1. Premessa Riferimenti normativi Contenuti del Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegati del PSC 7
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- Simone Negri
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1 INDICE 1. Premessa 3 2. Riferimenti normativi 3 3. Contenuti del Piano di Sicurezza e Coordinamento 4 4. Allegati del PSC 7 pagina 2 di 7
2 1. Premessa Il Piano di Sicurezza e Coordinamento è redatto per evidenziare procedure organizzative tese ad elevare il livello di sicurezza durante la realizzazione dell opera oggetto d appalto. Gli appaltatori hanno la facoltà di proporre modifiche al Piano in base alle loro conoscenze, alle proprie metodologie operative ed alla propria organizzazione. Le modifiche o le integrazioni, devono in ogni modo garantire un livello di sicurezza equivalente o superiore a quello previsto dal piano. Sarà facoltà del Committente o Responsabile dei Lavori, del Coordinatore per la Progettazione e del Coordinatore per l Esecuzione accettare le modifiche o integrazioni proposte e procedere all aggiornamento del Piano. Il Piano verrà aggiornato in fase di esecuzione dal Coordinatore per l Esecuzione, ogni qualvolta si modifichino le situazioni previste o subentrino nuovi fattori. In qualsiasi caso è fatto salvo l obbligo degli appaltatori al rispetto di tutte le norme, i regolamenti e le prescrizioni previste dalle vigenti norme in materia di sicurezza del lavoro, anche se non espressamente richiamate nel Piano o in contrasto con errate indicazioni riportate negli elaborati di progetto e nelle disposizioni impartite dai Progettisti, dal Direttore Lavori e dai Coordinatori per la Sicurezza in fase di progetto e di esecuzione. 2. Riferimenti normativi D. Lgs. 3 agosto 2009, n. 106 Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro D. Lgs. 163/2006 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE; D.P.R. 554/1999 Regolamento di attuazione della L.109/94 ; L.123/2007 Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia ; D. Lgs. n.81/2008 (Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro) D.P.R. 222/2003 Regolamento sui contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili (novellato nell art. 131 del D. Lgs. 163/2006), Allegato XV al D. Lgs. n. 81/2008; D.M. 145/2000 Regolamento recante il capitolato generale d'appalto dei lavori pubblici ; Determina dell Autorità di Vigilanza sui lavori pubblici n.4 del ; Schema di regolamento di esecuzione e attuazione del D.Lgs.163/2006 approvato dal Consiglio dei Ministri il 21/12/2007; pagina 3 di 7
3 3. Contenuti del Piano di Sicurezza e Coordinamento Entità dell opera L entità dell opera viene esplicitata dai seguenti elementi: Indirizzo cantiere Opera Data presunta inizio lavori Durata presunta lavori Numero massimo presunto di lavoratori sul cantiere Numero massimo presunto di imprese e di lavoratori autonomi in cantiere Ammontare complessivo presunto dei lavori Figure Responsabili Individuazione delle figure Responsabili esplicitata con indicazione dei nominativi del Committente o se nominato Responsabile dei Lavori, Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione e, qualora già nominato, del Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione, Progettista e Direttore dei Lavori. Indicazione, prima dell inizio dei lavori, dei nominativi dell Impresa Esecutrice, delle varie Imprese che entreranno in cantiere e dei Lavoratori Autonomi. Opere di progetto e contesto dell area di lavoro Opere in progetto e contesto area di lavoro, così suddiviso: Descrizione sintetica dell opera Descrizione del contesto dell area di cantiere (con allegato estratto mappa, estratto PGT, vista satellitare dell area di intervento e documentazione fotografica) Rappresentazione grafica dell intervento Valutazione dei rischi Individuazione dei rischi presenti internamente all area di cantiere; trasmessi dal can- tiere verso l esterno, provenienti dall esterno verso l area di cantiere e rischi interferenze tra fasi lavorative pagina 4 di 7
4 Organizzazione del cantiere Layout di cantiere: verrà illustrato attraverso uno layout di cantiere la disposizione dello stesso sull area di lavoro, pertanto si identificheranno le aree di deposito materiali, le aree di installazione baraccamenti e tutto quanto concerne alla realizzazione del cantiere stesso Recinzioni e delimitazioni da utilizzare Accesso al cantiere con annessa documentazione fotografica Viabilità e segnalazioni interne in cui si considerano le eventuali interferenze presenti nell area in riferimenti ai mezzi più opportuni da impiegare per l esecuzione dell opera e tutto quanto necessario alla viabilità interna al cantiere Servizi logistico-assistenziali di cantiere: ufficio, spogliatoi, baracca per deposito attrezzature, servizi igienici Aree di deposito materiale e magazzino: individuazione dell area di stoccaggio dei materiali Postazioni fisse di lavoro se necessarie Impianti di cantiere: tipologia dei vari impianti necessari alla realizzazione di un cantiere (elettrico, messa a terra, idrico, fognario, illuminazione) Segnaletica di sicurezza: cartelli di cantiere, segnaletica stradale, barriere per delimitazioni, segnaletica verbale e gestuale Fasi lavorative Analisi e valutazione dei rischi delle fasi lavorative: per ciascuna fase lavorativa ven- gono riportati i rispettivi rischi presenti e le misure di sicurezza da adottare Gestione delle emergenze Piano delle Emergenze utilizzato per illustrare come l impresa appaltatrice, in accordo con le imprese subappaltatrici presenti a vario titolo in cantiere, dovrà organizzarsi (mezzi, uomini, procedure), per fare fronte, in modo efficace e tempestivo, alle emergenze che, per diversi motivi avessero a verificarsi nel corso dell esecuzione dei lavori e in particolare: emergenza infortunio, emergenza incendio, evacuazione del cantiere. Si indica tramite planimetria o documentazione fotografica, il punto di raccolta in caso di incendio e, attraverso una cartina stradale, si individua il percorso più veloce per raggiungere il più vicino pronto soccorso nel caso di infortunio. pagina 5 di 7
5 Uso di apprestamenti Misure di coordinamento da parte dell impresa appaltatrice atte a pianificare le lavorazioni e predisporre gli apprestamenti, le attrezzature, le infrastrutture ed i mezzi ed servizi di protezione collettiva affinché le ditte che concorrono alla realizzazione dell opera ne possano usufruire DPI Indicazioni in merito all utilizzo dei dispositivi di protezione individuali da usare in can- tiere in relazione ad ogni fase di lavoro Rumore Calcolo livello esposizione personale facendo riferimento ai tempi di esposizione e ai livelli di rumore standard individuati da studi e misurazioni la cui validità è riconosciuta dalla commissione prevenzione infortuni. I dati per gruppo omogeneo sono tratte dal volume: Ricerca sulla valutazione del rischio derivante dall esposizione a rumore durante il lavoro nelle attività edili realizzata dal Comitato Paritetico Territoriale Prevenzione Infortuni di Torino e Provincia. Azioni per il coordinamento dei lavori Indicazioni per Impresa Appaltatrice, Imprese Esecutrici e Lavoratori Autonomi: Modalità di gestione del PSC e del POS Azioni di coordinamento in fase di esecuzione dei lavori da parte del CSE Consultazione del RLS/RLST e informazioni dei lavoratori Visitatori in cantiere: Provvedimento a carico dei trasgressori pagina 6 di 7
6 4. Allegati del PSC Come prescritto gli allegati al Piano di Coordinamento e sicurezza sono i seguenti: Cronoprogramma dei lavori che individua sulla base della durata prevista delle lavorazioni l entità presunta del can- tiere espressa in uomini/giorno la relativa analisi delle interferenze Stima dei costi della sicurezza Volta ad individuare i costi complessivi della sicurezza, che debbono essere preventivamente quantificati già nella fase progettuale, evidenziati in modo distinto nei bandi di gara (cfr. art. 31 della legge 109/94 e s.m.) ed esclusi dal ribasso. L art. 12 del D.lgs. 494/96 e l art. 41 del D.P.R. 554/99 hanno indicato la stima dei costi della sicurezza come uno degli elementi essenziali del piano di sicurezza e coordinamento. Sono oggetto di stima nel PSC solo i costi della sicurezza espressamente elencati nell art. 7 comma 1 del D.P.R. 222/2003 e riferibili alle specifiche esigenze del singolo cantiere (costi della sicurezza contrattuali nel senso sopra indicato); la stima deve essere congrua, analitica per voci singole, a corpo o a misura, riferita ad elenchi prezzi standard o specializzati, oppure basata su prezziari o listini ufficiali vigenti nell'area interessata, o sull'elenco prezzi delle misure di sicurezza del committente; nel caso in cui un elenco prezzi non sia applicabile o non disponibile, si farà riferimento ad analisi costi complete e desunte da indagini di mercato. Fascicolo dell opera Con riferimento all'articolo 91 e all'allegato XVI del D.Lgs. 81/2008 verrà predisposto il Fascicolo dell opera con l obiettivo di definire tutte le informazioni in grado di facilitare l'attività di tutela della sicurezza e della salute del personale incaricato, durante l esercizio dell opera, dell esecuzione di tutti quei lavori necessari (e prevedibili), per la futura gestione (manutenzione compresa) dell'opera eseguita. Nella compilazione del fascicolo si terrà comunque conto: delle specifiche norme di buona tecnica dell allegato II al documento U.E. 26/5/93 Il Fascicolo sarà predisposto con un'attenta analisi dei rischi effettuata dal Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione, al fine di individuare le scelte prevenzionali in grado di diminuire gli stessi rischi alla fonte. Quest'approccio comporterà l'integrazione nell'opera di tutti quei sistemi ed accorgimenti in grado prevenire o minimizzare i rischi durante i lavori successivi che si svolgeranno sull'opera stessa facilitando, nel contempo, durante la fase di esecuzione, i lavori delle imprese incaricate della sua realizzazione. pagina 7 di 7
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