Mobilità e terapie non farmacologiche. Dott.ssa Giovanna Censi

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1 Mobilità e terapie non farmacologiche Dott.ssa Giovanna Censi

2 .intervento non farmacologico

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4 Stili di vita stili di vita influenzano il declino cognitivo e il rischio di demenza. Tra questi, recenti trial clinici pongono in prima linea l esercizio fisico e la nutrizione

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6 M. Salamoni-N.Pantaleoni

7 Tipologie

8 Studio: Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibcn-Cnr) di Roma. La neurogenesi deficitaria e il processo di perdita di staminali ripartono nel momento in cui si pratica un attività fisica, scatenando una super proliferazione cellulare con un effetto prolungato nel tempo: migliorano tutte le capacità cognitive e mnemoniche. Anche la stimolazione cerebrale tramite letture o cruciverba, non era stata sufficiente a colmare il gap se, nel frattempo il corpo era restato fermo.

9 ATTIVITÀ FISICA E.DISORDINI DELLA MEMORIA, AD In che modo l esercizio fisico favorisce il rallentamento della progressione della malattia in chi ne è già affetto o ne riduce il rischio di comparsa addirittura del 40% in chi è sano e attivo? Aumenta la vascolarizzazione cerebrale in grado di limitare l insorgenza di patologie cardiovascolari, quali ipertensione, aterosclerosi, sovrappeso, obesità Rallenta lo sviluppo delle placche amiloidi depositi degenerativi tra i neuroni Potenzia le connessioni sinaptiche (responsabili della trasmissione dei segnali nervosi) e favorisce la neurogenesi, ovvero il processo tramite il quale vengono generati nuovi neuroni. L esercizio fisico per esercitare questa funzione protettiva come deve essere svolto? I trial clinici effettuati sino ad oggi evidenziano che l attività più efficace deve essere moderata, praticata con regolarità almeno tre volte a settimana, per un tempo di almeno una trentina di minuti a sessione di lavoro, di tipo prettamente aerobico, ma che includa anche esercizi di forza e flessibilità.

10 Questo modello ci orienta nell individuare i bisogni delle persone

11 Il movimento, la memoria, la cura di se Diminuzione delle «attività» Disprassia Disorientamento spazio-temporale Afasia Alterazioni comportamentali Alterazioni nella percezione del gusto

12 Mantenimento delle attività quotidiane Dott.ssa Annapaola PRESTIA

13 Mantenimento delle attività quotidiane: comportamento del care giver nella relazione Metodo Validation permette di rimettere al centro il vissuto dell'anziano disorientato e di ricostituire una relazione di fiducia soddisfacente, in cui l'anziano si sente riconosciuto Le relazioni vengono valorizzate, permettendo l'instaurarsi di scambi significativi.

14 Strategie e contesti: domicilio, centri diurni, semi/residenzialità, RSA ROT formale ed informale Memory training Memoria emotiva e riminiscenza: musica, foto Laboratorio di Narrazione Functional training: il movimento è una azione diretta ad unno scopo p permette di attivare in maniera complessa azioni che ricordano movimenti che vengono effettuati nella quotidianità. Terapia Occupazionale: attivare la memoria procedurale per non perdere la sequenzialità delle azioni Laboratorio di oggettistica Orticoltura Attività spirituali

15 A casa.. Come affrontare i problemi dell'igiene personale Rispettare il bisogno di privacy e la dignità del malato Garantire l'assistenza necessaria senza privare il malato dell indipendenza Adottare accorgimenti che diano sicurezza Rispettare le abitudini del malato Fare in modo che il bagno diventi una cosa piacevole La rasatura Lo shampoo e il taglio Le unghie Creare in bagno un ambiente sicuro

16 Come aiutare il malato a vestirsi Cercare di aiutarlo, incoraggiarlo e rassicurarlo dandogli il tempo sufficiente per vestirsi Limitare la scelta degli indumenti Sostituire con discrezione gli indumenti Semplificare le operazioni di trucco per le donne

17 Come affrontare le difficoltà nell'alimentazione della persona con AD Facilitatori Aiutarla a mantenere una indipendenza Mantenere o pianificare le attività per la preparazione dei cibi Preparazione della tavola Fare in modo che i pasti siano un'esperienza gradevole e che siano ricchi di gusto Non preoccuparsi troppo delle buone maniere e della pulizia

18 Come trovare attività piacevoli per la persona con AD Cercare di coinvolgerla nelle attività quotidiane, anche se il suo aiuto non è realmente necessario Suggerire un'attività che riteniamo possa far piacere Enfatizzare il divertimento, non il risultato Se non può più continuare le sue attività abituali, trovargli nuovi interessi Semplificare per quanto possibile le attività, oppure aiutarla senza sostituirsi a lei Attività all aria aperta, passeggiate Come evitare che si senta scoraggiata, frustrata o annoiata Limitare la durata dell'attività (dai 15 ai 20 minuti) Interrompere l'attività ai primi segni di stanchezza o frustrazione Offrire a intervalli regolari un bicchiere d'acqua o un succo di frutta Individuare un compito che sia in grado di assolvere e fornire l aiuto necessario

19 sitografia

20 ..Centro diurno Centro Diurno Alzheimer di Rovereto Obiettivi dell attività Prevenire l ulteriore decadimento delle capacità fisiche e cognitive Preservare e incrementare, le funzioni fisiologiche e la capacità di movimento. Mantenere la funzionalità e sicurezza residue nelle attività quotidiane Metodologie: attività di gruppo e attività individuale, relazione, valorizzazione ruoli nel gruppo. Laboratorio. Valorizzazione abilità e capacità personali.

21 Centro Diurno Alzheimer INRCA Ancona Tel a_an.asp ATTIVITA' Le attività del CDA consistono in: - stimolazione cognitiva, che comprende la R.O.T. (Reality Orientation Therapy), la terapia della reminiscenza e programmi di Memory Training basati su esercizi di stimolazione delle funzioni cognitive e della memoria procedurale; - terapia occupazionale, che comprende attività (arti, attività domestiche) con cui si tenta di recuperare o potenziare le abilità cognitive e funzionali residue; - mantenimento o recupero delle abilità di base, in particolare attività rivolte all igiene personale e cura della persona, all alimentazione e alla continenza; - musicoterapia o ascolto musicale, con finalità di rilassamento, stimolazione cognitiva attraverso l impiego di semplici strumenti per la produzione di ritmi o suoni, stimolo della memoria remota attraverso l ascolto di brani familiari alla esperienza dei pazienti. - Danzaterapia - attività ricreativa, con la finalità di favorire la socializzazione. -laboratorio di oggettistica SERVIZI Il Centro è aperto dal Lunedì al Venerdì con orario dalle ore 8,30 alle ore 17,00 e ha una ricettività di 20 persone al giorno. La frequenza è gratuita, in quanto la struttura è convenzionata con l ASUR AV di Ancona. Il Centro fornisce spuntini e pranzo.

22 Portale multilingue pensato per racchiudere in un unico sito tutte le informazioni e servizi di cui ha bisogno un familiare che assiste un anziano

23 Sviluppare la domiciliarità, valorizzare il lavoro di cura e sostenere le famiglie attraverso un complesso di azioni fra cui interventi per: garantire a familiari e caregivers servizi di sostegno omogenei in tutto il territorio regionale : informazione, sollievo, aiuto nell assistenza, supporto economico, ascolto, consulenze, gruppi di sostegno e/o di auto-aiuto ecc.

24 ..in sintesi mantenere le capacità psico-fisiche rallentandone la perdita mantenere e valorizzare le relazioni ed il rapporto con i familiari offrire sicurezza, protezione e serenità sia a livello ambientale che di cura coinvolgere il più possibile i volontari aprire dei canali di dialogo e di confronto strutturati fra i diversi soggetti che operano nel servizio e con il servizio costruire un modello assistenziale integrando ed innovando i modelli già sperimentati contribuire al processo di informazione e formazione in sinergia con gli altri servizi del territorio..

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