: come libreria/archivio o per ufficio completata da elementi contenitori; come libreria/display per agenzie di viaggio, librerie, biblioteche dove il prodotto può essere esposto anche consultabile (vedi piani inclinati); in negozi di abbigliamento e oggettistica e anche come sofisticata attrezzatura per cabina armadio. SHIGETO(Vico Magistretti, 1989) Ispirato alla tradizionale credenza da cucina, ridisegnata in chiave moderna, alleggerita e rinnovata. Fa parte dei grandi prodotti storici della De Padova, realizzato con grande sapienza costruttiva e con la parte strutturale in legno massello. REFLEX (Vico Magistretti, 1990) Ideale per gli uffici direzionali, elegante e sofisticata. Ha un piano d appoggio profondo da utilizzare anche come laterale per la scrivania. Le finiture in legno e alluminio che la rendono perfettamente integrabile con la libreria 606 USS e i tavoli Shine, a completamento dell immagine coordinata di un ambiente d ufficio o di casa. 9

10 TANI MOTO (Vico Magistretti, 1991) Ispirata al gusto giapponese. Libreria modulare, autoportante, leggera, per l arredo di qualsiasi ambiente. KANT (Formfürsorge, 1993) Un foglio di lamiera inciso, forato, piegato e verniciato. Zero scarto di materiale, ecco fatta la libreria a colonna, free standing, da sola o in multipli accostati. Un contenitore dal sapore industriale in casa per il ibri, per barattoli e spezie in cucina, per asciugamani e profumi in bagno. In ufficio ottima per i raccoglitori. SHINE (Vico Magistretti, 1995) Elegante e versatile, con finiture in legno e alluminio che lo rendono perfettamente integrabile con la libreria 606 USS e i tavoli Shine, a completamento dell immagine coordinata di un ambiente d ufficio o di casa. SWING (Moritz Engelbrect/lemongras, 2001) Una grande famiglia unita da un tratto comune: lo swing ossia la particolare piega dell anta. Segno estetico ma anche funzionale, perchè la piega diventa maniglia. Sistema di contenitori o armadi guardaroba, indipendenti o in composizione, Swing è pensato per la casa e per l ufficio. Anche la base può variare e montare sottili slitte in alluminio lucido, ruote con freno di sicurezza o zoccolo laccato con piedini regolabili. TOOLS (Studio Cerri & Associati, 2002) Nasce dall idea di creare un sistema pratico, dall immagine giovane e dai costi contenuti. Ideali per la casa e soprattutto per l ufficio. CREDENCE (Xavier Lust, 2003) Serie di contenitori realizzati a tiratura limitata che si collocano a metà strada tra il prodotto di serie dell industrial design e il pezzo unico, l opera d arte. La particolarissima forma è resa possibile attraverso curvature dell alluminio realizzate interamente a mano, con sapienza artigianale. ALTERNATA (Moritz Engelbrect/lemongras, 2010) Sistema a parete componibile. Moduli - contenitori rettangolari in diverse lunghezze e profondità si alternano a scacchiera in un gioco di vuoti e pieni. Scatole aperte e chiuse si rincorrono, mostrano e nascondono. Il massimo della resistenza, per contenere la tecnologia di casa, i libri, gli oggetti o gli indumenti, si combina al minimo spessore dei ripiani, con un profilo smussato degli spigoli a 45 che ne esalta la leggerezza. Su elementi predisposti con passacavi trovano spazio l impianto Hi-Fi e la TV a schermo piatto, che può venire fissata anche direttamente al muro. I moduli vengono montati su un telaio di supporto, ancorato a parete, che garantisce il corretto allineamento delle parti e la stabilità della composizione. Il bianco monocolore della struttura si movimenta con la possibilità di inserire fondali in diversi colori. Senza il vincolo di grandi ampiezze, Alternata si addice anche a piccole pareti e può essere montata in infinite combinazioni. OUTDOOR Per l esterno, ecco la nuova collezione outdoor. Sedute pensate per l aperto ma utilizzabili anche al coperto, un design ironico e non convenzionale per poltrone con pouf, dondoli e sedute collettive che uniscono al grande comfort la resistenza alle intemperie. In terrazza, in giardino o a bordo piscina, ma anche in veranda e dentro casa. La collezione outdoor utilizza materiali resistenti all acqua: l acciaio inox satinato e la scocca in plastica per la sedia Lavenham Outdoor, il tubolare d alluminio e il poliestere per i cuscini e le cinghie di Framura, il trattamento per l esterno delle sedie Silver e la comodità della praticità delle sedie pieghevoli Sundance. FRAMURA (Aksu / Suardi, 2009) Dal nome di un paesino ligure inerpicato sulle alture nasce Framura. Una famiglia di arredi ibridi, per l esterno e per l interno, dal sapore fresco e disinvolto. Pezzi spiritosi e ironici per momenti di relax e di convivialità informale. Nido è una seduta per più persone: un guscio in tubolare e un fitto intreccio di nastri colorati, da riempire di morbidi cuscini. Un involucro da inclinare a piacere, da staccare e appendere alla parete in inverno, in attesa della primavera. Dondolo, chaise e pouf: per cullarsi all ombra di un ulivo c è la poltroncina a dondolo o la chaise per sonnecchiare con i piedi appoggiati sul pouf. Lettino: a bordo piscina, in terrazzo o in giardino. Il lettino prendisole ha lo schienale regolabile e i cuscini imbottiti da fissare alla struttura con una cinghia colorata. Le ruote sono in gomma, per spostarlo facilmente su qualsiasi terreno. Massimo della comodità, il tavolino laterale da agganciare al fianco. Realizzati in tubolare di alluminio saldato, la seduta e lo schienale si vestono di un soffice cuscino agganciato alla struttura. In caso di pioggia tengono l acqua, si asciugheranno al primo raggio di sole. LAVENHAM OUTDOOR (Patricia Urquiola, 2009) Sul terrazzo o in giardino, intorno a un tavolo da pranzo o all esterno di un bar Lavenham si veste da esterno con la scocca in plastica, lucida o opaca, e la struttura in acciaio inox satinato. 10

11 SILVER (Vico Magistretti, 1989) Fissa o impilabile, con o senza braccioli, Silver diventa Outdoor grazie a uno speciale trattamento per esterno. In terrazza o in giardino, leggera e pratica, un grande must anche per caffetterie e ristoranti all aperto. SUNDANCE (Paolo Golinelli 2010) Pieghevole, leggera e maneggevole è una comoda poltroncina, con il bracciolo imbottito. Ideale per l esterno intorno ad un tavolo o a bordo piscina. RAILWAY (Luca Nichetto, 2012) Le strade ferrate si compongono di traversine, un tempo in legno, e di rotaie: lunghi profili metallici sui quali possano correre in sicurezza i treni. Le strade ferrate sono solide e sopportano le ingiurie degli elementi per assicurare un viaggio comodo e tranquillo. Questa è l ispirazione che per il designer Luca Nichetto sta alla base di Railway: un tavolo per esterni con carattere e solidità, pulizia delle forme e rigore della funzionalità. La struttura in acciaio verniciata è creata a partire da un profilo a elle che corre lungo il perimetro del piano d appoggio al quale sono fissate le gambe e che sostiene le doghe di teak. TESSUTI L espressività e il carattere di un ambientazione, sono sicuramente il risultato di un insieme di fattori che vedono i tessuti come una delle componenti più significative e determinanti. I tendaggi, così come i rivestimenti degli imbottiti e i tappeti, attraverso il colore, la composizione e la differente lavorazione, caratterizzano le nostre case e diventano un importante strumento di comunicazione nei nostri negozi. La scelta del tessuto infatti è parte del progetto di ogni singolo prodotto e, in questo senso, espressione di una filosofia. A questo proposito, materiali naturali come i lini, i cotoni e le lane, caratterizzano le scelte della nostra collezione. Tessuti che seguono e si adattano alle linee semplici ed eleganti degli imbottiti, dando forma a quella raffinatezza mai scontata, caratteristica dello stile De Padova. Rappresentativa in questo senso è stata la scelta di vestire il divano Regent s, associato nell immaginario collettivo alle lavorazioni artigianali con ricchi tessuti e passamanerie, di una semplice housse in jeans bianco, ispirata alle fodere utilizzate per coprire i divani durante i periodi di vacanza. Il tessuto leggero esalta la morbidezza dei cuscini in piuma e la neutralità del bianco valorizza la purezza delle forme, con un risultato in assoluta sintonia con il nostro modo di intendere la casa. Il tutto senza mai perdere di vista l innovazione e la tecnologia. E inoltre importante ricordare che molti dei nostri tessuti sono omologati e certificati in classe I per la resistenza al fuoco: caratteristiche indispensabili per il settore del contract. TAPPETI Il tappeto è sicuramente un elemento decorativo importante e un complemento che contribuisce a dare maggiore carattere ed incisività all allestimento. Dal punto di vista percettivo, insieme alla luce, concorre a definire le superfici espositive con il risultato di ottenere presentazioni più ordinate ma anche più chiaramente leggibili e perciò più efficaci. Il tappeto non è l elemento protagonista, ma aiuta il prodotto presentato ad esserlo. In questo senso si preferiscono tappeti dai colori ispirati a quelli presenti in natura, e comunque in accordo con i tessuti dei rivestimenti e le finiture scelte per i prodotti. Per i nostri allestimenti utilizziamo di solito dei tappeti in lana o cotone dall aspetto e dalla lavorazione particolarmente piacevole e naturale. Sempre in sintonia con la nostra filosofia dell abitare, anche se di gusto più nord europeo, sono le stuoie in pura cellulosa che, oltre all utilizzo di materiale naturale, sono caratterizzate da colori neutri e semplici decori geometrici. Interessanti accostamenti si ottengono anche con i tappeti in tasselli di legno, che vedono un impiego non scontato del materiale, con un risultato di sicuro effetto. Le diverse essenze disponibili favoriscono la scelta più armoniosa per ogni allestimento. 11