Tecniche di Visione Artificiale e Pattern Recognition per l analisi di Tessiture su superfici ceramiche

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1 Tecniche di Visione Artificiale e Pattern Recognition per l analisi di Tessiture su superfici ceramiche R. Cucchiara, S. Calderara Imagelab- Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università di Modena e Reggio Emilia 1. Introduzione Da più di vent anni, l analisi di immagini al calcolatore è uno strumento prezioso durante il processo produttivo ceramico, specialmente nella fase di ispezione visiva. Queste tecniche di Automated Visual Inspection (AVI) sono state sviluppate nell ambito di due discipline ormai affermate nel mondo informatico quali la Visione Artificiale e la Pattern Recognition. La prima, si occupa di modelli e tecniche per emulare il comportamento visivo proprio di un sistema biologico, e quindi studia tutte le tecniche al calcolatore per estrarre primitive visuali, quali colori, tessiture, contorni e forme poi impiegate in processi per la comprensione e il riconoscimento. La seconda si avvale di strumenti, soprattutto statistici, per analizzare, are, classificare ed individuare pattern e modelli definiti in grandi quantità di dati misurati, come le suddette primitive visuali estratte dalle immagini. Molteplici problemi che influiscono la qualità del prodotto ceramico possono essere risolti grazie alla Visione Artificiale: l analisi dimensionale, per la identificazione delle difettosità geometriche (ad es. bordi e spigoli); l analisi di difettosità locali ( quali crepe o gocce o porosità), l analisi di tonalità e di colore e l analisi delle tessiture. Le tecniche di analisi automatica di immagini per l integrità geometrica sono ben consolidate fin dagli anni 80 tanto che l industria modenese e leader mondiale per la produzione di sistemi di controllo; ugualmente l analisi di difetti locali su superfici di colore uniforme e un problema stabilmente risolto. Queste soluzioni sono risultati di studi scientifici iniziati negli anni 70, [1], e sviluppati negli anni 80 e 90, come ad esempio tecniche per l analisi di crepe [2] generalizzate su diverse superfici. Anche l analisi tonale della qualità ed uniformità del colore di superfici ceramiche e un problema affrontato in dettaglio attraverso l analisi con strumenti specifici quali spettrometri e interferometri e con algoritmi immagini digitali soprattutto basati su istogrammi [3]. L analisi del colore è un campo molto interessante che interseca diverse discipline come l Imaging per la restituzione visiva (ad esempio per la stampa fedele su carta e su ceramica di serigrafie definite al calcolatore), Image Processing e la Visione Artificiale per il controllo e la scelta del colore. In questo caso si

2 deve prestare attenzione all immenso panorama di spazi colore nati per descrivere la natura fisica del colore ( es. CIE LAB), la restituzione a monitor (es. (es CIE XYZ, RGB, s-rgb), RGB), la trasmissione trasmission e la compressione (es. YCbCr) o l emulazione della percezione umana (es. (es HSV; HLS). Fig. 1 Esempi di spazi colore. Lo studio dell ispezione superficiale di difettosità e colore dagli anni ottanta ad ora ha conseguito significativi progressi;; negli ultimi anni gli sforzi si sono concentrati sulle analisi di tessiture non uniformi sia periodiche che casuali,, decisamente più complesse da essere elaborate al calcolatore in modo automatico. automatico In questo lavoro vogliamo soffermarci arci sulle nuove tecniche di visione dedicate alle tessiture, valutando a) il tipo di problema b) le metodologie di estrazioni di primitive visuali c) le tecniche di pattern recognition associate. Per quel che riguarda il primo punto, punto l analisi di tessiture si può dividere in due categorie: 1. deviazioni locali della tessitura quali irregolarità nella trama o brusche rotture e imperfezioni nel disegno gno e riportate sulla superficie, visibili sull immagini digitale. A questa categoria fanno riferimento le difettosità standard che devono essere valutate sulle superfici ceramiche, ceramiche, cercando di differenziarle dalle trame e tessiture più o meno complesse. 2. deviazioni di carattere globale sia di colore che di tessitura senza che siano presenti particolari anomalie di carattere tere locale. Tale difettosità viene definite anche ombreggiatura o variazione di tonalità. A seconda del problema devono essere estratte primitive visuali diverse come descritto nei paragrafi successivi.. Per quel che riguarda il terzo punto invece bisogna distinguere tra 1. classificazione (supervisionata)) i campioni vengono divisi in modelli o in classi e dato un nuovo campione deve essere riconosciuto a quale modello o classe appartiene. Questi classici problemi di classificazione possono essere impiegati sia per applicazioni di smistamento, packaging o ordinamento dei prodotti sia per la definizione delle scelte durante il processo produttivo 2. analisi di anomalie: in questo caso i dati di training in genere in numero limitati vengono elaborati al fine di definire uno o più modelli di riferimento, anche con con classificazione non supervisionata o clustering. Il problema consiste nell individuare se il campione ispezionato sia compatibile col modello o si tratta di un anomalia ( sia essa deviazione locale o globale)

3 Questo problema verrà brevemente discusso nell ultima l ultima parte, ma esiste una vasta letteratura sull argomento o e sulle tecniche correlate, ad es. [5]. 3. Analisi di tessitura: operatori per deviazioni locali Le tecniche per rilevare i difetti locali della tessitura, che comprendono crepe, imperfezioni quali bolle o gocce oppure irregolarità della la trama come mostrato in Fig. 2, sono convenzionalmente raggruppate in quattro categorie: tecniche statistiche, tecniche strutturali, approcci basati su filtri e approcci basati su modello. Fig. 2 Esempi di difetti locali: Immagine a sinistra: bolla; immagine centrale crepa in scala di grigi; Immagine a destra: Crepa e variazione di tonalità. Fig. 3 Possibili approcci per l'individuazione di difetti di trama di tipo locale 2.1 Metodi statistici Gli approcci statistici analizzano con metodi matematici la distribuzione dei pixel all interno dell immagine rilevando variazioni rispetto a un campione di riferimento o anomalie rispetto la normale distribuzione statistica dell intensità nsità all interno dell immagine. Tali metodi nella maggior parte operano in scala di grigi e possono sfruttare statistiche del primo ordine quali media, moda e mediana di una distribuzione di probabilità o statistiche di ordine superiore quali la varianza, la deviazione standard le matrici di co- occorrenza

4 La più semplice descrizione discreta della distribuzione dell intensità luminosa dei pixel all interno di una immagine è l istogramma. Esso viene utilizzato per ottenere una distribuzione discreta che descrive l andamento dell intera immagine. Tramite gli istogrammi è possibile analizzare eventuali variazioni di intensità dovute a crepe o macchie, utilizzando la statistica del primo ordine, oppure confrontare due istogrammi per rilevare difetti di carattere globale come le variazioni tonali [7]. Fig. 4: a) immagine originale. b) istogramma dell'immagine. c) evidenziazione della difettosità Un importate elemento per la classificazione della tessitura e ampiamente utilizzato per l analisi di materiale ceramico sono le matrici di co-occorrenza (GrayLevel Co-occurence Matrices). Tali matrici sono ottenute valutando le dipendenze spaziali di due livelli di grigio differenti in una immagine data una direzione di riferimento, come mostrato in Fig.6. Una volta calcolata la matrice di co-occorrenza, data una specifica direzione, statistiche del secondo ordine e di ordini superiori quali l entropia, l energia e la correlazione possono essere utilizzate per evidenziare eventuali difetti [9]. Pur essendo largamente utilizzate le matrici di co-occorrenza hanno il significativo problema di dipendere da direzioni specifiche che devono essere fornite a priori. Non esiste una direzione ottima in grado di rilevare ogni tipo di difettosità pertanto devono essere calcolate diverse matrici per ogni immagine analizzata. livarinen in [10] ha mostrato come sia possibile ottenere risultati comparabili in termini di rilevazioni dei difetti per materiale ceramico utilizzando come elemento discriminante il Local Binary Pattern (LBP) estremamente più semplice da calcolare e meno oneroso computazionalmente. Tale descrittore consiste in una matrice ottenuta facendo scorrere una finestra di dimensioni fisse sull immagine ed utilizzando il livello di grigio del pixel centrale come soglia all interno della finestra. Ad ogni centro viene quindi sostituito il numero di elementi della finestra risultanti dall operazione di sogliatura. Un esempio e mostrato in Fig. 5.

5 Fig. 5 Differenti pattern di tessitura di piastrelle evidenziati applicando l'operatore LBP

6 Fig. 6 A sinistra: immagini di riferimento con tessitura simile e relative matrici di co-occorrenza. A destra: immagine da confrontare con relativa matrice di co-occorrenza. Sotto: risultato del confronto dove si evidenzia come l immagine avente tessitura di tipo b risulta distinta dal cluster formato dalle immagini aventi tessitura di tipo a. 2.2 Metodi strutturali Negli approcci strutturali la tessitura viene analizzata utilizzando gli elementi primitivi che la compongono quali punti o linee e sfruttando le relazioni spaziali tra essi. Tali approcci per la loro semplicità sono stati i più utilizzati negli anni 80, ma l estrazione degli elementi primitivi risulta fortemente influenzata dal rumore di acquisizione e non particolarmente discriminante per l analisi delle tessiture più complesse. 2.3 Metodi basati su filtri La totalità delle tecniche di analisi della tessitura presenti in questa categoria sono basate sull applicazione di uno o più filtri all immagine della piastrella per evidenziare particolari aree di interesse. Tali tecniche a seconda del tipo di filtro applicato possono operare nel dominio delle frequenze, dello spazio o in entrambi. Tra i possibili filtri nel dominio dello spazio sono degni di nota i filtri per il calcolo del gradiente, degli edge di una immagine o di punti isolati come Canny, Sobel, Laplace e Deriche. Filtri basati su autovettori (eigenfilters) sono stati recentemente applicati all analisi della tessitura di materiale ceramico [11], tali

7 filtraggi, essendo basati sull autospazio indotto dagli autovettori di una immagine hanno l importante proprietà di fornire come immagini risultanti del filtraggio una serie di immagini ortogonali tra loro. Per quanto concerne i filtri nel dominio delle frequenze sicuramente la trasformazione più utilizzata nell analisi della tessitura è la trasformata di Fourier [12]. L immagine della superficie da analizzare viene trasformata nel dominio delle frequenze e successivamente opportuni filtraggi sono applicati per evidenziare irregolarità nella tessitura. Tali tecniche basate sulla trasformata di Fourier sono efficaci soltanto nel caso di tessiture che godono di un certo grado di periodicità ma non sono efficaci nel caso di tessiture casuali. Fig. 7 Risposta Reale e Immaginaria ai filtri di Gabor di due piastrelle aventi tessiture differenti Per quanto concerne le trasformate nel dominio congiunto dello spazio e delle frequenze le più utilizzate sono la trasformata di Gabor Fig. 7, che consiste nell applicare la trasformata di Fourier su finestre spaziali dell immagine di tipo Gaussiano, e la trasformata wavelet[14]. Applicate tali trasformazioni un approccio consueto consiste nell analizzare l energia dell immagine e in particolare individuare zone aventi energia differente rispetto a quella dell immagine nel suo complesso come mostrato in Fig. 8.

8 Fig. 8 Analisi dell'energia di una immagine per l'individuazione di una crepa utilizzando la trasformata wavelet. I picchi nel grafico tridimensionale dell'energia evidenziano la presenza di un difetto che interrompe una tessitura uniforme. 2.4 Metodi basati su modelli I metodi basati su modelli consistono nell utilizzo di modelli matematici parametrici per l analisi della tessitura quali i frattali, i modelli autoregressivi[16], random fields[17] e più recentemente su modelli basati su elementi di tessitura definiti texem(texture exemplars)[21]. Tali approcci particolarmente complessi sono molto interessanti anche se computazionalmente molto onerosi da adottare per un controllo in linea ma potranno essere di interesse per i sistemi con processori avanzati delle prossime generazioni. 2.5 Studi comparativi per l analisi di difetti locali su materiale ceramico Per l analisi di materiale ceramico la scelta dell approccio più conveniente è subordinata a numerosi fattori quali il tipo di superficie da analizzare, la potenza di calcolo e il tempo a disposizione per compiere le analisi, il sistema di acquisizione e la risoluzione delle immagini stesse. Numerosi studi comparativi sono stati proposti per individuare comunque, a parità di questi fattori, le tecniche più opportune per la rilevazione di anomalie locali nella tessitura. In particolare in [18] viene presentato un interessante confronto tra tre differenti metodi statistici per l analisi della tessitura (LBP, istogrammi e matrici di cooccorrenza) e cinque differenti filtraggi tra cui Gabor e le wavelet con la conclusione che, per

9 l evidenziazione di difetti locali, la tecnica più efficace risulta il filtraggio di Gabor che fornisce una buona accuratezza anche su superfici significativamente differenti tra loro. Recentemente molti sforzi sono stati profusi per sfruttare le relazioni di vicinanza di pixel dell immagine anche nell individuazione delle difettosità. In particolare metodi come i modelli texem e i Markov Random Fields(comunemente usati per la segmentazione di immagini) sono stati applicati con successo anche alla rilevazione di difetti nella tessitura. 3. Deviazioni Globali Durante il processo ceramico l analisi delle proprietà cromatiche della tessitura sono importanti per mantenere la tonalità il più uniforme possibile e ridurre le imperfezioni del prodotto finito. Il controllo della tonalità consiste nel verificare la consistenza cromatica tra i prodotti in modo che non si percepiscano significative variazioni tra una superficie e un'altra. Ogni immagine a colori consiste di più canali a seconda dello spazio colore impiegato. Tali canali possono essere analizzati separatamente con le stesse tecniche utilizzate per l individuazione di difetti in scala di grigio oppure analizzati nel complesso per valutare globalmente la tonalità della piastrella. In [19] per l analisi tonale viene utilizzata la trasformata wavelet nello spazio RGB e comuni tecniche di clustering come il K-means vengono utilizzate per raggruppare elementi aventi energia simile ottenendo così gruppi cromaticamente omogenei. Un altro approccio diffuso consiste nell utilizzo di istogrammi multidimensionali. Tali approcci variano a seconda dello spazio colore utilizzato. Nel caso dello spazio RGB tali istogrammi sono quattro-dimensionali e possono essere ottenuti direttamente dalle immagini, come nel caso di immagini a scala di grigio e confrontati utilizzando metriche quali la distanza di Mahalanobis o l intersezione tra istogrammi. Il confronto diretto tra istogrammi seppur semplice si è rivelato efficace per individuare variazioni di tonalità significative rispetto a un campione di riferimento [7]. L utilizzo di istogrammi in opportuni spazi colore, ad esempio lo spazio YCbCr, può essere adottato anche per rilevare difetti cromatici di tipo locale utilizzando gli istogrammi su ciascun canale per clusterizzare le zone aventi proprietà cromatiche comuni e sfruttare tale suddivisione per classificare elementi difettati come mostrato in Fig. 9.

10 Fig. 9 Esempio di rilevazione di difetti cromatici locali nello spazio YCbCr mediante clustering e classificazione La scelta dello spazio colore è importante per l individuazione delle variazioni tonali. Spazi colore opponenti sono preferibili a spazi colore con canali correlati come l RGB. In [20] numerosi spazi colore sono stati confrontati per l analisi della tessitura di diversi materiali tra cui materiali ceramici. Nel caso di materiali ceramici i migliori risultati sono stati ottenuti con lo spazio CIELab. 4. Tecniche di pattern recognition Come detto le tecniche di classificazione e clustering che possono essere impiegate sono molteplici e dipendono dallo spazio delle feature visuali impiegate, dalla dimensionalità dello spazio e dalla linearità di divisione dello spazio. Quando la classificazione ha lo scopo di riconoscere oggetti di modelli diversi e ben riconoscibili classificatori Bayesiani o a Maximum Likelihood(ML) possono essere efficacemente impiegati anche se spesso si cerca di impiegare classificatori non lineari. Un possibile esempio sono le Support Vector Machine (SVM) o le reti neurali[1]. In caso di analisi di anomalie invece si impiegano tecniche di classificazione non supervisionata o clustering, La tecnica più diffusa è il K-means e la sua variante fuzzy (Fuzzy K-means) o tecniche derivate per dividere lo spazio delle feature in gruppi a omogenea similarità. Ad esempio in Fig. 9 una piastrella texturata contiene in forma casuale due tonalità di colori predominanti che vengono clusterizzati in due gruppi sulla base dell istogramma bidimensionale nello spazio YCbCr (considerando solo le componenti Cb Cr di crominanza) di cui si vede il modello in basso. Un altro campione dello stesso tipo dovrebbe prevedere un andamento simile dell istogramma sebbene localmente il colore dei singoli pixel risulti differente. Nel caso presentato in Fig. 9 la presenza di gruppi di pixel di colore dissimile ad ogni cluster ottenuto dal campione di riferimento è utilizzata per rilevare una possibile anomalia della tessitura. Numerose tecniche di pattern recognition possono essere utilizzate per l analisi delle tessiture di materiale ceramico, molte delle quali possono essere ottimizzate per un elaborazione in tempo reale e quindi applicate in modo proficuo in contesti produttivi.

11 5. Conclusioni: Quest articolo ha come obiettivo soltanto porre l accento su un vasto panorama di tecniche di pattern recognition e di operatori di visione artificiale che sono potenzialmente molto efficaci nell ambito dell ispezione visiva ceramica. Ovviamente queste tecniche prima di poter essere stabilmente impiegati in sistemi in linea devono essere valutate e testate su numerosi casi di studio reali. Fortunatamente si stanno sviluppando diverse librerie statistiche e di visione artificiale che possono essere impiegate in fase di valutazione, tra esse ricordiamo numerose librerie per l ambiente Matlab estremamente utili in fase di valutazione del progetto non essendo computazionalmente ottimizzate. Altre librerie software invece come le open source Computer Vision library (opencv) o librerie commerciali come le IPP dell Intel, scritte in C o C++ possono essere direttamente impiegate per lo sviluppo di sistemi di visione automatizzate. Per questo il laboratorio ImageLab del Dipartimento di Ingegneria dell Informazione dell Università degli studi di Modena e Reggio Emilia da più di dieci anni sta sviluppando librerie ed esperienze sia nell ambito dell ispezione visiva 2D e 3D che di molte altre applicazioni di visione artificiale quali la videosorveglianza e l analisi di dati multimediali. I ricercatori dell ImageLab fanno parte dell associazione italiana per la pattern recognition GIRPR, capitolo italiano del raggruppamento internazionale IAPR. Bibliografia: [1] R.Haralick, K. Shanmugam, L.Dinstein Textural features for image classification, IEEE Trans on System Man and Cybernetics Vol [2] R.Cucchiara, F.Filicori The vector gradient Hough transform, IEEE Trans. On Pattern analysis and Machine Intelligence No. 7, July 1998 [3] C. Boukovales, J.Kittler, M.Petrou Color grading of randomly textured ceramic tiles using color histograms, IEEE Trans on Industrial Electronics Vol [4] Raghu, P.P.; Yegnanarayana, B. Supervised texture classification using a probabilistic neural network and constraint satisfaction model, IEEE Trans. On Neural Networks Vol. 9, No. 3, 1998 [5] Richard O. Duda, Peter E. Hart and David G. Stork Pattern Classification, Wiley-Interscience Ed. [7] C. Boukouvalas, J. Kittler, R. Marik, and M. Petrou. Color grading of randomly textured ceramic tiles using color histograms. IEEE Transactions on Industry Electronics, 46(1): , [9] L. Siew, R. Hodgson, and E. Wood. Texture measures for carpet wear assessment. IEEE Transactions on Pattern Analysis and Machine Intelligence, 10:92 105, [10] J. Iivarinen. Surface defect detection with histogram-based texture features. In SPIE Intelligent Robots and Computer Vision XIX: Algorithms, Techniques, and Active Vision, volume 4197, pages , [11] A. Monadjemi, M. Mirmehdi, and B. Thomas. Restructured eigenfilter matching for novelty detection in random textures. In British Machine Vision Conference, pages , [12] D. Tsai and T. Huang. Automated surface inspection for statistical textures. Image and Vision Computing, 21: , 2003.

12 [14] F. Truchetet and O. Laligant. A review on industrial applications of wavelet and multiresolution based signal-image processing. Journal Electronic Imaging, [16] J. Mao and A. Jain. Texture classification and segmentation using multiresolution simultaneous autoregressive models. Pattern Recognition, 25(2): , [17] N. Jojic, B. Frey, and A. Kannan. Epitomic analysis of appearance and shape. In IEEE International Conference on Computer Vision, pages 34 42, 2003 [18] A. Monadjemi. Towards Efficient Texture Classification and Abnormality Detection. PhD thesis, University of Bristol, UK, [19] F. Lumbreras, J. Serrat, R. Baldrich, M. Vanrell, and J. Villanueva. Color texture recognition through multiresolution features. In International Conference on Quality Control by Artificial Vision, volume 1, pages , [20] Maneesha Singh, Markos Markou, Sameer Singh, "Colour Image Texture Analysis: Dependence on Colour Spaces," icpr, p , [21] X. Xie and M. Mirmehdi. TEXEM: Texture exemplars for defect detection on random textured surfaces. IEEE Transactions on Pattern Analysis and Machine Intelligence, 29(8): , 2007.

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