Progetto Corso ad indirizzo musicale
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1 ISTITUTO COMPRENSIVO EST 3 Via G. Sega,25135 Brescia Tel/Fax Scuola Sc. 1 Caionvico-Buffalora Progetto Corso ad indirizzo musicale OBIETTIVO DEL PROGETTO Istituzione di un corso ad Indirizzo Musicale nella Scuola secondaria di primo grado dell Istituto Scolastico Comprensivo Statale Est 3 di Caionvico e Buffalora (BS), ai sensi del D.M. 06/08/1999, n 201, a partire dall anno scolastico 2016/2017.
2 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO EST 3 Via G. Sega,25135 Brescia Tel/Fax Scuola Sc. 1 Caionvico-Buffalora CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO OBIETTIVO DEL PROGETTO Istituzione di un corso ad Indirizzo Musicale nella Scuola secondaria di 1 grado dell Istituto Scolastico Comprensivo Statale Est 3 di Caionvico-Buffalora(BS), ai sensi del D.M. 06/08/1999, n 201, a partire dall anno scolastico 2015/2016 STRUMENTI : CHITARRA, TROMBA, PIANOFORTE, FLAUTO APPROVAZIONE DEL PROGETTO Delibera del Collegio dei docenti del 09/12/2015 e Delibera del Consiglio di Istituto del 09/12/2015. RIFERIENTI LEGISLATIVI ESSENZIALI D.M. 03/08/1979 D.M. 13/02/1996 L. 03/05/1999, n 124, art. 11, comma 9 D.M. 06/08/1999, n 201. PREMESSA: STORIA E RIFERIMENTI NORMATIVI DELL INDIRIZZO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA L indirizzo musicale nella scuola media nasce con il D.M. 8 settembre 1975 che stabilisce l istituzione dei corsi triennali ad orientamento musicale e prosegue nei quattro anni successivi, interessando varie regioni con specifici decreti riguardanti le singole realtà scolastiche. Il 3 agosto 1979 viene emanato il D.M. che permette una vasta diffusione dei corsi sperimentali su tutto il territorio nazionale ed unifica e riordina l intera legislazione precedente. Questa esperienza ebbe indubbiamente un ruolo positivo nella diffusione della cultura musicale, ma la normativa, alla luce delle mutate condizioni socio-culturali, necessitava di ulteriori e significativi adeguamenti. A tale proposito, da più parti, in convegni, dibattiti e incontri di studio si erano affrontate le tematiche relative agli ambiti, alle finalità e agli indirizzi dell apprendimento strumentale, alla figura, al ruolo, alle modalità di reclutamento del corpo docente e agli aspetti organizzativi; inoltre, forti erano le aspettative riguardo la possibile istituzionalizzazione di questi corsi, da troppo tempo relegati allo status di sperimentazione. Il 13 febbraio 1996 viene emanato un D.M. che disciplina ex novo la sperimentazione nelle scuole medie ad indirizzo musicale: l apprendimento dello strumento viene inserito, a pieno titolo, nel progetto educativo, formativo ed orientativo della scuola media, costituendone parte integrante, insieme con l Educazione Musicale. Diventa quindi chiaro per tutti i docenti che il percorso d apprendimento strumentale ha pari dignità formativa ed educativa delle altre materie e si attua in stretto collegamento con il progetto educativo d Istituto. Differentemente dal D.M. del 1979 le modalità di attuazione della lezione di strumento e dell ascolto partecipativo sono definite all interno della programmazione del Consiglio di Classe. Per quanto riguarda l attività di valutazione, i docenti esprimono un articolato giudizio sia periodicamente che, dopo la verifica dei risultati, in sede di scrutini e d esame, al termine del quale verrà rilasciato l attestato di frequenza. Finalmente, la normativa riconosce l importanza della pratica della musica d insieme, che poteva essere attuata in ragione di una quota non superiore al 20% del monte orario complessivo e che prevedeva un ora individuale di strumento e una di solfeggio. La svolta determinante si ha con la Legge 124/99 che all art. 11 comma 9 prevede la riconduzione ad ordinamento dei corsi sperimentali ad indirizzo musicale. Tale legge è stata integrata con il decreto attuativo n 201, datato 6 agosto L articolo 9 istituisce, inoltre, la classe di concorso di "strumento musicale nella scuola media" (cl. N. 77/A).
3 MOTIVAZIONI LO STUDIO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA FORMAZIONE DELLA PERSONA L iniziativa di promuovere l inserimento dell insegnamento di strumento musicale nella Scuola secondaria dell istituto comprensivo est 3 nasce innanzitutto dall esigenza generale di dare risposte più adeguate ed esaurienti ai bisogni di conoscenza e di formazione che esprime la popolazione scolastica del territorio. Suonare uno strumento musicale è, infatti, un attività che sviluppa facoltà espressive, educa all ascolto, alla concentrazione, è inoltre un ottima occasione per socializzare. Nel corso ad indirizzo musicale gli alunni imparano a suonare gli strumenti frequentando lezioni individuali e collettive. Nella pratica della musica d insieme i ragazzi hanno modo di sperimentare una dinamica relazionale di solidarietà, l assunzione di responsabilità per l altro e l importanza del contributo di ciascuno; spesso le parti suonate dal singolo non hanno solo un valore solistico, ma rivelano la loro qualità musicale nella realizzazione collettiva. Imparare a suonare uno strumento nella scuola secondaria di primo grado può essere il percorso ideale per accedere in seguito ai licei musicali o al Conservatorio di musica; ma, anche se non è necessariamente finalizzata ad una professione, la musica è un linguaggio affascinante che dialoga con tutte le arti e le discipline scolastiche. La richiesta di istituzione di un corso ad indirizzo musicale ai sensi dal D.M. 6 agosto 1999 n 201, presso questa scuola, risponde in estrema sintesi all esigenza di dotare il curricolo formativo dell Istituto di strumenti e risorse che consentano un innalzamento degli standard formativi dell alunno, in rapporto alla padronanza di competenze, anche tecniche e culturali, legate alla formazione musicale, nonché alla padronanza delle competenze, abilità e conoscenze nell ambito di tutte le discipline del curricolo della scuola secondaria di primo grado. Anche nel rapporto La Buona Scuola. Facciamo crescere il Paese, si sottolinea come la conoscenza dell arte e della cultura, così come la pratica della musica, devono essere più presenti tra gli insegnamenti che la scuola fornisce ai nostri giovani. Gli insegnanti apprezzano l attenzione rivolta a questo settore e al ruolo formativo che la musica riveste nella formazione del cittadino. In particolare condividono l attenzione posta alla corporeità e alla valorizzazione dell operatività laboratoriale, la considerazione della musica come patrimonio culturale, l esigenza che le attività musicali siano guidate da personale specializzato in metodologia e didattica musicale anche nelle scuole dell infanzia, primaria e secondaria di 1 grado, l opportunità di operare in rete valorizzando le istituzioni musicali e le risorse musicali del territorio rappresentate dalle associazioni del terzo settore. È molto importante in questo momento di rinnovamento che tutte le istituzioni (dal Ministero agli Uffici scolastici regionali e territoriali) si relazionino con più frequenza e con uno stile meno burocratico con i singoli docenti di musica (di ogni ordine scolastico) per dar vita a un rapporto più aperto e più chiaro sui problemi che vivono tanto in termini istituzionali e sindacali, quanto in quelli relativi al bisogno di una formazione continua. L INDIRIZZO MUSICALE NEL NOSTRO ISTITUTO Intendiamo proporre l indirizzo musicale nel nostro Istituto per offrire un esperienza di educazione musicale globale, l occasione per potenziare e dare, finalmente, un impronta istituzionale ad attività artistiche che possono caratterizzare il nostro Istituto,. Le attività musicali si rivelano particolarmente indicate per superare le diversità culturali e linguistiche dei ragazzi, in quanto i linguaggi musicali e l espressione corporea sono universali e facilmente fruibili da tutti. Queste attività hanno acquisito, ormai, un importanza fondamentale nell attuazione del processo di
4 integrazione educativa e di contrasto alla dispersione scolastica che la scuola deve affrontare in presenza dell utenza particolare con cui opera. La scuola e la musica possono rappresentare una straordinaria risorsa per trasformare in energia positiva le diversità sociali. La musica entra in ogni argomento e livello della vita sociale e si pone come veicolo privilegiato di una complessa rete di linguaggi. La musica nell ambito giovanile ha la molteplice capacità di creare relazioni, essendo uno dei più forti canali comunicativi dell età evolutiva; inoltre essa influenza gran parte del patrimonio espressivo con cui si identificano le generazioni. In un mondo sempre più determinato dalla multiculturalità, il suo linguaggio, o meglio, i suoi linguaggi risentono della convivenza fra diverse culture, esprimono valori, appartenenze, sono terreno di confronto e scambio. Il linguaggio musicale si presta come ottimo mediatore per l integrazione, poiché è in grado di costruire interazioni e terreni di incontro per aprire, valorizzare ma soprattutto riprogettare modelli di conoscenza. La sua scommessa odierna, forse la sua nuova vera rivoluzione, sta proprio nel porsi come mediatore di una comunicazione che possa interagire fra le diversità e le sue espressioni OBIETTIVI DELL INDIRIZZO MUSICALE Obiettivi formativi generali L insegnamento strumentale promuove : la formazione globale dell individuo, offrendo, attraverso un esperienza musicale resa più completa dallo studio dello strumento, occasioni di maturazione logica, espressiva e comunicativa; integra il modello curriculare con percorsi disciplinari intesi a sviluppare, nei processi formativi dell alunno, unitamente alla dimensione cognitiva, la dimensione pratico-operativa, estetico-emotiva, improvvisativa-compositiva; offre all alunno, attraverso l acquisizione di capacità specifiche, ulteriori occasioni di sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità, una più avvertita coscienza di sé e del modo di rapportarsi al sociale; fornisce, inoltre, ulteriori occasioni di integrazione e di crescita anche per gli alunni in situazioni di svantaggio. Obiettivi didattici specifici L insegnamento dello strumento persegue un insieme di obiettivi generali all interno dei quali si individua l acquisizione di alcuni traguardi essenziali quali: il dominio tecnico del proprio strumento al fine di produrre eventi musicali tratti da repertori della tradizione scritta e orale con consapevolezza interpretativa; la capacità di produrre autonomamente elaborazioni di materiali sonori, pur all interno di griglie predisposte; l acquisizione di abilità in ordine alla lettura ritmica e intonata e di conoscenze di base della teoria musicale CONTENUTI FONDAMENTALI a) Ricerca di un corretto assetto psicofisico: postura,percezione corporea, rilassamento, respirazione, equilibrio in situazioni dinamiche, coordinamento. b) Decodificazione allo strumento dei vari aspetti delle notazioni musicali: ritmico, metrico, agogico, dinamico, timbrico, armonico. c) Padronanza dello strumento sia attraverso la lettura sia attraverso l imitazione e l improvvisazione, opportunamente guidata. d) Lettura ed esecuzione del testo musicale che dia conto, a livello interpretativo della comprensione e del riconoscimento dei suoi parametri costitutivi. e) Acquisizione, da parte degli alunni,di un metodo di studio basato sull individuazione dell errore e della sua correzione f) Promozione della dimensione ludico-musicale attraverso la musica d insieme e la conseguente interazione di gruppo
5 COMPETENZE E CRITERI DI VALUTAZIONE L insegnamento strumentale della musica concorre,attraverso una programmata integrazione fra le discipline musicali,alla costituzione della competenza musicale generale che si fonda su: Il riconoscimento e la descrizione degli elementi fondamentali della sintassi musicale; Il riconoscimento e la descrizione di generi musicali, forme elementari e semplici condotte compositive; La capacità di collocare in ambito storico stili con gli eventi musicali praticati; La produzione e/ola riproduzione di melodie attraverso il mezzo vocale con il supporto della lettura ritmica e intonata; Lo studio strumentale, a sua volta,si fonda su: o capacità di lettura sullo strumento, intesa come capacità di correlazione segno gesto suono; o uso e controllo dello strumento nella pratica individuale e collettiva, con particolare riferimento ai riflessi sull acquisizione delle tecniche specifiche; o capacità di esecuzione ed ascolto nella pratica individuale e collettiva; o esecuzione, interpretazione ed eventuale elaborazione autonoma allo strumento del materiale sonoro. Fermi restando gli obiettivi e le indicazioni programmatiche definite per le singole specialità strumentali, la verifica dei risultati del per corso didattico relativo all insegnamento strumentale si basa sull accertamento di una competenza intesa come dominio del sistema operativo del proprio strumento, in funzione di una corretta produzione dell evento musicale, rispetto ai suoi parametri costitutivi. METODI Posto che le diverse caratteristiche organologiche implicano una diversa progressione nell acquisizione delle tecniche specifiche, che in un triennio tali possibilità sono oggettivamente limitate, che nella fascia d età della scuola media si avviano più strutturate capacità di astrazione e problematizzazione, la pratica della musica d insieme si pone come strumento metodologico privilegiato. L evento musicale prodotto da un insieme ed opportunamente progettato sulla base di differenziate capacità operativo strumentali,consente la partecipazione di tutti gli alunni, a prescindere dal livello di competenza strumentale raggiunto. Particolare attenzione va data alla pratica vocale sia come mezzo di partecipazione all evento musicale, sia per accedere alla conoscenza della notazione. La competenza ritmica oltre ad essere assunta mediante l uso dei vari strumenti, sarà incrementata da una pratica fono gestuale, sostenuta dalla capacità di lettura. L ascolto sarà inteso come risorsa metodologica tanto all interno dell insegnamento strumentale quanto alla musica d insieme ARTICOLAZIONE DELLA DISCIPLINA Secondo quanto stabilito dal D. M. 06/08/1999n 201, art.3, per ciascun corso, ferma restando la dotazione organica per la copertura di due ore settimanali per la classe di educazione musicale, è attribuita la dotazione organica di cattedre di strumento musicale. Per poter istituire 1 classe ad indirizzo musicale per il plesso di Caionvico e una per il plesso di Buffalora, si chiede l attribuzione in organico di 12 ore di strumento musicale per ciascuno degli strumenti richiesti: chitarra(ab77) flauto traverso (AG77) pianoforte( AJ77) tromba (AL77) secondo quanto approvato dal Collegio dei Docenti del 09/12/2015 e dal Consiglio di Istituto del 09/12/2015. Le 12 ore d insegnamento, per ciascuna specialità strumentale, sono destinate alla pratica strumentale individuale e/o per piccoli gruppi anche variabili nel corso dell anno, all ascolto partecipativo alle attività di musica d insieme, alla teoria e lettura della musica. L insegnamento sarà impartito per una durata complessiva di 2 ore settimanali. Il minimo per le iscrizioni è 18, il massimo 24. PROVE ATTITUDINALI La prova attitudinale è individuale. L elenco dei candidati e l orario di convocazione per ciascuna sessione viene comunicato attraverso il sito e anche per il tramite delle scuole di provenienza. La Commissione di valutazione è composta dai professori di strumento e da un docente di educazione musicale ed è presieduta dal Dirigente Scolastico. In vista della prosecuzione degli studi musicali nel corso del triennio della scuola secondaria di primo grado viene riservato particolare spazio e rilievo alla progressiva scoperta di interessi, attitudini, capacità, competenze e talenti, in modo che l alunno possa orientarsi e scegliere in modo consapevole il proprio percorso formativo-musicale-strumentale. Lo spirito che sottende le scelte formative è quello di creare una continuità nel percorso degli indirizzi musicali fra la scuola d istruzione secondaria di primo e secondo grado, anche nella prospettiva degli studi superiori di alta formazione musicale. A tale scopo gli alunni orientati verso il liceo musicale possono intraprendere percorsi individualizzati di rinforzo e approfondimento, al fine di affrontare le prove attitudinali per l ingresso al superiore ordine di scuole
6 REGOLAMENTO PROVE AMMISSIONE Il corso ad indirizzo Musicale è a tutti gli effetti materia curriculare ed è obbligatoria per ogni alunno la sua frequenza complessiva per l intera durata del triennio. Gli orientamenti formativi, gli obiettivi di apprendimento, i contenuti fondamentali, le competenze e i criteri di valutazione, le metodologie e le indicazioni programmatiche dello studio dello strumento musicale nella scuola media, sono stabiliti dal Decreto Ministeriale 6 agosto 1999, n. 201, con il quale si è ricondotto ad Ordinamento questo insegnamento e si è istituita la classe di concorso Strumento musicale nella scuola secondaria di I grado (A077). Art. 1 - Per essere ammessi al Corso di Strumento gli alunni devono preventivamente sostenere una prova basata su test che servono a valutare le loro attitudini musicali. Art. 2 - La Commissione di valutazione è composta dai professori di strumento e da un docente di educazione musicale ed è presieduta dal Dirigente Scolastico. Art. 3 - Gli alunni devono fare presente al momento dell iscrizione eventuali problemi fisici che ostacolino il normale utilizzo di uno o più strumenti. Art. 4 - Le fasi delle prove sono 3: Fase 1 : - Istruttoria delle prove - Pubblicazione del calendario delle prove - Pubblicazione dei criteri di valutazione delle prove - Predisposizione delle prove da parte della commissione. PROVE ORIENTATIVO-ATTITUDINALI E CRITERI DI VALUTAZIONE (art. 2 D.M. 201/99). La prima parte della prova attitudinale consiste in una intervista al candidato che ha i seguenti obiettivi: 1- mettere a proprio agio il bambino/a, fargli prendere confidenza con l ambiente e la commissione, in modo da permettergli di affrontare le prove con la massima serenità. 2- raccogliere elementi utili per poter valutare la motivazione e l interesse allo studio della musica. 3- Osservazione delle caratteristiche fisiche in relazione all assegnazione dello strumento. 2 Il test si articola nelle seguenti fasi: SENSO RITMICO La prima prova è basata sulla ripetizione ad imitazione di cinque semplici formule ritmiche proposte dall insegnante, da riprodursi con le mani o con la voce dal candidato/a. Le sequenze sono ideate per valutare: capacità di andare a tempo, reattività-coordinazione, precisione, risposta alla complessità ritmica, in una serie di unità ritmiche progressivamente più impegnative. SENSO MELODICO La seconda è una prova di intonazione vocale di cinque semplici frasi melodiche da riprodursi con la voce esposte sia vocalmente che al pianoforte dall insegnante. -SENSO ARMONICO Questo ambito è composto da 3 prove: 1- Prova dei suoni simultanei Vengono fatti ascoltare tre suoni simultanei, due suoni ed un suono solo, dopodiché il candidato deve riconoscere quale delle tre soluzioni è stata proposta. 2- Quale suono cambia? Viene proposta una sequenza di tre suoni, dopodiché uno di questi viene cambiato e il candidato/a deve riconoscere quale suono cambia. 3- Alti-Bassi Viene proposto un primo suono ed un secondo suono più alto o più basso del primo. Il candidato/a deve riconoscere l altezza del secondo suono. Fase 2 : - Svolgimento delle prove : La commissione propone a ciascun candidato la medesima prova Fase 3 : - Valutazione delle prove: la commissione consegna quotidianamente il verbale di valutazione al dirigente scolastico, che viene messo agli atti. Art. 5 - Criteri di valutazione Prove ritmiche: l alunno ascolterà dapprima le istruzioni della Commissione che a titolo puramente esemplificativo gli somministrerà una prima sequenza d approccio, battuta sul tavolo, che egli dovrà riprodurre con la stessa modalità. Appurato che l alunno abbia capito il meccanismo, la Commissione somministrerà (una per volta) le 3 sequenze ritmiche, che l alunno dovrà riprodurre con la maggior precisione possibile. Attribuzione punteggio: Ognuno dei 4 docenti attribuirà alla riproduzione di ogni sequenza il seguente punteggio: 6 punti se la sequenza è ripetuta esattamente al 1 ascolto 5 punti se la sequenza è ripetuta esattamente al 1 ascolto con leggera imprecisione (per es,. manca l esatta proporzione fra qualche nota); 4 punti se la sequenza è ripetuta esattamente dopo un successivo ascolto; 3 punti se la sequenza è ripetuta con leggera imprecisione dopo il 2 ascolto; 2 punti se la sequenza è ripetuta esattamente dopo il 3 ascolto; 1 punto se la sequenza è ripetuta con leggera imprecisione dopo il 3 ascolto; 0 punti se la sequenza continua ad essere molto imprecisa anche dopo il 3 ascolto. Il punteggio totale massimo per le 3 sequenze ritmiche è di 18 punti per insegnante, quindi 72 punti in totale.
7 Prove melodiche: all alunno vengono presentate tre note oggetto della prova evidenziandole su di una tastiera: questi le suonerà mescolandole liberamente cercando di memorizzarne le altezze; quindi ascolterà le 3 sequenze melodiche proposte (una per volta) dalla Commissione per ripeterle con la maggior precisione possibile. Attribuzione punteggio: Ognuno dei 4 docenti attribuirà alla riproduzione di ogni sequenza il seguente punteggio: 6 punti se la sequenza è ripetuta esattamente al 1 ascolto 5 punti se la sequenza è ripetuta esattamente al 1 ascolto con leggera imprecisione; 4 punti se la sequenza è ripetuta esattamente dopo un successivo ascolto; 3 punti se la sequenza è ripetuta con leggera imprecisione dopo il 2 ascolto; 2 punti se la sequenza è ripetuta esattamente dopo il 3 ascolto; 1 punto se la sequenza è ripetuta con leggera imprecisione dopo il 3 ascolto; 0 punti se la sequenza continua ad essere molto imprecisa anche dopo il 3 ascolto. Il punteggio totale massimo per le 3 sequenze melodiche è di 18 punti per insegnante, quindi 72 punti in totale. Intonazione: l alunno canterà una breve canzoncina che sceglierà liberamente in base al proprio vissuto musicale. Si valuterà la precisione dell esecuzione con un punteggio variabile tra 1 e 6 punti assegnato da ogni componente della Commissione. Il punteggio totale massimo per la prova di intonazione è di 6 punti per insegnante, quindi 24 punti in totale. Art. 6 - Valutazione finale La valutazione finale, è il risultato della somma del punteggio complessivo attribuito da ciascun commissario diviso per cinque, al fine di ottenere una valutazione sintetica.al termine di tutte le prove individuali vengono stilate dalla Commissione graduatorie di merito distinte per strumento. L assegnazione dello strumento ad ogni alunno è di competenza esclusiva della Commissione, che tiene conto di tutti i fattori che permettono di valutare la sua predisposizione nei confronti dello stesso e tenendo conto delle preferenze espresse candidato. Nella logica dell istituto comprensivo e della continuità del progetto musicale a partire dalla scuola primaria, in caso di parità di punteggio tra un alunno delle primarie dell istituto comprensivo est 3 e un alunno esterno verrà data precedenza all alunno che frequenta la scuola dell istituto comprensivo. Art. 7 - Pubblicazione delle graduatorie La graduatoria viene resa pubblica attraverso il sito web d Istituto ed eventualmente esposta nella bacheca delle scuole. Art. 8 - Rinuncia ed esclusione Se l alunno rifiuta l iscrizione allo strumento scelto dalla Commissione viene depennato dalla graduatoria e nel caso in cui, in seguito, si dovesse liberare un posto si procede a scorrere la graduatoria partendo dal primo degli esclusi. Nel caso in cui l alunno non sia ammesso all indirizzo musicale sarà iscritto ai corsi ordinari. La rinuncia all indirizzo musicale, una volta pubblicata la graduatoria degli ammessi, deve essere motivata da circostanze eccezionali e dichiarata per iscritto entro 7 giorni dalla pubblicazione della graduatoria definitiva Queste operazioni di assegnazione dovranno concludersi entro 10 giorni dalla pubblicazione della graduatoria pubblicata all Albo d Istituto, scaduti i quali sarà pubblicato l elenco definitivo degli alunni ammessi e delle classi di strumento ORGANIZZAZIONE Viene qui riportata un ipotesi di programmazione, le varianti (possibili per esigenze organizzative ecc.) potranno essere discusse e affrontate in sede successiva all eventuale attuazione del corso. Specialità strumentali: 4 (quattro): chitarra, flauto traverso, pianoforte, tromba Insegnanti: un docente per ogni strumento. Previsione: nell ipotesi che le classe o i gruppi possano essere di 24 alunni: 6 alunni di chitarra, 6 alunni di flauto traverso, 6 alunni di pianoforte, 6 alunni di tromba. In ogni modo, vengono indicate le seguenti linee guida: La lezione di strumento sarà condotta come segue: le lezioni avranno cadenza bisettimanale e gli alunni vi parteciperanno 1 per volta. Un alunno svolgerà l attività didattica individualmente. Rientri pomeridiani: Gli alunni che frequentano l indirizzo musicale avranno due rientri pomeridiana alla settimana per effettuare la lezione di strumento e di lettura (teoria e solfeggio), oltre alla lezione di strumento svolgono la lezione di lettura collettivamente con il proprio insegnante. L organizzazione delle ore di pratica strumentale e le modalità di partecipazione degli allievi alle attività di lezione e di ascolto partecipativo vanno definite all interno della programmazione didattico-educativa degli organi collegiali, nell ora di pratica strumentale opererà un alunno per volta. L orario definitivo sarà comunque concordato con le famiglie cercando di favorire il primo pomeriggio per gli alunni provenienti da
8 zone più lontane del territorio. Nella formulazione dell orario saranno tenute in considerazione anche esigenze di carattere didattico e di resa scolastica. Musica d insieme: Per tale attività, sarà utilizzata una quota di tempo non superiore al 20% del monte ore complessivo dell insegnamento strumentale ed avrà il fine di favorire lo sviluppo di processi interattivi ed associativi. Tali esercitazioni saranno attuate anche con la compresenza dei docenti delle varie specialità musicali, al fine di affrontare repertori con un ampia gamma di organici strumentali. Gli strumenti saranno utilizzati insieme fin dall inizio della classe prima come presupposto del suono e dell assieme ritmico. Concretamente si utilizzeranno da subito capacità degli alunni anche minime, nel singolo strumento sviluppando nel corso del triennio un esperienza di musica d insieme. Attività Saggi di classe (singolo), saggio di Natale e saggio Finale, eventuali partecipazioni a concorsi e manifestazioni cittadine. Disponibilità a progetti in continuità con la scuola primaria Frequenza Art.1. Una volta ammesso al corso ad indirizzo musicale, l alunno è tenuto a frequentare l intero triennio di corso, fatte escluse le condizioni relative agli articoli di seguito riportati; Art.2. Non è consentito cambiare strumento nel corso del triennio; Art. 3. Non è consentito ritirarsi nel corso del triennio (salvo non ammissione alla classe successiva, vedi punto 7); Art. 4. Non è consentito entrare a far parte del corso negli anni successivi alla prima classe; Art. 5. È OBBLIGATORIO frequentare tutte le materie: musica d insieme/teoria-solfeggio e strumento Art. 6. Dopo 5 assenze continuative (non dovute a malattia) nella stessa materia (o nelle 2 materie) viene inviata lettera alla famiglia finalizzata ad un approfondimento complessivo della situazione; Art. 7. Nel caso in cui il C.d.C. disponga la non ammissione alla classe successiva si valuta quanto segue: a) se l alunno ha frequentato regolarmente le attività musicali di indirizzo rimane all interno dello stesso corso, salvo diversa richiesta della famiglia o orientamento alternativo dei C.d.C. b) se l alunno ha frequentato in modo del tutto irregolare le attività musicali, lo stesso passa nei corsi ordinari; Art. 8. Le assenze dalle ore pomeridiane devono essere giustificate il mattino successivo all insegnante della prima ora (valido sia per teoria e solfeggio/musica d insieme e strumento). Per eventuali entrate e/o uscite anticipate vale il regolamento generale di Istituto. Se si è stati assenti anche il mattino è sufficiente una sola giustificazione per tutta la giornata; Art. 9. Nel caso di assenze brevi del docente di strumento, la segreteria provvederà ad avvertire le famiglie degli alunni interessati circa l organizzazione effettiva dell orario delle lezioni nei pomeriggi di assenza del docente. Strumento Art. 1. L acquisto dello strumento, dei libri di testo e degli accessori vari è a carico alle famiglie degli studenti Art. 2. E obbligatorio portare a scuola il proprio strumento e libri per le ore di lezione; Orario Art. 1. Non è possibile cambiare l orario personale stabilito all inizio dell anno scolastico, salvo diversa decisione del Dirigente Scolastico (in conseguenza di valide e comprovate motivazioni); Art. 2. Durante l anno scolastico, in previsione di concerti, manifestazioni, partecipazione a concorsi e rassegne, è possibile una variazione dell orario pomeridiano (accorpamento di più ore per prove d insieme). Di tale variazione sarà data preventiva comunicazione alle famiglie degli interessati. Art. 3. Sarà possibile prevedere viaggi di istruzione della durata di più giorni, in previsione della partecipazione a concorsi e/o rassegne musicali o scambi con altre scuole ad indirizzo musicale. Un uomo non può essere ebbro di un romanzo o di un quadro, ma può ubriacarsi della Nona di Beethoven, della Sonata per due pianoforti e percussione di Bartók o di una canzone dei Beatles. (Milan Kundera)
9 PROGRAMMI DI INSEGNAMENTO DI STRUMENTO MUSICALE nei corsi di scuola media ad indirizzo musicale Decreto Ministeriale 6 agosto 1999 (in GU , n. 235) Riconduzione ad ordinamento dei corsi sperimentali ad indirizzo musicale nella scuola media ai sensi della legge 3 maggio 1999, n. 124, art. 11, comma 9 STRUMENTI MUSICALI E INDICAZIONI PROGRAMMATICHE Il perseguimento degli obiettivi sotto indicati sia articolerà sia in attività individuali sia in attività collettive (piccoli gruppi, musica d insieme): le abilità via via raggiunte andranno utilizzate sin dai livelli più elementari con finalità espressive e comunicative e consolidate attraverso l integrazione di conoscenze acquisite nell ambito della teoria musicale e della lettura ritmica e intonata. Tali conoscenze potranno essere assunte in percorsi temporali diversi da quelli necessari a raggiungimento degli obiettivi degli specifici insegnamenti strumentali. La successione degli obiettivi verrà stabilita dagli insegnanti in modo da determinare un percorso graduale che tenga conto delle caratteristiche e delle potenzialità dei singoli alunni. I contenuti saranno di ordine espositivo o preparatorio e strumentale o esecutivo. Quelli espositivi comprenderanno teoria, solfeggio e dettato musicale; quelli strumentali riguarderanno tecnica dello strumento, studio e preparazione delle scale, formazione del repertorio. I contenuti fondamentali dovranno essere selezionati tenendo conto dell approccio agli stili e alle forme e della distinzione dei linguaggi. Esercizi e studi finalizzati all acquisizione di specifiche abilità tecniche possono rientrare nel percorso metodologico e didattico di ciascun insegnante che terrà comunque conto delle innovazioni della didattica strumentale. CHITARRA AB77 padronanza del tocco appoggiato e libero della mano destra e relative capacità di variar negli aspetti dinamici e timbrici; esecuzione d'arpeggi di vari tipi anche con posizioni accordali di mano sinistra; utilizzo e controllo delle note simultanee con e senza il pollice; conoscenza ed uso degli accordi nelle tonalità più agevoli anche con l'inserimento del barrèe; conoscenza ed utilizzo consapevole delle posizioni dalla prima in avanti; uso consapevole della diteggiatura di entrambe le mani; esplorazione ed utilizzo delle possibilità timbriche e dinamiche dello strumento (pizzicati, glissandi, armonici, pianoforte, suoni legati - staccati, ecc...). Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici ed' insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficoltà tecnica adeguata al percorso compiuto. Il livello minimo che l'allievo dovrà aver acquisito prevede la capacità di eseguire brani solistici nelle tonalità più agevoli, almeno a due voci, anche con semplici cambi di posizioni, contenenti le principali figurazioni ritmiche. FLAUTO AG77 Acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione attraverso il controllo e la consapevolezza dei processi inspiratorio ed espiratorio; acquisizione della tecnica di emissione nei tre registri e progressivo sviluppo di una buona sonorità delle capacità di controllo del suono e di intonazione nelle diverse situazioni timbriche e dinamiche e nei cambi di registro; acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed espressivi e loro realizzazione; acquisizione del controllo della postura e della posizione della mano; conoscenza delle posizioni cromatiche dello strumento nei tre registri e acquisizione di una sicura tecnica digitale (precisione nella coordinazione dei movimenti e sviluppo del controllo delle diverse velocità); controllo consapevole delle articolazioni (uso del legato e staccato, qualità e velocità dello staccato); approccio all esecuzione di abbellimenti (acciaccature e appoggiature, mordenti gruppetti e trilli); esplorazione e capacità di utilizzo delle diverse possibilità timbriche dello strumento, anche in relazione ad alcune delle moderne tecniche compositive. Alla fine del triennio gli alunni dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d insieme appartenenti a diversi generi, epoche e stili, di difficoltà tecnica adeguata al percorso compiuto. Il livello minimo di tecnica strumentale che l allievo dovrà aver acquisito prevede i seguenti contenuti: principali figurazioni ritmiche in tempi semplici e composti; utilizzo dell estensione di 2 ottave con passaggi diatonici e cromatici; staccato e legato; variazioni dinamiche e agogiche.
10 TROMBA AL77 acquisizione di una adeguata impostazione strumentale con particolare riguardo alla naturale impostazione del bocchino sulle labbra; sviluppo della muscolatura labiale attraverso esercitazione di "buzzing" senza e con il bocchino; acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione attraverso il controllo e la consapevolezza dei processi inspiratorio ed espiratorio; acquisizione della tecnica di emissione: suoni naturali ed armonici e controllo dell'intonazione; acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed espressivi e loro realizzazione e interpretazione (crescendo, diminuendo, staccato: vari tipi, legato, accelerando, rallentando, ecc...); ampliamento dell'estensione attraverso lo sviluppo degli armonici sulle 7 posizioni; conoscenza ed eventuale uso delle nuove tecniche strumentali: frullato, glissato e utilizzo delle sordine; conoscenza delle scale maggiori e minori fino a tre alterazioni; esecuzione di brani solistici e di insieme nelle tonalità maggiori fino a tre alterazioni, esecuzioni di semplici brani a prima vista. Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d'insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficoltà tecnica adeguata al percorso compiuto. Il livello minimo di tecnica strumentale che l'allievo dovrà aver acquisito prevede i seguenti contenuti: principali figurazioni ritmiche in tempi semplici e composti; utilizzo di tutte le 7 posizioni e relativi armonici nell'ambito dell'estensione di 2 ottave; staccato e legato; variazioni dinamiche e agogiche PIANOFORTE AJ77 tutte le abilità pianistiche sotto elencate vanno intese come comprensive degli aspetti dinamici, timbrici e delle varie modalità d'attacco del tasto e uso dei pedali: mano chiusa (dita su gradi congiunti): scale, abbellimenti, cinque note non consecutive, note ribattute, glissandi; mano aperta (dita su gradi disgiunti): arpeggi, passaggi per gradi disgiunti; bicordi e accordi: terze, seste, ottave, altri bicordi, accordi, clusters; salti: note singole, bicordi, ottave, accordi, clusters. Alla fine del triennio l'alunno dovrà saper leggere a prima vista musiche tratte dai primi metodi per pianoforte e dovrà saper eseguire con consapevolezza interpretativa almeno una composizione tratta dal repertorio solistico o d'insieme per ciascuna delle seguenti aree: danza (ad esempio: F. Schubert, Landler e Valzer; B. Bartok, Forchildren, ecc.); pezzo di carattere (ad esempio: R. Schumann, Album per la gioventù; S. Prokofiev, Music for children; una canzone o standard jazzistico con sigle realizzate dall'alunno, ecc.); forme polifoniche e formesonata (ad esempio: J.S. Bach, Preludi e fughette; F.J. Haydn, Divertimenti; L. van Beethoven, Sonatine, ecc.); variazioni (Variazioni facili di Mozart e di Beethoven, Variazioni facili di autori del '900, ecc.). CRITERI, MODALITA DI VERIFICA E VALUTAZIONE L attività didattica sarà accompagnata da verifiche,che saranno periodicamente effettuate nelle forme e nei modi previsti dalla programmazione annuale. Esse consisteranno nell osservazione sistematica dei processi di apprendimento attraverso colloqui, questionari, relazioni,test ed esercizi; nell esecuzione di solfeggi in tempo binario e ternario, di combinazioni ritmiche facili al primo anno, più impegnative al secondo anno, più difficili al terzo anno; nel dettato ritmico periodico di media difficoltà; nell esecuzione di brani di musica d insieme,sia originali che trascritti, da concertare, realizzare ed eseguire periodicamente e a fine anno scolastico. I docenti di strumento musicale fanno parte integrante dei consigli di classe e partecipano a tutte le operazioni di programmazione, verifica, valutazione periodica e finale oltre che agli esami di Stato. A tal fine, essi esprimono una valutazione coerente con la normativa vigente e in particolare con quanto previsto dal D.P.R. 122/09 in ordine al livello di apprendimento raggiunto da ciascun alunno, che sarà riportato anche nella scheda di valutazione. Gli indicatori di competenza, in coerenza con il PTOF e con il protocollo di Valutazione di Istituto sono così espressi: INDICATORI DI COMPETENZA Saper riconoscere gli elementi fondamentali della sintassi musicale. Saper riconoscere i generi musicali, forme elementari e semplici condotte compositive. Saper riconoscere gli elementi storico-stilistici degli eventi musicali praticati. Saper descrivere gli elementi fondamentali della sintassi musicale,le forme elementari e semplici; condotte compositive,nonché gli elementi storico-stilistici degli eventi musicali praticati. Saper produrre/riprodurre melodie attraverso il mezzo vocale con il supporto della lettura ritmica e intonata. Saper eseguire, interpretare ed, eventualmente, elaborare del materiale sonoro. Metodologiche Saper correlare segno-(con tutte le valenze semantiche che comporta nel linguaggio musicale)-gestosuono; saper usare e controllare lo strumento nella pratica individuale e collettiva, anche in relazione ai processi di attribuzione di senso e delle capacità organizzative dei materiali sonori.
11 In sede di Esame di Stato viene verificata,nell ambito del previsto colloquio pluridisciplinare, anche la competenza musicale raggiunta al termine del triennio sia sul versante della pratica esecutiva, individuale o d insieme, sia su quello teorico. La valutazione, comunque subordinata al Regolamento sulla valutazione (D.P.R.122/09) e al Protocollo di Valutazione di Istituto, terrà conto dei criteri ivi previsti perlavalutazioneformativaesommativa,intermediaefinale,nonchédelcurricolopercompetenzeadottato dall I. C. anche ai fini della Certificazione delle competenze attese alla fine del primo ciclo d istruzione. ATTIVITA DI AGGIORNAMENTO L educazione musicale,comprensiva dello studio di strumento musicale,è parte integrante dell intero progetto educativo. In tal senso,saranno necessari momenti di raccordo tra l esperienza musicale e le altre discipline del curricolo. Sono previste, pertanto, forme di aggiornamento comuni a tutti i docenti dei consigli di classe interessati all indirizzo musicale, finalizzate al potenziamento delle capacità di coordinamento, collaborazione e programmazione degli interventi; non mancheranno altre forme di aggiornamento miranti ad elevare le capacità professionali per meglio concorrere alla realizzazione di obiettivi di qualità. A tale scopo,saranno promossi incontri con esperti qualificati e/o docenti dei conservatori musicali. Saranno, anche, favoriti scambi di esperienze con altre istituzioni scolastiche impegnate nella stessa esperienza. EFFICACIA DEI RISULTATI L attività didattica sarà programmata dal Consiglio di classe al quale parteciperanno gli insegnanti di strumento e verrà mensilmente verificata. In particolare i risultati delle attività di ricerca e di produzione saranno diffusi tramite il sito web, il giornalino della scuola, stampa locale. Oggetto di verifica saranno anche le attività più concrete ed operative quali l allestimento di lezioni concerto, i pacchetti di intervento per l animazione musicale, gli spettacoli, ecc. Verranno pienamente sfruttati gli spazi esistenti sul territorio per far conoscere, al di fuori dei laboratori e delle ore curricolari, le attività e favorire una più ampia alfabetizzazione musicale sul territorio. QUANDO SI PUO ATTIVARE Effettuata l iscrizione al corso di strumento da parte dei genitori (scegliendo l opzione indirizzo musicale nel modulo di iscrizione ed esprimendo l ordine di preferenza tra gli strumenti musicali proposti sotto riportato), alle famiglie verrà comunicato il calendario delle prove attitudinali che i ragazzi dovranno sostenere. La scuola invia all Ufficio Scolastico Territoriale competente la richiesta di assegnazione d organico insieme ai dati sulla formazione delle classi prime. LA DIRIGENTE SCOLASTICA STEFANIA BATTAGLIA IL PROFESSORE DI MUSICA FERRARESE MARCO
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