SCHEDA SINTETICA SU NOVITA INTRODOTTE DALLA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO SU FLESSIBILITA IN ENTRATA E AMMORTIZZATORI SOCIALI
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- Leonzio Ferri
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1 SCHEDA SINTETICA SU NOVITA INTRODOTTE DALLA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO SU FLESSIBILITA IN ENTRATA E AMMORTIZZATORI SOCIALI CONTRATTO A TERMINE Il primo contratto a termine che può essere stipulato senza causale ha durata massima di un anno. Vengono imposti periodi più lunghi tra un contratto a tempo determinato e il suo rinnovo: si passa da 10 a 60 giorni per un contratto di meno di sei mesi e da 20 a 90 per i contratti di durata superiore. In caso di specifici processi organizzativi ( come start up, cambiamenti tecnologici ecc.) i contratti collettivi possono prevedere una riduzione di tale periodo di pausa da 60 a 20 giorni e da 90 a 30 giorni. Si prevede per il datore di lavoro l obbligo di una contribuzione per il finanziamento dell Aspi maggiorata del 1,4% rispetto ai contratti a tempo indeterminato. Modificati inoltre i termini per l'impugnazione del contratto in via stragiudiziale (entro 120 giorni) e giudiziale (180 giorni). APPRENDISTATO Viene introdotto l'obbligo di assunzione di almeno il 50% degli apprendisti entro 36 mesi dall'entrata in vigore della legge. Si amplia la possibilità di ricorso a tale tipo contrattuale, innalzando il rapporto tra apprendisti e lavoratori qualificati da 1 a 1 a 3 a 2. Le aziende con meno di 10 dipendenti potranno avere tanti apprendisti quanti sono i lavoratori dipendenti. Si dà all'impresa la possibilità di assumere nuovi apprendisti a patto che ne vengano riconfermati una percentuale direttamente proporzionale a questi. La durata minima del contratto passa a 6 mesi e viene ribadito l'obbligo di formazione da parte del datore. CO.CO.PRO. Definizione più stringente del progetto: ci si riferisce solo a progetti specifici ( e non più anche a programmi di lavoro o fasi di questi ultimi ) e si esclude che il progetto possa consistere in una mera riproposizione dell'oggetto sociale del committente o a mansioni esecutive o ripetitive. Deve essere inoltre indicato in forma scritta il risultato finale che si intende conseguire. Scatta il salario minimo che verrà calcolato facendo riferimento ai CCNL per figure analoghe. Aumenta l'aliquota contributiva di un punto l'anno fino a raggiungere nel 2018 il 33% previsto per il lavoro dipendente. I contratti a progetto sono considerati rapporti di lavoro subordinato quando l'attività è svolta in maniera analoga a quella del lavoratore dipendente.
2 PARTITE IVA Se il reddito annuo lordo di chi ha una partita Iva è di almeno 18mila euro si presumerà che la partita Iva sia vera. Sotto questa soglia il lavoratore potrà richiedere l'assunzione come lavoratore dipendente. Scattano invece i cosiddetti indicatori di rischio che fanno supporre che la partita Iva sia falsa: la durata della collaborazione non deve superare otto mesi; il corrispettivo pagato non deve essere superiore dell'80% di quello di dipendenti e co.co.co.; il lavoratore non deve avere una postazione fissa in azienda. La presunzione non opererà in caso di lavoratori iscritti ad un ordine professionale. TIROCINI Il governo dovrà emanare decreti legislativi che dovranno fissare i principi fondamentali e i requisiti minimi dei tirocini formativi e di orientamento, e individuare sanzioni amministrative, in misura variabile da a euro nel caso in cui manchino gli elementi qualificanti del tirocinio. VOUCHER I cosiddetti buoni lavoro, ideati per il pagamento di prestazioni occasionali accessorie e introdotti dalla legge Biagi, devono ora essere orari, datati e numerati progressivamente, al fine di evitarne l'abuso. Il ricorso al voucher sarà libero nel settore agricolo al di sotto dei 7 mila euro di fatturato, sopra tale soglia sarà invece consentito solo per pensionati e studenti sotto i 25 anni se regolarmente iscritti a un ciclo di studi di ogni ordine e grado o a un ciclo di studi universitari. LAVORO INTERMITTENTE Vengono introdotti appesantimenti burocratici, al fine dichiarato di evitare che dietro questo tipo di rapporto si nasconda in realtà un rapporto di lavoro subordinato. E' introdotto l'obbligo di comunicazione preventiva del datore di lavoro tramite sms o fax alla Direzione territoriale del lavoro competente, del ricorso a una prestazione lavorativa superiore ai 30 giorni. Viene abbassato il limite minimo (da 25 a 24 anni) e innalzato il limite massimo (da 45 a 55 anni) di età entro la quale si può concludere il contratto di lavoro intermittente. ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE Il contratto di associazione in partecipazione è il contratto in base al quale l'associante attribuisce all'associato una partecipazione agli utili della propria impresa a fronte di un determinato apporto. Sono introdotti nuovi vincoli anche in questo tipo di rapporto,in particolare il numero massimo di associati impiegati nella medesima attività non può essere superiore a tre (a meno che non siano legati da rapporto coniugale, di parentela entro il terzo grado o di affinità entro il secondo).in caso di violazione di tale divieto il rapporto viene considerato di tipo subordinato a tempo indeterminato; nel caso invece in cui non ci sia un' effettiva partecipazione agli utili allora il lavoratore ha diritto agli stessi trattamenti (contributivi, economici ecc.) stabiliti per il lavoratore subordinato nella posizione corrispondente. La bozza iniziale prevedeva il ricorso all associazione in partecipazione solo per le aziende a conduzione familiare.
3 ASSICURAZIONE SOCIALE PER L'IMPIEGO (ASPI) QUANDO SI APPLICA Stati di disoccupazione involontaria dal 1 Gennaio COSA SOSTITUISCE L'indennità di disoccupazione (non agricola) ordinaria con requisiti normali e ridotti, la disoccupazione speciale edile e la mobilità (che resta ancora per 4 anni ma si riduce il periodo). BENEFICIARI Lavoratori dipendenti (tutti, apprendisti compresi), lavoratori a domicilio, soci di cooperative (subordinati), pubblici dipendenti con contratto a termine, impiegati del settore agricolo nonché il personale artistico, teatrale e cinematografico (subordinati). REQUISITI Status di disoccupato, 2 anni di anzianità assicurativa e almeno un anno di contributi nei 2 anni precedenti. ASSOGGETTAMENTO CONTRIBUTIVO L'Aspi è esente dal contributo del 5,84% a carico del lavoratore. MASSIMALE L'Aspi viene erogata entro un tetto massimo pari al massimale di Cig FINANZIAMENTO DELL'ASPI Contratti a tempo indeterminato L'azienda paga 1,31% (stesso contributo oggi versato per la Ds) Contratti a termine L'azienda paga oltre al 1,31% anche un contributo aggiuntivo pari a 1,4% che potrà recuperare in caso di stabilizzazione CONTRIBUTO PER LA CESSAZIONE DEI RAPPORTI Dal 1 Gennaio 2013 in tutti casi di interruzione di rapporti a tempo indeterminato (con esclusione delle dimissioni) è dovuto un contributo all'inps pari al 50% del trattamento iniziale di Aspi (al massimo, quindi, una volta e mezzo). Dalla lettura della norma sembra che il contributo si debba versare anche in caso di decesso del lavoratore. Il nuovo contributo non è dovuto se si versa il contributo di ingresso alla mobilità
4 (fino al 31 dicembre 2016). Sono esentati i licenziamenti effettuati in conseguenza di cambi di appalto se seguite da riassunzioni per continuità occupazionale e quelli a seguito di chiusura dei cantieri edili. SOPPRESSIONE DI CONTRIBUTI Dal 1 Gennaio 2017 non saranno più dovuti: il contributo di ingresso alla mobilità il contributo per la mobilità (0,30%) il contributo per la disoccupazione speciale del settore edile DURATA A REGIME (DAL 1/1/2016) 12 mesi per lavoratori di età inferiore a 55 anni 18 mesi per lavoratori di età pari o superiore a 55 anni (non superiore, comunque, al numero di settimane di contribuzione versata nei due anni precedenti) si deve anche tenere conto dei periodi di mini Aspi PERIODO TRANSITORIO Dal 1 Gennaio 2013 al 31 Dicembre 2015 è previsto un periodo transitorio in cui l'aspi sarà modulata in funzione dell'età del lavoratore IMPORTO L'indennità è rapportata alla retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi due anni, comprensiva degli elementi continuativi e non continuativi e delle mensilità aggiuntive, divisa per il numero di settimane di contribuzione e moltiplicata per il numero 4,33. L'indennità mensile è rapportata alla retribuzione mensile ed è pari al 75% nei casi in cui la retribuzione sia pari o inferiore nel 2013 a euro mensili; nel caso in cui la retribuzione mensile sia superiore, l'indennità è pari al 75% dell'importo più il 25% del differenziale tra la retribuzione mensile e il predetto importo. All indennità si applica una riduzione del 15% dopo i primi sei mesi di fruizione. L indennità medesima, ove dovuta, viene ulteriormente decurtata del 15% dopo il dodicesimo mese di fruizione.
5 MINI ASPI QUANDO SI APPLICA Stati di disoccupazione involontaria dal 1 Gennaio BENEFICIARI Tutti i lavoratori dipendenti,ivi compresi gli apprendisti e i soci lavoratori di cooperativa che abbiano stabilito un rapporto di lavoro in forma subordinata (esclusi i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni). Si rivolge quindi in particolar modo ai giovani e a tutti quei lavoratori cosiddetti atipici, ma restano escluse diverse categorie, prima fra tutte quella dei co.co.pro. REQUISITI Almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi 12 mesi IMPORTO Pari a quello dell'aspi. L indennità è corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione nell ultimo anno, detratti i periodi di indennità eventualmente fruiti nel periodo. UNA TANTUM CO.CO.PRO. QUANDO SI APPLICA A decorrere dal BENEFICIARI Collaboratori Coordinati e Continuativi disoccupati (co.co.co. e co.co.pro.), iscritti esclusivamente alla gestione separata dell'inps, i quali soddisfino in via congiunta i requisiti di seguito. Rispetto alla normativa precedente (DL 185/2008), scompare il riferimento, per poter fruire dell'una tantum, ai soli casi di fine lavoro. E' sufficiente quindi lo status di disoccupato. REQUISITI che abbiano operato nell'anno precedente in regime di mono committenza che abbiano conseguito un reddito lordo non superiore a euro nell'anno precedente (salta la dicitura non inferiore a euro )
6 che abbiano accreditato almeno un mese presso la gestione separata dell'inps con riguardo all'anno di riferimento che siano stati disoccupati per almeno due mesi ininterrotti nell'anno precedente che abbiano versato almeno quattro mensilità di contributi presso la gestione separata dell Inps nell anno precedente (prima erano 3). Per il primo anno di applicazione, il 2013, ne basterà una. AMMONTARE INDENNITA' 5% del minimale annuo di reddito previsto dalla L.233/90 (fissato dall'inps a euro per il 2012), moltiplicato per il minor numero tra le mensilità accreditate l anno precedente e quelle non coperte da contribuzione. Il DL 185/2008, cosi come modificato dalla Finanziaria 2010, prevedeva invece una somma pari al 30% del reddito percepito l'anno precedente e comunque non superiore a 4mila euro, da erogarsi in un' unica soluzione. ASSOGGETTAMENTO CONTRIBUTIVO Per il 2012 le aliquote contributive sono state fissate nella misura del 27,72% per la generalità dei collaboratori. Aumentano quindi di un punto percentuale (prima 26,72%). FINANZIAMENTO E MONITORAGGIO L erogazione della prestazione è prevista nei limiti delle risorse assegnate e ripartite, nei limiti di spesa previsti, con il decreto interministeriale, di cui al comma 3 dell art. 19, adottato di concerto dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e dal Ministero dell economia e delle finanze a gravare sul Fondo per l Occupazione di cui al DL. 148/1993 convertito nella L. 236/1993. Le risorse aggiuntive, pari a 100 milioni di euro, previste per l anno 2009 dall art. 7 ter, comma 8, sopra menzionato, sono imputate al Fondo di Rotazione di cui all art. 25 della L 845/1978. Il monitoraggio della spesa sarà effettuato e comunicato ai Ministeri Vigilanti.
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