Una etichetta di identificazione, o più semplicemente etichetta, è qualunque foglio in genere adesivo applicato ad imballaggi o ad un qualsiasi

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Niccoletta Belloni
8 anni fa
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2 Una etichetta di identificazione, o più semplicemente etichetta, è qualunque foglio in genere adesivo applicato ad imballaggi o ad un qualsiasi oggetto per indicarne informazioni di ogni genere o per promuoverne l'immagine. Oggi i materiali più utilizzati per le etichette di identificazione sono la carta ed i film plastici, stampati da un lato e adesivizzati dall'altro (etichette autoadesive). Esistono etichette di ogni genere, distinte a seconda dei materiali con cui sono prodotte, del tipo di adesivo, del tipo di supporto (ad esempio la carta siliconata), della tecnologia di stampa, della stabilità ad agenti atmosferici o del tipo di utilizzo.

Oggi i materiali più utilizzati per le etichette di identificazione sono la carta ed i film plastici, stampati da un lato e adesivizzati dall'altro (etichette

3 Le SMART LABEL sono particolari etichette di identificazione integrate con piccoli micro-chip per il riconoscimento a radio frequenza (RFID). Le etichette di identificazione possono essere applicate a tutti i tipi di imballaggi e contenitori, ad esempio : scatole di cartone, bottiglie di vetro, barattoli o sacchetti in plastica ecc.

Le etichette di identificazione possono essere applicate a tutti i tipi di

4 L'etichetta è molto più antica di quanto si creda comunemente, anche se a riguardo all'antichità è più corretto parlare di "incisioni" più che di etichette. Queste incisioni venivano praticate sulle anfore in terracotta che i romani usavano come recipienti per il vino e l'olio, molte di queste anfore (d'olio) sono conservate presso il museo archeologico di Spoleto. I principali studiosi dell'argomento indicano come prima "etichetta"l'iscrizione rinvenuta su un'anfora in cotto di epoca romana risalente con ogni probabilità al 51 d.c. Perchè vi si legge la seguente didascalia :"Vesvini/imp-vesp-C S" ovvero, a detta degli esperti, "vino vesuvio, imperatore Vespasiano console". Su un'altra è rinvenuta la dicitura "Lun-Vet/A-III- R/X/M/Valeri Abinerrici/Cornelia", ovvero "luna vecchia, di anni tre, rosso, prodotto da Valerio Abinerrici e Cornelia".

di Spoleto. I principali studiosi dell'argomento indicano come prima "etichetta"l'iscrizione rinvenuta su un'anfora in cotto di epoca romana risalente con ogni probabilità al 51 d.c. Perchè vi si legge la seguente didascalia :"Vesvini/imp-vesp-C S" ovvero, a detta degli esperti, "vino vesuvio, imperatore Vespasiano console".

5 Dalla Gallia dopo poco tempo giunsero le bottiglie, divenute poi patrimonio di monasteri e castelli soprattutto nel Medioevo. Anche in questo caso per etichettarle era sufficiente scrivere sul fondo di legno quanto occorreva sapere. A partire dal 1600 per identificare meglio le bottiglie venivano applicate delle targhette, di legno o pergamena, sul collo della bottiglia. All'inizio del XVIII secolo compaiono i primi, cartellini stampati applicati a fiale di vetro o di cristallo, chiamati in Italia POLIZZINI. Altro antecedente dell' etichetta è il BOTTELLO, un semplice pezzo di carta contornato da fregi essenziali che indicava l' annata della vendemmia, il nome del produttore e la denominazione della bevanda.

A partire dal 1600 per identificare meglio le bottiglie venivano applicate delle targhette, di legno o pergamena, sul collo della bottiglia.

6 Per diversi secoli la parola spagnola "etiqueta" era destinata ad indicare un cerimoniale di corte non solo in Spagna, ma anche in Francia e in Italia. stare all' etichetta significava attenersi alle regole di un comportamento aristocratico. Dopo passo ad indicare l'elemento che si attacca ad un recipiente per specificare il prodotto che contiene.

stare all' etichetta significava attenersi alle regole di un comportamento

7 La cromolitografia detta il colore dell' etichetta. Nel procedimento antico della cromolitografia, i piani del disegno e i colori erano riportati in 12 o 13 pietre, ognuna corrispondente ad un colore differente; la 13 pietra era impegnata per decorare con un fondale dorato. Spesso, con l' ultima tiratura, si aggiungeva un sottile strato di lacca. Nel processo di stampa cromolitografica non era possibile usare caratteri tipografici; questi venivano sovrapposti successivamente mediante il processo tipografico.

corrispondente ad un colore differente; la 13 pietra era impegnata per decorare con un fondale dorato.

8 All' inizio del XX sec. si afferma un nuovo processo di stampa che consente di presentare un cartellino che consocia i caratteri tipografici con il colore: la quadricromia. Qui il clichet sostituisce la pietra. Attraverso 4/5 impressioni tipografica si ottengono impasti di colore che conferiscono all' etichetta un smagliante aspetto. Il risultato di quesiti prodotti è ancora eccellente.

caratteri tipografici con il colore: la quadricromia. Qui il clichet sostituisce la pietra.

9 Nome e ubicazione dell' azienda Nome e provenienza del prodotto Data di confezionamento del prodotto Prezzo del prodotto Quantità di prodotto, espressa il peso o volume (peso netto/lordo ecc.) Ingredienti o composizione del prodotto Tali informazioni sono spesso accompagnate da un codice a barre.

espressa il peso o volume (peso netto/lordo ecc.

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