Fondi sanitari di territorio: un modello di rete mutualistico e per tutti.

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1 Fondi sanitari di territorio: un modello di rete mutualistico e per tutti. Il sociale organizzato. Esperienze organizzative nel sociale tra Pubblico, Privato e Terzo Settore Introduzione Breve excursus storico sull origine del mutualismo italiano CesarePozzo: da mutua di categoria a fondo sanitario aperto Assistenza sanitaria integrativa del servizio sanitario nazionale I fondi sanitari integrativi: criticità ed opportunità Contatti

2 Introduzione La Società nazionale di mutuo soccorso Cesare Pozzo, con i suoi soci e con l esperienza accumulata in oltre 135 anni di storia, è la più grande tra le associazioni italiane che operano nel campo della mutualità integrativa sanitaria. Comprendendo anche i familiari dei soci il Sodalizio assiste complessivamente oltre persone in tutta Italia. CesarePozzo costituisce un esempio di longevità e di adattamento alle diverse condizioni politiche, economiche e sociali che si sono susseguite nei suoi 135 anni di vita. Breve excursus storico sull origine del mutualismo italiano Le Mutue sono nate in Italia nella seconda metà dell 800, più precisamente la prima Società di Mutuo Soccorso nacque a Pinerolo nel 1848 dopo la promulgazione da parte di Carlo Alberto di Savoia dello Statuto Albertino che prevedeva la libertà di associazione e che resterà in vigore fino all approvazione della nostra attuale costituzione. La loro creazione e diffusione su tutto il territorio nazionale è stata la risposta ai bisogni delle famiglie, in un momento storico in cui lo Stato non garantiva alcuna forma di tutela sociale; esse sono di categoria, di azienda, cittadine. Queste Società assumevano il nome di Società Operaie di Mutuo Soccorso e Istruzione (SOMSI): esse intervenivano con sussidi in caso di malattia dei Soci, in caso di infortuni, in caso di decesso e spesso organizzavano vere e proprie scuole primarie. La Macchinisti e Fuochisti erogava i sussidi in caso di morte del socio, ma anche di malattia, intervenendo con un contributo di 3 lire giornaliere. La legislazione sociale in Italia tarderà a venire (in Germania Bismark approvò le prime leggi negli anni 80): la legge istitutiva della Cassa contro gli infortuni sul lavoro è del 1883 ma diventerà obbligatoria per i lavoratori dell industria solo nel 1898 e per i lavoratori dell agricoltura nel E del 1907 l approvazione del Testo Unico delle leggi sanitarie che imponeva ai Comuni l onere di attendere alle cure ed ai medicinali per i cittadini più poveri, ma la legge fu largamente disattesa a causa delle difficoltà degli Enti locali di allora. Il fenomeno fu dunque molto diffuso e dal notevole seguito popolare; al 31 dicembre 1924 infatti si contavano in Italia mutue con iscritti. Nel 1925 il regime fascista sciolse la federazione delle Società di Mutuo Soccorso ed avviò un processo teso a ricondurre tutte le associazioni e tutte le attività sociali sotto il controllo dello Stato. Molte, la cui attività era ritenuta in contrasto con i dettami del regime, vennero sciolte. Con la fine del fascismo e il ripristino della democrazia, si ebbe il ritorno alla legalità dei partiti e le stesse associazioni mutualistiche riconquistarono la propria autonomia. Nel nuovo quadro istituzionale di tutele e di garanzie dei cittadini, riconosciute dalla Costituzione repubblicana del 1948, il mutualismo assunse però progressivamente una funzione residuale nella misura in cui vide assorbire le proprie originarie funzioni di assistenza dei soci da parte delle istituzioni statali, delle associazioni di Patronato e dello stesso movimento cooperativo. Nel 1945 si costituirono la Lega nazionale delle cooperative e mutue, e la Confederazione cooperativa italiana.

3 Nel dicembre 1947 venne varata la legge Basevi, contenente i provvedimenti a favore della cooperazione, che fissò i principi solidaristici e mutualistici cui dovevano ispirarsi le cooperative. La Costituzione inoltre aveva inserito all art.38 alcune norme tese a garantire istituzionalmente un sistema di sicurezza sociale, che, come sappiamo, sarebbe stato poi affidato in parte alle Regioni. Il movimento mutualistico delle origini, con le sue caratteristiche di soccorso soprattutto sanitario, era quindi schiacciato dagli sviluppi delle sue filiazioni e dall intervento dello Stato. E tuttavia sbagliato pensare che esso abbia esaurito le sue funzioni: ampie zone lasciate scoperte da altri settori consentono tuttora la sua esistenza, attraverso le prestazioni integrative di previdenza e assistenza e le attività di carattere culturale e solidaristico. CesarePozzo: da mutua di categoria a fondo sanitario aperto La mutua Macchinisti e fuochisti, nata 135 anni or sono per iniziativa appunto di macchinisti e fuochisti delle ferrovie dell Alta Italia, per i primi 100 anni è stata una Mutua di categoria. Si è poi aperta all adesione prima degli altri dipendenti delle ferrovie dello stato, successivamente, dal 1980, agli altri lavoratori dei trasporti con contestuale ampliamento delle assistenze anche ai famigliari dei Soci. Infine, da metà anni 90, è aperta a tutti i cittadini italiani e stranieri che risiedono e lavorano in Italia. Nata come soggetto volto a sostenere le famiglie contro le avversità della vita, ha avuto la capacità di adeguare le prestazioni offerte ai Soci alle esigenze ed alle condizioni che la Società, ormai profondamente modificata, richiede: diffusa su tutto il territorio nazionale, raccoglie in questo momento l adesione di famiglie. La Società nazionale di mutuo soccorso Cesare Pozzo, denominazione assunta contestualmente all apertura del Sodalizio a tutti i cittadini a metà anni 90, oggi si caratterizza prevalentemente come Fondo integrativo sanitario aperto. Ai Soci vengono erogati sussidi per integrare i costi sostenuti per visite mediche, accertamenti diagnostici, analisi cliniche, interventi chirurgici; nella forma di assistenza principale denominata Tutela Globale sono previsti anche sussidi di natura socio economica tesi a sostenere le famiglie in caso di prolungate malattie che coinvolgano il Capo famiglia, spesso l unica e principale fonte di reddito, in caso di riduzione dello stipendio e in caso di decesso o di perdita totale di capacità lavorativa a seguito di infortunio anche extra lavoro. I principi basilari della Società sono quelli propri del Mutualismo di fine 800: il rapporto che si stabilisce è di tipo associativo per cui il Socio ha il diritto/dovere di partecipare alla vita della Mutua attraverso la partecipazione diretta alle scelte e alla possibilità di essere eletto negli organismi dirigenti della società; non c è distinzione di sesso riguardo al costo delle quote associative; non c è selezione all ingresso; è applicato il principio della ripartizione del danno piuttosto che quello del trasferimento del rischio. In forza di questo assunto non può essere escluso dalla Società il Socio che dovesse, per ragioni di malattia anche grave, ricorrere con frequenza alle prestazioni previste dal regolamento. Nella sostanza non è applicabile alle Società di Mutuo Soccorso il diritto alla rescissione del contratto per aggravamento del tasso di rischio. Fedele dunque a questi principi e valori CesarePozzo eroga assistenza ai Soci secondo i bisogni e le necessità della Società di oggi.

4 Assistenza sanitaria integrativa del servizio sanitario nazionale I contratti collettivi di lavoro rinnovati in quest ultimo periodo prevedono a carico dei datori di lavoro la contribuzione a fondi integrativi sanitari; alcuni sono già attivi, altri sono in via di costituzione. La caratteristica di questi fondi è di essere chiusi, di consentire la partecipazione solo dei lavoratori dipendenti cui si applica il contratto, di non consentire la permanenza nel fondo a quei lavoratori che dovessero perdere il lavoro e ancor meno a chi va in pensione. La CesarePozzo, in conformità ai Decreti emanati dai Ministri della salute Turco e Sacconi, è iscritta all anagrafe dei Fondi e attualmente gestisce numerosi fondi contrattuali (a titolo di esempio Fincantieri, Coop Liguria, Emilceramica, Fondazione ATM Milano, Fondo Coop Itaca); tutti i lavoratori dipendenti di queste società hanno la possibilità di estendere la tutela anche ai famigliari, e di mantenere una forma di assistenza anche qualora dovessero per qualsiasi ragione uscire dal mondo del lavoro. La filosofia di fondo è dunque quella di un Modello di fondo sanitario integrativo aperto, strutturato per valorizzare in rete i diversi attori già presenti in un dato territorio con il fine di valorizzare competenze, risorse umane, risorse economiche locali. La strada che la Società sta percorrendo è quella verso la costituzione di un concreto fondo sanitario integrativo territoriale e ciò per: gestire i contributi associativi della popolazione direttamente nella propria Regione; valorizzare il territorio con sedi e operatori qualificati che operano nella Regione (CesarePozzo è in grado di farlo perché ha già sedi e sportelli, operatori dipendenti, soci in tutte le regioni); creare un Fondo per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro condizione lavorativa; coinvolgere le aziende, le parti sociali, i cittadini stessi per valorizzare il ruolo di ciascuno; la Salute non è una merce da gestire con un rapporto unidirezionale, ma un bene da valorizzare con il riconoscimento e la compartecipazione di tutti al progetto; strutturare un fondo sanitario adeguato alle esigenze della popolazione locale, in complementarietà con il servizio sanitario pubblico che, se valorizzato e rimborsato, può registrare maggiore scelta e quindi anche recuperare risorse dal consumo di sanità privata. I fondi sanitari integrativi: criticità ed opportunità I Fondi integrativi sanitari chiusi e/ contrattuali sono uno degli strumenti per sostenere il Servizio Sanitario Pubblico ma oltre alle potenzialità presentano almeno due criticità costitutive: Base degli assistiti Il Fondo è destinato a chi è inserito nel mercato del lavoro: non c è attenzione alle fasce deboli e ai lavoratori autonomi; Consumo di sanità Il sistema di trasferimento di un costo dall interessato ad un soggetto terzo (il Fondo) che si fa carico dell esborso favorisce il rischio di un consumo di sanità non responsabile, con aumento dei costi generali per tutti. Il fondo aperto, al contrario, se è sostenuto ed integrato con le politiche economiche di welfare territoriale promosse dalle istituzioni locali, può essere una risposta vera alle esigenze della comunità

5 Base degli assistiti Il fondi chiuso, nell ottica di divenire parte di un sistema di tutela sanitaria più complessivo, diciamo di comunità con Istituzioni, imprese, lavoratori e cittadinanza, è preceduto ed è seguito da un fondo aperto (non di categoria) a cui ogni cittadino può accedere senza soluzione di continuità: si potrebbe attivare così una forma di integrazione sanitaria di natura collettiva che interessi tutta la comunità. Responsabilizzazione nel consumo di sanità I contributi versati dagli iscritti nel Fondo sanitario chiuso e non utilizzati possono contribuire ad alimentare in parte un Fondo aperto collettivo, con cui garantire agli aderenti, tramite criteri di ripartizione, servizi socio-sanitari essenziali, come ad esempio l assistenza LTC, case di cura, etc. Il lavoratore iscritto al Fondo chiuso contribuisce ad un sistema di consumo sanitario virtuoso in relazione a politiche sanitarie attive sul territorio, adottando stili di vita più responsabili (prevenzione primaria), liberando così risorse per sostenere il nuovo fondo aperto di comunità. Il grande problema irrisolto di questa società è la mancanza di un rapporto solidaristico tra generazioni; chi ha conquistato tutele negli anni passati stenta oggi, pur in presenza di una grave crisi di sistema, a riconoscere gli stessi diritti alle generazioni più giovani oggettivamente senza tutele. Analogo discorso può essere fatto per le tutele sanitarie: i fondi chiusi tutelano chi, avendo un rapporto di lavoro e quindi un salario, non solo si presume che goda di un migliore stato di salute ma è anche in una condizione di maggior forza e garanzia; nessuna considerazione invece per chi pur in età da lavoro non ha un lavoro ed un salario, magari proprio per una malferma condizione di salute, e quindi non ha possibilità di accedere alle stesse cure, men che meno quando, più avanti negli anni non si è in condizione di lavorare. Contatti Società nazionale di mutuo soccorso Cesare Pozzo Via San Gregorio,

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