Allegati alla statica di sistema e tabelle di applicazione:
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- Eloisa Manzo
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1 pagina 1 Contenuto 1. Basi 2 2. Profili per traversa Fissaggi Sovraccarichi per montaggi su tetto piano Supporti per facciate Elementi di supporto per montaggi su tetto piano Sistemi in campo aperto Morsetti per modulo e mezzi di collegamento 19 Allegati alla statica di sistema e tabelle di applicazione: Allegato 1 Profili di base in caso di montaggio su tetto inclinato Allegato 2 Traverse in caso di montaggio FV rialzato (montaggio su tetto piano) Allegato 3 Sistemi a barre incrociate (GridTop/GridNorm) e Plandach 5 Allegato 4 Ganci per tetto Allegato 5 Fissaggi Allegato 6 Sovraccarichi per fissaggio a gravità Allegato 7 Supporti per facciate Allegato 8 Supporti Schletter Standard Allegato 9 Supporti Schletter Profi Allegato 10 Supporto Schletter Light (profilo L 30x40x3) Allegato 11 Supporti speciali (tetto piano/tetto giardino/variotop) Allegato 12 Supporto Schletter PrimaTop (alluminio 3mm) Allegato 13 Standard + trave continua
2 pagina 2 1. Basi 1.1 Intenzione Impianti solari, per la produzione di energia termica ed elettrica, normalmente sono installati sotto la premessa di una massima resa sul manto di copertura esteriore di edifici esistenti e nuovamente edificati. La maggioranza dei casi di impiego riguardano l'ambito di tetti inclinati e tetti piani. In caso di un'orientazione favorevole dell'edificio, anche montaggi su facciate permettono un impiego economico di moduli solari. In tendenza, anche impianti in campo aperto assumono una crescente importanza. In caso del montaggio al di fuori di un manto di copertura preservativo, i moduli solari pregiati e sensibili sono esposti alle condizioni ambientali locali di cui, per la progettazione di un impianto fotovoltaico, le azioni del carico dal vento e neve sono di fondamentale importanza. Per il posizionamento dei moduli solari in un'orientazione ed inclinazione favorevole dal punto di vista tecnico-solare, sono necessari dei sistemi di collocamento e fissaggio i cui sviluppo, produzione e distribuzione appartiene al settore aziendale della Schletter GmbH Sistemi solari di assemblaggio. L'esperienza pluriennale e l'integrazione di specialisti esterni ed istituti scientifici rappresentano la competenza e l'esigenza qualitativa che la ditta Schletter richiede per sé. Per il compito complesso della progettazione e del dimensionamento statico della costruzione di supporto sono necessarie molte conoscenze tecniche per le quali, nel caso singolo, si dovrebbe consultare un specialista in statica edile. Visto che un calcolo statico individuale proprio nel caso di impianti più piccoli metterebbe in dubbio l'economicità del progetto complessivo, abbiamo compilato una statica di sistema in stretta collaborazione con progettisti specialisti dal ramo edile che permette ai nostri clienti un dimensionamento dei profili portanti, dei rialzamenti e del fissaggio sulla costruzione inferiore e che tiene conto delle specifiche esigenze statiche della località dell'impianto. Nella versione di base sono soltanto compresi gli allegati per il dimensionamento di traverse e ganci per tetto. Riceverete una completa statica di sistema con tutti gli allegati per tutti i casi di fissaggio su richiesta! 1.2 Caratteristiche qualitative generali Durante la produzione dei componenti dei sistemi solari di assemblaggio della Schletter si esegue un controllo della qualità secondo le norme vigenti di ISO 9001:2000. In completamento ha luogo, oltre al controllo interno della produzione, un controllo finale al momento della spedizione. Con ciò si garantisce che tutti i componenti di fissaggio sono di una qualità costante e possono essere calcolati anche nella statica conformemente alle sue caratteristiche. Non tutte le caratteristiche del prodotto, stabilità ecc. possono essere trattate staticamente tramite modelli adeguati. In questi casi facciamo eseguire delle prove sperimentali da istituti riconosciuti di collaudo o effettuiamo delle prove interne di carico. Integriamo le capacità di portata staticamente garantite nella statica di sistema. Conformemente a ciò, le tabelle di applicazione contengono le sezioni e misure ottimizzate secondo la realtà. Tutte le statiche di sistema esistono in forma di programma. Con questo i valori non contenuti nelle tabelle di applicazione possono essere calcolati e documentati in modo rapido ed economico. La statica di sistema dei sistemi di fissaggio non include il telaio del modulo! In caso di utilizzo dei sistemi solari di assemblaggio della Schletter si ottiene però tramite la posizione ottimale delle traverse un carico minimo del telaio del modulo. Per favore osservate che alcuni produttori di moduli non assumono la garanzia ad es. per un supporto del telaio soltanto al bordo superiore ed inferiore (come usuale in molti sistemi)!
3 pagina Statiche individuali per impianti singoli Per molti impianti, soprattutto nel settore pubblico, dei calcoli statici specifici per ogni progetto sono richiesti per l'impianto singolo. Tramite una statica di sistema dettagliata spesso è superflua una singola verifica individuale per l'impianto. Nei casi corrispondenti, gli estratti dalla statica di sistema relativi al progetto possono essere inoltrati insieme ai dati del dimensionamento dell'impianto (distanza dei supporti, quantità dei ganci per tetto ecc.). Di conseguenza, tramite una statica di sistema dettagliata, in molti casi si può rinunciare ad un calcolo statico dispendioso e relativo al progetto, e con ciò si risparmiano tempo prezioso e spese. Su richiesta elaboreremo dei calcoli statici per impianti speciali! 1.4 Regole tecniche e norme I nostri prodotti e la statica di sistema si basano sulle vigenti norme e regole tecniche e corrispondono con ciò contemporaneamente alle regole riconosciute della tecnica. Questo vale sia per la scelta dei materiali per i profili portanti ed elementi di collegamento sia per il calcolo statico e lo schema costruttivo. D.M. 14/01/2008 Eurocodice 1: Azioni sulle strutture edili Eurocodice 9: Dimensionamento e costruzione di strutture in alluminio 1.5 Carichi presunti Introduzione di una nuova generazione di norme Le azioni su elementi costruttivi portanti di impianti FV devono essere determinate secondo le relative regole tecniche dell'edilizia. Dal 1 luglio 2009 le azioni del carico devono essere applicate in modo impegnativo ai sensi del D.M. 14/01/2008. Le regole di norme più vecchie della serie (D.M. 16/01/1996) con ciò sono aboliti senza un termine di transizione. Il cambiamento della norma serve tra l'altro anche ad un'armonizzazione delle regole entro l'unione Europea. Nel punto centrale, la nuova serie di regole contiene delle grandezze per l'impostazione di carichi di vento e neve modificate in relazione all'installazione di impianti fotovoltaici. Oltre a ciò, la classificazione in zone di carico di vento e zone di vento è stata modificata adeguatamente al fabbisogno secondo gli attuali riconoscimenti scientifici. Ciò significa ad es. che nelle impostazioni dei carichi di neve si deve tener conto delle particolarità regionali. Nelle regioni litorali situate in basso nel sud dell'italia, si deve impostare, invece del carico minimo di neve s= 0,75 kn/m 2 applicato finora, dei bassi valori limite di s = 0,60 kn/m 2. Di conseguenza, delle riserve emergono anche in esistenti costruzioni altamente caricate che in molti casi favoriscono l'installazione di impianti fotovoltaici. Nelle regioni situate più in alto si comporta in modo diverso: In confronto a norme precedenti, in molte zone bisogna impostare carichi di neve più alti! In queste zone, il montaggio di un impianto fotovoltaico normalmente può soltanto essere realizzato in relazione con un rinforzamento della costruzione esistente Carichi permanenti (peso proprio della costruzione) Il peso proprio della costruzione deve essere determinato secondo le regole del D.M. 14/01/2008. Particolarmente per la formulazione della domanda dell'installazione FV, in seguito sono indicati i pesi specifici per i materiali acciaio ed alluminio: acciaio = 78,5 kn/m 3 (corrisponde ad una peso di 7,85 kg per decimetro cubo) alluminio = 27,0 kn/m 3 (corrisponde ad un peso di 2,7 kg per decimetro cubo)
4 pagina 4 Dato che la considerazione esatta di viti e parti piccole di regola porterebbe ad un dispendio irragionevole, quelle normalmente sono trascurate. Il trascurare può essere basato sul fatto che la quota del peso proprio, in confronto ai carichi di vento e di neve, è di importanza secondaria. I carichi di peso proprio degli elementi solari possono essere ricavati dalle schede del prodotto dei produttori. A seconda del tipo e cornice dell'elemento, i carichi di peso proprio sono in un ordine di grandezza tra g = 0,12 0,2 kn/m Carichi di neve Per la determinazione dei carichi di neve da impostare, vige il capitolo 3.4 del D.M. 14/01/2008. Nella procedura generale per la località del progettato impianto fotovoltaico si deve determinare il carico di neve dalla cartina delle zone di carico di neve per l'italia. Per i paesi dell'unione Europea sono anche a disposizione i corrispondenti strumenti cartografici. Siamo volentieri alla Vostra disposizione per informazioni su indicazioni dei carichi di neve da impostare. Le zone di carico di neve possono essere ricavate dall'immagine Carico Neve Al Suolo Schneelast am Boden [kn/m 2 ] I alpine I mediterrane II III a s Immagine 1 Determinazione del carico di neve al suolo ai sensi del D.M. 14/01/2008 capitolo 3.4 Il carico basico di neve sul suolo può essere dedotto, in dipendenza della zona di carico di neve e dell'altezza della località sul livello del mare, dal diagramma in immagine 1. Il fattore 1 serve alla considerazione dell'inclinazione dei moduli solari in relazione all'orizzontale. In caso di montaggio sul tetto, l'inclinazione del modulo corrisponde all'inclinazione del tetto. Il carico di neve da impostare risulta a: s = s k 1 Per spiegare la procedura è esposto un esempio in immagine 2.
5 pagina Esempio: Località dell'impianto: Haag in Alta Baviera 0.7 zona di carico di neve III 0.6 altezza s.l.m.: 362 m 0.5 inclinazione del modulo = = 0,8 s k = 0,80 kn/m 2 (secondo immagine 2) carico di neve:s = 0,64 kn/m Formbeiwert Immagine 2 Zone di carico di neve e coefficiente di forma ai sensi del D.M. 14/01/2008 Neigung [ ]
6 pagina Carichi di vento I carichi di vento da impostare sono regolati nel D.M. 14/01/2008 capitolo 3.3. In modo analogo alla procedura per la determinazione dei carichi di neve, una classificazione della località del progetto FV deve essere eseguita in zone di vento 1-9. Oltre alla zona di vento, si deve anche tener conto della situazione del terreno nei dintorni della località del progetto. Per considerare la riduzione del carico di vento a causa di edifici adiacenti, la ripartizione è prevista nelle categorie del terreno A - D. v ref,0 [m/s] a 0 [m] k a [1/s] , , , , , , , , ,030 Immagine 3 zone di vento ai sensi del D.M. 14/01/2008 capitolo 3.3
7 pagina 7 La velocità di riferimento è determinata in dipendenza dell'altezza s.l.m. a 0. v ref = v ref,0 per a s a 0 v ref = v ref,0 + k a (a s a 0 ) per a s > a 0 La pressione cinetica di riferimento è data dalla seguente espressione: q ref = v ref 2 /1600 Categorie di es- k r z 0 [m] z min [m] posizione del sito I 0,17 0,01 2 II 0,19 0,05 4 III 0,20 0,10 5 IV 0,22 0,30 8 V 0,23 0,70 12 La pressione del vento è data dalla seguente espressione: p = q ref c e c p = q(z) c p con c e coefficiente di esposizione (dipende dalla rugosità e topografia del terreno) c p coefficiente di forma per comprendere l'aerodinamica dell'edificio Il coefficiente di esposizione c e richiede innanzitutto la classificazione della località nella classe di rugosità A-D. In dipendenza dalla zona di vento si deve poi eseguire la classificazione nella categoria determinante del terreno. Il coefficiente di esposizione per determinare la pressione dinamica delle raffiche secondo questo è dato dalla seguente equazione: c e (z) = k r2 ln(z/z o ) [7 + ln(z/z o )] c e (z) = k r2 ln(z min /z o ) [7 + ln(z min /z o )] per z z min per z < z min Classe di rugosità del terreno A: Aree urbane in cui almeno il 15% della superficie sia coperto da edifici la cui altezza media superi i 15 m Classe di rugosità del terreno B: Aree urbane (non di classe A), suburbane, industriali e boschive Classe di rugosità del terreno C: Aree con ostacoli diffusi (alberi, case, muri, recinzioni,...); aree con rugosità non riconducibile alle classi A, B, D. Classe di rugosità del terreno D: Aree prive di ostacoli o con al più rari ostacoli isolati (aperta campagna, aeroporti, aree agricole, pascoli, zone paludose o sabbiose, superfici innevate o ghiacciate, mare, laghi,...)
8 pagina 8 zona di vento 9 zona di vento 7,8 zona di vento 6 zona di vento 1-5 Costa fino a 2 km Costa fino a 1,5 km Costa fino a 0,5 km Distanza dalla costa 10 km Distanza dalla costa 30 km A IV IV V V V B III III IV IV IV C II (III in 5) as 500 m as 750 m as > 750 m III III IV IV D I II II II III III (IV in 1) A III IV V V B II III IV IV C II III III IV D I I II II III A B C D I II III (II in 8) A B C D I I I I I IV IV III Höhe über Gelände (z) I II III IV V Böenreaktionsfaktor c e (z) c e (z) 3.5 Immagine 4 coefficiente di esposizione in dipendenza dalla classe di rugosità ed altezza sul piano di campagna
9 pagina 9 Nel precedente diagramma i coefficienti di esposizione sono graficamente riprodotti in dipendenza della categoria del terreno e dell'altezza dell'edificio sul piano di campagna. Di conseguenza si può presupporre un aumento della pressione dinamica in dipendenza dell'altezza dell'edificio. Conformemente a ciò, l'altezza massima dell'edificio è usata come altezza di riferimento per determinare la pressione dinamica delle raffiche (pressione dinamica). Per determinare il carico di vento la semplificata pressione dinamica delle raffiche è moltiplicata con i coefficienti aerodinamici. p = c pe q(z e ) con c pe coefficiente aerodinamico per la pressione esterna (dipende dalla geometria dell'edificio) q(z e ) pressione dinamica delle raffiche Per l'installatore di impianti fotovoltaici si deve annotare come avvertenza che le pressioni dinamiche riportate nel D.M. 14/01/2008 per determinare le azioni del vento sono valide per una superficie regolare del terreno naturale. In casi particolari con dislivelli immediati del terreno, su cupole ed altre posizioni esposte (immagine 4), possono sorgere delle azioni del vento molto più elevate tramite una strettoia del profilo aerodinamico, che devono essere considerate per il dimensionamento della costruzione di supporto dell'impianto fotovoltaico. Nel caso che durante la progettazione di un impianto ci dovrebbero essere delle condizioni sfavorevoli, si raccomanda di consultare un progettista esperto. Nei corrispondenti casi saremmo lieti di assistervi su richiesta. Come premessa per l'applicazione della statica di sistema, precedentemente sono state spiegate le basi per determinare le pressioni dinamiche. La trasformazione concreta in pressioni del vento e forze del vento, che agiscono sui moduli solari e sulla costruzione di supporto, dipende dall'altezza dell'edificio e/o la forma del tetto. Nella norma DIN 1055 parte 4, sono riportati dei coefficienti di forma e coefficienti aerodinamici c p per tetti piani nonché per tetti ad un solo spiovente e tetti a due spioventi nel centro del tetto e nella zona marginale ed angolare, che per la determinazione delle grandezze effettive di carico devono essere presi in considerazione. Nell'Eurocodice 1 addizionalmente sono contenuti dei coefficienti di forza c f per elementi costruttivi, che sono passati al di sotto da corrente ventosa, in dipendenza dell'angolo di inclinazione. Questa costellazione è presente nel caso che l'inclinazione del tetto e del modulo non concordano, cioè nel caso che un rialzamento in relazione al piano del tetto è necessario. Questi effetti sono già inseriti nelle tabelle di applicazione della statica di sistema. v ref velocità di riferimento del vento sopra terreno piano v m elevata velocità media del vento con formazione variabile del terreno Immagine 4 caso particolare di pressioni dinamiche a causa di formazione variabile del terreno
10 pagina Combinazioni del carico Per il dimensionamento dei profili e la verifica portante dei fissaggi per il collegamento all'edificio, le a- zioni dal peso proprio, vento e neve non devono essere considerate isolatamente, ma devono essere combinate in modo corrispondente alla loro probabilità di apparizione.. I carichi presunti per i carichi di vento e neve ogni volta devono essere intesi indipendentemente come quel fenomeno che, in un periodo di osservazione di 50 anni, accade soltanto una volta o è stato superato in modo insignificante. Però la probabilità che, da entrambi i casi di carico, il fenomeno più sfavorevole accade contemporaneamente in un periodo di 50 anni, deve essere valutato come molto bassa. Per considerare questo effetto, nel D.M. 14/01/2008 sono contenuti dei coefficienti di combinazione che permettono una riduzione di 1 caso di carico ogni volta. Considerando queste riduzioni, si devono valutare complessivamente 3 combinazioni del carico: Combinazione di carico 1: E d = g g + q s + 1,0 q w = 1,35 g + 1,5 s + 0,6 1,5 w Combinazione di carico 2: E d = g g + 1,0 q s + q w = 1,35 g + 0,5 1,5 s + 1,5 w Combinazione di carico 3: E d = g g + q w = 0,9 g + 1,5 w (azione sollevante del vento) In riferimento all'approccio delle azioni del vento si deve differenziare tra montaggio parallelo al tetto e montaggio rialzato. Mentre in caso di disposizione parallela al tetto si devono impostare carichi di pressione del vento e risucchio del vento con coefficienti di pressione c p, in caso di una costruzione rialzata si deve tener conto della corrente ventosa sotto il modulo inclinato. In questi casi il carico di vento deve essere introdotto come carico lineare come sollecitazione di pressione W 1 e sollecitazione di risucchio W 2 alternativamente nel punto del quarto (punto di fissaggio) superiore o inferiore del modulo. I corrispondenti modelli di carico sono rappresentati schematicamente in immagine 5. [ ] angolo di inclinazione g [kn/m²] D.M. 14/01/2008 s [kn/m²] D.M. 14/01/2008 w [kn/m²] con c pi ai sensi del D.M. 14/01/2008 W i,j [kn/m] UNE EN 1991 (per costruzioni rialzate) Immagine 5 Modello di carico per costruzioni solari rialzate Oltre agli approcci diversi di carico per il montaggio parallelo al tetto e/o rialzato, si deve anche osservare la posizione degli elementi costruttivi sulla superficie del tetto in caso di un montaggio su tetti ad un solo spiovente, a due spioventi e tetti piani. Nella zona marginale ed angolare compaiono delle punte di risucchio che, in dipendenza dell'inclinazione del tetto e direzione della corrente, causano un aumento significativo delle parti di azioni dal risucchio del vento. Di conseguenza, queste definizioni sono prevalentemente valide per la combinazione di carico 3. L'espansione delle zone marginali ed angolari deve essere determinata secondo immagine 6 in dipendenza delle dimensioni del tetto. In caso di edifici con una grande superficie ed una bassa altezza dell'edificio, durante il calcolo si deve impostare ogni volta, invece delle dimensioni del tetto, il valore duplice dell'altezza dell'edificio. In caso di tetti ad un solo spiovente ed a due spioventi, questa è la distanza dal piano di campagna fino al punto più alto del tetto.
11 pagina 11 x n e/4 e/4 e/10 e/10 Eckbereich Randbereich Eckbereich Randbereich Dachmitte First bei Satteldach Dachmitte Randbereich Eckbereich Randbereich Eckbereich y h e/10 e/10 e/4 e/4 e = min (x bzw. y o 2 h) Immagine 6 Definizione delle zone centro del tetto/zona marginale ed angolare In caso di costruzioni di supporto rialzate si raccomandano, secondo la prassi comune, delle distanze divergenti dai bordi dell'edificio. Per quanto riguarda questa formulazione della domanda, nelle norme tecniche non sono compresi dei valori limite espliciti. Secondo immagine 7 si dovrebbe rispettare nella direzione della corrente una distanza x 1 = 1,2 m e lateralmente una distanza x 2 = 1,5 m. Nel caso che si progetta di rimanere al di sotto dei valori limite, si raccomanda di consultare un progettista esperto per strutture portanti. Immagine 8 distanze marginali raccomandate dell'impianto FV dai bordi dell'edificio in caso di installazione rialzata In caso di tetti piani con un attico circolante, una riduzione delle impostazioni del carico per l'azione del vento è ammissibile. Possiamo offrirvi ulteriori informazioni su richiesta.
12 pagina Tabelle di applicazione Come assistenza per la progettazione di fissaggi solari per semplici casi standard, nell'appendice della presente statica di sistema sono riportate delle tabelle di applicazione, che permettono un dimensionamento dei singoli componenti portanti. A causa delle molteplici combinazioni di azione possibili da carichi di vento e neve, particolarmente sullo sfondo di una classificazione in categorie del terreno, sono state compilate delle tabelle di applicazione per particolari costellazioni di azione con cui l'80% della superficie dell'italia può essere compresa. Per i singoli componenti portanti, i seguenti parametri sono riportati a tabella: traversa/trave di base: luce ammessa Supporti/Supporti di facciata distanza ammessa tra i supporti Ganci per tetto: quantità necessaria dei ganci per tetto per metro quadrato della superficie dei moduli Dispositivi di fissaggio speciali: quantità necessaria di fissaggi per metro quadrato della superficie dei moduli zavorramento: sovraccarico per metro quadrato della superficie di applicazione I parametri nelle tabelle di applicazione si delineano ogni volta per le condizioni esistenti. In caso dei profili, le tabelle di applicazione sono eseguite ogni volta per profilo per le grandezze di carico dei carichi di vento e neve in dipendenza dell'inclinazione e la misura dei moduli solari usati. In caso dei ganci per tetto, fissaggi e fissaggi speciali, la struttura delle tabelle di applicazione dipende dall'inclinazione del tetto. Nello spettro tra 15 e 60, sono riportate delle tabelle di applicazione da cui si possono ricavare, per ogni tipo di gancio per tetto o di fissaggio, la quantità degli elementi di collegamento necessari per metro quadrato della superficie dei moduli. Per facilitare all'utente l'utilizzo delle tabelle, i carichi di neve si riferiscono al valore basico dei carichi di neve al suolo. Durante l'analisi, l'inclinazione dei moduli in confronto all'orizzontale è già stata presa in considerazione cosicché i carichi di neve per le zone determinanti del carico di neve e l'altezza s.l.m. della località dell'impianto possono essere ricavati direttamente dal diagramma in immagine 1. In caso di impianti fotovoltaici più grandi, un calcolo individuale può portare a soluzioni più economiche. Come base per l'elaborazione della statica di sistema, sono stati sviluppati dei programmi informatici per il dimensionamento e la compilazione di calcoli statici verificabili per tutti i componenti portanti e sistemi di fissaggio della gamma di prodotti. Per questo, sono alla disposizione degli utensili per una compilazione legata al tempo ed economica delle verifiche della portanza. Per impianti FV su e/o ad edifici speciali, spesso si richiede per la prova tecnica-edilizia un calcolo statico eseguito da un progettista di strutture portante o un ingegnere consulente. Possiamo mettere alla Vostra disposizione a basso costo i relativi documenti con un corrispondente ordine di progettazione.
13 pagina Profili per traversa 2.1 Basi per la determinazione delle luci ammesse La determinazione delle luci ammesse dei profili portanti è eseguita sulla base della verifica generale degli sforzi. La luce ammessa è limitata dal raggiungimento del limite di deformazione di 0,2% dovuto alla flessione intorno all'asse forte e debole. Riserve plastiche non sono utilizzate. Le deformazioni normalmente sono minori di 1/200 della luce. 2.2 Luci ammesse in caso di montaggio parallelo al tetto In caso di montaggio parallelo al tetto per i carichi di vento, sono determinanti le condizioni di pressione e risucchio dell'esistente costruzione del tetto. In questo caso, la corrente intorno ai moduli è di importanza subordinata. Sistema di tetto inclinato Schletter Standard Sistema di tetto inclinato Schletter GridTop/GridNorm Supposizioni, semplificazioni Le zone marginali non sono prese in particolare considerazione Allegato 1: Luci ammesse massime delle traverse su tetti inclinati art.no.: , 015, 050, 060, 070, 071, 080, 081, 085, 090, Luci ammesse in caso di montaggi su tetto piano Sistema di tetto piano Schletter Standard Supposizioni, semplificazioni Le zone marginali non sono prese in particolare considerazione Annotazioni In caso di applicazioni di tetto piano, la luce ammessa massima si riduce dato che la pressione del vento, a causa dell'installazione libera al lato inferiore dei moduli, ed il risucchio del vento al lato superiore, devono essere addizionati. Allegato 2: Luce massima possibile delle traverse su tetto piano art.no.: , 015, 050, 060, 070, 071, 080, 081, 085, 090, 091
14 pagina Sistemi a barre incrociate GridTop und GridNorm Sistema di tetto inclinato Schletter GridTop/GridNorm Supposizioni, semplificazioni Lo strato delle traverse con i moduli è considerato come struttura portante di superfici Le zone marginali non sono prese in particolare considerazione Allegato 3: Luce massima possibile per profilo T GridTop e GridNorm art.no.: , 023, 040, Sistema di montaggio su tetto piano Plandach 5 Sistema integrato nel tetto con retroventilazione definita Annotazioni Tenuta ermetica ottimale tramite separazione del piano di tenuta e tecnica di fissaggio del modulo Impermeabilizzazione estesa dei punti di penetrazione Profilo con drenaggio interno Fissaggio sicuro tramite collegamenti a vite Osservare le avvertenze di montaggio e progettazione
15 pagina Elementi di fissaggio standard e fissaggi speciali Fissaggi su costruzioni inferiori al di sotto di traverse Fissaggi sulla costruzione inferiore al di sotto di travi T GridTop Fissaggio di supporti sulla costruzione inferiore Fissaggio di sistemi compatti Supposizioni, semplificazioni Le zone marginali non sono prese in particolare considerazione La verifica è sempre soltanto valida per gli elementi di fissaggio stessi, ma non per la costruzione inferiore! Cioè, la stabilità di tetti in lamiera, aggraffature della lamiera ecc. deve essere garantita da parte del committente. La superficie dei moduli è considerata come griglia portante; la quantità necessaria degli elementi di fissaggio è indicata forfettariamente in pezzi per metro quadrato. Annotazioni Durante il montaggio sui diversi elementi, il cosiddetto effetto di chiusura lampo deve essere osservato particolarmente anche nella costruzione inferiore. Un impianto è sempre fissato tanto bene quanto ad es. la prima aggraffatura della lamiera al bordo del tetto. Per questo motivo, gli impianti dovrebbero sempre avere una sufficiente distanza di sicurezza alle zone marginali del tetto. Inoltre, nella zona marginale, si dovrebbe sempre usare più elementi di fissaggio come prescritti in media (ad es. al bordo su ogni puntone un gancio per tetto). Ogni elemento di fissaggio deve essere collegato, a seconda della sua definizione, con la costruzione inferiore. (ganci per tetto con almeno due viti a testa esagonale 8 mm con profondità sufficiente di avvitamento nel puntone, set per tetto ondulato soltanto in sezioni di legno sufficientemente dimensionate ecc.) Il collegamento dalla traversa agli elementi di collegamento (vite M10 nella canalina di alluminio) è stato verificato sperimentalmente per tutti i valori esistenti nella tabella. Per i fissaggi speciali, le capacità di portata sono state determinate sperimentalmente da istituti di prova riconosciuti. Il collegamento usato particolarmente nel sistema GridTop è stato verificato per tutti i valori esistenti nella tabella. Il sistema Schletter permette molte combinazioni tramite il suo concetto modulare, ad es. anche il fissaggio di supporti su costruzioni inferiori con elementi di fissaggio. Qui bisogna osservare che sul tetto piano sorgono delle forze più grandi che sul tetto inclinato! Per il fissaggio di supporti di tetto piano su elementi di fissaggio (ganci per tetto, set per tetto ondulato, morsetti per lamiera aggraffata ecc.), nel caso singolo è necessaria un'osservazione separata (statica individuale). Allegato 4: Allegato 5: Quantità nec. di elementi di fissaggio per metro quadrato di ganci per tetto 30x5mm: art.no , 811, 840, 841, 850, 852, 853, 872, x5mm: art.no , 813, 822, x6mm: art.no , 815, , , x8mm: art.no , 871 Quantità necessaria di elementi di fissaggio per metro quadrato FixE (lastre ondulate di fibrocemento) art.no.: (-101, -200, -201) FixT (profili trapezoidali di acciaio) art.no.: (-100, -101) (-201, -202, -203) (-411, -413, -431, -433) viti prigioniere art.no.: (-2, -3, -2d, -3d) Fix200 art.no.: Morsetti per lamiera aggraffata art.no.: Morsetti per Kalzip art.no.: Annotazioni: In molti impianti sono e sono state usate delle viti prigioniere M10 e M12 per il fissaggio di traverse; qui non esistono problemi nella prassi! Però raccomandiamo per elementi di fissaggio almeno M12! Se una verifica statica dovrebbe essere fornita raccomandiamo il nostro set doppio per tetto ondulato 300 (vedi sopra)
16 pagina Sovraccarichi per montaggio su tetto piano Le tabelle di sovraccarico sono valide per tutti i fissaggi a gravità di costruzioni di supporti su tetti piani, come ad es.: o Fissaggio di supporti su soglie di calcestruzzo o Supporti a vasca con piastre di calcestruzzo o Supporti con vasche con letto di ghiaia o Supporti con set di zavorramento in calcestruzzo o ecc. Le tabelle possono anche essere usate come valore di dimensionamento per la forza di ancoraggio esistente nel caso di supporti avvitati con la costruzione del tetto; qui è necessario un supplemento di sicurezza a causa della ripartizione asimmetrica delle forze. Supposizioni, semplificazioni Le zone marginali non sono prese in particolare considerazione La capacità di portata statica del tetto, dell'irrigidimento nonché dei supporti e della fondazione assolutamente devono essere verificate separatamente a causa dei grandi carichi addizionali! I sovraccarichi sono dimensionati contro sollevamento sotto sollecitazione del vento. Questa supposizione è giusta quando almeno due file dei moduli sono accoppiate tramite una comune trave di base. In caso di collocazione ad una fila, è necessario un calcolo separato riguardante il carico di ribaltamento. La verifica della stabilità allo scorrimento presuppone normali fattori di attrito tra supporto e copertura del tetto. Annotazioni Nella prassi spesso sono e/o sono stati usati sovraccarichi inferiori a quelli indicati Un collegamento di file collocate una dietro l'altra risulta favorevole per la stabilità al ribaltamento. Con questo eventualmente è possibile un dimensionamento inferiore dei sovraccarichi, ma allo stesso tempo è necessaria una verifica statica del profilo di collegamento dato che il momento di ribaltamento nella trave di base è trasferito tramite flessione. L'esistenza di un attico influisce una riduzione del carico sulle azioni di vento. Con questo si possono determinare dei sovraccarichi più economici. L'influenza di un attico non è presa in considerazione nelle tabelle. Allegato 6: Sovraccarichi per supporti di tetto piano con fissaggio a gravità generalmente valido! 5. Supporti per facciate su muri verticali normalmente per 1 fila di moduli Supposizioni, semplificazioni Le zone marginali non sono prese in particolare considerazione Annotazioni Le verifiche di fissaggio dei supporti sul muro in ogni caso devono essere dimostrate separatamente sulla base delle indicazioni di carico! Negli allegati sono considerate delle diverse altezze dei moduli; con questo, diverse geometrie di supporti (versioni speciali) sono già calcolate in anticipo. Allegato 7: Distanze tra gli assi ammesse per supporti per facciate delle travi di mensola art.no.: , ,
17 pagina Elementi di supporto per montaggi su tetto piano su soglie di calcestruzzo come supporto di letto con ghiaia per avvitare direttamente per zavorrare con piastre di calcestruzzo Supposizioni, semplificazioni Le zone marginali non sono prese in particolare considerazione In caso di sistemi a gravità si deve verificare assolutamente a parte la capacità di portata statica del tetto a causa dei carichi addizionali! Le sollecitazioni laterali dei telai e/o la stabilità al vento laterale non sono prese in considerazione a causa delle diverse possibilità della costruzione inferiore. L'azienda di montaggio eventualmente deve prevedere controventature diagonali addizionali! Annotazioni Gli impianti dovrebbero sempre avere una distanza di sicurezza sufficiente alle zone marginali del tetto. Inoltre, nella zona marginale, si dovrebbe sempre usare più elementi di fissaggio come prescritti in media. Supporti speciali con dimensioni più grandi (ad es. per più file di moduli una dietro l'altra) su richiesta! Allegato 8: Distanze massimalmente possibili dei supporti Supporto Schletter Standard (profilo T 100x60x5), art.no.: , 922, 924 Allegato 9: Distanze massimalmente possibili dei supporti Supporto Schletter Profi (profilo L 60x40x5), art.no.: , 932, 934 Allegato 10: Distanze massimalmente possibili dei supporti Supporto Schletter Light (profilo L 30x40x3), art.no.: Allegato 11: Distanze massimalmente possibili dei supporti Supporto vasca (tubo circolare), art.no.: , 942, 944 Allegato 12: Distanze massimalmente possibili dei supporti Supporto tetto giardino (profilo L 60x40x5), art.no.: Allegato 13: Distanze massimalmente possibili dei supporti Supporto Schletter VarioTop (profilo L 60x40x5), art.no.: Allegato 14: Distanze massimalmente possibili dei supporti Supporto Schletter PrimaTop (alluminio 3mm), art.no.: Tipi di supporti speciali: Supporto per tetto piano VarioTop Supporto per tetto giardino PrimaTop
18 pagina Sistemi in campo aperto 7.1 Schletter PvMax2 Il sistema in campo aperto Schletter PvMax2 è previsto per il montaggio su soglie in calcestruzzo. Supposizioni, semplificazioni Le zone marginali non sono prese in particolare considerazione Le verifiche generali di collegamento (morsetti per moduli ecc.) sono ricavate dal sistema standard. Annotazioni vedi Avvertenze di montaggio sistema in campo aperto PvMax2 7.2 Sistema in campo aperto FSV/FSH Il sistema Schletter FSV/FSH nuovamente sviluppato è concepito per il montaggio su campi aperti pianeggianti e su pendii (ad es. discariche per rifiuti). I moduli solari sono montati alternativamente di costa o trasversalmente con qualsiasi inclinazione del modulo su una costruzione inferiore di alluminio che è sostenuta da file di supporti che sono infisse nel terreno in distanze definite. Per il dimensionamento della costruzione, oltre alle azioni di vento e neve specifiche per la località, particolarmente la capacità di portata del suolo naturale è di particolare importanza. Annotazioni collocazione a 2 file di costa Dovuta all'influenza significativa delle caratteristiche portanti del suolo, una statica di sistema di validità generale non raggiunge l'obiettivo. Al contrario, soltanto dopo un'indagine di prova tecnica dei parametri del suolo, è possibile una progettazione individuale delle distanze dei supporti. Facendo seguito a ciò, la costruzione portante può essere progettata per applicare i moduli ed ottimizzata riguardante l'impiego di materiale. Per i collegamenti e mezzi di collegamento si usano dei prodotti comprovati dalla gamma di prodotti della Schletter. Ulteriori informazioni sul nuovo sistema in campo aperto riceverete su richiesta. comprovato in numerosi progetti eseguiti alta economicità a causa di una costruzione facile da montare collocazione a 3 file trasversalmente
19 pagina Morsetti per modulo e mezzi di collegamento I sistemi di raccordo ed i collegamenti usati con i sistemi solari di assemblaggio sono stati testati, per quanto una verifica matematica secondo le norme tecniche vigenti non sia possibile, da istituti di prova riconosciuti in merito all'esistente capacità di portata. La capacità di portata normalmente non è determinata soltanto dal carico di rottura delle viti, ma dalla complessiva configurazione di collegamento. Successivamente sono riprodotti in modo esemplare degli esami sperimentali su morsetti di moduli che sono stati fissati rappresentativamente sul profilo Solo05. Gli esami sperimentali sono stati eseguiti nel laboratorio di un istituto di prova riconosciuto. I carichi di prova sono stati aumentati fino alla rottura durante la prova. I valori caratteristici della capacità di portata risultano da una valutazione statica di un complesso basico di 5 prove. Corpo di prova nel banco di prova Collasso a causa di rottura della vite dalla scanalatura di guida La capacità portante del morsetto per modulo per fissare i moduli su puntoni/arcarecci è evidentemente determinata dalla capacità di sollecitazione del materiale di base nell'area locale della superficie di appoggio del dado. Il criterio di collasso si dimostra come rottura della vite dalla scanalatura di guida. La capacità di portata dimostrata è significativamente al di sopra dell'intervallo di carico specifico per l'applicazione a causa di carichi di vento sollevanti. Prüfkraft [N] axiale Zugversuche Versuch 1 Versuch 2 Versuch 3 Versuch 4 Versuch Kolbenweg [mm] Curve di misurazione delle prove assiali di carico con morsetti per moduli fissati su profili di estrusione P uk = 8071 N 8,0 kn P Rd1 = 8,0/1,25 = 6,4 kn (livello del carico di rottura) P Rk = 4059 N 4,0 kn P Rd2 = 4,0/1,10 = 3,6 kn (limite di proporzionalità) determinante Nello stesso modo anche altri collegamenti sono stati valutati sperimentalmente, ad es. con carichi applicati trasversalmente al canale avvitabile, cosicché esistono informazioni affidabili sulla capacità di portata dei collegamenti. Questo fatto permette la constatazione che i collegamenti e mezzi di collegamento tra gli elementi di supporto, usati nella gamma di prodotti della Schletter GmbH Sistemi solari di assemblaggio, dispongono della capacità di portata staticamente necessaria nell'ambito di applicazione ammissibile.
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