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1 Istituto di Istruzione Secondaria Superiore I.P.S.I.A. - I.T.C. - L.S. C.F Via F.lli Kennedy, SANTERAMO IN COLLE - BARI ipsiaerasmus@tin.it I.P.S.I.A. Via F.lli Kennedy, 7 Tel Fax Santeramo 4 dicembre 2009 L.S. Via P. Sette, 3 Tel Fax Circolare n. 227 I.T.C. N. DELL ANDRO Via P. Sette, 3 Tel Fax Ai Sig.ri Docenti Alla DSGA Rispettive Sedi Oggetto: Convocazione Collegio Docenti 09_12_09. E convocato per Mercoledì 9 dicembre 2009 alle ore 15:00 il Collegio Docenti Straordinario con il seguente o.d.g.: 1. saluti e comunicazioni varie del D.S.; 2. lettura e approvazione verbale precedente; 3. approvazione POF ; 4. approvazione piano annuale di aggiornamento Docenti; 5. riflessioni sull attuazione dei nuovi indirizzi previsti dalla riforma. Il Dirigente Scolastico prof.ssa Maddalena Ragone 1

2 1. saluti e comunicazioni varie del D.S.; -----OMISSIS lettura e approvazione verbale precedente (rispetto alla bozza sono state aggiunte le parti evidenziate); Verbale n. 3 del collegio dei docenti dell IISS di Santeramo del 30 settembre 2009 Il giorno 30 settembre 2009 alle ore 15,15 presso l auditorium dell ITC Liceo in via Pietro Sette 3 si riunisce il collegio dei docenti dell IISS di Santeramo per discutere e deliberare il seguente ordine del giorno: 1. Saluti e comunicazioni del DS 2. Lettura e approvazione verbali precedenti 3. Approvazione regolamento Collegio Docenti 4. Approvazione POF in particolare: Criteri per l attribuzione del credito scolastico Attribuzione voto di condotta Calendario esami per il recupero dei debiti scolastici e relativi scrutini Approvazione calendario corsi IDEI, criteri di formazione dei corsi e criteri di assegnazione dei docenti ai corsi ai sensi dell OM n. 90 del 5/11/07 5. Proposte per la candidatura del progetto Alternanza Scuola Lavoro e Impresa Formativa Simulata 6. Proposte al C.d.I. nuovi corsi di indirizzo anno scolastico 2010/ Assegnazione incarichi incentivati dal fondo di istituto. Prima di procedere alla discussione del primo punto, la prof.ssa Giove verifica il numero dei presenti. Come si evince dal foglio firme allegato al presente verbale, sono presenti 93 docenti su un totale di 118. PUNTO 1 Prende la parola il DS per una serie di comunicazioni: Per poter svolgere incarichi di lavoro extra-scolastici o attività di docenza in corsi, progetti presso altre scuole, i docenti devono essere autorizzati dal dirigente, specificatamente e per ogni attività svolta. Nei locali e entro il perimetro dei cortili dei due istituti è vietato fumare tanto per i docenti che per gli studenti; si raccomanda soprattutto ai docenti di attenersi a tale divieto per non influenzare negativamente i ragazzi. Si raccomanda inoltre di lasciare sempre liberi i parcheggi auto riservati tanto all ingresso dell IPSIA che dell ITC, per consentire l accesso e l uscita degli alunni disabili e per altre particolari urgenze che possono verificarsi. Si invitano poi i CdC che non hanno consegnato i verbali delle loro sedute, e gli assi culturali a comunicare al più presto i nomi dei propri coordinatori e a consegnare in presidenza i verbali degli incontri svolti. Si fa presente che è stata consegnata a tutti i docenti una lettera del vescovo a loro indirizzata e si coglie l occasione per ricordare che il vescovo verrà in visita prossimamente nella nostra scuola; si ribadisce comunque il carattere laicale dell istituzione scuola e ci si dichiara disponibili ad incontri con esponenti di altre religioni e di diversa estrazione culturale. In sede di premessa alla discussione del punto 4/4 si ricorda che il calendario del 2010 non prevede ponti e dunque in vista dell elaborazione del calendario delle prove di recupero dei debiti a fine estate e del conseguente inizio dell anno scolastico, si invita a considerare almeno il recupero del lunedì di carnevale e dell 1 e 3 giugno, per evitare che, come successo due anni fa, finiscano per essere giorni di fatto persi per la didattica. Si invita poi alla puntualità nella lettura, comunicazione ai ragazzi e firma delle circolari. In merito poi alle modalità di recupero orario si precisa che come detto nel collegio n. 1 si può scegliere tra due modalità, sostituzione di colleghi assenti e sportello pomeridiano. Quest ultima però è condizionata dalla richiesta dei ragazzi, in mancanza della quale non si possono attivare attività di sportello; il docente che dunque abbia scelto di recuperare in questa modalità, qualora gli sportelli non partissero, dovrà comunque recuperare le sue ore in attività con i ragazzi, come i corsi Idei estivi. Si sottopone poi al collegio la decisione di aderire come IISS ai Giochi studenteschi. Il collegio approva all unanimità. Si dà comunicazione di una prima attività formativa dell istituto rivolta ai docenti e in linea con il rinnovamento della didattica auspicato dalla Riforma e dalle esigenze dell utenza. La prof.ssa Difonzo, FS per l Innovazione didattica, illustra la proposta di due giornate di formazione con taglio laboratoriale sulla didattica per competenze da tenersi a novembre nel nostro istituto da parte di esperti dell ADi; l attività sarà aperta a tutte le scuole di Santeramo e alle medie dei paesi limitrofi, in vista tra l altro di un lavoro comune e trasversale sui curriculi. Infine si rendono note al collegio le dimissioni del prof. Lucarelli dal ruolo di responsabile sede IPSIA. È necessario sostituirlo e pertanto, in accordo con quanto deciso nel collegio n. 2 circa lo status e la nomina dei responsabili di sede, si chiede all assemblea di esprimere delle candidature. Si candida solo il prof. Caponio Giuseppe, che all unanimità viene nominato dal collegio responsabile sede IPSIA. PUNTO 2 In merito ai verbali da approvare l assemblea chiede anzitutto se la firma delle circolari in cui essi sono pubblicati assieme al resto del materiale utile per il collegio, implichi una dichiarazione di presa visione. Dopo un breve dibattito si conviene nel rispondere affermativamente. Il prof. Tunzi chiede che il verbale n. 2 venga emendato al punto 5, relativamente al nome del docente che in collegio presentò il progetto Area a rischio : non la prof.ssa Putignano ma la prof.ssa Giove. Il collegio accoglie tale emendamento. Il prof. Digregorio F. poi propone di emendare lo stesso verbale n. 2 al punto 3, sostituendo il passaggio che dice: Interviene il prof. Digregorio F. che chiede al Ds di chiarire i criteri di attribuzione dell incarico rispetto all ultima funzione da incentivare, inoltre invita le RSU ad avvisare sempre i lavoratori prima di firmare punti importanti della contrattazione. Chiede espressamente che in collegio da ora innanzi chiunque abbia ricevuto incarichi di responsabilità dia il resoconto della sua attività, e che, non essendo questo stato fatto negli anni precedenti, si fornisca al collegio un quadro sinottico di tutte le attività svolte negli anni e con l indicazione di destinatari, obiettivi, autori, esiti, durata e importi erogati. Chiede poi che tale richiesta sia trasmessa all USR e al Collegio dei revisori dei conti e che si dia conto della loro risposta nel prossimo collegio con: Interviene il prof. Digregorio F. che chiede al Ds di chiarire i criteri di attribuzione degli incarichi a Docenti che si distinguono per il particolare impegno in aula connesso alla innovazione e alla ricerca didattica ai sensi dell art.88, comma a e d del CCNL ; invita inoltre la RSU ad avvisare sempre i lavoratori prima di firmare punti importanti della contrattazione. Chiede 2

3 espressamente che in Collegio da ora innanzi chiunque abbia ricevuto incarichi dal DS, a qualsiasi titolo, interno o esterno, per qualsiasi progetto con finanziamento esterno o dal fondo di istituto, in sintesi, chiunque abbia percepito compensi a qualsiasi titolo dal DS, ivi compreso il DS e il DSGA, dia conto della sua attività al Collegio, che su quella attività ha deliberato. Poiché nulla è stato fatto fino ad oggi, il prof. Digregorio chiede che, a sanatoria per l a.s , nonché per l a.s. appena concluso , sia presentato al Collegio un quadro sinottico di tutti gli incarichi conferiti in cui compaia 1.Progetto,2.Progettista, 3.Incaricato, 4.Destinatario, periodo della prestazione, 5.Ambito, 6.Obiettivo ed esito dell intervento, 7.Importo percepito da tutti i partecipanti compreso DS e DSGA). Ed è opportuno che in via perentoria siano stabiliti i criteri di attribuzione degli incarichi; p.e. con quale criterio sono stati attribuiti gli incarichi per i corsi IDEI? Il prof. Digregorio Francesco chiede che quanto chiesto sia scritto all OdG del prossimo Collegio Docenti; chiede infine che tale richiesta sia trasmessa all USR e la Collegio dei Revisori dei conti. Il collegio approva tale modifica. Il prof. Digregorio F. chiede al DS se abbia avuto seguito la sua richiesta di trasmissione all USR e alla Corte dei Conti dello stralcio del verbale succitato. Il DS risponde che i docenti e gli altri operatori della scuola sono sempre stati messa a conoscenza dei dati da lui richiesti, di volta in volta all avvio e alla conclusione di ogni progetto e che quindi non si è ritenuto opportuno accogliere la sua richiesta. Si procede all approvazione del verbale di collegio n. 1 nel testo proposto e del verbale n. 2 con le modifiche prima approvate Risultano entrambi approvati con voti 92 favorevoli, 1 contrario e 0 astenuti. PUNTO 3 Posteriormente alla data di convocazione del collegio è pervenuta alla presidenza una proposta di Regolamento del collegio elaborata dalla commissione nominata nella seduta del 2 settembre Il prof. Digregorio F., considerando che c è stato poco tempo per valutare la bozza, propone di rinviare al prossimo collegio la sua discussione e approvazione. Si mette ai voti questa proposta voti favorevoli 4 voti contrari 87 astenuti 0 La proposta è respinta. Il prof. Gasparro allora a nome della commissione illustra la bozza di regolamento, che si riporta di seguito: REGOLAMENTO DEL COLLEGIO DOCENTI IISS Santeramo in Colle Compiti e funzioni Art. 1: Come si evince dalla normativa vigente il Collegio dei docenti è chiamato ad attuare la primaria funzione dell'istituzione scolastica, che è quella didattica - educativa - formativa. Art. 2: Entro tale ambito ogni suo intervento deve essere il risultato di un attento lavoro collegiale mirato ad una calibrata programmazione e all'effettiva verifica degli obiettivi raggiunti, nel rispetto della libertà didattica di ogni singolo docente e in ottemperanza alla trasparenza di ogni atto ufficiale. Art. 3: E ammessa alla riunione la sola componente docente oltre al Dirigente Scolastico, salvo diversa deliberazione collegiale, sempre e comunque a maggioranza relativa (metà più uno dei votanti). Art 4.: Durante la seduta è richiesto un comportamento che consenta a tutti un'attiva partecipazione ai lavori. LA CONVOCAZIONE Art. 5: Il Collegio dei Docenti si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il calendario proposto dal Dirigente Scolastico e votato dal Collegio. Il Collegio può essere altresì convocato in seduta straordinaria su richiesta di almeno 1/3 dei componenti o nel caso in cui il Dirigente ne ravvisi le necessità. La comunicazione dell O.d.g. deve essere data con almeno 5 giorni di preavviso. In caso di sopravvenuti problemi urgenti, l O.d.g. può essere integrato con comunicazione scritta anche il giorno prima, con una chiara e d esauriente istruttoria allegata; La circolare deve altresì prevedere il tempo di durata del Collegio che non deve superare le tre ore. Art. 6: Il Collegio, anche su iniziativa di un solo componente, può deliberare l'inserimento di uno o più punti all'o.d.g. per la seduta successiva. Art. 7: Contestualmente alla convocazione del Collegio, la Presidenza pubblica tutto il materiale informativo in merito agli argomenti all ordine del giorno. LUOGO DELLE RIUNIONI ART. 8 Le riunioni del Collegio dei Docenti si effettuano nell'apposita sala assicurando le condizioni ambientali per la migliore partecipazione ai lavori. Il Collegio dei Docenti, in via straordinaria e per ragioni celebrative o in occasioni culturali, può riunirsi in altro luogo per permettere la partecipazione di invitati, della popolazione studentesca o della cittadinanza. ATTRIBUZIONI DELLA PRESIDENZA Art. 9: Il Dirigente Scolastico presiede il Collegio e ne assicura il corretto e proficuo funzionamento. In particolare: - apre e chiude la seduta - dà la parola, guida e modera la discussione - cura l ordinato svolgersi dei lavori - stabilisce la sequenza delle votazioni; In relazione al decreto n. 44 del 01/02/2002, il Dirigente Scolastico: - predispone il programma per l attuazione del POF - realizza il programma nell esercizio dei compiti e delle sue funzioni - comunica la nomina dei collaboratori della dirigenza Art. 10: Il Collaboratore vicario sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di assenza o impedimento. Art. 11: Il Segretario del Collegio, designato di norma dal Dirigente Scolastico tra i collaboratori, sovrintende alla stesura del processo verbale, che deve contenere le deliberazioni e gli atti della riunione; se richiesto ne dà lettura. Le richieste di variazione del verbale devono essere redatte in forma scritta e, se approvate, fanno parte integrante del medesimo verbale oggetto di approvazione. 3

4 Art. 12: Di ogni punto trattato nella riunione del Collegio è redatto processo verbale entro gli otto giorni successivi all adunanza; dell avvenuta redazione è dato avviso mediante affissione all Albo dell Istituto. al decimo giorno dalla stessa riunione. Il processo verbale reca la firma del Presidente dell Assemblea e del Segretario Verbalizzante che appone sotto la sua responsabilità la data di affissione. Il verbale indicherà la effettiva durata della seduta, durata da detrarre dal monte ore delle attività collegiali di ciascun docente ATTRIBUZIONI DEL COLLEGIO Art. 13: Per migliorare la propria organizzazione il Collegio dei docenti può essere articolato in commissioni di lavoro VALIDITA DELLE SEDUTE Art. 14 Il segretario procede all appello nominale per verificare il numero dei presenti. La seduta è valida se è presente la metà + 1 dei componenti. Art. 15: Tutte le assenze relative all'intera seduta o parte di essa devono essere giustificate. Art. 16: Le sedute del Collegio sono, di norma, prioritarie su qualsiasi altra attività del personale docente. LAVORI DELLE SEDUTE Art. 17: I lavori del Collegio si aprono con l'approvazione del verbale della seduta precedente; con decisione unanime è possibile astenersi dalla lettura dello stesso, salvo il diritto d'intervento per chi intenda proporre rettifiche. Art. 18: E' possibile richiedere di modificare la successione dei punti all'o.d.g.. La richiesta viene accolta se approvata con maggioranza relativa. Art. 19: Sugli argomenti compresi all'o.d.g. i docenti si iscrivono a parlare durante la seduta. Il Presidente nel concedere la parola segue l'ordine delle iscrizioni a parlare. Nessun docente può, di norma, iscriversi a parlare più di una volta per ogni punto all'o.d.g., oltre all'eventuale dichiarazione di voto. Art. 20: La durata degli interventi nella discussione di ogni punto al'o.d.g. non può superare i 5 minuti; il docente che presenta la proposta di delibera, ha a disposizione altri 3 minuti per l'illustrazione della stessa. Art. 21: Ogni docente ha diritto di replica di norma una sola volta per ogni argomento all'ordine del giorno per un tempo non superiore a due minuti. Art. 22:E facoltà di ogni docente di emendare le proposte di deliberazione, previa illustrazione dell emendamento stesso, e richiederne la votazione. Art. 23 Le brevi comunicazioni del Dirigente Scolastico in apertura di seduta così come i temi o i quesiti posti dai membri del Collegio in relazione al punto Varie conclusivo della seduta non sono di norma soggetti a discussione b. le votazioni Art. 24: Ogni componente del Collegio è tenuto ad esprimere il proprio parere con il suo voto. Art. 25: Quando una proposta viene messa ai voti non è più consentito alcun intervento. Art. 26: Tutte le votazioni avvengono per voto palese, tranne quelle per l'elezione dei componenti del Comitato di valutazione ed eventualmente delle funzioni strumentali del POF. Un componente del Collegio può chiedere il voto per appello nominale. Art. 27: Una proposta di delibera è approvata: 1. se votata all'unanimità 2. se votata a maggioranza Nel caso 2 si distinguono due tipi di maggioranza: - maggioranza relativa (metà + uno dei votanti), richiesta per mozioni riguardanti questioni di indirizzo didattico vincolanti tutti i docenti; - maggioranza semplice ( metà + uno dei partecipanti al voto, per tutte le altre proposte e iniziative, la cui attuazione non coinvolge l'intero corpo docente). In caso di parità prevale il voto del Presidente. - Il voto degli astenuti non ha valore ai fini della determinazione della maggioranza. Art. 28: Conclusa la votazione, il Presidente proclama i risultati della stessa. Art. 29: Fatti salvi i diritti della libertà didattica previsti dalla legge, le deliberazioni del Collegio vincolano tutti i docenti a partecipare alla loro attuazione secondo le modalità previste. Art. 30: Il Collegio può prendere in esame, su richiesta di un terzo dei componenti, eventuali motivate proposte di modifica del regolamento. Per l'approvazione di tale proposta è richiesta la maggioranza relativa (metà + uno dei votanti). Nel dibattito che segue sono accolti i seguenti emendamenti: su proposta della prof.ssa Difonzo si aggiunge in coda all art. 5 e non deve iniziare prima delle 15 ; su proposta del prof. Digregorio F. all art. 7 dopo il materiale informativo si aggiunge nonché le proposte di delibere da sottoporre al Collegio predisposte dal Dirigente ; su proposta di diversi docenti si modifica l art. 11 come segue: processo verbale, che avrà carattere sintetico e deve contenere le deliberazioni e gli atti della riunione. Il contenuto degli interventi sarà riportato integralmente solo nel caso in cui l intervenuto chieda espressamente la messa a verbale di specifiche frasi in tal caso le produrrà per iscritto ; su proposta di diversi docenti in coda all art. 16 si aggiunge: fatta eccezione per le attività di insegnamento ; e si modifica la frase iniziale dell art. 17 come segue: I lavori del Collegio si aprono con la lettura ; su proposta del prof. Digregorio F. si aggiunge in coda all art. 22: gli emendamenti vengono votati prima della proposta di deliberazione. La proposta di deliberazione originaria, eventualmente emendata, è approvata alla fine di ogni altro emendamento, integrazione, modificazione. ; su proposta di diversi docenti all art. 26 si aggiunge e quelle sulle persone dopo funzioni strumentali del POF, e in coda: se la maggioranza semplice del Collegio approva ; su proposta del prof. Iacobellis si aggiunge in coda all art. 30 la maggioranza qualificata (due terzi degli aventi diritto al voto) ; infine su intervento poi della prof.ssa Porfido B. si procede alla eliminazione della parte finale dell art. 9: in relazione al decreto n. 44 del 01/02/2002, il Dirigente Scolastico: - predispone il programma per l attuazione del POF - realizza il programma nell esercizio dei compiti e delle sue funzioni 4

5 - comunica la nomina dei collaboratori della dirigenza Si procede alla approvazione del testo emendato. Il collegio con voti 92 favorevoli, 1 contrario, 0 astenuti delibera (n. 11) l approvazione del seguente Regolamento del Collegio dei docenti: REGOLAMENTO DEL COLLEGIO DOCENTI IISS Santeramo in Colle Compiti e funzioni Art. 1: Come si evince dalla normativa vigente il Collegio dei docenti è chiamato ad attuare la primaria funzione dell'istituzione scolastica, che è quella didattica - educativa - formativa. Art. 2: Entro tale ambito ogni suo intervento deve essere il risultato di un attento lavoro collegiale mirato ad una calibrata programmazione e all'effettiva verifica degli obiettivi raggiunti, nel rispetto della libertà didattica di ogni singolo docente e in ottemperanza alla trasparenza di ogni atto ufficiale. Art. 3: E ammessa alla riunione la sola componente docente oltre al Dirigente Scolastico, salvo diversa deliberazione collegiale, sempre e comunque a maggioranza relativa (metà più uno dei votanti). Art 4.: Durante la seduta è richiesto un comportamento che consenta a tutti un'attiva partecipazione ai lavori. La Convocazione Art. 5: Il Collegio dei Docenti si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il calendario proposto dal Dirigente Scolastico e approvato dal Collegio. Il Collegio può essere altresì convocato in seduta straordinaria su richiesta di almeno 1/3 dei componenti o nel caso in cui il Dirigente ne ravvisi le necessità. La comunicazione dell O.d.g. deve essere data con almeno 5 giorni di preavviso. In caso di sopravvenuti problemi urgenti, l O.d.g. può essere integrato con comunicazione scritta anche il giorno prima, con una chiara e d esauriente istruttoria allegata. La circolare deve altresì prevedere il tempo di durata del Collegio che non deve superare le tre ore e non deve iniziare prima delle ore 15:00. Art. 6: Il Collegio, anche su iniziativa di un solo componente, può deliberare l'inserimento di uno o più punti all'o.d.g. per la seduta successiva. Art. 7: Contestualmente alla convocazione del Collegio, la Presidenza pubblica tutto il materiale informativo nonché le proposte di delibere da sottoporre al Collegio predisposte dal Dirigente in merito agli argomenti all ordine del giorno. LUOGO DELLE RIUNIONI ART. 8 Le riunioni del Collegio dei Docenti si effettuano nell'apposita sala assicurando le condizioni ambientali per la migliore partecipazione ai lavori. Il Collegio dei Docenti, in via straordinaria e per ragioni celebrative o in occasioni culturali, può riunirsi in altro luogo per permettere la partecipazione di invitati, della popolazione studentesca o della cittadinanza. ATTRIBUZIONI DELLA PRESIDENZA Art. 9: Il Dirigente Scolastico presiede il Collegio e ne assicura il corretto e proficuo funzionamento. In particolare: - apre e chiude la seduta - dà la parola, guida e modera la discussione - cura l ordinato svolgersi dei lavori - stabilisce la sequenza delle votazioni; Art. 10: Il Collaboratore vicario sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di assenza o impedimento. Art. 11: Il Segretario del Collegio, designato di norma dal Dirigente Scolastico tra i collaboratori, sovrintende alla stesura del processo verbale, che avrà carattere sintetico e deve contenere le deliberazioni e gli atti della riunione. Il contenuto degli interventi sarà riportato integralmente solo nel caso in cui l intervenuto chieda espressamente la messa a verbale di specifiche frasi in tal caso le produrrà per iscritto ; se richiesto ne dà lettura. Le richieste di variazione del verbale devono essere redatte in forma scritta e, se approvate, fanno parte integrante del medesimo verbale oggetto di approvazione. Art. 12: Di ogni punto trattato nella riunione del Collegio è redatto processo verbale entro gli otto giorni successivi all adunanza; dell avvenuta redazione è dato avviso mediante affissione all Albo dell Istituto. al decimo giorno dalla stessa riunione. Il processo verbale reca la firma del Presidente dell Assemblea e del Segretario. Verbalizzante che appone sotto la sua responsabilità la data di affissione. Il verbale indicherà la effettiva durata della seduta, durata da detrarre dal monte ore delle attività collegiali di ciascun docente ATTRIBUZIONI DEL COLLEGIO Art. 13: Per migliorare la propria organizzazione il Collegio dei docenti può essere articolato in commissioni di lavoro. VALIDITA DELLE SEDUTE Art. 14 Il segretario procede all appello nominale per verificare il numero dei presenti. La seduta è valida se è presente la metà + 1 dei componenti. Art. 15: Tutte le assenze relative all'intera seduta o parte di essa devono essere giustificate. Art. 16: Le sedute del Collegio sono, di norma, prioritarie su qualsiasi altra attività del personale docente fatta eccezione per le attività di insegnamento. LAVORI DELLE SEDUTE 5

6 Art. 17: I lavori del Collegio si aprono con la lettura e l'approvazione del verbale della seduta precedente; con decisione unanime è possibile astenersi dalla lettura dello stesso, salvo il diritto d'intervento per chi intenda proporre rettifiche. Art. 18: E' possibile richiedere di modificare la successione dei punti all'o.d.g.. La richiesta viene accolta se approvata con maggioranza relativa. Art. 19: Sugli argomenti compresi all'o.d.g. i docenti si iscrivono a parlare durante la seduta. Il Presidente nel concedere la parola segue l'ordine delle iscrizioni a parlare. Nessun docente può, di norma, iscriversi a parlare più di una volta per ogni punto all'o.d.g., oltre all'eventuale dichiarazione di voto. Art. 20: La durata degli interventi nella discussione di ogni punto al'o.d.g. non può superare i 5 minuti; il docente che presenta la proposta di delibera, ha a disposizione altri 3 minuti per l'illustrazione della stessa. Art. 21: Ogni docente ha diritto di replica di norma una sola volta per ogni argomento all'ordine del giorno per un tempo non superiore a due minuti. Art. 22:E facoltà di ogni docente di emendare le proposte di deliberazione, previa illustrazione dell emendamento stesso, e richiederne la votazione. Gli emendamenti vengono votati prima della proposta di deliberazione. La proposta di deliberazione originaria, eventualmente emendata, è approvata alla fine di ogni altro emendamento, integrazione o modificazione.. Art. 23 Le brevi comunicazioni del Dirigente Scolastico in apertura di seduta così come i temi o i quesiti posti dai membri del Collegio in relazione al punto Varie conclusivo della seduta non sono, di norma, soggetti a discussione. b. le votazioni Art. 24: Ogni componente del Collegio è tenuto ad esprimere il proprio parere con il suo voto. Art. 25: Quando una proposta viene messa ai voti non è più consentito alcun intervento. Art. 26: Tutte le votazioni avvengono per voto palese, tranne quelle per l'elezione dei componenti del Comitato di valutazione ed eventualmente delle funzioni strumentali del POF e quelle sulle persone. Un componente del Collegio può chiedere il voto per appello nominale se la maggioranza semplice del collegio approva. Art. 27: Una proposta di delibera è approvata: 1. se votata all'unanimità 2. se votata a maggioranza Nel caso 2 si distinguono due tipi di maggioranza: - maggioranza relativa (metà + uno dei votanti), richiesta per mozioni riguardanti questioni di indirizzo didattico vincolanti tutti i docenti; - maggioranza semplice ( metà + uno dei partecipanti al voto, per tutte le altre proposte e iniziative, la cui attuazione non coinvolge l'intero corpo docente). In caso di parità prevale il voto del Presidente. - Il voto degli astenuti non ha valore ai fini della determinazione della maggioranza. Art. 28: Conclusa la votazione, il Presidente proclama i risultati della stessa. Art. 29: Fatti salvi i diritti della libertà didattica previsti dalla legge, le deliberazioni del Collegio vincolano tutti i docenti a partecipare alla loro attuazione secondo le modalità previste. Art. 30: Il Collegio può prendere in esame, su richiesta di un terzo dei componenti, eventuali motivate proposte di modifica del regolamento. Per l'approvazione di tale proposta è richiesta la maggioranza qualificata. (due terzi degli aventi diritto al voto). Alle ore 17 la prof.ssa Bruno lascia la seduta per svolgere attività di insegnamento nel corso serale. PUNTO 5 La prof.ssa Giove, considerata l urgenza dei punti 5 e 6 che prevedono pronunciamenti ufficiali della scuola entro il 10 ottobre p.v., propone di anticipare la loro discussione prima del punto 4. Il collegio approva con 81 voti favorevoli, nessuno contrario, 10 astenuti. La prof.ssa Giove in merito all adesione dell istituto al Progetto Alternanza Scuola lavoro chiede al collegio di confermare l orientamento deliberato nel collegio n. 2 del 30/9/2008, punto 9 all odg, secondo cui nel chiedere di partecipare al suddetto progetto, l IISS avrebbe indicato ogni anno come scelta prioritaria uno dei tre istituti a rotazione; secondo tale ordine quest anno la priorità spetterebbe al Liceo, a seguire ITC e IPSIA. Segue un breve dibattito in cui si fa presente tra l altro che tale rotazione non tiene conto dei diversi indirizzi IPSIA e che finora di questi si è giovato del progetto il solo settore meccanico; si risponde che di ciò si potrà tener conto in futuro, ma che di fatto, al di là delle priorità indicate, l USR tende ad attribuire ogni anno il progetto all istituto e al settore a cui l ha concesso la prima volta, come dimostra l esperienza dello scorso anno, quando pur avendo l IISS indicato come scuola prioritaria l ITC, il progetto è stato concesso all IPSIA settore meccanico. Si procede alla votazione. Con voti 57 favorevoli, 4 contrari e 7 astenuti il collegio delibera (n. 12) di confermare per l adesione al progetto Alternanza scuola lavoro la rotazione delle priorità dei tre istituti come deliberato nel collegio n. 2, punto 9, del 30/9/2008, e conseguentemente di presentare quest anno come scelta prioritaria il Liceo, seguito da ITC e IPSIA. PUNTO 6 La prof.ssa Giove espone all assemblea la proposta della Presidenza (da sottoporre al C.d I.) dei nuovi indirizzi di studio per l a.s : L.S. con i due indirizzi previsti dalla Riforma, scientifico e tecnologico. IT: indirizzo Informatica e Telecomunicazione in sostituzione del mercurio così come previsto dalle tabelle di convergenze, l indirizzo Meccanica, Meccatronica ed Energia, Sistema Moda, Agraria e Agroindustria, Trasporti e Logistica; IPSIA Servizi per la manutenzione e l assistenza tecnica(b2) Servizi per l enogastronomia e l ospitalità alberghiera (B4). Il collegio esprima un parere su questa proposta: DIBATTITO Dall assemblea emergono domande di chiarimento sulla scelta degli indirizzi fatta dalla presidenza e dubbi sulla possibilità di discutere ed esprimere in questa sede un parere su tale materia. Il DS ribadisce le finalità e l urgenza di pronunciarsi sulla scelta degli indirizzi futuri; con lei concorda il prof. D ambrosio, sostenuto anche dalla prof.ssa Difonzo, che pur ribadendo la mancanza di dati ufficiali certi, allo stato attuale, sull effettiva applicazione della riforma, condivide la necessità di muoversi con rapidità, visto che gli altri istituti lo stanno facendo da tempo, e approva la proposta della dirigenza in quanto sufficientemente ampia. Seguono anche delle proposte di integrazione: si concorda nell aggiungere fra le opzioni liceali il Liceo musicale, di nuova istituzione e molto ambito; 6

7 mentre si respinge con 31 voti contrari e 23 favorevoli la proposta della prof.ssa Porfido B. di aggiungere agli indirizzi tecnici richiesti quello chimico e materiale biotecnologico. L assemblea è infine chiamata a votare il proprio parere sulla proposta della Presidenza con l aggiunta del Liceo musicale. con voti: 55 voti favorevoli, 0 contrari, 10 astenuti, il collegio esprime parere favorevole a richiedere i seguenti indirizzi: Liceo Scientifico con i due indirizzi previsti dalla riforma: Scientifico e Tecnologico. Il LICEO MUSICALE IT: indirizzo Informatica e Telecomunicazione in sostituzione del Mercurio e indirizzo Amministrativo finanza e Marketing in sostituzione dell IGEA, così come previsto dalle tabelle di convergenze, l indirizzo Meccanica, Meccatronica ed Energia, l indirizzo Sistema Moda, Agraria e Agroindustria, l indirizzo Trasporti e Logistica; IPSIA Servizi per la manutenzione e l assistenza tecnica(b2) e Servizi per l enogastronomia e l ospitalità alberghiera (B4). A questo punto alcuni docenti chiedono di sospendere e aggiornare la seduta. Si mette ai voti la loro proposta, che è respinta dal collegio con voti 53 contrari, 10 favorevoli, 2 astenuti. PUNTO 7 La prof.ssa Giove dà lettura del quadro complessivo degli incarichi incentivati con il fondo d istituto per l a.s Si chiede se ci siano altre candidature per il ruolo di responsabile settore elettronico IPSIA in sostituzione di quella del prof. Caponio G. che nel frattempo ha assunto il ruolo di responsabile sede IPSIA. Nessuno si candida, viene confermata la candidatura del prof. Caponio G. I proff. Perrone, Schiavarelli, Fontana si propongono per l attività di orientamento nelle scuole medie. Non essendoci candidature alternative per nessuno degli incarichi incentivati dal fondo d istituto, si procede all approvazione del loro quadro complessivo. Con voti: 63 favorevoli 2 contrari 0 astenuti il collegio delibera (n. 13) il seguente quadro degli incarichi incentivati con fondo d istituto per l a.s : Incarico N. Domande pervenute Supporto al responsabile IPSIA per la sede del settore meccanico c/o ITC 1 Disanto Rocco Responsabile serale 1 Gasparro Giorgio Referente gruppo H 1 Agnese Angiulo Responsabili di settore (4 settori) 4 Losito Anna M. (settore moda) Caponio Giuseppe(settore elettronico) Disanto Rocco (settore Meccanico) Contento Antonietta (settore chimica) Orientamento scuole medie Cacciapaglia Anna Maria Putignano Mariapina Gasparro Giorgio Schiavarelli R. Perrone G. Fontana L. Referente ambiente Tartaglia Anna Responsabile laboratori informatica (uno per la sede ITC-L.S, uno per la2 Schiavarelli Rosalia(sede ITC.Ls) sede IPSIA) Scattaglia Nunzio (sede IPSIA) Referente sito web Scattaglia Nunzio Responsabile della rete presso IPSIA Scattaglia Nunzio Responsabili viaggi istruzione Coordinatori di classe (individuati all interno del C.d.C.) Responsabili assi culturali (individuati all interno dell asse) Componenti Commissioni Funzioni Strumentali Partecipazione Democratica 2 Roberto Amalia Innovazione Didattica Putignano Mariapina 2 Quatraro Francesca Cavaliere Andrea Responsabile Biblioteca 2 Putignano Mariapina PUNTO 4 7

8 Si legge la proposta della presidenza circa il primo sottopunto, Attribuzione del credito scolastico. Si vota per l attribuzione del punteggio massimo della banda 8-10; la proposta è di attribuire il punteggio massimo della banda solo quando una delle tre positività, che concorrono alla maturazione del punto di credito scolastico, è data dalla media dei voti secondo le modalità approvate dal collegio n. 2, punto 4, del 30/9/2008. Con voti 56 favorevoli 2 contrari 4 astenuti, il collegio delibera (n.1 4) che l attribuzione del punteggio massimo della banda 8-10 sarà concessa solo agli alunni che, in possesso delle tre positività per ottenere il punto di credito aggiuntivo, dimostrino che una delle tre è quella data dalla media dei voti, secondo le modalità approvate dal collegio n. 2, punto 4, del 30/9/2008. In merito poi al secondo sottopunto, Attribuzione del voto di condotta, si votano le seguenti modifiche al documento approvato nel collegio n. 6, punto 3, del 13 maggio 2009: 1. La rispondenza del comportamento dello studente al Profilo delineato dai descrittori, e la conseguente attribuzione del relativo voto in condotta, deve essere valutata sulla base di tutti gli indicatori previsti per ciascun Profilo. 2. Il computo delle assenze e dei ritardi deve essere accuratamente documentato dai docenti coordinatori che lo rileveranno dai prospetti distribuiti dalla segreteria didattica. Il quadro delle assenze e ritardi dello studente dovrà comunque essere analizzato prestando la consueta e dovuta attenzione alla situazione personale (malattia, gravi problemi familiari) di ciascuno. Si sottolinea tuttavia l importanza di una regolare e assidua frequenza che garantisce una maggiore opportunità di partecipazione alla vita didattica (2 indicatore), Con voti: 58 favorevoli 2 contrari 2 astenuti, il collegio delibera (n. 15) le seguenti modifiche al Documento sull attribuzione del voto di condotta approvato dal collegio n. 6, punto 3, del 13/5/2009: 1. La rispondenza del comportamento dello studente al Profilo delineato dai descrittori, e la conseguente attribuzione del relativo voto in condotta, deve essere valutata sulla base di tutti gli indicatori previsti per ciascun Profilo. 1. Il computo delle assenze e dei ritardi deve essere accuratamente documentato dai docenti coordinatori che lo rileveranno dai prospetti distribuiti dalla segreteria didattica. Il quadro delle assenze e ritardi dello studente dovrà comunque essere analizzato prestando la consueta e dovuta attenzione alla situazione personale (malattia, gravi problemi familiari) di ciascuno. Si sottolinea tuttavia l importanza di una regolare e assidua frequenza che garantisce una maggiore opportunità di partecipazione alla vita didattica (2 indicatore), In merito al terzo sottopunto, Calendario esami per il recupero dei debiti scolastici e relativi scrutini, dopo un breve dibattito, ci si orienta per la proposta della Presidenza di iniziare esami di recupero il 30 agosto Con voti: 56 favorevoli 4 contrari 2 astenuti, il collegio delibera (n. 16) che gli esami per il recupero dei debiti scolastici dell anno avranno inizio il 30 agosto 2010 e che l a.s. comincerà nel giorno stabilito dall USR senza possibilità di anticipo. Infine in merito al quarto sottopunto, Assegnazione docenti ai corsi Idei ai sensi dell OM n. 90 del 5/11/07, si vota la proposta della Presidenza. Il collegio all unanimità delibera (n. 17) che nell a.s si svolgeranno corsi Idei in itinere, dopo la fine del I quadrimestre e al termine dell a.s. in modo da concludersi entro il 10 luglio; che sarà possibile altresì attivare sportelli didattici e, per le V, corsi aperti all intera classe per discipline oggetto di prove scritte agli Esami di Stato; che i corsi saranno attivati in presenza di un minimo di 6 alunni ed un massimo di 12, e che saranno affidati con precedenza ai docenti che per tale attività si renderanno disponibili per l intero anno scolastico. Alle ore 19,11 non essendoci altri argomenti da discutere, l assemblea si scioglie. Il segretario verbalizzatore (prof. M. N. Leone) Il Dirigente scolastico (prof.ssa M. Ragone) 8

9 I.P.S.I.A. Via F.lli Kennedy, 7 Tel Fax Istituto di Istruzione Secondaria Superiore I.P.S.I.A. - I.T.C. - L.S. C.F Via F.lli Kennedy, SANTERAMO IN COLLE - BARI ipsiaerasmus@tin.it L.S. Via P. Sette, 3 Tel Fax I.T.C. N. DELL ANDRO Via P. Sette, 3 Tel Fax Piano Offerta Formativa IPSIA ITC LS ANNO SCOLASTICO

10 INDICE Premessa pag. 3 SEZIONE 1 Principi ispiratori ed orizzonte normativo pag. 4 SEZIONE 2 Contesto territoriale pag. 8 SEZIONE 3 Gli Istituti pag. 9 SEZIONE 4 Risorse umane pag. 17 SEZIONE 5 Risorse strutturali e strumentali pag 29 SEZIONE 6 La didattica e la compartecipazione pag. 31 SEZIONE 7 La valutazione pag. 35 SEZIONE 8 Accoglienza e orientamento pag. 43 SEZIONE 9 L aggiornamento per la formazione del personale pag. 45 SEZIONE 10 Ampliamento dell offerta formativa pag 47 SEZIONE11 La valutazione dei risultati del POF pag

11 PREMESSA Il Piano dell Offerta Formativa (POF), previsto dal vigente regolamento dell autonomia scolastica, è il documento che definisce le linee programmatiche generali del servizio offerto dall Istituto di Istruzione Superiore di Santeramo e che attesta il nostro impegno educativo e didattico. Il POF è quindi un documento di: Identità dell Istituto che definisce il quadro delle scelte metodologiche e delle finalità educative e di istruzione della Scuola. Programmazione delle scelte culturali, formative e didattiche, nel quadro delle finalità del sistema scolastico nazionale. Progettazione di attività curricolari ed extra curricolari con progetti che mirino ad ampliare e arricchire l offerta formativa aprendo l Istituto alle famiglie e alle realtà del territorio. Riferimento che regola la vita interna dell Istituto e organizza le proprie risorse di organici, attrezzature e spazi. Impegno di cui l Istituto si fa carico nei riguardi del personale, delle famiglie e del territorio. Mediazione tra le prescrizioni a livello nazionale, le risorse della Scuola e la realtà locale. Il POF è, pertanto, un documento espressione di tutte le componenti della comunità scolastica; elaborato e arricchito annualmente, è il frutto di un lavoro che vuole rispondere alle domande educative e formative delle famiglie e degli allievi. 11

12 SEZIONE 1 Principi ispiratori ed orizzonte normativo PRINCIPI ISPIRATORI Il Piano dell Offerta Formativa dell Istituto di Istruzione Secondaria Superiore si pone come obiettivo prioritario il raggiungimento dei principi di uguaglianza, imparzialità, regolarità, accoglienza, integrazione e dialogo tra culture sanciti dalla Costituzione Italiana e dalle Raccomandazioni del Parlamento europo. L Istituto garantisce al territorio un servizio che, rispondendo al principio di uguaglianza, offra all utenza scolastica pari opportunità, pari dignità senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, convinzioni politiche, condizioni socio-economiche e psico-fisiche. L Istituzione scolastica si avvale di tutte le sue componenti interne ed esterne per garantire regolarità e continuità del servizio scolastico e delle attività educative erogate, secondo criteri di obiettività ed equità. Attraverso adeguati interventi educativi e didattici, la scuola s impegna a favorire l accoglienza degli alunni e dei genitori, curando la fase di ingresso nelle prime classi e in situazioni di rilevanti necessità (svantaggio scolastico, dispersione scolastica, portatori di handicap). Il P.O.F., in riferimento al contesto normativo dell autonomia scolastica, si avvale di tutte le istituzioni (personale scolastico, genitori, alunni, enti locali, enti sociali e culturali) che collaborano in modo organico e funzionale per una gestione integrata dei vari livelli istituzionali, in modo da favorire una più ampia realizzazione degli standard generali del servizio scolastico. L istituzione scolastica, in collaborazione con gli enti locali ed agenzie formative del territorio, organizza attività extrascolastiche per promuovere una partecipazione matura e corresponsabile dell utenza scolastica, nell ambito del contesto territoriale globalizzato, con stage formativi per l inserimento nel mondo del lavoro. La Scuola garantisce trasparenza dell informazione, semplificazione delle procedure amministrative nell ambito delle linee di indirizzo e delle strategie didattiche stabilite dal Collegio dei Docenti. I componenti erogatori si impegnano a garantire una struttura organizzativo-didattica secondo criteri di efficienza e trasparenza, affinchè la scuola possa strutturarsi come centro di promozione culturale, sociale e civile al fine di realizzare un identità storico-culturale nella dimensione locale, nazionale ed europea. L istituzione scolastica con la gestione coordinata delle risorse interne ed esterne alla scuola (scuole del territorio, famiglie, organi istituzionali, ) assicura la qualità delle attività educative, didattiche e professionali nel rispetto degli obiettivi individuati dalla programmazione di Istituto (P.O.F.), delle finalità istituzionali e della autonomia culturale e professionale dei Docenti [artt. 23, 24 CCNL maggio 1999]. 12

13 Orizzonte normativo di riferimento delle competenze da acquisire RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente Gazzetta Ufficiale Europea 30/12/2006 1) comunicazione nella madrelingua; Definizione: La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero. 2) comunicazione nelle lingue straniere; Definizione: La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua: essa si basa sulla capacità di comprendere, esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta in una gamma appropriata di contesti sociali e culturali istruzione e formazione, lavoro, casa, tempo libero a seconda dei desideri o delle esigenze individuali. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro dimensioni (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a seconda del suo background sociale e culturale, del suo ambiente e delle sue esigenze e/o dei suoi interessi. 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; Definizione: A. La competenza matematica è l abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmeticomatematiche, l'accento è posto sugli aspetti del processo e dell attività oltre che su quelli della conoscenza. La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, costrutti, grafici, carte). B. La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l'insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in campo tecnologico è considerata l applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo scientifico e 13

14 tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti determinati dall attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino. 4) competenza digitale; Definizione: la competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa è supportata da abilità di base nelle TIC: l uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet. 5) imparare a imparare; Definizione: Imparare a imparare è l abilità di perseverare nell apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni, l'identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace. Questa competenza comporta l acquisizione, l elaborazione e l assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l uso delle opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell'istruzione e nella formazione. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza. 6) competenze sociali e civiche; Definizione: Queste includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitiche e all impegno a una partecipazione attiva e democratica. 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; Definizione: Il senso di iniziativa e l imprenditorialità concernono la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l'innovazione e l'assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza che aiuta gli individui, non solo nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma anche nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui operano e a poter cogliere le 14

15 opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscono ad un attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza dei valori etici e promuovere il buon governo. 8) consapevolezza ed espressione culturale. Definizione: Consapevolezza dell importanza dell espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive. FINALITÀ FORMATIVE Considerato il ruolo formativo non selettivo della scuola, le finalità formative che si intendono perseguire sono: 1. Successo formativo. 2. Pari opportunità. 3. Qualità dell apprendimento attraverso: Sviluppo della personalità; raggiungimento di un più alto livello di conoscenze e capacità critiche. Sviluppo di conoscenze, competenze e abilità finalizzate ad un percorso personale di formazione. Sviluppo di una solida cultura di base e di una costante disponibilità all'apprendimento per affrontare le continue trasformazioni sociali ed economiche richieste dalla società e dal mondo del lavoro. Le finalità educative che l Istituto si impegna a realizzare sono così declinabili: Rispetto di sé, degli altri e delle cose. Acquisizione di responsabilità. Capacità di autocontrollo. Capacità di riflettere criticamente sulla realtà. Capacità di compiere scelte pienamente autonome 15

16 SEZIONE 2 Contesto territoriale IL CONTESTO TERRITORIALE LA STORIA Tappe fondamentali della storia dell Istituto Sede centrale di Santeramo in Colle L I.P.S.I.A. trova collocazione nell ambito del Comune di Santeramo in Colle dal 1966, data in cui nasce come scuola coordinata all I.P.S.I.A. di Acquaviva delle Fonti. Inizia la sua attività con due corsi di qualifica: Congegnatore meccanico ed Elettricista impiantista in bassa tensione, che dall a.s. 1972/73 diventa Apparecchiatore elettronico. Può vantare di aver rappresentato la prima opportunità di formazione ed Istruzione Secondaria a Santeramo. Nell a.s. 1974/75 l Istituto diventa autonomo distaccandosi da Acquaviva. Nell a.s. 1975/76 viene attivato per la prima volta il biennio post-qualifica per TIEN e TIM. Nell a.s. 1980/81 viene istituito il nuovo corso di qualifica Operatore Chimico Biologico. Nell a.s. 1995/96 viene istituito il corso di qualifica Operatore della Moda. Nell a.s. 1997/98 l I.P.S.I.A., per effetto del piano di razionalizzazione della rete scolastica, ha come sede coordinata l I.P.S.I.A. di Gravina, G. Galilei, mantenendo la Dirigente Scolastica nella sede di Santeramo. Nell anno scolastico 2000/2001, all I.P.S.I.A. di Santeramo si aggrega l Istituto Tecnico Commerciale Nicola Dell Andro. Nell anno scolastico 2006/2007 all IISS si aggrega il Liceo Scientifico. 16

17 SEZIONE 3 Gli Istituti L ISTITUZIONE SCOLASTICA L IISS di Santeramo consta di tre Istituti, qui descritti nel dettaglio dei quadri orari: IPSIA Il contesto scolastico dell IPSIA è suddiviso in 4 settori: Chimico-Biologico; Elettronico; Meccanico; Abbigliamento e Moda. 1. QUADRO ORARIO SETTIMANALE Istituto Professionale Statale Industria e Artigianato INDIRIZZO TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE MATERIE DI INSEGNAMENTO triennio biennio AREA COMUNE 1º 2º 3º 4º 5º EDUCAZIONE FISICA RELIGIONE ITALIANO LINGUA STRANIERA (INGLESE) STORIA DIRITTO ED ECONOMIA 2 2 MATEMATICA ED INFORMATICA SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA 3 3 AREA DI APPROFONDIMENTO AREA DI INDIRIZZO 1º 2º 3º 4º 5º FISICA E LABORATORIO ELETTROTECNICA, ELETTRONICA E MISURE CONTROLLI ELETTRICI E SISTEMI PROGRAMMAZIONE 9 ELETTRONICA 5 SISTEMI, AUTOM. E ORGANIZ. DELLA PROD 6 6 ELETTRONICA, TELECOM. E APPLICAZIONI 9 9 ESERCITAZIONI PRATICHE AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE 1º 2º 3º 4º 5º *180 ORE ANNUE DI LEZIONE FRONTALE *120 ORE ANNUE DI STAGE AZIENDALE 17

18 INDIRIZZO TECNICO DELLE INDUSTRIE MECCANICHE MATERIE DI INSEGNAMENTO triennio biennio AREA COMUNE 1º 2º 3º 4º 5º EDUCAZIONE FISICA RELIGIONE ITALIANO LINGUA STRANIERA (INGLESE) STORIA DIRITTO ED ECONOMIA 2 2 MATEMATICA ED INFORMATICA SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA 3 3 AREA DI APPROFONDIMENTO AREA DI INDIRIZZO 1º 2º 3º 4º 5º FISICA E LABORATORIO DISEGNO TECNICO TECNOLOGIA, MECCANICA E LABORATORIO ELEMENTI DI MECCANICA 4 SISTEMI DI AUTOMAZIONE 3 TECNICO DELLA PRODUZIONE E LABORATORIO 8 MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE 4 MACCHINE A FLUIDO 4 ELETTROTECNICA - ELETTRONICA 3 3 ESERCITAZIONE PRATICHE AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE 1º 2º 3º 4º 5º *180 ORE ANNUE DI LEZIONE FRONTALE *120 ORE ANNUE DI STAGE AZIENDALE

19 INDIRIZZO TECNICO CHIMICO E BIOLOGICO MATERIE DI INSEGNAMENTO triennio biennio AREA COMUNE 1º 2º 3º 4º 5º EDUCAZIONE FISICA RELIGIONE ITALIANO LINGUA STRANIERA (INGLESE) STORIA DIRITTO ED ECONOMIA 2 2 MATEMATICA ED INFORMATICA SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA 3 3 AREA DI APPROFONDIMENTO AREA DI INDIRIZZO 1º 2º 3º 4º 5º CHIMICA GENERALE E LABORATORIO 8 8 BIOLOGIA E LABORATORIO 4 4 FISICA E LABORATORIO 2 2 CHIMICA ORGANICA E LABORATORIO 6 ELEMENTI DI TECNOLOGIA CHIMICA E LABORATORIO 4 ANALISI CHIMICA E LABORATORIO 6 MICROBIOLOGIA, BIOCHIMICA E LABORATORIO 8 CHIMICA FISICA E CHIMICA ANALITICA 5 3 PROCESSI E TECNOLOGIE IND. CHIMICHE 4 2 IMPIANTI DI BIOTECNOLOGIE 2 MICROBIOLOGIA SPECIALE 6 4 BIOTECNOLOGIA 4 AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE 1º 2º 3º 4º 5º *180 ORE ANNUE DI LEZIONE FRONTALE *120 ORE ANNUE DI STAGE AZIENDALE 19

20 INDIRIZZO TECNICO ABBIGLIAMENTO E MODA MATERIE DI INSEGNAMENTO triennio biennio AREA COMUNE 1º 2º 3º 4º 5º EDUCAZIONE FISICA RELIGIONE ITALIANO LINGUA STRANIERA (INGLESE) STORIA DIRITTO ED ECONOMIA 2 2 MATEMATICA ED INFORMATICA SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA 3 3 AREA DI APPROFONDIMENTO AREA DI INDIRIZZO 1º 2º 3º 4º 5º DISEGNO PROFESSIONALE STORIA DELLA MODA E DEL COSTUME STORIA DELL ARTE E DEL COSTUME LABORATORIO MODELLISTICA LABORATORIO CONFEZIONI TECNOLOGIE TESSILI 3 3 TECNOLOGIE DI SETTORE 5 5 AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE 1º 2º 3º 4º 5º *180 ORE ANNUE DI LEZIONE FRONTALE *120 ORE ANNUE DI STAGE AZIENDALE 20

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