DISPENSA DI ECONOMIA DEL TURISMO. Parte Seconda: Offerta, Sostenibilità e Impatto. Jan van der Borg

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1 DISPENSA DI ECONOMIA DEL TURISMO. Pare Seconda: Offera, Sosenibilià e Impao Jan van der Borg Dicembre 2009

2 CAPITOLO 1: L OFFERTA TURISTICA 1.1 Offera urisica In prima approssimazione possiamo definire l offera urisica come l insieme di beni e servizi richiesi e consumai dal urisa. Quindi possiamo facilmene dedurre che l offera urisica dipende soprauo da un aena analisi della domanda. Una vacanza (prodoo urisico macro) può essere suddiviso in due caegorie di prodoi: 1. Prodoo primario: Risorse primarie ed arazioni; 2. Prodoo secondario: Riceivià; Traspori; Commercio; Risorani e bar. Sia il prodoo primario che quello secondario sono formai da prodoi urisici micro (riceivià, raspori,...), che aggregai danno luogo al prodoo urisico macro che può essere una vacanza o più semplicemene una gia. PRODOTTO TURISTICO PRIMARIO: sono ue quelle risorse che di fao divenano il moivo di viaggio del urisa e escursionisa. Vogliamo ricordare come i urisi generalmene scelgano le loro desinazioni in base al prodoo primario e non in base al prodoo secondario (es. si sceglie di andare a Corina d Ampezzo per la localià in sé, non per i negozi che vi sono preseni); opera un planner, cioè un pianificaore; il prodoo primario è sabile, difficilmene influenzabile ed unico (poco modificabile); ha le caraerisiche della unicià (Dolomii, Venezia), non riproducibilià (sono risorse scarse) e non vendibilià (spesso sono risorse pubbliche). PRODOTTO TURISTICO SECONDARIO: sono ui quei servizi necessari per rendere le risorse primarie flessibili: impiano di risalia, bar, risorani, alberghi, negozi,...; opera il mercao; la loro qualià dipende in pare dalle risorse primarie; quindi,in genere, l offera urisica è modificabile solo in ermini di prodoo secondario araverso, ad esempio, invesimeni mirai: è infai possibile incremenare il numero di alberghi o risorani, ma non si può incremenare il numero di laghi o di monagne. È evidene che quesa classificazione non è così nea come porebbe in apparenza sembrare; consideriamo alcuni esempi: se in una monagna viene agliao un bosco per cosruire una pisa da sci, si crea un prodoo secondario (perché la pisa da sci non è un prodoo unico) che rende la risorsa primaria (la monagna) fruibile per il consumo urisico; un esempio di risorsa primaria modificabile o riproducibile è il museo Guggenheim: è una risorsa unica e difficilissima da riprodurre, però è possibile farlo. Quesi due esempi cosiuiscono delle eccezioni alla regola perché quesi ipi di risorse sono gesibile privaamene. All inerno del prodoo secondario, poi, ci sono delle differenze collegae con l unicià del prodoo sesso, che fa si che le risorse secondarie possano divenare a loro vola delle arazioni (prodoo primario): un campo da golf, l Irish pub, l hoel Riz, la Locanda Cipriani,..

3 Per il prodoo secondario è possibile applicare le regole del modello neoclassico sia del consumaore che del produore, quindi è possibile applicare le leggi di mercao (vi è esclusione di chi non può pagare). Per il prodoo primario il mercao non sempre esise, e quindi spesso non è possibile applicare le regole del modello neoclassico, dao che in genere i beni appareneni a ale caegoria sono beni pubblici per i quali quindi manca il segnale del prezzo (es. per visiare Piazza San Marco non si deve pagare nulla). Proprio la mancanza di un prezzo rende possibile il verificarsi di una ensione ra la domanda, che ende ad essere infinia, e l offera che è limiaa: ed è qui che si rende necessario l inerveno di un planner. Il planner è un pianificaore, in genere pubblico, che araverso l uilizzo di deerminai srumeni gesisce e deermina la quanià di risorse da desinare alle aivià urisiche e decide come suddividere le risorse a disposizione ra prodoo primario e secondario; il planner rappresena una figura di primissima imporanza nel mondo urisico. L indusria urisica si occupa endenzialmene solo del prodoo secondario, essendo cosiuio da prodoi riproducibili e vendibili. Le principali caraerisiche dell offera urisica (modificabili solo come prodoo secondario) sono: prodoo composio: non è quindi un singolo prodoo ma un insieme di micro prodoi e servizi; unicià: prodoo legao al erriorio, si rova solo in quella desinazione => place produc; deperibilià: in quano ha una duraa limiaa. Se il prodoo non viene sfruao pienamene un giorno, il giorno dopo non si può vendere il doppio di quel sesso prodoo, quindi non si può immagazzinare => es. las minue: si cerca di vendere il più possibile per non buare via o sprecare l offera; prodoo viruale: è un prodoo ad alo conenuo informaivo, si acquisano aspeaive non beni concrei => experience good = qualià non valuabile a priori, ma i prodoi si basano sull esperienza. Andiamo ora ad analizzare le diverse forme di mercao che possono esisere per il prodoo secondario: monopolio: ale forma di mercao è caraerizzaa dalla presenza di pochissime imprese (in alcuni conesi anche una sola) le quali riescono a produrre un prodoo unico; in queso caso esse gesiscono il prezzo come meglio credono (es. alcuni alberghi siuai in luoghi paricolari); oligopolio: quesa forma di mercao è caraerizzaa da un elevao numero di consumaori e da un basso numero di imprese; i prezzi applicai sono generalmene più elevai di quelli di concorrenza perfea (es. alberghi); concorrenza monopolisica: caraerizzaa dalla presenza di moli consumaori e da mole imprese; nel breve periodo ende ad assumere le forme del monopolio, dao che ci sono moli segmeni di mercao in ognuno dei quali c è un unica impresa, menre nel lungo periodo ende ad assumere i caraeri della concorrenza in quano si va verso la creazione di un unico segmeno di mercao (es. pizzerie, risorani ipici,..); concorrenza perfea: forma di mercao caraerizzaa dalla presenza di un elevao numero di consumaori e di produori, dove il prezzo si crea dall inconro ra la domanda e l offera; le differenze di qualià sono minime, i diversi produori si fanno concorrenza sul prezzo e non esisono barriere all ingresso nel mercao (es. negozi di souvenir, bar, ). Gli alberghi si rovano in siuazione di oligopolio o addiriura di monopolio perché queso ipo di riceivià è legaa più di alre alle risorse primarie (basi pensare agli alberghi preseni in Piazza San Marco) e perché, anche se in misura minore, spesso ci sono dei vincoli di naura giuridica e/o urbanisica (es. i piani errioriali o seoriali che regolano la disribuzione delle aivià economiche). Da qui si desume una caraerisica molo imporane delle risorse secondarie: il loro poere di mercao dipende dalle risorse primarie a cui esse sono collegae: è facile inuire come un

4 albergo bellissimo siuao nel mezzo del desero avrà sicuramene prezzi più bassi di un albergo di scarsa qualià siuao in Piazza San Marco. Nasce così il monopolio errioriale. 1.2 Indusria urisica Si può in generale dire che l indusria urisica è l insieme delle aziende che si occupano del prodoo urisico secondario (perché vendibile e riproducibile). Doveroso fare subio una eccezione, in quano esisono aziende che si occupano anche del prodoo primario quali, per esempio i parchi naurali e emaici. Per servizi urisici banali s inende ui quei servizi erogai da imprese dello sesso ipo che si rova nella sessa localià (es: bar, negozi souvenir). Esempi di prodoi urisici non banalià sono invece i musei o gli impiani di risalia. Più banale è il servizio offero, più ci si avvicina alla perfezione del mercao; in quano non esise il poere da pare di quel seore di influenzare il prezzo => si va verso una siuazione di concorrenza perfea. Meno banale è il servizio offero, più ci si allonana dal mercao perfeo; esise quindi il poere di influenzare il prezzo => monopolio. Gli effei misurai grazie alle aziende sono l occupazione e il faurao. Un erronea definizione dell indusria urisica, può quindi porare a un incapacià di calcolare l impao urisico. Resando quindi, sempre nell ambio del prodoo urisico secondario, esisono principalmene due meodi (approcci) per cercare di dare una definizione di indusria urisica: un approccio da offera, poco preciso veloce e poco cososo, e un approccio da domanda, che è più cososo e più preciso. Approccio da offera Cercare di idenificare l indusria urisica con ale approccio consise nel considerare ue le aivià imprendioriali, pubbliche e privae, che direamene raano con il urisa; a ale proposio possiamo includere: aivià di riceivià (posi leo, pensioni, alberghi,..); inermediari (our operaor, agenzie viaggi,..); aivià di promozione (eni locali, consorzi,..); aivià di raspori pubblici (locali, regionali, nazionali, inernazionali, su srada, via mare, via aerea,..) e privae (auomobili, ); aivià di commercio (souvenir, abbigliameno, prodoi ipici,..); aivià di risorazione; aivià di diverimeno (impiani sporivi, parchi giochi,..); aivià di culura e speacolo (cinema, eari,..); aivià legae alla sicurezza (vigilanza, ); servizi saniari ed ospedalieri; guide e servizi accessori (ransfer, pose, ). E facilmene inuibile come si possa allargare o meno il seore dell indusria urisica a seconda della percezione di quali aivià vengono comprese o meno. Approccio da domanda In queso caso, conrariamene a quano fao prima, ci si pone dalla pare dei urisi: non si va a vedere quali imprese raano con il urisa, ma si va a vedere ciò che viene effeivamene consumao dal urisa. Generalmene queso approccio viene eseguio con dei quesionari sooposi ai urisi preseni in una cera localià: chiedendo loro quali sono i beni e servizi che acquisano durane la loro vacanze si possono individuare quali aivià rienrano nell indusria urisica di

5 quella localià. Con ale modalià vengono incluse anche aivià che non sono ipicamene considerae come aivià urisiche, quali benzinai, panifici, abaccai, aziende agricole, In queso caso, quindi, la lisa è più precisa e comprende più aivià di quelle comprese con l approccio da offera; con l aiuo di ale analisi (approccio da domanda) si possono quindi individuare le aivià imprendioriali ufficialmene riconosciue dagli isiui di saisica nazionali che vanno incluse nel seore urisico. A queso puno però sorge un problema: bisogna chiederci cioè, se è giuso includere ra le aivià appareneni all indusria urisica ue le aivià presso le quali i urisi effeuano degli acquisi o solo quelle dove i urisi rappresenano la percenuale maggiore delle proprie enrae. Si può discuere, ad esempio, se un benzinaio siuao in una localià balneare possa essere incluso nell indusria urisica dao che durane il periodo esivo rifornisce di benzina anche i urisi. Per risolvere ale problema si può sabilire che solo le imprese in cui il faurao proveniene dalle vendie di beni e servizi ai urisi supera una cera soglia possano far pare dell indusria urisica; ovviamene noiamo come più elevaa è ale soglia è più i risulai dei due differeni approcci si avvicinano, menre più bassa è la soglia e più aivià vengono incluse nell indusria urisica. APPROCCIO DA OFFERTA APPROCCIO DA DOMANDA VANTAGGI o semplice individuare chi fa pare dell indusria urisica; o non avviene un analisi empirica; o non è cososo; o meodo veloce o meodo più preciso; o analisi empirica/ sondaggi; o coinvole più aivià imprendioriali. SVANTAGGI o poca precisione. o cososo. 1.3 L occupazione urisica Dal puno di visa occupazionale possiamo disinguere ra quoa di occupazione direa e quoa di occupazione indirea più quoa di occupazione indoa. L occupazione direa fa riferimeno a coloro che lavorano presso le imprese che hanno come oggeo un aivià urisica, cioè presso quelle imprese in cui uo il personale è impiegao per fornire beni e servizi direamene ai urisi (es. lo saff di un albergo). L occupazione direa più quella indirea, invece, fa riferimeno a coloro che lavorano presso le imprese che forniscono l aivià urisica, cioè gli occupai delle imprese che forniscono beni e servizi alle aziende urisiche. Quella indoa, infine, è l occupazione nelle aziende che producono per quelli che di urismo vivono. 1.4 Elemeni del prodoo urisico Abbiamo già viso come il prodoo urisico possa essere disino in prodoo primario e prodoo secondario; allarghiamo ora la nosra visione del prodoo urisico che una desinazione può offrire considerandolo come composo da cinque elemeni: prodoo primario; prodoo secondario; immagine;

6 accessibilià eserna; accessibilià inerna. Dei primi due componeni abbiamo già deo in precedenza, cominciamo ora ad analizzare gli alri re elemeni. Immagine. L immagine di una localià (regione, sao, cià,...) è un qualche cosa di viruale, è ciò che le persone si immaginano pensando a quella localià: l immagine di una cià è daa dalla percezione che le persone hanno di quella cià (Venezia gondola, Milano Duomo, Parigi Tour Eiffel, ). E ciò che spinge e che deermina il comporameno del urisa. L immagine si basa indireamene sul prodoo primario, od una sua pare, che viene esremizzao e che funge da pubblicià per la localià sessa: si raa di luoghi comuni legai ad una pare unica del prodoo primario, in genere sono dei simboli, che vengono rafforzai dalla pubblicià. E molo imporane far noare che è difficilissimo cambiare l immagine di una localià; per cambiare l immagine di una cià o per crearne una, la cià deve invenare nuovi simboli o iconi (come ha fao Bilbao con il museo Guggenheim), deve organizzare ceri eveni (come ha fao Cannes con il fesival del cinema), o araverso la pubblicià. Da non soovaluare il fao che l immagine di un Paese, può cambiare dopo la visia (in senso posiivo o negaivo). Possono essere i simboli di cià anche beni gasronomici, il vino (Bardolino), le ore (la cassaa siciliana). Di solio quesi simboli sono rafforzai dalla pubblicià. Alcune cià non possiedono un immagine perché non sono riuscie a svilupparne una: cià come Genova, Mesre, Torino,.. devono crearsi un immagine dal nulla, il ché è molo difficile. Accessibilià eserna. L accessibilià eserna rappresena la facilià di raggiungere una desinazione dal reso del mondo: essa, quindi, dipende principalmene dalla presenza di infrasruure legae ai raspori, come la presenza di aeropori, sazioni ferroviarie, auosrade,. E inuibile come l accessibilià eserna della cià di Londra è sicuramene maggiore dell accessibilià eserna di Corina d Ampezzo. L accessibilià eserna si può migliorare araverso invesimeni in infrasruure (raforo Monebianco, Malpensa 2000). Accessibilià inerna. Essa è rappresenaa dalla facilià di raggiungere le arazioni e i prodoi secondari una vola che ci si rova all inerno del prodoo urisico, cioè una vola che si è raggiuna la localià mea delle nosre vacanze (es. la facilià di rovare l hoel o il monumeno dove si è prenoao una vola giuni a Venezia). Dipende da: raspori inerni, parcheggi, segnaleica, convenzioni (es.: Venice Card), sicurezza, illuminazione, orari aperura, iinerari emaici... L accessibilià inerna è un elemeno fondamenale per lo sviluppo urisico di una localià, poiché può rappresenare quel qualcosa in più di una localià nei confroni delle alre. Oggigiorno rappresena uno dei principali problemi per le cià indusriali in cerco di diversificazione dell economia. Alcune cià sono divenae da poco desinazioni urisiche e non hanno la culura urisica alle spalle (es.: Roerdam), perciò molo spesso invesono di più nel prodoo urisico primario, che nell accessibilià. C è inolre una sora di insensibilià da pare dei resideni del problema dell accessibilià inerna, in quano loro conoscendo bene la cià, non riescono a vedere le mancanze che invece gli occhi dei urisi scorgono. Facciamo ora un esempio per cercare di capire meglio le diverse caraerisiche degli elemeni che compongono il prodoo urisico, considerando la cià di Genova:

7 il prodoo primario è cosiuio dal cenro sorico, abbasanza vivibile ed araene, dall area del poro vecchio, compleamene rifaa in occasione dell Expo 92 (comprendene l acquario e il cenro congressi), e dal salone nauico siuao perifericamene rispeo alle arazioni cenrali; il simbolo della cià è la lanerna, ma, esclusi i genovesi, poche persone conoscono ale simbolo e quando si pensa alla cià ligure non si associa niene di preciso oppure si associano immagini diverse. Apparenemene il prodoo primario offre alcuni spuni per lo sviluppo, in realà, però, manca un vero e proprio legame ra il cenro sorico e il poro vecchio: la conseguenza è che le due zone si sviluppano separaamene e la cià offre due prodoi separai che, da soli, non dispongono di una massa criica sufficiene per ararre urisi pernoani. Il moivo della mancanza di un collegameno ra il cenro sorico e la zona del poro vecchio risiede nel fao che ques ulima è una zona socialmene molo degradaa, con grossi problemi per la sicurezza delle persone (è molo pericoloso uscire la sera nella zona del poro vecchio). A Genova, quindi, si assise ad un passaggio giornaliero di urisi (escursionisi) che visiano ad esempio- la mosra, l acquario, e poi ornano a casa senza pernoare nella cià. Queso ipo di problemi non sono preseni solano nelle cià indusriali, cioè quelle non abiuae al urismo, ma anche nelle cià urisiche per eccellenza: a Venezia, per esempio, c è un eccessiva pressione urisica che compromee l accessibilià inerna, si verifica, cioè, un problema di rouing (un problema legao alla circolazione e alla segnaleica). Prendiamo in considerazione brevemene l argomeno relaivo alla segnaleica, componene fondamenale per deerminare la qualià dell accessibilià inerna. La segnaleica può essere disina in due caegorie: =>la segnaleica radizionale, cosiuia dalla comune segnaleica sradale e dalle mappe urisiche; =>la segnaleica inelligene, cosiuia dalle posazioni oem (le colonnine) con le quali si assise ad un informazione ineraiva ra urisa e oem, dai pannelli che mosrano i percorsi alernaivi con indicazioni in empo reale, dalle biciclee a disposizione per i urisi fino ai più moderni sisemi quali lo Swach Access inrodoo, ad esempio, a Salisburgo. 1.5 Comporameno localizzaivo dell indusria urisica Abbiamo già avuo modo di capire come l indusria urisica si occupi fondamenalmene del prodoo secondario; cerchiamo ora di capire qual è la logica che spinge le imprese urisiche a localizzarsi in ceri posi piuoso che in alri. Innanziuo dobbiamo disinguere i principali compari dell indusria urisica, cioè quegli aggregai di aivià che si occupano di una pare del prodoo secondario; ali aivià sono: 1. Riceivià: alberghi, pensioni, 2. Caering: risorani, bar, pizzerie, 3. Traspori 4. Diverimeno: discoeche, parchi emaici, musei e ue quelle arazioni che non rienrano nelle risorse primarie. 5. Inermediazione: our operaor, agenzie di viaggio, 6. Commercio: shopping, negozi di souvenir, Ogni specifico comparo dell indusria urisica si compora in modo paricolare per la ricerca della localizzazione oimale, e nel farlo prende in considerazione diversi faori orienaivi (cioè faori che airano le imprese urisiche) che sono: a) domanda urisica: mole imprese si localizzano dove è più presene la domanda di urismo;

8 b) offera urisica: per alcune imprese, invece, è imporane localizzarsi vicino ad alre imprese urisiche; c) agevolazioni fiscali e vincoli legislaivi: le imprese si possono localizzare dove ci sono agevolazioni fiscali o in luoghi dove i vincoli legislaivi e burocraici siano minori; d) accessibilià inerna - eserna: in genere i luoghi più accessibili sono quelli che araggono maggiormene l indusria urisica; e) arazioni: anche quando non esise una domanda urisica, le imprese possono localizzarsi nei luoghi dove ci sono delle arazioni che possono essere sfruae urisicamene; f) popolazione residene e imprese locali: l indusria urisica non fornisce solo il urisa ma anche le imprese locali e i resideni (es. i risorani servono ano i urisi quano i resideni, gli alberghi possono servire ano i urisi quano le imprese,..). La marice di seguio mee in relazione le diverse aivià con i faori che orienano un impresa a localizzarsi in un luogo invece che in un alro. E logico che per esempio la riceivià avrà un rapporo molo posiivo con il faore domanda, cioè le sruure riceive si posizionano dove c è ovviamene domanda di urismo, e al conrario, avrà un legame negaivo o nullo con il faore popolazione. Faori orienaivi=> Compari Domanda Offera Agevolazioni Accessibilià Arazioni Resideni e imprese Riceivià / Caering Traspori Diverimeno Inermediazione 0/ Commercio Fone: PRS, Regione Veneo, 1990 Dopo aver esaminao aenamene la marice cerchiamo di capire perché è imporane capire l aeggiameno localizzaivo dell indusria urisica. Cercare di capire ale logica serve per perseguire principalmene due obieivi: il primo obieivo consise nel fao che capire la logica localizzaiva dell indusria urisica ci aiua a perseguire meglio la mission del nosro corso: infai capire quello di cui hanno bisogno le imprese urisiche è uile al fine di individuare delle poliiche pubbliche che mirino ad aumenare il reddio e l occupazione. In queso caso si fa riferimeno principalmene al comparo riceivo, quello maggiormene in grado di aumenare il reddio e l occupazione locale. Un secondo obieivo che può essere perseguio è quello di far nascere dei disrei urisici, cioè delle concenrazioni di imprese ra loro funzionali operani nel campo urisico, i quali sviluppano un noevole indoo che può incremenare il reddio e l occupazione di una cera area geografica. La possibilià di creare disrei urisici la noiamo nella seconda colonna della marice (quella relaiva all offera): infai i compari della riceivià, del caering e del commercio possono creare un disreo urisico anche se alla base ci deve sempre essere un prodoo primario sufficienemene araivo per ineressare una massa di urisi.

9 Un ulima considerazione può essere effeuaa sulla scarsa imporanza, che risula dalla marice, del faore orienaivo accessibilià inerna/eserna. L accessibilià non è un faore orienaivo molo imporane perché essa dipende principalmene dalla capacià organizzaiva e non ano dalla presenza di srade, aeropori,.. Tale accessibilià viene valuaa dal urisa, quindi assume grande imporanza quando si considera la localizzazione della domanda urisica (cioè è un faore decisionale per il urisa), ma risula essere meno imporane quando si considera l offera (cioè quello che siamo facendo in queso capiolo): in genere è raramene l indusria urisica che si preoccupa di creare una buona accessibilià, ma è un compio che spea lasciao soliamene planner. 1.6 Modello neoclassico dell indusria urisica Dopo aver analizzao il modello neoclassico del consumo, abbiamo viso che esso risula di difficile applicazione alla realà dei consumaori urisi; lo sesso discorso può essere fao per le imprese urisiche, dao che solo alcune di esse si avvicinano alla logica neoclassica e più precisamene quelle imprese che offrono un prodoo o servizio banale (es. bar, risorani,..). Le caraerisiche della logica neoclassica per l imprendiore sono quelle previse per il mercao di concorrenza perfea: elevao numero di imprese; omogeneià dei prodoi => non esisono differenze di qualià nei prodoi; assenza di barriere all enraa; prezzo deerminao dal mercao => quindi le imprese nel modello neoclassico sono dei price akers ; profii nulli; razionalià del produore => egli si compora sempre in modo da massimizzare il profio; rasparenza del mercao => il produore è sempre perfeamene a conoscenza di ui i possibili inpu e di come reperirli al prezzo migliore. Se volessimo schemaizzare in modo molo semplice il modello neoclassico per l imprendiore uilizzeremmo quese due equazioni: MaxΠ = pq CT dove Π= profio, pq= ricavi di vendia (prezzo quanià) e CT = cosi oali CT = CF + CV dove CF = cosi fissi e CV = cosi variabili Non essendoci per il prodoo urisico primario un mercao, abbiamo già noao come l indusria urisica si occupa solo del prodoo secondario: all inerno delle imprese che si occupano del prodoo secondario, alcune si avvicinano alla logica neoclassica. Quese sono quelle imprese che offrono un prodoo o servizio banale, quali pizzerie, bar, risorani,.. le quali offrono prodoi più o meno omogenei, sono in numero elevao, non presenano paricolari barriere all enraa nel mercao, operano in un mercao di quasi concorrenza perfea dove il prezzo è fao più o meno dal mercao. Consideriamo i due principali faori produivi del modello neoclassico: il lavoro e il capiale. Nel breve periodo l imprendiore ha un vincolo (alla sua funzione di produzione) rappresenao dal capiale, che è dao, menre il faore produivo lavoro non rappresena un vincolo in quano esso può essere incremenao anche nel breve periodo.

10 Nel lungo periodo, invece, l imprendiore neoclassico non ha alcun vincolo in quano egli può aumenare lo sock di capiali. Andiamo a vedere ora quali sono le leve su cui può punare l imprendiore nel breve periodo per incremenare i profii; egli può agire sui cosi variabili o sul prezzo: nel breve periodo l imprendiore può giocare sul prezzo, con un margine molo piccolo, ma nel lungo periodo anche le alre imprese si adaeranno e così il prezzo riornerà ad essere dao dal mercao (inconro ra la domanda e l offera); l imprendiore nel breve periodo può agire anche sui cosi variabili, riducendoli con un aumeno della produivià, cioè rendendo più efficiene il processo produivo: enendo in considerazione che il progresso ecnico è possibile solo nel lungo periodo, così come un incremeno dello sock di capiali, l unico modo di aumenare l efficienza del processo produivo consise nell aumenare la produivià del faore lavoro (per es. ramie una riorganizzazione della sruura del personale). La riduzione dei cosi variabili fa aumenare il profio dell imprendiore: a queso puno c è spazio per diminuire i prezzi e ciò fa si che nel lungo periodo le alre imprese si adeguino riducendo anch esse i prezzi e compora l uscia dal mercao da pare delle imprese meno efficieni. Nel lungo periodo, uavia, possono enrare nel mercao nuove imprese con nuovi e più efficieni processi produivi, le quali cominceranno con il diminuire i prezzi e il circolo appena viso si ripeerà. Abbiamo deo che solo le imprese urisiche che offrono prodoi o servizi banali si comporano più o meno secondo il modello neoclassico, ma per le imprese che offrono prodoi o servizi non banali si presenano varie forme di mercao come il monopolio, oligopolio e concorrenza monopolisica. La principale differenza di quese forme di mercao rispeo al mercao di concorrenza perfea risiede nel fao che in quesi mercai il prezzo non viene deciso dall inconro ra la domanda e l offera ( price akers ), bensì viene deciso dalle imprese sesse, che operano come dei price makers. Nell indusria urisica sono molo frequeni i mercai di monopolio o di oligopolio in quano esise un fore legame ra le risorse primarie e coloro che le sfruano (basi pensare, per esempio, ad un museo che opera sempre in condizioni di monopolio o all albergo veneziano); nasce così il monopolio errioriale. 1.7 Sisema locale di offera urisica: disreo urisico e desinaion managemen Abbiamo già precedenemene inrodoo il conceo di disreo urisico : un area geografica nella quale operano più aziende urisiche legae ra loro da rappori funzionali. Il conceo di disreo urisico pare dalla presenza di una risorsa primaria, unica, esclusiva, legaa alle caraerisiche del erriorio: il prodoo urisico è un place produc. Alcuni esempi di rappori funzionali ra i diversi ipi di aziende urisiche si possono avere: quando gli alberghi sprovvisi di risorane proprio sipulano una convenzione con uno o più risorani della zona per fornire la cena ai propri clieni; quando ci sono alberghi che operano in prossimià o addiriura all inerno dei parchi di diverimeno; quando ci sono alberghi che offrono delle lezioni di sci ai propri clieni in collaborazione con qualche scuola di sci; quando l albergo isiuisce un servizio ransfer da e per l aeroporo;

11 Un disreo urisico nasce con l insediarsi delle prime imprese urisiche, generalmene le sruure riceive, in prossimià di una risorsa primaria (es. un albergo in prossimià di una vallaa alpina); successivamene cominciano ad insediarsi anche le aziende di rasporo inerno (es. una funivia per rasporare le persone da valle alla vea) e più in generale quelle aziende che creano l accessibilià, cioè che rendono più accessibile il nuovo disreo; infine si insaurano le aziende di commercio, di caering, di diverimeno, Tuavia, è possibile parlare di disreo urisico solo dopo che si sono insaurai i rappori funzionali ra le imprese preseni: fino a che ci sono solo le sruure riceive iniziali in prossimià della risorsa primaria non si può ancora parlare di disreo urisico. E necessario inolre, inrodurre il conceo di cluser, un insieme di oggei o soggei che non sono necessariamene vicini erriorialmene (es.: aivià economiche inerdipendeni che rendono fruibili una cera localià) ma funzionalmene legai ra loro. I principali cluser, che cosiuiscono imporani foni di reddio per le economie locali sono: - logisico: Roerdam,Olanda; - ambienale: Sydney, Ausralia; - culurale: Barcellona, Spagna; - saniario: Lione, Francia e Vienna, Ausria. Alcune cià hanno fao del cluser un modello di sviluppo (es: cluser nell aivià economica rappresena per l economia un moore per la crescia economica locale => Lione con esporazione dei servizi saniari). Esisono più disrei urisici e meno cluser perché: o la legge quadro sul urismo è legaa ai disrei; o poche imprese nascono dove ci sono alre imprese; o in Ialia è difficile rovare ree d imprese che lavorano insieme: bisognerebbe saper creare un sisema di cluser dove pubblico e privao lavorano insieme. E imporane far noare come non sempre gli imprendiori urisici preseni in una sessa area geografica sfruano appieno quesi rappori funzionali, anzi, alle vole essi non vengono neppure posi in essere ra ali imprendiori. Poiché dalla collaborazione ra gli imprendiori si possono oenere noevoli incremeni nella qualià del prodoo urisico nel suo complesso (primario, secondario, immagine, ), e da ciò si possono oenere degli incremeni nel reddio e nell occupazione locale, si è sviluppao un nuovo conceo nelle poliiche urisiche: il desinaion managemen. Il sisema urisico è cosiuio da migliaia di imprendiori che raramene hanno la volonà o la capacià di collaborare ra loro, ed è quindi per queso moivo che si rende necessaria la figura di un caalizzaore, il desinaion manager. Menre la vecchia poliica urisica locale si occupava principalmene di promozione (con le APT), oggi con il desinaion managemen si cerca di far azionare quelle relazioni funzionali che possono esisere all inerno di un sisema urisico. Il desinaion managemen pare dal conceo di sisema urisico e si preoccupa di garanire la qualià dei cinque faori che cosiuiscono il prodoo urisico: prodoo primario, prodoo secondario, immagine, accessibilià eserna ed inerna. Analizziamo il sisema locale di offera urisica della regione Veneo. Esisono principalmene cinque ipi di disrei urisici nella regione, collegai con le diverse risorse primarie a disposizione: monagna (Dolomii), mare, laghi, erme (Abano, Monegroo) e le cià d are (Venezia, Padova, Vicenza, Treviso, Verona). Tui quesi sono sisemi urisici mauri, cioè lo sono ormai da decenni, e quindi necessiano di una paricolare poliica urisica cenraa su due puni:

12 1. la programmazione dei flussi: nei sisemi urisici mauri si assise ad un elevao asso di sagionalià dei flussi di visiaori, quindi si deve cercare di desagionalizzare; 2. la riqualificazione dell offera urisica: si deve migliorare l accessibilià inerna ed eserna di ali disrei urisici e si deve riqualificare il prodoo secondario. Nella regione Veneo esisono alri poenziali disrei urisici olre a quelli già esiseni, quali la zona del dela del Po, per la quale è necessario invesire in accessibilià inerna, e la zona del cenro Veneo, per la quale si deve aumenare i collegameni con gli alri disrei urisici esiseni ed incremenare gli invesimeni in riceivià. Un alro disreo urisico molo rilevane è quello creaosi con l Esagono: progeo che promuove la visia delle sei cià murae (Asolo, Bassano del Grappa, Caselfranco Veneo, Ciadella, Marosica e Possagno) araverso are, radizione e iinerari nauralisici. Parendo dal fao che ogni disreo ha una propria APT, i vanaggi di averne diverse nel veneo sono: diversificazione dei beni e specializzazione (Ap mare, Ap laghi...); si evia la frammenazione delle foni finanziarie; si evia la concorrenza; coerenze e omogeneià dell offera pubbliciaria: risparmio.

13 CAPITOLO 2: LE RISORSE TURISTICHE PRIMARIE Uno degli obieivi di queso corso è quello di individuare l oimale uilizzo delle risorse urisiche primarie, essendo loro il cuore del urismo, in quano senza di esse non ci sarebbe il moivo della visia e quindi non esiserebbe il urismo. Ma per procedere in quesa direzione dobbiamo innanziuo descrivere le loro principali caraerisiche: scarsià assolua: la quanià delle risorse primarie è fissa; non riproducibilià: le risorse primarie non sono riproducibili, quindi sono uniche e sono legae al erriorio in cui nascono; non vendibilià: per le risorse primarie urisiche non esise un mercao in quano sono beni pubblici e quindi non esise un prezzo. La mancanza del mercao rende impossibile la deerminazione delle risorse primarie a disposizione e quindi le quanià oimali che possono essere consumae. Un uilizzo non oimale di quese risorse porerebbe ad un sovra-uilizzo o soo-uilizzo delle risorse sesse. Lasciando da pare quindi la eoria neoclassica, per individuare le giuse quanià uilizzabili dobbiamo uilizzare alri meodi di gesione delle risorse. Un uilizzo produivo delle risorse, infai, compora che la cessione dei servizi prodoi dalle risorse sesse avvenga conro il pagameno di un prezzo, il quale rappresena il valore di scambio della risorsa sessa. Un uilizzo improduivo o conservaivo consene, invece, di simare solamene il valore d uso della risorsa, ossia il beneficio, in ermini di uilià relaiva, che ciascun uene si aspea di ricavare dal consumo di una cera quanià della risorsa. Possiamo quindi noare che il valore di scambio si riferisce all uilià e alla scarsià del bene, menre il valore d uso esprime solo l uilià del bene. A noi ineressa concenrarsi sul valore d uso, in quano non è possibile oenere un valore di scambio non essendoci il mercao. Per deerminare il valore d uso delle risorse urisiche si uilizza il conceo di disponibilià a pagare (willingness o pay): essa rappresena quano il consumaore è disposo a pagare per poer disporre di una cera quanià del bene, piuoso che non disporne affao. Tale conceo, deo anche prezzo ombra, comprende sia il prezzo effeivamene pagao, sia l evenuale quoa aggiuniva che l acquirene avrebbe comunque versao pur di poer disporre del bene. VALORE D USO/DISPONIBILITA A PAGARE/PREZZO OMBRA = P pagao + quoa disposi a pagare pur d avere il bene. Il prezzo della risorsa urisica dipende dall affluenza e dalla spesa di manenimeno di quel dao bene. Il ragionameno poso alla base del prezzo ombra (shadow price) è quello secondo il quale, dao che non esise un prezzo di mercao, bisogna cercare di rovare un prezzo che rispecchi il valore della risorsa (in queso caso il valore d uso). Se il prezzo effeivo è minore del valore d uso, ciò che saremmo disposi a pagare, ci roviamo davani ad un rischio di sovra-uilizzo. Per individuare il prezzo ombra (valore d suo) esisono due ipi di meodi: i meodi direi e i meodi indirei. 2.1 Meodi direi di valuazione dello shadow price In queso caso il meodo direo consise in un quesionario: si chiede ai poenziali consumaori quale è la loro disponibilià a pagare per poer usufruire di una paricolare risorsa urisica. Quesa modalià di valuazione della willingness o pay compora re paricolari problemi:

14 1. roppo soggeiva, in quano dipende dai gusi, dalla disponibilià; 2. ponendo delle domande così diree circa le risorse si è consaao che la gene ende a sopravaluare la propria disponibilià a pagare (es. la gene può dire di essere disposa a pagare una cera cifra per avere le srade più pulie, ma quando il Comune impone una nuova assa del medesimo imporo la gene non è felice di pagarla); 3. mole vole le domande sono riferie a localià urisiche sconosciue (il urismo infai è un experience good). Per risolvere ali problemi si può uilizzare la meodologia del confrono a coppie. Se, ad esempio, volessimo sapere qual è la desinazione urisica preferia da un cero gruppo di persone poremmo agire in queso modo: inizialmene si effeua un confrono ra localià con diverse risorse: a) preferisce il mare o la monagna? b) Preferisce il mare o la cià d are? c) Preferisce la monagna o la cià d are? Successivamene si passa ad un confrono ra localià con le medesime risorse (es. ra re localià balneari): a) preferisce andare a Jesolo o a Rimini? b) Preferisce andare a Rimini o ad Ibiza? c) Preferisce andare ad Ibiza o a Jesolo? Solo dopo aver ordinao la gerarchia delle risorse con ui quesi confroni a coppie possiamo cominciare a porre domande più diree: es. quano è disposo a pagare per andare a Jesolo? Una cosa molo imporane da far noare che in quesi ipi di quesionari non sempre vale la regola della ransiivià, cioè se la localià A (mare) è preferia alla localià B (monagna) e la localià B (monagna) è preferia alla localià C (cià d are) allora non è deo che auomaicamene la localià A (mare) sia anche preferia rispeo alla localià C (cià d are). I principali difei di queso meodo sono re: la componene soggeiva è roppo elevaa, in quano più grande è il campione di riferimeno, più elevaa sarà la differenza di guso; esisono dei problemi di campionameno: queso ipo di inervisa deve essere effeuaa a poenziali clieni menre sono a casa non quando sono in vacanza, quindi dovremmo individuare un campione di persone resideni che possano rappresenare poenziali urisi per una cera risorsa (il che è molo difficile); rimane il problema delle mee sconosciue: come è possibile esprimere un giudizio su di una localià se non la si conosce? E facile capire, quindi, come i meodi direi siano molo complessi e molo cososi e, di conseguenza, anche poco uilizzai; generalmene si preferisce uilizzare i meodi indirei. 2.2 Meodi indirei di valuazione dello shadow price I meodi indirei di valuazione dello shadow price si caraerizzano per il enaivo di derivare il valore d uso delle risorse urisiche da alcuni fenomeni ad esse sreamene collegai in quano uilizzano come base delle eorie economiche.

15 Meodo dei prezzi edonici Il meodo dei prezzi edonici consise nel enaivo di misurare indireamene il valore di una risorsa urisica sulla base del valore di mercao di un alro bene che si suppone dipenda dalla presenza della prima. Ad esempio, il valore economico di un albergo siuao in Piazza San Marco a Venezia scona un flusso di benefici correlao non solo alle caraerisiche dell albergo sesso e ai servizi da esso offeri, ma anche una rendia di posizione relaiva alla sua paricolare localizzazione. Tale meodo come base, quindi, segue la meodologia del modello di Lancaser: si ragiona in ermini di quanià di caraerisiche del prodoo. Quindi, il prezzo di un prodoo finale può essere influenzao dalla risorsa primaria. Es: due hoel 4*, enrambi con medesimi servizi offeri, ma posizionai in due luoghi diversi, il primo a Venezia, il secondo a Oriago => il prezzo dipenderà dalla risorsa primaria e la differenza di prezzo è riconducibile al differene valore d uso della risorsa primaria. Meodo del ravel cos approach Il meodo del coso del viaggio (ravel cos approach) è basaa sul modello graviazionale, che sfrua il principio secondo il quale è possibile misurare il valore di un bene fuori mercao (come le risorse urisiche primarie) araverso la misura del valore e della domanda di un bene ad esso complemenare; in queso caso il viaggio da un luogo di origine ad una desinazione urisica. Il valore della desinazione urisica risulerà dalla relazione ra il coso del viaggio che deve essere sosenuo per raggiungerla e l inensià d uso (cioè la quanià domandaa, che può essere espressa in numero di visie). Cercando di semplificare, queso meodo: ena di uilizzare i cosi di viaggio come proxy per il valore d uso della risorsa primaria; laddove non si paga un prezzo, il valore d uso vale almeno quano il coso del viaggio (uilià della visia deve essere almeno = al coso del viaggio). Prima di iniziare a vedere un esempio che possa meglio spiegare come funziona il meodo del ravel cos approach, è uile indicare quali sono gli obieivi di queso meodo e quali sono le ipoesi che vi sono alla base. Gli obieivi del meodo del ravel cos approach sono principalmene due: individuare il valore d uso di una risorsa urisica, cioè individuarne il prezzo ombra; in secondo luogo, simulare la gesione dei flussi (simulando dei prezzi d enraa) per verificare quale può essere la massima capacià di carico della risorsa urisica; possiamo infai simulare un aumeno dei ravel coss dao dall inroduzione di una sora di biglieo d ingresso per la localià urisica in modo da capire qual è la massima capacià di carico delle risorse. Le ipoesi pose alla base di ale meodo sono fondamenalmene re: ogni urisa reagisce ad una variazione dei ravel coss allo sesso modo, indipendenemene dalla naura del coso (anche nel caso che esso sia rappresenao dall inroduzione di una assa d ingresso alla localià urisica); esise una relazione lineare ra il numero di viaggi e il ravel cos (es. non esisono sconi per viaggi ripeui); le visie pro capie non sono influenzae dalla capacià di carico della localià. Ipoizziamo che le localià A, B e C siano re localià di provenienza che generano la domanda urisica per una cera cià d are Y. Per ognuna delle re localià consideriamo le relaive popolazioni (cioè i rispeivi mercai poenziali per la domanda urisica), il numero di visiaori che

16 ogni localià genera e i cosi di viaggio per raggiungere la cià d are Y. Consideriamo quindi la seguene abella riassuniva: Popolazione Visie Travel cos Visie pro capie Localià A ,5 0.5 Localià B ,0 1 Localià C , Ad una prima analisi della abella si può osservare che non sempre più il ravel cos è basso e maggiore è il flusso di visie verso la localià Y; inolre possiamo vedere come queso meodo corrisponda apparenemene alla logica del modello graviazionale, dao che la localià C offre più visiaori della localià A nonosane il ravel cos sia maggiore perché la popolazione di C (cioè i poenziali visiaori) è maggiore di quella di A. Firs sep Procediamo ora meendo in relazione, per ogni localià generarice, il numero di visie con la popolazione. Il asso di visia pro capie di ogni localià generarice, dao dal rapporo ra il numero di visie e la popolazione, ci indica la probabilià che un abiane della localià generarice si rechi in visia presso la cià d are Y. Visie pro capie Travel cos Localià A 0,5 11,5 Localià B 1 5,0 Localià C 0,25 15,0 A queso puno risula più chiaro che le probabilià di visia, cioè il asso di visia pro capie, sono in linea con i ravel coss: esise infai una corrispondenza inversa ra il asso di visia pro capie e il valore dei ravel coss. Il numero di visie pro capie aumena man mano che diminuiscono i ravel coss; maggiori sono i cosi, minore è la propensione al urismo. E saa quindi eliminaa quella sranezza visa in precedenza daa dal fao che la localià C presenava un numero di visiaori maggiore di quello della localià A sebbene avesse dei ravel coss maggiori. Second sep Cerchiamo ora di elaborare un modello di regressione che consena di perseguire appuno, alla valuazione del valore d uso di una risorsa urisica. Esise una equazione lineare che rappresena il rapporo esisene ra le variabili rimase, cioè il ravel cos e il numero di visie pro capie. V = α + β ij TC ij dove ij V rappresena il asso di visie pro capie ra la localià i e la localià j, cioè la probabilià che un residene della localià i diveni un urisa/visiaore per la localià j (propensione alla visia); α è una cosane che rappresena il flusso di urisi che si sposa comunque verso la localià, quando la disanza è pari a 0 (quindi ravel coss = 0);

17 β rappresena la sensibilià degli abiani della localià generarice verso i ravel coss (è quindi un paramero negaivo, in quano, maggiore è la disanza, minore sarà la propensione alla visia); TC sono i cosi di viaggio che i resideni nella localià i devono sosenere se desiderano ij raggiungere la localià j. Tale equazione lineare ci dice quindi che la probabilià che un residene della localià generarice i diveni un visiaore della localià j (cioè il numero di visie pro capie), è pari al numero di visie che ci sarebbero in assenza di ravel coss al quale si somma l effeo dovuo alla presenza dei ravel coss. Se consideriamo la precedene abella oeniamo i segueni valori per i parameri α e β : α = 1,37 β = -0,0752 Queso è un modello di regressione lineare e come ale può essere risolo con il meodo dei minimi quadrai; si raa di rovare i valori dei due parameri α e β, e successivamene andare ad individuare la rea più rappresenaiva per la nuvola di puni (localià generarici delle visie) che abbiamo (anche se in queso caso sono solo re, riferie appuno alle re localià generarici di visie). La soluzione grafica viene rappresenaa nel grafico TC N di visie Il grafico ci mosra invece la curva di domanda di viaggio individuale di una desinazione urisica. TC N di visie procapie Dove la rea occa l ordinaa: V ij = 0, cioè non vi sono visie in quano la disanza ra i e j è molo elevaa. In quel puno i cosi di viaggio equivalgono esaamene all uilià generaa dalla visia. Tui coloro che hanno dei cosi minori perché la disanza ra le localià è minore (quindi più la rea si avvicina al puno di inconro ra la sessa e l ascissa) percepiscono un consumer surplus.

18 Il grafico mee in relazione la propensione alla visia V ij con i ravel coss V ij TC ij : B CS A 0 TC ij Valore d uso Il valore d uso può essere misurao nell asse delle ascisse: maggiore è la disanza che il visiaore è disposo a percorrere e maggiore sarà il valore d uso della risorsa urisica (in quano il urisa pensa che il viaggio valga la pena per l uilià ricavaa dalla visia); quando la propensione alla visia ende a zero oeniamo la massima uilià che un visiaore può raggiungere per quella localià, dao che il consumer surplus si annulla. Ricordiamo la definizione del consumer surplus: guadagno psicologico che consise nella differenza ra il prezzo di mercao che il consumaore paga per una cera quanià e quello che sarebbe disposo a pagare per le singole quanià di bene che compongono il bene-servizio. Nel puno A, dove la propensione alle visie è pari a zero, il valore d uso (ossia il beneficio che ciascun visiaore crede di poer ricavare dalla visia) della localià è massimo; prima di queso ci sono dei puni (es. il puno B) dove esise un consumer surplus dao dal fao che il valore d uso della localià è inferiore ai ravel coss. Riassumendo schemaicamene: - puno A: uilià = ravel coss => valore d uso è massimo - puno B: uilià > ravel coss => esise un consumer surplus. Third sep Per raggiungere il secondo obieivo del meodo del ravel cos approach, cioè quello di poer eserciare un conrollo dei flussi, è sufficiene simulare l inroduzione di un biglieo d enraa che deve essere pagao da ui i visiaori per poer accedere alla localià. È facile inuire che, in queso caso, la curva della figura si sposa verso il basso, in quano olre al coso del viaggio si aggiunge anche il coso del biglieo e quindi le visie diminuiscono. La sensibilià nei confroni del coso del biglieo d enrae è equiparabile con quella al coso del viaggio, ed ognuna è compleamene soggeiva. Poremmo considerare il fao che il consumaore è capace di guardare olre alle spese, ma non sono da soovaluare gli elemeni neoclassici quali il reddio e la razionalià.

19 V ij V ij 1 V ij 2 TC IJ biglieo Per concludere ale capiolo vogliamo inrodurre alcuni concei economici che possono risulare uile nella raazione del corso. Coso opporunià Il coso opporunià si riferisce ad un beneficio mancao: è ciò che si sarebbe pouo oenere come beneficio compiendo un alra scela da quella che è saa effeivamene presa. In ambio urisico possiamo uilizzare il conceo di coso opporunià in due modalià diverse: può essere ineso come beneficio a cui si rinuncia derivane dall uilizzo non urisico delle risorse; può essere ineso come beneficio a cui si rinuncia in fuuro per sfruare al massimo le risorse urisiche oggi. Ogni azione dà luogo ad un coso opporunià. Nauralmene si cerca di muoversi in modo ale che l uilià sia maggiore ai cosi e al coso opporunià. Cosi di congesione I cosi di congesione sono cosi che possono derivare da un eccessivo uilizzo della risorsa. Il più classico degli esempi è dao dal raffico: in queso caso i cosi di congesione sono dai dai cosi collegai ai maggiori empi di percorrenza, alle maggiori emissioni inquinani, ai maggiori incideni, In campo urisico, con riferimeno ad una cera localià, la congesione è correlaa con il numero di viaggiaori: il coso di congesione, quindi, divena così una funzione direa e crescene del numero di viaggiaori.

20 L andameno dei cosi di congesione rispecchia l andameno di ue le principali esernalià negaive: fino a che il numero di visiaori rimane al di soo di una cera soglia, la cosiddea capacià criica, i cosi di congesione sono nulli o comunque rascurabili, superaa ale soglia essi crescono veriginosamene. Alre esernalià negaive Alri ipi di esernalià negaive collegae con il urismo, e che hanno il medesimo comporameno dei cosi di congesione sono l inquinameno, l usura delle risorse fisiche (es. calpesare i mosaici di cere chiese può porare alla loro rovina), la microcriminalià, lo spiazzameno Lo spiazzameno (crowding-ou) delle aivià non urisiche a favore delle aivià urisiche si verifica quando il urismo, in una cera localià, spiazza compleamene le alre aivià, cioè non lascia loro spazio per svilupparsi. Un esempio di cosi di spiazzameno può essere dao dal fao che in una localià urisica non ci sono più supermercai ma solo alberghi e quindi la popolazione locale deve recarsi in un alra localià per approvvigionarsi. 2.3 Uilizzo ineremporale delle risorse urisiche Il problema dell equilibrao uilizzo di una risorsa economica nel empo, equivale ad assicurarsi che il consumo presene della risorsa non sia superiore al livello oimale in modo ale da non andare a compromeere la siuazione fuura. Esso nasce dal conflio esisene ra gli ineressi macroeconomici o sociali, che mirano alla conservazione e alla uela della risorsa, e gli ineressi microeconomici o privai che si pongono in un oica di breve periodo. Tale problema può essere risolo dall inerveno di un pianificaore pubblico (decision maker), il quale valui il coso - opporunià di ciascuna scela e quindi decida quale quanià consumare oggi e quale quanià consumare domani al fine di massimizzare il benessere colleivo. Dal puno di visa operaivo ciò si raduce nell applicazione di un prezzo per l uilizzo ineremporale della risorsa (si raa quindi di un prezzo ombra). Consideriamo il grafico che considera un problema di scela ineremporale analizzao nell oica della eoria neoclassica. Abbiamo un unica risorsa scarsa che deve essere compleamene consumaa ra oggi o domani; possiamo conservare una quanià di risorsa oggi per consumarla domani. Il pianificaore deve decidere come suddividere il consumo della risorsa ra oggi e domani.

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