enipower mantova s.p.a. Società soggetta all attività di direzione e coordinamento dell eni spa

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1 enipower mantova s.p.a. Società soggetta all attività di direzione e coordinamento dell eni spa Bilancio al 31 dicembre 2014

2 Enipower Mantova Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione EniPower Mantova S.p.A. Società per azioni con sede legale in S. Donato Milanese Milano Piazza Vanoni 1 Capitale Sociale euro i.v. Registro Imprese di Milano n R.E.A. Milano n Codice fiscale e Partita IVA n

3 Enipower Mantova Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Enipower Mantova S.p.A. Relazione sulla gestione Relazione Identità aziendale 4 Profilo dell'anno 5 Scenario macro-economico e di mercato 6 Evoluzione del quadro normativo 8 Governance 12 Salute, ambiente, sicurezza e qualità 13 Ricerca scientifica e tecnologica 14 Andamento operativo Generazione e vendita 15 Investimenti tecnici 15 Risorse umane 16 Commento ai risultati e altre informazioni Conto economico 17 Stato patrimoniale riclassificato 21 Rendiconto finanziario riclassificato 24 Fattori di rischio e incertezza 25 Evoluzione prevedibile della gestione 27 Altre informazioni 28 Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori 29 Bilancio di esercizio Schemi di bilancio 32 Note al bilancio 39 Proposta del Consiglio di Amministrazione all'assemblea degli Azionisti 80 Relazione del Collegio Sindacale all'assemblea degli Azionisti ai sensi dell'art. 153 D.Lgs 58/1998 e dell'art. 2429, comma 3, c.c. 81 Relazione della società di revisione 84 Convocazione dell'assemblea degli Azionisti 86 Deliberazioni dell'assemblea degli Azionisti 87 3

4 Enipower Mantova Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Relazione sulla gestione Identità aziendale A seguito del conferimento dalla controllante Enipower del ramo di azienda rappresentato dalla centrale termoelettrica di Mantova, la società esercita dal 2006 l attività di produzione di energia elettrica e vapore per uso industriale e teleriscaldamento. A partire dall 1 gennaio 2006 l attività è disciplinata da un contratto di Conto Lavorazione sottoscritto con Enipower S.p.A. e da questa trasferito con efficacia dall 1 gennaio 2007 alla controllante eni spa nell ambito dell operazione di trasferimento del ramo di azienda denominato Attività di commercializzazione, trading e risk management. L attività della società è pertanto rivolta alla generazione di energia elettrica e vapore tecnologico tramite un contratto di Conto Lavorazione (tolling) in esclusiva con eni spa. Da luglio 2010 la società commercializza nei confronti dei clienti coinsediati l energia elettrica e il vapore tecnologico prodotto dalla propria centrale. Il capitale sociale è posseduto per l 86,5% da Enipower S.p.A. e per il 13,5% da T.E.A. S.p.A., società di Mantova che opera nel campo dei servizi energetici ed ambientali. La società opera in Italia ed è soggetta all attività di direzione e coordinamento di eni spa. 4

5 Enipower Mantova Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Profilo dell anno Fatti di rilievo In data 25 febbraio 2014 la società ha ricevuto lettera da eni, riferita al Contratto di Conto Lavorazione, nella quale eni afferma che, in seguito al deterioramento delle condizioni del mercato elettrico, si riscontra una consolidata perdita di redditività del business power. A supporto di quanto rilevato è stato allegato un estratto dell analisi di PricewaterhouseCoopers Advisory, dal quale si può riscontrare un progressivo deterioramento dei margini in tutti i segmenti della catena del valore presidiata da eni sul mercato elettrico. In conseguenza di quanto rappresentato, e ai sensi dell art. 8 del Contratto di Conto Lavorazione, eni invita la società a voler considerare tale deterioramento delle condizioni di mercato al fine di valutare l eventuale conseguente adeguamento del corrispettivo di Conto Lavorazione. In data 30 ottobre 2014 la società ha ricevuto da eni una seconda lettera nella quale eni, con riferimento al contratto di Conto Lavorazione, facendo seguito alla lettera del 24 febbraio e confermando la richiesta in merito alla possibilità di concordare con la società una modifica del Corrispettivo di Conto Lavorazione a decorrere dall 1 gennaio 2015, ha proposto un incontro in data da concordarsi. In data 24 novembre 2014 il Consiglio di Amministrazione, dopo approfondita analisi, ha concordato con la proposta formulata da eni e nella lettera di risposta datata 1 dicembre 2014 inviata a eni ha chiesto di posticipare l opzione del rinnovo contrattuale rispetto alla data prevista del 31 dicembre 2014 al fine di agevolare il confronto tra le parti. Eni in data 2 dicembre 2014 ha comunicato alla società la proposta di posticipare l opzione del rinnovo contrattuale dal 31 dicembre 2014 al 30 giugno Il dividendo In data 9 aprile 2014 sulla base dei risultati conseguiti nel 2013, l Assemblea degli Azionisti ha consentito la distribuzione del dividendo di ,00 euro in ragione di 0,13 euro per azione del valore nominale di 1 euro. I risultati Nel 2014 Enipower Mantova ha conseguito l utile netto di migliaia di euro ( migliaia di euro nel 2013). A fronte di un peggioramento della performance operativa ( migliaia di euro), si registra un miglioramento della gestione finanziaria (+264 migliaia di euro) e minori imposte di competenza dell esercizio ( migliaia di euro). Di seguito sono indicati i principali dati relativi al periodo : 5

6 Enipower Mantova Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Scenario macro-economico e di mercato Secondo le più recenti stime del Fondo Monetario Internazionale, nel 2014 il PIL mondiale è cresciuto del 3,3%, lo stesso tasso del Nel corso dell anno è mancato quell impulso alla ripresa che gli andamenti alla fine del 2013 lasciavano prevedere. Le economie avanzate sono cresciute dell 1,8% (1,3% nel 2013), grazie al contributo degli Stati Uniti (2,4%) e del Regno Unito (2,6%), mentre è mancata la ripresa nell area dell euro (0,8%) e soprattutto in Giappone (0,1%). Le economie emergenti e in via di sviluppo sono cresciute del 4,4%, rallentando rispetto al 2013 (4,7%). In particolare, la crescita in Cina è scesa al 7,4% (7,7% nel 2013), mentre è rimasta stagnante in Russia e in Brasile. Fa eccezione l India, dove è accelerata al 5,8% (5% nel 2013). Nell'area dell euro la ripresa è stata ostacolata dal carattere restrittivo delle politiche fiscali e dall apprezzamento del cambio nella prima parte dell anno. Il miglioramento rispetto al 2013 (-0,5%) è ascrivibile alla Germania, il cui prodotto interno lordo ha registrato un incremento dell 1,5% (0,5% nel 2013) e alla Spagna (1,4%, -1,2% nel 2013). In Francia l economia è rimasta stagnante (0,4%), mentre l Italia, unica fra le grandi economie, ha registrato un ulteriore calo, stimato dello 0,4% (-1,9% nel 2013). La debolezza della domanda nell area dell euro è segnalata dalla progressiva decelerazione dei prezzi al consumo. Nella media dell anno l incremento è stato appena dello 0,4%, ben lontano dall'obiettivo della BCE di un tasso inferiore, ma prossimo al 2%. L euro in media è stato scambiato a 1,328 dollari, sostanzialmente allo stesso cambio dell anno precedente (1,329 $/ ), ma con andamento declinante nel corso dell anno. Rimasto sopra la soglia di 1,35 $ fino a luglio, l euro si è infatti successivamente deprezzato nei confronti del dollaro, riflettendo il divergere della congiuntura economica in Europa e negli Stati Uniti, la fine del quantitative easing statunitense e aspettative opposte per la politica monetaria in Europa. La tendenza è andata accelerando a dicembre, quando più forti si sono fatte le attese per l allentamento monetario da parte della BCE. A fine anno il cambio è sceso a 1,214 $/, ai minimi degli ultimi nove anni. Per l Italia il 2014 ha segnato il terzo anno consecutivo di recessione. L andamento negativo, che secondo le prime stime potrebbe essersi arrestato nell ultimo trimestre, è imputabile a un ulteriore calo degli investimenti (stimato del 2,5%), mentre i consumi delle famiglie hanno segnato una progressione positiva, seppure molto modesta, fino dalla seconda metà del È stimato in miglioramento anche il contributo della domanda estera netta, che nel secondo semestre ha beneficiato di un cambio più favorevole e del calo del prezzo del greggio. L inflazione ha segnato il minimo storico di 0,2% per i prezzi al consumo, anche per effetto della consistente riduzione dei prezzi dei prodotti energetici registrata a partire dall estate. La produzione industriale ha segnato un calo per il terzo anno consecutivo, stimato a -0,9% in media d anno. Tuttavia, i dati relativi all ultimo trimestre del 2014 segnalano un arresto della dinamica negativa, rimasta pressoché ininterrotta dall inizio del 2012, e l avvio di una timida ripresa. Segnali in questo senso provengono anche dal mercato del lavoro: a dicembre il tasso di disoccupazione è sceso al 12,9%, dopo aver raggiunto il massimo storico del 13,3% nei due mesi precedenti (12,8% la media del 2014). Nel 2014 il prezzo medio del Brent è stato pari a 99 $/b, 9,7 $/b al di sotto del livello del 2013, mentre nel mercato del gas si è registrata una riduzione dei prezzi spot associata ad una contrazione dei differenziali infra-regionali: in Europa, a causa della debolezza della domanda legata prevalentemente al clima mite, il prezzo all NBP è risultato in media pari a 8,2 $/MBtu (-22% rispetto al 2013); sul mercato asiatico il prezzo spot JKM è stato pari a 13,9 $/MBtu (-16% rispetto al 2013), anch esso in calo per effetto della debolezza della domanda dovuta sia al clima sia all incremento della produzione elettrica da altre fonti; negli USA l Henry Hub si è attestato in media a 4,4 $/MBtu (+17% rispetto al 2013), per effetto del freddo record che ha caratterizzato i primi mesi del 2014 e che ha portato le scorte ai minimi storici, causando picchi di prezzo prossimi agli 8 $/Mbtu. 6

7 Enipower Mantova Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Il mercato del carbone nel 2014 ha confermato la situazione di eccesso di offerta e il trend in calo dei prezzi. Il prezzo spot CIF ARA in media si è attestato su un valore di 75,2 $/ton (81,7 $/ton nel 2013), anche a causa della domanda asiatica inferiore alle attese. Nel 2014 il prezzo delle quote di emissione (European Union Allowance) è stato in media di circa 6 /ton, in lieve incremento rispetto ai minimi dell anno precedente, ma ancora assai lontano dal livello che sarebbe necessario per rendere competitivo il gas naturale nei confronti del carbone. Il forte eccesso di offerta che ha caratterizzato il mercato dell Emission Trading Scheme (ETS) europeo è all origine della persistente debolezza del prezzo dell EUA. Per sostenerne il recupero è stato introdotto il backloading, un provvedimento che prevede una riduzione di 900 mln di quote da immettere all asta nel periodo , posticipandone la collocazione sul mercato nel Dati preliminari indicano per il 2014 un calo dei consumi gas in Europa (-12%) da ricondursi soprattutto al crollo nel settore civile dovuto alle temperature particolarmente miti registrate nei mesi invernali. Anche i consumi di gas nel settore elettrico hanno continuato a contrarsi (-10%) a causa del calo della domanda elettrica (-3%), della crescente penetrazione delle fonti rinnovabili e della forte competitività del carbone. Sul versante delle fonti rinnovabili si è assistito a nuove installazioni per circa 20 GW (di cui 1,5 GW da eolico offshore), in linea con quanto accaduto nel In Europa i margini degli impianti a carbone (Clean Dark Spread) sono risultati superiori di oltre 15 /MWh rispetto a quelli degli impianti a gas (Clean Spark Spread), che sono rimasti negativi in molti paesi. La discesa dei prezzi del gas ha solo marginalmente attenuato la differenza tra questi margini e l impossibilità di coprire i costi operativi ha indotto anche nel 2014, come negli anni precedenti, molti operatori a mettere in stand-by alcune delle loro centrali a gas. Ancor più critica è apparsa la situazione del mercato termoelettrico italiano. Nel 2014 la domanda ha registrato un ulteriore calo del 3% rispetto al 2013, in linea con quello registrato in media in Europa, a causa della persistente debolezza della produzione industriale e dell estate fresca, che ha ridotto i consumi elettrici per il condizionamento. Il settore termoelettrico, la cui produzione è scesa di circa il 10%, è stato penalizzato da un anno particolarmente favorevole per l idroelettrico, con produzione al massimo storico (+7% rispetto al 2013), oltre che dalla produzione da altre fonti rinnovabili. La capacità di generazione da queste fonti, sostenuta dal sistema di incentivazione, dal 2000 è cresciuta complessivamente di oltre 30 GW (circa il 25% del totale capacità di generazione esistente), trainata dal solare (+18 GW) e dall eolico (+9 GW). Lo squilibrio tra domanda e offerta sul mercato ha fatto registrare un ulteriore flessione del prezzo all ingrosso (PUN) che, nella media del 2014, è risultato pari a 52 /MWh, contro i 63 /MWh del 2013 (- 17%). 7

8 Enipower Mantova Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Evoluzione del quadro normativo Produzione e mercato dell energia elettrica e accesso al sistema elettrico Attraverso il DM 30 giugno 2014, il Ministero per lo Sviluppo Economico ha approvato lo schema del meccanismo definitivo di remunerazione della capacità produttiva (Capacity Market) definito da AEEGSI e Terna in sostituzione dell attuale meccanismo transitorio, ai sensi del Dlgs 379/03. Il nuovo meccanismo è basato su logiche di mercato su base d asta in cui i produttori si impegnano a rendere disponibile al sistema la propria capacità di generazione, a fronte di una domanda espressa da Terna. Sulla capacità impegnata e nell anno di riferimento di ogni sessione, in esito alle aste verrà riconosciuto un corrispettivo fisso a fronte dell applicazione di cap di prezzo all energia movimentata sui mercati afferente alla medesima capacità. Con delibera 320/2014/R/eel, nell ambito del processo avviato con delibera 6/2014/R/eel, l Autorità ha formulato le proprie proposte al MSE sulla rimodulazione dell attuale meccanismo transitorio di remunerazione della capacità produttiva, nonché sull introduzione di un meccanismo di regime (ad integrazione del mercato della capacità introdotto dal DM 30 giugno 2014), finalizzato alla remunerazione della capacità produttiva avente caratteristiche di flessibilità. Per entrambi viene proposto un modello basato su aste di capacità con accesso limitato alle sole unità produttive che rispettino determinati requisiti di flessibilità non ancora unicamente definiti. Per le capacità impegnate è previsto il riconoscimento di un corrispettivo fisso determinato dall esito delle aste, a fronte dell applicazione di vincoli di prezzo sull energia effettivamente movimentata su MSD. Con la delibera 400/2014/R/eel, l Autorità ha tradotto nella regolazione la sentenza del Consiglio di Stato n 3051 del 17 giugno 2014, che riconosce la legittimità del ricorso presentato da Enipower (e altri operatori) avverso la delibera 166/10 sull aggiornamento della formula di calcolo dell Ulteriore Corrispettivo S dell attuale meccanismo transitorio di remunerazione della capacità produttiva, nella parte in cui valorizzava come ricavo il valore dell esenzione dall obbligo di acquisto dei Certificati Verdi riconosciuta all energia cogenerativa. A seguito della delibera, Terna ha provveduto a valorizzare i conseguenti conguagli di spettanza. Attraverso il decreto legge 24 giugno 2014 n. 91 (convertito con legge 116/2014) vengono introdotte nuove misure sul mercato elettrico finalizzate alla riduzione del costo dell energia elettrica per le piccolemedio imprese 1. In particolare dall 1 gennaio 2015, per le Reti Interne di Utenza (RIU) e per i Sistemi Efficienti di Utenza (SEU) 2, i corrispettivi a copertura degli oneri generali di sistema, limitatamente alle parti variabili, non si applicheranno più alla sola energia prelevata dalla rete ma anche all'energia elettrica consumata e non prelevata, in misura pari al 5 per cento dei corrispondenti importi unitari. Con delibera 609/2014/R/eel l Autorità ha definito le modalità di applicazione dell aliquota del 5 per cento degli oneri generali di sistema ai volumi consumati ma non prelevati dalla rete, così come previsto dal DL 91/14, nel caso di sistemi SEU e SEESEU, rimandandone l applicazione alle RIU nell ambito della relativa regolazione in corso di definizione. Per i SEU/SEESEU è previsto, a decorrere dall 1 gennaio 2015, l applicazione di maggiorazioni fisse alla componente A3 per i sistemi in bassa e media tensione. Per sistemi rientranti nella titolarità di soggetti c.d. energivori, l applicazione avverrà a consuntivo da parte della CCSE tramite il calcolo puntuale del 5% di tutte le componenti A e MCT al quantitativo di energia consumata come comunicato alla CCSE stessa nell ambito delle procedure relative al c.d. bonus energivori. Nel caso di SEU/SEESEU connessi in alta tensione non rientranti nella titolarità di soggetti c.d. energivori, l applicazione avverrà a consuntivo da parte della CCSE, secondo modalità da essa stessa definite con successivi provvedimenti. 1 Identificate come clienti in media tensione ed in bassa tensione con potenza disponibile superiore a 16,5 kw diversi dai clienti residenziali e dall'illuminazione pubblica. 2 Per i soli SEU entrati in esercizio successivamente al 31 dicembre 2014, è prevista la possibilità di incrementare l aliquota applicata, attraverso ulteriori decreti del Ministero dello Sviluppo Economico, a partire da settembre 2015 con cadenza biennale ed incrementi massimi di 2,5 punti percentuali rispetto ai valori previgenti. Le aliquote così eventualmente aggiornate si applicheranno agli impianti che entrano in esercizio a partire dall 1 gennaio dell'anno successivo a quello di entrata in vigore del pertinente decreto. 8

9 Enipower Mantova Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Attraverso la delibera 385/2014/R/eel ed ai sensi di quanto previsto dal D.L 83/12 e successivi DD.MM. attuativi, l Autorità ha provveduto a definire modalità operative specifiche per il riconoscimento del bonus energivori ai clienti connessi a Reti Interne di Utenza. Con la delibera 66/2014/R/eel l Autorità ha disposto l avvio a partire dall 1 aprile del 2014 del meccanismo di misurazione e valorizzazione del servizio di regolazione primaria in modalità transitoria, stante l impossibilità tecnica di Terna di avviare fin da subito il meccanismo di regime, posticipato all 1 novembre Il meccanismo transitorio ha differito a luglio 2014 l avvio dei previsti test da remoto ed a novembre 2014 la determinazione delle relative partite economiche. Con la delibera 65/2014/R/eel AEEGSI ha disposto a Terna la revisione del algoritmo di calcolo del corrispettivo di Mancato Rispetto dell Ordine di Accensione (MROA - finalizzato al riconoscimento dei gettoni di avviamento sul mercato MSD), per annullare eventuali ambiguità dell algoritmo vigente e remunerare le sole accensioni effettive richieste da Terna rispetto ai programmi degli operatori in esito ai mercati MGP/MI. Con delibera 424/2014/R/eel l Autorità, estendendo al 2015 la validità dell attuale configurazione zonale, ha segnalato che per lo stesso anno è previsto da Terna il venir meno della necessità di limitare le immissioni delle unità di produzione incluse nei cd. Poli di Produzione Limitata (PPL) di Brindisi, di Foggia e Priolo, in particolare per effetto di interventi sulla rete effettuati dal gestore. Emission Trading In data 24 febbraio 2014, il Consiglio dell Unione Europea ha approvato la proposta di backloading della Commissione UE attuando un primo sistema correttivo del mercato ETS in crisi per eccesso di offerta di quote. Attraverso il backloading saranno sottratte dal mercato 900 milioni di quote nel periodo 2014/2016 (400 milioni di EUA nel 2014, 300 milioni nel 2015 e 200 milioni nel 2016). Il Consiglio europeo di Ottobre 2014 ha raggiunto un accordo sul Quadro Clima e Energia 2030 che definisce i principi cardine della politica energetica e climatica europea introducendo target vincolanti a livello UE sulla riduzione dei gas ad effetto serra del 40% rispetto al 1990, nonché il raggiungimento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili al 27% (a livello UE) sui consumi finali di energia elettrica, prevedendo inoltre un target non vincolante in termini di efficienza energetica. Viene confermato il ruolo del sistema ETS nella politica di decarbonizzazione e proposto il mantenimento dei settori cd. carbon leakage post Normativa ambientale In data 27 marzo 2014 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 72 il Dlgs 46/2014, in vigore dall'11 aprile, relativo all attuazione della direttiva 2010/75/UE per le emissioni industriali. Il decreto interviene in particolare sull armonizzazione del sistema normativo comunitario di gestione delle emissioni uniformando i requisiti in materia di prestazioni ambientali. Sono introdotte disposizioni su processi autorizzativi, con ampliamento del campo di applicazione della disciplina Ipcc e riferimento alle conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (Best Available Technologies - BAT) nell ambito della disciplina relativa all Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), anche al fine di limitare le difformità tecniche di realizzazione degli impianti nei diversi paesi dell Unione; sono inoltre rafforzati i sistemi di monitoraggio, controllo e sanzioni sulle installazioni con l obiettivo di garantire che al termine del ciclo di vita le condizioni ambientali del sito siano conservate o comunque riportate alle stesse condizioni in cui si trovavano al momento dell inizio dell attività. Viene infine estesa a dieci anni la durata dell AIA (sedici anni per le installazioni che al rilascio dell autorizzazione risultino registrate ai sensi del Regolamento CE n 1221/2009, dodici anni se certificate secondo la norma UNI EN ISO 14001), con riesame ordinario al 9

10 Enipower Mantova Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione termine di tale periodo oppure entro quattro anni dalla pubblicazione delle decisioni relative alle conclusioni sulle BAT, salvo ulteriori richieste di riesame su iniziativa dell autorità competente. Attraverso il DM 272/14 sono state definite le linee guida per la Relazione di Riferimento, prevista dall art.5 del D.Lgs.152/06 e dall art.29-sexies del D.Lgs.152/06, come modificati dal D.Lgs.46/2014. La Relazione di Riferimento è un documento contenente informazioni sullo stato di qualità del suolo e delle acque sotterranee, con riferimento alla presenza di sostanze pericolose pertinenti, al fine di effettuare un raffronto in termini quantitativi con lo stato al momento della cessazione definitiva delle attività. Per le centrali a gas la Relazione di Riferimento è dovuta solo in caso di esito positivo di specifica verifica di assoggettabilità. Efficienza energetica In data 21 luglio 2014 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Dlgs 102/2014 di recepimento italiano della Direttiva 2012/27/UE sull efficienza energetica che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE. Il decreto definisce l obiettivo vincolante di risparmio nazionale sui consumi primari di energia da conseguire nel periodo , pari a 20 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio, e definisce un quadro di misure per la promozione dell efficienza energetica. In particolare è stato introdotto l obbligo per le grandi imprese, non dotate di sistemi di gestione conformi EMAS e alle norme ISO o EN ISO 14001, di eseguire un analisi energetica presso i propri siti entro dicembre 2015 e successivamente ogni quattro anni. ENEA dovrà istituire e gestire una banca dati delle imprese soggette a diagnosi energetica, nonché svolgere attività di controllo sulla conformità delle diagnosi alle prescrizioni normative. I risparmi energetici ottenuti e verificati nei suddetti audit, per i quali non assegnabili titoli di efficienza energetica, devono comunque essere comunicati dalle imprese all ENEA e concorrono al raggiungimento degli obiettivi nazionali. L obbligo di comunicazione vale anche per le imprese che adottano un sistema di gestione dell energia. E prevista la pubblicazione da parte di ENEA delle modalità con cui effettuare la rendicontazione dei risparmi conseguiti. E prevista inoltre la compilazione da parte del GSE di un rapporto nazionale di valutazione del potenziale della cogenerazione ad alto rendimento nonché del teleriscaldamento e teleraffrescamento efficienti: a tal fine il GSE dovrà costituire una banca dati sulla cogenerazione cui far confluire i dati in possesso di tutti gli enti pubblici e privati. Entro il 2016 la partecipazione al meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica, sarà ammessa solo per società di servizi energetici (ESCO) e società che nominino un energy manager in possesso delle rispettive certificazioni UNI e UNI Infine a decorrere dal 5 giugno 2014, i soggetti proponenti interventi di nuova costruzione o ammodernamento sostanziale di impianti con potenza termica in ingresso superiore a 20 MW, o interventi di teleriscaldamento e teleraffrescamento, devono elaborare un analisi costi benefici relativa allo sviluppo di cogenerazione ad alto rendimento o sistemi di teleriscaldamento-teleraffrescamento efficienti, da realizzarsi anche in funzione delle potenzialità del territorio individuate dalla valutazione del GSE. Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e cogenerazione Con la legge 9/2014 di conversione del Dlgs 145/2013 recante interventi urgenti di avvio del piano Destinazione Italia, sono state introdotte disposizioni sul sistema dei prezzi minimi garantiti 3 a tutela di impianti caratterizzati da alti costi di esercizio e da limitata producibilità, applicati nell ambito del regime di ritiro dedicato. A decorrere da gennaio 2014 i prezzi minimi garantiti continuano ad essere applicati solo agli impianti fotovoltaici di potenza fino a 100 kw ed idroelettrici di potenza fino a 500 kw con 3 Introdotto dal d.lgs. 387/03 come strumento di sostegno per la produzione di energia da fonte rinnovabile o con impianti di taglia inferiore ai 10 MVA. 10

11 Enipower Mantova Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione accesso agli incentivi, ed agli impianti con potenza fino ad 1 MW non incentivati. I restanti impianti valorizzeranno l energia a prezzo zonale orario. Attraverso il decreto legge 24 giugno 2014, n. 91, è stata introdotta la rimodulazione, a decorrere dall 1 gennaio 2015, degli incentivi agli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 200 kw attraverso quattro possibili opzioni: (i) estensione da 20 a 24 anni del periodo di incentivazione con riduzione dell incentivo unitario percepito in funzione della vita residua dell impianto; (ii) mantenimento del periodo di incentivazione a 20 anni con una riduzione iniziale dell incentivo e un corrispondente incremento successivo, in funzione dello schema che verrà definito dal Ministero dello Sviluppo Economico; (iii) mantenimento del periodo di incentivazione a 20 anni con una riduzione percentuale dell incentivo in funzione della taglia dell impianto; oppure (iv) partecipazione ad un meccanismo di asta (previa verifica di compatibilità degli effetti da parte del Ministero dell Economia e delle Finanze) per la cessione anticipata di una quota fino all 80% degli incentivi attraverso il coinvolgimento di operatori finanziari. Con delibera 522/2014/R/eel ed a valle della sentenza del Consiglio di Stato Sezione Sesta del 9 giugno 2014 n. 2936, l Autorità ha introdotto nuove disposizioni in materia di dispacciamento delle fonti rinnovabili non programmabili, attraverso l applicazione degli oneri già applicati per le cd. unità abilitate e prevedendo possibili forme compensative e perequative per le diverse tecnologie non programmabili. E stata inoltre ripristinata per gli anni 2013 e 2014 la disciplina previgente ai sensi della Delibera 111/06, garantendo agli operatori gli opportuni conguagli da parte di Terna entro il 31 dicembre Con delibera 574/2014/R/eel successivamente integrata dalla delibera 642/2014/R/eel, l Autorità ha definito le prime disposizioni sull integrazione dei sistemi di accumulo nel sistema elettrico nazionale, diversi dai progetti pilota di Terna e dei distributori, disciplinandone in forma transitoria a decorrere dall 1 gennaio 2015 le modalità di connessione alla rete, le tipologie impiantistiche ammissibili ed il relativo inquadramento in termini di corrispettivi tariffari e compatibilità con meccanismi incentivanti. 11

12 Enipower Mantova Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Governance Enipower Mantova S.p.A. Società per azioni con sede legale in S. Donato Milanese Milano Piazza Vanoni 1 Capitale Sociale euro i.v. Registro Imprese di Milano n R.E.A. Milano n Codice fiscale e Partita IVA n La società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione i cui membri, di seguito elencati, resteranno in carica fino all approvazione del bilancio al 31 dicembre 2015: Ing. Stefano Ballista Ing. Pier Giuseppe Bottini Dott.ssa Paola Volpe Dott.ssa Mognaschi Elena Dott. Luigi Gualerzi Presidente Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Il Collegio Sindacale è così composto: Dott. Fabio Monfardini Presidente Dott. Sergio Galimberti Sindaco effettivo Dott. Luca Mercaldo Sindaco effettivo I membri del Collegio Sindacale resteranno in carica fino all approvazione del bilancio al 31 dicembre La società di revisione è Reconta Ernst & Young S.p.A. alla quale l Assemblea degli Azionisti del 9 aprile 2010 ha deliberato l assegnazione, per gli esercizi , dell incarico di revisione del bilancio di esercizio nonché delle attività di controllo previste dall art. 14 del D.Lgs. 39/

13 Enipower Mantova Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Salute, sicurezza, ambiente e qualità Le attività HSEQ di Enipower Mantova sono coordinate dalla controllante Enipower che determina le linee di indirizzo. La società attua lo stesso approccio integrato di Enipower nel consolidamento del proprio sistema di gestione aziendale. Nel corso del 2014 Enipower Mantova ha mantenuto la certificazione ambientale ISO e la certificazione secondo la Norma BS OHSAS sulle tematiche di salute e sicurezza sul lavoro; ha inoltre confermato la registrazione EMAS. Infine ha effettuato il primo stage dell iter di certificazione ISO 50001, che si concluderà nel La società è sempre impegnata nel consolidamento del Sistema di Gestione integrato Salute, Sicurezza e Ambiente e ora anche Energia. Per quanto riguarda i processi di verifica e controllo delle certificazioni, Enipower Mantova nel corso del 2014 ha realizzato il programma annuale di Audit interno HSE conducendo visite nel proprio sito produttivo che hanno consentito la verifica di conformità sia legislativa,compresi gli adempimenti Emission Trading, che dei sistemi di gestione agli standard volontari (ISO ed EMAS). Lo stabilimento termoelettrico di Enipower Mantova è dotato di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) dal In seguito all emanazione del decreto legislativo 46/2014 di recepimento della Direttiva sulle Emissioni Industriali (Direttiva 2010/75/UE), la durata dell autorizzazione è da intendersi raddoppiata. È fatta salva l eventuale revisione delle condizioni autorizzate, che potrebbe intervenire in risposta ai nuovi benchmark tecnici europei in via di pubblicazione nel prossimo biennio. Lo stabilimento è oggetto dei periodici sopralluoghi da parte dell Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale o dall Agenzia Regionale per la Protezione dell'ambiente. Tali controlli sono destinati alla verifica del rispetto del Piano di Monitoraggio e Controllo dei dati ambientali. La protezione dell ambiente è perseguita in un ottica di gestione sostenibile, con particolare riguardo al miglioramento dell efficienza energetica. Le emissioni di NO X sono minimizzate grazie alla presenza dei bruciatori VeLoNO X sui cicli combinati e dall esercizio della caldaia tradizionale B6, in seguito al suo adeguamento ai benchmark tecnici europei. L intervento di ambientalizzazione della caldaia B6 è stato realizzato con tecnologie innovative ovvero tramite una speciale modifica dei bruciatori in camera di combustione e l adozione di un sistema catalitico di abbattimento degli NO X. Nel campo della sicurezza sul lavoro Enipower Mantova durante il 2014 non ha registrato infortuni sul lavoro confermandosi all avanguardia nella costante attenzione posta alle tematiche di salute e sicurezza. La società è risoluta nel mantenere sempre alta l attenzione alla prevenzione di tutte le possibili cause di infortuni e di eventi accidentali in genere, ha proseguito una serie di azioni con l obiettivo di promuovere la cultura della sicurezza e consolidare il traguardo di infortuni zero tra cui la diffusione di un uniforme metodologia di monitoraggio e analisi dei mancati infortuni e la promozione dello svolgimento delle Giornate della Sicurezza. E inoltre proseguita l attività di sensibilizzazione dei contrattisti sulle tematiche della sicurezza e della prevenzione degli infortuni. Le performance HSE della società sono descritte nel Bilancio di Sostenibilità di Enipower, riferito sia a Enipower sia a Enipower Mantova e SEF. Il Bilancio rappresenta l occasione di comunicare le scelte fatte per coniugare efficienza produttiva e sviluppo sostenibile e di presentarsi come azienda sorretta da una solida cultura di impresa. Il documento presenta un quadro organico del modello di sostenibilità e degli impegni che la società si assume in questo campo. L edizione 2013, approvata nell aprile 2014 dal Consiglio di Amministrazione di Enipower, ha mantenuto il livello di conformità A+ alle "Linee guida G3.1 del Global Reporting Initiative (GRI), integrate dall Electric Utility Sector Supplement del GRI stesso. Nel contempo, è stato avviato un processo di revisione dell impostazione del Bilancio, ispirato alle "Linee guida G4 del GRI, con particolare attenzione all analisi di materialità di ciascun tema di sostenibilità, per individuare la significatività degli impatti economici, ambientali e sociali per le varie categorie di stakeholder. 13

14 Enipower Mantova Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Normativa ambientale Nell ambito della partecipazione al secondo periodo di adempimento del Sistema Europeo di Emission Trading,relativo allo scambio di quote di emissione di CO 2 ai sensi della Direttiva 2003/87/CE, Enipower Mantova ha ottenuto nei tempi previsti la certificazione delle emissioni 2013 da parte di Bureau Veritas e ha raggiunto la conformità con la restituzione delle quote per l anno Per la compliance 2013 sono state necessarie transazioni di acquisto per un ammontare di quote. Per il Piano di Bilanciamento 2014 la società potrà disporre di quote di CO 2, così come previsto dalle ultime Delibere Ministeriali. La società per il 2014 dovrà ricorrere al mercato in quanto non dispone di quote sufficienti a coprire il fabbisogno dell anno. Ricerca scientifica e tecnologica La società non dispone di strutture proprie dedicate all attività di ricerca scientifica e tecnologica, che può però essere eseguita in outsourcing. 14

15 Enipower Mantova Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Andamento operativo Generazione e vendita La potenza installata è pari a 851 megawatt mentre la potenza degli impianti in esercizio è di 836 megawatt. Nel periodo di riferimento Enipower Mantova ha prodotto, in virtù del contratto di Conto Lavorazione con eni, energia elettrica per gigawattora (al netto degli autoconsumi) e vapore per usi industriali per migliaia di tonnellate. La minor produzione rispetto all anno precedente, che risultava pari a gigawattora di energia elettrica, è dovuta esclusivamente a ragioni di mercato. Le vendite ai clienti ubicati nel sito petrolchimico di Mantova, Versalis S.p.A. e SOL S.p.A., sono state di 370 gigawattora di energia elettrica (358 gigawattora nel 2013) e di migliaia di tonnellate di vapore per usi industriali (2.425 migliaia di tonnellate nel 2013). Inoltre parte del vapore prodotto è stato impegnato per la fornitura a TEA S.p.A. di 137 gigawattora termici di calore per il servizio di teleriscaldamento. Il grado di utilizzo della capacità produttiva degli impianti, calcolato sulla potenza installata dei soli gruppi a ciclo combinato, è stato mediamente di circa il 61,83%. Investimenti tecnici Gli investimenti dell anno, pari a migliaia di euro ( migliaia di euro nel 2013), hanno riguardato principalmente: - l acquisto delle palette del gruppo 2 (1.987 migliaia di euro) e l utilizzo del relativo conto anticipi (-703 migliaia di euro); - l allestimento della zona servizi Area III (1.976 migliaia di euro) per la realizzazione di un magazzino per lo stoccaggio di oli e chemicals, di un deposito temporaneo dei rifiuti, di una zona attrezzata con utilities per la cantierizzazione temporanea di imprese e di un area locali attrezzata per la gestione di imprese; - l installazione di un catalizzatore CO sul CC2 (1.892 migliaia di euro) al fine di abbattere le emissioni di monossido di carbonio, in particolare nella condizione di minimo tecnico che risulta quindi abbassato; - modifiche air-intake ovvero installazione di un sistema anticing e di un sistema di filtrazione dell aria (1.602 migliaia di euro) al fine di aumentare l efficienza globale dell impianto; - l adeguamento della caldaia B6 (1.436 migliaia di euro) in ottemperanza alle prescrizioni ambientali previste dall A.I.A. che impongono limiti più stringenti alle emissioni di NOx e di CO; - l installazione di nuovi montacarichi (491 migliaia di euro) per la realizzazione di ascensori per l accesso in quota a persone e materiali sulle caldaie a recupero dei cicli combinati. 15

16 Enipower Mantova Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Risorse umane Gli organici a ruolo della società sono adibiti alle attività operative industriali. Per le attività di coordinamento della gestione industriale e per quelle di staff, la società si avvale delle prestazioni della controllante Enipower mediante apposito contratto di servizi manageriali. I dipendenti a ruolo della società al 31 dicembre 2014 risultano essere 48 (49 al 31 dicembre 2013). Presso lo stabilimento prestano attività lavorativa tre dipendenti comandati da altre società mentre uno è distaccato ad altra Società. La ripartizione dei dipendenti per qualifica contrattuale è la seguente: DIPENDENTI A RUOLO FINE PERIODO (per qualifica) Var. ass. DIRIGENTI QUADRI IMPIEGATI OPERAI TOTALE Durante l anno la società ha svolto attività formativa tecnica e comportamentale per completare e sviluppare le competenze tecniche e manageriali così come quelle prescritte da obblighi di legge in ambito HSEQ del proprio personale. In aggiunta alla consueta formazione rivolta ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza e l Ambiente, agli Addetti e Responsabili dei Servizi di Prevenzione e Protezione e ai Preposti, si è svolta anche un attività di formazione interna sulle tematiche della prevenzione e protezione dai rischi nei luoghi di lavoro, che ha interessato tutto il personale dello stabilimento. E stata inoltre attivata un iniziativa formativa progettata e realizzata ad hoc rivolta alle giovani risorse. Tale iniziativa, oltre a dare un segnale di attenzione alle risorse coinvolte, si è posta l obiettivo di fornire loro gli strumenti necessari per arricchire le competenze manageriali in coerenza alle attese che il management ha nei loro confronti. In continuità con gli anni precedenti è stata inoltre posta notevole attenzione al mantenimento di un generalizzato ed elevato clima motivazionale interno utilizzando la job-rotation, la crescita interna e la diversificazione verso altre aree di business. Per quanto concerne i temi organizzativi, l anno 2014 si è caratterizzato per l approvazione della nuova struttura organizzativa di eni spa, con il superamento del precedente modello divisionale e la sua sostituzione con un modello fortemente integrato e focalizzato sugli obiettivi industriali. Il nuovo modello organizzativo prevede, alle dirette dipendenze del CEO di eni spa, sei linee di business e sette funzioni di supporto. Enipower, Enipower Mantova e SEF sono confluite all interno della linea di business Downstream & Industrial Operations. E inoltre proseguita l attività di coordinamento delle attività di definizione, aggiornamento e sviluppo dell assetto organizzativo della società, relativo al sistema organizzativo, al sistema dei poteri (procure e deleghe interne) e al sistema normativo. Con riferimento a questo ultimo punto, sono continuate a livello societario le attività di analisi, recepimento e successiva implementazione degli strumenti normativi emessi da eni spa (Management System Guidelines MSG). 16

17 Enipower Mantova Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Commento ai risultati Conto economico 2012 (migliaia di euro) Var. ass. Var. % Ricavi della gestione caratteristica (13.358) (4,9) Altri ricavi e proventi (324) (26,3) Ricavi (13.682) (5,0) ( ) Costi operativi ( ) ( ) ,3 (3.298) Costo lavoro (3.404) (3.646) (242) (7,1) (25.359) Ammortamenti e svalutazioni (23.561) (25.688) (2.127) (9,0) Utile operativo (5.767) (10,9) (3.570) Proventi (oneri) finanziari netti (1.850) (1.586) ,3 Proventi netti su partecipazioni Utile prima delle imposte (5.503) (10,7) (19.978) Imposte sul reddito (22.966) (19.199) ,4 46,1 Tax rate (%) 44,8 42,0 (2,8) Utile netto (1.736) (6,1) di competenza: azionisti Eni (1.501) interessenze di terzi (235) I costi operativi del 2014 accolgono lo stanziamento del contributo Authority per l'anno 2015 conformemente a quanto stabilito dal nuovo principio IFRS 21 Levies. Utile Operativo L utile operativo di migliaia di euro mostra un decremento di migliaia di euro rispetto all esercizio precedente, pari a -10,9% così composto: +1,5 milioni di euro derivanti dall attività di Conto Lavorazione. In particolare aumenta la componente di ricavo per la remunerazione del capitale investito in impianti e macchinari e la componente volta a remunerare le ore di disponibilità di marcia rese dagli impianti; +1,2 milioni di euro derivanti dall utilizzo per esubero del fondo oneri per contenziosi fiscali in seguito alla conciliazione giudiziale con l Agenzia delle Entrate per il contenzioso relativo alla verifica fiscale condotta per l anno 2006 in materia di Ires, Irap e Iva; -3,4 milioni di euro derivanti dalla variazione nell utilizzo per esubero del fondo smantellamento e ripristino siti; -3,0 milioni di euro relativi alla chiusura di stanziamenti relativi ad esercizi precedenti oltre a fenomeni non ricorrenti quali la plusvalenza realizzata per la cessione a terzi di un cespite non strategico nel 2013; -1,4 milioni di euro per maggiori ammortamenti, relativi principalmente a impianti e macchinari; -0,7 milioni di euro per la svalutazione dell impianto fotovoltaico. Utile netto Nel 2014 l utile netto di migliaia di euro è diminuito di migliaia di euro rispetto all esercizio precedente. A fronte di un peggioramento della performance operativa ( migliaia di euro), si registra un miglioramento della gestione finanziaria (+264 migliaia di euro) e minori imposte di competenza dell esercizio ( migliaia di euro). 17

18 Enipower Mantova Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Analisi delle voci del conto economico Ricavi Nel 2014 la società ha registrato ricavi nella gestione caratteristica per migliaia di euro in diminuzione di migliaia di euro rispetto al 2013 ( migliaia di euro). I ricavi dell esercizio sono così composti: migliaia di euro ( migliaia di euro nel 2013) per il contratto di tolling con eni per la trasformazione del gas naturale in energia elettrica e termica; migliaia di euro ( migliaia di euro nel 2013) per somministrazioni di vapore ai clienti di sito; migliaia di euro ( migliaia di euro nel 2013) per la partecipazione al Mercato dei Servizi di Dispacciamento; migliaia di euro ( migliaia di euro nel 2013) per le somministrazioni di energia elettrica al netto delle imposte di consumo; migliaia di euro (2.771 migliaia di euro nel 2013) dalla vendita di calore per l impianto di teleriscaldamento alla società Tea Sei S.r.l. Gli altri ricavi per 907 migliaia di euro (1.231 migliaia di euro nel 2013) si riferiscono principalmente a risarcimenti assicurativi in seguito alla definizione di sinistri per 800 migliaia di euro, a cessione di certificati bianchi al Gestore dei Servizi Energetici per 32 migliaia di euro, a penalità contrattuali per 30 migliaia di euro e a proventi per cessione di diritti di emissione per 20 migliaia di euro. Costi operativi Nel 2014 la società ha sostenuto costi operativi per migliaia di euro in diminuzione di migliaia di euro rispetto al 2013 ( migliaia di euro). I costi dell esercizio sono così articolati: migliaia di euro ( migliaia di euro nel 2013) per vapore per la rivendita ai clienti insediati nel sito; migliaia di euro ( migliaia di euro nel 2013) per la partecipazione al Mercato dei Servizi di Dispacciamento; migliaia di euro ( migliaia di euro nel 2013) per energia elettrica per la rivendita ai clienti insediati nel sito; migliaia di euro ( migliaia di euro nel 2013 relativi all anno 2011) relativi a costi per annullamento dei certificati verdi relativi alla produzione non cogenerativa del 2012; migliaia di euro (6.111 migliaia di euro nel 2013) per gli oneri associati all acquisto di emission rights; migliaia di euro (5.261 migliaia di euro nel 2013) per energia elettrica e vapore per autoconsumo ; migliaia di euro (2.913 migliaia di euro nel 2013) per acquisti di acqua industriale; migliaia di euro (2.354 migliaia di euro nel 2013) per acquisti di materiali di consumo; migliaia di euro (2.939 migliaia di euro nel 2013) per acquisti di energia elettrica da Terna S.p.A. per sbilanciamenti negativi. 18

19 Enipower Mantova Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Si evidenziano inoltre: costi per manutenzione ordinaria degli impianti per migliaia di euro (6.533 migliaia di euro nel 2013); oneri per l Imposta Municipale sugli Immobili di migliaia di euro (2.443 migliaia di euro nel 2013); costi verso Enipower per servizi gestionali, manageriali e industriali per migliaia di euro (2.478 migliaia di euro nel 2013); l utilizzo a fronte oneri del fondo contenziosi fiscali per 159 migliaia di euro in seguito alla conciliazione giudiziale con l Agenzia delle Entrate per il contenzioso relativo alla verifica fiscale condotta per l anno 2006 in materia di Ires, Irap e Iva. Tra gli accantonamenti netti a fondi rischi e oneri figurano: migliaia di euro ( migliaia di euro nel 2013) per l accantonamento netto al fondo certificati verdi per la produzione non cogenerativa. Il fondo è stato utilizzato a fronte oneri per migliaia di euro in seguito all annullamento dei certificati relativi alla produzione non cogenerativa del 2012; migliaia di euro per l utilizzo per esubero del fondo oneri per contenziosi fiscali in seguito alla conciliazione giudiziale con l Agenzia delle Entrate per il contenzioso relativo alla verifica fiscale condotta per l anno 2006 in materia di Ires, Irap e Iva; migliaia di euro per l utilizzo per esubero del fondo smantellamento e ripristino siti a fronte di costi sostenuti per attività di smantellamento; 521 migliaia di euro per accantonamenti al fondo rischi e oneri ambientali a fronte di oneri sostenuti per le attività di bonifica di alcuni terreni di proprietà. Costo lavoro Il costo lavoro è pari a migliaia di euro (3.404 migliaia di euro nel 2013) e registra un aumento di 242 migliaia di euro rispetto all anno precedente dovuto principalmente a maggiori costi sostenuti per personale ricevuto in comando per 112 migliaia di euro e a costi per esodi agevolati per 96 migliaia di euro. Ammortamenti e svalutazioni Gli ammortamenti ammontano a migliaia di euro ( migliaia di euro nel 2013) e rappresentano le quote di ammortamento del periodo delle immobilizzazioni materiali, in particolare impianti e fabbricati per migliaia di euro, calcolati sulla base delle aliquote economico-tecniche. La svalutazione operata sulla base delle risultanze dell impairment test ammonta a 713 migliaia di euro ed è relativa all impianto fotovoltaico da 200 kw entrato in esercizio nel L impianto è stato oggetto di svalutazione in seguito ai ritardi nell ottenimento delle autorizzazioni da parte delle Autorità competenti che ha comportato la mancata incentivazione degli autoconsumi di energia elettrica da fonte rinnovabile. Proventi (oneri) finanziari netti Gli oneri finanziari netti di migliaia di euro registrano una diminuzione di 264 migliaia di euro rispetto al 2013 per la riduzione dei tassi applicati al finanziamento a lungo termine. Gli oneri sono costituiti principalmente dagli interessi passivi maturati sui debiti a breve e a lungo termine nei confronti di eni per migliaia di euro (1.653 migliaia di euro nel 2013), dagli interessi passivi sul conto corrente intrattenuto presso eni e sui finanziamenti a breve per 89 migliaia di euro (24 migliaia di euro nel 2013), dagli oneri finanziari relativi all adeguamento dei fondi rischi e oneri per 26 migliaia di euro (135 migliaia di euro nel 2013) e dagli oneri finanziari netti relativi al TFR per 21 migliaia di euro. 19

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