L APPROCCIO MULTICULTURALE IN ONCOLOGIA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L APPROCCIO MULTICULTURALE IN ONCOLOGIA"

Transcript

1 COLLANA DI GUIDE PRATICHE PER CAMMINARE NELLA VITA, DEDICATA A CHI VIVE O CONDIVIDE L ESPERIENZA DEL CANCRO GUIDA n 9 L APPROCCIO MULTICULTURALE IN ONCOLOGIA CLAUDIO VERUSIO A cura di:

2 SI RINGRAZIA EISAI PER IL CONTRIBUTO EDUCAZIONALE ATTIVECOMEPRIMA ONLUS Via Livigno Milano Tel Fax

3 L APPROCCIO MULTICULTURALE IN ONCOLOGIA Di Claudio Verusio L Italia ha registrato, negli ultimi anni, un notevole incremento dell immigrazione con una presenza di circa 5 milioni di stranieri residenti sul territorio italiano. Dai dati ISTAT, aggiornati al primo gennaio 2011, risulta che la popolazione straniera residente in Italia è di , popolazione quasi triplicata nell ultimo decennio. I tre paesi con maggiore rilevanza, con oltre 100 mila presenti, sono: Romania, Marocco e Albania. I flussi migratori hanno portato in Italia persone di origine, religione, lingua, abitudini di vita e stato sociale molto differenti, contribuendo così a una forte trasformazione culturale e sociale. Dunque, l Italia sta diventando una società sempre più multietnica e multiculturale. Tra le numerose conseguenze una delle più rilevanti è l aumento della domanda di salute da parte di persone portatrici di culture differenti. Non tutti i settori della società tengono sufficientemente conto di questa diversità: uno sguardo autocritico dei dati statistici, esperienze dirette nelle strutture sanitarie e la consultazione di articoli con testimonianze di personale sanitario e di pazienti mostrano come il Sistema Socio Sanitario italiano non si sia ancora adeguatamente preparato ad assistere la popolazione migrante. L aumento della complessità sociale per la presenza di persone appartenenti a diverse culture ed etnie ha, infatti, evidenziato nella realtà italiana la necessità di sviluppare una nuova coscienza culturale da parte della professione sanitaria e la necessità del Sistema Sanitario italiano di acquisire una coscienza culturale nel rispetto delle diversità di tutti gli individui che si rivolgono alle strutture sanitarie.nelle società multi-etniche sono sempre più numerosi gli incontri cross-culturali nei quali i pazienti, i loro familiari e gli operatori sanitari non condividono gli stessi valori, norme e modalità di percepire e affrontare la malattia oncologica e i trattamenti standard o sperimentali. 3

4 Per comprendere al meglio una persona che usa un diverso linguaggio e che esprime i suoi bisogni in modalità differenti, rispetto alle modalità alle quali si è abituati, è indicato superare atteggiamenti caratterizzati da diffidenza e chiusura verso altre culture. La cultura influenza le scelte e le azioni dell uomo in modo molto preciso come, ad esempio, sulla scelta di cosa mangiare, come preparare il cibo, come vestirsi, come ammalarsi o morire. Il concetto di cultura è molto importante nell assistenza alle persone: infatti, è necessario unire insieme cultura e assistenza per fornire nuove prospettive e per capire e aiutare le persone che seguono differenti stili di vita. Si può affermare che la cultura sia l elemento di distinzione delle persone, in quanto essa è strettamente legata all individuo: non c è cultura senza persona, così come non c è persona senza cultura; per cui l assistenza culturale diventa concetto fondante e perno centrale per capire e aiutare chi proviene da differenti contesti culturali e per erogare assistenza sanitaria in modo completo. Nell assistenza culturale è importante capire i valori culturali poiché questi influenzano fortemente le credenze umane, i comportamenti e lo stile di vita. Spesso gli operatori sanitari si trovano ad agire con un atteggiamento detto di cecità culturale in cui si è incapaci di riconoscere, capire e dare la giusta importanza alla cultura dell altro. Gli operatori sanitari sono infatti chiamati ad aiutare secondo un assistenza culturalmente competente e specifica che consiste, appunto, nel mettere in pratica le conoscenze relative alle diverse culture e di adattarle alle esigenze e ai valori degli assistiti in modo da ottenere soddisfazione e un rapido recupero o guarigione della persona. Le differenze culturali, insieme alle differenze socioeconomiche, sono la causa principale delle disuguaglianze nell accesso agli interventi di prevenzione, screening e ai migliori standard di cura. Ma per comprendere appieno il processo che porta a una relazione efficace con le altre culture, bisogna introdurre brevemente il concetto di multiculturale, transculturale e interculturale. L approccio multiculturale si arresta al riconoscimento di diverse culture. Quello interculturale va oltre poiché al riconoscimento associa la valorizzazione e il rispetto delle diverse culture. È nello scambio, nella relazione, nel dialogo che l interculturalismo oltrepassa il multiculturalismo e allo stato di indifferenza e di tolleranza 4

5 antepone lo stato di empatia, rispetto e stima. L approccio interculturale si pone come obiettivo quello di entrare appieno nell articolazione fra portatori di culture differenti, consentendo lo scambio e una reale modifica delle matrici culturali originarie e una reciproca fecondazione. I protagonisti della società contemporanea non sono le etnie o le culture, bensì le persone. Sono, infatti, le persone che interpretano la cultura di appartenenza, allo stesso modo con cui cercano di interpretare quella di accoglienza. È molto importante nell assistenza alla persona considerare che la malattia e il bisogno di assistenza non possono essere separati dall individualità del soggetto. La medicina contemporanea è realmente efficace quando è una medicina della persona che cura l uomo malato e non solo la malattia, non si può infatti prescindere dalla sua visione della vita e del mondo e dal suo modo di vita. Fino agli anni 60 il personale sanitario, nell assistenza alla persona, ignorava l esistenza di differenze culturali e si tendeva a trattare tutti i pazienti allo stesso modo, come se provenissero tutti dallo stesso ambito. Ancora oggi in diversi contesti ospedalieri si comportano in questo modo. È per questo motivo che si è introdotto l importante concetto della diversità culturale per offrire un assistenza culturale specifica, evitando così la formazione di stereotipi e dando il giusto valore alle differenze, offrendo procedure assistenziali culturalmente specifiche. Come è possibile eliminare le emergenti disparità culturali nell accesso alle cure e quindi erogare un assistenza culturalmente competente? Sicuramente risulta molto utile richiedere informazioni alla persona per comporre la sua storia culturale; è fondamentale utilizzare le conoscenze culturali acquisiste per determinare lo stile di comunicazione (verbale e non verbale) da utilizzare con il paziente e per comprendere le sue vere necessità. Parte della competenza culturale consiste nell imparare a sincronizzare il linguaggio verbale con il linguaggio non verbale tenendo conto delle differenti sensibilità culturali. Inoltre, è necessaria da parte del personale sanitario la consapevolezza dei propri pregiudizi che possono generare forti reazioni negative nel momento in cui ci si approccia alla persona da assistere e con la quale ci si confronta. Di conseguenza, la comunicazione tra pazienti e personale sanitario è spesso impedita da barriere linguistiche e culturali che generano mancanza 5

6 di fiducia reciproca e incomprensioni o fraintendimenti. Questi, a loro volta, possono esitare in veri conflitti sul piano etico e possono creare difficoltà nel raggiungere gli scopi terapeutici condivisi tra operatori e pazienti/familiari. Un sistema sanitario culturalmente competente nel trattare la diversità si basa sul principio dell universale diritto umano ad avere accesso a cure sanitarie che rispondano alle esigenze di ognuno. Per cui, un sistema sanitario culturalmente competente deve sicuramente riconoscere i benefici che la diversità porta alla società. È necessario intraprendere un percorso di consapevolezza, conoscenza e abilità, comprendere le dinamiche (a volte problematiche) che si realizzano nell incontro tra culture. Inoltre, è importante che venga modificata l erogazione dei servizi in modo che essi riflettano la conoscenza della diversità delle culture. In campo sanitario quattro sono le dimensioni d intervento per migliorare la competenza culturale: sistematica o di sistema, organizzativa, professionale e individuale. Per interventi di sistema si intendono efficaci politiche e procedure, meccanismi di monitoraggio e risorse sufficienti a favorire comportamenti e pratiche culturalmente competenti a tutti i livelli, con il coinvolgimento attivo delle comunità culturalmente diverse. Per dimensione organizzativa si intende il porre in essere le risorse e le capacità necessarie per rispondere alle necessità degli utenti di comunità culturalmente diverse. Una cultura competente si crea quando la competenza culturale viene considerata quale mission fondamentale del sistema sanitario e quindi adeguatamente supportata. A livello professionale, la competenza culturale è identificata come componente fondamentale per la crescita professionale e formativo-educativa. A livello individuale, conoscenze, comportamenti, atteggiamenti che consentano di realizzare un comportamento culturalmente competente devono essere facilitati da un Sistema Sanitario e da una organizzazione supportiva. L acquisizione di competenza culturale, e quindi di un adeguata capacità di comunicazione con persone di differenti culture da parte del personale sanitario, è fondamentale per stabilire quella fiducia e quell alleanza terapeutica necessarie a una buona cura del paziente. Nel caso, ad esempio, del paziente oncologico, un insufficiente comprensione del ruolo della cultura in medicina è particolarmente grave, in quanto in questo ambito, alla sofferenza fisica 6

7 e psichica si aggiungono disagio sociale e spesso implicazioni metaforiche e stigmatizzazione sociale. Fondamentale diventa la capacità degli operatori sanitari di stabilire un efficace comunicazione con pazienti e loro familiari di lingua e cultura diversa lungo tutto il percorso della malattia. La meta di una comunicazione efficace è quella di negoziare con il paziente un obiettivo terapeutico e di cura il più possibile condiviso. Il modo più efficace per ottenere una buona comunicazione è prima di tutto esplorare e riconoscere il retroterra culturale del personale sanitario (in cui si distingue una cultura personale e professionale) e del paziente e dei suoi familiari. Per ottenere questo bisogna che gli operatori sanitari siano comunicatori efficaci ed empatici, capaci quindi di dialogare con persone di diversa estrazione sociale e culturale, linguistica, di razza ed etnia con differente personalità e soprattutto con le più svariate richieste di informazione, spiegazione e supporto. A tal proposito, risulta particolarmente significativo nell assistenza e cura della persona Il modello della competenza culturale di Campinha-Bacote, elaborato nel 1991, che intende la competenza culturale come un processo dinamico nell erogare servizi per la salute, dove l operatore sanitario rinnova continuamente le proprie abilità relazionali, per lavorare con efficacia all interno dell universo culturale dell utente. È un modello di apprendimento continuo da parte dell operatore sanitario, composto da cinque assunti interrelati, che quest ultimo deve sviluppare per avere un adeguata competenza culturale: 1) La propria consapevolezza culturale che si riferisce all esplorazione profonda del background culturale e professionale di appartenenza di ogni operatore sanitario e implica la consapevolezza, di ognuno, dei propri pregiudizi e stereotipi culturali. 2) La conoscenza culturale dell altro, cioè dei principali gruppi culturali nel contesto di riferimento, sotto tre punti di vista: le credenze e i valori culturali del gruppo in esame, l incidenza di particolari patologie caratteristiche di quel gruppo culturale e l efficacia del trattamento farmacologico e assistenziale per quel particolare gruppo. 3) L abilità culturale, cioè la capacità di raccogliere dati culturali sui bisogni dell utente. 4) L incontro culturale è il processo che incoraggia il sanitario a relazionarsi con l altro. La crescita reciproca potrà esprimersi in una conoscenza delle dinamiche etno-assistenziali dell utente e proprie 7

8 per raggiungere una maggiore consapevolezza delle differenze dei valori di riferimento. 5) Il desiderio culturale è il tema concettuale centrale della competenza culturale del professionista sanitario: è descritto come l energia, la motivazione, una volta che l operatore è pienamente consapevole della realtà socioculturale che lo circonda, che porta verso un appropriata competenza culturale. Un altro modello importante per quanto riguarda la competenza culturale è il modello di Papadopoulos, Tilki e Taylor, elaborato nel 1994 e ridefinito poi nel Il modello si pone come obiettivo quello di sviluppare la competenza culturale dell operatore attraverso un processo progressivo di acquisizione di consapevolezza, conoscenza e sensibilità culturale, attraverso quattro passi correlati. Il primo passo è costituito dalla consapevolezza dei valori di base, delle credenze, degli usi, delle abitudini e dei costumi dell operatore e di come tutti questi aspetti influenzano l erogazione dell assistenza alla persona. La seconda fase è rappresentata dalla conoscenza delle dinamiche culturali proprie e può essere acquisita in varie maniere, attraverso ad esempio lo studio di discipline come l antropologia culturale, la psicologia, la biologia, la medicina. La terza fase è rappresentata dalla sensibilità culturale che mette in risalto il concetto della relazione interpersonale dialogica tra operatore e paziente. È una fase che cerca un superamento dei valori messi in gioco nell interazione operatore-paziente per arrivare a un accordo assistenziale. La quarta fase è costituita dall acquisizione dell operatore sanitario della competenza culturale, definita dalle tre autrici come la capacità di erogare un assistenza alla persona che tenga conto di credenze, comportamenti e bisogni culturali dell individuo. L approccio interculturale alla persona risulta molto efficace nell assistenza a quest ultima. L assistenza interculturale ha un aspetto tipicamente prescrittivo che va ben oltre l analisi descrittiva relativa alle situazioni assistenziali: si tratta, appunto, di contribuire alla risoluzione di una particolare dimensione del bisogno di assistenza alla persona, quella inerente al suo significato simbolico e spirituale, denominata appunto socioculturale. Operare nell ambito dell assistenza interculturale presuppone 8

9 spesso la comprensione della dimensione di fede del paziente o delle persone con cui si lavora/assiste. In alcuni casi può essere utile godere della collaborazione di esponenti religiosi o spirituali, per approfondire le credenze religiose e valutare il loro contributo negli equilibri di salute del singolo e della collettività. Il principio fondante dell approccio interculturale è la comunicazione adeguata. Indipendentemente dagli approcci, dalle strategie, dai percorsi istituzionali è la qualità della relazione tra i protagonisti della situazione che fa l interculturale, lo mantiene ed eventualmente lo approfondisce. La buona comunicazione su cui si poggia l interculturale è condizionata da un sistema di attitudini estremamente complesso che non solo si tratta di acquisire, ma anche di mantenere in condizioni avverse, quando la presenza di tensioni emotive e conflitti di interesse possono metterlo in discussione. È importante ricordare che la traduzione dei moduli ospedalieri nelle principali lingue dei migranti, la disponibilità dei menù rispettosi delle diverse prescrizioni religiose, la codifica di percorsi amministrativi e sanitari per facilitare il ricovero dei pazienti stranieri, l adeguata preparazione del personale sanitario nell approccio e dunque nell assistenza a persone di altre culture e quant altro possiamo implementare per venire incontro alle esigenze particolari dei pazienti migranti, perdono il loro significato se coloro che gestiscono il rapporto con la persona non danno prova di disporsi verso l altro e verso ciò che ha da comunicare. Raramente, nel mondo di oggi, la popolazione di un paese appartiene nel suo complesso a una sola religione e le società sono sempre più multiculturali e multireligiose. L invecchiamento naturale della popolazione immigrata, unito all effetto della nuova legge sui ricongiungimenti familiari, farà sì che l Italia si troverà a ospitare un numero sempre più elevato di stranieri. Ciò avrà effetti sociali, demografici e sanitari non certo trascurabili. Non solo: ciò che un tempo era definito diverso, estraneo perché di fatto lontano, oggi si è considerevolmente avvicinato restando però straniero. Ne abbiamo esempi pratici nelle scuole, nei mercati, negli ospedali, nelle tensioni sociali che questo fenomeno ha portato con sé. Il fenomeno migratorio è sempre un esperienza di rottura, sradicamento, una crisi di passaggio nella quale si realizza una fase di doppia appartenenza che è tipica di ogni vissuto migratorio. Il paziente straniero è chiamato a integrare, nella proporzione 9

10 che riterrà più idonea, la sua identità multipla, la sua percezione di doppia realtà. In questa pluralità l operatore sanitario è chiamato a rispondere al bisogno di assistenza del paziente, erogando un assistenza misurabile, efficace ed efficiente secondo i canoni della scienza, ma anche adeguata e rispettosa dell alterità del paziente. Nel momento in cui il sanitario comprende quelle che sono le necessità della persona in relazione alla sua cultura e religione, qualunque essa sia, sarà possibile stabilire una relazione dove al centro c è la persona. Questo però è possibile affiancando alla formazione di base corsi inerenti alla disciplina interculturale, visto che questi argomenti risultano essere spesso carenti nei percorsi formativi medico-sanitari. Inoltre, bisognerebbe incentivare il servizio di mediazione linguistico-culturale in modo che il sanitario possa accedervi in modo agevole ma anche in modo celere e, sicuramente, al professionista è richiesto l uso di un approccio alla persona culturalmente sensibile. In un futuro prossimo è auspicabile che tutti gli operatori sanitari che si approcciano alla persona da assistere abbiano tutti gli strumenti necessari, a partire dalla formazione di base fino al contesto lavorativo in cui sono inseriti, per poter lavorare in un ambito sociale sempre più multiculturale. Dovranno, dunque, avere le conoscenze, le abilità tecniche e relazionali per poter essere culturalmente competenti e offrire un assistenza sensibile, creativa e utile al fine di sostenere condizioni di vita difficili, ma è anche fondamentale che sia rispettosa e pronta a incontrare l altro nel reciproco riconoscimento e scambio di valori. Raccomandazioni finali Comporre la storia culturale del paziente al primo accesso Adattare la comunicazione verbale e non verbale alle differenti sensibilità culturali Attuare programmi di educazione alla competenza culturale e training per gli studenti delle professioni sanitarie Utilizzare, ove necessario, un mediatore culturale con competenze in campo medico Istituire linee guida e standard per definire un servizio sanitario culturalmente competente. 10

11 CLAUDIO VERUSIO Laureato presso l Università di Pisa e specializzatosi in oncologia a Milano, dopo un esperienza presso la Divisione di Oncologia medica dell INT di Milano, diretta da Gianni Bonadonna, e un lungo periodo di attività presso l ospedale San Raffaele, attualmente è Direttore del Dipartimento Oncologico dell Azienda Ospedaliera di Busto Arsizio e Responsabile della Struttura Complessa di Oncologia Medica del P.O. di Saronno. Ha effettuato anche studi di psicologia e psicoterapia e, dopo un lungo training psicoanalitico, è oggi socio del CIPA (centro italiano di psicologia analitica) e membro della IAAP (International Association Analytic Psichology). È inoltre membro del Comitato Scientifico di Attivecomeprima Onlus, Presidente del Comitato Scientifico di Europa Uomo e membro del Consiglio di Amministrazione della FIRC. Ognuno di noi conosce, direttamente o indirettamente, una persona colpita dal cancro. Il cancro fa sentire il malato fuori dalla vita. Il disagio non è solo suo, ma si riflette anche su chi gli sta vicino e sulla società. Attivecomeprima Onlus, fondata da Ada Burrone dopo la sua esperienza di cancro al seno, dal 1973 aiuta il malato oncologico e la sua famiglia a rientrare nella vita.

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il

Dettagli

MEDIATORE INTERCULTURALE

MEDIATORE INTERCULTURALE Allegato 1 REGIONE LAZIO MEDIATORE INTERCULTURALE Il Mediatore Inter svolge attività di mediazione tra cittadini immigrati e la società locale, promuovendo, sostenendo e accompagnando entrambe le parti:

Dettagli

QUADRO AC DI COMPETENZE Versione riveduta Giugno 2012

QUADRO AC DI COMPETENZE Versione riveduta Giugno 2012 QUADRO AC DI COMPETENZE Versione riveduta Giugno 2012 Competenze di coaching per Tutti i Coach 1. Rispettare le linee guida etiche, legali e professionali 2. Stabilire il contratto di coaching e gli obiettivi

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati

IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati Tu 1. Al questionario hanno risposto sette formatori di insegnanti di lingue. 2. Sei formatori parlano l inglese, sei il francese,

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

SCHEDA DI RILEVAZIONE

SCHEDA DI RILEVAZIONE Allegato 3 RICERCA: SCUOLA ED IMMIGRAZIONE SCHEDA DI RILEVAZIONE PROGETTO OSSERVATORIO PERMANENTE SULLA CONDIZIONE DEGLI IMMIGRATI E SULLO STATO DEI PROCESSI DI ACCOGLIENZA E DI INTEGRAZIONE NELLE REGIONI

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di

Dettagli

Marisa Arpesella. Dipartimento di Sanità pubblica Cattedra di Igiene Università degli Studi di Pavia

Marisa Arpesella. Dipartimento di Sanità pubblica Cattedra di Igiene Università degli Studi di Pavia CORSO di IGIENE Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità pubblica Cattedra di Igiene Università degli Studi di Pavia MEDICINA PREVENTIVA Branca della Medicina che, mediante il potenziamento dei fattori

Dettagli

1 LA GESTIONE INTEGRATA LA GESTIONE ATTUALE

1 LA GESTIONE INTEGRATA LA GESTIONE ATTUALE LA GESTIONE ATTUALE 1 LA GESTIONE INTEGRATA 2 specialisti famiglia e associazioni centro diabetologico centro diabetologico medico di base medico di base persona con diabete specialisti famiglia e associazioni

Dettagli

Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30

Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30 Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30 Da dove siamo partiti La Diocesi e la Caritas hanno cercato sempre più di configurarsi come

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO

UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO 1/7 Attività L unità operativa di Psicologia Ospedaliera assicura interventi psicologici per: 1. Garantire, quando richiesto, il supporto

Dettagli

Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre 2014. Tiziana Sabetta

Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre 2014. Tiziana Sabetta Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie Roma, 25 Novembre 2014 Tiziana Sabetta Nulla rende più fragile e vulnerabile una famiglia dell esordio di una malattia

Dettagli

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne

Dettagli

PROGETTO: TEATRO FORUM

PROGETTO: TEATRO FORUM 24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per

Dettagli

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili. Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di

Dettagli

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Scheda progetto Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Il progetto si sviluppa in otto comuni delle province di Bergamo e Brescia. OBIETTIVI GENERALI La realizzazione del progetto si pone i seguenti

Dettagli

La mediazione sociale di comunità

La mediazione sociale di comunità La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

Organizzazione, marketing interno e cultura del servizio

Organizzazione, marketing interno e cultura del servizio Organizzazione, marketing interno e cultura del servizio Principi organizzativi La piramide rovesciata Il marketing interno La cultura del servizio Roberta Bocconcelli a.a. 2011/2012 DESP Dipartimento

Dettagli

Alternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro

Alternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro Alternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro 1 Laboratorio della conoscenza: scuola e lavoro due culture a confronto per la formazione 14 Novembre 2015 Alternanza scuola e lavoro

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

CITTADINANZA E COSTITUZIONE CITTADINANZA E COSTITUZIONE CLASSE 1 a TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DEL- LE COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO INDICATORI DI VALUTAZIONE (Stabiliti dal Collegio Docenti) AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

Dettagli

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Premise 1 LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Ci sono varie forme di riconciliazione, così come ci sono varie forme di terapia e varie forme di mediazione. Noi qui ci riferiamo alla riconciliazione con una

Dettagli

Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker

Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker Criteri per il successo e per il fallimento di un trattamento. Fattori: 1) del Paziente 2) del terapeuta 3) tecnici 4) relazionali 5) ambientali

Dettagli

INDICATORI, ABILITA /CAPACITA, CONOSCENZE

INDICATORI, ABILITA /CAPACITA, CONOSCENZE BIENNIO BIENNIO 5 ANNO Competenza storico-sociale n. Comprendere il cambiamento e la diversita dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica

Dettagli

LA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI NELLA PRESA IN CARICO DELLE FRAGILITA

LA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI NELLA PRESA IN CARICO DELLE FRAGILITA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II DIPARTIMENTO DI SCIENZE SOCIALI CONVEGNO PER UN WELFARE SOSTENIBILE LEA E LIVEAS: MODELLI REGIONALI A CONFRONTO TAVOLA ROTONDA LEA E LIVEAS NELLA PRESA IN CARICO

Dettagli

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO 1. Il bambino sviluppa il senso dell identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato

Dettagli

La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000

La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000 La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000 Giorgio Capoccia (Direttore e Responsabile Gruppo di Audit Agiqualitas) Corso USMI 07 Marzo 2006 Roma Gli argomenti dell intervento

Dettagli

di consulenza legale in diritto di famiglia e mediazione familiare

di consulenza legale in diritto di famiglia e mediazione familiare Servizio di consulenza legale in diritto di famiglia e mediazione familiare Associazione italiana per l educazione demografica Sezione di Roma Scopo del servizio è offrire consulenza legale su tutte le

Dettagli

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,

Dettagli

STUDI SU MATERIALE GENETICO

STUDI SU MATERIALE GENETICO Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Busonera I.O.V. ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. STUDI SU MATERIALE GENETICO Comitato Etico Istituto Oncologico

Dettagli

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le

Dettagli

Protocollo d Intesa. tra

Protocollo d Intesa. tra Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio

Dettagli

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus Centro di Accoglienza di Cittiglio Centro Polifunzionale di Gavirate Fondazione FELICITA MORANDI Associazione IL PASSO onlus Luglio 2012 FONDAZIONE FELICITA MORANDI Servizi e interventi a favore dei minori

Dettagli

La ricerca empirica in educazione

La ricerca empirica in educazione La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni

Dettagli

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di

Dettagli

VADEMECUM UFFICIO PACE

VADEMECUM UFFICIO PACE VADEMECUM UFFICIO PACE In questi ultimi anni, in molti comuni italiani, si è andata diffondendo la pratica dell istituzione di un ufficio pace. Ma che cosa sono questi uffici? E di cosa si occupano? Attraverso

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

Manifesto IFLA Per la Biblioteca Multiculturale

Manifesto IFLA Per la Biblioteca Multiculturale Manifesto IFLA Per la Biblioteca Multiculturale La biblioteca multiculturale Porta di accesso a una società di culture diverse in dialogo Tutti viviamo in una società sempre più eterogenea. Nel mondo vi

Dettagli

MARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista

MARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista MARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista Bologna 24 novembre 2013 Roberta Arbellia Indagine Nursind e Cergas Bocconi ottobre 2013 Infermieri forte orgoglio

Dettagli

Lo specifico del lavoro psicologico nell accompagnamento della coppia all adozione

Lo specifico del lavoro psicologico nell accompagnamento della coppia all adozione Lo specifico del lavoro psicologico nell accompagnamento della coppia all adozione Dott.ssa Maria Berica Tortorani Psicologa-Psicoterapeuta ASL 3 Pistoia Operatrice-formatrice Area Vasta per l adozione

Dettagli

IL COLORE DELLE EMOZIONI

IL COLORE DELLE EMOZIONI LABORATORIO ESPRESSIVO IL COLORE DELLE EMOZIONI I bambini lo dicono con il colore PREMESSA Il ruolo che ha l adulto nello sviluppo affettivo di un bambino è determinante; il suo atteggiamento, le sue aspettative,

Dettagli

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA?

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Sac. Don Magloire Nkounga Dott. D Ambrosio Giuseppina 1 Quando ci possono

Dettagli

RELIGIONI E CULTURE DELL IMMIGRAZIONE IN ITALIA E IN EUROPA REALTÀ E MODELLI A CONFRONTO. Programma di dettaglio

RELIGIONI E CULTURE DELL IMMIGRAZIONE IN ITALIA E IN EUROPA REALTÀ E MODELLI A CONFRONTO. Programma di dettaglio Fondo Europeo per l integrazione di cittadini di Paesi terzi CORSO DI ALTA SPECIALIZZAZIONE RELIGIONI E CULTURE DELL IMMIGRAZIONE IN ITALIA E IN EUROPA REALTÀ E MODELLI A CONFRONTO Programma di dettaglio

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza

Dettagli

Programma di sviluppo della partecipazione comunitaria alla definizione del PlUS 2016/2018

Programma di sviluppo della partecipazione comunitaria alla definizione del PlUS 2016/2018 Tavoli TemaTiCi 2015 Programma di sviluppo della partecipazione comunitaria alla definizione del PlUS 2016/2018 Comunità solidale, welfare di tutti: costruiamo insieme il piano dei servizi alla persona

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI Questo documento si propone quale parte integrante del P.O.F. e intende presentare un modello di accoglienza che illustri una modalità comune, corretta

Dettagli

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività

Dettagli

IL CONSULTORIO dalle donne...per le donne

IL CONSULTORIO dalle donne...per le donne IL CONSULTORIO dalle donne...per le donne Tratto da il Corriere della Sera -66 ottobre 2008 Che compresero, attraverso la sofferenza di molte di loro, che il benessere delle donne poteva venire solo dalla

Dettagli

Orientamento in uscita - Università

Orientamento in uscita - Università ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G. FALCONE - ASOLA (MN) Orientamento in uscita - Università prof. Ruggero Remaforte A.S.. 2012/2013 Premettendo che per orientare bisogna attivare non solo strumenti ma anche

Dettagli

PRESENTAZIONE AZIENDALE

PRESENTAZIONE AZIENDALE PRESENTAZIONE AZIENDALE La Cooperativa Sociale Agricola TERRAVIVA è nata ufficialmente il 15 settembre 2011 attraverso il Progetto Per.So.N.A. presentato dalla Cooperativa Sociale Al Plurale e finanziato

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.

INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12. Learning Center Engineering Management INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Autore: Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.2007 VIA

Dettagli

La rete per la promozione della salute in Lombardia

La rete per la promozione della salute in Lombardia La differenza che vale Gli ospedali di ANDREA: amici del bambino e della sua famiglia Bosisio Parini (LC) - 12-14 Novembre 2009 - IRCCS E. MEDEA La rete per la promozione della salute in Lombardia Giancarlo

Dettagli

Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità

Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità ANALISI DEL TITOLO Per prima cosa cercheremo di analizzare e capire insieme il senso del titolo di questo lavoro:

Dettagli

I sentimenti causati da perdita e separazione. Dr.ssa Barbara Ottaviani

I sentimenti causati da perdita e separazione. Dr.ssa Barbara Ottaviani I sentimenti causati da perdita e separazione Dr.ssa Barbara Ottaviani Il confronto con la fine della vita - La morte fa ancora parte della nostra cultura? - Siamo ancora capaci di rappresentarla, di immaginarla?

Dettagli

LE FATTORIE AUMENTANO

LE FATTORIE AUMENTANO LE FATTORIE AUMENTANO Nata dalla collaborazione tra 5 fattorie didattiche, l iniziativa mira a contribuire ad elevare la qualità della didattica in fattoria e a far riconoscere le stesse come agenzie educative,

Dettagli

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio. Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite

Dettagli

MIO FIGLIO SUL WEB: POSTA CON LA TESTA!

MIO FIGLIO SUL WEB: POSTA CON LA TESTA! FABRIZIO FANTONI psicologo psicoterapeuta LICEO CASIRAGHI - 8 NOVEMBRE 2014 MIO FIGLIO SUL WEB: POSTA CON LA TESTA! Le invarianti Gli adolescenti hanno sempre gli stessi compiti di sviluppo: pensare un

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi.

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. PERCHÈ LA MEDIAZIONE FAMILIARE Nella storia della coppia la separazione, anche se non prevista, qualche volta è inevitabile.

Dettagli

Fondamenti e tecniche di comunicazione verbale

Fondamenti e tecniche di comunicazione verbale Fondamenti e di comunicazione non verbale Fondamenti e di comunicazione verbale Rivolto agli infermieri Professionali Comunicare meglio: aiutare gli infermieri a aiutare. Abstract Ogni cosa che impariamo

Dettagli

Benessere Organizzativo Interventi di promozione della salute e del benessere psicofisico nelle organizzazioni

Benessere Organizzativo Interventi di promozione della salute e del benessere psicofisico nelle organizzazioni Pagina 1 di 6 Interventi di promozione della salute e del benessere psicofisico nelle organizzazioni Proposto nel 1981, il termine benessere sul luogo di lavoro indica non solo l assenza di malattia o

Dettagli

Un sogno assistenziale trasformato in realtà.

Un sogno assistenziale trasformato in realtà. A.R.G.O. Alzheimer Riabilitazione Gestione Ospitalità Un sogno assistenziale trasformato in realtà. simbolicamente Argo era il fedele cane di Ulisse, che nel tempo, a fronte di ogni lontananza e circostanza

Dettagli

L infermiere al Controllo di Gestione

L infermiere al Controllo di Gestione L infermiere al Controllo di Gestione Una definizione da manuale del Controllo di gestione, lo delinea come l insieme delle attività attraverso le quali i manager guidano il processo di allocazione e di

Dettagli

INFERMIERE E PERCORSO FORMATIVO Storia, prospettive e metodi. Busca, 14 dicembre 2006 Ivana Tallone

INFERMIERE E PERCORSO FORMATIVO Storia, prospettive e metodi. Busca, 14 dicembre 2006 Ivana Tallone INFERMIERE E PERCORSO FORMATIVO Storia, prospettive e metodi Busca, 14 dicembre 2006 Ivana Tallone La storia 1925: prima legge italiana per la formazione 1940: definizione di funzioni e compiti dell infermiera

Dettagli

MASTER IN LIFE COACHING

MASTER IN LIFE COACHING MASTER IN LIFE COACHING Master in life coaching abilities ABILITIES 2016 Brain Fitness SRL Via Abbagnano 2 Senigallia, AN +39 392 33 22 000 www.progettocrescere.it/coaching www.brain.fitness coaching@brain.fitness

Dettagli

Associazione Laici Pime Linee Guida (Versione semplificata senza regolamento interno)

Associazione Laici Pime Linee Guida (Versione semplificata senza regolamento interno) Associazione Laici Pime Linee Guida (Versione semplificata senza regolamento interno) L1. FINE E NATURA L'Associazione Laici PIME (ALP) è stata promossa dalla Direzione Generale del PIME in seguito all

Dettagli

LA RETE ONCOLOGICA LAZIALE

LA RETE ONCOLOGICA LAZIALE LA RETE ONCOLOGICA LAZIALE LA PERCEZIONE DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE Dott.Antonio Verginelli MMG DOVRESTI GUARDARE IL CANCRO COME L INIZIO DI UNA NUOVA VITA: DAL MOMENTO DELLA SUA SCOPERTA NULLA SARA,

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI

ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI Un codice inter di deontologia per la professione inferrnieristica è stato adottato per la prima volta dal Consiglio Inter delle Infermiere nel 1953. In seguito è stato rivisto e riaggiornato in diverse

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI. La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni

CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI. La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni CONVEGNO CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni Pordenone, 14 settembre 2013 Lo psicologo considera suo dovere accrescere le conoscenze

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica

Dettagli

organizzazioni di volontariato

organizzazioni di volontariato Il bilancio sociale per le organizzazioni di volontariato Modena, 1 Ottobre 2009 Bilancio sociale Cosa ci viene in mente? Rendere conto Perché fare un bilancio? La relazione di fiducia Ti dico chiaramente

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

Questionario PAI Personale Scolastico

Questionario PAI Personale Scolastico Questionario PAI Personale Scolastico La paziente e partecipata analisi del contesto locale porta ad evidenziare punti di vista diversi che possono generare ipotesi risolutive di problemi. Per questo motivo

Dettagli

Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega?

Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega? Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega? Pordenone, Marzo 2014 Dott.ssa Catia Cassin Delega In ambito gestionale per delega

Dettagli

LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus

LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite Federazione Cure Palliative Onlus Cure Palliative - Definizione Le Cure Palliative sono la cura

Dettagli

L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale

L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale Vito Petrara Principi di riferimento per l assistenza I principi di riferimento

Dettagli

AREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA

AREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA AREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA 1/6 Premessa Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL di Bologna ha la finalità di prevenire le malattie,

Dettagli