La Pallavolo. 1. Storia della pallavolo

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1 La Pallavolo 1. Storia della pallavolo Già nell'antichità esistevano giochi con la palla che possono essere considerati i predecessori della pallavolo. In antichi giochi greci e romani, ad esempio, venivano eseguiti esercizi con la palla a scopo di divertimento e svago. Il merito dell'invenzione della pallavolo in forma moderna, nata ufficialmente nel 1895, va riconosciuto a WILLIAM MORGAN istruttore di educazione fisica presso un college dell'ymca nel Massachussets (Stati Uniti). Il 9 febbraio 1895 Morgan radunò alcuni insegnanti nel college di Springfield per la dimostrazione di un nuovo sport, da lui chiamato Minonette (da minon, micio, che era stato il nome di un gioco con la palla praticato da nobili e dame due secoli prima in Francia. Con l'aiuto di due squadre composte da 5 membri, tra cui il sindaco e il comandante dei vigili del fuoco, avvenne il battesimo di un nuovo gioco sportivo con caratteristiche profondamente diverse dagli altri sport in voga a quel tempo. Una caratteristica peculiare era quella di non prevedere il contatto fisico tra i partecipanti, per cui la destrezza, la prontezza dei riflessi, la capacità di concentrazione e l'agilità prendevano il posto della forza, qualità fino ad allora primaria nelle attività sportive. Fu però un'altra persona, Alfred F. Halstead, il 10 marzo del 1896, a cambiare il nome di minonette, un po' troppo femminile, in volleyball (letteralmente palla sparata). Egli riuscì a imporre questo sport nei college YMCA dislocati in tutti gli Stati Uniti. Due anni dopo, la pallavolo si praticava anche nella maggior parte dell'america Meridionale (Brasile, Argentina, Uruguay). Nel 1898 la pallavolo giunse a Manila, nelle Filippine, grazie a un insegnante di educazione fisica americano; proprio ai filippini viene attribuita l'invenzione della "schiacciata". In Cina e in Giappone ottenne un successo strabiliante. In Europa arrivò durante la prima guerra mondiale, importata dalle truppe americane. Nel 1938 venne introdotta una fondamentale tecnica che rivoluzionò il modo di giocare: il «muro». Furono soprattutto i paesi dell'est che lo utilizzarono con sistematicità. Nel 1947 i rappresentanti di 15 federazioni si ritrovarono a Parigi e crearono la Fédération Internationale de Volleyball (FIVB). Ancora oggi la pallavolo ha grande seguito, soprattutto nei paesi dell'estremo Oriente (Giappone, Cina, Corea del Sud), nei paesi dell'est Europa e dell'europa meridionale, ed in Brasile. Questi paesi possono anche vantare i migliori risultati internazionali sia a livello di club che a livello di squadre

2 nazionali. Paesi come il Brasile, l'italia, gli Stati Uniti d'america, la Russia e Cuba, hanno le proprie nazionali ai primi posti del ranking sia maschile che femminile. Molti altri paesi restano comunque ai margini, e tranne rari casi, i paesi a contendersi le medaglie dei tornei più importanti sono sempre gli stessi. 2. Campo di gioco Le partite di pallavolo si disputano al coperto, la zona libera deve misurare almeno 3 metri dalle linee di fondo e laterali, mentre lo spazio al di sopra del campo di gioco deve essere di almeno 7 metri. Per le competizioni ufficiali FIVB (campionati nazionali,europei,mondiali) la zona libera dalle linee laterali deve essere di almeno 5 metri, quella dalle linee di fondo di almeno 8 metri e lo spazio al di sopra del campo di gioco deve misurare almeno 12,5 metri. Il terreno di gioco è di forma rettangolare, lungo 18 metri e largo 9, diviso in due settori di 9 per 9 metri da una rete posta perpendicolarmente al suolo. In entrambi i settori sono tracciate le linee perimetrali, che delimitano il terreno di gioco dalla zona libera e la linea d'attacco posta a 3 metri dalla rete. La tracciatura delle linee d'attacco è prolungata oltre le linee laterali con cinque linee tratteggiate di 15 cm. Tutte le linee devono essere larghe 5 cm e devono avere un colore contrastante con la superficie di gioco. La temperatura non può essere inferiore a 10 C. Per le competizioni FIPAV la temperatura non può essere inferiore a 16 C e superiore a 25 C.

3 3. Rete da pallavolo La rete è posta ad un'altezza nella sua parte superiore di 2,43 metri per le gare maschili e 2,24 metri per le gare femminili. Si estende per 9,50-10 metri in lunghezza e un metro in altezza. Due bande bianche verticali, larghe 5 centimetri e alte 1 metro, sono fissate alla rete esattamente al di sopra di ciascuna linea laterale. Esternamente alle bande vengono inserite le antenne (due aste in fibra di vetro di 1,80 m di altezza) verniciate a fasce alternate di due colori contrastanti, preferibilmente bianco e rosso; ogni antenna si estende 80 cm al di sopra della rete allo scopo di delimitare lo spazio di passaggio della palla. 4. Il pallone Secondo il regolamento della FIPAV, la palla deve essere di cuoio vero o sintetico e deve avere una forma sferica, una circonferenza di cm, un peso di grammi e una pressione interna di 0,30-0,325 kg/cm². 5. Il gioco Lo scopo del gioco è far cadere la palla nel campo avversario (indipendentemente da chi l'ha toccata per ultimo) o all'esterno del terreno di gioco dopo un tocco avversario. Le partite si disputano al meglio dei 5 o 3 set, e vince la gara la squadra che ne conquista tre o due: il tutto è dipeso dal regolamento della federazione appartenente; ogni set viene vinto dalla prima squadra che raggiunge 25 punti con almeno due punti di scarto rispetto alla squadra avversaria ad eccezione del quinto, denominato tie- break, che termina quando una delle due squadre raggiunge i 15 punti (sempre con lo scarto di 2 punti) e con cambio campo alla conquista dell'ottavo punto.

4 La rotazione dei giocatori in campo avviene in senso orario. I numeri indicano le posizioni dei giocatori (ad esempio per "posto 4" si intende la posizione dell'attaccante a sinistra). Per cui durante la rotazione ad esempio il giocatore nel posto 4 passa al posto 3. Ogni azione inizia con il servizio effettuato dal giocatore difensore destro della squadra che ne ha ottenuto il diritto; al fischio dell'arbitro egli ha otto secondi di tempo per inviare la palla verso il campo avversario utilizzando qualsiasi parte del braccio. L'azione continua fino a che la palla non tocca il campo, è inviata fuori dal campo o viene sanzionato un fallo. La squadra che vince un'azione di gioco conquista un punto e il diritto a servire. Se l'azione è conquistata dalla squadra che è già al servizio essa continua a servire, mentre se viene vinta dalla squadra in ricezione i suoi giocatori sono tenuti a ruotare di una posizione in senso orario ed al servizio andrà il giocatore che prima si trovava in zona 2 e per effetto della rotazione passa in zona 1. Per ogni azione di gioco, la squadra ha a disposizione tre tocchi (escludendo l'eventuale tocco di muro), per inviare la palla nel campo avversario facendola passare all'interno dello spazio di passaggio, delimitato dalle antenne e dalla loro proiezione, dal soffitto e dalla banda superiore della rete. La palla che tocca le antenne e la rete all'esterno di esse, il soffitto, le mura della palestra, un oggetto fuori del terreno di gioco o una persona esterna al gioco, è da considerarsi fuori gioco. Dopo aver effettuato un muro, un giocatore può colpire nuovamente la palla senza incorrere nel fallo di doppio tocco ed effettuando il primo tocco di squadra. La palla NON può essere fermata o trattenuta e può essere colpita con qualunque parte del corpo; costituisce FALLO il contatto e il successivo accompagnamento della palla o il contatto continuo e ripetuto con il corpo. Nel caso in cui la palla tocchi la rete e ritorni indietro, essa può essere rigiocata nel limite dei tocchi rimasti a disposizione della squadra, a condizione che non venga rigiocata dallo stesso giocatore che ha indirizzato la palla in rete. I giocatori difensori NON possono completare un attacco se, trovandosi o staccando con i piedi nella zona di attacco, colpiscono la palla quando questa è completamente al di sopra del bordo superiore della rete. I giocatori difensori NON possono partecipare ad un muro (individuale o collettivo).

5 6. Ruoli I cinque ruoli dei giocatori in campo sono: Palleggiatore Centrale Schiacciatore- laterale, o schiacciatore di banda chiamato anche "di mano", "ala", "martello" Schiacciatore- opposto Libero 6.1 Palleggiatore Quando si trova in prima linea è situato in zona 2, mentre, quando è in difesa, occupa posto 1. A lui sono indirizzati tutti i palloni (provenienti dalla ricezione o dalla difesa) che dovranno essere smistati agli schiacciatori. Per questo motivo si parla del palleggiatore come del "regista" d'attacco della squadra ed è sicuramente il giocatore che coopera maggiormente con l'allenatore e ne condivide programmi e strategie. Le caratteristiche del palleggiatore: Precisione di palleggio sia su alzate alte e lontane che su alzate vicine e veloci. È questa, sicuramente, la caratteristica più tipica dell'alzatore, che deve mettere i propri compagni di squadra in condizione di poter schiacciare in modo positivo. Intelligenza tattica: a parità di precisione di palleggio, quello che fa la differenza tra un regista e un altro, è la scelta del tipo di alzata, che può condizionare sostanzialmente il rendimento dei singoli attaccanti e, di conseguenza, di tutta la squadra. Reattività negli spostamenti: questa qualità è necessaria in quanto, il palleggiatore raramente si trova già nel punto di campo dove eseguirà l alzata, spesso dovrà fare parecchi metri di corsa per arrivare in posizione corretta sulla palla. Un alzatore con tempi di reazione lenti sarà frequentemente in ritardo e quindi, trovandosi fuori equilibrio, difficilmente riuscirà ad alzare palloni decenti ai propri attaccanti.

6 Tocco di palla morbido e naturale. Esistono essenzialmente due tipologie di alzatori: quelli che posseggono un tocco naturale di palleggio e quelli che, invece, se lo sono costruito negli anni con l'allenamento. La differenza sostanziale tra queste due categorie è che i primi hanno meno difficoltà a fronteggiare situazioni particolarmente stressanti mentre i secondi, in posizioni di scarso equilibrio o in condizioni di elevata tensione fisica e psicologica, tendono a "sporcare" il palleggio, che può anche diventare impreciso e falloso (fallo di doppio). Alta statura. Nella pallavolo moderna l'altezza dei giocatori è diventata di importanza determinante, soprattutto per poter contrastare a muro gli attacchi avversari. Anche i palleggiatori hanno risentito di questa tendenza, tenendo conto, poi, del fatto che l'alzatore, quando è in prima linea, dovrà murare l'attacco dello schiacciatore laterale della squadra avversaria. Un alzatore troppo basso creerebbe un "buco" nel muro consentendo allo schiacciatore avversario di passarci sopra e mettendo, così, in grossa difficoltà la propria difesa. 6.2 Centrale È il ruolo che richiede più forza. Un centrale deve avere ottime doti di elevazione, potenza e anche il cosiddetto "occhio": deve "leggere" in qualche frazione di secondo dove il palleggiatore alzerà la palla. Un centrale occupa i posti 3 e 6 del campo a seconda della rotazione di gioco e i fondamentali che pratica di più sono attacco e muro. Ormai in tutte le squadre di serie il Libero prende il posto del centrale quando questo deve effettuare la rotazione in seconda linea e si posiziona, anziché in zona 6, in zona Schiacciatore- laterale (mano) Forse è il ruolo più faticoso di tutti perché richiede al giocatore sia di ricevere (anche quando è in prima linea) che d'attaccare. Per questo è richiesta una buona dose di potenza e soprattutto resistenza. Lo schiacciatore laterale deve essere un "leader" della squadra. A lui sono affidati i palloni più difficili e a lui è richiesto "mettere a terra" tutte le palle "sporche", comunque non gestibili secondo uno schema predeterminato Le zone occupate dai giocatori di questo ruolo sono la zona 4 (quando il giocatore si trova in prima linea) e la zona 5 (quando è in seconda linea). Molte squadre utilizzano in difesa lo schiacciatore laterale in zona 6 per permettergli di attaccare dalla seconda linea (attacco pipe). Le componenti fisiche necessarie per la schiacciata sono velocità, peso, potenza e coordinazione nella fase di volo. Per diventare uno schiacciatore vero si deve mostrare la volontà di diventarlo, schiacciando sia con tenacia che con intelligenza. Ad esempio, se il muro avversario è alto, lo schiacciatore deve saper utilizzare questa situazione a proprio vantaggio:

7 guardare se ci sono varchi, cercare un mani e fuori oppure cercare un pallonetto, ricordando sempre che, contro un buon attaccante, un muro commette sempre più errori di quanti punti ottenga, anche se sembra intimidire. 6.4 Schiacciatore- opposto (contromano) Il ruolo dell'opposto ha questo nome perché è coperto dal giocatore diametralmente opposto al palleggiatore. Di solito gli allenatori preferiscono schierare come opposto un giocatore mancino perché facilitato nei colpi potenti in parallelo. Oltre alla parallela potente, un buon opposto deve possedere anche un buon muro perché giocando in zona 2, ha sempre di fronte lo schiacciatore avversario. Per questa sua posizione l'opposto è chiamato più volte ad attaccare dalla seconda linea proprio perché il palleggiatore avanti "brucia" la disponibilità di uno schiacciatore; mentre trovandosi in prima linea generalmente effettua il muro in zona 2 coprendo il palleggiatore (a cui è destinato il secondo tocco di palla). 6.5 Libero È, in ordine cronologico, l'ultimo ruolo introdotto dalla FIVB nel 1997 (in Italia la FIPAV l'ha introdotto l'anno successivo). Il termine è invariabile in tutte le altre lingue. Essendo sottoposto a regole particolari, che lo distinguono dagli altri giocatori, indossa una maglia di colore diverso da quelle dei suoi compagni di squadra, in modo da essere riconoscibile [1]. Il libero ha la caratteristica di giocare solo in seconda linea (zone 1, 6 e 5) al posto di uno dei giocatori di seconda linea ed è quindi specializzato nei fondamentali di ricezione e difesa: le limitazioni sul suo gioco di fatto lo escludono dalla possibilità di svolgere tutti gli altri fondamentali. Pertanto: non può andare al servizio; non può concludere un'azione d'attacco (da nessuna parte del campo) se colpisce il pallone completamente al di sopra del bordo superiore della rete (o del suo prolungamento orizzontale); non può murare né tentare di murare; se il libero effettua un palleggio invadendo la zona di attacco (cioè dalla linea dei 3 metri compresa fino alla rete) un altro giocatore non può concludere un'azione d'attacco colpendo il pallone completamente al di sopra del bordo superiore della rete (tale limitazione deriva dall'esigenza di escludere il libero dall'uso più frequente del fondamentale di palleggio, che si effettua appunto nella zona d'attacco come penultimo tocco di squadra). Le sostituzioni che coinvolgono il libero sono illimitate e devono essere effettuate a gioco fermo prima del fischio di autorizzazione al servizio, senza chiedere l'autorizzazione

8 all'arbitro. La permanenza del libero è subordinata alla rotazione del giocatore titolare di cui prende il posto, dovendo obbligatoriamente fargli posto quando questi riguadagna la prima linea (posto 4). Di solito, nella pallavolo moderna, il libero entra al posto del centrale che è in seconda linea, dopo che quest'ultimo ha completato il suo turno di battuta, ed esce al momento di passare in prima linea per farvi rientrare il centrale, per poi attendere il turno dell'altro centrale. Pertanto tra l'uscita del libero e il suo nuovo ingresso su un altro giocatore deve sempre intercorrere almeno un'azione di gioco. Quando il palleggiatore si ritrova a difendere un pallone avversario, oppure si trova in difficoltà perché lontano o a terra, solitamente interviene il libero per palleggiare (da dietro la linea dei 3 metri, ovvero fuori dalla zona di attacco), questo per poter avere ben 4 giocatori disponibili per l'attacco. Dalla stagione agonistica è possibile iscrivere a referto un secondo Libero, con alcune limitazioni anagrafiche a seconda della tipologia di campionato, che può alternarsi senza limitazione con l'altro omologo, fermo restando le regole sopra descritte, come se i due costituissero una sola entità. Tale utilizzo comporta una serie di casistiche, già presenti riguardo ai casi di infortunio o di rimpiazzo del Libero stesso. Dalla stagione alle varie eventualità di un rimpiazzo del Libero per infortunio, si è aggiunta quella legata semplicemente a una scelta tecnica dell'allenatore (che determina un Libero "inabile"), opportunità concessa per esaltare il concetto di schierare la migliore formazione a giudizio dell'allenatore stesso. Rimane insostituibile un Libero a cui venissero comminati provvedimenti disciplinari di espulsione o squalifica. Le caratteristiche principali di un Libero sono solitamente l'altezza non molto elevata, infatti essere bassi permette una maggiore agilità. Il libero è sicuramente veloce ed è il più dotato della squadra nei fondamentali di ricezione e difesa. Liberi moderni hanno anche ottime qualità di palleggio e alzata in bagher, per sostituirsi al palleggiatore in caso di necessità. 7. I Fondamentali Per "fondamentale" si intende un'azione specifica e basilare che un giocatore di pallavolo deve saper compiere. Nella pallavolo ci sono tre fondamentali: palleggio bagher servizio o battuta Anche il muro e l'attacco sono definiti fondamentali, ma da alcuni sono definiti secondari. Per distinguere i vari modi di respingere la palla nella terminologia odierna del campo di gioco, viene definito "palleggio" il passaggio effettuato con le mani e "bagher" quello

9 eseguito con le braccia. Quando il passaggio viene indirizzato allo schiacciatore, viene chiamato "alzata" o "palleggio di costruzione". 7.1 Palleggio Nella pallavolo il palleggio ha il solo scopo di passare la palla, poiché non essendoci la possibilità di toccare due volte consecutive la palla, si ha sempre bisogno di un compagno che la rimandi nel campo avversario. A seconda che la palla venga inviata davanti, dietro o lateralmente al corpo abbiamo rispettivamente il "palleggio avanti", il "palleggio dietro" e il "palleggio laterale". 7.2 Bagher La tecnica del bagher consiste nel respingere il pallone con la parte interna delle braccia unite. Quando nel 1952 sono apparse le prime respinte a braccia unite si è parlato di "salvataggio" non potendo classificare bene il colpo. Sono stati i cecoslovacchi ad usare per primi la tecnica delle braccia unite per respingere i palloni che arrivavano a grande velocità: le braccia venivano messe sotto la palla, come una scavatrice (nella loro lingua bagher). A seconda delle varie direzioni in cui si muovono le braccia si avrà il bagher in avanti o quello laterale. Il bagher in avanti (o frontale) è quello più utilizzato. Quando il pallone in arrivo ha una velocità limitata, si accompagna il bagher utilizzando anche le gambe, in modo da imprimergli la forza necessaria per spostarlo (ad esempio in ricezione su battuta float). Quando invece il pallone in arrivo è molto forte come in ricezione su una battuta in salto o in difesa per contrastare una schiacciata, il bagher si utilizza come piano di rimbalzo, stando praticamente immobili, in quanto la velocità va attutita. L'uso del bagher è legato alla ricezione della battuta, alla difesa e in qualsiasi altro tocco dove la palla è troppo bassa per essere palleggiata o schiacciata. Alcune varianti sono il "bagher in rullata" e il "bagher in tuffo", necessari per raggiungere palloni troppo lontani per posizionare le gambe correttamente. La rullata è laterale, destra o sinistra. Il tuffo è in avanti e consiste nel raggiungere la palla un attimo prima dell'atterraggio, che è attutito con entrambe le braccia, con un solo braccio se l'altro è già sul terreno per colpire la palla con il dorso della mano e palmo sul terreno. 7.3 Battuta La battuta si può chiamare anche "servizio". Per esso si intende il colpo che mette in gioco la palla inviandola nel campo avversario. La battuta deve essere effettuata, entro 8 secondi dal fischio di autorizzazione del primo arbitro. Il punto può essere conquistato già con il servizio e in questo caso prende il nome di ace. Il servizio può essere chiamato anche float quando la palla in volo cambia leggermente direzione per mezzo di quanto si faccia girare la palla quando se la si lancia.

10 8. I colpi in attacco 8.1 Pallonetto Per pallonetto si intende un palleggio effettuato ad una mano che sorprende l'avversario passando sopra o lateralmente al muro. Rappresenta una delle varianti ai colpi forti d'attacco nel caso di giocatori esperti, dove si cerca di sorprendere la difesa piazzata per ricevere un pallone potente, mentre costituisce la principale arma d'attacco nel mini- volley. 8.2 Piazzata (o cioppata) È il colpo che smorza il rimbalzo della palla provocando un volo cortissimo e una veloce ricaduta al suolo. La parabola risultante è simile a quella del pallonetto, solo che il tocco viene dato pieno. 8.3 Schiacciata È il colpo o lo "schiaffo" che si dà alla palla, con una sola mano, cercando generalmente di colpire il più forte possibile affinché gli avversari non riescano a recuperare la palla o non riescano a controllarla, mandandola fuori. Per effettuare la schiacciata è importante possedere una buona elevazione in modo da colpire la palla molto al di sopra della rete. Solitamente la effettuano i giocatori più alti che stanno a rete. Se non si hanno queste doti atletiche è necessario avere un notevole bagaglio tecnico per poter oltrepassare il muro tentando altri colpi come il "mani e fuori" o il pallonetto. Per poter eseguire la schiacciata bisogna inoltre fare tre passi fondamentali, a volte quattro, per prendere una buona rincorsa e per poter saltare il più possibile. 9. Tipi di attacco 9.1 Palla alta (o terzo tempo) La palla alta è l'alzata di base per gli schiacciatori e per l'opposto e consiste in un'alzata con parabola molto alta nella zona di attacco dello schiacciatore in modo che questi possa compiere il gesto di attacco. La palla alta dà tempo all'attaccante di valutare la traiettoria per la rincorsa d'attacco, in modo da prendere il tempo e la posizione del salto in maniera accurata. Garantisce inoltre agli attaccanti la possibilità di vedere meglio la posizione del muro avversario.

11 9.2 Palla super (o secondo tempo) La palla super si gioca con gli schiacciatori laterali (di mano e opposto) e consiste in un pallone alzato con una parabola molto più tesa e veloce rispetto alla tradizionale palla alta. Questo schema costringe il muro e la difesa avversari ad organizzarsi molto più rapidamente contro l'attacco dello schiacciatore. Il vantaggio dell'attaccante è quello di trovare spesso la difesa e soprattutto il muro sguarniti, e quindi avere più possibilità di conseguire il punto. Tipicamente la palla super necessita di una maggiore precisione da parte dell'alzatore, in quanto l'attaccante non ha la possibilità di adeguare la propria posizione e il proprio tempismo con quelli della palla. Per questa ragione questo schema è utilizzato prevalentemente quando la ricezione è perfetta o poco distante dalla rete. 9.3 Palla quattro Si tratta di un pallone molto corto ed attaccato alla rete, preferito dai giocatori di ruolo esterno, (sia di mano o opposti). L'obiettivo è quello di disorientare il muro avversario, spostando il centrale avversario verso il centro del campo, rendendolo vulnerabile all'attacco dello schiacciatore di mano. 9.4 Mezza al centro Questa palla, di altezza paragonabile a quella di una super ma dalla parabola verticale, viene diretta ai centrali quando le condizioni di attacco non consentono di preparare una veloce o quando le squadre non sono di alto livello. La sua prevedibilità favorisce la squadra avversaria nell'impostazione del muro a tre, motivo per cui nella pallavolo professionistica vengono quasi sempre preferite altre alternative. 9.5 Veloce (o primo tempo) avanti e dietro La veloce viene giocata quasi esclusivamente dai giocatori che ricoprono il ruolo di centrale. A differenza che nella palla super e nella palla alta, l'attaccante incomincia la sua rincorsa di attacco qualche frazione di secondo prima che il palleggiatore abbia toccato la palla. A questo punto il salto può essere effettuato in diverse posizioni, tutte molto vicine all'alzatore. La vicinanza al palleggiatore e la conseguente conclusione fulminea rendono lo schema imprevedibile, poiché passa pochissimo tempo dal momento in cui la palla esce dalle mani del palleggiatore al momento in cui viene colpita. Questa strategia di attacco è di estrema importanza nella pallavolo moderna in quanto apporta notevoli benefici alla squadra in attacco.

12 9.6 Velocissima (o quick) È sostanzialmente uguale alla veloce, ma il giocatore centrale schiaccia effettuando una rincorsa ancora più veloce e l'alzata è leggermente più bassa. Quando l'alzata viene effettuata dal palleggiatore, il centrale è già in aria nella posizione prestabilita. In questo modo il suo colpo è quasi fulmineo. Molto spesso questo porta il muro avversario a saltare ad oltranza, o due volte nello specifico, per evitare che l'attaccante faccia punto. 9.7 Pipe È una palla di media altezza, che viene direzionata esattamente al centro del campo in modo che la sua parabola di discesa venga a cadere sulla linea dei 3 metri. Viene attaccata quasi sempre dallo schiacciatore in seconda linea, tipicamente posizionato al centro dell'area di difesa. La pipe viene utilizzata allo scopo di confondere il muro avversario. Uno degli svantaggi di questa palla consiste nel fatto che essendo giocata dalla seconda linea, quindi a notevole distanza dalla rete, non può essere troppo ficcante ed è spesso a rischio di finire lunga. 9.8 Fast Palla giocata solo dal centrale in posto due, con una rincorsa diversa da tutte le altre. Il palleggiatore dà una palla tesa con un palleggio all'indietro, e il centrale la colpisce mentre viaggia. Tecnica d'attacco utilizzata principalmente nella pallavolo femminile. 10. Falli di gioco Esistono diversi tipi di falli: 10.1 Fallo di rotazione: Se una squadra non effettua correttamente la rotazione dei turni di servizio Fallo di posizione: Se due o più atleti della stessa squadra non rispettano le posizioni in campo nel momento del colpo di servizio Fallo di formazione: Se in campo sono presenti uno o più atleti non riportati nella formazione riportata a referto per quel set Falli del tocco di palla: Doppio tocco: un giocatore tocca la palla due volte in successione o consecutivamente con più parti del corpo.

13 Quattro tocchi: una squadra tocca la palla quattro volte (ad esclusione del tocco di muro). Trattenuta o accompagnata: la palla viene bloccata o trattenuta da un giocatore Falli di rete Viene toccata la palla nello spazio opposto prima o durante l'attacco avversario. Un giocatore penetra nel campo opposto con l'intero piede. Secondo il nuovo regolamento datato 2015, è di nuovo "invasione" in qualsiasi punto della rete. (Il precedente regolamento esonerava l'invasione al di sotto del nastro) 10.6 Falli di attacco Viene toccata la palla che si trova nella zona avversaria. Un difensore completa un attacco dalla zona di attacco con la palla completamente al di sopra del bordo superiore della rete. Viene effettuato un attacco su servizio avversario quando la palla si trova nella zona di attacco e completamente al di sopra del bordo superiore della rete. Il giocatore libero completa un attacco con palla completamente al di sopra del bordo superiore della rete. Un giocatore completa un attacco con palla completamente al di sopra del bordo superiore della rete che proviene da un palleggio da parte del giocatore libero che si trova nella sua zona di attacco Falli di muro Un giocatore di seconda linea effettua un muro effettivo. Il libero effettua un muro effettivo o un tentativo di muro. Viene effettuato un muro su servizio avversario. Un giocatore effettua un muro sul servizio avversario Fallo di velo Quando un giocatore impedisce alla squadra avversaria di vedere la palla. A questo proposito la FIPAV ha precisato che "nel momento in cui l'arbitro fischia l'inizio di gioco, i giocatori presenti a muro sono obbligati a mantenere la posizione presa prima del fischio".

14 11. Sostituzioni In una partita ufficiale, i giocatori di una squadra non possono superare i 12 elementi, mentre non possono MAI ESSERE MENO DI 6. Le sostituzioni possibili in ogni set sono massimo sei. Un giocatore, dopo la sostituzione, può rientrare in campo nello stesso set solo al posto del giocatore che lo ha sostituito in precedenza. Secondo il nuovo regolamento FIPAV, il cambio non è più legato al richiamo dell'allenatore nei confronti dell'arbitro, ma del giocatore stesso che sta effettuando la sostituzione: l'atleta si avvicina alla delimitazione dei tre metri, fa il classico segno del cambio e, di conseguenza, l'arbitro lascia effettuare la sostituzione. 12. Ufficiali di gara Il collegio arbitrale è composto da due arbitri, quattro giudici di linea, un segnapunti e un assistente segnapunti. A livello provinciale e regionale, tuttavia, le gare sono dirette da un solo arbitro insieme ad un segnapunti che può essere messo a disposizione dalla stessa società ospitante. 13. Forse non tutti sanno che. - Nell anno 1895, quando a Holyoke, nel Massachusetts, il professore di educazione fisica William G. Morgan, sempre molto attento ai valori dell uomo, pensò alla necessità di uno sport meno violento del basket e piu adatto ai signori di mezza eta, per curarli dallo stress dei loro affari. - Su mandato della YMCA, l associazione cristiana in voga a quel tempo, Morgan, studiò e progettò un nuovo sport, fino a creare la mintonette, primo nome della pallavolo, derivato dal badminton, variante del tennis. - La SPALDING fece un nuovo pallone speciale da 300 grammi, e nel 1896 il professor Halstead opto per un nome meno effemminato, battezzandolo volley ball. - Inizialmente la rete era alta 193 centimetri e non c era la rotazione dei giocatori. La prima dimostrazione del nuovo sport avvenne in una esibizione a Springfield nel 1896, le due squadre protagoniste erano capitanate dal sindaco di Holyoke e dal capo dei vigili del fuoco.

15 Morgan mori negli anni quaranta, vantandosi del successo della sua creatura. Sulla lapide infatti c è scritto: WILLIAM G. MORGAN inventore della pallavolo Il Beach Volley Il beach volley (anche chiamato beach volleyball, e meno comunemente pallavolo da spiaggia) è uno sport di squadra olimpico giocato sulla sabbia. Nato come variante del gioco della pallavolo, da semplice ricreazione sulle spiagge si è evoluto fino a diventare sport professionistico in vari paesi del mondo. Due squadre di di due giocatori ciascuna si scontrano su un campo di sabbia diviso da una rete. Come nella pallavolo, lo scopo del gioco è quello di mandare la palla sopra la rete per farla cadere nel campo avversario cercando di opporsi allo stesso obiettivo della squadra avversaria. Ogni squadra ha a disposizione tre tocchi, comprensivi del tocco del muro, a differenza della pallavolo. La palla è messa in gioco con un servizio, ovvero un colpo del servitore diretto sopra la rete al campo avversario. Lo scambio continua fino a quando la palla tocca terra in campo, fuori dal campo (out), o una squadra fallisce nel tentativo di attacco. La squadra che vince lo scambio conquista un punto. Se è la squadra che riceve a vincere lo scambio, oltre al punto guadagna il diritto al servizio. Il giocatore di servizio deve cambiare ogni volta che si verifica questa combinazione. Originario della California e delle Isole Hawaii, il beach volley è ora uno sport molto popolare anche in stati che non presentano una linea costiera, come la Svizzera. A livello internazionale, le nazioni più vittoriose sono tra gli uomini il Brasile (166 medaglie d'oro), gli Stati Uniti (54) e la Germania (14). La coppia carioca Emanuel- Alison è Campione del Mondo ai Mondiali di Roma Tra le squadre femminili conduce sempre il Brasile (124 medaglie d'oro), seguito da Stati Uniti (90) e Cina (17). La coppia di punta brasiliana Larissa- Juliana è Campione del Mondo ai Mondiali di Roma Assieme all'australia e alla Svizzera, queste sono le nazioni che con più frequenza sono salite sul podio degli eventi FIVB e olimpici. Gli Stati Uniti conducono la classifica di presenze al World Tour (279 eventi), seguiti dall'italia (216) e dal Brasile (206), facendone le nazioni più attive nel panorama internazionale.

16 Regole di gioco Le regole del gioco si differenziano da quelle della pallavolo principalmente per: area di gioco sistema di punteggio caratteristiche del tocco cambio campo caratteristiche del pallone L'area di gioco è un rettangolo di sabbia che misura 16x8m e composto da una sabbia fine ma non appiccicosa, circondato da una zona libera larga almeno 3m. Il campo è delimitato da linee di gioco spesse 5 8 cm.l'altezza e le caratteristiche della rete sono le stesse della pallavolo (2.24m per le donne e 2.43 per gli uomini). Il numero di partecipanti per squadra è di 2 giocatori e non sono ammessi cambi. I giocatori sono liberi di disporsi all'interno del campo da gioco, eccezion fatta per il giocatore di servizio. Il fallo di posizione non è previsto. Deve essere rispettato l'ordine del servizio. Un membro della coppia riveste il ruolo di capitano. Si gioca a piedi scalzi, a meno di specifiche e momentanee autorizzazioni. Una partita è articolata in set e la vittoria si assegna al meglio dei tre set. Per vincere un set sono necessari 21 punti, con un vantaggio minimo di due punti. In caso di parità al termine del secondo set, il terzo e ultimo set si assegna alla squadra che ottiene per prima 15 punti con un vantaggio minimo di due punti. Si commette fallo di attacco se la palla viene colpita e indirizzata dalle sole dita con i polpastrelli (pallonetto), o se l'attacco in palleggio ha una traiettoria non perpendicolare alla linea delle spalle (a meno che questo non sia stato indirizzato al compagno). Per effettuare colpi a pallonetto vanno usate le nocche. Qualsiasi tocco, compreso quello di ricezione e difesa, deve essere pulito. La palla non può essere catturata, bloccata, trattenuta o accompagnata. Fanno eccezione l'azione difensiva di un attacco forte, che può essere difeso sopra la testa a mani aperte e l'azione contesa a muro: in entrambi i casi la palla può essere brevemente trattenuta. Il tocco di muro conta come tocco di squadra. Si effettua cambio campo alla fine di ogni set, ogni sette punti e suoi multipli durante il primo e il secondo set, ogni cinque punti e suoi multipli nel terzo ed ultimo set. Questo viene fatto per mediare tra le due squadre le caratteristiche del campo, come insolazione e ventilazione. Il pallone, di pelle sintetica o similari, è ricoperto di un materiale impermeabile. È leggermente più grande di quello da pallavolo (66 68 cm) ed è gonfiato ad una pressione minore ( hpa), ma il peso deve essere lo stesso ( g).

17 Nel beach volley è molto in uso segnalare al compagno le intenzioni di muro nella fase "break". Questi segnali vengono fatti dietro la schiena con entrambe le mani, così da poter differenziare i due giocatori, e sono tendenzialmente quattro: un dito disteso della mano, indica che sul giocatore corrispondente alla mano stessa, si terrà un muro lungo la linea laterale del campo; due dita distese indicheranno invece un muro diagonale; il pugno chiuso indicherà un "pull off", ovvero una "finta" a muro per raggiungere velocemente la posizione di difesa; la mano aperta indica invece l'intenzione di murare la palla e non una determinata zona del campo.

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