CAPITOLATO DI GESTIONE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CAPITOLATO DI GESTIONE"

Transcript

1 Allegato n. 1 Guardia di Finanza REPARTO TECNICO LOGISTICO AMMINISTRATIVO CAMPANIA Ufficio Logistico Sezione Commissariato Via Alcide De Gasperi, Napoli 081/ / PROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO IN GESTIONE A TERZI DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE COLLETTIVA IN FORMA DI CATERING COMPLETO DEL TIPO SELF-SERVICE, NELLA FORMA DI RISTORAZIONE IN LOCO, PRESSO LE STRUTTURE DELLA GUARDIA DI FINANZA ALLA SEDE DI NAPOLI CAPITOLATO DI GESTIONE Capitolato di gestione Pag. 1

2 Art. 1 NORME E CONDIZIONI GENERALI DELLA FORNITURA Per lo svolgimento del servizio vettovagliamento vengono applicate le norme previste dal presente CAPITOLATO e dal CAPITOLATO TECNICO, quelle richiamate dal Contratto nonché quelle previste dal Regolamento per l Amministrazione del Patrimonio e per la Contabilità Generale dello Stato (R.D , n. 827) e dal Capitolato Generale d Oneri per le forniture di beni e le prestazioni di servizi della Guardia di Finanza (D.M , n. 277) in quanto applicabili. I contratti e gli impegni sottoscritti dalle parti vincoleranno la ditta contraente dal momento della loro formazione o sottoscrizione, mentre impegneranno l Amministrazione soltanto dopo che saranno stati approvati dall Autorità competente. Art. 2 OGGETTO DELL APPALTO L appalto ha per oggetto la gestione delle mense della Guardia di Finanza alla sede di Napoli, situate presso la: Caserma Zanzur, sede del Comando Interregionale dell Italia Meridionale, del Comando Regionale Campania e del Reparto Tecnico Logistico Amministrativo Campania, Via Alcide De Gasperi, 4; Caserma Sanges, sede del Reparto Operativo Navale e della Stazione Navale, Salita S. Maria del Parto, 21; Caserma Gregorio My, sede del Gruppo Pronto Impiego, Via Emanuele Gianturco, 100. Inteso come preparazione, confezione, distribuzione del pasto, con generi alimentari della miglior qualità approvvigionati autonomamente dall impresa aggiudicataria ed in possesso sia delle caratteristiche merceologiche sia di tutti i requisiti previsti da Leggi o altre Disposizioni regolamentari che ne disciplinino le caratteristiche e/o la composizione. Il servizio comprende anche l attività di pulizia e riassetto dei locali cucina e della sala mensa nonché di ogni altro spazio utilizzato per la preparazione, distribuzione e consumazione del vitto. Le attività oggetto dell appalto consistono principalmente in: Reperimento, stoccaggio e conservazione delle derrate; Preparazione e cottura degli alimenti oggetto dei pasti (Pranzo e Cena) presso le cucine delle mense delle Caserme Zanzur, Sanges e Gregorio My; Collocazione delle vivande nella apposita catena self-service; Distribuzione dei pasti agli utenti; Lavaggio delle stoviglie e di tutte le attrezzature utilizzate; Pulizia locali mensa, cucina, pertinenze locali funzionalmente annessi; Predisposizione del menù giornaliero da affiggere nei locali destinati alla mensa. Per i militari imbarcati, appartenenti alla Stazione Navale (Caserma Sanges), qualora si presenti la necessità (impossibilità di consumare il pasto presso la mensa di appartenenza), la ditta appaltatrice dovrà provvedere in alternativa, alla somministrazione dei generi di vitto spettanti, pari al controvalore del buono pasto, in derrate alimentari che saranno consumati a bordo dell unità navale, prelevati presso il Magazzino della predetta mensa. ESIGENZE E CIRCOSTANZE PARTICOLARI La ditta appaltatrice, nel pieno rispetto della relativa normativa igienico-sanitaria, predisporrà su richiesta dei Comandi interessati, effettuata entro le ore 09,30, appositi pasti da asporto contenenti generi sostitutivi aventi pari apporto calorico e corrispondente valore in termini economici di un pasto completo, confezionati secondo le modalità concordate con il Rappresentante per l Ente appaltante ed in considerazione di quanto offerto dalla ditta appaltatrice in sede di aggiudicazione della gara di appalto. Tali pasti saranno distribuiti a cura del personale della ditta appaltatrice (che ritirerà il tagliando vitto ) un ora prima o dopo i limiti temporali di cui in seguito. Capitolato di gestione Pag. 2

3 Ove necessario, su apposita richiesta avanzata dai Comandi con almeno 24 ore di anticipo la ditta appaltatrice, nel pieno rispetto della relativa normativa igienico-sanitaria, dovrà provvedere al confezionamento di appositi sacchetti viveri il cui contenuto sarà concordato di volta in volta con i Comandi richiedenti de il cui controvalore sarà analogo a quello del pasto distribuito presso la sala mensa ed indicato nel contratto stipulato con l Ente appaltante. La ditta appaltatrice, altresì, s impegnerà a fornire, in relazione alle specifiche esigenze del Comando vettovagliato, eventuali derrate e bevande non confezionate, tratte da quelle normalmente acquistate per la preparazione dei pasti previsti nel programma quindicinale del vitto, nel quantitativo sufficiente a soddisfare le esigenze del Comando richiedente. UTILIZZATORI DEL SERVIZIO La mensa viene utilizzata esclusivamente dai militari dipendenti dell Ente appaltante e da persone non dipendenti che verranno preventivamente autorizzate. Per questi ultimi, il corrispettivo per l erogazione del servizio mensa verrà versato direttamente dagli utenti. La mensa viene utilizzata anche da militari partecipanti a corsi e/o riunioni che si svolgono presso l Ente appaltante. In tal caso, su preavviso, la ditta appaltatrice dovrà organizzarsi per provvedere all erogazione dei pasti anche per questi soggetti. PROGRAMMA DI EMERGENZA La ditta appaltatrice dovrà essere in grado di fornire il servizio anche in caso di scioperi, agitazioni sindacali e cause di forza maggiore. In caso di interruzione dell energia elettrica o dell erogazione dell acqua o del gas, ecc., e/o per qualsiasi emergenza tecnica e organizzativa, la ditta appaltatrice produrrà i pasti necessari utilizzando strutture produttive esterne (centro di cottura esterno) che avrà cura di indicare all interno della relazione tecnica. Tali pasti dovranno essere trasportati presso la mensa dell Ente appaltante in contenitori termici sigillati conformi agli standard di qualità previsti per tale tipo di servizio e serviti caldi. La ditta concorrente dovrà indicare nella domanda di partecipazione a gara, le modalità di esecuzione del servizio nelle situazioni di emergenza, nonché l indicazione del centro di produzione alternativo utilizzabile. Nel caso in cui si renda oggettivamente impossibile procedere alla preparazione del menù del giorno la ditta appaltatrice dovrà predisporre un pasto sostitutivo la cui composizione ed il cui valore energetico si devono avvicinare il più possibile a quelli del pasto sostituito. A tale scopo le scorte di magazzino saranno adeguatamente rifornite per far fronte alle situazioni di emergenza. Art. 3 PASTI ORARI DI DISTRIBUZIONE DEI PASTI PASTI La ditta appaltatrice fornirà un numero orientativo dei pasti (Pranzo e Cena), nel l arco dell anno, di circa: nr pranzi; nr cene, per un totale complessivo presunto di nr pasti, così suddivisi: Caserma ZANZUR: nr pranzi e nr cene, per un totale di pasti; Caserma SANGES: nr pranzi e nr cene, per un totale di ; Caserma GREGORIO MY: nr pranzi e nr cene, per un totale di pasti. I quantitativi dei pasti sopra riportati, tenuto conto dei pasti effettivamente erogati nell anno 2010, sono puramente indicativi e non vincolanti per l Ente appaltante. Essi potranno variare in conseguenza di mutate esigenze gestionali nella misura del 20%, per eccesso o per difetto, ferme restando le condizioni di fornitura e senza che ciò spetti indennità alcuna alla ditta appaltatrice. Capitolato di gestione Pag. 3

4 Numero medio presunto giornaliero dei pasti: dal lunedì al giovedì: Caserma Zanzur (170 Pranzi, 10 Cene); Caserma Sanges (25 Pranzi, 12 Cene); Caserma Gregorio My (60 Pranzi, 40 Cene); Venerdì: Caserma Zanzur (90 Pranzi, 10 Cene); Caserma Sange s (25 Pranzi, 12 Cene); Caserma Gregorio My (60 Pranzi, 40 Cene); Sabato e domenica: Caserma Zanzur (8 Pranzi, 7 Cene); Caserma Sanges (25 Pranzi, 12 Cene); Caserma Gregorio My (Sabato - 40 Pranzi, 30 Cene Domenica 30 Pranzi, 20 Cene). Ogni pasto (Pra nzo e Cena) è composto da un 1 piatto, un 2 piatto, un contorno, pane, frutta ed una bevanda. La distribuzione dei pasti (Pranzo e Cena) avverrà con il sistema del self -service con distribuzione dei cibi agli utenti a carico del personale della ditta appaltatrice. L Impresa concorrente dovrà fornire il listino dei prezzi dei singoli piatti e delle bevande, da inserire nella busta contenente l offerta economica. ORARIO DI DISTRIBUZIONE DEI PASTI Il servizio dovrà essere assicurato in tutti i giorni della settimana. Salvo eventuali modifiche richieste dai Comandi interessati, la distribuzione dei pasti sarà svolta presso la: Caserma Zanzur: da lunedì al sabato, domenica e festivi dalle ore alle ore 14.30, per il pranzo e dalle ore alle ore per la cena; Caserma Sanges: da lunedì al sabato, domenica e festivi dalle ore alle ore per il pranzo e dalle ore alle ore per la cena; Caserma Gregorio My: da lunedì al sabato, domenica e festivi dalle ore alle ore 14.00, per il pranzo e dalle ore alle ore per la cena. Art. 4 COMUNICAZIONE SUL NUMERO DEI PASTI L Ente appaltante provvederà giornalmente, con modalità da stabilirsi direttamente tra i Comandi interessati e la ditta appaltatrice, a comunicare il numero dei pasti da distribuire per il pranzo e per la cena. Salvo diverse modalità contrattuali, il numero dei pasti da confezionare dovrà essere comunicato dall Ufficio preposto: entro le ore per il 1 pasto (pranzo) dal lunedì al venerdì; entro le ore del venerdì saranno comunicate inoltre le presenze previste per il sabato e la domenica, relativamente al pranzo e alla cena; entro le ore per il 2 pasto (cena). Nel caso in cui il Rappresentante per l Ente appaltante non comunichi, entro i termini stabiliti, il numero e la tipologia di pasti necessari, l appaltatrice ha comunque l obbligo di produrre i pasti facendo riferimento ai dati storici in suo possesso. Nel caso in cui i dati di prenotazione vengano comunque comunicati seppur in ritardo, la ditta appaltatrice dovrà, per quanto possibile, impegnarsi a fornire quanto richiesto. Nel caso le richieste non fossero ottemperabili completamente, la ditta appaltatrice dovrà darne immediata comunicazione al Rappresentante per l Ente appaltante proponendo soluzioni alternative. Art. 5 VARIAZIONI DEL NUMERO DEI PASTI In relazione alle effettive esigenze del Comando, la ditta appaltatrice dovrà assicurare il necessario numero dei pasti senza nulla eccepire. Le oscillazioni del numero dei pasti effettivamente consumati in più o in meno (indicati al precedente articolo 3), non comportano alcuna variazione ai prezzi unitari per pasto pattuiti nel contratto. Peraltro, considerato che la media giornaliera degli utenti nel turno serale e nelle giornate del sabato, domenica e festivi in genere, sia per il pranzo che per la cena è da Capitolato di gestione Pag. 4

5 ritenersi sensibilmente ridotta, la ditta appaltatrice dovrà comunque garantire l erogazione dei pasti conformemente alle caratteristiche contrattuali, grammatura e qualità senza alcuna maggiorazione di costo. Art. 6 RILEVAZIONE DELLE PRESENZE E PAGAMENTO Il personale avente diritto al vitto, per poter effettuare la consumazione del pasto, presenterà un apposito tagliando figlia rilasciato dal Comando intestatario della mensa, numerato progressivamente, datato, munito della firma e timbro del responsabile e sottoscritto dal militare beneficiario. Il corrispondente tagliando madre rimarrà in possesso del predetto Comando, per ogni eventuale necessario riscontro. I tagliandi figlia, a fine giornata, dovranno essere custoditi dalla ditta appaltatrice. Quindi verranno riepilogati numericamente in apposito verbale giornaliero redatto in contraddittorio tra il Rappresentante dell Ente appaltante e il Rappresentante della ditta appaltatrice, un esemplare del quale andrà allegato alla fattura da emettere entro la prima decade del mese successivo a quello di riferimento; il documento fiscale sarà inviato dalla ditta appaltatrice al Comando competente il quale, dopo la predisposizione della documentazione prevista, lo invierà all Ufficio Amministrazione Sezione Acquisti del Re.T.L.A. Campania della Guardia di Finanza (Ente Amministrativo) per il pagamento a mezzo di bonifico bancario. In alternativa, ove possibile, si potrà far ricorso all uso di un sistema elettronico per la rilevazione delle presenze che, mediamente apposite tessere magnetiche, permetterà l accesso meccanizzato alla linea self service del personale avente diritto. Norme di dettaglio per individuare gli aventi diritto al servizio vettovagliamento e definire gli aspetti amministrativi contabili, saranno concordate direttamente tra la ditta appaltatrice e l Ente appaltante. Sarà riconosciuto il pagamento dei soli pasti effettivamente consumati da rilevarsi con le modalità di cui sopra e/o concordate con la ditta appaltatrice. Qualora il numero dei pasti effettivamente consumati (da accertarsi mediante riscontro sul numero dei tagliandi figlia effettivamente consegnati alla ditta appaltatrice) risulti inferiore di oltre il 10% rispetto al numero di pasti comunicati preventivamente, l Ente appaltante riconoscerà alla ditta appaltatrice un importo pari al 60% del prezzo-pasto moltiplicato per il numero dei pasti risultanti dalla differenza tra il numero dei pasti effettivamente serviti ed il numero dei pasti comunicati preventivamente, quest ultimo diminuito del 10%. Art. 7 CONDIZIONI DELLA FORNITURA ONERI A CARICO DELL ENTE APPALTANTE Sono a carico e/o concessi in uso dall Amministrazione: Locali, cucine, refettorio, bagni e pertinenze varie indispensabili per l assolvimento del servizio (per il solo periodo di preparazione e distribuzione pasti); Tutte le attrezzature di cucina e quelle occorrenti per la preparazione e distribuzione del pasto (compreso tavoli, sedie, v assoi, carrelli per il trasporto dei vassoi e dei contenitori dei cibi); Piatti, bicchieri, posateria, caraffe per acqua, oliere (su proposta della ditta, se favorevolmente accolta dal Comando interessato, sarà possibile utilizzare piatti e bicchieri in plastica usa e getta; in tal caso gli oneri per l acquisto degli stessi sarà a carico della ditta medesima); Tovaglie (di carta o in tessuto) copritavolo; Gli impianti frigoriferi per la conservazione degli alimenti (compreso frigo congelatore per la conservazione della campionatura giornaliera delle pietanze e abbattitori della temperatura ); Manutenzione straordinaria degli impianti e delle attrezzature nonché l eventuale rinnovo degli stessi; Capitolato di gestione Pag. 5

6 Spese relative alla fornitura di forza elettromotrice (energia elettrica e condizionamento termico), acqua e gas; Spese relative allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e delle acque reflue. ONERI A CARICO DELLA DITTA APPALTATRICE Sono a carico della ditta appaltatrice: L acquisto dei generi alimentari e bevande, che dovranno essere della migliore qualità commerciale e forniti da aziende qualificate a livello nazionale (sono vietati acquisti da aste fallimentari, discount, etc.), documentato con apposite fatture, dovrà essere conforme alle Capitolato Tecnico per il servizio di preparazione, confezionamento, somministrazione dei pasti e pulizia locali di pertinenza e relativo capitolato concernente la Composizione dei principali piatti e grammatura media dei relativi ingredienti, ed in possesso sia delle caratteristiche merceologiche minime cui alle Specifiche Tecniche, sia di tutti i requisiti previsti da Leggi o altre disposizioni regolamentari che ne disciplinano le caratteristiche e/o la composizione; Il trasporto delle derrate e bevande (secondo le disposiz ioni di legge) presso i locali di conservazione ed il relativo stoccaggio; La confezione e cottura diretta dei pasti secondo la cucina tradizionale ed a regola d arte e la relativa distribuzione delle vivande con sistema self service ; Buste di materiale plastico per alimenti, sterili e monouso per il campionamento giornaliero di nr. 3 porzioni di ciascuna pietanza; Il riassetto, la pulizia, e la manutenzione ordinaria della cucina, della sala mensa e dei locali pertinenti nonché delle attrezzature, del pentolame e delle stoviglie con prodotti idonei ed assolutamente atossici; L acquisto di detersivi per il lavaggio di pentolame e stoviglie, nonché dei materiali di pulizia e prodotti detergenti-disinfettanti ecocompatibili; I materiali di consumo, gli indumenti di lavoro del personale, i dispositivi di protezione individuale, nonché i detersivi, i disinfettanti e gli attrezzi necessari alla pulizia dei locali, degli impianti e degli attrezzi; Il pagamento delle imposte e tasse governative e comunali in genere (ad esempio quelle relative allo smaltimento degli oli esausti); Le retribuzioni ed contributi assicurativi e previdenziali relativi al proprio personale impiegato; Le polizze assicurative. In particolare la ditta dovrà sottoscrivere apposita polizza assicurativa a copertura dei danni provocati agli utenti del servizio anche di natura sanitaria, come meglio specificato al punto 6 del Disciplinare di gara; I copri vassoi in carta usa e getta ed i tovaglioli di carta a due veli da fornire in numero di 2 (due) pro capite agli utenti della mensa; Gli eventuali abbellimenti per il locale refettorio, sempre previa autorizzazione dell Ente appaltante; Tutte le spese di ordinaria manutenzione dei locali, degli arredi, impianti, macchinari ed attrezzature presi in consegna; Le spese relative a riparazioni per rotture o danni imputabili al personale della ditta. In tal caso, rilevato il guasto o il danno ed accertato in contraddittorio le responsabilità del personale della ditta, questi provvederà alla riparazione con addebito a proprio carico del relativo costo. Tutte le riparazioni dovranno, comunque, essere preventivamente autorizzate dall Ente appaltante; La veicolazione dei pasti con mezzi aziendali adeguatamente attrezzati ed idonei al particolare servizio, in possesso delle caratteristiche e requisiti prescritti dalle specifiche norme (art. 43 del D.P.R , nr. 327), dai locali di preparazione e confezione della ditta appaltatrice (centro di cottura esterno) a quelli destinati alla distribuzione dei pasti presso i singoli Enti fruitori del servizio, nei casi in cui la ditta appaltatrice ne sia Capitolato di gestione Pag. 6

7 impossibilitata per esigenze dell Ente appaltante (disinfestazioni, lavori infrastrutturali, ecc.) o per cause di forza maggiore, ivi compreso l esercizio del diritto di sciopero da parte del proprio personale, senza alcun onere aggiuntivo sui prezzi contrattuali. In tal caso il servizio dovrà essere espletato in modo tale da consentire a ciascun utente della mensa la fruizione del pasto nell arco temporale di 30 (t renta) minuti compreso il tempo di distribuzione e consumazione del pasto stesso; La manutenzione ordinaria delle attrezzature fisse e mobili, degli impianti e dei locali; Gli interventi di disinfezione, disinfestazione e derattizzazione, di cui al successivo articolo 8, effettuati nei locali concessi in comodato d uso (ex art e succ. del Codice Civile); Relativamente ai beverini in uso presso le mense oggetto dell appalto, sarà cura del gestore procedere, all occorrenza, alla manutenzione ed al relativo caricamento delle bombole per il corretto funzionamento degli stessi; L acquisizione di idonei registratori di cassa per il servizio mensa; Le imposte e le tasse di qualsiasi tipo, escluso quelle espressamente indicate come a carico dell Ente appaltante (tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani); Le spese inerenti lo smaltimento dei rifiuti speciali derivanti dal servizio mensa; Il rifornimento dei vari condimenti e degli accessori previsti sui tavoli condimix presenti in sala mensa; Le spese per la pulizia delle tubazioni e dei pozzetti di scarico da eventuali accumuli di materia grassa e da quant altro ostruisca il normale deflusso dei reflui liquidi; L intestazione a proprio favore delle necessarie autorizzazioni; L individuazione, nell attività oggetto del servizio, di ogni fase che potrebbe rivelarsi critica per la sicurezza degli alimenti e l applicazione, il mantenimento e l aggiornamento delle procedure di sicurezza secondo il Sistema di analisi dei rischi e di controllo dei punti critici HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) di cui al D.Lgs. 193/2007. Art. 8 ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO Il servizio vettovagliamento dovrà essere svolto con continuità per tutti i giorni dell anno, salvo la facoltà dell Ente appaltante di sospenderlo temporaneamente per motivate esigenze, e dovrà essere espletato in modo tale da consentire a ciascun utente della mensa la fruizione del pasto nell arco temporale di 30 minuti compreso il tempo di distribuzione e consumazione del pasto stesso. Qualora la ditta appaltatrice del servizio ne sia impossibilitata per motivare esigenze (come l eventuale necessità dell Ente appaltante di eseguire lavori di straordinaria manutenzione dei locali e/o dell impianto) o per causa forza maggiore, ivi compreso l esercizio del diritto di sciopero del proprio personale, dovrà provvedere comunque ad assicurare il vitto senza alcun onere aggiuntivo sui prezzi contrattuali, mediante l utilizzo di un proprio centro di cottura esterno di cui deve disporre la ditta appaltatrice, segnalato nella domanda di partecipazione a gara e nella successiva offerta, ubicato a ragionevole distanza (entro un raggio massimo di 50 Km dalla sede di Napoli), veicolando i pasti con mezzi aziendali adeguatamente attrezzati ed idonei al particolare servizio, in possesso delle caratteristiche e requisiti prescritti dalle specifiche norme (art. 43 del D.P.R , nr. 327). Le eventuali sospensioni saranno comunicate all appaltatrice con un preavviso di almeno 30 (trenta) giorni. DESCRIZIONE DEL SERVIZIO Il servizio di ristorazione collettiva dovrà svolgersi in base alle seguenti attività e specifiche: a) Reperimento ed acquisto di tutte le derrate alimentari e dei prodotti non alimentari necessari al servizio. Le derrate alimentari da utilizzare per la realizzazione delle preparazioni gastronomiche devono essere di elevata qualità al fine di garantire la soddisfazione degli utenti sotto il profilo nutrizionale, sensoriale ed igienico. I prodotti non Capitolato di gestione Pag. 7

8 alimentari sono, a titolo esemplificativo e non esaustivo, le stoviglie, contenitori, vassoi, carrelli, utensileria varia e tovagliato e quant altro si renda necessario. b) La ditta appaltatrice dovrà garantire che la preparazione e cottura delle derrate alimentari e la conservazione dei pasti, siano mirate ad ottenere standard elevati di qualità igienica, nutrizionale e sensoriale. Gli stuzzicadenti ed il pane presso il self-service devono essere forniti in mono confezione. La ditta appaltatrice dovrà fornire, tenuto conto di quanto proposto in sede di gara e di eventuali ulteriori necessità concordate con l Ente appaltante, nel rispetto delle proprietà nutrizionali degli alimenti e delle indicazioni relative ai Livelli di Assunzione Raccomandati in Nutrienti (L.A.R.N.) per la popolazione italiana, i menù dettagliati completi per ciascuna stagione, inserendo le preparazioni gastronomiche e/o gli alimenti per portata. Si stabilisce di utilizzare come riferimento per le diverse preparazioni gastronomiche inserite in menù, le indicazioni contenute nel ricettario on-line dell Accademia italiana di cucina ( I menù predisposti dovranno essere visibili a video ed eventualmente on-line sui sistemi informativi messi a disposizione dell Ente appaltante, secondo le disposizioni in atto; c) Distribuzione dei pasti presso le linee self-service. Il servizio è svolto, oltre che con tutte le attrezzature e gli accessori necessari alla distribuzione, mettendo a disposizione degli utenti, vassoi, tovagliette copri-vassoio, tovaglioli, posate, bicchieri e bevande. Nel caso di condimenti monodose, essi devono essere messi a disposizione per il ritiro da parte degli utenti o ad essi consegnati dal personale addetto alla distribuzione. Nel caso di condimenti in contenitori monodose, questi devono essere collocati su appositi piani di appoggio per l utilizzo diretto da parte dell utente. I condimenti devono essere composti almeno da olio, sale, aceto balsamico, limone, burro, spezie (per es. pepe, pep eroncino, origano, ecc.). Inoltre devono essere resi disponibili stuzzicadenti confezionati singolarmente. La ditta appaltatrice deve provvedere affinché durante il servizio gli accessori e i condimenti siano sempre puliti e riforniti. Sarà cura della ditta appaltatrice la consegna all utente delle preparazioni gastronomiche ad eccezione di quelle predisposte per il ritiro diretto. La ditta appaltatrice deve esporre le preparazioni gastronomiche, gli alimenti e le bevande in modo tale da garantire il mantenimento delle temperature stabilite dalle normative vigenti. Per le preparazioni gastronomiche che dovranno essere ritirate direttamente dall utente, le preparazioni devono essere protette da pellicola per uso alimentare o altro materiale idoneo ad eccezione delle preparazioni già confezionate all origine. Fermo restando l obbligo per l utente di deporre il vassoio negli appositi carrelli porta-vassoi, nel caso in cui questi, terminata la consumazione, no vi provvedesse, la ditta appaltatrice deve immediatamente ritirare il vassoio medesimo. PULIZIA E SANIFICAZIONE La ditta appaltatrice al termine delle operazioni di stoccaggio, preparazione e cottura, confezionamento e distribuzione dei pasti, dovrà provvedere al riordino, lavaggio, sanificazione, pulizia dei locali, delle attrezzature, sia quotidianamente sia a seguito di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. In particolare, la ditta appaltatrice dovrà provvedere: Alla pulizia delle cucine, dei mobili, delle attrezzature, delle suppellettili, delle stoviglie ed accessori. Particolare cura dovrà essere rivolta alla pulizia delle stoviglie: dovranno essere utilizzati gli appositi impianti ed impiegati idonei prodotti detergenti, al fine di ottenere una razionale pulizia e disinfezione del materiale stesso; Al lavaggio e sanificazione delle superfici verticali, comprese quelle vetrate, e orizzontali interne dei locali; dei pavimenti della sala cucina, della zona di preparazione dei cibi e delle zone di servizio della mensa, rivestimenti, macchinari, tavoli da lavoro, cappe di aspirazione, organi illuminanti, infissi, ecc.; Alla pulizia delle celle frigorifere e dei locali adibiti a dispensa e immagazzinamento delle provviste; Capitolato di gestione Pag. 8

9 Alla pulizia dei locali spogliatoio e servizi igienici destinati al personale del prestatore di servizi; Alla pulizia della sala mensa (tavoli, sedie e pavimenti). I prodotti utilizzati per la pulizia e la sanificazione dovranno essere privi di sostanze tossiche, rispondenti alle normative vigenti in Italia e corredati dalle relative schede tecniche e di sicurezza. Lo stesso dovrà avvenire con tutte le attrezzature, utensili, stoviglie, arredi ed ogni altro bene mobile utilizzato per l espletamento delle attività sopra elencate. Tale attività di pulizia sarà centralizzata presso la cucina concessa in uso. La ditta appaltatrice dovrà garantire che, coerentemente al Piano di Autocontrollo, le operazioni di pulizia e di sanificazione dei locali vengano svolte solo dopo che tutte le attività di produzione, confezionamento e distribuzione dei pasti siano tutte state concluse. La ditta appaltatrice dovrà garantire che tutti i prodotti detergenti e sanificanti siano conformi alla normative vigenti per quanto riguarda la composizione, l etichettatura e le confezioni, inoltre che siano impiegati secondo le indicazioni fornite dalle case produttrici e che durante l uso siano riposti su un carrello adibito appositamente a tale funzione. I detersivi e gli altri prodotti di sanificazione dovranno essere sempre contenuti nelle confezioni originali, con la relativa etichetta e conservati in locale apposito o in armadi chiusi a chiave. RIFIUTI E MATERIALI DI RISULTA I rifiuti ed i materiali di risulta provenienti dall espletamento dei servizi in appalto, dovranno essere raccolti e smaltiti autonomamente dal prestatore di servizi. Gli oneri per la raccolta, il trasporto, il conferimento a discarica e lo smaltimento dei rifiuti comunque prodotti nell effettuazione del servizio saranno a carico del prestatore di servizi. La ditta appaltatrice avrà l obbligo di uniformarsi alla normativa comunale in materia di raccolta differenziata. La ditta appaltatrice dovrà prevedere un area esterna contigua alla mensa per lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti, a basso impatto visivo. Lo smaltimento definitivo dovrà avvenire comunque entro le ore 07:00 di ogni giorno. DISINFEZIONI, DISINFESTAZIONI E DERATTIZZAZIONI La ditta appaltatrice si impegna, con oneri a proprio carico, a far disinfettare, disinfestare o derattizzare i locali consegnati ogni qualvolta se ne presenti la necessità e comunque almeno nei seguenti momenti: prima dell avvio delle attività in appalto; al termine della chiusura estiva, natalizia e pasquale; all inizio della chiusura estiva. Copia della bolla di lavorazione rilasciata dalla ditta esecutrice dell intervento, deve essere inviata all Ente appaltante, entro giorni 15 dall intervento stesso. OBBLIGHI RELATIVI ALL IGIENE ALIMENTARE, ALLA SALUTE E ALLA SICUREZZA DEI LAVORATORI La ditta appaltatrice entro 60 (sessanta) giorni dall inizio delle attività dovrà redigere il Manuale di Autocontrollo per l igiene in conformità alla normativa vigente, incoerenza con la tipologia di servizio richiesto e trasmetterne copia in formato elettronico all Ente appaltante. La ditta appaltatrice entro 30 (trenta ) giorni dall inizio delle attività, dovrà redigere il Documento di Valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ai sensi del D.Lgs. nr. 81/2008 e s.m.i., e trasmetterne copia in formato elettronico all Ente appaltante. Presso la cucina e presso i luoghi di consumo dei pasti, la ditta appaltatrice a partire dall inizio del servizio, dovrà mettere a disposizione dell Ente appaltante, oltre che del personale operante, le schede di dati di sicurezza (SDS) di tutti i prodotti utili zzati per la pulizia e sanificazione; per eventuali prodotti ad elevata tossicità dovranno essere altresì indicati i riferimenti del Centro Antiveleni di riferimento. La ditta appaltatrice sarà altresì tenuta ad aggiornare costantemente nel corso di erogazione del servizio le schede di dati di sicurezza suddette, in caso di introduzione di nuovi prodotti. I Capitolato di gestione Pag. 9

10 relativi documenti dovranno essere conservati presso la cucina e, se richiesti, dovranno essere messi a disposizione dell Ente appaltante o del personale da questa incaricato. La ditta appaltatrice nelle diverse fasi dello svolgimento del servizio dovrà scrupolosamente rispettare le specifiche tecniche e tutte le norme vigenti atte a garantire i livelli igienici di legge. La ditta appaltatrice dovrà altresì predisporre un Piano di Sorveglianza Sanitaria specifico al fine di ottemperare alle norme vigenti in materia di sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro. La ditta appaltatrice dovrà garantire che tutte le operazioni svolte nelle diverse fasi del servizio osservino le Buone Norme di Produzione (G.M.P.); dovrà altresì garantire di attenersi rigorosamente al Piano Autocontrollo secondo le norme vigenti. La ditta appaltatrice dovrà fornire a tutto il personale impegnato nell espletamento del servizio di ristorazione collettiva, indumenti di lavoro da indossare durante le ore di servizio, come prescritto dalle norme vigenti in materia di igiene. Tali indumenti dovranno riportare in stampa il nome delle ditta appaltatrice ed essere dotati di cartellino identificativo dell operatore. Dovranno essere previsti indumenti distinti per la preparazione, per la distribuzione dei pasti e per i lavori di pulizia. Art. 9 SUB APPALTO E vietata qualunque cessione o subappalto di tutto o parte del contratto, fatta eccezione per il servizio di pulizia dei locali e lavaggio stoviglie, pentole e vassoi, per cui la ditta appaltatrice potrà far ricorso ad altre imprese (anche di lavoro interinale e/o cooperative). Art. 10 PERSONALE Il personale impiegato per il servizio deve possedere adeguata professionalità e deve conoscere le norme di igiene della produzione e le norme di sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro. La ditta appaltatrice si obbliga a formare tutto il personale addetto tramite appositi corsi di formazione, riguardanti le norme igienico-sanitarie da adottare nel corso della propria attività. Il personale addetto all esecuzione dei servizi dovrà essere alle dipendenze della ditta appaltatrice, nel rispetto della vigente normativa in materia, idoneo sotto il profilo professionale e sanitario, tecnicamente preparato all assolvimento delle mansioni assegnate e nel numero necessario per la prestazione dei servizi stessi secondo le quantità e le qualifiche delle Tabelle 1 e 2, sotto riportate. Ai fini della definizione dei livelli professionali in questione, si farà riferimento a quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. TAB. 1 Numero minimo di personale addetto al settore preparazione e confezionamento pasti per fascia di utenza FIGURE PROFESSIONALI UNITA DI FIGURE PROFESSIONALI PER FASCIA DI UTENZA Fino a 200 Da 201 a 400 Da 401 a 600 Da 601 a 900 Da 901 a Cuoco Aiutante cuoco/ Addetti alla cucina 1(*) TOTALI (*) unità che può essere omessa in caso di numero di utenti inferiore a 100. Da a Nota alla Tab. 1 Per Reparti con numero di utenti superiori a 1.300, è richiesto un incremento di nr. 1 delle figure professionali di cui sopra, per ogni ulteriori 200 utenti. Capitolato di gestione Pag. 10

11 Tab. 2 Numero minimo di personale addetto al settore distribuzione pasti per linea di distribuzione UNITA DI PERSONALE ADDETTO ALLE ATTIVITA DI DISTRIBUZIONE (escluso Pulizia e lavaggio) QUANTITA LINEE DI DISTRIBUZIONE N.1 N.2 N.3 N.4 N.5 N Ove la quantità complessiva di personale impiegato si rilevi insufficiente per l adeguato svolgimento delle attività (confezionamento, traslazione dalla cucina alle linee di distribuzione e distribuzione dei pasti), l Ente appaltante potrà richiedere l incremento di nr. 1 o 2 unità da destinare ad uno dei settori di cui sopra. Per le operazioni di pulizia e lavaggio stoviglie e pentole, l entità del personale preposto dovrà essere commisurato alla superficie interessata ed alle attrezzature impiegate/disponibili per lo svolgimento del servizio di ristorazione. All inizio della gestione, la ditta appaltatrice comunica all Ente appaltante i nominativi, il monte ore di ciascuno e le qualifiche. Nel caso di variazioni, deve esserne data immediata comunicazione all Ente appaltante. Il personale impiegato nelle attività richieste è tenuto a: Un comportamento discreto, decoroso ed irreprensibile, comunque conformato alle regole di buona educazione; Osservare tutte le pertinenti norme di carattere regolamentare, generali e particolari, vigenti all interno delle strutture ove il servizio viene svolto; Evitare qualsiasi intralcio o disturbo al normale andamento dell attività dell Ente appaltante; Non trattenersi, durante le ore lavorative, con i militari dell Ente appaltante; Mantenere riservato quanto verrà appreso/conosciuto in merito all organizzazione e all attività dell Ente appaltante o altro, durante l espletamento del servizio di cui trattasi. Qualora l Ente appaltante chiedesse alla ditta appaltatrice la sostituzione del personale ritenuto non idoneo o non gradito per validi motivi (ad esempio sotto il profilo professionale o comportamentale), la ditta appaltatrice dovrà provvedere a quanto richiesto, entro 5 (cinque) giorni lavorativi dalla richiesta di allontanamento, senza che ciò possa costituire richiesta di maggiori oneri. In caso di sciopero da parte del predetto personale, la ditta appaltatrice dovrà comunque assicurare l esecuzione del servizio. DIREZIONE DEL SERVIZIO La direzione del servizio deve essere affidata ad un responsabile con una qualifica professionale idonea a svolgere tale funzione ed in possesso di esperienza almeno triennale nella posizione di direttore di un servizio di tipologia e dimensione pari a quello oggetto del presente capitolato. La ditta appaltatrice è tenuta a comunicare all Ente appaltante il nominativo del responsabile, nonché apposito curriculum atto a dimostrare l esperienza richiesta. Il responsabile avrà come principale sede di lavoro il locale della Caserma Zanzur. In caso di assenza o impedimento del direttore (ferie-malattia-etc.), la ditta appaltatrice deve provvedere alla sua sostituzione con un altro direttore parimenti qualificato di gradimento dell Ente appaltante, comunicando nominativo e periodo sostituzione. VESTIARIO Durante l orario di servizio, il personale dovrà indossare idoneo vestiario, ai sensi della normativa vigente, ed un cartellino di identificazione riportante il nome della ditta appaltatrice ed il nome e cognome del dipendente. Capitolato di gestione Pag. 11

12 IDONEITÀ SANITARIA Tutto il personale addetto alla manipolazione, preparazione e distribuzione degli alimenti, dovrà essere in possesso delle certificazioni sanitarie previste e munito del libretto di idoneità sanitaria aggiornato secondo le norme vigenti (D.P.R. nr. 327/1980, art. 37). IGIENE PERSONALE Il personale addetto alla manipolazione, alla preparazione, al trasporto e alla distribuzione delle pietanze, deve scrupolosamente curare l igiene personale, al fine di garantire la sanità e l igienicità degli alimenti. APPLICAZIONI CONTRATTUALI La ditta appaltatrice deve attuare, nei confronti dei lavoratori dipendenti occupati nelle mansioni costituenti oggetto del presente appalto, le condizioni normative e retributive previste dai contratti collettivi di lavoro. La ditta appaltatrice è tenuta altresì a continuare ad applicare i suindicati contratti collettivi anche dopo la scadenza, fino alla loro sostituzione o rinnovo. I suddetti obblighi vincolano la ditta appaltatrice anche nel caso in cui lo stesso non aderisca ad associazioni sindacali di categoria o abbia da esse receduto. FORMAZIONE, ADDESTRAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE La ditta appaltatrice deve garantire a tutto il personale che sarà impiegato nelle prestazioni in oggetto, lo svolgimento di attività di formazione, addestramento ed aggiornamento, attinenti ai contenuti del presente appalto, di durata congrua. In particolare i temi trattati durante la formazione dovranno riguardare, tra l altro: (a) alimentazione e dietetica; (b) autocontrollo nella ristorazione collettiva e piano HACCP; (c) conservazione degli alimenti; (d) salute e sicurezza sul lavoro; (e) comportamento igienico del personale durante il lavoro. Alla fine di ogni anno la ditta appaltatrice dovrà esibire i documenti attestanti le ore di formazione erogate a favore di ciascuno degli addetti al servizio impiegati sull appalto. NORME DI SICUREZZA La ditta appaltatrice è tenuta all adempimento di tutte le prescrizioni previste dal D.Lgs. nr. 81/2008, relativamente alle parti applicabili, e di ogni altra norma in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, anche emanata durante la durata dell appalto. Si ricorda in particolare che la ditta appaltatrice è tenuta al rispetto degli obblighi connessi ai contratti di appalto di cui all art. 26 del D.Lgs. nr. 81/2008. A tale fine dovrà: Fornire tutta la documentazione necessaria alla valutazione dei rischi di interferenza ed in particolare sui rischi che il proprio personale potrà determinare a carico del personale dell Ente appaltante o di altri soggetti presenti nelle aree di intervento. Tali informazioni saranno utilizzate ai fini della valutazione congiunta del rischio realizzata ai sensi della normativa vigente. Si precisa a tale proposito che sono stati stimati i costi per oneri relativi alla sicurezza necessari per l eliminazione dei rischi di interferenze, indicati nel presente capitolato. Si procederà alla redazione del DUVRI con l aggiudicatario, sulla base di eventuali informazioni dallo stesso fornite, con data anteriore alla stipula del contratto; Fornire all Ente appaltante lo schema dei costi relativi alla sicurezza del lavoro afferenti all esercizio dell attività da svolgersi in riferimento all appalto di cui al presente capitolato, che restano a carico della ditta appaltatrice; resta infatti immutato l obbligo per la stessa di elaborare il proprio documento di valutazione e di provvedere all attuazione delle misure necessarie per eliminare o ridurre i rischi. La ditta appaltatrice dovrà inoltre provvedere all adeguata informazione, formazione, addestramento e aggiornamento del personale addetto e degli eventuali sostituti in materia di sicurezza e di igiene del lavoro ai sensi degli artt. 36 e 37 del D.Lgs. nr. 81/2008. Gli obblighi formativi si estendono alla prevenzione incendi (medio rischio) ed al primo soccorso, Capitolato di gestione Pag. 12

13 comprovata da appositi attestati. La ditta appaltatrice è tenuta ad assicurare il personale addetto contro gli infortuni e si obbliga a far osservare le norme antinfortunistiche e a dotarlo di tutto quanto necessario per la prevenzione degli infortuni, in conformità alla vigente normativa in materia di tutela e della sicurezza sul lavoro. L inosservanza delle leggi in materia di lavoro, di sicurezza e di tutela dell ambiente di cui al presente articolo, determinano, senza alcuna formalità, la risoluzione del contratto. RESPONSABILITA La ditta appaltatrice è direttamente responsabile, per sé e per il proprio personale, di qualsiasi inadempienza o evento dannoso che possa accadere, durante e/o in dipendenza dell esecuzione dell attività oggetto del contratto, ai suoi dipendenti, ai suoi beni ed ai beni dell Ente appaltante, nonché ai terzi, facendo salva l Ente appaltante da qualsiasi responsabilità. Art. 11 RISPETTO DELLE NORME La ditta appaltatrice deve attuare l osservanza delle normative vigenti in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. nr. 81/2008). La ditta appaltatrice deve attuare l osservanza della normativa antincendio, provvedendo a definire il piano di evacuazione ed apporre idonea cartellonistica. La ditta appaltatrice deve inoltre attuare l osservanza delle norme derivanti dalle vigenti leggi e decreti relative all igiene del lavoro, alle assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro, alle previdenze varie per la disoccupazione involontaria, invalidità e vecchiaia, alla tubercolosi ed altre malattie professionali ed ogni altra disposizioni in vigore o che potrà intervenire in corso di esercizio per la tutela materiale dei lavoratori. La ditta appaltatrice dovrà presentare all Ente appaltante l elenco nominativo completo dei dipendenti adibiti all esecuzione del servizio, con l indicazione delle rispettive posizioni previdenziali, assistenziali ed assicurative degli infortuni previste dalla legge (I.N.P.S., I.N.A.I.L., ecc.), comunicando tempestivamente ogni variazione. Art. 12 VIGILANZA SULLE LAVORAZIONI - CONTROLLI DEL SERVIZIO VIGILANZA SULLE LAVORAZIONI L Ente appaltante si riserva la facoltà di effettuare controlli sulle materie prime e sulla qualità, quantità e confezionamento dei pasti, nonché sull igiene generale dei locali, la pulizia delle attrezzature impiegate ed i requisiti sanitari del personale addetto alla preparazione ed alla distribuzione delle vivande. Valgono le disposizioni contenute nel capitolato. CONTROLLI DEL SERVIZIO Diritto di controllo dell Ente appaltante E facoltà dell Ente appaltante effettuare, in qualsiasi momento senza preavviso e con le modalità che riterrà opportune, controlli per valutare la qualità del servizio offerto e per verificare la rispondenza del servizio fornito dal prestatore di servizi alle prescrizioni contrattuali e del capitolato d appalto. La ditta appaltatrice dovrà garantire l accesso agli incaricati dell Ente appaltante in qualsiasi luogo ed ora, per esercitare il controllo che le compete. L Ente appaltante controllerà in particolare che il servizio venga erogato nel rispetto delle norme di legge e contrattuali e che venga garantito un elevato livello qualitativo del servizio in quanto a: varietà dell offerta, grammature delle singole porzioni, gradevolezza del prodotto, tempi di attesa, cortesia del personale, ecc. Capitolato di gestione Pag. 13

14 Personale preposto al controllo I controlli verranno affidati a personale dell Ente appaltante e a tutti gli organismi istituzionali preposti al controllo. Gli addetti di cui al precedente comma sono tenuti a non muovere nessun rilievo al personale alle dipendenze della ditta appaltante, ad eccezione del responsabile (direttore) di cui al precedente articolo 10. Il personale della ditta appaltatrice non deve interferire sulle procedure di controllo degli incaricati dell Ente appaltante. Tipologia dei controlli I controlli di cui al precedente articolo saranno articolati in: Controlli a vista del servizio. A titolo esemplificativo e non limitativo si indicano come oggetto di controllo: modalità e tempi di conservazione; etichettatura di alimenti e prodotti detergenti e sanificanti; modalità di lavorazione delle derrate; modalità di distribuzione; modalità e tempo di impiego dei sanificanti; modalità e tempi di sgombero rifiuti; verifica del corretto uso degli impianti; caratteristiche dei sanificanti; modalità di sanificazione; stato igienico degli impianti e dell ambiente; stato igienico-sanitario del personale addetto; stato igienico dei servizi; organizzazione del personale ed organigramma; distribuzione dei carichi di lavoro; professionalità degli addetti; cortesia degli addetti verso gli utenti; quantità delle singole porzioni; modalità di manipolazione degli alimenti; corretto funzionamento ed utilizzo degli impianti tecnologici; interventi di manutenzione a carico dell Impresa appaltatrice; abbigliamento di servizio degli addetti; presentazione dei piatti; tempi di attesa in fila; ordine e pulizia dei locali frequentati dagli utenti; modalità di registrazione di cassa. Controlli analitici. Durante i controlli tecnici incaricati dall Ente appaltante effettueranno prelievi di campioni alimentari, che verranno successivamente sottoposti ad analisi di laboratorio. All esecuzione dei prelievi deve assistere il direttore del servizio o il suo sostituto nominato ai sensi del precedente articolo 10. Controlli di degustazione. Verranno effettuati assaggi su prodotti in distribuzione durante l orario di apertura. Tutti i controlli elencati nel presente articolo non sono limitativi di qualsiasi ulteriore verifica si renda necessaria, al fine del rispetto delle norme contrattuali e della valutazione della qualità del servizio offerto nel suo complesso. Verbali di controllo Per tutti i controlli sopra specificati, gli incaricati dell Ente appaltante provvedono a redigere appositi verbali, dei quali una copia deve essere trattenuta dalla ditta appaltatrice. I verbali devono essere sottoscritti anche dal responsabile del servizio (direttore) di cui al precedente articolo 10. In caso di rifiuto o di assistenza del responsabile, sono sufficienti le firme di due testimoni. Il responsabile del servizio può aggiungere proprie osservazioni in merito alle eventuali contestazioni mosse e fornire proprie motivazioni sulle irregolarità riscontrate. Contestazioni Sulla base delle osservazioni e delle contestazioni rilevate dagli organi di controllo, l Ente appaltante farà pervenire alla ditta appaltatrice eventuali prescrizioni alle quali dovrà uniformarsi entro 8 (otto) giorni, con possibilità entro tale termine, di presentare controdeduzioni che, nel caso, interrompano la decorrenza del termine predetto sino a nuova comunicazione. La ditta appaltatrice è tenuta a fornire giustificazioni scritte e documentate, se richieste dall Ente appaltante, in relazione alle contestazioni mosse. Se entro il termine previsto dal comma 1 del presente articolo, la ditta appaltatrice non fornisce nessuna controprova probante, l Ente appaltante potrà applicare le penali previste dal presente capitolato. Capitolato di gestione Pag. 14

15 Art. 13 RISERVATEZZA E fatto divieto assoluto al personale della ditta appaltatrice, per imprescindibili esigenze di riservatezza dell Ente appaltante, detenere e/o usare all interno delle infrastrutture militari, apparecchi fotografici, telecamere, registratori o altro materiale ritenuto idoneo a violare il divieto. Art. 14 CONSEGNA DEI LOCALI E DELLE ATTREZZATURE VERIFICA PERIODICA DEGLI IMMOBILI E DELLE ATTREZZATURE Consegna dei locali e delle attrezzature La consegna di tutti i locali, materiali ed attrezzature di proprietà dell Ente appaltante utilizzati dalla ditta appaltatrice, sarà oggetto di regolare verbale di consegna ed inventario firmato in contraddittorio: Per l Ente appaltante, da una apposita Commissione all uopo nominata dal Comandante del Reparto interessato; Per la ditta appaltatrice dal proprio rappresentante legale. La ditta appaltatrice non potrà apportare di sua iniziativa alcuna modifica ai locali, attrezzature e materiali alla stessa affidati senza il preventivo benestare scritto dell Ente appaltante. Eventuali adeguamenti e migliorie resteranno acquisite dall Ente appaltante senza che la ditta appaltatrice abbia diritto a compenso. Le eventuali modifiche o migliorie apportate, previa autorizzazione, agli immobili o agli impianti si intendono acquisite dall Ente appaltante, fermo restando il diritto per quest ultima di chiederne, eventualmente, il ripristino nello stato originario. Alla ditta appaltatrice è vietato servirsi, altresì, dei locali per usi diversi da quelli per cui sono stati concessi. Verifica periodica degli immobili e delle attrezzature L Ente appaltante ha la facoltà, in qualunque momento, e, comunque, semestralmente, di procedere a verifiche e accertamenti, in contraddittorio, dello stato di conservazione e funzionalità di quanto consegnato. Al verificarsi di eventuali rotture o ammanchi, addebitabili alla ditta appaltatrice, questi dovrà provvedere all immediata sostituzione, reintegro o riparazione. In caso di inadempienza da parte di quest ultima, l Ente appaltante provvederà al reintegro delle attrezzature e/o al suo ripristino, dandone comunicazione scritta alla ditta appaltatrice e addebitando alla stessa un importo pari alla spesa sostenuta maggiorato del 30%, a titolo di penale. Art. 15 PULIZIA E IGIENE DELLE STRUTTURE Interventi ordinari e straordinari Modalità e periodicità dei trattamenti di sanificazione di ambienti ed attrezzature devono essere dettagliati in offerta. Il prestatore di servizi deve inoltre effettuare gli interventi di disinfezione, disinfestazione e derattizzazione stabiliti dal presente capitolato. Divieti Durante le operazioni di preparazione e distribuzione delle derrate è assolutamente vietato detenere nelle zone preparazione e distribuzione, detersivi, scope, strofinacci e quant altro di qualsiasi genere e tipo. Le operazioni di cassa, lavaggio e pulizia non devono essere eseguite dal personale che contemporaneamente effettua preparazioni e/o distribuzione di alimenti. Il personale che effettua pulizia o lavaggio deve indossare indumento di colore visibilmente diverso da quelli indossati dagli addetti alla distribuzione di alimenti. Capitolato di gestione Pag. 15

16 Detersivi I detersivi e gli altri prodotti di sanificazione dovranno essere sempre contenuti nelle confezioni originali, con la relativa etichetta e conservati in locale apposito o in armadi chiusi. Tutti i detersivi dovranno essere utilizzati dal personale secondo le indicazioni fornite dalle case produttrici. Tutto il materiale di sanificazione dovrà essere riposto su un carrello adibito appositamente a tale funzione. Rifiuti La gestione dei rifiuti deve avvenire nel rispetto della normativa vigente. I rifiuti solidi urbani dovranno essere raccolti in sacchetti chiusi e convogliati negli appositi contenitori per la raccolta. E tassativamente vietato scaricare qualsiasi tipo di rifiuto negli scarichi fognari (lavandini, canaline di scarico, ecc.). Le spese per il servizio di smaltimento e ritiro dei rifiuti sono a carico del prestatore di servizi. Art. 16 NORME DI PREVENZIONE E SICUREZZA Disposizioni in materia di sicurezza Il prestatore di servizi deve garantire il rispetto delle norme di legge (D.Lgs. nr. 81/2008) riguardante il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo del lavoro. Il prestatore di servizi deve comunicare all Ente appaltante i nominativi del datore di lavoro e del responsabile del servizio prevenzione e protezione dai rischi di cui al D.Lgs. nr. 81/2008. Segnalazioni antinfortunistiche Il prestatore di servizi deve predisporre a far affiggere a proprie spese dei cartelli che illustrino le norme principali di prevenzione e antinfortunistica all interno dei locali di preparazione e cottura secondo quanto previsto dalle normative vigenti. Norme di sicurezza nell uso dei detergenti e dei sanificanti Il personale addetto alle operazioni di sanificazione deve obbligatoriamente fare uso di mascherine e guanti, quando questi sono consigliati nelle schede tecniche. L impiego dei detergenti dovrà avvenire con aggiunta di acqua in quantità ed alla temperatura indicata sulle confezioni. Art. 17 LICENZE ED AUTORIZZAZIONI La ditta appaltatrice dovrà provvedere all acquisizione delle licenze commerciali ed altre licenze ausiliare di propria pertinenza necessarie per l espletamento del servizio richiesto, ove richiesto dalla vigente regolamentazione. L autorizzazione sanitaria per i locali cucina e mensa, messi a disposizione dall Ente appaltante, sarà rilasciata dai competenti organi dell Ente appaltante medesima secondo le modalità stabilite. Art. 18 OSSERVANZA DEGLI OBBLIGHI SULLA LEGISLAZIONE SUL LAVORO La ditta appaltatrice dovrà impegnarsi ad ottemperare a tutti gli obblighi di legge e di contratto, relativi alla protezione sul lavoro ed alla tutela dei lavoratori, ed in particolar modo a quelli della Previdenza Sociale (invalidità e vecchiaia, disoccupazione, tubercolosi, infortuni e malattie) ed a quegli obblighi che trovano la loro origine in contratto collettivo e prevedono a favore dei lavoratori diritti derivanti dal pagamento di contributi da parte dei datori di lavoro, per assegni familiari, indennità ai richiamati alle armi ecc.. La ditta appaltatrice si obbliga a praticare verso i dipendenti lavoratori condizioni normative o retributive non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro di categoria, e a dimostrare l avvenuto pagamento di tutti gli oneri riguardanti il personale. Resta convenuto che nell arco di tempo interessante Capitolato di gestione Pag. 16

17 l esecuzione del contratto, fino cioè al momento del pagamento del saldo, qualora la ditta appaltatrice venisse denunciata dal competente Ispettorato del Lavoro per inadempienza ai predetti obblighi, l Amministrazione appaltante opererà una ritenuta cautelativa dell importo cauzionale. Art. 19 INADEMPIENZE PENALI E RISOLUZIONE DEL CONTRATTO In caso di inadempimento parziale e/o totale e/o ritardo nell adempimento della prestazione del servizio da parte della ditta appaltatrice, quale ne sia la causa, salvo il caso di colpa grave dell Ente appaltante, quest ultima applicherà le penali come di seguito specificate, fermo restando il ricorso all Autorità Giudiziaria laddove l Ente appaltante rilevi fatti penalmente rilevanti: a) 500,00 per ogni giorno di mancata erogazione del servizio. La penale si applica anche nel caso in cui, a seguito di sospensione momentanea del servizio per sciopero del proprio personale, la ditta appaltatrice non eroghi il pasto veicolando i pasti dal proprio centro cottura; b) 200,00 in caso di ritardo nella prestazione del servizio, in considerazione degli orari e della tempistica prevista; c) 150,00 in caso di variazione del menù non autorizzata; d) 250,00 per ogni analisi microbiologica riscontrata non rispondente a quanto previsto dai limiti di carica microbica, salve le conseguenze di carattere penale previste dalla vigente legislazione in caso di intossicazione alimentare; e) 200,00 in caso di mancato rispetto della grammatura; f) 200,00 per mancato rispetto delle condizioni igienico-sanitarie riguardanti la consegna delle derrate o quant altro previsto dalle leggi in materia; g) 150,00 per ogni mancata attuazione del piano di sanificazione, pulizia, controllo qualità, autocontrollo; h) 200,00 per ogni mancato rispetto delle norme sul personale; i) 250,00 per mancata o errata manutenzione delle strutture, degli impianti, delle attrezzature e degli arredi; j) 300,00 per ogni mancata esecuzione delle proposte migliorative presentate in sede di aggiudicazione della gara d appalto; k) 150,00 per ogni altra violazione alle norme del presente Capitolato. Le penali vengono applicate dall Ufficio Amministrazione Sezione Acquisti del Reparto Tecnico Logistico Amministrativo Campania della Guardia di Finanza su segnalazione dell inadempimento fatta dal Comando interessato, previa contestazione alla ditta appaltatrice. La ditta appaltatrice avrà la facoltà di presentare la propria controdeduzione entro 10 giorni dal ricevimento della contestazione. Trascorso inutilmente tale termine, o pur nel rispetto del termine indicato le giustificazioni addotte non siano riconosciute motivate da causa di forza maggiore, si procederà all applicazione delle penali. Gli importi delle penali e così pure degli acquisti in danno, saranno trattenuti sui crediti spettanti alla ditta appaltatrice. Resta salvo, in ogni caso, il diritto dell Amministrazione appaltante al risarcimento del danno ulteriore e alle incombenze previste dalla legge. Art. 20 SPESE CONTRATTUALI L aggiudicatario sarà tenuto alla stipulazione del contratto nelle forme di legge. Le spese, le imposte e le tasse, inerenti e conseguenti il contratto di affidamento sono a totale ed esclusivo carico dell aggiudicatario. Le spese contrattuali (spese di copia, di stampa, di bollo, registro ed ogni altra imposta e tassa) sono a carico della ditta appaltatrice. Sono a carico, altresì, della ditta appaltatrice tutte le spese per i sopralluoghi da essa chiesti nel proprio interesse. La ditta appaltatrice dovrà provvedere entro 5 (cinque) giorni dalla data di stipulazione del contratto a versare l importo per la registrazione dello stesso sul conto corrente postale intestato alla Sezione di Tesoreria Provinciale dello Stato. L importo esatto e le modalità di versamento Capitolato di gestione Pag. 17

18 dello stesso, saranno comunicate all atto della stipulazione del contratto. L attestato del versamento dovrà essere consegnato al più presto all Ente appaltante per essere allegato al contratto nel successivo invio all Autorità competente per l approvazione. Qualora la ditta appaltatrice non provveda a versare l importo delle spese contrattuali nel termine prescritto o non consegni all Ente appaltante l attestato di avvenuto versamento, si procederà al recupero delle spese e degli eventuali interessi di mora ai sensi dell art. 1 della Legge , nr. 790, senza possibilità di futuri rimborsi qualora, in prosieguo di tempo, la ditta appaltatrice dimostrasse di avere ottemperato ai suddetti obblighi. Art. 21 ALEATORIETA DEL CONTRATTO Ai sensi della normativa in vigore, il contratto, per volontà delle parti, si intenderà aleatorio sin dal momento della stipula, con rinuncia esplicita all applicazione degli artt e 1664 del Codice Civile. Art. 22 VARIAZIONE DELLE PERSONE AUTORIZZATE A RISCUOTERE E QUIETANZARE La ditta contraente ha l obbligo di partecipare e a documentare nelle forme di legge, qualunque variazione riflettente le persone autorizzate a riscuotere e quietanzare, designate espressamente nel contratto. Per quanto riguarda le società, in qualunque caso di scadenza o di cessazione dalla carica dell amministratore, del procuratore, del direttore generale e di qualsiasi altra persona delegata ed autorizzata a riscuotere anche se tale decadenza o cessazione avvenga ope legis o per fatto previsto dallo statuto sociale e sia pubblicato nel modo di legge le ditte sono tenute a notificare tempestivamente all Amministrazione appaltante l avvenuta decadenza o cessazione. L Amministrazione appaltante è ovviamente esonerata da qualsiasi responsabilità che possa derivare, sia dalla libera designazione fatta dalla ditta appaltatrice, sia dalle variazioni successive alla designazione stessa, qualora non siano state comunicate o non siano state validamente documentate. Art. 23 VARIAZIONE DEL DOMICILIO LEGALE La ditta appaltatrice ha l obbligo di eleggere un domicilio legale per l esecuzione del contratto. Tale domicilio (quello normale dell Impresa o elettivo), sarà precisato nel contratto. Essa ha altresì l obbligo di comunicare la variazioni del domicilio indicato in contratto. In mancanza, le conseguenze del ritardo nell esecuzione del servizio dipendente dal mancato tempestivo recapito della corrispondenza, saranno senz altro a carico della ditta appaltatrice stessa. Art. 24 NOTIFICAZIONE Tutte le comunicazioni inerenti al servizio in oggetto dovranno essere inoltrate, oltre che all Ente appaltante, per conoscenza, con lettera A.R., anche al Comando Generale della Guardia di Finanza IV Reparto. Art. 25 INADEMPIMENTO In caso di riscontrata inadempienza agli obblighi contrattuali della ditta appaltatrice, l Amministrazione appaltante si riserva di adottare i provvedimenti più opportuni intesi a salvaguardare i propri interessi, non ultimo quello di escludere definitivamente o temporaneamente la ditta contraente dal partecipare alle gare (art. 68 del citato Regolamento per l Amministrazione del Patrimonio e per la Contabilità Generale dello Stato). Ove l Appaltatrice, nel corso dello stesso anno, incorra in più diffide per negligenze, inadempienze, anche relativamente ad un solo Ente oggetto del contratto, l Amministrazione appaltante ha facoltà di escluderla dalla partecipazione alle gare per un periodo non inferiore ad 1 anno. Nei casi di recidiva, può anche escluderla per un periodo non inferiore a 2 anni. Capitolato di gestione Pag. 18

19 Art. 26 RISOLUZIONE DEL CONTRATTO L Amministrazione appaltante può richiedere la risoluzione del contratto: a) In qualunque momento dell esecuzione, avvalendosi della facoltà consentita dall art del codice civile e per qualsiasi motivo, tenendo indenne l impresa appaltatrice dalle spese sostenute, dai lavori eseguiti e dai mancati guadagni; b) Per motivi di pubblico interesse; c) In caso di frode, di grave negligenza, di grave reiterata contravvenzione nella esecuzione degli obblighi e condizioni contrattuali, anche se limitata ad una sola struttura oggetto del servizio e di mancata reintegrazione del deposito cauzionale; d) In caso di cessione dell azienda, di cessazione di attività, oppure nel caso di concordato preventivo fallimento, di stato di moratoria e di conseguenti atti di sequestro o di pignoramento a carico dell impresa affidataria; e) Nei casi di morte dell imprenditore, o di qualcuno dei soci, nelle imprese eventualmente raggruppate, o di uno dei soci accomandatari nelle società in accomandita per azioni quando la considerazione della sua persona sia, motivo determinante di garanzia e l Amministrazione appaltante non ritenga di continuare il rapporto contrattuale con gli altri soci; f) Nel caso in cui l inizio delle prestazioni non avvenga entro il termine prefissato; g) In caso di interruzione ingiustificata, anche momentanea, del servizio per qualsiasi motivo; h) In caso di comminazione di tre o più penali e/o diffide relative a inadempimenti delle clausole contrattuali, con particolare riferimento alla mancata attuazione delle offerte migliorative presentate in sede di partecipazione alla gara per l attribuzione di punteggio sulla Qualità del servizio Progetto di gestione; i) In caso di grave negligenza da parte dell appaltatrice nell uso delle infrastrutture tale da rendere la struttura non più idonea alla conservazione, preparazione, confezionamento e distribuzione delle derrate alimentari, salve le conseguenze di carattere penale e civile; j) In caso di grave e reiterata inosservanza dei Contratti Collettivi in materia di personale. La risoluzione del contratto porta all incameramento da parte della Stazione appaltante del deposito cauzionale e al diritto ad ottenere il risarcimento di ogni maggiore spesa. Con la risoluzione del contratto, l Amministrazione appaltante avrà il diritto di affidare a terzi la fornitura o la parte rimanente di questa, o i servizi in danno dell impresa appaltatrice inadempiente. L affidamento a terzi verrà notificato all impresa appaltatrice inadempiente nelle forme prescritte, con indicazione dei nuovi termini di esecuzione, delle forniture, dei servizi affidati e degli importi relativi. L esecuzione in danno non esime l impresa appaltatrice dalle responsabilità civile e penale in cui la stessa possa incorrere a norma di legge per i fatti che hanno motivato la risoluzione. Art. 27 CONTROVERSIE Eventuali controversie saranno definite secondo quanto previsto dal D.Lgs. 12 aprile 2006 nr Per tutto quanto non espressamente disciplinato nel presente Capitolato e nel Disciplinare di gara e loro allegati, si fa riferimento al Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 163/2006 e s.m.i.) e ad ogni altra disposizione vigente in materia. Capitolato di gestione Pag. 19

FAC SIMILE DI PROPOSTA CHECK LIST

FAC SIMILE DI PROPOSTA CHECK LIST ALLEGATO N. 1.6 al Capitolato Speciale d oneri Azienda pubblica di Servizi alla Persona Cordenonese Arcobaleno FAC SIMILE DI PROPOSTA CHECK LIST VERIFICA EFFETTUATA IL GIORNO / / DALLE ORE ALLE ORE TUTTI

Dettagli

COMUNE DI MONTICELLO D ALBA - Provincia di Cuneo- REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA

COMUNE DI MONTICELLO D ALBA - Provincia di Cuneo- REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA COMUNE DI MONTICELLO D ALBA - Provincia di Cuneo- REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 41 DEL 22/12/2010 MODIFICATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO

Dettagli

Riferimenti normativi

Riferimenti normativi CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi

Dettagli

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE M AT E R A REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO MENSA E BAR

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE M AT E R A REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO MENSA E BAR AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE M AT E R A REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO MENSA E BAR 1 ART. 1 (Principi Generali) 1. Il presente Regolamento disciplina le modalità di erogazione del servizio di

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2

Dettagli

MODALITA FUNZIONAMENTO COMMISSIONE CONTROLLO MENSA SCOLASTICA

MODALITA FUNZIONAMENTO COMMISSIONE CONTROLLO MENSA SCOLASTICA MODALITA FUNZIONAMENTO COMMISSIONE CONTROLLO MENSA SCOLASTICA ART.1 OBIETTIVI Il Comune di Montereale Valcellina istituisce una Commissione Consultiva per il controllo del servizio mensa, con l obiettivo

Dettagli

SCHEMA DI CONTRATTO ESTIMATORIO PER CONTO DEPOSITO. Articolo 1 Oggetto del contratto

SCHEMA DI CONTRATTO ESTIMATORIO PER CONTO DEPOSITO. Articolo 1 Oggetto del contratto SCHEMA DI CONTRATTO ESTIMATORIO PER CONTO DEPOSITO Articolo 1 Oggetto del contratto Il presente contratto ha per oggetto la fornitura secondo lo schema del contratto estimatorio, con relativa consegna

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA COMUNALE (C.M.) Approvato con Delibera C.C n.

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA COMUNALE (C.M.) Approvato con Delibera C.C n. REGOLAMENTO COMUNALE PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA COMUNALE (C.M.) Approvato con Delibera C.C n. 13 del 11/02/2005 ART. 1 FUNZIONI La Commissione Mensa Comunale (d ora

Dettagli

Comune di Airuno REGOLAMENTO SERVIZIO MENSA SCOLASTICA

Comune di Airuno REGOLAMENTO SERVIZIO MENSA SCOLASTICA Comune di Airuno REGOLAMENTO SERVIZIO MENSA SCOLASTICA Deliberazione di Consiglio Comunale 31 25.09.2002 Approvazione Deliberazione di Consiglio Comunale 14 29.06.2005 Modifica Deliberazione di Consiglio

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) All. 5 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) APPALTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA AD ALUNNI DISABILI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 E 2 GRADO SERVIZIO

Dettagli

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Egr. Via Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Il sottoscritto C.F. in qualità di Datore di Lavoro della Ditta con sede in al fine di provvedere agli incombenti posti dalla

Dettagli

PROVINCIA DI BRINDISI

PROVINCIA DI BRINDISI $//(*$72³% DOOD'HWHUPLQD]LRQH'LULJHQ]LDOH1BBBBBGHOBBBBBBBBBBB PROVINCIA DI BRINDISI 9LD'H/HR%5,1',6, CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO SERVIZIO DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA (parte meccanica ed

Dettagli

N O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE

N O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE DESIGNAZIONE DEI LAVORATORI INCARICATI DELL'ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI E LOTTA ANTINCENDIO, DI EVACUAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO IN CASO DI PERICOLO GRAVE E IMMEDIATO, DI SALVATAGGIO

Dettagli

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del

Dettagli

UNIONCAMERE LAZIO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI CASSA ECONOMALE

UNIONCAMERE LAZIO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI CASSA ECONOMALE UNIONCAMERE LAZIO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI CASSA ECONOMALE INDICE Art. 1 - Oggetto e contenuto Art. 2 - Organizzazione e gestione della cassa economale Art. 3 - Fondi di anticipazione a favore del cassiere

Dettagli

COMUNE DI PADERNO FRANCIACORTA PROVINCIA DI BRESCIA

COMUNE DI PADERNO FRANCIACORTA PROVINCIA DI BRESCIA COMUNE DI PADERNO FRANCIACORTA PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 24 del 29/10/2013

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA Adottato con delibera del Consiglio Comunale n. 18 del 21/07/2010 1/7 TITOLO PRIMO SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA.. pag.3 Art. 1 - FINALITA' DEL SERVIZIO

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA COMUNALE.

REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA COMUNALE. REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA COMUNALE. Approvato con deliberazione di C.C. n. 30 del 27.3.1998 Modificato con deliberazioni di C.C.: n. 49 del 29.5.1998 n.

Dettagli

L.R. 41/1996, art. 14 ter, c. 7 B.U.R. 27/12/2013, n. 52

L.R. 41/1996, art. 14 ter, c. 7 B.U.R. 27/12/2013, n. 52 L.R. 41/1996, art. 14 ter, c. 7 B.U.R. 27/12/2013, n. 52 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 11 dicembre 2013, n. 0235/Pres. Regolamento recante criteri e modalità per la concessione dei contributi di

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DI COMMISSIONE MENSA

REGOLAMENTO COMUNALE DI COMMISSIONE MENSA COMUNE di PORTO MANTOVANO REGOLAMENTO COMUNALE DI COMMISSIONE MENSA Approvato con Deliberazione Consiglio Comunale n. del 2 Art. 1 - Finalità La Commissione Mensa ha la finalità di favorire la partecipazione,

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA REGOLAMENTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA Approvato con deliberazione di Consiglio comunale n.4 in data 10.03.2003 In vigore dal 01.04.2003 Il Sindaco: Alberto Bartesaghi

Dettagli

GESTIONE GOVERNATIVA FUNIVIE SAVONA - SAN GIUSEPPE Provincia di Savona

GESTIONE GOVERNATIVA FUNIVIE SAVONA - SAN GIUSEPPE Provincia di Savona GESTIONE GOVERNATIVA FUNIVIE SAVONA - SAN GIUSEPPE Provincia di Savona CAPITOLATO D APPALTO PER IL SERVIZIO DI MENSA AZIENDALE ART. 1 - OGGETTO DEL CONTRATTO Servizio a favore dei Dipendenti della Gestione

Dettagli

COMUNE di VERZUOLO Provincia di CUNEO

COMUNE di VERZUOLO Provincia di CUNEO SCHEDA N 1 Art. 53 comma 16 ter D.Lgs. 165/2001 Nei mesi di marzo, giugno, ottobre i responsabili di posizione organizzativa inviano al Responsabile Anticorruzione apposita comunicazione con la quale danno

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

CONTRATTO DI APPALTO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI MENSA AZIENDALE. la Ditta... con sede in... via... n... in

CONTRATTO DI APPALTO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI MENSA AZIENDALE. la Ditta... con sede in... via... n... in Ent 11 CONTRATTO DI APPALTO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI MENSA AZIENDALE Con la presente scrittura privata tra: la Ditta... con sede in... via... n.... in persona del sig...., committente, Codice fiscale...

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) Comune di Calcinaia Servizio Affari Generali e Legali DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) DATA: COMMITTENTE: Comune di Calcinaia IMPRESA APPALTATRICE 1 OGGETTO: AFFIDAMENTO

Dettagli

IO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO

IO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO IO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO L approccio del Laboratorio Chimico nella ristorazione scolastica Paolo Vittone Il Laboratorio Chimico Camera di Commercio Torino Il Laboratorio Chimico

Dettagli

COMUNE DI SESTU PROVINCIA DI CAGLIARI LINEE DI INDIRIZZO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA

COMUNE DI SESTU PROVINCIA DI CAGLIARI LINEE DI INDIRIZZO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA COMUNE DI SESTU PROVINCIA DI CAGLIARI LINEE DI INDIRIZZO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA Indice generale Articolo 1...3 Articolo 2...3 Articolo 3...3 Articolo 4...3 Articolo 5...3 Articolo

Dettagli

COMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE

COMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE COMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 24/05/2005 con deliberazione

Dettagli

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di

Dettagli

REGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I

REGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I REGOLAMENTO DEI CENTRI DI VACANZA PER MINORI DI CUI ALL ARTICOLO 7, COMMA 2 DELLA LEGGE REGIONALE 3 LUGLIO 2000, N. 13 CAPO I NORME DI CARATTERE GENERALE Art. 1 (Oggetto) 1. Il presente regolamento, emanato

Dettagli

Domande e risposte sulla legge 10/91

Domande e risposte sulla legge 10/91 Domande e risposte sulla legge 10/91 Di cosa si occupa la legge 10/91? La legge 10/91 contiene le norme per l attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell energia, di risparmio

Dettagli

COMUNE di BREMBATE REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO PASTI A DOMICILIO

COMUNE di BREMBATE REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO PASTI A DOMICILIO COMUNE di BREMBATE REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO PASTI A DOMICILIO APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N.25 DEL 29.05.2010 1 Art. 1 - Oggetto del regolamento Art. 2 - Finalità del servizio

Dettagli

2. SOGGETTI BENEFICIARI

2. SOGGETTI BENEFICIARI ALLEGATO A CRITERI E MODALITÀ PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI, PER PROGETTI INERENTI LE TEMATICHE DEFINITE DAL PIANO REGIONALE ANNUALE DEL DIRITTO ALLO STUDIO 1. CRITERI

Dettagli

AVVISO PUBBLICO PER L INDIVIDUAZIONE DI UN SOGGETTO CUI AFFIDARE IL SEGUENTE SERVIZIO:

AVVISO PUBBLICO PER L INDIVIDUAZIONE DI UN SOGGETTO CUI AFFIDARE IL SEGUENTE SERVIZIO: AVVISO PUBBLICO PER L INDIVIDUAZIONE DI UN SOGGETTO CUI AFFIDARE IL SEGUENTE SERVIZIO: REALIZZAZIONE COLLEGAMENTI INTERNET FRA LE SEDI COMUNALI, FRA LE SEDI COMUNALI E SITI ESTERNI OVVERO FRA SITI ESTERNI

Dettagli

COMUNE DI CARIATI (Prov. COSENZA) REGOLAMENTO COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA

COMUNE DI CARIATI (Prov. COSENZA) REGOLAMENTO COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA COMUNE DI CARIATI (Prov. COSENZA) REGOLAMENTO COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 12 del 16/02/2012 Articolo 1 Costituzione La Commissione Mensa scolastica

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA 1 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA ART. 1 OGGETTO E FINALITA DEL SERVIZIO Il servizio di refezione scolastica è realizzato dal Comune nell ambito delle proprie competenze. Il servizio

Dettagli

SCHEMI LETTERE DI NOTIFICA SCHEMA DI AUTOCERTIFICAZIONE SCHEMI LETTERE DI DESIGNAZIONE SCHEMA LETTERA DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI

SCHEMI LETTERE DI NOTIFICA SCHEMA DI AUTOCERTIFICAZIONE SCHEMI LETTERE DI DESIGNAZIONE SCHEMA LETTERA DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI SCHEMI LETTERE DI NOTIFICA SCHEMA DI AUTOCERTIFICAZIONE SCHEMI LETTERE DI DESIGNAZIONE SCHEMA LETTERA DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI SCHEMA DEL VERBALE DI RIUNIONE PERIODICA Modello A) BOZZA DI LETTERA

Dettagli

Le nuove check list di controllo del piano di sicurezza alimentare 2006 Alcune esemplificazioni delle nuove procedure di controllo.

Le nuove check list di controllo del piano di sicurezza alimentare 2006 Alcune esemplificazioni delle nuove procedure di controllo. L Unione Albergatori incontra l azienda sanitaria Migliora la sicurezza alimentare nelle aziende Nel mese di marzo 2006 l Unione Albergatori ha partecipato ad un importante incontro con il dott Carraro

Dettagli

Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse dal Comune

Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse dal Comune Allegato n.1 alla delibera di Consiglio Comunale n.78 del 27/07/2000 Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse

Dettagli

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PROGETTO ESECUTIVO INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE E MESSA IN SICUREZZA PALESTRA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CAMPIONI MASCHERPA Allegato B (modulistica di riferimento) SERVIZIO PROGETTAZIONE E URBANISTICA

Dettagli

CITTA DI MONOPOLI Provincia di Bari RIPARTIZIONE CULTURA E PUBBLICA ISTRUZIONE UFFICIO REFEZIONE SCOLASTICA

CITTA DI MONOPOLI Provincia di Bari RIPARTIZIONE CULTURA E PUBBLICA ISTRUZIONE UFFICIO REFEZIONE SCOLASTICA CITTA DI MONOPOLI Provincia di Bari RIPARTIZIONE CULTURA E PUBBLICA ISTRUZIONE UFFICIO REFEZIONE SCOLASTICA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE ACCESSO E FRUIZIONE DEL SERVIZIO DI

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE ACCESSO E FRUIZIONE DEL SERVIZIO DI COMUNE DI SAN FERDINANDO PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA AREA AMMINISTRATIVA- DEMOGRAFICA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE ACCESSO E FRUIZIONE DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA PER LA SCUOLA DELL INFANZIA,

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

Comune di Peschiera Borromeo. Provincia di Milano

Comune di Peschiera Borromeo. Provincia di Milano ALLEGATO A 5 Comune di Peschiera Borromeo Provincia di Milano SPECIFICHE TECNICHE RELATIVE ALLE MANUTENZIONI ORDINARIE E STRAORDINARIE PRESSO REFETTORI E CENTRO COTTURA Allegato n. 5 AL CAPITOLATO SPECIALE

Dettagli

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Avviso pubblico esplorativo per la ricerca e la selezione di proposte progettuali, ai sensi dell art. 60 del Regolamento generale per l attività contrattuale

Dettagli

COMUNE DI TOIRANO. Provincia di Savona REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ECONOMATO

COMUNE DI TOIRANO. Provincia di Savona REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ECONOMATO COMUNE DI TOIRANO Provincia di Savona REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ECONOMATO TITOLO I Disposizioni generali Art. 1 Oggetto e scopo del regolamento 1. Il presente regolamento disciplina le procedure di acquisto,

Dettagli

SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO

SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO ARTT. 30 40 D.LGS 81/2015 IL CONTRATTO DI È IL CONTRATTO, A TEMPO INDETERMINATO O DETERMINATO, CON IL QUALE UN AGENZIA DI AUTORIZZATA METTE A DISPOSIZIONE DI UN UTILIZZATORE UNO O PIÙ LAVORATORI SUOI DIPENDENTI,

Dettagli

COMUNE DI CASPERIA ( Provincia di Rieti ) CAP 02041 e-mail: comunedicasperia@libero.it Tel. (0765) 63026-63064 / Fax 63710 REGOLAMENTO

COMUNE DI CASPERIA ( Provincia di Rieti ) CAP 02041 e-mail: comunedicasperia@libero.it Tel. (0765) 63026-63064 / Fax 63710 REGOLAMENTO COMUNE DI CASPERIA ( Provincia di Rieti ) CAP 02041 e-mail: comunedicasperia@libero.it Tel. (0765) 63026-63064 / Fax 63710 REGOLAMENTO SERVIZIO MENSA SCOLASTICA APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N. 36 DEL

Dettagli

COMUNE DI SEZZE ISTITUZIONE COMITATO MENSA SCOLASTICA MODALITA DI CONTROLLO REFEZIONE SCOLASTICA

COMUNE DI SEZZE ISTITUZIONE COMITATO MENSA SCOLASTICA MODALITA DI CONTROLLO REFEZIONE SCOLASTICA ART. 1 - Finalità COMUNE DI SEZZE ISTITUZIONE COMITATO MENSA SCOLASTICA MODALITA DI CONTROLLO REFEZIONE SCOLASTICA Il Comune di Sezze gestisce la mensa scolastica della scuola dell infanzia. Il Comune

Dettagli

Comune di Villa di Tirano

Comune di Villa di Tirano Comune di Villa di Tirano! "" #$% &' ( CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI BROKERAGGIO ASSICURATIVO 1. OGGETTO DELL APPALTO L appalto ha per oggetto l affidamento del servizio

Dettagli

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE PER LA SICUREZZA DEL LAVORO NEI CONTRATTI D APPALTO, D OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE

CAPITOLATO SPECIALE PER LA SICUREZZA DEL LAVORO NEI CONTRATTI D APPALTO, D OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE ALLEGATO 6 CAPITOLATO SPECIALE PER LA SICUREZZA DEL LAVORO NEI CONTRATTI D APPALTO, D OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE Articolo 1 Definizioni 1. Ai fini del presente Capitolato, alle seguenti espressioni sono

Dettagli

6. COORDINAMENTO E VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE

6. COORDINAMENTO E VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE Pagina 1 di 5 1. PREMESSA Il presente documento è parte integrante della documentazione contrattuale viene allegato alla documentazione inviata agli offerenti in fase di selezione e deve essere firmata

Dettagli

Firenze 19 aprile 2012 FEDERLEGNOARREDO FENAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL

Firenze 19 aprile 2012 FEDERLEGNOARREDO FENAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL Visto il D.Lgs.14 settembre 2011, n. 167 Testo unico ell'apprendistato, a norma dell'articolo 1, comma 30, della legge 24 dicembre 2007, n. 247 le parti concordano che la normativa presente nel ccnl firmato

Dettagli

COMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE. AREA 3 SERVIZI INTEGRATI ALLA PERSONA Provincia di Genova

COMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE. AREA 3 SERVIZI INTEGRATI ALLA PERSONA Provincia di Genova COMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE AREA 3 SERVIZI INTEGRATI ALLA PERSONA Provincia di Genova Documento unico di valutazione dei rischi interferenziali Art. 26 comma 3 D.L.vo 81/2008 Oggetto dell appalto:

Dettagli

TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D.

TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D. ACEA S.p.A. DISCIPLINARE TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D. Lgs. 81/2008 - Art. 89 punto 1 lett. e) e Art. 91) Roma, marzo 2015 Disciplinare

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. (Approvato con atto di Consiglio comunale n. 81 del 11/11/2005) indice ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

tra con sede legale in n. con sede legale in - impianto, l impianto ubicato nel Comune di, autorizzato

tra con sede legale in n. con sede legale in - impianto, l impianto ubicato nel Comune di, autorizzato SERVIZI COMUNALI S.p.A. CONTRATTO DI SMALTIMENTO Rifiuti solidi urbani e assimilati tra con sede legale in n., codice fiscale e partita I.V.A. n., in persona del Suo Legale Rappresentante sig. (di seguito

Dettagli

CAPO I PROGETTAZIONE DI OPERE E LAVORI PUBBLICI

CAPO I PROGETTAZIONE DI OPERE E LAVORI PUBBLICI DISCIPLINA PER LA RIPARTIZIONE DELL INCENTIVO PER LA PROGETTAZIONE O PER LA REDAZIONE DI ATTI DI PIANIFICAZIONE EX. ART. 18 LEGGE 109/94 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI AGGIORNATO ALLA LEGGE 415/98 e s.m.i.

Dettagli

Le guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli

Le guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli Le guide degli alberghi La prevenzione incendi Il registro dei controlli INTRODUZIONE L art. 5 del D.P.R. n. 37/98, disciplinando i principali adempimenti gestionali finalizzati a garantire il corretto

Dettagli

ISTITUTO NAZIONALE PREVIDENZA SOCIALE Direzione Centrale Risorse Strumentali CENTRALE ACQUISTI. Allegato 1-bis al Disciplinare di Gara

ISTITUTO NAZIONALE PREVIDENZA SOCIALE Direzione Centrale Risorse Strumentali CENTRALE ACQUISTI. Allegato 1-bis al Disciplinare di Gara Istituto Nazionale Previdenza Sociale ISTITUTO NAZIONALE PREVIDENZA SOCIALE Direzione Centrale Risorse Strumentali CENTRALE ACQUISTI Allegato 1-bis al Disciplinare di Gara ALLEGATO AL CONTRATTO ATTO DI

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO COMUNITÀ VALLE DI NON

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO COMUNITÀ VALLE DI NON All. 1 PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO COMUNITÀ VALLE DI NON DISCIPLINARE DI SERVIZO PER LE ATTIVITÀ DI CONTROLLO E VIGILANZA DELLA DISCARICA PER RIFIUTI URBANI IN LOC. "ISCLE" DI TAIO E DISCIPLINA DELL UTILIZZO

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità

Dettagli

Allegato 2 Documento contenente:

Allegato 2 Documento contenente: COMUNE DI NOVARA SERVIZIO BILANCIO - UNITÀ ECONOMATO PROTOCOLLO DI GESTIONE PER L'ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO DI PULIZIA PRESSO GLI STABILI SEDI DI UFFICI E DIPENDENZE COMUNALI PER UN PERIODO DI TRE ANNI

Dettagli

COMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE

COMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE COMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE Approvato con Delibera Consiglio comunale n 24 del 25-06-2013 INDICE Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6

Dettagli

Regolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali

Regolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali CITTA DI RONCADE Provincia di Treviso Via Roma, 53 31056 - RONCADE (TV) Tel.: 0422-8461 Fax: 0422-846223 Regolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali Approvato con delibera di Consiglio

Dettagli

PREMESSO CHE SI DISPONE ARTICOLO 1

PREMESSO CHE SI DISPONE ARTICOLO 1 REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE E FORNITURA DEL VESTIARIO E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE PER IL PERSONALE DELL ISTITUZIONE approvato con Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 31 del

Dettagli

CONVENZIONE. tra. il Soggetto gestore EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA della provincia di Lucca (ERP)

CONVENZIONE. tra. il Soggetto gestore EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA della provincia di Lucca (ERP) CONVENZIONE tra il Soggetto gestore EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA della provincia di Lucca (ERP) il COMITATO PARITETICO TERRITORIALE per la prevenzione infortuni, l igiene e l ambiente di lavoro per le

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento.

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento. REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento Il Centro socio-culturale di Azzanello di Pasiano di Pordenone (di seguito nominato

Dettagli

ALLEGATO 1 CAPITOLATO TECNICO

ALLEGATO 1 CAPITOLATO TECNICO ALLEGATO 1 PROCEDURA DI GARA APERTA PER L AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI RECEPTION, CENTRALINO E FATTORINAGGIO ESTERNO PER GLI UFFICI DELLA SOGESID S.P.A. VIA CALABRIA 35 E VIA CALABRIA 56. CIG: 5066492974

Dettagli

1. Il presente regolamento ha lo scopo di recepire i principi previsti per le pubbliche amministrazioni in materia di limiti ad alcune tipologie di spesa di cui al comma 2, in esecuzione della deliberazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Acquisizione Beni e Servizi

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Acquisizione Beni e Servizi Acquisizione Beni e Servizi Indice dei contenuti 1. SCHEDA SERVIZIO ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI...3 1.1. TIPOLOGIA... 3 1.2. SPECIFICHE DEL SERVIZIO... 3 1.2.1 Descrizione del servizio... 3 1.2.2 Obblighi

Dettagli

DELLA DOCUMENTAZIONE CARTACEA AZIENDALE CAPITOLATO TECNICO

DELLA DOCUMENTAZIONE CARTACEA AZIENDALE CAPITOLATO TECNICO ALL. C AFFIDAMENTO AI SENSI DELL ART. 125 COMMI 10 E 11 DEL D.LGS. 163/2006 E S.M.I. DEL SERVIZIO DI CATALOGAZIONE, ARCHIVIAZIONE, GESTIONE E CONSULTAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE CARTACEA AZIENDALE CIG:

Dettagli

Roma,.. Spett.le. Società Cooperativa EDP La Traccia. Recinto II Fiorentini, n.10-75100 Matera (MT)

Roma,.. Spett.le. Società Cooperativa EDP La Traccia. Recinto II Fiorentini, n.10-75100 Matera (MT) Roma,.. Spett.le Società Cooperativa EDP La Traccia Recinto II Fiorentini, n.10-75100 Matera (MT) Oggetto : Contratto per la fornitura di servizi relativi alla Survey Registro Italiano delle Biopsie Renali.

Dettagli

COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA

COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO INFORMATICO INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 ART. 7 ART. 8 ART. 9 ART. 10 ART. 11 ART.

Dettagli

Regolamento per la Commissione Mensa Comunale

Regolamento per la Commissione Mensa Comunale Regolamento per la Commissione Mensa Comunale Approvato con Deliberazione Consiliare n. 28 del 30 maggio 2015 1 ART. 1 COSTITUZIONE E COMPOSIZIONE La Commissione Mensa è composta da: a. un numero di rappresentanti

Dettagli

Il Dirigente Scolastico I N D I C E

Il Dirigente Scolastico I N D I C E ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE «GUGLIELMO MARCONI» FORLÌ Viale della Libertà, 14-Tel. 0543-28620 -Fax 0543-26363 - e mail itisfo@itisforli.it SITO www.itisforli.it BANDO DI GARA N. 3240884 Il Dirigente

Dettagli

Prot. n. 381 /C14e Roma, li 20.01.2016 SITO WEB: WWW.SCUOLAREGINAMARGHERITA.GOV.IT. IL Dirigente Scolastico

Prot. n. 381 /C14e Roma, li 20.01.2016 SITO WEB: WWW.SCUOLAREGINAMARGHERITA.GOV.IT. IL Dirigente Scolastico MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ISTITUTO COMPRENSIVO Regina Margherita Via Madonna dell Orto,2 00153 ROMA 065809250 Fax: 065812015 Distretto

Dettagli

COMUNE DI TAVERNERIO Regolamento Comunale della Mensa Scolastica

COMUNE DI TAVERNERIO Regolamento Comunale della Mensa Scolastica COMUNE DI TAVERNERIO Regolamento Comunale della Mensa Scolastica Art. 1 Finalità Il servizio di mensa scolastica è realizzato dal Comune nell ambito delle proprie competenze stabilite dalla legislazione

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO SERVIZI DI TELEFONIA FISSA DI BASE PER IL CENTRALINO DEL COMUNE DI CREMONA. Dal 1-7-2005 al 31-12-2006

CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO SERVIZI DI TELEFONIA FISSA DI BASE PER IL CENTRALINO DEL COMUNE DI CREMONA. Dal 1-7-2005 al 31-12-2006 COMUNE DI CREMONA Settore Economato CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO SERVIZI DI TELEFONIA FISSA DI BASE PER IL CENTRALINO DEL COMUNE DI CREMONA Dal 1-7-2005 al 31-12-2006 INDICE 1 ART. 1 OGGETTO DELL APPALTO

Dettagli

CHIEDE. di partecipare alla gara informale per l affidamento dei servizi di cui all oggetto e a tal fine DICHIARA

CHIEDE. di partecipare alla gara informale per l affidamento dei servizi di cui all oggetto e a tal fine DICHIARA Modello A DOMANDA DI PARTECIPAZIONE E DICHIARAZIONE Il/La sottoscritto/a (cognome)... (nome)... nato/a il... a... in qualità di...... della Ditta... con sede legale in... prov... CAP... Via... n.... P.

Dettagli

Approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione

Approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione Approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 26 del 25.09.2008 Articolo 1 Oggetto e finalità Il presente Regolamento disciplina il servizio di refezione scolastica che il Comune gestisce nell

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI Coordinamento Servizi Bibliotecari

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI Coordinamento Servizi Bibliotecari UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI Coordinamento Servizi Bibliotecari DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE Art. 26 del D.Lgs. 9/04/2008 n. 81 INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI, MISURE ADOTTATE

Dettagli

COMUNE DI MILETO. Provincia di Vibo Valentia REGOLAMENTO UTILIZZO PARCO AUTO COMUNALE

COMUNE DI MILETO. Provincia di Vibo Valentia REGOLAMENTO UTILIZZO PARCO AUTO COMUNALE COMUNE DI MILETO Provincia di Vibo Valentia REGOLAMENTO UTILIZZO PARCO AUTO COMUNALE Approvato con delibera della C.S. n.1 del 9.1.2014 REGOLAMENTO UTILIZZO PARCO AUTO COMUNALE Art. 1 Oggetto Il presente

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO FORNITURA GASOLIO AUTOTRAZIONE PER AUTOMEZZI - ANNO 2009

CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO FORNITURA GASOLIO AUTOTRAZIONE PER AUTOMEZZI - ANNO 2009 CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO FORNITURA GASOLIO AUTOTRAZIONE PER AUTOMEZZI - ANNO 2009 Novembre 2008 Art. 1 OGGETTO DELL APPALTO L appalto ha per oggetto l affidamento del servizio di fornitura gasolio

Dettagli

Settore Contenzioso Cultura Pubblica

Settore Contenzioso Cultura Pubblica COMUNE DI PARABITA (Provincia di Lecce) CONVENZIONE SCUOLE DELL INFANZIA PARITARIE Rep. N. L anno, il giorno del mese di, in Parabita Palazzo Comunale, TRA il Comune di Parabita, C.F. 81001530757, rappresentato

Dettagli

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE 12.1 Individuazione delle Strutture Semplici e Complesse Nell individuare le strutture complesse di cui all allegato n. 2

Dettagli

REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI

REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI Approvato con D.C.C. n. 2 in data 12-02-2015 Art.1 Il Comune di Roncaro volendo garantire nell ambito del proprio territorio attività

Dettagli

COMUNE DI CASPERIA R E G O L A M E N T O SERVIZIO MENSA SCOLASTICA

COMUNE DI CASPERIA R E G O L A M E N T O SERVIZIO MENSA SCOLASTICA COMUNE DI CASPERIA R E G O L A M E N T O SERVIZIO MENSA SCOLASTICA Approvato con delibera Consiglio comunale n.36 del 29/09/2009 così come modificato con deliberazione di C.C. n.48 del 29/09/2014 SOMMARIO

Dettagli

REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA

REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 72 PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con D.G.P. in data 17.10.2005 n. 610 reg. SOMMARIO

Dettagli

GARA PNEUMATICI ALLEGATO AL CAPITOLATO TECNICO APPENDICE I Obblighi in materi di sicurezza ed igiene del lavoro S O M M A R I O

GARA PNEUMATICI ALLEGATO AL CAPITOLATO TECNICO APPENDICE I Obblighi in materi di sicurezza ed igiene del lavoro S O M M A R I O 1 di 5 S O M M A R I O 1 OBBLIGHI DITTA AGGIUDICATARIA... 2 1.1 GENERALITÀ... 2 1.2 OBBLIGHI IN FASE DI GARA... 2 1.3 OBBLIGHI DOPO L AGGIUDICAZIONE... 3 2 RISCHI INTERFERENTI... 4 3 FORMAZIONE OBBLIGATORIA...

Dettagli

Regolamento. per la Commissione Mensa. del servizio. di ristorazione scolastica

Regolamento. per la Commissione Mensa. del servizio. di ristorazione scolastica Regolamento per la Commissione Mensa del servizio di ristorazione scolastica Delibera di Giunta Comunale n 20 del 27/01/2011 Art. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO La Commissione Mensa esercita, nell interesse

Dettagli

COMUNE DI VOLTURINO PROVINCIA DI FOGGIA APPALTO PER L AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA COMUNALE.

COMUNE DI VOLTURINO PROVINCIA DI FOGGIA APPALTO PER L AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA COMUNALE. COMUNE DI VOLTURINO PROVINCIA DI FOGGIA APPALTO PER L AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA COMUNALE. DUVRI Art. 26, comma 4, D.Lgs. 81/08 Committente: Comune di Volturino SPECIFICHE

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA C O M U N E D I B R U I N O PROVINCIA DI TORINO - C. A. P. 10090 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO DIGITALE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 34 del 14/4/2011 Depositato

Dettagli

Luogo di nascita: Comune Provincia Stato

Luogo di nascita: Comune Provincia Stato Allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) del Comune di OSTRA NOTIFICA INIZIO ATTIVITÀ SETTORE ALIMENTARE AI FINI DELLA REGISTRAZIONE (ART. 6 DEL REGOLAMENTO CE N. 852/2004 E DELLA D.G.R.

Dettagli