Università degli studi di Genova. Facoltà di Ingengneria, Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali in collaborazione con Perform

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1 Università degli studi di Genova Facoltà di Ingengneria, Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali in collaborazione con Perform Master Universitario di II livello in 1

2 ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI RELATIVE AI MONITORAGGI DELLA CHIROTTEROFAUNA E AVIFAUNA NELLE FASI PRE E POST OPERAM EFFETTUATI IN CORRISPONDENZA DELL INSTALLAZIONE DI PARCHI EOLICI Tutor Dott. Valter Raineri Relatore Prof. Gustavo Capannelli Azienda Arpal UTCR Ufficio Biodiversità 2

3 IMPATTO AMBIENTALE DEGLI IMPIANTI EOLICI LINEE GUIDA E NORMATIVE DI RIFERIMENTO RELAZIONI DI MONITORAGGIO ANALIZZATE CRITICITA E CONSIDERAZIONI SU NUOVI PROTOCOLLI D INDAGINE CONCLUSIONI 3

4 1. Variazioni nell attività delle specie ornitiche e chirotterologiche tra la fase di esercizio a pieno regime (in operam e post operam) e le fasi precedenti di monitoraggio (ante-operam) 2. Disomogeneità e scarsità dei dati disponibili. Analisi criticità e possibili soluzioni 4

5 IMPATTO AMBIENTALE SU AVIFAUNA E CHIROTTEROFAUNA IMPATTO DIRETTO dovuto alla mortalità per interazione degli animali con parti mobili dell impianto, in particolare le pale dell aerogeneratore IMPATTO INDIRETTO aumento del disturbo sonoro e visivo, perdita di habitat riproduttivo, di sosta lungo le rotte migratorie, alterazione comportamentale es. effetto barriera 5

6 NORMATIVE DI RIFERIMENTO (regionali) VIA - Legge regionale 38/1998, modificata dalla legge regionale 32/2012 Screening SIA Studio Impatto ambientale Esito positivo (con prescrizioni) Esito negativo 6

7 Direttiva Uccelli 79/409/CEE recepita in Italia con la Legge n 157 dell 11 febbraio 1992 Garantire la conservazione degli uccelli allo stato selvatico 194 specie e sottospecie di uccelli (allegato I) Z.P.S. Zone di Protezione Speciale (aree di riproduzione, svernamento, rotte migratorie) 7

8 Direttiva Habitat 92/43/CEE recepita in Italia con il D.P.R. 8 settembre 1997 Promuovere il mantenimento della biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali Z.P.S. e i S.I.C. (Siti di Importanza Comunitaria): Allegato I e II Specie animali e vegetali che richiedono una protezione rigorosa: Allegato IV Eurobats (Bat Agreement) siglato nel 1991 a Londra e recepita in Italia nel 2005 Migliorare lo stato di conservazione delle 52 specie di pipistrelli dei 32 Stati membri Attività di monitoraggio, cooperazione internazionale, campagne di educazione 8

9 RELAZIONI DI MONITORAGGIO MADONNA DELLA NEVE E RIALTO (Sv) uccelli avvistati in volo rapaci uccelli appartenenti a specie elencate in allegato I della direttiva Uccelli sorvoli ad una quota a rischio ( metri da terra) transito primaverile (marzo, aprile, maggio) transito autunnale (settembre, ottobre) Allegato I D.G.R. 551/2008: metodologie di monitoraggio da seguire (periodi, metodi, durata) rilievo di ultrasuoni dei pipistrelli tramite bat detector presso le piazzole degli aerogeneratori 9

10 MADONNA DELLA NEVE Confronto del flusso medio giornaliero di uccelli in sorvolo sull impianto ad una quota a rischio tra il periodo ante operam e post operam 10

11 MADONNA DELLA NEVE Confronto del flusso medio giornaliero delle singole specie nel mese di settembre tra il periodo ante operam e post operam 11

12 CRITICITA E DISOMOGENEITA DEI DATI Non attinenza alle indicazioni dell Allegato I Periodi di monitoraggio non omogenei da un anno all altro, numero di uscite per mese differente e studi di breve durata Assenza di indicazioni metereologiche giornaliere e quindi impossibilità di fare ipotesi tra presenza avifauna e condizioni meteo (intensità del vento, temperatura, presenza di nuvole ecc..) Analisi qualitativa (numero di specie, indici di abbondanza) Checklist delle specie non suddivisa per singolo mese Dati presentati in grafici e non in tabelle (lettura approssimata) 12

13 Allegato I D.G.R. 1122/2012 cartografia da scala 1:5000 a 1:10000 NUOVI PROTOCOLLI Protocollo di Monitoraggio redatto da Anev con Legambiente e ISPRA nel giugno 2012 ricerca carcasse monitoraggio rumore priorità a uccelli di allegato I, rapaci diurni e utilizzo del radar notturni tecnica del moon modello di Band watching (calcolo del rischio di collisione con le pale) bat detector in prossimità del rotore 13

14 CONCLUSIONI 1. In alcune relazioni analizzate è risultata evidente la mancanza di attinenza alle direttive. 2. Difficoltà di poter comparare i dati delle singole campagne di monitoraggio 3. Occorre definire, pianificare e standardizzare ulteriormente le tempistiche e le metodologie per avere dati omogenei e confrontabili 4. Creazione di un potenziale database di informazioni sul tema eolico-fauna 14

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