La direttiva sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari
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- Evangelina Mura
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1 La direttiva sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Il nuovo contesto IL PIANO D AZIONE NAZIONALE PER L USO SOSTENIBILE Le indicazioni per i trattamenti nelle aree sportive e frequentate dalla popolazione Castello di Tolcinasco 10 marzo- 77 Meeting Nazionale A.I.T.G. Dott.ssa Daniela Altera Direzione Valutazioni Ambientali
2 Il percorso Sesto programma comunitario di azione per l'ambiente. Ambiente 2010: il nostro futuro, la nostra scelta" copre il periodo L'UE fissa priorità e obiettivi della politica ambientale e indica provvedimenti da adottare per contribuire alla realizzazione della strategia di sviluppo sostenibile. Descrive in modo particolareggiato i provvedimenti da adottare per questo fine. Nuova visione strategie basate su un approccio globale per tema, piuttosto che su singoli aspetti (inquinanti o tipi di attività economica). Obiettivi a lungo termine, basati sulla valutazione dei problemi ambientali nonché sulla ricerca di una sinergia tra le diverse strategie e con gli obiettivi di crescita e occupazione previsti dalla strategia di Lisbona. La Commissione getta le basi per una strategia tematica volta a ridurre gli impatti dei pesticidi sulla salute umana e sull'ambiente, ad un uso più sostenibile dei pesticidi e ad una riduzione globale significativa dei rischi e delle applicazioni, pur garantendo la necessaria protezione delle colture.
3 STRATEGIA TEMATICA USO SOSTENIBILE PESTICIDI (2006 COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE) Obiettivo 1 Ridurre al minimo i pericoli e i rischi derivanti dai pesticidi per la salute e l'ambiente, con i mezzi seguenti: Piani nazionali Miglioramento della conoscenza dei rischi (sorveglianza della salute degli utilizzatori) Obiettivo 2 Potenziare i controlli sull'uso e sulla distribuzione dei pesticidi Obiettivo 3 Ridurre i livelli di sostanze attive nocive, in particolare sostituendo quelle più pericolose con sostanze alternative (anche non chimiche) più sicure. Obiettivo 4 Incoraggiare la conversione verso un'agricoltura che usi quantità limitate di pesticidi o li abolisca del tutto. Obiettivo 5 Istituire un sistema trasparente di notifica e sorveglianza dei progressi compiuti, con indicatori e relazioni sui P.N. di riduzione dei rischi ed elaborazione di indicatori.
4 DIRETTIVA 2009/128/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 21 ottobre 2009 che istituisce un quadro per l azione comunitaria ai fini dell utilizzo sostenibile dei pesticidi ART. 15 (Riduzione dell uso dei prodotti fitosanitari o dei rischi in aree specifiche) 1. Il Piano definisce misure appropriate, per la tutela di aree specifiche, elencate al comma 2, tenuto conto dei necessari requisiti di tutela della salute umana, dell ambiente e della biodiversità e dei risultati dell analisi del rischio. 2. Per aree specifiche si intendono: a) le aree utilizzate dalla popolazione o dai gruppi vulnerabili, come definiti all articolo 3 del regolamento (CE) n. 1107/2009 e, in ogni caso, i parchi, i giardini, i campi sportivi e le aree ricreative, i cortili e le aree verdi all interno dei plessi scolastici, le aree gioco per bambini e le aree adiacenti alle strutture sanitarie;
5 Regolamento CE 1107/2009 Immissione in commercio di prodotti fitosanitari Valutazione ex ante Verifica su modelli Problematiche legate all uso (vedi rapporto periodico ISPRA pesticidi nelle acque)
6 Decreto 22 gennaio 2014 adozione Piano d azione nazionale uso sostenibile A Misure per la riduzione dell uso o dei rischi derivanti dall impiego dei prodotti fitosanitari nelle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili A Utilizzo dei prodotti fitosanitari ad azione erbicida. A Utilizzo dei prodotti fitosanitari ad azione fungicida,insetticida o acaricida.
7 A Misure per la riduzione dell uso o dei rischi derivanti dall impiego dei prodotti fitosanitari nelle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili. Ai fini della tutela della salute e della sicurezza pubblica è necessario ridurre l uso dei prodotti fitosanitari o dei rischi connessi al loro utilizzo nelle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili, ricorrendo a mezzi alternativi (meccanici, fisici, biologici), riducendo le dosi di impiego e utilizzando tecniche e attrezzature, che permettano di ridurne al minimo la dispersione nell ambiente. Le regioni e le province autonome possono predisporre linee di indirizzo relativamente all utilizzo dei prodotti fitosanitari, per la gestione del verde urbano e/o ad uso della popolazione, in conformità a quanto previsto dal Piano. Le autorità locali competenti, tenendo anche conto di tali Linee di indirizzo, ove disponibili, adottano i provvedimenti necessari per la gestione del verde urbano e/o ad uso della popolazione, relativamente all utilizzo dei prodotti fitosanitari.
8 A Misure per la riduzione dell uso o dei rischi derivanti dall impiego dei prodotti fitosanitari nelle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili. Le suddette aree includono parchi e giardini pubblici, campi sportivi, aree ricreative, cortili e aree verdi all interno dei plessi scolastici, parchi gioco per bambini, superfici in prossimità di strutture sanitarie e spazi ludici di pubblica frequentazione. E fatto obbligo di avvisare la popolazione. Nelle aree interessate non possono essere utilizzati prodotti fitosanitari che abbiano tempi di rientro superiori a 48 ore. Si dovrà evitare l accesso provvedendo ad un adeguata e visibile segnalazione e, in relazione alla specifica situazione, ad un eventuale delimitazione delle stesse.
9 Limitazioni Nelle aree interessate non possono essere utilizzati prodotti fitosanitari che abbiano tempi di rientro superiori a 48 ore. Avviso della popolazione con cartelli che indichino la sostanza attivala data ed il tempo di rientro Nelle medesime aree si dovrà evitare l accesso provvedendo ad un adeguata e visibile segnalazione e, in relazione alla specifica situazione, ad un eventuale delimitazione delle stesse.
10 A Utilizzo di prodotti ad azione erbicida Compito delle autorità locali per la gestione delle infestanti è l individuazione di aree dove il mezzo chimico è vietato e dove è ammesso in ambito di un approccio integrato con mezzi non chimici nell ambito di una programmazione pluriennale. I trattamenti sono vietati in aree frequentate dalla popolazione; in caso di deroga si può ricorrere a prodotti che non contengano in etichetta frasi di rischio da R20 a R28, R36, R37, R38, R40, R42, R43, R41, R45, R48, R60, R61, etc..
11 A Utilizzo di prodotti ad azione fungicida, insetticida ed acaricida Entro 2 anni le autorità locali definiscono protocolli tecnici per regolamentare i trattamenti nelle aree frequentate dalla popolazione. Sono da privilegiare i trattamenti utilizzati in agricoltura biologica e sono comunque esclusi i prodotti classificati come tossici, molto Tossici o che riportino in etichetta frasi di rischio da R20 a R28, R36, R37, R38, R40, R42, R43, R41, R45, R48, R60, R61, etc.. Inoltre non devono contenere sostanze mutagene, cancerogene, ect.
12 Combinato disposto normativo normativa tutela acque e corpi idrici Misure predisposte da decreto legislativo 152/2006 Regolamento CE 1107/2009 Direttiva 128/2009/CE PAN (misure specifiche ambiente acquatico) Linee guida aree specifiche (in via di definizione)
13 Che fare? Dubbi di interpretazione? Proviamo a fare il punto Viene indicata la necessità di riduzione (PAN A.5.6 punto 1); Obbligo di avviso; Tempo di rientro; Coinvolgimento delle autorità locali al fine di predisporre delle chiare linee di indirizzo Misure specifiche diserbo e trattamenti insetticidi.
14 SANZIONI Art. 24 comma 10 (PAN) Salvo che il fatto costituisca reato, l'utilizzatore che non osserva le misure stabilite a tutela dell'ambiente acquatico, delle fonti di approvvigionamento di acqua potabile e delle aree specifiche di cui agli articoli 14 e 15 definite nel piano è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro a euro.
15 Proviamo a tirare le fila Certezze Obbligo di riduzione Obbligo di segnalazione attraverso l apposizione di cartelli Obblighi da altre norme
16 Proviamo a tirare le fila Come pianificare una soluzione percorribile Identificare le possibilità di riduzione; far si che tali azioni siano anche spendibili in termini di immagine sostenibile del sistema Coordinamento con autorità locali, sanitarie ed ambientali che si adegui a quanto previsto dal PAN e dalle altre normative
17 Grazie per l attenzione
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