PROGETTO DI RIPRISTINO AMBIENTALE
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- Eduardo Milano
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2 PROGETTO DI RIPRISTINO AMBIENTALE INTRODUZIONE Poiché un attività estrattiva così come proposta modifica notevolmente sia la morfologia sia le caratteristiche generali dei suoli, è opportuno, per mitigare gli impatti negativi ed operare un attività di ripristino adeguata ed integrata nel paesaggio circostante, operare in modo graduale approntando per tempo gli interventi più importanti. Si propone quindi che nelle nuove operazioni di abbattimento e coltivazione giacimento, di provvedere al recupero materiali fini e del terreno vegetale nell area interessata da questa fase estrattiva. Questi verranno via via accantonati per le successive operazioni di ripristino. Il volume dei materiali da accantonare può essere stimato in 3645 m 3 calcolati sulla superficie totale di intervento (24300 m 3 ), calcolando uno spessore medio di terreno pari a 15 cm, in vista del fatto che i suoli tipici della zona, possono essere catalogati come Lithic Xerorthents, i cui spessori, variabili raramente superano i 15 cm di profondità. Tale copertura pedogenotica non è pertanto costante, a causa dei numerosi affioramenti rocciosi, la cui estensione può essere valutata cautelativamente intorno al 15% dell area totale. MODALITA DI COLTIVAZIONE E FASI DI ATTUAZIONE DEL RIPRISTINO Per questa fase progettuale è stata assunta quale strumento di base la restituzione planialtimetrica dell area interessata da tutte le operazioni inerenti l esercizio della cava, allo stato attuale, ed alla fine della coltivazione. È stato poi elaborato un modello numerico che è servito a rappresentare la morfologia del terreno allo stato attuale (ved. Tav.5) Introducendo successivamente nel modello tutti quei parametri che consentono di rappresentare il variare delle condizioni con il progredire della coltivazione, si è ottenuta una rappresentazione grafica della situazione intermedia e finale della cava. (tav. 6-7). Dalla composizione dei modelli numerici che rappresentano i vari stadi di coltivazione della cava sono stati poi calcolati i volumi di scavo e di riporto. Nella tabella di seguito allegata si riassumono le principali caratteristiche geometriche della cava a fine coltivazione 1
3 Area totale ha 4.62 Superficie interessata da piazzali e viabilità, compreso il fondo cava ha 2.03 Superficie interessata da gradonatura (pedata m 5 ed alzata m 9) ha 0.4 Numero gradoni 4 Lunghezza media dei gradoni m 150 A fine coltivazione, la cava si troverà nella situazione rappresentata nella TAV 7. La discarica, già esistente, non alzerà che di pochi metri, ma nell ultimo periodo non dovrà aumentare di volume perché lo sfrido servirà per il ripristino e per ricolmare i vuoti lasciati dall estrazione del cantiere sud-est della cava. I cumuli verranno stabilizzati e non si differenzieranno dai rilievi circostanti; essi verranno coperti dai detriti di granito a piccola pezzatura, sia per addolcirne l angolo di scarpata, sia per consentire che la successiva copertura di terra agraria trovi una sufficiente presa e non subisca il dilavamento. Resistendo così il terreno, sarà possibile, in esso, innestare tutte quelle specie vegetali così come sarà descritto nei paragrafi seguenti. 2
4 DETERMINAZIONE DELLA CONFIGURAZIONE FINALE. Verificato che nel caso specifico non esistono particolari vocazioni d uso del territorio in oggetto, si è successivamente indagato e studiato su ogni causa di degrado o inquinamento sia dotto il profilo ambientale sia sotto il profilo geologico ed idrogeologico. Dalle sopra descritte indagini si è così appurato che, in questo specifico caso, oltre alla modificazione morfologica del terreno non ci sono ulteriori motivi di degrado o inquinamento ambientale. Sulla base di queste indispensabili premesse è stato imposto il successivo lavoro di progettazione di sistemazione e recupero ambientale. 3
5 COMPATIBILITÀ TRA OPERAZIONI DI INTERVENTO AMBIENTALE ED ATTIVITÀ ESTRATTIVA. L operazione di sistemazione e recupero si rivolge alle aree perimetrali dello scavo; a queste dovrà essere aggiunta quella parte dell area dei piazzali di servizio inaridita dall uso. Non sono possibili le stesse tempistiche di recupero per le aree dei piazzali di servizio e di coltivazione. Tali aree, infatti, saranno impegnate dai lavori di produzione e non è ipotizzabile anche un loro parziale recupero prima della fine dei lavori. La ragione di ciò risiede nel fatto che le cave di pietre ornamentali muovono volumi di roccia relativamente piccoli e le aree della loro attività variano molto lentamente nel tempo. Pertanto, a differenza delle cave di altri materiali, la geometria dello scavo non può procedere per settori svincolare quelli via via esauriti per le operazioni di recupero ambientale, ma al contrario, per intrinseca necessità dimensionale del giacimento e della produzione, si sviluppa gradatamente su tutta l area utile che rimane sempre un tutto unico, praticamente fino all esaurimento della coltivazione. Sarà comunque utile provvedere ad opere di mascheratura mediante piantumazione ai confini della cava. 4
6 DETERMINAZIONE COSTI. CONSIDERAZIONI OPERATIVE GENERALI. Il recupero dell area di cava sarà realizzato con una uniforme distribuzione del materiale di risulta che dovrà essere ridotto in pezzatura più uniforme e con elementi di minore dimensione di quella attuale. Ciò per favorirne una migliore distribuzione superficiale e per evitare che rimangano spazi vuoti. La superficie superiore sarà chiusa con materiale incoerente di pezzatura minuta sulla quale si formerà lo strato di terreno agrario, misto a terreno vegetale, dello spessore di centimetri. Allo scopo di conferire una spinta al giovane impianto, è opportuno mescolare alla terra, prima dello spargimento, quattro o cinque quintali di Supertriplo o altro concime minerale complesso, ogni 4 o 5 mila metri cubi di terra. Nella superficie così sistemata verranno aperte manualmente buchette di circa 30 centimetri di profondità e di centimetri di diametro, disposte con un sesto non rigidamente regolare di circa 4 metri in quadrato o a quinconce (vertici di un triangolo equilatero), in modo da ottenere una densità di impianto di circa piante per ettaro. In dette buche verranno collocate a dimora le piantine col pane di terra, allevate in contenitori di plastica, (fitocelle o fitocontenitori), di 1 litro di capacità, con elementi arboreo- arbustivi dell Oleo-lentiscerum. Le piantine ottenute da seme, saranno di un anno di età, il 10% delle piantine sarà costituito da soggetti di, Quercus suber, Quercus Ilex, Joniferus Oxicedrus. La protezione delle giovani piantine in fase di affermazione e affrancamento, sarà garantita da paletti in legno duro con la funzione di tutore e con rete metallica a maglia quadrata. La lunghezza sarà a seconda dell essenza vegetale (vedi tabella allegata). 5
7 Dimensioni delle buche e dei pali tutori per le piantagioni (DIN 19657) Piante Buche Pali tutori Tipo Altezza Diametro Profondità Lunghezza Diametro (m) (cm) (cm) (m) (cm) - Piantine arboree 0,5-1, Arbusti 0,6-1, Piante arboree 1, , Piante arboree , Pioppi e salici arborei 1, ADEGUAMENTO DEI FRONTI DI CAVA ALLA MORFOLOGIA DEL TERRENO CIRCOSTANTE. L operazione preliminare è la frastagliatura artificiale del fronte. Essa verrà eseguita con l impiego di fori da mina e di esplosivo, in modo tale da ottenere un abbattuto con una granulometria utile ai fini della preparazione al rivestimento. RINVERDIMENTO DELL AREA SUPERFICIALE DELLA DISCARICA, DEI PIAZZALI E DEI FRONTI. Prima di procedere al rinverdimento vero e proprio, la superficie della cava sarà resa uniforme con la frantumazione sul posto dei blocchi più grossi. Sulla superficie così equalizzata verrà quindi, steso un primo strato di copertura stabilizzante e poi uno strato di terreno agrario, atto a ricevere l inseminazione per il rinverdimento. Pertanto il costo è desumibile dalle seguenti analisi: 6
8 ANALISI COSTI RIPRISTINO Rimodellamento superfici piane Pala gommata /h mq/h 100 /mq 0.55 Trasporto e stesa fini Dumper /h 97 mc/h 50 /mc 1.95 Pala gommata /h mc/h 120 Costo trasporto /mc 0.46 TOTALE trasporto e stesa /mc 1.85 stesa per h 0.5 /mq 0.92 Rimodellamento scarpate Escavatore /h mq/h 120 TOTALE /mq 0.49 Trasporto e stesa terreno vegetale Dumper /h mc/h 80 /mc 1.22 Pala gommata /h mc/h 100 Costo trasporto /mc 0.63 TOTALE trasporto e stesa /mc 1.85 per stesa di 0.5 m /mq
9 risagomatura gradoni rimodellamento gradoni con esplosivo e/o escavatore con martellone /mc 8 volume da rimodellare mc 7200 costo rimodellamento CALCOLO COSTO MEDIO RIPRISTINO Ripristino superfici piane mq rimodellamento e stesa terreno veget. /mq 1.47 Superfici inclinate (scarpate) mq 4000 rimodellamento e stesa terreno veget. /mq 1.18 inerbimenti /mq 0.51 piantumazioni n 2772 /cad TOTALE ripristino aree varie TOTALE RIPRISTINO IN 10 anni COSTO MEDIO ANNUO
10 Miscugli per inerbimento 25 Kg/Ha 0.88 Ha Piantine allevate in fitocella di essenze quercine in numero di 600 per ettaro; trapianti di un anno (2/3 litri) trasporto compreso /Cad 3.48 Ha 4.62 n piantine Concime complesso o ternario (P.K.N.), mediamente 5 q/ha, trasporto compreso per il collocamento Ha Apertura buche e ricollocamento a dimora delle piantine (un operaio esegue 100 buche in 7 ore lavorative) /Cad n Collocamento in dimora delle piantine in fitocella compresi i tutori. /Cad n Cure colturali successive da eseguire durante i mesi primaverili ed estivi dell anno di impianto e nell anno successivo /Cad n Recinzione Area (./m) 8.81 (m) totale costo medio annuo TOTALE COSTI RIPRISTINO COSTO MEDIO ANNUO
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