RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE E SULLA SOSTENIBILITÀ DELL'AREA FIORENTINA 6 CLIMA E SALUTE

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1 RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE E SULLA SOSTENIBILITÀ DELL'AREA FIORENTINA 6 CLIMA E SALUTE

2 RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE E SULLA SOSTENIBILITÀ DELL'AREA FIORENTINA 6.1 IL CLIMA IN TOSCANA E A FIRENZE A cura di : CNR Ibimet Ramona Magno e Luciano Massetti Indicatori selezionati DPSIR Criticità Tendenza nel tempo Indice di Aridità - Toscana P Temperatura media annuale - Firenze P Precipitazioni cumulate e giorni di pioggia - Firenze P Legenda Criticità Tendenza nel tempo situazione positiva o superiore alla media Migliora criticità moderata o inferiore alla media o situazione incerta criticità elevata o superiore alla tendenza non evidente (stabile, oscillante) media o situazione negativa Peggiora necessita di ulteriori indagini non valutabile per assenza serie storiche Fonte dei Dati ed Informazioni disponibili Istituto di Biometeorologia IBIMET CNR Osservatorio Ximeniano

3 RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE E SULLA SOSTENIBILITÀ DELL'AREA FIORENTINA Introduzione: i cambiamenti climatici Il IV Rapporto, pubblicato nel 2007 (IPCC - WG1, 2007), basato sulle valutazioni dei Rapporti precedenti, fornisce nuovi risultati nella comprensione dei processi e dati più completi ottenuti negli ultimi anni: L uso di combustibili fossili, cambiamenti di uso del suolo ed attività agricola, viene indicata, con un alto grado di confidenza, come la principale causa dell incremento della concentrazione di gas serra in atmosfera e quindi del riscaldamento globale, che dal 1906 al 2005 ha subito un aumento di +0.7 C. Gli scenari climatici generati dai modelli di simulazione stimano per il periodo un aumento medio della temperatura che nell ipotesi di uno sviluppo consapevole e sostenibile della nostra società potrà essere contenuto sui 2 C per seco lo. Le regioni più settentrionali e quelle tropicali umide saranno interessate da un acuirsi delle precipitazioni e della disponibilità d acqua, dall aumento di alluvioni, mentre nelle regioni secche ed alle medie latitudini l acqua si ridurrà del 10-30% e le aree affette da siccità, sempre più frequenti e prolungate, si espanderanno.

4 Rapporto sullo Stato dell Ambiente e sulla Sostenibilità dell'area Fiorentina Aridità Definizione dell indicatore L aridità è una caratteristica permanente del clima, tipica di aree con scarse precipitazioni ed elevata evapotraspirazione ed è legata al concetto di bilancio idrico negativo permanente e si misura attraverso l indice di aridità Evidenze Riscontrate Se a livello annuale la Toscana non sembra essere affetta da aridità, il fenomeno si evidenzia nelle due stagioni Primavera ed Estate, dove le alte temperature e le ridotte precipitazioni creano un deficit idrico di diversa intensità in varie parti della regione. Nella stagione primaverile le aree sub-umido secche e semi-aride si concentrano lungo quasi tutta la fascia costiera, dal grossetano al pisano (fig. 1); in estate, invece il deficit idrico si estende anche nelle zone interne, fino ad arrivare ai piedi dell Appennino (fig. 2). Fig. 1 - Indice di Aridità primaverile dei periodi e (Progetto DESERTNET-Interreg IIIB MEDOCC). Fig. 2 - Indice di Aridità estiva dei periodi e (Progetto DESERTNET-Interreg IIIB MEDOCC).

5 Rapporto sullo Stato dell Ambiente e sulla Sostenibilità dell'area Fiorentina temperatura media annuale Definizione dell indicatore La temperatura media annuale dell aria è un indicatore complessivo della tendenza delle condizioni termiche di un luogo ed è misurata in C. Obiettivi Lo scopo principale di questo indicatore è quello di stimare l aumento della temperatura in città (effetto isola di calore o UHI) e individuare e stimare il contributo di fattori quali: la densità e l altezza degli edifici e la presenza ed estensione di aree verdi. Evidenze Riscontrate T C Temperatura Annuale Media 17 16, , , , , Anni Trend della temperatura media annuale a Firenze nel periodo Fonte dati: Osservatorio Ximeniano di Firenze. La linea di tendenza delle condizioni termiche, altamente significativa dal punto di vista statistico corrisponde ad un aumento di 4.5 C per secol o. La causa è particolarmente evidente se si considerano i valori registrati nei primi anni di questo millennio. Dal 2001 in poi la media annuale è stata sempre superiore alla media del : il 2003 è stato l anno più caldo con 16.7 C; ben cinque anni su sette h anno registrato temperature superiori a 16 C con una media complessiva del periodo superiore di quasi un grado rispetto al precedente trentennio, che era stato comunque già caratterizzato da un aumento delle temperature.

6 Rapporto sullo Stato dell Ambiente e sulla Sostenibilità dell'area Fiorentina Periodo Temperatura media ( C) Media Media Temperatura media annuale calcolati: per il periodo per ogni anno dal 2001 al 2007 per il periodo Fonte dati: Osservatorio Ximeniano di Firenze.

7 RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE E SULLA SOSTENIBILITÀ DELL'AREA FIORENTINA precipitazione cumulata annuale Definizione dell indicatore Le precipitazione cumulata annuale è la quantità di pioggia che cade complessivamente in un anno misurata in mm. In Meteorologia il giorno di pioggia è definito come il giorno in cui si ha una precipitazione pari o superiore ad un 1mm. Obiettivi Lo scopo principale di questo indicatore la tendenza all aumento o alla diminuzione della quantità di pioggia annuale. Il numero di giorni di pioggia ci permette di valutare quanto le precipitazioni siano distribuite nell arco dell anno o quanto siano concentrate in episodi isolati intensi. Evidenze Riscontrate La differenza tra precipitazioni in aree urbane e aree rurali limitrofe non è così chiara e netta, come per la temperatura a causa delle caratteristiche del fenomeno che, per sua natura, è caratterizzato da un alta variabilità spaziale. Analizzando i dati delle precipitazioni annuali del periodo si riscontra una leggera diminuzione del valore cumulato annuale anche se questa tendenza non risulta essere significativa da un punto di vista statistico. Analogamente il numero di giorni di pioggia annuale ha una leggerissima tendenza a diminuire (periodo ) ma questa diminuzione non risulta essere statisticamente significativa. Precipitazione cumulata mm Anni Precipitazione cumulata media annuale e trend a Firenze nel periodo Fonte dati: Osservatorio Ximeniano di Firenze.

8 RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE E LA SOSTENIBILITÀ DELL'AREA FIORENTINA 6.2 DATI SALUTE A cura di: ASL 10 Unità di epidemiologia: Alessandro Barchielli Indicatori selezionati DPSIR Criticità Tendenza nel tempo Speranza di vita S Tasso di primo ricovero S Mortalità generale e per le principali cause di morte S Legenda migliora Criticità tendenza non evidente (stabile, oscillante) peggiora non valutabile per assenza serie storiche Tendenza nel tempo situazione positiva o superiore alla media criticità moderata o inferiore alla media o situazione incerta criticità elevata o superiore alla media o situazione negativa necessita di ulteriori indagini Fonte dei Dati ed Informazioni disponibili Agenzia Regionale di Sanità Toscana

9 RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE E LA SOSTENIBILITÀ DELL'AREA FIORENTINA Speranza di vita Definizione dell indicatore Indica il numero medio di anni che una persona, appartenente ad una determinata popolazione, può aspettarsi di vivere a partire da una determinata età. Nel presente rapporto viene presentata sia la speranza di vita alla nascita che a 65 anni. L indice statistico viene calcolato a partire dai tassi di mortalità specifici per classi di età, in genere di intervallo annuale. E un indice che, in maniera sintetica, rispecchia lo stato sociale, ambientale e sanitario in cui vive una popolazione. Obiettivi Raggiungere una elevata speranza di vita alla nascita, indice di un buon stato di salute medio della popolazione, conservarla fino alle età avanzate ed aumentare progressivamente il valore dell indicatore nel tempo. Evidenze Riscontrate La speranza di vita alla nascita dell area fiorentina presenta in maniera largamente omogenea valori analoghi, o leggermente superiori, ai valori medi regionali. Questi valori si collocano tra i più elevati a livello italiano e nei confronti internazionali. Nonostante gli elevati livelli raggiunti prosegue anche e negli anni più recente il trend crescente sia alla nascita, che a 65 anni Gli indicatori sanitari vengono presentati disaggregati per le 4 Zone-distretto della Asl 10. Di queste, 2 comprendono la quasi totalità dei comuni cui si riferisce il Rapporto sullo stato dell ambiente e sulla sostenibilità. In particolare la Zona Firenze comprende il Comune di Firenze e la Zona Nord-Ovest i comuni di Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto F.no, Scandicci, Signa e Vaglia. Il Comune di Bagno a Ripoli fa parte della Zona Sud-Est.

10 RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE E LA SOSTENIBILITÀ DELL'AREA FIORENTINA Speranza di vita alla nascita (anni), periodo : Toscana, Asl 10 e Zone-distretto 84,0 84,6 84,7 84,1 84,3 84,0 79,3 79,6 79,9 78,7 79,5 78,6 FI Fi NO Fi SE MUG Asl 10 Toscana maschi femmine Grafico1 Speranza di vita alla nascita (anni), incremento tra i periodi e : Zone-distretto Firenze e Fiorentina Nord-Ovest nascita 65 anni Fi NO FI Fi NO 0,9 1,0 1,2 1,4 1,4 1,8 FI 1,1 1,9 maschi femmine Grafico 2

11 RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE E LA SOSTENIBILITÀ DELL'AREA FIORENTINA Tasso di Primo ricovero Definizione dell indicatore L indicatore è costituito dal rapporto tra il numero di persone, residenti in una specifica area territoriale, che hanno almeno 1 ricovero ospedaliero nell anno e la numerosità della popolazione residente nella stessa area. L indicatore, rispetto ai più classici tassi di ospedalizzazione, elimina dall analisi gli eventuali ricoveri ripetuti di uno stesso paziente. Tale misura in una ottica epidemiologica approssima il numero di soggetti affetti da patologie che per il loro trattamento richiedono il ricorso alle cure ospedaliere. Al fine di consentire i confronti, tra aree o periodi, non influenzati dalla diversa composizione per classi di età delle diverse popolazioni, i tassi sono stati standardizzati per età con il metodo diretto (standard: popolazione Toscana, anno 2000) Obiettivi Un basso tasso di ricorso alle cure ospedaliere, nel contesto di una disponibilità di strutture ospedaliere adeguate ai bisogni della popolazione, indica una minor frequenza nella popolazione di malattie che necessitano del trattamento in ospedale e/o la riduzione dei ricoveri impropri (ovvero per quadri morbosi e problemi di salute che possono essere adeguatamente trattati da servizi sanitari extra-ospedalieri). Evidenze Riscontrate I valori osservati nell area fiorentina sono simili ai valori medi regionali. E da segnalare comunque che, indipendentemente maggior presenza di anziani tra i residenti nella città, i tassi sono più elevati a Firenze. Questo può essere la conseguenza del fatto che i principali ospedali sono concentrati nella città o nelle sue immediate vicinanze e/o della struttura più debole della rete di supporto familiare (elevato numero dia anziani che vivono soli, minor dimensione dei nuclei familiari ecc.), con un conseguente ricorso all ospedale anche per motivi di carattere sociale. Negli ultimi anni si osserva una progressiva riduzione dei tassi di primo ricovero, anche in conseguenza delle specifiche azioni adottate per ridurre i ricoveri impropri.

12 RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE E LA SOSTENIBILITÀ DELL'AREA FIORENTINA Tasso di primo ricovero standardizzato per età (standard popolazione Toscana 2000), anno 2005: numero di pazienti con almeno 1 ricovero ospedaliero nell anno, ogni abitanti (maschi+femmine), Toscana, Asl 10 e Zone-distretto. 124,6 119,9 115,2 117,3 121,0 121,6 FI Fi NO Fi SE MUG Asl 10 Toscana Grafico 1 Tasso di primo ricovero standardizzato per età (standard popolazione Toscana 2000), trend : numero di pazienti con almeno 1 ricovero ospedaliero nell anno, ogni abitanti (maschi+femmine), Zone-distretto Firenze e Fiorentina Nord-Ovest. 160,0 140,0 120,0 100, FI Fi NO Grafico 2

13 RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE E LA SOSTENIBILITÀ DELL'AREA FIORENTINA Mortalità generale e per le principali cause di morte Definizione dell indicatore L indicatore è costituito dal rapporto tra il numero di persone, residenti in una specifica area territoriale, decedute e la numerosità della popolazione residente nella stessa area. Nel presente rapporto viene presentata sia la mortalità generale che quella per alcune rilevanti cause di morte. Al fine di consentire i confronti, tra aree o periodi, non influenzati dalla diversa composizione per classi di età delle diverse popolazioni, i tassi sono stati standardizzati per età con il metodo diretto (standard: popolazione Toscana, anno 2000). I tassi di mortalità rappresentano uno degli indicatori più utilizzati, e più disponibili, per valutare lo stato di salute di una popolazione. La mortalità generale (o per tutte le cause) rappresenta un indice sintetico dello stato di salute della popolazione, mente quella per specifiche patologie o cause di morte rappresenta un indicatore della frequenza di specifiche malattie nella popolazione. Va comunque segnalato che la sempre maggior disponibilità di terapie efficaci contro malattie un tempo a sicura prognosi infausta (in particolare in campo oncologico e cardiovascolare) rende la mortalità un indicatore meno sensibile per valutare la frequenza di alcune importanti forme morbose. Obiettivi Ridurre progressivamente i tassi di mortalità generale e per specifiche patologie, in particolare quando si verificano in età giovanili e medi della vita, per patologie per cui esistono trattamenti efficaci e per cause di morte comunque prevenibili. Evidenze Riscontrate I tassi di mortalità generale presentano nell area fiorentina valori inferiori ai valori medi regionali, in particolare nei maschi. Nei maschi, il trend temporale mostra una chiara riduzione tra i residenti a Firenze, mentre l andamento è meno definito tra i residenti nella Zona Nord-Ovest. Nelle femmine l andamento temporale è sostanzialmente stazionario. I tassi di mortalità per le specifiche cause di morte esaminate mostra, rispetto al dato medio regionale, valori significativamente più bassi per l insieme delle malattie del sistema circolatorio e per le sue principali forme (cardiopatia ischemica e malattie cerebrovascolari). Sono invece da segnalare alcuni eccessi di mortalità tra le donne, in particolare per tumore del polmone e per malattie respiratorie.

14 RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE E LA SOSTENIBILITÀ DELL'AREA FIORENTINA Grafico , , , , , ,6 862,0 868,3 854,3 880,6 860,0 876,4 FI Fi NO Fi SE MUG Asl 10 Toscana Maschi Femmine Tasso di mortalità per tutte le cause standardizzato per età (standard popolazione Toscana 2000; per abitanti), periodo : Toscana, Asl 10 e Zone-distretto Grafico , ,0 900,0 600, FI, maschi Fi NO, maschi FI, femmine Fi NO, femmine Tasso di mortalità per tutte le cause standardizzato per età (standard popolazione Toscana 2000, per abitanti) : Zone-distretto Firenze e Fiorentina Nord-Ovest.

15 RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE E LA SOSTENIBILITÀ DELL'AREA FIORENTINA Tasso di mortalità per alcune cause di morte standardizzato per età (standard popolazione Toscana 2000, per abitanti), periodo : Toscana, Asl 10 e Zone-distretto. CAUSA DI MORTE MASCHI FEMMINE TUMORI Firenze 437,35 244,00 Fiorentina Nord-Ovest 429,32 226,68 Fiorentina Sud-Est 420,20 212,00 Mugello 423,65 239,53 USL 10 - Firenze 431,19 232,82 TOSCANA 451,22 232,17 TUMORE DEL POLMONE Firenze 120,02 36,32 Fiorentina Nord-Ovest 113,82 20,36 Fiorentina Sud-Est 99,70 18,98 Mugello 108,07 31,13 USL 10 - Firenze 113,59 28,93 TOSCANA 119,07 23,78 MALATTIE SISTEMA CIRCOLATORIO Firenze 491,61 335,25 Fiorentina Nord-Ovest 464,53 344,44 Fiorentina Sud-Est 490,29 364,76 Mugello 556,64 373,25 USL 10 - Firenze 489,56 344,45 TOSCANA 537,11 387,36 CARDIOPATIA ISCHEMICA Firenze 174,34 87,69 Fiorentina Nord-Ovest 170,71 85,15 Fiorentina Sud-Est 170,89 96,77 Mugello 168,78 73,00 USL 10 - Firenze TOSCANA MALATTIE CEREBROVASCOLARI Firenze 116,19 94,03 Fiorentina Nord-Ovest 121,50 103,69 Fiorentina Sud-Est 119,54 111,92 Mugello 147,82 121,51 USL 10 - Firenze 120,57 100,90 TOSCANA 152,47 130,72 MALATTIE RESPIRATORIE Firenze 124,46 66,92 Fiorentina Nord-Ovest 116,99 73,98 Fiorentina Sud-Est 125,97 57,97 Mugello 110,20 67,03 USL 10 - Firenze 121,82 66,80 TOSCANA 122,21 52,20

16 RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE E LA SOSTENIBILITÀ DELL'AREA FIORENTINA CAUSE ACCIDENTALI E VIOLENTE Firenze 53,68 35,80 Fiorentina Nord-Ovest 60,86 43,87 Fiorentina Sud-Est 54,87 25,91 Mugello 65,98 34,81 USL 10 - Firenze 56,30 35,50 TOSCANA 61,89 30,81 Nota: in verde i valori significativamente inferiori alla media regionale, in rosso quelli significativamente superiori

17 RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE E SULLA SOSTENIBILITÀ DELL'AREA FIORENTINA 6.3 RELAZIONI TRA VARIABILI METEOROLOGICHE E SALUTE DELLA POPOLAZIONE A cura di: CIBIC Martina Petralli INDICATORI SELEZIONATI DPSIR CRITICITÀ TENDENZA NEL TEMPO Giorni caldi P Giorni freddi P Legenda Criticità situazione positiva o superiore Tendenza nel tempo alla media Migliora criticità moderata o inferiore alla tendenza non evidente media o situazione incerta (stabile, oscillante) criticità elevata o superiore alla media o situazione negativa Peggiora necessita di ulteriori indagini non valutabile per assenza serie storiche FONTE DEI DATI ED INFORMAZIONI DISPONIBILI CIBIC Centro Interdipartimentale di Bioclimatologia dell Università degli Studi di Firenze

18 RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE E SULLA SOSTENIBILITÀ DELL'AREA FIORENTINA DEFINIZIONE DELL INDICATORETORE L indicatore relativo al numero di giorni caldi e numero di giorni freddi fa parte degli indicatori dati climatici recentemente introdotto nella lista degli indicatori per la sostenibilità. In base a studi condotti nell ambito della biometeorologia umana, il giorno caldo è stato definito, nell ambito del Progetto MeteoSalute portato avanti dal Centro Interdipartimentale di Bioclimatologia e finanziato dal Servizio Sanitario della Regione Toscana, come quel giorno caratterizzato da temperatura massima percepita superiore a 34 C, da temperatura percepita media giornaliera superiore a 27 C e dalla presenza di disagio notturno, cioè con temperatura percepita alle ore 22:00 superiore a 27 C. Allo stesso modo, un giorno freddo è stato definito come quel giorno caratterizzato da temperatura percepita massima inferiore a 5 C e temperatura minima percepita inferiore a -5 C. Tale indicatore consente di quantificare nel periodo invernale ed in quello estivo, il numero di giorni critici dal punto di vista biometeorologico per la salute umana. OBIETTIVI Lo scopo principale di questo indicatore è quello di conoscere l andamento del numero di giorni caldi e freddi nel territorio dell Area Fiorentina per valutare i possibili effetti sulla popolazione residente. EVIDENZE RISCONTRATE Negli ultimi anni, a seguito del fenomeno del cambiamento climatico (Climate Change) e del riscaldamento globale (Global Warming), sta diventando sempre più evidente l effetto delle variabili meteorologiche sulla salute umana. A livello nazionale, il Centro Interdipartimentale di Bioclimatologia dell Università degli Studi di Firenze (CIBIC) e l Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ibimet) stanno portando avanti degli studi sulle relazioni tra variabili meteorologiche e salute umana. In particolare il CIBIC, tramite il Servizio Sanitario Regionale della Toscana, ha attivato per la prima volta in Italia, un sistema di previsione biometeorologica a 72 ore su tutto il territorio regionale volto ad individuare le condizioni meteorologiche avverse per la salute ( A livello regionale, sono stati fatti numerosi studi dai ricercatori del CIBIC e dell Ibimet sulle relazioni tra variabili meteorologiche e salute umana, sia sul periodo estivo che sul periodo invernale: per quanto riguarda il periodo invernale, sono state classificate le masse d aria per l area fiorentina analizzando i dati meteorologici dal 1998 al 2003, individuando 5 masse d aria invernali. Tali masse d aria sono state poi messe in relazione con i ricoveri per infarto del miocardio avvenuti a Firenze dal 1998 al Da questa prima analisi è emerso che il maggior numero di ricoveri per infarto miocardico si è verificato in corrispondenza della massa d aria anticiclonica continentale, cioè quella con temperature basse, cielo limpido, poca ventilazione e alti valori di pressione atmosferica, mentre la massa d aria durante la quale si è verificato il numero minore di infarti è quella mista, cioè quella con temperature miti e cielo coperto. Analizzando la sequenza giornaliera delle masse d aria, quella durante la quale si è verificato il maggior numero di infarti è il passaggio da un tipo di tempo freddo e soleggiato ad uno freddo e ventoso, mentre la sequenza durante le quale si è verificato il minor numero di infarti è il passaggio dalla massa d aria fredda e ventosa, alla massa d aria con copertura nuvolosa e temperature miti. Le malattie cardiovascolari, soprattutto l infarto del miocardio e l angina pectoris, sono tra le maggiori cause di morte ed è per questo che meritano un approfondimento, anche nello studio delle relazioni tra queste patologie e variabili meteorologiche. Per questo motivo, oltre allo studio delle masse d aria, sono state analizzate le relazioni tra ricoveri ospedalieri per infarto del miocardio e altre due variabili biometeorologiche, la temperatura media giornaliera e il numero di ore di disagio da freddo. Analizzando i dati relativi ai ricoveri per infarto del

19 RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE E SULLA SOSTENIBILITÀ DELL'AREA FIORENTINA miocardio nel periodo forniti dal Dipartimento Emergenze ed Accettazione dell Azienda Ospedaliera Careggi (Firenze), è emerso che le stagioni in cui è stato osservato il maggior numero di ricoveri sono l autunno e l inverno, mentre si ha un picco negativo in estate, e che tale patologia si verifica con una frequenza statisticamente maggiore negli uomini rispetto alle donne e nelle persone con età superiore ai 65 anni. Per quanto riguarda la relazione tra ricoveri per infarto del miocardio e temperatura media giornaliera, è emerso che a una diminuzione della temperatura media giornaliera di 10 C corrisponde un aumento del 19% dei ricoveri dei soggetti con età superiore ai 65 anni. Per quanto riguarda la relazione con i giorni con disagio, è stata fatta una classificazione dei giorni in base al numero di ore di disagio intenso. È stata trovata anche in questo caso una relazione significativa: nel periodo estivo, un aumento di due ore di disagio intenso da caldo aumentano il tasso di ricovero del 3% e nei giorni con almeno 9 ore di disagio intenso da caldo il tasso di ricovero ospedaliero è superiore al valore medio stagionale. Per quanto riguarda il periodo invernale, il tasso di ricovero aumenta del 6 % in conseguenza dell aumento di due ore di disagio intenso da freddo. Altri studi condotti sia su scala internazionale che proprio nella città di Firenze, confermano che le condizioni di disagio determinano delle variazioni anche sui ricoveri per asma bronchiale. Per quanto riguarda questi ultimi, le relazioni più importanti sono state trovate nel periodo estivo, nelle giornate caratterizzate da disagio da caldo moderato ed intenso. Durante il periodo estivo, il ricovero per asma bronchiale di soggetti aumenta nei giorni con almeno 7 ore di disagio moderato da caldo. Analizzando l impatto delle alte temperature nell area fiorentina nel periodo estivo, sono state prese in esame le relazioni con le chiamate al 118: i dati dell estate 2005 mostrano che all aumentare della temperatura minima, massima e media giornaliera tende ad aumentare il numero di chiamate al 118 e tale aumento è particolarmente rilevante nel caso dell aumento della temperatura minima. Le relazioni tra variabili meteorologiche e salute umana riguardano una molteplicità di patologie e di condizioni fisiologiche: uno studio condotto insieme all Azienda Ospedaliera Universitaria Senese Le Scotte evidenzia che la concentrazione dell ormone ipofisiario TSH (Thyroyd Stimulating Hormone) e dell ormone tiroideo T4 alla nascita dei bambini possa essere influenzato dai valori di temperatura massima, minima e media dell aria. Altri studi biometeorologici che hanno impatti più evidenti sulla salute umana sono quelli aerobiologici: la variazioni meteorologiche influenzano lo sviluppo fenologico delle piante e quindi anche le reazioni dei soggetti allergici ai pollini. Per questo motivo, settimanalmente, viene elaborato, grazie alla collaborazione con l ARPAT, un bollettino di previsione dei pollini e delle spore fungine rivolto proprio alla popolazione allergica ed ai medici di famiglia. A causa della multidisciplinarietà della biometeorologia, non è al momento possibile individuare un unico indicatore che possa essere utilizzato per descrivere la sostenibilità del territorio nei confronti delle relazioni tra variabili meteorologiche e salute umana. Ma, considerando che da studi climatologici condotti sia a livello globale che locale emerge che negli ultimi decenni si stanno intensificando eventi estremi come ondate di calore e di freddo o eventi piovosi eccezionali, e ciò ha causato sensibili aumenti della mortalità soprattutto nelle persone ultrasettantacinquenni, potrebbe essere preso in considerazione come possibile indicatore di sostenibilità, il numero di giorni caldi e freddi critici per la salute e il fatto che la realtà territoriale abbia attivato delle iniziative a supporto della porzione di popolazione più vulnerabile (anziani e bambini). La Regione Toscana ha attivato numerose iniziative di sostegno soprattutto delle persone definite come anziani fragili : in particolare sono stati attivati piani di sorveglianza attiva che hanno come obiettivo principale quello di fornire assistenza sanitaria e supporto concreto alle persone anziane, attraverso più canali di intervento. Il gruppo di lavoro del Progetto MeteoSalute si è fatto carico nelle estati dal 2005 al 2008, della previsione della situazione biometeorologia, tenendo in considerazione i risultati di ricerche sulle condizioni biometeorologiche che individuavano condizioni a rischio per la salute sia nel periodo estivo. Di seguito (Tabella1) è riportato il numero dei giorni critici

20 RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE E SULLA SOSTENIBILITÀ DELL'AREA FIORENTINA nell area fiorentina (appartenente all Area Climatica Omogenea Valdarno Medio) dal 2005 ad oggi. Tabella 1: numero di giorni caldi critici per la salute nel periodo estivo dal 2005 al 2008 Anno numero di giorni caldi critici Elaborazione dati CIBIC Il numero di giorni caldi critici per la salute si è mantenuto nelle estati monitorate sempre al di sopra di 10, raggiungendo un massimo di 20 nel Tale risultato è in linea con la tendenza generale verso un riscaldamento globale: la tendenza è, quindi, quella di un aumento del numero di giorni caldi critici per la salute e quindi potrà essere necessario aumentare e migliorare l assistenza alle persone più sensibili a questi eventi, quindi anziani, bambini, disabili e malati numero di giorni caldi critici Grafico 1 Elaborazione dati CIBIC

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