Si allegano per le delegazioni le conclusioni del Consiglio sul Sud Sudan, adottate dal Consiglio nella 3466ª sessione tenutasi il 23 maggio 2016.

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1 Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 23 maggio 2016 (OR. en) 9110/16 RISULTATI DEI LAVORI Origine: in data: 23 maggio 2016 Destinatario: Segretariato generale del Consiglio delegazioni n. doc. prec.: 8891/16 Oggetto: COAFR 137 CFSP/PESC 405 RELEX 411 COHAFA 36 COHOM 53 Sud Sudan - Conclusioni del Consiglio (23 Maggio 2016) Si allegano per le delegazioni le conclusioni del Consiglio sul Sud Sudan, adottate dal Consiglio nella 3466ª sessione tenutasi il 23 maggio /16 arb/sp 1 DG C 1 IT

2 ALLEGATO Conclusioni del Consiglio sul Sud Sudan 1. La formazione del governo transitorio di unità nazionale in Sud Sudan in data 29 aprile 2016 costituisce un importante passo avanti nell'attuazione dell'accordo dell'agosto 2015 sulla risoluzione del conflitto in Sud Sudan ("l'accordo"). L'Unione europea (UE) si rallegra dei messaggi di pace e di riconciliazione pronunciati dal presidente Salva Kiir e dal primo vicepresidente Riek Machar in occasione dell'insediamento del governo transitorio. 2. È importante che tali parole si trasformino in fatti. Le sfide politiche, economiche e umanitarie che il Sud Sudan ha di fronte sono enormi. In via prioritaria, il governo transitorio deve intraprendere rapidamente passi decisivi per ripristinare la pace e la stabilità garantendo che tutte le parti rispettino l'impegno per un cessate il fuoco permanente. 3. L'UE invita il governo transitorio ad andare avanti senza indugio con l'attuazione di tutti gli aspetti dell'accordo, comprese la creazione delle istituzioni da esso previste e l'organizzazione di elezioni entro il periodo di transizione. Tutte le parti devono astenersi da atti unilaterali suscettibili di compromettere l'accordo. A tale riguardo, l'ue appoggia il comunicato dell'autorità intergovernativa per lo sviluppo (IGAD) che sollecita la sospensione di qualsiasi misura di attuazione del decreto presidenziale volto a dividere il paese in ventotto Stati fino a quando una commissione per i confini comprendente tutte le parti dell'accordo non abbia formulato una proposta per gli Stati e i loro confini. 9110/16 arb/sp 2

3 4. L'UE è molto preoccupata per il deterioramento della situazione umanitaria e le sofferenze della popolazione del Sud Sudan, in particolare in un momento in cui il paese affronta la peggiore crisi alimentare dalla sua indipendenza e continuano i soprusi. Il persistere delle violenze e le restrizioni all'accesso da parte delle organizzazioni umanitarie e della società civile alle popolazioni in stato di bisogno continuano ad ostacolare le operazioni umanitarie; tali restrizioni sono inaccettabili. L'UE invita il governo transitorio a consentire e facilitare, conformemente alle pertinenti disposizioni del diritto internazionale e ai principi guida delle Nazioni Unite in materia di aiuto umanitario, la fornitura piena, sicura e senza restrizioni di aiuto umanitario a tutti coloro che ne hanno bisogno. La situazione dei milioni di sfollati interni e rifugiati deve altresì essere affrontata con urgenza. L'UE esorta il governo transitorio ad assumersi, con le parole e i fatti, la propria responsabilità per la protezione di tutti i civili. 5. L'UE ribadisce l'invito ad assicurare che le risorse del Sud Sudan siano utilizzate in modo responsabile per la ricostruzione e la ripresa del paese e a vantaggio della popolazione del Sud Sudan nel suo complesso. La crisi economica che colpisce il Sud Sudan deve essere affrontata immediatamente attraverso riforme economiche complessive, comprese misure volte ad eliminare il malgoverno e la corruzione, che stabiliscano obiettivi realistici di spesa pubblica e un meccanismo per la gestione trasparente dei fondi pubblici. L'UE incoraggia il governo transitorio a lavorare a stretto contatto con le istituzioni finanziarie internazionali a tal fine e ad aderire ai pertinenti strumenti internazionali e regionali, in particolare l'iniziativa per la trasparenza delle industrie estrattive. 9110/16 arb/sp 3

4 6. L'UE, operando in stretta collaborazione con i paesi vicini del Sud Sudan e tutti i partner internazionali, è pronta a sostenere gli sforzi del governo transitorio di unità nazionale nelle attività di attuazione dell'accordo. Da parte sua, il governo transitorio deve adoperarsi per superare le divisioni del recente passato e operare in uno spirito di tolleranza e inclusività a favore della riconciliazione nazionale nell'interesse di tutti i cittadini del Sud Sudan. L'UE esorta il Sud Sudan ad aderire quanto prima possibile all'accordo di partenariato di Cotonou. Una società civile vivace, pluralistica e indipendente è indispensabile per la pace e la democrazia in Sud Sudan; l'ue esorta il governo transitorio ad assicurare che il quadro normativo che disciplina le attività delle organizzazioni non governative non ostacoli le loro attività legittime. 7. Alla luce della relazione della missione di valutazione dell'alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani del 10 marzo 2016 e della risoluzione 31/20 del Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani sulla situazione dei diritti umani in Sud Sudan, l'ue ribadisce la sua profonda preoccupazione per il fatto che in Sud Sudano siano state perpetrate, da tutte le parti e in totale impunità, gravi violazioni del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario, tra cui uccisioni di civili, stupri e altre forme di violenza sessuale nonché il reclutamento di bambini soldato. Tutti gli atti di violenza nonché le violazioni e gli abusi dei diritti umani devono cessare immediatamente e i responsabili devono rispondere delle loro azioni ed essere consegnati alla giustizia. A questo proposito, l'ue chiede la rapida attuazione degli aspetti dell'accordo inerenti alla giustizia e alla riconciliazione ed esorta l'unione africana ad andare avanti rapidamente con l'istituzione del tribunale ibrido per il Sud Sudan. L'UE invita tutte le parti in Sud Sudan a cooperare con la Commissione per i diritti umani in Sud Sudan, istituita dal Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani. 9110/16 arb/sp 4

5 8. L'UE sostiene il lavoro fondamentale ed imparziale della commissione congiunta di monitoraggio e valutazione (JMEC) e del suo presidente Festus Mogae, del meccanismo di monitoraggio del cessate il fuoco e delle disposizioni di sicurezza transitorie (CTSAMM) e di Ellen Margrethe Løj, rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per il Sud Sudan (UN SRSG) e della missione delle Nazioni Unite in Sud Sudan (UNMISS). L'UE plaude al ruolo svolto dall'unmiss nella protezione dei civili in Sud Sudan e nel sostenere l'attuazione dell'accordo. L'UE si aspetta che il governo transitorio fornisca una collaborazione piena e incondizionata alla JMEC, al CTSAMM, all'un SRSG e all'unmiss. 9. La sicurezza e la stabilità del Sud Sudan sono importanti anche per la sicurezza e la stabilità della regione. L'UE plaude agli sforzi profusi dall'unione africana e dall'igad ed esorta i paesi della regione a continuare a sostenere il lavoro della JMEC. L'UE invita il governo transitorio a rispettare gli accordi conclusi con gli Stati limitrofi al fine di risolvere le questioni ancora aperte riguardanti la sicurezza, le frontiere e l'economia. 10. L'UE sottolinea la necessità di un'efficace attuazione dell'embargo dell'ue sulle armi nei confronti del Sud Sudan, in particolare da parte dei paesi che hanno aderito a tale embargo. L'UE rimane pronta a prendere in considerazione ulteriori sanzioni nei confronti di qualsiasi persona che ostacoli il processo di pace in Sud Sudan. 9110/16 arb/sp 5

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