E POSSIBILE PREVENIRE IL BULLISMO: Da Bullo a Leader positivo. GIUSEPPE DI MAURO Presidente SIPPS

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "E POSSIBILE PREVENIRE IL BULLISMO: Da Bullo a Leader positivo. GIUSEPPE DI MAURO Presidente SIPPS"

Transcript

1 E POSSIBILE PREVENIRE IL BULLISMO: Da Bullo a Leader positivo GIUSEPPE DI MAURO Presidente SIPPS

2 sembra risalire al 1500 Avrebbe il significato di partecipante a violenza organizzata Secondo alcuni studiosi deriverebbe da bule termine germanico dell alto medioevo che significava intimo amico. I bulli, infatti, vanno in branco e sono molto solidali tra loro nell affrontare a muso duro gli altri e nelle proprie azioni hanno comportamenti omertosi.

3 Comportamento aggressivo in età tra 6 e 12 anni caratterizzato da: Intenzionalità Sistematicità Asimmetria di potere

4 Gli episodi di violenza fisica o verbale o i comportamenti, destinati a isolare la vittima attraverso l esclusione, sono volontari

5 Non si tratta di episodi di aggressività isolati rispetto a fatti contingenti, ma di atti ripetuti nel tempo nei confronti della vittima

6 Tra bullo e vittima c è una differenza dovuta alla forza fisica, all età o al numero, quasi sempre, infatti, le aggressioni avvengono in gruppo

7 Impatto negativo sulla salute psicosociale L essere ripetutamente vittime del bullismo Aumentato rischio di solitudine di depressione e idee di suicidio

8 Passive Soggetti timidi, riservati, timorosi, insicuri, spesso con una caratteristica fisica che li differenza dagli altri (capelli rossi, orecchie a sventola, cognome o nome particolari, ecc.) Provocatrici Ragazzini irrequieti, irritanti, aggressivi, attaccabrighe, provocano gli altri, ma, meno forti, finiscono con avere la peggio

9 1639 bambini 6-9 anni: 4.3% bulli, 10.2% bulli/vittima, 39,8% vittime Bulli Più forti dal punto di vista fisico si ammalano meno rispetto alle vittime e ai bulli/vittime ma sono più a rischio di future patologie psichiatriche Vittime del bullismo diretto Maggiore incidenza di problemi di salute generale e di disturbi psicosomatici Wolke D, et all Arch Dis Child 2007

10 Bulli/vittime Disturbi psico-somatici (mal di testa, di stomaco, di schiena, malesseri, irritabilità o aggressività, nervosismo, insonnia, enuresi), e sintomi psicologici (fumo, difficoltà scolastiche, solitudine) Vittime pure Sintomi somatici (ansia, depressione ed insonnia) più frequenti rispetto ai bulli puri e ai non coinvolti Ireland J L: Psychological health and bullying behavior among adolescent prisoners J. Adolesc Health 2005

11 4721 bambini M e F di 9-13 anni: 43% olandesi, 15% Suriname, 16% Marocco, 9% turchi, 17% altre etnie (Van der Wal MF, de Wit CA, Hirasing RA: Pediatrics 2006) Depressione Vittime del bullismo diretto M 42.6% Non vittime 5.7% Vittime del bullismo indiretto F 35.1% M 27.7% F 3.6 % M 2.1%

12 37.7% BULLI MASCHI 4.6% NON BULLI 30.6% BULLI FEMMINE 3.1% NON BULLE Significativa associazione tra il bullismo diretto e idee suicide Van der Wal MF, de Wit CA, Hirasing RA: Pediatrics 2007

13 Campione: 242 di 13 e 14 anni: 6.2% bulli, 12% vittime, 5% bulli/vittime e 76.8% neutrali Il bullismo indiretto è più frequente nell adolescenza, aumenta infatti quando maggiore è l abilità nell utilizzo delle capacità cognitive e sociali per manipolare gli altri Woods S. and White E. The association between bullying behaviour, arousal levels and behaviour problems J. Adolesc 2005

14 Fra le vittime del bullismo diretto ci sono molti soggetti con alti livelli di stimolazione, ma con carattere timido, comportamento evitativo e con maggior ansia, caratteristiche che favoriscono il diventare vittime Woods S. and White E. J. Adolesc 2007

15

16 Comprendere le problematiche connesse al fenomeno Bullismo permette di identificare le tipologie di vittime, gli aggressori, alcune possibili cause e proporre interventi mirati Nelle vittime la vergogna può prendere il sopravvento con conseguenti disturbi somatici e dell apprendimento Anche l essere bulli si associa ad aumento di sintomi psicosomatici Forero R,et all: Bullying behaviour and psychosocial health among school students in New South Wales, Australia: cross sectional survey. BMJ 1999

17 Bisogna sospettare il bullismo quando i bambini presentano ripetuti episodi di tosse, freddo, nausea, problemi di appetito, enuresi, dolore addominale e hanno paura di andare a scuola Frequentemente la vittima non parla del problema né a casa, né a scuola, in quanto spaventata dalle ritorsioni, e ciò comporta la ritardata rilevazione del bullismo Anche il silenzio rappresenta un campanello d allarme Wolke D, et all: Bullying involvement in primary school and common health problems Arch Dis Child 2007

18 Chi ha subito violenze ha più frequentemente un comportamento violento verso gli altri Risulta importante cercare di individuare le vittime per prevenire tale evoluzione Molnar BE, Browne A, Cerda M, Buka SL: Violent Behavior by Girls Reporting Violent Victimization. A Prospective Study Arch Pediatr Adolesc Med. 2007;159:

19 Prevenire significa anche anticipare i comportamenti mediante: Implementazione di fattori predittivi positivi (precoce stimolazione cognitiva, corretto supporto emozionale) Riduzione di fattori predittivi di bullismo (eccesso di TV)

20 I bambini a 4 anni vedono in media 3.5 ore di TV al giorno, i futuri bulli 5 ore e i non bulli 3 ore Un eccesso di televisione a 4 anni, considerata età filtro, è risultata associata in modo statisticamente significativo con il bullismo La stimolazione cognitiva da parte dei genitori ed il supporto emozionale all età di 4 anni sono risultati protettivi per il bullismo Zimmerman F.J, et all: Early cognitive stimulation, emotional support, and television watching as predictors of subsequent bullying among grade-school children Arch Pediatr Adolesc Med. 2007

21 La TV influenza il comportamento e i genitori dovrebbero essere incoraggiati a limitarne la visione soprattutto dei più piccoli Le linee guida dell AAP raccomandano che i bambini sotto i 2 anni non debbano mai guardare la TV

22 Gli interventi per contrastare il bullismo, devono essere obbligatoriamente multidisciplinari Si è visto che tutti gli interventi settorializzati sono destinati a fallire

23 Il bullismo è un fenomeno articolato che vede protagonisti più soggetti e più ambientazioni, un fenomeno socio-culturale, per cui l intervento non può essere troppo mirato Ecco perché hanno fallito anche gli interventi socio-lavorativi

24

25 Il Pediatra di famiglia è in una posizione privilegiata per: Individuare le problematiche psico-sociali che molte famiglie si trovano ad affrontare Riconoscere precocemente le condizioni di disagio in cui il bambino vive Creare una rete di protezione intorno al bambino e alla sua famiglia

26

27 I Bilanci di salute che il Pediatra effettua a varie età filtro rappresentano l occasione per: Indagare, intercettare, rilevare, focalizzare tali problematiche e per programmare i possibili interventi interagendo in particolare con la Famiglia e con la Scuola

28 Nella crescita di un individuo le principali agenzie di socializzazione e di educazione sono:

29 La Famiglia e la Scuola

30 La Famiglia e la Scuola

31 La Famiglia e la Scuola

32 La Famiglia e la Scuola

33 La Famiglia e la Scuola (TV, videogiochi, internet, cinema, gruppo dei pari ecc.)

34 La Famiglia e la Scuola

35 A scuola e in famiglia dovrebbe sussistere coerenza e continuità educativa I valori di base e gli strumenti formativi dovrebbero essere condivisi e verificati in un contesto di dialogo

36 Se nell ambiente familiare il bambino sperimenta la carenza di cure materne, la privazione del padre o la disgregazione familiare Sarà predisposto ad un futuro comportamento aggressivo

37 D altronde una scuola non autorevole, che non esplichi un adeguato ruolo educativo, ma investita solo di competenze istruttive non può che produrre disagio nei soggetti a lei affidati

38 La Scuola e la Famiglia Anche per la prevenzione ed il trattamento di episodi di bullismo

39 Su di loro occorre convogliare le massime energie di quanti si occupano della loro educazione e cura

40 Occorre, invece, siano essi bulli o vittime, ascoltarli, consigliarli con partecipazione emozionale profonda

41 Senza giudizio sulla persona, in un dialogo franco ma, nello stesso tempo, autorevole, che sappia rendere giustizia all essere UMANO che è in ciascuno

42 Da educatori, insegnanti, genitori, pediatri non dobbiamo pensare al bambino prepotente o debole o difficile Ma dobbiamo sentire e sostenere l essere umano che è dentro di lui

43 Da educatori, insegnanti, genitori, pediatri non dobbiamo pensare al bambino prepotente o debole o difficile che spesso soffre in un ambiente disfunzionale

44 Da educatori, insegnanti, genitori, pediatri non dobbiamo pensare al bambino prepotente o debole o difficile e dobbiamo tutti insieme contribuire a riportarlo alla sua fisiologia emozionale e valoriale Dott.ssa Marisa Nicolini Psicologa scolastica, psicoterapeuta CTU del Tribunale Civile e Penale di Viterbo

45 Sarebbe ottimale poter utilizzare le loro risorse positive e migliori per farli diventare dei leader e strumento di appoggio per i loro coetanei Creare tali occasioni rappresenta una sfida Provarci è importante, indispensabile e improrogabile oggi Wolke D, et all: Bullying involvement in primary school and common health problems Arch Dis Child 2008;85:

46 Solo se il soggetto si considererà amato, degno e rispettato Potrà evolvere da Bullo a Leader positivo Dott. Giuseppe Di Mauro Presidente Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale

Numero Verde per l ascolto ascolto, la consulenza e la prevenzione del bullismo: primi risultati

Numero Verde per l ascolto ascolto, la consulenza e la prevenzione del bullismo: primi risultati Numero Verde per l ascolto ascolto, la consulenza e la prevenzione del bullismo: primi risultati Laura Volpini 28 Marzo 2007 Università di Roma La Sapienza Il perché del numero verde: Richiesta da parte

Dettagli

E POSSIBILE PREVENIRE IL BULLISMO: Da Bullo a Leader positivo. LorenzoMariniello

E POSSIBILE PREVENIRE IL BULLISMO: Da Bullo a Leader positivo. LorenzoMariniello E POSSIBILE PREVENIRE IL BULLISMO: Da Bullo a Leader positivo LorenzoMariniello sembra risalire al 1500 Avrebbe il significato di partecipante a violenza organizzata Secondo alcuni studiosi deriverebbe

Dettagli

IL BULLISMO. Dott.ssa Maria Giuseppina Bartolo

IL BULLISMO. Dott.ssa Maria Giuseppina Bartolo IL BULLISMO Dott.ssa Maria Giuseppina Bartolo Bullying Bullismo Prepotenze Bullying Dan Olweus 1978 Bullo = persona arrogante, violenta o anche colui che ostenta la sua vanità maschile mediante atteggiamenti

Dettagli

RISCHIO PSICOSOCIALE E PROMOZIONE DEL BENESSERE DELL ORGANIZZAZIONE

RISCHIO PSICOSOCIALE E PROMOZIONE DEL BENESSERE DELL ORGANIZZAZIONE DR.SSA GIULIANA GIAMPIERI Psicologa e Psicoterapeuta Azienda USL di Rieti Gruppo di lavoro per la valutazione del rischio psicosociale RISCHIO PSICOSOCIALE E PROMOZIONE DEL BENESSERE DELL ORGANIZZAZIONE

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

E POSSIBILE PREVENIRE IL BULLISMO: Da Bullo a Leader positivo. LorenzoM ariniello

E POSSIBILE PREVENIRE IL BULLISMO: Da Bullo a Leader positivo. LorenzoM ariniello E POSSIBILE PREVENIRE IL BULLISMO: Da Bullo a Leader positivo LorenzoM ariniello sembra risalire al 1500 Avrebbe il significato di partecipante a violenza organizzata Secondo alcuni studiosi deriverebbe

Dettagli

FORMAZIONE DEI FORMATORI Disagio e bullismo. Dr Fabio Muscionico U.O. Gestione Consultori Familiari

FORMAZIONE DEI FORMATORI Disagio e bullismo. Dr Fabio Muscionico U.O. Gestione Consultori Familiari FORMAZIONE DEI FORMATORI Disagio e bullismo Dr Fabio Muscionico U.O. Gestione Consultori Familiari Cosa è il BULLISMO Il termine bullismo è utilizzato per designare un insieme di comportamenti in cui qualcuno

Dettagli

L adozione di un bambino già grande e l arrivo dell adolescenza Marco Chistolini Adolescenza adottiva L adozione è una condizione esistenziale che ha tratti comuni e profonde differenze. Questo assunto

Dettagli

Quando decidi di crescere? LE DIFFICOLTA EMOTIVO-RELAZIONALI

Quando decidi di crescere? LE DIFFICOLTA EMOTIVO-RELAZIONALI Quando decidi di crescere? LE DIFFICOLTA EMOTIVO-RELAZIONALI Le difficoltà emotivo-relazionali in ambito evolutivo Tutti quei segnali di disagio e di sofferenza, che coinvolgono la dimensione emotiva e

Dettagli

I giovani come cittadini competenti e promotori di salute. Franco CAVALLO e il gruppo HBSC Italia 2010

I giovani come cittadini competenti e promotori di salute. Franco CAVALLO e il gruppo HBSC Italia 2010 I giovani come cittadini competenti e promotori di salute Che modello di salute ci propongono i nostri giovani? Qualche spunto di riflessione dall'indagine Hbsc-Italia 2010 Franco CAVALLO e il gruppo HBSC

Dettagli

Le nuove sfide dell educazione. Dott.ssa Sara Nappi Psicologa Psicoterapeuta 16 Aprile 2013

Le nuove sfide dell educazione. Dott.ssa Sara Nappi Psicologa Psicoterapeuta 16 Aprile 2013 Le nuove sfide dell educazione Dott.ssa Sara Nappi Psicologa Psicoterapeuta 16 Aprile 2013 Vivere le emozioni difficili La sofferenza nell età evolutiva Educare bambini e adolescenti al dolore emotivo

Dettagli

Ci sono tre tipi di sofferenze dei bambini e dei ragazzi.

Ci sono tre tipi di sofferenze dei bambini e dei ragazzi. Ci sono tre tipi di sofferenze dei bambini e dei ragazzi. 1. C'è in primo luogo una sofferenza INDISPENSABILE: per crescere bisogna che i bambini imparino ad affrontare e a superare le sofferenze legate

Dettagli

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING gno Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING COSA

Dettagli

Punto di vista un progetto di sistema

Punto di vista un progetto di sistema Progetti scuola /extrascuola Punto di vista un progetto di sistema L.Grotti - Promeco Forlì 17 Febbraio 2011 Promeco È un servizio pubblico istituito attraverso una convenzione tra più enti. (Comune, A.USL,

Dettagli

L avversario invisibile

L avversario invisibile L avversario invisibile Riconoscere i segni della depressione www.zentiva.it www.teamsalute.it Cap.1 IL PERICOLO NELL OMBRA Quei passi alle mie spalle quelle ombre davanti a me il mio avversario la depressione

Dettagli

Piazza Mercoledì 1234, 45678 Roma. Tel. 012 34 56 78 Fax 123 45 67 89. www.adatum.com

Piazza Mercoledì 1234, 45678 Roma. Tel. 012 34 56 78 Fax 123 45 67 89. www.adatum.com Piazza Mercoledì 1234, 45678 Roma Tel. 012 34 56 78 Fax 123 45 67 89 www.adatum.com Sommario Introduzione... 3 Qual è lo scopo del progetto?... 4 A chi è rivolto l intervento?... 5 Come si articolerà il

Dettagli

Le conseguenze emotivo - motivazionali di una difficoltà scolastica

Le conseguenze emotivo - motivazionali di una difficoltà scolastica Le conseguenze emotivo - motivazionali di una difficoltà scolastica Individuazione precoce della difficoltà Riduzione della difficoltà specifica Maturazione dei livelli di autostima Riduce l impotenza

Dettagli

I Disturbi Specifici di Apprendimento. Brembati Federica Roberta Donini

I Disturbi Specifici di Apprendimento. Brembati Federica Roberta Donini I Disturbi Specifici di Apprendimento Dott.ssa Brembati Federica Dott.ssa Roberta Donini Il disturbo specifico di apprendimento L uso del termine disturbo specifico dell apprendimento si riferisce a difficoltà

Dettagli

Aspetti psicologici della vulvodinia. Dott.ssa Chiara Micheletti Consulente per la psicoterapia H San Raffaele - Resnati Milano. obiettivi Quando deve intervenire lo psicoterapeuta. Cosa deve fare. Cosa

Dettagli

I minori e l'identitàdi genere

I minori e l'identitàdi genere I minori e l'identitàdi genere Genova, 18 maggio 2010 Dott. Massimo Lavaggi Psicologo Psicoterapeuta massimo.lavaggi@transgenere.it Dott.ssa Chiara Dalle Luche- Psicologo Psicoterapeuta chiara.dalleluche@transgenere.it

Dettagli

MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo

MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo - L individualità - Lo sviluppo dell identità di genere - La costruzione e lo sviluppo del sé - Continuità e discontinuità nello sviluppo - Traiettorie

Dettagli

RELAZIONE DESCRITTIVA DEL PROGETTO

RELAZIONE DESCRITTIVA DEL PROGETTO C I R C O L O D I D A T T I C O D I S A N T A G A T A L I B A T T I A T I PROGETTO NO AL BULLISMO Percorso di prevenzione dei fenomeni di bullismo A.S. 2011-2012 RELAZIONE DESCRITTIVA DEL PROGETTO PREMESSA

Dettagli

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie. Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all

Dettagli

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente).

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente). QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO Gentile genitore, le sottoponiamo il presente questionario anonimo al termine dell incontro a cui ha partecipato. La valutazione da lei espressa ci aiuterà a capire

Dettagli

Reti, intervento psicologico e interdisciplinare di contrasto all emergenza sociale ed economica

Reti, intervento psicologico e interdisciplinare di contrasto all emergenza sociale ed economica , Padova Reti, intervento psicologico e interdisciplinare di contrasto all emergenza sociale ed economica, Ph.D., Università di Roma LUMSA Ordine degli Psicologi del Veneto Associazione Speranzaallavoro

Dettagli

Le Dipendenze Patologiche. Dott. Vincenzo Balestra

Le Dipendenze Patologiche. Dott. Vincenzo Balestra Le Dipendenze Patologiche Dott. Vincenzo Balestra C è dipendenza e dipendenza L essere umano, per sua natura, è dipendente Esiste, pertanto, una dipendenza che è naturale, fisiologica Quando la dipendenza

Dettagli

SIDS : SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE. Suggerimenti per gli operatori che entrano in contatto con una famiglia colpita

SIDS : SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE. Suggerimenti per gli operatori che entrano in contatto con una famiglia colpita SIDS : SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE Suggerimenti per gli operatori che entrano in contatto con una famiglia colpita Obiettivo e metodo Obiettivo: Metodo: fornire spunti di riflessione e consigli pratici affinché

Dettagli

TELEFONO AZZURRO. dedicato ai bambini COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO?

TELEFONO AZZURRO. dedicato ai bambini COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO? COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO? 1 Ehi, ti e mai capitato di assistere o essere coinvolto in situazioni di prepotenza?... lo sai cos e il bullismo? Prova a leggere queste pagine. Ti potranno essere utili.

Dettagli

I DISTURBI COMPORTAMENTALI

I DISTURBI COMPORTAMENTALI IC1 PESCANTINA A.S. 2013-2014 I DISTURBI COMPORTAMENTALI Ins. Francesca Bonafini Ins. Gisella Di Marco Associazione Nuovi Talenti Speciali BES: BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE MACROCATEGORIA CHE COMPRENDE MOLTE

Dettagli

Dispensa La Violenza assistita. Associazione Le Onde Onlus Dott.ssa Immordino Anna

Dispensa La Violenza assistita. Associazione Le Onde Onlus Dott.ssa Immordino Anna Dispensa La Violenza assistita Associazione Le Onde Onlus Dott.ssa Immordino Anna DEFINIZIONI DI VIOLENZA ASSISTITA L esposizione dei bambini alla violenza tra i genitori avviene quando i bambini vedono

Dettagli

Molestie sessuali, violenze e ricatti sessuali sul lavoro nelle indagini Istat. Linda Laura Sabbadini Direttore Centrale ISTAT

Molestie sessuali, violenze e ricatti sessuali sul lavoro nelle indagini Istat. Linda Laura Sabbadini Direttore Centrale ISTAT Molestie sessuali, violenze e ricatti sessuali sul lavoro nelle indagini Istat Linda Laura Sabbadini Direttore Centrale ISTAT Molestie, violenze, ricatti sessuali sul lavoro Sono 1 milione 308 mila le

Dettagli

AZIONI DEL SUCCESSO FORMATIVO

AZIONI DEL SUCCESSO FORMATIVO AZIONI DEL SUCCESSO FORMATIVO Premessa La scuola,oggi, trova la sua ragione di essere nell assicurare ad ogni alunno il successo formativo, inteso come piena formazione della persona umana nel rispetto

Dettagli

Disagio giovanile ed interventi di prevenzione. partecipano e collaborano alla Ricerca le associazioni:

Disagio giovanile ed interventi di prevenzione. partecipano e collaborano alla Ricerca le associazioni: Disagio giovanile ed interventi di prevenzione partecipano e collaborano alla Ricerca le associazioni: Studio/intervento dei fenomeni di disagio giovanile al fine di individuarne forme e fattori di rischio

Dettagli

Action Anti-bullying

Action Anti-bullying Action Anti-bullying Raccomandazioni dello studio condotto dalle Nazioni Unite sulla violenza contro i bambini In relazione alla riduzione del bullismo ed altre forme di violenza, questo studio pubblicato

Dettagli

Dai comportamenti aggressivi al bullismo

Dai comportamenti aggressivi al bullismo Dai comportamenti aggressivi al bullismo Ricercatore e Docente di Psicopatologia Clinica Università degli Studi di Udine I LIVELLI DEL COMPORTAMENTO AGGRESSIVO Livello 1. irritabile Livello 2. indisciplinato

Dettagli

GLI ASPETTI EMOTIVO- RELAZIONALI CARATTERISTICI DEL SOGGETTO BALBUZIENTE

GLI ASPETTI EMOTIVO- RELAZIONALI CARATTERISTICI DEL SOGGETTO BALBUZIENTE GLI ASPETTI EMOTIVO- RELAZIONALI CARATTERISTICI DEL SOGGETTO BALBUZIENTE dott. Michele Borghetto Psicologo e psicoterapeuta Ass. La Nostra Famiglia IRCCS E.Medea Conegliano (TV) Quali possono essere gli

Dettagli

PRESENTAZIONE Mostra VIOLENZA ASSISTITA

PRESENTAZIONE Mostra VIOLENZA ASSISTITA PRESENTAZIONE Mostra VIOLENZA ASSISTITA La nostra Associazione Mariposa si pone come obiettivo quello di approfondire la percezione ed il grado di conoscenza del tema della violenza assistita dai minori

Dettagli

LA DEPRESSIONE NEI BAMBINI E NEGLI ADOLESCENTI

LA DEPRESSIONE NEI BAMBINI E NEGLI ADOLESCENTI Che cos è la depressione? LA DEPRESSIONE NEI BAMBINI E NEGLI ADOLESCENTI La depressione è un disturbo caratterizzato da un persistente stato di tristezza che può durare mesi o addirittura anni. Può manifestarsi

Dettagli

LA RICHIESTA DI AIUTO DEL GENITORE PER IL FIGLIO ADOLESCENTE. Prof.ssa Carla Guatteri

LA RICHIESTA DI AIUTO DEL GENITORE PER IL FIGLIO ADOLESCENTE. Prof.ssa Carla Guatteri LA RICHIESTA DI AIUTO DEL GENITORE PER IL FIGLIO ADOLESCENTE Prof.ssa Carla Guatteri IL CASO DI K. K. È UNA RAGAZZA ITALIANA IL SUO PERCORSO SCOLASTICO ALL INTERNO DEL NOSTRO ISTITUTO INIZIO CONCLUSIONE

Dettagli

SPORTELLI D ASCOLTO PSICOLOGICO

SPORTELLI D ASCOLTO PSICOLOGICO SPORTELLI D ASCOLTO PSICOLOGICO Il Centro di Psicoterapia e Psicologia Clinica è un Associazione Professionale di psicoterapeuti di formazione psicoanalitica e di psicologi clinici che opera nell ambito

Dettagli

Insegna al tuo bambino la Regola del Quinonsitocca.

Insegna al tuo bambino la Regola del Quinonsitocca. 1. Insegna al tuo bambino la Regola del Quinonsitocca. Circa un bambino su cinque è vittima di varie forme di abuso o di violenza sessuale. Non permettere che accada al tuo bambino. Insegna al tuo bambino

Dettagli

Vite sbilanciate. Su comportamento problema e autismo

Vite sbilanciate. Su comportamento problema e autismo Vite sbilanciate Su comportamento problema e autismo Una riflessione Ogni persona ha il compito di trovare un equilibrio nella sua esistenza. Un equilibrio tra: Se stessa e l ambiente Le possibilità e

Dettagli

Vittime minori. LA VIOLENZA ASSISTITA vittime «minori» Dr.ssa Iria Barbiè, psicologa psicoterapeuta

Vittime minori. LA VIOLENZA ASSISTITA vittime «minori» Dr.ssa Iria Barbiè, psicologa psicoterapeuta Vittime minori LA VIOLENZA ASSISTITA vittime «minori» Dr.ssa Iria Barbiè, psicologa psicoterapeuta Migliaia di bambini assistono in casa a scene di violenza domestica: questa è una delle esperienze più

Dettagli

Stress sul posto di lavoro. Segnali e cause. Stress check per i dirigenti

Stress sul posto di lavoro. Segnali e cause. Stress check per i dirigenti Stress sul posto di lavoro Segnali e cause Stress check per i dirigenti (Versione 04.2014) Questo stress check la aiuterà a identificare lo stress nel suo servizio. La presenza di una situazione di stress

Dettagli

Quale futuro per il Welfare locale? 15 novembre 2013

Quale futuro per il Welfare locale? 15 novembre 2013 PIANO DI ZONA 2011-2013 2013 Quale futuro per il Welfare locale? 15 novembre 2013 Tavolo Minori e Famiglie: STORIE PER CRESCERE A cura di AS Angela Morabito ed AS Ilenia Petrucci Lab. Minori Sensibilizzazione

Dettagli

La prevenzione delle droghe. prof.ssa Carla Buonaiuto

La prevenzione delle droghe. prof.ssa Carla Buonaiuto La prevenzione delle droghe prof.ssa Carla Buonaiuto L adolescenza inizia con l ingresso alla scuola media inferiore e in questo periodo avvengono cambiamenti psicofisici e nelle relazioni con la famiglia,

Dettagli

Un esperienza Servizio di Assistenza Domiciliare ai Minori creare legami per innescare

Un esperienza Servizio di Assistenza Domiciliare ai Minori creare legami per innescare Un esperienza Servizio di Assistenza Domiciliare ai Minori creare legami per innescare A cura di Dr.ssa BOVE Daniela Laura Cooperativa Sociale AMANI Comune di Brindisi Roma, 18 Gennaio 2010 cambiamenti

Dettagli

Scheda per il Laboratorio sull educazione

Scheda per il Laboratorio sull educazione ARCIDIOCESI AMALFI CAVA DE TIRRENI EDUCARE alla solidarietà e alla condivisione XIV Convegno Diocesano * Cava S. Francesco, 22-23 Ottobre 2010 Scheda per il Laboratorio sull educazione 1. Dopo la riflessione

Dettagli

NON CHIUDERE UN OCCHIO. La violenza domestica si deve prevenire si può prevenire

NON CHIUDERE UN OCCHIO. La violenza domestica si deve prevenire si può prevenire La violenza domestica si deve prevenire si può prevenire Perché questo progetto? La violenza domestica o intrafamiliare è una violenza di genere (il più delle volte le vittime sono le donne, i responsabili

Dettagli

I NUMERI DELLE DONNE

I NUMERI DELLE DONNE 1. Donne accolte nelle strutture lombarde Anni 2002-2007-2009 2. Donne accolte nelle strutture lombarde per classi di età - Anno 2009 3. Donne accolte nelle strutture lombarde per nazionalità - Anno 2009

Dettagli

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 Questionari per: - docenti dell istituto - alunni classi terze secondaria - genitori classi terze secondaria Composti da tre punti di analisi con 8 domande

Dettagli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro

Dettagli

La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza

La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza mancanza di energia e di voglia di fare le cose Materiale a cura di: L. Magliano, A.

Dettagli

la comunicazione della diagnosi al malato di Alzheimer

la comunicazione della diagnosi al malato di Alzheimer Gruppo di studio SIGG LA CURA NELLA FASE TERMINALE DELLA VITA la comunicazione della diagnosi al malato di Alzheimer evelina bianchi Firenze 53 Congresso nazionale SIGG 2008 Firenze 53 congresso SIGG evelina

Dettagli

BULLISMO E BABY- GANG

BULLISMO E BABY- GANG BULLISMO E BABY- GANG Teresa de Toni Laura Giampietri Centro di Adolescentologia Dipartimento di Pediatria Università di Genova Istituto Giannina Gaslini XVII Congresso Nazionale SIPPS Parma 25-27 novembre

Dettagli

LA RETE LOCALE PER LE VITTIME DI VIOLENZA

LA RETE LOCALE PER LE VITTIME DI VIOLENZA LA RETE LOCALE PER LE VITTIME DI VIOLENZA Relatrice dott.ssa M.Milano Vicepresidente Me.Dea Associazione di Promozione Sociale di Contrasto alla Violenza Contro la Donna ME.DEA UN TASSELLO DELLA RETE Ogni

Dettagli

ADHD. LA FAMIGLIA Chi sono e come vivono genitori e fratelli di bambini/ragazzi ADHD. Astrid Gollner AIFA ONLUS LOMBARDIA

ADHD. LA FAMIGLIA Chi sono e come vivono genitori e fratelli di bambini/ragazzi ADHD. Astrid Gollner AIFA ONLUS LOMBARDIA ADHD LA FAMIGLIA Chi sono e come vivono genitori e fratelli di bambini/ragazzi ADHD Astrid Gollner AIFA ONLUS LOMBARDIA Bisogna prima di tutto ricordare che il bambino/ragazzo/adolescente con ADHD non

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI

CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI I I figli crescono Primo incontro 25.11.06 La scuola superiore: l adolescente l tra scuola e famiglia Secondo incontro17.02.07 La relazione tra genitori e figli adolescenti:

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

ANTONELLO VANNI FIGLI NELLA TEMPESTA LA LORO SOFFERENZA NELLA SEPARAZIONE E NEL DIVORZIO SAN PAOLO EDIZIONI, 2015

ANTONELLO VANNI FIGLI NELLA TEMPESTA LA LORO SOFFERENZA NELLA SEPARAZIONE E NEL DIVORZIO SAN PAOLO EDIZIONI, 2015 ANTONELLO VANNI FIGLI NELLA TEMPESTA LA LORO SOFFERENZA NELLA SEPARAZIONE E NEL DIVORZIO SAN PAOLO EDIZIONI, 2015 INDICE Prefazione I La famiglia nella tempesta Family Breakdown: perché la famiglia è in

Dettagli

Il 65% dei pazienti seguiti dagli psichiatri italiani soffre di schizofrenia, il 29% di disturbo bipolare e il 5% di disturbo schizoaffettivo.

Il 65% dei pazienti seguiti dagli psichiatri italiani soffre di schizofrenia, il 29% di disturbo bipolare e il 5% di disturbo schizoaffettivo. Keeping Care Complete Psychiatrist Survey Focus sull Italia Background Obiettivo dell indagine Keeping Care Complete è comprendere - in relazione alle malattie mentali gravi - quale ruolo e quale influenza

Dettagli

LE FINALITA DEL PROGETTO

LE FINALITA DEL PROGETTO AMBITO N 5 LE FINALITA DEL PROGETTO La finalità del progetto è quella di organizzare e realizzare interventi mirati in modo da prevenire stili e comportamento a rischio ed innalzare le capacità di comprensione

Dettagli

La mediazione sociale di comunità

La mediazione sociale di comunità La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati

Dettagli

EDUCARE AL VOLONTARIATO

EDUCARE AL VOLONTARIATO EDUCARE AL VOLONTARIATO ASSOCIAZIONI E FAMIGLIE IN RETE MEETING EDUCAZIONE SCOGLITTI - SICILIA 7-9 DICEMBRE 2012 PER EDUCATORI VOLONTARI UN ALLEANZA VINCENTE A PARTIRE DAL RICONOSCIMENTO RECIPROCO Le agenzie

Dettagli

Lo Stigma. Questo foglio descrive lo stigma associato ai problemi di salute mentale.

Lo Stigma. Questo foglio descrive lo stigma associato ai problemi di salute mentale. Questo foglio descrive lo stigma associato ai problemi di salute mentale. Lo Stigma Pazzi. Psicopatici. Schizofrenici. Paranoici. Non Stanno Bene. Queste parole sono spesso usate in modo derogatorio per

Dettagli

I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Dott.ssa Letizia Moretti

I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Dott.ssa Letizia Moretti I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero Dott.ssa Letizia Moretti INDICE DELLE LEZIONI Cosa sono i DSA, quali le cause, i sintomi e i disturbi correlati

Dettagli

BULLISMO: COSA PUO FARE LA SCUOLA?

BULLISMO: COSA PUO FARE LA SCUOLA? BULLISMO: COSA PUO FARE LA SCUOLA? LUOGHI COMUNI SUL BULLISMO IL BULLISMO ESISTE SOLO NEI CONTESTI DEGRADATI IL BULLISMO E UNA QUESTIONE TRA MASCHI LA VIOLENZA FISICA VA CONTRASTATA, LE ALTRE PREPOTENZE

Dettagli

Aggressività: violenza, furti e bullismo

Aggressività: violenza, furti e bullismo Aggressività: violenza, furti e bullismo Numero del Questionario Completato Attenzione! Ogni questionario completato deve riportare il numero progressivo di compilazione (es. per primo questionario completato

Dettagli

HBSC: analisi dei bisogni di salute degli adolescenti Confronto 2010 2104

HBSC: analisi dei bisogni di salute degli adolescenti Confronto 2010 2104 Workshop «Crescere insieme con What s up?» 7-8 settembre 2015 Fondazione Carigo Gorizia HBSC: analisi dei bisogni di salute degli adolescenti Confronto 2010 2104 HEALTH PROMOTING HOSPITALS & HEALTH SERVICES

Dettagli

Istituto Comprensivo di Casalserugo

Istituto Comprensivo di Casalserugo Istituto Comprensivo di Casalserugo scuola primaria di... scuola sec.1 grado di... denominazione progetto PROGETTO ACCOGLIENZA CLASSI PRIME anno scol 08/09 Progetto di miglioramento gestionale a livello

Dettagli

Salute e sicurezza sul lavoro

Salute e sicurezza sul lavoro Salute e sicurezza sul lavoro Migros promuove una gestione sistematica della salute in azienda e, proprio per questo, ha ricevuto il marchio Friendly Work Space. Questo garantisce l impegno e gli ottimi

Dettagli

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN (Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: COMUNE DI MATINO 2) Codice di accreditamento: NZ03254 3) Albo e classe di iscrizione:

Dettagli

Evoluzione del diritto all'educazione: prevenzione consapevole PROF.SSA M.A.ZANETTI

Evoluzione del diritto all'educazione: prevenzione consapevole PROF.SSA M.A.ZANETTI Dipartimento di Brain and Behavioral Sciences- Sezione Psicologia Evoluzione del diritto all'educazione: prevenzione consapevole PROF.SSA M.A.ZANETTI I BAMBINI SONO IL NOSTRO FUTURO. EDUCARE AI DIRITTI

Dettagli

TESTIMONIANZE DI CAREGIVER FAMILIARE. Dott.ssa MariaScala Psicologa e Psicodiagnosta

TESTIMONIANZE DI CAREGIVER FAMILIARE. Dott.ssa MariaScala Psicologa e Psicodiagnosta TESTIMONIANZE DI CAREGIVER FAMILIARE Dott.ssa MariaScala Psicologa e Psicodiagnosta SOPRAGGIUNGE LA MALATTIA ROTTURA DELL EQUILIBRIO La scoperta della malattia comporta uno scompenso omeostatico nei diversi

Dettagli

Nozioni generali. Principali forme di trattamento

Nozioni generali. Principali forme di trattamento tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali

Dettagli

I DATI DELLA CHAT DI TELEFONO AZZURRO 7 DICEMBRE 2010 3O GIUGNO 2014

I DATI DELLA CHAT DI TELEFONO AZZURRO 7 DICEMBRE 2010 3O GIUGNO 2014 I DATI DELLA CHAT DI TELEFONO AZZURRO 7 DICEMBRE 2010 3O GIUGNO 2014 L implementazione della chat in Telefono Azzurro è partita il 7 dicembre 2010, allineando l Italia ai diversi servizi di consulenza

Dettagli

Scuola Primaria di Marrubiu

Scuola Primaria di Marrubiu Scuola Primaria di Marrubiu SESTANTE 2 Anno scolastico 2007/2008 Page 1 of 6 SOMMARIO MOTIVAZIONI...3 QUALE PROGETTO... 3 FINALITA... 4 OBIETTIVI CON VALENZA ORIENTATIVA...4 PERCORSI FORMATIVI...4 ATTIVITA

Dettagli

C.Ri.d.e.e. Università Cattolica di Milano Luca Milani, Serena Grumi, Paola Di Blasio. Report di Ricerca

C.Ri.d.e.e. Università Cattolica di Milano Luca Milani, Serena Grumi, Paola Di Blasio. Report di Ricerca C.Ri.d.e.e. Università Cattolica di Milano Luca Milani, Serena Grumi, Paola Di Blasio Report di Ricerca *Calcolare la prevalenza dell uso problematico di Internet e Videogame tra gli adolescenti frequentanti

Dettagli

LE FAMIGLIE DI NASCITA

LE FAMIGLIE DI NASCITA Torino 20.03.2014 LE FAMIGLIE DI NASCITA Carla Montangero educatrice professionale Servizio educativo del Progetto Neonati Comune di Torino COSA DICE LA LEGGE, CORNICE NORMATIVA LEGGE 184/83 modificata

Dettagli

Formazione genitori. I percorsi

Formazione genitori. I percorsi Formazione genitori Sappiamo che spesso è difficile trovare un po di tempo per pensare a come siamo genitori e dedicarci alla nostra formazione di educatori, sappiamo però anche quanto sia importante ritagliarsi

Dettagli

SCHEDA DI RILEVAZIONE

SCHEDA DI RILEVAZIONE Allegato 3 RICERCA: SCUOLA ED IMMIGRAZIONE SCHEDA DI RILEVAZIONE PROGETTO OSSERVATORIO PERMANENTE SULLA CONDIZIONE DEGLI IMMIGRATI E SULLO STATO DEI PROCESSI DI ACCOGLIENZA E DI INTEGRAZIONE NELLE REGIONI

Dettagli

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Premise 1 LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Ci sono varie forme di riconciliazione, così come ci sono varie forme di terapia e varie forme di mediazione. Noi qui ci riferiamo alla riconciliazione con una

Dettagli

IL CONSULTORIO dalle donne...per le donne

IL CONSULTORIO dalle donne...per le donne IL CONSULTORIO dalle donne...per le donne Tratto da il Corriere della Sera -66 ottobre 2008 Che compresero, attraverso la sofferenza di molte di loro, che il benessere delle donne poteva venire solo dalla

Dettagli

Sport e benessere psicofisico dell adolescente. Giuseppina Speltini Università di Bologna

Sport e benessere psicofisico dell adolescente. Giuseppina Speltini Università di Bologna Sport e benessere psicofisico dell adolescente Giuseppina Speltini Università di Bologna Adolescenza e società contemporanea Adolescenza prolungata, soprattutto in Italia rispetto agli altri Paesi UE Segni

Dettagli

L educatore in pediatria. Per un profilo professionale

L educatore in pediatria. Per un profilo professionale L educatore in pediatria Per un profilo professionale L educatore sanitario in pediatria L educatore sanitario è quel professionista chiamato in causa affinché a ciascun individuo sia permesso di riconoscere

Dettagli

RELAZIONE FINALE FUNZIONI STRUMENTALI E REFERENTI DI PROGETTO Anno scolastico 2014-2015

RELAZIONE FINALE FUNZIONI STRUMENTALI E REFERENTI DI PROGETTO Anno scolastico 2014-2015 RELAZIONE FINALE FUNZIONI STRUMENTALI E REFERENTI DI PROGETTO Anno scolastico 2014-2015 Nome ROSAMARIA CONTI Funzione strumentale/referente progetto LIBERI DA LIBERI PER Ore stanziate dal Fondo d Istituto

Dettagli

LE PARI OPPORTUNITA VANNO A SCUOLA : laboratori per educare alla relazione di genere nelle Scuole Secondarie di II grado

LE PARI OPPORTUNITA VANNO A SCUOLA : laboratori per educare alla relazione di genere nelle Scuole Secondarie di II grado LE PARI OPPORTUNITA VANNO A SCUOLA : laboratori per educare alla relazione di genere nelle Scuole Secondarie di II grado IL NOSTRO TEAM Il nostro team è composto da avvocati, una psicologa, una educatrice,

Dettagli

know it! do it! IL NOSTRO TEAM

know it! do it! IL NOSTRO TEAM IL NOSTRO TEAM Siamo due giovani psicologhe, due amiche fin dai primi anni dell'università, due compagne di viaggio. Da sempre siamo vicine a diverse tematiche sociali come disabilità, tossicodipendenza,

Dettagli

IL GIUDIZIO DI IDONEITA NELLA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI

IL GIUDIZIO DI IDONEITA NELLA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI CAMPAGNA EUROPEA PER LA SICUREZZA PROMUOVIAMO LA CULTURA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: UN PERCORSO PER CONOSCERE CHI FA PREVENZIONE NEL TERRITORIO NOVARESE IL GIUDIZIO DI IDONEITA

Dettagli

COME COMPORTARSI E RAPPORTARSI CON ALLIEVI E GIOCATORI DURANTE LE LEZIONI E GLI ALLENAMENTI.

COME COMPORTARSI E RAPPORTARSI CON ALLIEVI E GIOCATORI DURANTE LE LEZIONI E GLI ALLENAMENTI. COMECOMPORTARSIERAPPORTARSICONALLIEVIEGIOCATORI DURANTELELEZIONIEGLIALLENAMENTI. CONSIGLIESUGGERIMENTI Siribadisce,comedettoinaltreoccasioniquandosièparlatodimetodologia,il concettodifondamentaleimportanzacheè:nondilungarsitroppodurantele

Dettagli

Analisi dei dati dell Osservatorio sul disagio emotivo di Telefono Amico Italia. Rapporto annuale 2011

Analisi dei dati dell Osservatorio sul disagio emotivo di Telefono Amico Italia. Rapporto annuale 2011 Analisi dei dati dell Osservatorio sul disagio emotivo di Telefono Amico Italia. Rapporto annuale 2011 A cura del Laboratorio di statistica applicata alle decisioni economico-aziendali Università Cattolica

Dettagli

Consapevolezza sui propri problemi di studio. Obiettivi.?

Consapevolezza sui propri problemi di studio. Obiettivi.? Emozioni Consapevolezza sui propri problemi di studio Obiettivi.? Quali emozioni si provano nello studio? Come rilevato anche nel nostro gruppo di ricerca, le emozioni provate mentre si studia sono molteplici

Dettagli

KIT PER STIMOLARE LO SVILUPPO DELL AUTOREGOLAZIONE

KIT PER STIMOLARE LO SVILUPPO DELL AUTOREGOLAZIONE APPRENDERE L AUTOREGOLAZIONE PER APPRENDERE KIT PER STIMOLARE LO SVILUPPO DELL AUTOREGOLAZIONE Dott.ssa Laura Traverso Psicologa lauratraverso4@gmail.com AUTO-REGOLAZIONE? Con il termine autoregolazione

Dettagli

Paolo Lauriola Direttore Struttura Tematica di Epidemiologia Ambientale ARPA EMILIA ROMAGNA

Paolo Lauriola Direttore Struttura Tematica di Epidemiologia Ambientale ARPA EMILIA ROMAGNA Paolo Lauriola Direttore Struttura Tematica di Epidemiologia Ambientale ARPA EMILIA ROMAGNA OBIETTIVI DELLO STUDIO Analizzare la percezione del rischio di incidente stradale di un campione di giovani prima

Dettagli

Perchè fare ricerca in salute mentale? Più di un cittadino Europeo su tre

Perchè fare ricerca in salute mentale? Più di un cittadino Europeo su tre Perchè fare ricerca in salute mentale? I disturbi mentali costituiscono un enorme carico per le persone che ne soffrono, per i loro familiari e per la società. Più di un cittadino Europeo su tre vive un

Dettagli

AIIDA Associazione Italiana per l Infanzia nelle Difficoltà di Apprendimento

AIIDA Associazione Italiana per l Infanzia nelle Difficoltà di Apprendimento Associazione Italiana per l Infanzia nelle Difficoltà di Apprendimento INDIVIDUARE PER PREVENIRE E INTERVENIRE PROGETTO PER LA PREVENZIONE E VALUTAZIONE PRECOCE NELLA SCUOLA DELL INFANZIA DELLE DIFFICOLTA

Dettagli

a cura dott.ssa Maria Cristina Theis

a cura dott.ssa Maria Cristina Theis Essere genitori «nell era digitale: implicazioni delle nuove tecnologie (internet, cellulari, televisione, videogiochi) nella crescita dei bambini e modalità di approccio al loro utilizzo. a cura dott.ssa

Dettagli

VERSO L ESAME DI STATO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PROVA DI ITALIANO. Comprensione della lettura. Scuola... Classe... Alunno...

VERSO L ESAME DI STATO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PROVA DI ITALIANO. Comprensione della lettura. Scuola... Classe... Alunno... VERSO L ESAME DI STATO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PROVA DI ITALIANO Comprensione della lettura Scuola..........................................................................................................................................

Dettagli

I bisogni degli esseri umani

I bisogni degli esseri umani I bisogni degli esseri umani L uomo da sempre cerca di dar sfogo ai propri bisogni. La comunicazione, stare a contatto con gli altri, sentirsi parte di qualcosa e di un gruppo è sempre stato un modo di

Dettagli