PROGETTO DI RICERCA. Generazioni a Confronto: un ponte verso il futuro
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- Aureliano Rocco
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1 PROGETTO DI RICERCA Generazioni a Confronto: un ponte verso il futuro Certosa, Dicembre 2011
2 Il Comune di Certosa di Pavia ha manifestato la necessità di attivare una serie di indagini conoscitive all interno della propria comunità, partendo da uno dei suoi ambiti più fragili: le condizioni di vita degli anziani residenti nel comune che hanno compiuto i 70 anni di età. La ricerca si propone di analizzare le condizioni del loro vivere quotidiano, le loro condizioni di salute e le varie forme di previdenza, le attività del tempo libero come anche il rapporto con i familiari. La metodologia di ricerca che è stata utilizzata è innovativa, non tanto negli strumenti, quanto nei ricercatori coinvolti: - È stato selezionato un pool di anziani volontari che, dopo aver ricevuto una breve formazione sull utilizzo del questionario, lo ha erogato ai loro pari età; - È stato selezionato un neo diplomato che, dopo aver ricevuto una specifica formazione, ha inserito i dati raccolti tramite il questionario in data set excel e ha provveduto ad una loro prima elaborazione. Da qui il nome del progetto generazioni a confronto, un ponte verso il futuro. Un progetto focalizzato sugli anziani ma contestualmente in grado di unire idealmente le due fasce deboli agli estremi del ciclo di vita nel collaborare fattivamente ad un progetto comune. Si è scelto una fascia ristretta e specifica della popolazione anziana, sia per ragioni di economia d indagine che in considerazione della letteratura d argomento, che ha ampiamente dimostrato come la fragilità individuale e sociale sia diffusa e rilevante maggiormente tra i vecchi e i grandi vecchi. Sono rimasti pressoché esclusi i residenti in un istituzione poiché scopo precipuo dell indagine era di accertare i bisogni degli anziani in relazione ai servizi erogati dal comune. Su un totale di 542 soggetti da contattare, risultanti dalle registrazioni in anagrafe, sono stati contattati tutti ma ne sono stati intervistati 350 ovvero il 65%. Entrando nel merito della dispersione troviamo tra i motivi più significativi l irreperibilità pari al 22%, il rifiuto di rispondere al questionario, pari al 10%, ed il resto legato a decessi o ricoveri presso istituti per anziani, pari al 3%. Il 38% appartiene alla fascia di età compresa tra i 70 e i 75 anni, il 48% a quella degli anni il 11% ha tra gli 85 e i 90 anni ed infine il 3% appartiene alla fascia degli ultra novantenni. Questa fascia di popolazione è fortemente femminilizzata (60%) e il tasso di femminilizzazione cresce al crescere dell età. La condizione civile vede una sostanziale equivalenza di coniugati (50%) e vedovi (42%) e data la minore probabilità di sopravvivenza dei soggetti maschili, ne deriva che ben l 87 % di essi siano donne. Nel complesso la popolazione mostra un livello d istruzione piuttosto modesto: solo il 27% possiede un titolo superiore alla licenza elementare ed il 12% non ha alcun titolo di studio. Praticamente tutti gli intervistati godono di almeno una pensione e il 3% ne è privo (di cui 7 sono donne). E diffusa soprattutto la pensione erogata dall INPS (69%), cui segue la reversibilità (34%) di cui la maggior parte sono donne. Godono della pensione d invalidità il 5% e il cumulo delle pensioni si attesta al (31%). Il 10% ha dichiarato di non aver mai lavorato, tutte donne che hanno svolto perlopiù la mansione di casalinghe. Il lavoro svolto risulta essere per 72% alle dipendenze e il 20% erano lavoratori autonomi, con un sostanziale equilibrio di genere. Il 51% risulta essere andato in pensione entro i 55 anni*, il 44% tra i 56 e i 65. L 8% ha avuto un riconoscimento d invalidità pari al 100%, di cui il 68% sono donne. Grande importanza riveste la situazione famigliare degli anziani anche in relazione alla stima del bisogno di assistenza. Vivono soli il 36% degli anziani, di cui il 80% sono donne e la metà ha più 80 anni. Fortunatamente non isolati in quanto solo il 15% non possiede e/o parenti che vivono a Certosa.
3 Circa il 22% degli anziani intervistati ha trascorso tutta la propria vita a Certosa, 6 su 10 fra coloro che provengono da altri comuni (la maggior parte dalla provincia di Pavia)* vi risiede da oltre 20 anni. Per quanto concerne la tipologia famigliare di anziani che vivono con altre persone si evince che il 50% vive con il coniuge, 124 anziani con il solo coniuge e 24 anziani con il coniuge o un solo parente in condizioni di salute precarie. E emerso che gli anziani trovano nell ambito della propria famiglia le risposte a richieste di aiuto, sia che vivano soli che con altre persone: coniuge (45%) e figli (47%) ne sono i destinatari privilegiati. L indagine ha poi evidenziato come la maggior parte vive d abitudine a casa propria (92%) e solo 35 anziani trascorrono un periodo di tempo fuori. 42 anziani infine ospitano qualcuno presso la propria abitazione, in prevalenza parenti. Il 45% abita nei pressi del centro, il 22% in paese ma distante dal centro ed infine 33% anziani vivono in frazioni. Riguardo in compagnia di chi gli anziani trascorrono la maggior parte della giornata il 43% con parenti, il 44% da solo, il 15% con amici e l 8% con vicini di casa. Inoltre è emerso che il 60% degli anziani che vivono soli trascorrono soli anche la maggior parte della giornata. Il 40% di coloro che vivono con altre persone passano comunque da soli la maggior parte della giornata Il 22% risulta frequentare luoghi di svago con una netta predominanza del genere maschile 75%. Dall indagine è emersa una situazione abitativa abbastanza rassicurante. Il 75% risiede in una casa di proprietà e solo il 10% in affitto. Il canone medio ammonta a 400 (5 anziani 300, 21 anziani tra e 7 anziani oltre 500 ). Il numero di stanze più comune è di tre, gli anziani spesso dispongono di una stanza propria che consente loro di godere di una certa privacy. Le abitazioni risultano essere dotate di dispositivi di sicurezza: luce (98%) e gas (47%) mentre allarme anti-intrusione (22%). Il 62% degli intervistati ha dichiarato di avere ostacoli per accedere alla propria abitazione, principalmente scale (38%). Molto più rari gli ostacoli interni all abitazione (32%) anche in questo caso prevalentemente scale. L assenza di servizi igienici all interno dell abitazione così come quella dell acqua calda non è stata riscontrata nel campione mentre 9 anziani hanno dichiarato di non avere il telefono. Tutti gli anziani dispongono di un impianto di riscaldamento autonomo o centralizzato e solo uno è dotato di stufa. Solo 2 anziani non riscaldano tutta l abitazione ma solo alcune stanze. Un capitolo molto importante dell indagine in oggetto è rappresentato dalle condizioni di salute degli anziani intervistati. Il 74% ha dichiarato di soffrire di qualche patologia, di cui il 64% sono donne e il 37% circa sono anziani che vivono soli. Le patologie di cui gli anziani risultano maggiormente affetti sono quelle a carico dell apparato cardio-circolatorio (47%) seguono quelle ossee, il diabete, quelle respiratorie ed infine quelle epatiche e gastro-intestinali. Il 24% ha dichiarato di essere stato ricoverato almeno una volta in ospedale durante il Lo stato di salute e le condizioni fisiche degli anziani sono strettamente correlate al grado di autonomia nello svolgere attività quotidiane. E emerso che è in grado di utilizzare autonomamente il telefono fisso 90% mentre il cellulare 61%. L utilizzo dei mezzi di trasporto è il capitolo in cui gli anziani si sono rivelati meno autonomi (51%), con una netta prevalenza dell automobile (35%) rispetto ai mezzi pubblici (16%). L 82% è in grado di assumere i medicinali prescritti in dosi e tempi adeguati e che ben il 65% gestisce autonomamente il proprio denaro. L indagine ha mostrato come le donne siano fortemente più autonome non solo in tutte le mansioni che riguardano il governo della casa e nelle faccende domestiche ma anche nella responsabilità dell uso di medicinali, nell utilizzo del telefono e nel fare acquisti. Si nota anche come circa il 65% di coloro che si sono rivelati autonomi nella maggior parte delle attività indagate siano anziani che vivono soli. Per quanto attiene la capacità di fare acquisti si rileva che il 65% è in grado di farlo autonomamente e quindi di maneggiare denaro, mentre l 7% riesce a fare acquisti solo se accompagnato. Si sono
4 dimostrati autonomi anche quando si tratta della preparazione dei pasti (65%), del governo della casa in generale (56%) e di fare il bucato (55%). Un quadro condizionato dall approccio culturale che questa fascia di popolazione ha verso alcune azioni che vengono delegate tradizionalmente alla figura femminile e che non sono pertanto sempre indice di una mancata autonomia legata a condizioni fisiche precarie. Considerando le principali attività che gli anziani devono svolgere con maggiore frequenza, emerge che il 92% risulta indipendente in tutte le piccole azioni quotidiane. Il 99% è indipendente nel mangiare, nel vestirsi l 95% e nella toilette personale il 95%. Grande importanza riveste la deambulazione in cui si riscontra un lieve aumento delle difficoltà: il 85% è in grado di salire e scendere le scale, mentre nel camminare in piano risultano autonomi il 90%. Il 53% ha dichiarato di non avere problemi inerenti al trasporto mentre il 36% risulta averne per recarsi dal medico di base o specialista e il 43% per strutture di analisi. Il dato fortemente positivo che emerge è che il 92% dispone, in caso di bisogno, di qualcuno che possa accompagnarlo. Il passatempo più diffuso è guardare la televisione (97%), il 61% la guarda più di due ore al giorno. Un dato significativo riguarda poi la lettura del giornale 70% sebbene il livello d istruzione sia modesto. La percentuale scende in modo netto quando si tratta di lettura di libri (31%). Seguono poi altre attività quali recarsi al cimitero (79%) e in chiesa (65%). Piuttosto diffusa è l abitudine di fare passeggiate a piedi (62%), il 35% lo fa tutti i giorni. Seguono intrattenere i nipoti (48%), coltivare orti e giardini (45%), fare lavoretti e riparazioni (35%), e fare compagnia ad ammalati o ad altri anziani (13%), pari in valore assoluto a 46 persone. Alla domanda sul desiderio di coltivare nuovi hobbies o attività, che permette di misurare il grado di propositività nell approccio alla vita, ne risulta che sarebbe interessato il 14%, le opzioni più frequenti riguardano: viaggiare, giardinaggio, ricamo-cucito e vita sociale. Gli anziani oggetto d indagine sono stati intervistati anche riguardo i servizi che il Comune eroga in favore di questa debole fascia. Il 44% in media è a conoscenza dei servizi comunali nel loro complesso. Per quanto attiene il servizio comunale sociale ne è a conoscenza il 52% e lo utilizza il 3% degli intervistati. Per quanto riguarda il servizio di trasporto convenzionato ne è a conoscenza il 90% degli intervistati e lo utilizza il 33%. Il Soggiorno climatico è conosciuto dal 75% degli anziani e ne fruisce il 10%. Le percentuali iniziano a scendere con il buono sociale: ne è a conoscenza il 24%. Infine per il voucher sociale emerge che ne è a conoscenza il 36% e lo utilizzano 2 anziani. La maggior parte degli anziani (84%) ritiene di essere sufficientemente informato sui servizi e le iniziative. La maggior parte degli intervistati viene a conoscenza dei servizi e delle iniziative tramite amici e parenti (49%) segue il notiziario comunale (16%), tramite manifesti il 35% e il 4% a mezzo lettera, 6 anziani tramite internet. Questi dati lasciano intendere che vi è una buona percezione del profilo generale dell amministrazione ma che c è un margine su cui poter lavorare per potenziare conoscenza dei servizi specifici messi in campo dall Amministrazione Comunale e la conseguente fruizione. Il servizio A.D.I. (Assistenza domiciliare integrata) fornito da A.S.L. Pavia è o è stato utilizzato dal 19% degli anziani e l 6% vorrebbe utilizzarlo. Riguardo il desiderio di attivazione di altri servizi da parte del Comune o dell ASL di Pavia è emerso che: il 10% del campione vorrebbe il mantenimento dell ASL a Certosa di Pavia e il miglioramento dei suoi servizi (sportello prenotazioni e prelievi a domicilio). Molto diffusa anche la richiesta di un miglioramento del servizio di trasporto e quella relativa alla costruzione di un centro per anziani. E emerso altresì il bisogno di maggiori servizi nelle frazioni, di un miglioramento del
5 servizio ASM e di pulizia delle strade. Molti anziani hanno manifestato il bisogno di maggiore sostegno economico e di socializzazione. Il profilo che delinea una maggiore condizione di fragilità degli anziani è stato costruito partendo dalla considerazione di coloro sono risultati affetti da una qualche patologia, incrociandolo con i dati relativi a coloro che vivono soli, l età, l indipendenza nello svolgere le piccole azioni quotidiane, l abitazione etc. Il dettaglio di questo profilo fortunatamente non segnala particolari situazioni di disagio.
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