EFFICIENT CIRCULAR INDUSTRY (aggiornato al 23 maggio 2016)

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1 ECI novembre Sala Cedro Hall ovest Carbon footprint, favorirne il calcolo e la riduzione nelle organizzazioni italiane A cura di: ENEA ed Ecoinnovazione CALL FOR PAPERS INVITO A SOTTOPORRE ABSTRACTS Presidenti di Sessione Thomas Gourdon Simona Scalbi Alessandra Zamagni Le organizzazioni pubbliche e private sono sempre più chiamate a misurare, ridurre e comunicare le proprie emissioni di gas ad effetto serra (carbon footprint o impronta di carbonio) o l intera impronta ambientale, in risposta da un lato alle esigenze di un mercato sempre più consapevole, e dall altro alla lotta al cambiamento climatico e all inquinamento. Queste esigenze hanno già portato a profondi cambiamenti di mercato e di politiche industriali e ulteriori accelerazioni sono annunciate. Il workshop offre l occasione per discutere come supportare il sistema produttivo nazionale in questa sfida, cogliendo l opportunità offerta dal progetto europeo CLIM FOOT Climate Governance: Implementing Public Policies to Calculate and Reduce Organisation Carbon Foot Print. Il progetto ha l obiettivo di sviluppare una banca dati di fattori emissivi e altri strumenti operativi, e guiderà complessivamente più di 50 organizzazioni nella quantificazione dell impronta di carbonio e nell identificazione delle misure per una sua riduzione Durante il convegno verranno presentati anche casi di successo di calcolo della carbon footprint delle organizzazioni, e si discuteranno le iniziative e le opportunità presenti sul territorio nazionale. Programma Il progetto Clim Foot Thomas Gourdon, Service Climat ADEME, capofila progetto ClimFoot La Carbon Footprint: standard e linee guida Daniele Pernigotti di Accredia, facilitator del gruppo UNI sulla Carbon footprint Le attività del ministero per la promozione della Carbon Footprint in Italia Fiamma Valentino di MATTM, DG SVI La voce delle imprese: esperienza in azienda Relatore da definire La carboon footprint di una pubblica amministrazione Relatore da definire Interventi selezionati da call for paper, sui seguenti temi: a) Carbon footprint delle organizzazioni: esperienze applicative; b) Banche dati e strumenti per il calcolo della carbon footprint; c) Carbon footprint come strumento per le politiche ambientali Discussione e conclusioni Simona Scalbi ENEA e Alessandra Zamagni Ecoinnovazione SESSIONE POSTER (programma da completarsi entro Luglio 2016, dopo la valutazione di tutti gli abstract sottoposti alla conferenza e la suddivisione dei papers accettati tra interventi orali e presentazioni poster) 1

2 ECI novembre Sala Tiglio 1 PAD A Come l Industria Chimica contribuisce all Economia Circolare per lo sviluppo del Paese A cura di Federchimica Nella Comunicazione della Commissione europea «Closing the loop», l Economia circolare viene definita come Un economia dove il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto nel sistema economico il più a lungo possibile, attraverso efficienza e attività di prevenzione, riuso, raccolta e riciclo dei rifiuti. Il 2 dicembre 2015, la Commissione ha presentato un ambizioso pacchetto di proposte per attuare la transizione verso il nuovo modello economico proposto. L Industria Chimica italiana è favorevole a perseguire la transizione verso l Economia Circolare per rendere l Italia e l Europa più efficienti e può fornire un contributo importante nel raggiungimento di questo obiettivo in quanto: 1. è impegnata nello sviluppo di soluzioni sostenibili che considerino in maniera equilibrata gli aspetti ambientali, economici e sociali. La sostenibilità ambientale, oltre a consentire una riduzione dei costi di produzione grazie al miglioramento continuo dell efficienza dei prodotti e dei processi, è infatti sempre più richiesta dal mercato e dai consumatori finali e costituisce pertanto un importante fattore competitivo; 2. è alla base della maggior parte delle filiere industriali, costituendo un motore di innovazione. 3. la differenziazione e specializzazione dei suoi prodotti permette di valorizzare al meglio le risorse, fornire soluzioni più sostenibili in ottica Life Cycle e affrontare efficacemente le sfide di un contesto competitivo che vede per l Europa svantaggi strutturali con le altre regioni. Il Workshop intende affrontare opportunità e criticità offerte dal nuovo scenario per il settore chimico. Programma in via di definizione 9.30 Registrazione dei Partecipanti Coordinatore: Rita Calento, Coordinatrice GdL Economia Circolare Federchimica Rita Calento: Introduzione ai lavori Le proposte della Commissione per favorire la transizione verso l Economia Circolare Fulvia Raffaelli, Clean Technologies and Products Unit - DG Internal Market, Industry, Entrepreneurship and SMEs - European Commission: L impatto dell Economia Circolare nella crescita del Paese Giuseppe Conti, Versalis Spa: Come la chimica sta realizzando l Economia Circolare: 3 esempi: -.. TBD - TBD -.. TBD La revisione delle Direttive sui rifiuti: punti di forza e criticità Alessandra Pellegrini, Responsabile Area Ambiente e Sicurezza Impianti - Federchimica Q&A Conclusioni Rita Calento Cocktail and B2B Meeting 2

3 ECI 3 9 novembre Sala Tiglio 2 PAD A La pratica della simbiosi industriale in Italia. Casi applicativi ed orientamenti alla luce delle iniziative nazionali, europee ed internazionali CALL FOR PAPERS INVITO A SOTTOPORRE ABSTRACTS A cura di: CTS Ecomondo e ENEA Il 2 dicembre 2015 la Commissione europea ha pubblicato il pacchetto sull economia circolare che prevede una serie di azioni per la chiusura dei cicli nei processi produttivi e nel ciclo di vita dei prodotti con ricadute misurabili in termini di aumento delle percentuali di riciclo/riuso e di benefici tangibili per ambiente ed economia, tra cui la simbiosi industriale. La simbiosi industriale (SI) è riconosciuta quindi come una potente pratica per l uso efficiente delle risorse e la chiusura dei cicli in linea con l economia circolare. L obiettivo del Convegno è raccogliere esperienze reali di simbiosi industriale e confrontarsi sulle prospettive più recenti offerte a livello nazionale ed internazionale per sviluppare, implementare e favorire l adozione di buone pratiche di simbiosi industriale. Presidenti di sessione Vito Albino Politecnico di Bari Laura Cutaia - ENEA Programma Saluti iniziali e introduzione. ENEA Lo scenario europeo ed internazionale Commissione Europea Le iniziative del Ministero dell Ambiente in tema di economia circolare e simbiosi industriale. MATTM (Direzione generale per lo sviluppo sostenibile, per il danno ambientale e per i rapporti con l'unione europea) La simbiosi industriale per l accrescimento della competitività del tessuto produttivo. MISE (Direzione generale per la politica industriale, la competitività e le piccole e medie imprese) Potenzialità per le imprese derivanti dalla simbiosi industriale. Confindustria (Politiche Industriali) Interventi selezionati da call for paper Discussione e Chiusura lavori SESSIONE POSTER (programma da completarsi entro Luglio 2016, dopo la valutazione di tutti gli abstract sottoposti alla conferenza e la suddivisione dei papers accettati tra interventi orali e presentazioni poster) 3

4 ECI 4 10 novembre Sala Tiglio 1 PAD A Economia circolare. Un opportunità per la competitività e la sostenibilità del sistema produttivo italiano EVENTO A cura di: ENEA e CTS Ecomondo FARO Programma 9:30-10:00 Registrazione partecipanti 10:00 10:30 Saluti e Apertura Coordinamento Morabito ENEA e Bonato - REMEDIA La Camera - MATTM DG per lo Sviluppo sostenibile il Clima e l Energia Stefano Firpo MISE DG per la Politica Industriale, la Competitività e le PMI 1 Sessione Contesto Strategico: un nuovo modello di sviluppo sociale e industriale Coordinamento Bonato REMEDIA 10:30-10:50 Approccio strategico verso l economia circolare Morabito ENEA Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali 10:50-11:10 Pacchetto Europeo sull Economia Circolare Vincenzo Gente Commissione Europea DG Research & Innovation 11:10-11:30 Economia circolare e industria Andrea Bianchi Confindustria 11:30-11:50 Economia circolare tra mercato e responsabilità del produttore: i rischi per il successo Nepi FISE-UNIRE 2 Sessione Il ruolo della normativa: vincoli, aspettative e opportunità Coordinamento FISE-UNIRE 11:50-12:10 L importanza strategica degli incentivi alla domanda di prodotti e materie prime sostenibili (GPP incentivi fiscali, etc) Simona Bonafè o Chiara Braga, TBD 12:10-12:30 Il ruolo fondamentale dei sistemi EPR Bonato - REMEDIA 12:30-12:50 Decreto End of Waste MATTM DG Rifiuti, TBC 12:50-13:10 Regolamento REACH e riciclo ENEA/MISE 13:10-14:20 Pausa pranzo 3 Sessione Tecnologie e approcci per la chiusura dei cicli nel settore industriale Coordinamento Brunori ENEA 4

5 14:20-14:40 Chiusura dei cicli nei processi di progettazione e produzione dei beni di consumo: un caso di successo HP o PHILIPS, TBD 14:40-15:00 Chiusura dei cicli in aree industriali: esempi virtuosi di simbiosi industriale tra industrie dissimili Industria o rappresentante area industriale Rieti, Sicilia o Emilia Romagna, TBD 15:00-15:20 Eco-progettazione per la chiusura dei cicli Paola Sposato-ENEA 15:20-15:40 Chiusura dei cicli in catena di valore dei prodotti: il caso dei pneumatici a fine vita Ecopneus, TBC 15:40-16:00 Aggregati riciclati da C&D Giorgio Bressi, ANPAR TBC 4 Sessione L Economia circolare: benefici alle imprese: business case di successo Coordinamento Morabito - ENEA 16:00-16:20 Approvvigionamento (Adidas, Timberland?) 16:20-16:40 Produzione (Green Chemistry,?) 16:40-17:00 Distribuzione (Oviesse?) 17:00 Conclusioni e chiusura 5

6 ECI 5 11 novembre Sala Nove PAD A Transizione verso una low carbon economy e pianificazione energetica: strategie, orizzonti, strumenti A cura di: Regione Emilia-Romagna, ERVET Presidente di sessione ERVET, TBD Il convegno intende costituire un momento di incontro, confronto e discussione sullo stato attuale della pianificazione energetica territoriale, sugli scenari di riferimento a breve (2020) medio-lungo (2030) e lungo termine (2050 e oltre), su possibili visioni condivise e strumenti o criteri comuni di supporto, conoscenza e monitoraggio. Parteciperanno rappresentanti delle Regioni italiani che hanno recentemente preparato i propri nuovi piani energetici, osservatori, enti tecnici ed esperti. Programma in via di definizione Interverranno: Regione Emilia-Romagna Regioni TBD agenzie osservatori rappresentanti di progetti sperimentali o europei Discussione e chiusura dei lavori 6

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