DOMANDA DI AMMISSIONE AL FINANZIAMENTO

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1 Unione Europea Fondo Europeo per l Integrazione dei Cittadini di Paesi Terzi Ministero dell Interno Dipartimento per le Libertà Civili e l Immigrazione Direzione Centrale delle Politiche per l Immigrazione e l Asilo Avviso pubblico per la presentazione di progetti finanziati dal Fondo Europeo per l Integrazione dei Cittadini di Paesi Terzi Annualità 2010 DOMANDA DI AMMISSIONE AL FINANZIAMENTO Beneficiario Capofila Universus CSEI - Consorzio Universitario per la Formazione e Titolo del progetto S Integra - SalentoIntegrAzione Azione e Programma Annuale Azione 1 - Annualità 2010 Costo del progetto ,00 Durata Codice di progetto 12 mesi PROG

2 2. Contenuti del progetto 2.1. Corrispondenza tra fabbisogni territoriali e proposta progettuale Sulla base del contesto territoriale di riferimento (dati statistici quali-quantitativi di stima del fenomeno migratorio), evidenziare come le attività progettuali proposte rispondono alla domanda di integrazione emergente dal territorio. LISTAT ci informa che la popolazione straniera residente in Provincia di Lecce raggiunge, al 31/12/09, quota unità (M F. 8701). Della totalità, 2951 sono minori. Di essi, 1611 sono nati in Italia. Tra i centri della provincia che, alla stessa data, si caratterizzano per una cospicua concentrazione di cittadini stranieri sono da annoverare Lecce (5463), Monteroni di Lecce (431), Nardò (400), Leverano (352) e Porto Cesareo (292). Dato, questultimo, che rende tali municipalità direttamente coinvolte nel progetto. Per prefigurare la tendenza alla stanzialità della popolazione straniera nella Provincia di Lecce, occorre tenere presente che il numero dei permessi di soggiorno rilasciati dalla Questura ammonta, al 31/12/09, a unità, di cui 3521 per lavoro subordinato (larga parte della manodopera, soprattutto femminile, è impiegata nel settore dellassistenza domiciliare e dei servizi tutelari alle famiglie). Per altro verso, le richieste per ricongiungimento familiare sono 3321; condizione, questa, strettamente connessa alla presenza, nelle scuole di ogni ordine e grado, di 2073 alunni con cittadinanza non italiana, nellanno scolastico 2009/2010. Erano 1423 nellanno scolastico 2005/2006 (Fonte: Consiglio Territoriale per limmigrazione). Quanto detto, lascerebbe intendere che la Provincia di Lecce dovrà farsi carico, nei prossimi anni, di persone di diversa provenienza geografica, estrazione culturale ed età che avanzeranno istanza di partecipazione attiva ai diversi contesti sociali e politici. Una concreta integrazione, sul piano economico e della convivenza pacifica da parte di questa frange della popolazione è necessaria oltre che auspicabile. Queste le ragioni che spingono il gruppo di progetto allideazione di una serie di interventi, complementari tra di loro, che agiscono sui parametri ritenuti irrinunciabili ai fini di una piena e concreta integrazione: conoscenza della lingua (nel rispetto del livello A1 e A2 del Quadro Comune di Riferimento di conoscenza delle lingue); crescita professionale e socializzazione con la comunità ricevente. Sul piano operativo, il progetto prevede la realizzazione delle seguenti attività, meglio dettagliate al punto 2.3 del presente modello C. - Corso di alfabetizzazione linguistica, conoscenza della storia e cultura italiana e sostegno allapprendimento rivolto agli iscritti di origine straniera presso listituto Scolastico Comprensivo Porto Cesareo (LE), scuola della provincia ad elevata presenza di utenti provenienti, prevalentemente, dalle regioni del Maghreb. - Corso di alfabetizzazione linguistica destinato a 40 adulti (uomini e donne), richiedenti il permesso di soggiorno di lungo periodo, tenuti - a seguito delle recenti disposizioni ministeriali - al superamento del test di verifica della conoscenza della lingua italiana. - Corso di formazione per Assistente domiciliare e dei servizi tutelari, destinato a 20 donne che abbiano compiuto un ciclo di alfabetizzazione linguistica, in cerca di lavoro o già occupate che vogliano accrescere la propria professionalità in un settore del mercato del lavoro a crescente domanda di manodopera straniera. Sportello SIntegra SalentoIntegrAzione, avente funzione di a) aggregazione per gli immigrati che fruiranno di una vasta gamma di servizi, informativi e assistenziali, nella sfera legale, degli studi universitari, delle professioni e personale; b) raccordo delle attività progettuali; c) collegamento stabile delle giovani generazioni della provincia con la rete nazionale 2G Seconde Generazioni. La vocazione territoriale che il progetto intende realizzare sarà garantita dal coinvolgimento di una rete di attori costituita da Comune e Provincia di Lecce, da sempre sensibili alle politiche attive per linclusione sociale degli immigrati, e dai G.A.L. Valle della Cupa e Terra darneo, comprendenti tutti i comuni della provincia a maggiore concentrazione di cittadini stranieri. 22

3 2.2. Descrizione degli obiettivi di progetto Descrivere obiettivi generali e specifici della proposta progettuale. Alla luce delle osservazioni esposte e dei dati quanti-qualitativi descritti, il progetto mira alla realizzazione dei seguenti obiettivi: Obiettivi generali: - promuovere la conoscenza della lingua italiana da parte dei cittadini stranieri, ai fini dellinnalzamento dei livelli distruzione, di sviluppo e potenziamento delle competenze chiave di cittadinanza, nella prospettiva di una loro piena integrazione linguistica e sociale. - educare la comunità civile a una scelta di convivenza sociale con la popolazione immigrata. - porre in essere un intervento che, emancipando gli attori coinvolti da un atteggiamento di emergenza e assistenziale, agisca sul piano della promozione umana e della crescita professionale dei cittadini stranieri, in risposta alle necessità territoriali emergenti. Obiettivi specifici: - fornire ai destinatari gli strumenti idonei per accedere alla richiesta di soggiorno di lungo periodo, il cui numero è, dallinizio dellanno, nettamente inferiore a quello degli anni precedenti. - accrescere la conoscenza della cultura italiana e del disposto costituzionale, elementi di indiscussa importanza affinché possano essere chiariti diritti e doveri che limmigrato è tenuto a osservare per una concreta integrazione nel paese di accoglienza. - contribuire alla qualificazione del sistema di welfare territoriale nel settore dellassistenza domiciliare. - formare assistenti domiciliari in grado di far fronte, con competenze tecniche specifiche e professionalità, alle reali esigenze delle famiglie alle prese con la gestione di persone diversamente abili e/o anziani. - Costituzione di una rete territoriale tesa a porre in atto un modello dintervento riproducibile in altri settori e trasferibile in altri contesti. 23

4 2.3. Descrizione delle attività progettuali Descrivere la proposta progettuale dettagliando le fasi di intervento e specificando: attività previste; destinatari (numero e tipologia); sede di svolgimento dell attività; metodologia d intervento; eventuale attivazione di reti territoriali di intervento (strumenti di attivazione, ruoli e competenze dei Soggetti della rete); eventuale adesione da parte di Enti pubblici, non direttamente coinvolti nelle attività progettuali; entuale adesione da parte di associazioni del terzo settore, non direttamente coinvolte nelle attività progettuali (con particolare riferimento alle realtà associative di cittadini stranieri). Qualora le attività di progetto siano realizzate nell ambito di più territori provinciali, specificare per ciascuna provincia la percentuale di incidenza delle attività rispetto al totale. Le attività progettuali, da realizzarsi su tutto il territorio provinciale, si articoleranno secondo le seguenti azioni: Presentazione del Progetto Il piano di comunicazione prevede, nella fase iniziale, lillustrazione dellimpianto progettuale attraverso lorganizzazione di una conferenza stampa alla quale prenderanno parte tutti i soggetti variamente coinvolti nelliniziativa. Si provvederà, per loccasione, alla produzione di brochures informative da destinare agli organi di stampa e da distribuire, in seguito, presso le associazioni locali del terzo settore che operano a favore degli immigrati, le realtà associative di cittadini stranieri e i comuni afferenti ai due G.A.L., partners di progetto Allestimento di due contact points Saranno ubicati nei comuni di Monteroni di Lecce e di Nardò, nelle sedi che i Gruppi di Azione Locale di pertinenza dellarea territoriale avranno individuato. I punti di contatto saranno dotati di 5 (cinque) postazioni informatiche periferiche per la fruizione della formazione a distanza, per un totale di 10 (dieci) postazioni. I due contact points si avvarranno, rispettivamente, della presenza di un tutor che, oltre a coadiuvare le attività di apprendimento, renderà stabile la relazione utente/unità di coordinamento. Le attività si avvarranno della collaborazione e il sostegno che le realtà associative del terzo settore (per gli immigrati e di immigrati) vorranno fornire Formazione Formatori Il quadro della formazione linguistica agli immigrati risulta essere, in Italia, notevolmente complesso. Esiste ancora una certa confusione su quello che significa formazione linguistica, su quali sono gli elementi principali che concorrono a tale formazione nonché sugli approcci e sui metodi di insegnamento della lingua. Lindeterminatezza del quadro concerne anche i ruoli dei soggetti e delle istituzioni che si occupano di insegnamento e apprendimento dellitaliano come L2. La mancata chiareza sul significat, sulle caratteristiche e sulle competenze di operatori come il mediatore linguistico culturale o il facilitatore dellapprendimento o ancora sui docenti stessi costituisce un aspetto che, limitatamente allistanza presentata, induce gli organizzatori di progetto a prevedere un intervento di formazione formatori al fine di chiarire, tra gli operatori coinvolti, una base comune di lavoro che metta daccordo su alcuni criteri dinsegnamento e paradigmi di apprendimento. Per altro verso, il contesto interculturale che fa da cornice allintero progetto rende necessario, in via del tutto preliminare, acquisire la consapevolezza che, in siffatte situazioni, il rapporto docente-discente si inserisce in sistemi di comunicazione e di comportamento che, non sempre, sono condivisi dalle parti, proprio perché fondati su matrici culturali diverse. Ciò premesso, la formazione formatori avrà la durata di 12 (ore) e sarà affidata a 2 (due) specialisti del settore di riconosciuta fama internazionale Selezione utenti La selezione degli utenti avverrà attraverso la pubblicazione di Avviso pubblico e successiva valutazione delle domande che perverranno al Consorzio proponente. Le attività saranno affidate a una Commissione esaminatrice composta da tre membri, un referente della direzione di progetto, un referente didattico e un collaboratore di segreteria. 24

5 2.3.5 Corso di alfabetizzazione linguistica per studenti stranieri Destinatari 20 minori frequentanti listituto Scolastico Comprensivo Porto Cesareo (LE). La scuola, data lelevata incidenza di minori stranieri sullintera popolazione scolastica e lesiguità di mezzi e risorse, esprime la necessità di intervenire sui processi di apprendimento degli alunni stranieri, nonché sulla gestione di diffuse situazioni di disagio socio-familiare. Per questo gruppo, il corso è articolato in 300 ore consistenti in attività di alfabetizzazione, socializzazione alla cultura italiana, orientamento civico e supporto psicologico, da attuarsi nelle ore extrascolastiche. 40 adulti (uomini e donne), richiedenti il permesso di soggiorno di lungo periodo, tenuti al superamento del test di lingua italiana. Per questo gruppo, il corso è articolato in lezioni frontali, esercitazioni scritte e orali, role playing (50 ore) e formazione a distanza (100 ore). Contenuti Modulo 1: Ascoltare e comprendere Modulo 2: Comunicazione orale Modulo 3: Leggere e comprendere i diversi tipi di testo Modulo 4: Produrre testi scritti di vario genere Modulo 5: Rielaborare testi Modulo 6: Riconoscere nel linguaggio strutture morfosintattiche e lessicali Modulo 7: Usare la lingua in forma interculturale O biettivi Saper utilizzare la lingua nelle forme colloquiali e standard richieste dalle situazioni di vita quotidiana. Raccontare i fatti vissuti in prima persona o ai quali si è assistito e riferire fatti accaduti ad altri. Elaborare brevi relazioni su elementi della propria identità e della propria storia utili per farsi conoscere dagli altri. Intervenire in una conversazione esprimendo il proprio punto di vista e tenendo conto della comunicazione degli altri. Saper esporre contenuti relativi alle diverse situazioni ed esigenze ambientali. Produrre brevi testi di tipo funzionale e di carattere personale. Metodologia Le attività prevedono un tipo di assistenza inpresenza, attaverso il ricorso a metodologie centrate sulla persona (Supported self learning e Collaborative learning). La diversa età dei componenti i due gruppi destinatari impone al docente di organizzare il materiale didattico e gli strumenti per lapprendimento, sulla base delle abilità cognitive del discente e delle necessità comunicative. Il ricorso alla modalità E-learning è indispensabile per svincolare lintervento didattico dai limiti posti dalla compresenza fisica che i beneficiari adulti in prevalenza lavoratori - non poterebbero garantire per lintera durata del corso. Questa modalità si articola secondo la piattaforma OpenCampus che identifica le attività di formazione a distanza di Universus, attive sin dal Basato sul sistema open source per l e-learning DoceboLMS, OpenCampus offre servizi di formazione on-line a quanti dispongono di un computer connesso ad Internet. I partecipanti ai corsi possono accedere dove, come e quando desiderano, ai materiali didattici audio-video e utilizzare i più moderni strumenti telematici (posta elettronica, chat, gruppi di discussione e videoconferenze) in un aula virtuale. Il sistema è configurabile per adattarsi al modello didattico desiderato e fornisce una serie di tool (wiki, forum e chat, gestione utenti e gruppi, test e sondaggi, archivio di documenti) offrendo inoltre una compatibilità agli standard quali SCORM (versione 1.2 e 2004) e la possibilità di connettersi ad alcuni servizi di videoconferenza, quali Teleskill. Il programma dispone di un sistema di reportistica e statistiche per verificare l impegno di ogni iscritto. Tutte le azioni degli studenti sono infatti tracciate per monitorare sia i percorsi formativi sia i progressi degli studenti. E inoltre possibile creare dei "test in itinere", che consentono di valutare il livello di apprendimento dell allievo. Sede di svolgimento Aule attrezzate del Consorzio proponente, sedi dei Contact Points, Sede scolastica. 25

6 2.3.6 Corso professionalizzante Assistente domiciliare e dei servizi tutelari Destinatari 20 donne di origine straniera che abbiano compiuto un ciclo di alfabetizzazione linguistica, in cerca di lavoro o già occupate, che vogliano acquisire capacità specifiche nel settore di riferimento. Contenuti LAssistente domiciliare e dei servizi tutelari svolge attività soprattutto rivolte a soddisfare bisogni assistenziali immediati in ambito domestico. Tra i requisiti dellassistente domiciliare rientrano, dunque, la capacità di fornire cura e assistenza, mantenendo il giusto grado di professionalità, nel rispetto dei bisogni e della condizione psico-fisica degli utenti. Pazienza, disponibilità, forte entusiasmo, impegno sociale, umanità, sono altre caratteristiche che completano questo profilo. Si tratta di una figura piuttosto diffusa che ha assunto un certo rilievo con lo sviluppo delle cooperative di assistenza agli anziani, ai minori e ai disabili. Modulo 1: le tecniche di assistenza, collegate alla vita quotidiana, direttamente nelle abitazioni private o nelle case alloggio per anziani e disabili. Modulo 2: la somministrazione di farmaci in base alle prescrizioni mediche. Modulo 3: la cura delligiene personale e il riordino dellalloggio. Modulo 4: stimolazione psico-fisica dei pazienti. Modulo 5: le tecniche di riabilitazione, di pronto intervento e di igiene. Modulo 6: nozioni generali di psicologia. Modulo 7: lunga degenza e infermità: tecniche dintervento. Modulo 8: la relazione con gli utenti, con gli altri operatori e con le istituzioni. Obiettivi Migliorare la qualità della vita e il clima relazionale nellambiente in cui vivono i pazienti. Supportare le famiglie cui spetta la cura dellassistito. Sviluppare la vita relazionale dellassistito, favorendo il dialogo, incentivando attività come brevi passeggiate, spronando alluso di oggetti quotidiani, promuovendo in generale lautonomia. Integrare il sistema di elfare territoiale con operatrici competenti. Metodologia Il corso professionalizzante integra la metodologia, descritta in precedenza, con la modalità Learning by doing, strategia che consente al partecipante di prodursi in attività di formazione sul campo, integrando le conoscenze teoriche con le abilità pragmatiche attraverso attività di tipo interattivo che lo calano direttamente in un contesto di lavoro. Il corso è articolato in: lezioni frontali, role playing (50 ore) formazione a distanza (100) formazione sul campo (50 ore) presso cooperative assistenziali, case famiglia, centri di assistenza per anziani e disabili, case di cura e servizi sociali. Le visite saranno gestite con lattiva partecipazione di un tutor esterno designato dallente ospitante. n. ore totali: 200. Sede di svolgimento Aule attrezzate del Consorzio proponente, Contact Points, Centri di cura ospitanti. Le attività formative comprese nei corsi dianzi descritti saranno realizzate con il supporto della rete associativa del terzo settore che opera a favore dellinclusione sociale degli immigrati. 26

7 2.3.7 Certificazione delle competenze e consegna degli attestati di partecipazione Il sistema di certificazione delle competenze si articola secondo il seguente protocollo: a. modalità certificative. Consiste nellimpiego di descrittori prestrutturati, ossia mediatori testuali formalizzati in grado di trasferire linformazione relativa ai livelli di competenza disciplinare previsti nellambito del ciclo formativo. b. Elenco dei descrittori. Selezionati nellàmbito di un menù corrispondente alle discipline previste dal percorso formativo. c. Scala dei livelli. Serve a distribuire i livelli di competenza sulla base dei seguenti stadi, organizzati come tappe interne di un percorso unitario: stadio di ingresso, dellassistenza, dellessenzialità, dellorganizzazione e delleccellenza. 27

8 2.5. Risultati attesi Descrivere i risultati attesi dal progetto in coerenza con gli obiettivi generali e specifici indicati al 3.2. Il progetto mira al conseguimento dei seguenti risultati: Miglioramento delle performances scolastiche degli alunni destinatari dellintervento. Perfezionamento delle capacità dintervento della scuola nella gestione dellutenza straniera. Miglioramento del livello di relazione famiglia-scuola. Consolidamento delle pratiche di inclusione sociale messe in atto dalla comunità ricevente. Innalzamento del livello di competenza del corpo docente. Elaborazione di un modello dintervento replicabile, quale buona prassi, nel settore delleducazione interculturale. Costituzione di un modello di rete (Scuola, Istituzioni, Enti Locali, Terzo Settore) stabile nella gestione dei fenomeni migratori. Innalzamento dei livelli di conoscenza della lingua italiana degli adulti beneficiari. Incremento delle domande di permesso di soggiorno di lungo periodo da parte di cittadini stranieri (la mancata conoscenza della lingua costituisce, attualmente, elemento di esclusione). Raccordo domanda/offerta di lavoro, reso dai servizi dei Centri per limpiego della Provincia di Lecce. 28

9 Indicatori Completare la tabella utilizzando gli indicatori già previsti dalla programmazione annuale di riferimento (se pertinenti) e/o prevederne ulteriori ritenuti significativi. Descrivere inoltre nella sezione a piè di pagina le procedure previste per garantirne il monitoraggio. Indicatori di realizzazione I.re 1 - Numero azioni destinate a categorie specifiche di immigrati (donne e bambini) Unità di misura Quantità numerica (valore assoluto) Valore atteso al 31/08/ I.re 2 - Numero destinatari finali Quantità numerica (valore assoluto) 80 I.re 3 - Numero corsi realizzati Quantità numerica (valore assoluto) 3 Indicatori di risultato I.ri 1 - Numero iscritti che hanno terminato i corsi/numero iscritti ai corsi Unità di misura Percentuale Valore atteso al 31/12/ I.ri 2 - n. iscritti terminato corsi esito pos/n. iscritti terminato corsi Percentuale 88 I.ri 3 - miglioramento conoscenza linguistica (livello A1 o A2) Percentuale 70 Indicatori di impatto I.I 1 - Aumento numero richieste permesso di lungo periodo Unità di misura Percentuale Valore atteso al 31/12/ I.I 2 - Miglioramento della comprensione, cultura e valori della soc ospitante I.I 3 - Miglioramento probabilità di inserimento occupazionale per donne beneficiarie Percentuale Percentuale

10 Descrivere le procedure previste per garantire il monitoraggio degli indicatori individuati. L impianto di valutazione adottato individua due principali àmbiti di indagine: i partecipanti (il loro livello di apprendimento, le reazioni, i loro cambiamenti, il grado di soddisfacimento, ecc.) rilevabili mediante questionari e feed-back a scadenze prestabilite, e l azione nel suo complesso. Poiché la valutazione é essa stessa indiscutibilmente occasione di apprendimento, i percorsi valutativi che la sostanzieranno avranno lo scopo di potenziare l apprendimento, arricchire l analisi dei bisogni, acquisire "informazioni" in feedback che consentano agli esperti di svolgere al meglio le attività formative. La concreta realizzazione degli obiettivi e delle finalità indicate, nonché la consapevolezza della complessità dellazione valutativa hanno indotto alla scelta di un sistema valutativo che privilegia un approccio e una metodologia di tipo qualitativo. In questottica appare utile chiarire le caratteristiche che sono alla base del sistema valutativo. In sintesi esso cerca di Essere semplice: Risponde alla complessità con la semplicità (promuove un dialogo diretto con i principali interlocutori e una presenza sul campo); ciò consente di salvaguardare il carattere di multiattorialità del progetto. Verificare in modo sostanziale: promuove un sistema di verifica sostanziale orientato alla valutazione qualitativa del progetto, in itinere, al miglioramento, al problem solving, al supporto, non dunque basato su di una logica valutativa di tipo formale, consuntiva, ispettiva. Cogliere linnovazione: attiva un sistema di verifica che sappia leggere e cogliere soprattutto gli aspetti di innovazione presenti nei progetti in termini di contenuti, azioni, modalità, rapporti instaurati ecc., cercando di identificare quali condizioni facilitano/ostacolano linnovazione. Coinvolgere: coinvolge gli attori istituzionali ed organizzativi in un ruolo attivo rispetto alle verifiche in itinere. Consentire un riallineamento efficace: collega il momento di verifica con lanalisi dei bisogni formativi e con levoluzione della realtà (operativa, economica, sociale ecc.) al fine di contribuire ad un riallineamento del progetto, ove sia necessario. Essere attento ai processi: essere attento e progettare anche i processi che supportano il sistema di valutazione e la realizzazione degli interventi di verifica previsti, puntando a sviluppare un rapporto basato sulla trasparenza. Responsabilizzare: promuove una logica di verifica che attivi anche una responsabilità di autovalutazione e che stimoli lutilizzo reale dei sistemi di valutazione e monitoraggio in una logica di miglioramento continuo. Produrre know how: stimola una sistematizzazione dellesperienza di valutazione al fine di favorire la produzione di know how in merito alla verifica e valutazione di progetti formativi complessi. Coerentemente con la struttura del progetto, il sistema di valutazione riguarda tre diversi livelli: ogni singola azione, ogni fase progettuale e il progetto nella sua complessità. 30

11 Stima degli indicatori Per ognuno degli indicatori adottati, è necessario indicare l attività specifica posta in essere per la sua realizzazione, prevedendo le seguenti modalità: 1. la definizione di una metodologia di calcolo dell indicatore; 2. la rilevazione dei dati elementari necessari per il calcolo dell indicatore (tramite registri, archivi amministrativi, indagini di campo, somministrazione di questionari, etc.); 3. la stima del valore dell indicatore alla cadenza prescelta (alla data iniziale del progetto, ad una data intermedia, alla fine delle attività progettuale, decorso un dato intervallo temporale dal termine del progetto); 4. l interpretazione del fenomeno rilevato attraverso l indicatore e della sua evoluzione nel periodo di osservazione. Indicatore: I.ri 1 - Numero degli iscritti che hanno terminato i corsi/numero degli iscritti ai corsi [68/80x100] Azione: Valutazione delle domande in entrata. Monitoraggio delle frequenze Calcolo indice: Frequentanti presunti/utenti previsti x 100 Rilevazione dati: Tenuta dei registri daula. Monitoraggio degli accessi alla piattaforma e-learning Indicatore: I.ri 2 - n. degli iscritti che hanno terminato i corsi con esito positivo/n. degli iscritti che hanno terminato i corsi [60/68x100] Azione: Monitoraggio delle frequenze e valutazione del livello di competenze acquisite Calcolo indice: Esiti positivi presunti/frequentanti presunti Rilevazione dati: Registri. Esame finale e certificazione competenze Indicatore: I.ri 3 - Miglioramento del livello di conoscenza linguistica attraverso il conseguimento del livello A1 o A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento, in particolare da parte di donne e di giovani Azione: Corsi di alfabetizzazione. Calcolo indice: Scarto tra livello di conoscenza linguistica in uscita e livello posseduto in ingresso. Rilevazione dati: Test di verifica di apprendimento Indicatore: I.I 1 - Aumento del numero di richieste di permesso di lungo periodo Azione: Monitoraggio della lista di richieste depositate presso la Questura Calcolo indice: Confronto tra il n. delle richieste alla data di inizio del progetto e il n. alla data di conclusione. Rilevazione dati: Valutazione delle richieste nominative (da parte dei beneficiari dellintervento) Indicatore: I.I 2 - Miglioramento, da parte dei beneficiari, della comprensione, della cultura e dei valori della società ospitante Azione: Valutazione delle competenze in ingresso Calcolo indice: Confronto competenze output/input Rilevazione dati: Test di verifica delle conoscenze (questionario) Indicatore: I.I 3 - Miglioramento della probabilità di inserimento occupazionale da parte delle donne beneficiarie dellintervento Azione: Orientamento e accompagnamento al lavoro Calcolo indice: Confronto dello status lavoratore/disoccupato Rilevazione dati: Monitoraggio delle liste depositate presso gli Uffici per limpiego. Sono esclusi dalla presente tabella gli indicatori di realizzazione, ritenuti esaustivamente espressi nella scheda precedente. 31

12 3. Quadro finanziario 3.2. Sostenibilità futura Indicare risorse ed interventi attivati a garanzia della sostenibilità del progetto, se prevista. Data la complessità più volte fatta emergere - che la tematica, oggetto di questa istanza, riveste, il progetto rappresenta il risultato di un lungo e articolato processo messo in atto dai diversi partners coinvolti. La rilevanza degli interventi già realizzati dal soggetto proponente, da una parte, e dai diversi partners dallaltra, sostenuti, su tutto il territorio provinciale, dalla rete associativa e volontaria, e di quelli in divenire, previsti dal Piano di Zona del Comune di Lecce e dallambito territoriale di Nardò, sono fortemente correlati alla proposta progettuale che qui si presenta. Essi costituiscono la testimonianza di sforzi congiunti, tesi a realizzare gli obiettivi esposti in precedenza, e profusi anche in data antecedente lelaborazione di questo formulario. Ne costituiscono una testimonianza tangibile le abituali attività istituzionali svolte dai Centri per limpiego della Provincia di Lecce e dai G.A.L coinvolti, da sempre sensibili alle politiche volte allinclusione sociale dei migranti. Si aggiunga che la trasformazione dei processi migratori da temporanei a stanziali, spinge le scuole, la comunità civile, religiosa e le amministrazioni locali ad adoperarsi, in misura crescente, al fine di strutturare percorsi dintegrazione reale nei confronti dei cittadini stranieri che hanno deciso di stabilirsi nel Salento. Il Comune di Lecce, solo per citare uno dei soggetti in campo, si misura costantemente con le necessità espresse dalla popolazione immigrata. Per queste ragioni, il contributo finanziario richiesto giungerebbe a completamento delle attività istituzionali che ogni soggetto coinvolto nel progetto abitualmente svolge, nei settori di propria competenza, e che continuerà a realizzare con i mezzi finanziari di volta in volta riservati in bilancio. 32

13 3.3. Complementarietà Indicare la complementarietà dell intervento proposto con altri progetti attuati o da attuare a valere su altre fonti di finanziamento. La rilevanza degli interventi già realizzati dal soggetto proponente, da una parte, e dai diversi partners dallaltra, sostenuti, su tutto il territorio provinciale, dalla rete associativa e volontaria, e di quelli in divenire, previsti dal Piano di Zona del Comune di Lecce e dallambito territoriale di Nardò, sono fortemente correlati alla proposta progettuale che qui si presenta. La Provincia di Lecce, alla luce di quanto esaminato in precedenza, dovrà farsi carico, nei prossimi anni, di persone di diversa provenienza geografica, estrazione culturale ed età che avanzeranno istanza di partecipazione attiva ai diversi contesti sociali e politici. Una concreta integrazione, sul piano economico e della convivenza pacifica da parte di questa frange della popolazione è necessaria oltre che auspicabile. Queste le ragioni che spingono il gruppo di progetto allideazione di una serie di interventi, complementari tra di loro, che agiscono sui parametri ritenuti irrinunciabili ai fini di una piena e concreta integrazione: le attività previste dal progetto si integrano con lesperienza del partenariato e con i relativi progetti in essere utili a potenziare lintervento proposto. 33

14 4. Gestione del progetto 4.1. Organizzazione del Gruppo di Lavoro Descrivere: l organizzazione del Gruppo di Lavoro; le funzioni assegnate a ciascuna unità; le modalità operative di raccordo con gli eventuali soggetti che compongono il partenariato. Il modello al quale ci si ispira è quello della Governance multilivello, fondata sul rispetto del principio di sussidarietà, in grado di garantire lapplicazione delle procedure al livello appropriato e linterazione tra i partners. Obiettivo, questultimo, realizzato attraverso lassunzione condivisa di responsabilità e azioni, cura delle relazioni anche personali e ricorso a un glossario comune. Le principali unità operative del progetto possono essere sintetizzate nei seguenti tre perni connettori, attorno ai quali gravitano tutte le risorse a vario titolo coinvolte nelliniziativa (Cfr. punto 4.2) Coordinamento. È la funzione cui compete la gestione delle varie azioni progettuali e lorganizzazione delle stesse. Il coordinatore si occupa delle seguenti attività: Pianificazione dellassetto operativo della struttura di management; Definizione delle procedure di gestione della realizzazione del programma; Organizzazione di un sistema informativo interno di gestione del programma; Risoluzione dei conflitti interni attraverso riunioni e/o brainstorming tra le unità operative interessate; Definizione di proposte per il superamento di criticità contingenti o per il miglioramento della pianificazione tecnica; Verifica e approvazione dei rapporti interni di progetto e delle procedure interne proposte dal Responsabile Amministrativo; Verifica e approvazione delle proposte di modifica del Programma; Verifica e approvazione delle proposte di nuova pianificazione interna delle attività; Raccordo dei soggetti partners mediante messa in rete dellavanzamento di progetto e incontri periodici legati allazione specifica che ci si accinge ad attuare. Direzione didattico-scientifica. È funzione svolta da persona con comprovata competenza scientifica che sovrintende allo svolgimento delle attività progettuali, sia sotto il profilo tecnico- scientifico che strettamente didattico e ne supervisiona il coordinamento e il controllo, affidato alle risorse preposte (docenti, tutors, mediatori linguistico culturali). Assicura che il progetto venga eseguito in conformità alle linee programmatiche indicate nel modello di candidatura, per ciò che concerne la didattica frontale e la formazione a distanza. Al fine di garantire la corretta messa in opera della modalità e-learning, sinterfaccia costantemente con la persona preposta alla gestione della piattaforma. Il direttore didatticoscientifico, inoltre, predispone relazioni periodiche sullo stato di avanzamento del progetto e propone, sulla base di motivate esigenze corredate del parere del coordinatore di progetto, variazioni al programma esecutivo e alle correlate voci di spesa, da sottoporre allautorità Responsabile. Sportello: alla gestione dello Sportello SIntegra Salento IntegrAzione sono preposte due unità (di sostegno allinclusione sociale e di supporto allinserimento lavorativo) che svolgono le proprie mansioni a stretto contatto con il coordinatore di progetto. Le unità, in possesso della conoscenza di almeno due lingue straniere, propongono, con la collaborazione delle locali associazioni del terzo settore e realtà associative di immigrati, attività di animazione e sensibilizzazione volte a rafforzare i collegamenti tra le comunità immigrate e il territorio. 34

15 4.2. Composizione del Gruppo di Lavoro Specificare qualifiche, competenze e ruoli delle risorse coinvolte. Indicare, inoltre, nell ambito del Gruppo di Lavoro, i referenti per ciascuna delle seguenti attività: monitoraggio degli interventi progettuali; rendicontazione delle spese; valutazione dei risultati. Si indicano, nellordine, funzione, qualifica e mansione delle competenze di progetto. Coordinamento: Cfr. p Assistenza tecnica: Esperto management progetto (4 anni di esperienza) - Accompagna lattuazione del progetto. Intensifica gli adempimenti propri delle singole funzioni al fine di assecondare il conseguimento degli obiettivi di servizio e garantire coerenza nella tempistica e nelle modalità di attuazione. Analisi dei fabbisogni: Esperto in metodologia della ricerca sociale che abbia conseguito il dottorato o titolo assimilabile. Rileva, in fase di studio di prefattibilità, le determinanti del contesto che giusticano lopportunità dellintervento. Progettazione/ideazione: Esperto nella progettazione dei servizi sociali e/o formativi. Struttura ogni singola parte del progetto, definendo attività, obiettivi e indicatori di valutazione per ogni azione prevista. Segreteria tecnica di progetto: Addetto alle funzioni di segreteria con esperienza triennale nel settore. Raccoglie, seleziona ed elabora semplici informazioni e dati di tipo amministrativo e contabile, produce per via telematica, corrispondenza commerciale, interna, comunicazioni telefoniche, comunicazioni varie di ordinaria amministrazione con i sistemi esterni. Si rapporta con i responsabili di progetto e con l utenza esterna. Monitoraggio e valutazione: Esperto con quinquennale esperienza nel monitoraggio e valutazione di progetti complessi - Cfr. punto 4.3. Direzione didattico-scientifico: Cfr. punto 4.1. Formazione formatori: Docente universitario di I fascia in linguistica italiana e/o insegnamento della lingua italiana agli stranieri Cfr. punto Docente (corsi di alfabetizzazione): docente o ricercatore universitario (esperienza quinquennale nellinsegnamento della lingua italiana a stranieri). Conduce il gruppo classe, svolge lezioni frontali, organizza i moduli didattici da trasferire in modalità e-learning Docente (Corso professionalizzante): Esperto in medicina sociale (3 anni di esperienza). Conduce il gruppo classe, svolge lezioni frontali, organizza i moduli didattici da trasferire in modalità e-learning, conduce la formazione sul campo. Tutor: laureato in Scienze della formazione o settori affini. Figura di raccordo tra corsisti, partners, staff formativo. Interviene già nella fase di accoglienza e accompagna il corsista durante tutto il percorso. Facilita lorientamento dei soggetti nel nuovo contesto culturale e di apprendimento; si relaziona con personale, interno ed esterno al progetto al fine di garantire un livello ottimale di inserimento ed integrazione dei corsisti, approfondisce le conoscenze e la partecipazione al lavoro di gruppo. Mediatore linguistico-culturale: cittadino di origine straniera o persona con esperienza di vita plurietnica che abbia ottima conoscenza della lingua madre dei corsisti. Favorisce il positivo inserimento degli immigrati nel contesto di apprendimento e mira alla realizzazione delle pari opportunità dei cittadini stranieri nei vari ambiti sociali. Il primo livello del suo intervento è quello della mediazione linguistica, operando come interprete al momento dellaccoglienza, traducendo documenti, comunicazioni e avvisi, elaborando materiali di presentazione dei servizi in lingue diverse dallitaliano. Il secondo livello è quello della mediazione culturale: conoscendo la cultura degli immigrati, questa figura può interpretarne i bisogni, fornendo risposte efficaci che permettano ai soggetti di comprendere la cultura, gli usi e i costumi italiani e le opportunità offerte dalle attività progettuali. Comunicazione: possesso della laurea specialistica in Scienze della Comunicazione. Integra gli strumenti di comunicazione (pubblicità, depliant, ecc), unitamente ai vari tipi di comunicazione (comunicazione interna e esterna, suddivisa a seconda dei vari settori), secondo un piano prestabilito, in modo che le varie azioni di comunicazione si supportino l un l altra. 35

16 4.3. Monitoraggio, gestione e controllo Descrivere sinteticamente le procedure messe in atto per garantire: il monitoraggio delle attività progettuali; il coordinamento tra i diversi soggetti coinvolti nell attuazione del progetto; la gestione della documentazione di progetto in conformità con quanto previsto dal Vademecum per i Soggetti Beneficiari FEI; la rendicontazione delle spese in conformità con quanto previsto dal vademecum succitato. Avendo, in precedenza, esposto le modalità di coordinamento tra i diversi soggetti coinvolti nellattuazione del progetto, si procede allillustrazione dei sistemi di monitoraggio, di auditing e di rendicontazione previsti. Il monitoraggio del progetto si svolge lungo tutto il percorso. Nella fase ex ante sarà verificata lesistenza dei presupposti idonei ad avviare lintervento proposto nonché la congruità del progetto con i fabbisogni rilevati. Operativamente, ciò comporterà lanalisi dei contenuti di partenza (caratteristiche dei corsisti, domanda di professionalità proveniente dal mondo del lavoro e domanda sociale di formazione emergente); delle risorse impegnate (finanziarie, strutturali, logistiche, umane, ecc.). Nella fase in itinere si effettuerà il monitoraggio delle attività relative alla gestione del progetto relativamente a: meccanismi di coordinamento e di revisione, grado e modalità di integrazione dei soggetti coinvolti, controllo delle fasi relative allelaborazione e allo sviluppo dellesperienza nel suo complesso, controllo delle prestazioni dei formatori e delle strutture formative. Lobiettivo è quello di individuare e risolvere eventuali criticità emergenti durante lo svolgimento del percorso formativo mediante appositi interventi di sostegno. In questa fase, il monitoraggio consisterà nellanalisi dei documenti e dei materiali prodotti e nellosservazione rivolta alle modalità di pianificazione ed esecuzione delle attività, alla gestione dellambiente di apprendimento, ai metodi di erogazione delle attività di consulenza e assistenza erogate dallo Sportello, agli atteggiamenti/comportamenti dell utenza, agli aspetti quali-quantitativi dellinterazione tra i soggetti coinvolti. Nella fase ex post saranno verificati i risultati raggiunti in riferimento alle competenze acquisite, alle possibilità di utilizzo delle conoscenze ricevute in contesti professionali o percorsi formativi successivi, allefficacia occupazionale, al grado di soddisfazione dei partecipanti, anche nellottica di una riprogettazione dellintervento. Costituiranno oggetto del monitoraggio ex post i processi attivati (processi organizzativi e didattici); le risorse utilizzate (finanziarie, strutturali, umane, ecc.); i risultati conseguiti (competenze maturate, grado di soddisfazione dellutenza, impatto sul lavoro). Si farà ricorso, a questo proposito, a dei questionari volti alla conoscenza del grado di soddisfazione dell utenza e dei cambiamenti avvenuti, nonché a successive rilevazioni sulla ricaduta occupazionale dellazione. Gestione e controllo: La corretta ripartizione dei costi in funzione del rispetto delle indicazioni contenute nel vademecum di gestione finanziaria dei Fondi europei, il costante allineamento delle voci di bilancio con le singole attività in programma saranno garantite da un esperto di auditing, in possesso di laurea in Economia e Commercio, meglio se arricchita da relativa specializzazione in materia. Figura, questultima, in grado di padroneggiare le tecniche della contabilità generale e le procedure del controllo di gestione, nonché quelle statistiche, prerequisito essenziale per un coerente management finanziario. Amministrazione e rendicontazione: Un esperto in gestione e amministrazione di finanziamenti europei si occuperà di acquisire e verificare la documentazione inoltrata dalle funzioni coordinamento e direzione per gli atti di propria competenza. Verificherà lammissibilità delle spese, curerà la tenuta del bilancio di progetto secondo le disposizioni in atto, si occuperà dellarchiviazione di tutta la documentazione, relativa a contratti, acquisti, ecc. e ne predisporrà la consultazione, in qualsiasi momento, da parte degli organi di controllo. Monitorerà le economie di progetto. 36

17 Descrivere la conformità del progetto in merito alle concrete esigenze emergenti dal territorio. LISTAT ci informa che la popolazione straniera residente in Provincia di Lecce raggiunge, al 31/12/09, quota unità. Il numero dei permessi di soggiorno rilasciati dalla Questura ammonta, al 31/12/09, a unità, di cui 3521 per lavoro subordinato. Per altro verso, le richieste per ricongiungimento familiare sono 3321; condizione, questa, strettamente connessa alla presenza, nelle scuole di ogni ordine e grado, di 2073 alunni con cittadinanza non italiana, nellanno scolastico 2009/2010. La Provincia di Lecce dovrà farsi carico, nei prossimi anni, di una concreta integrazione, sul piano economico e della convivenza pacifica. Queste le ragioni che spingono allideazione di interventi, complementari tra di loro, come di seguito indicati: Corso di alfabetizzazione linguistica, conoscenza della storia e cultura italiana e sostegno allapprendimento. Corso di alfabetizzazione linguistica. Corso per Assistente domiciliare e dei servizi tutelari. Sportello SIntegra Descrivere la conformità del progetto evidenziando la coerenza rispetto alla programmazione regionale. LISTAT ci informa che la popolazione straniera residente in Provincia di Lecce raggiunge, al 31/12/09, quota unità. Il numero dei permessi di soggiorno rilasciati dalla Questura ammonta, al 31/12/09, a unità, di cui 3521 per lavoro subordinato. Per altro verso, le richieste per ricongiungimento familiare sono 3321; condizione, questa, strettamente connessa alla presenza, nelle scuole di ogni ordine e grado, di 2073 alunni con cittadinanza non italiana, nellanno scolastico 2009/2010. La Provincia di Lecce dovrà farsi carico, nei prossimi anni, di una concreta integrazione, sul piano economico e della convivenza pacifica. Queste le ragioni che spingono allideazione di interventi, complementari tra di loro, come di seguito indicati: Corso di alfabetizzazione linguistica, conoscenza della storia e cultura italiana e sostegno allapprendimento. Corso di alfabetizzazione linguistica. Corso per Assistente domiciliare e dei servizi tutelari. Sportello SIntegra 37

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