PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO"

Transcript

1 PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n Prot. n. 58/10-D VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Approvazione del piano degli interventi relativo alle attività di insegnamento/apprendimento delle lingue comunitarie nelle istituzioni scolastiche e formative della Provincia Autonoma di Trento e di promozione in termini generali degli apprendimenti linguistici. Il giorno 30 Luglio 2010 ad ore 09:15 nella sala delle Sedute in seguito a convocazione disposta con avviso agli assessori, si è riunita sotto la presidenza del LA GIUNTA PROVINCIALE PRESIDENTE LORENZO DELLAI Presenti: VICE PRESIDENTE ALBERTO PACHER ASSESSORI MARTA DALMASO MAURO GILMOZZI TIZIANO MELLARINI ALESSANDRO OLIVI FRANCO PANIZZA Assenti: LIA GIOVANAZZI BELTRAMI UGO ROSSI Assiste: LA DIRIGENTE PATRIZIA GENTILE Il Presidente, constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la seduta Pag. 1 di 6

2 Il Relatore comunica: Gli Indirizzi alle istituzioni scolastiche e formative in tema di insegnamento/apprendimento delle lingue comunitarie pongono l obiettivo di Potenziare l insegnamento delle lingue straniere e la qualità del loro apprendimento, in particolare per quanto attiene alla comunicazione orale, quale imprescindibile condizione per proseguire nel percorso di internazionalizzazione della scuola e della formazione, anche avvalendosi delle possibilità offerte dalla legge provinciale n. 5 del Il Consiglio della Provincia autonoma di Trento ha approvato in data 26 marzo 2009, gli ordini del giorno n. 29 e n. 50, inerenti ad azioni possibili a breve, medio e lungo termine per favorire l apprendimento delle lingue comunitarie. Il D.P.P. 17 giugno 2010, n /Leg "Regolamento stralcio per la definizione dei piani di studio provinciali relativi al percorso del primo ciclo di istruzione (articolo 55 della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5) ha, tra l altro, formulato alcuni presupposti pedagogici e le previsioni organizzative specifiche per l insegnamento delle lingue comunitarie nella scuola primaria e secondaria di primo grado. Per il secondo ciclo, tale definizione è in corso, anche sulla base dei quadri orari previsti dalla deliberazione della Giunta provinciale n. 533 del 16 marzo 2010 Discipline obbligatorie e quantificazione oraria di insegnamento delle stesse per i percorsi del secondo ciclo di istruzione per l anno scolastico , iniziativa innovativa ai sensi dell articolo 57 della legge provinciale n. 5 del In termini generali, in Provincia di Trento: nella scuola dell infanzia, l insegnamento delle lingue comunitarie vede situazioni diversificate quanto a lingua insegnata, incidenza e durata della sperimentazione, modalità didattica (insegnamento diretto della lingua o insegnamento veicolare o CLIL) e profilo professionale del personale docente. In particolare in Provincia di Trento l inglese è insegnato in 26 scuole dell infanzia, il tedesco in 31 ed in 12 scuole sono insegnate entrambe le lingue; nella scuola primaria è previsto fin dal 2005 l insegnamento di due lingue comunitarie, di cui una è il tedesco, per 500 ore complessive nel quinquennio; nella scuola secondaria di primo grado si insegnano tedesco e inglese, rispettivamente, per 3 ore in settimana; nella scuola secondaria di secondo grado la deliberazione della Giunta provinciale n. 533 del 16 marzo 2010 prevede, a partire dall anno scolastico 2010/2011, l insegnamento di due lingue comunitarie nel primo biennio di tutti gli indirizzi di studio. Questo quadro iniziale dimostra quanto la Provincia Autonoma di Trento abbia già investito in termini finanziari e di risorse umane nell apprendimento linguistico in ambito scolastico. Interessante inoltre è riassumere lo status dell insegnamento con modalità CLIL attivato in Trentino. L acronimo CLIL (Content and Language Integrated Learning Apprendimento integrato di lingua e contenuto disciplinare) è utilizzato come termine generico per indicare esperienze didattiche in cui è utilizzata una seconda lingua (regionale, Pag. 2 di 6

3 minoritaria e/o un altra lingua ufficiale del paese) per insegnare una o più materie del curriculum. Il CLIL è un approccio educativo innovativo per l'apprendimento in quanto in una lezione CLIL si presta contemporaneamente attenzione sia alla disciplina che alla lingua straniera veicolare. In Europa si riscontrano esperienze CLIL sia come parte dell offerta formativa, sia sotto forma di progetti pilota. In Provincia di Trento la situazione del CLIL relativamente ai diversi ordini di scuola è la seguente. Scuola primaria Gli istituti comprensivi che adottano l insegnamento CLIL con moduli temporanei nella scuola primaria (meno di 6 ore settimanali) sono 7. Le classi potenziali di questi 7 istituti sono 194; in queste classi sono previste, nell anno scolastico , 58 esperienze, con un coefficiente d impatto pari a 29,9. Il coefficiente d impatto è il numero delle esperienze CLIL (intese, per la scuola primaria e secondaria di primo grado, come già in atto e/o progettate per il 2010/2011) diviso il numero totale delle classi di un istituto, moltiplicato per 100. Anche se nella maggior parte dei casi un esperienza CLIL corrisponde direttamente ad una classe, si possono riscontrare più esperienze in una stessa classe. Per esempio, presso un istituto superiore provinciale, si riscontrano 48 esperienze CLIL e 48 classi. Questo dato non è da intendere nel senso che tutte le classi hanno un esperienza CLIL: invero possono esserci classi prive di essa e classi con più di un esperienza. Il coefficiente d impatto rileva in pratica il grado di diffusione di questa modalità: più è alto il coefficiente, maggiormente il CLIL è presente. Gli istituti comprensivi che adottano l insegnamento CLIL con moduli strutturali nella scuola primaria (almeno 6 ore settimanali) sono 19. Le classi potenziali di questi 19 istituti sono 501; in queste classi sono previste, dall anno scolastico , 127 esperienze CLIL, con un coefficiente d impatto pari a 25,35. Scuola secondaria di primo grado Gli istituti comprensivi che adottano l insegnamento CLIL nella scuola secondaria di primo grado sono 17. In due di questi sono in atto esperienze strutturali con, rispettivamente, 6 ore CLIL inglese e 8 ore CLIL tedesco. Le classi potenziali di questi 17 istituti sono 224; in queste classi sono previste, dall anno scolastico , complessivamente 75 esperienze, con un coefficiente d impatto pari a 33,48. Scuola secondaria di secondo grado Si registrano 182 esperienze CLIL in classi appartenenti a 13 istituzioni scolastiche. Le esperienze di CLIL strutturale (almeno un ora alla settimana) riguardano: 5 Licei Linguistici 1 Liceo Linguistico Aziendale 4 Licei Scientifici 1 Liceo Scientifico Tecnologico 3 Licei Classici 2 Istituti Tecnici Industriali 1 Istituto Professionale Servizi aziendali indirizzo turistico 3 Licei delle Scienze Umane opzione economico-sociale. All'interno della gamma di tale offerta formativa vi sono 26 progetti in lingua inglese, 9 progetti in lingua tedesca e 1 in lingua spagnola. Le discipline prescelte per Pag. 3 di 6

4 l'applicazione del CLIL risultano essere: geografia, storia, scienze, fisica, filosofia, storia dell'arte, economia e scienze sociali, meccanica e informatica. Nell anno scolastico 2009/2010, si registrano esperienze di insegnamento in modalità CLIL tedesco in 5 istituti, inglese in 13 istituti, spagnolo in un istituto; sono state analizzate dal punto di vista statistico solamente le esperienze in tedesco e in inglese e le informazioni raccolte presso le scuole permettono di descrivere i dati in forma aggregata per istituto e non per le singole classi di ogni istituto, secondo quanto segue. CLIL in Tedesco nella secondaria di secondo grado Tutte le esperienze hanno carattere strutturale (sono estese su tutto l anno scolastico) da una a due ore settimanali. Due su cinque degli istituti con CLIL in tedesco sono paritari. Complessivamente, le classi di questi 5 istituti sono 182; in queste classi si riscontrano 55 esperienze, con un coefficiente d impatto pari a 30,22. L istituto con l impatto CLIL più basso raggiunge il 16,67, quello con l impatto più alto il 42,86. Il coefficiente medio di impatto è 31,40; la deviazione standard è 11,58. La deviazione standard è una misura statistica di dispersione attorno alla media; essa indica quanto è ampia la variazione dei dati al di sopra e al di sotto della media. Un valore basso indica che i dati sono concentrati intorno alla media ed esprime omogeneità di dati. Al contrario, un valore alto indica che i dati si discostano molto dalla media ed esprime disomogeneità di dati. CLIL in Inglese nella secondaria di secondo grado Complessivamente, le classi dei 13 istituti con CLIL in inglese sono 521; in queste classi si riscontrano 124 esperienze. Due su cinque degli istituti con CLIL in inglese sono paritari; uno di essi prevede l intero quarto anno all estero in area anglofona. Si registrano 6 esperienze strutturali (estese su tutto l anno scolastico) da una a quattro ore settimanali e 7 esperienze modulari con blocchi da 8 a 25 ore all anno. L istituto con l impatto CLIL più basso raggiunge il coefficiente 3,03, quello con l impatto più alto il coefficiente 100 (in questo caso, in tutte le classi è presente la didattica CLIL in inglese). Il coefficiente medio di impatto è 28,40; la deviazione standard è 30,66. CLIL in Tedesco, Inglese, Spagnolo nella secondaria di secondo grado Su un totale di 28 istituti superiori, dei quali 3 paritari, il CLIL è modalità didattica presente in 13 di essi. Su un totale di 1058 classi, si riscontrano 182 esperienze. Gli istituti attualmente privi di esperienze CLIL sono 15. Il massimo coefficiente d impatto è pari a 142 e si riscontra in un istituto nel quale le classi praticano la modalità CLIL sia in tedesco, sia in inglese, mentre il coefficiente medio di impatto è 41,85 (19,43 se calcolato sul totale degli istituti), la deviazione standard è 44,78. Per il 2010/2011 si registrano le richieste di sessioni di ricerca-azione CLIL, organizzate dal Centro per la formazione continua e l aggiornamento del personale insegnante, da parte di 153 team, per un totale di circa 300 insegnanti coinvolti. Si tratta di un dato che descrive l interesse professionale di parte dei docenti per l innovazione della didattica attraverso l utilizzo della modalità CLIL. e successivamente esso potrà essere messo in relazione alla dimensione dell apprendimento linguistico e disciplinare. Pag. 4 di 6

5 E possibile pertanto ipotizzare un incremento quantitativo della modalità CLIL da tradurre in obiettivi di legislatura, quali: la generalizzazione in tutte le istituzioni scolastiche del primo e del secondo ciclo; l introduzione del CLIL in Francese e Spagnolo, laddove possibile per dotazione organica; la diminuzione della disomogeneità all interno degli istituti che praticano la modalità CLIL e all interno dei segmenti scolastici primari e secondari. Un monitoraggio sistematico degli apprendimenti linguistico-comunicativi, effettuato eventualmente anche su base campionaria, è la base irrinunciabile per qualsiasi ipotesi di sviluppo della modalità CLIL e, più in generale, nel settore dell apprendimento delle lingue comunitarie. Attualmente, i dati disponibili sono insufficienti per un adeguata comprensione e valutazione del portato formativo dell insegnamento linguistico in Provincia di Trento. La carenza di dati sugli esiti di apprendimento non contrasta peraltro l opinione condivisa secondo cui l insegnamento delle lingue comunitarie consente al momento un raggiungimento parziale delle competenze attese al termine del primo e del secondo ciclo di istruzione. Indagini internazionali dimostrano che, nelle nazioni in cui le competenze di tipo linguistico-comunicativo sono più consolidate, l orario destinato all insegnamento delle lingue non è più consistente rispetto a quello trentino; esistono in realtà delle condizioni ambientali che fanno cultura ed incentivano l apprendimento. Per questo motivo ci si prefigge di integrare la proposta formativa del sistema scolastico con ulteriori azioni complementari. Non sembra infatti ancora molto diffusa l idea che una buona padronanza linguistica possa far scaturire miglioramenti di tipo professionale, oltre che di tipo culturale, turistico e sociale. E quindi importante creare consapevolezza che il possesso di competenze linguistiche costituisce un vantaggio pratico dal punto di vista soggettivo ed un beneficio economico-sociale per la comunità. Si tratta allora di investire gradualmente di questo problema l intero apparato politico-amministrativo provinciale, assumendo come principio che la propensione ad apprendere le lingue può essere sostenuta attraverso una pressione indiretta prodotta dall ambiente culturale in cui si vive. Se è vero che il plurilinguismo è sotto molti punti di vista strategico, vanno create sollecitazioni linguistico-culturali durevoli, per trasmettere ai cittadini il senso dell importanza degli apprendimenti linguistici. Ciò non può essere un compito delegabile solamente a una struttura (sebbene finalizzata) come la scuola, ma deve essere un impegno comune di tutta l Amministrazione. L ambiente extrascolastico può e deve assumere un ruolo di catalizzatore positivo dell apprendimento delle lingue. Vanno quindi create le condizioni per avvalorare l importanza dell apprendimento linguistico, promuovere interesse e curiosità verso le lingue e concretizzare contesti di reale immersione linguistica. L allegato, parte integrante di questo documento, definisce pertanto le azioni che si intendono intraprendere, nel corso della legislatura, per promuovere la diffusione delle competenze linguistico-comunicative nelle lingue comunitarie in Provincia di Trento. Pag. 5 di 6

6 LA GIUNTA PROVINCIALE - Udita la relazione; - Visti gli atti ivi citati; - Visti gli articoli 7, comma 3 e 34, comma 1, lettera b) della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5 che prevedono rispettivamente la possibilità di coordinamento delle politiche educative con quelle sociali - culturali e la possibilità di emanare atti di programmazione e indirizzo; - a voti unanimi, espressi nelle forme di legge; DELIBERA 1. di approvare, per le motivazioni in premessa, quale allegato parte integrante, il piano degli interventi relativo alle attività di insegnamento/apprendimento delle lingue comunitarie nelle istituzioni scolastiche e formative della Provincia Autonoma di Trento e di promozione in termini generali degli apprendimenti linguistici; 2. di demandare al Dipartimento Istruzione il coordinamento degli interventi previsti dall atto di cui al punto 1. CIG Pag. 6 di 6

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 2795 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Riparto del fondo di riserva da destinare alle attività socio- assistenziali svolte

Dettagli

Provincia Autonoma di Trento. Deliberazione della Giunta Provinciale 17 giugno 2010, n. 1434

Provincia Autonoma di Trento. Deliberazione della Giunta Provinciale 17 giugno 2010, n. 1434 Provincia Autonoma di Trento. Deliberazione della Giunta Provinciale 17 giugno 2010, n. 1434 Qualifica professionale di educatore nei nidi d'infanzia e nei servizi integrativi: criteri per il riconoscimento

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 384 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Determinazione dei compensi spettanti ai componenti del consiglio di amministrazione,

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 3177 Prot. n. 124-2008 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Accordo di programma con l'istituto per la Valorizzazione del Legno e delle

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 1328 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Legge provinciale 23 agosto 1993, n. 18 e legge provinciale 13 dicembre 1999, n.

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 2411 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Definizione delle tipologie di mutuo ammissibili, del parametro di riferimento e

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 619 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Legge provinciale 13 dicembre 1999, n. 6 e ss.mm., articolo 5: aiuti per la promozione

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 316 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Articolo 27 bis della legge provinciale 27 dicembre 2010, n. 27. Criteri per l'attuazione

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 1132 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Affidamento di funzioni e compiti in materia di adozione ad alcune Comunità e al

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 2630 Prot. n. 91/08-5-S112 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Dodicesimo aggiornamento del Piano degli investimenti per il Sistema

Dettagli

Criteri e modalità per lo svolgimento dei corsi di metodologia CLIL rivolti a docenti delle scuole provinciali Piano Trentino Trilingue

Criteri e modalità per lo svolgimento dei corsi di metodologia CLIL rivolti a docenti delle scuole provinciali Piano Trentino Trilingue Allegato parte integrante ALLEGATO A) Criteri e modalità per lo svolgimento dei corsi di metodologia CLIL rivolti a docenti delle scuole provinciali Piano Trentino Trilingue Il presente documento definisce

Dettagli

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo

Dettagli

ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO

ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) **** LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (Art.11, comma 10, D.P.R 263/2012) I risultati di apprendimento attesi in esito ai percorsi di alfabetizzazione

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 958 Prot. n. U192 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: "Disciplina della formazione del personale operante nel Sistema di emergenza

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 334 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Approvazione moduli di domanda per la concessione dei contributi previsti dall'articolo

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 1243 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Assegnazione all'università degli studi di Trento di risorse per l'esercizio finanziario

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 1594 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Aggiornamento delle direttive concernenti le comunicazioni con le pubbliche amministrazioni

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 246 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Legge provinciale 2 marzo 2011, n. 1 "Sistema integrato delle politiche strutturali

Dettagli

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge

Dettagli

Piano Trentino Trilingue a.s. 2015-16 Incontri di presentazione ai genitori 3 4 giugno 2015. Istituto comprensivo Tione

Piano Trentino Trilingue a.s. 2015-16 Incontri di presentazione ai genitori 3 4 giugno 2015. Istituto comprensivo Tione Piano Trentino Trilingue a.s. 2015-16 Incontri di presentazione ai genitori 3 4 giugno 2015 Istituto comprensivo Tione DGP 2055 del 29 novembre 2014 Piano Trentino Trilingue V. Allegato 1 DGP 2055 V. Allegato

Dettagli

Avanzamenti nella realizzazione del piano strategico 2013-18

Avanzamenti nella realizzazione del piano strategico 2013-18 Avanzamenti nella realizzazione del piano strategico 2013-18 Nota a dicembre 2014 Nota: la numerazione accanto a obiettivi, strategie e azioni è in riferimento a quanto indicato nel piano strategico 2013-18

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 2488 Prot. n. 28/04/D327 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Approvazione del Sistema di Allerta Provinciale per fini di protezione

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 367 Prot. n. 22/MaF/ls VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Approvazione dei criteri generali e delle modalità per la concessione di

Dettagli

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra

Dettagli

ISIS GIOVANNI PAOLO II MARATEA (PZ) Anno Scolastico 2011 2012. Progetto CLIL

ISIS GIOVANNI PAOLO II MARATEA (PZ) Anno Scolastico 2011 2012. Progetto CLIL ISIS GIOVANNI PAOLO II MARATEA (PZ) Anno Scolastico 2011 2012 Progetto CLIL Tipologia dei destinatari: -Studenti delle classi II III IV - V ISIS Giovanni Paolo II - Maratea -Docenti non linguisti delle

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2010/2011 LICEO SCIENTIFICO GIORDANO BRUNO MATERIA INGLESE Ins. Chiara Salerno PROGRAMMAZIONE 2B

ANNO SCOLASTICO 2010/2011 LICEO SCIENTIFICO GIORDANO BRUNO MATERIA INGLESE Ins. Chiara Salerno PROGRAMMAZIONE 2B ANNO SCOLASTICO 2010/2011 LICEO SCIENTIFICO GIORDANO BRUNO MATERIA INGLESE Ins. Chiara Salerno PROGRAMMAZIONE 2B Obiettivi educativi Nel corso del biennio si promuoverà la formazione umana, sociale e culturale

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola. I temi. Alunni stranieri a scuola:

Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola. I temi. Alunni stranieri a scuola: Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola Treviso, 23 maggio2008 Elio Gilberto Bettinelli I temi L integrazione scolastica degli alunni stranieri: dati, tendenze

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani

PROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani e Conservatorio di Musica di Stato di Trapani Antonio Scontrino PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 2823 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: approvazione del bando per l'accreditamento al servizio di trasporto e accompagnamento

Dettagli

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Il fenomeno della elevata presenza

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 831 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Integrazione e modifica del Nomenclatore delle prestazioni di assistenza specialistica

Dettagli

REGOLAMENTO DEL GRUPPO DI LAVORO PER L HANDICAP. Art. 1 - Istituzione del Gruppo di Lavoro sull'handicap dell'i.c. di Belvedere M.mo.

REGOLAMENTO DEL GRUPPO DI LAVORO PER L HANDICAP. Art. 1 - Istituzione del Gruppo di Lavoro sull'handicap dell'i.c. di Belvedere M.mo. ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola Infanzia-Scuola Primaria- Scuola Secondaria Statale Padre G. Puglisi VIA G.FORTUNATO, 10 87021 BELVEDERE M. MO (CS) Tel. e Fax 0985/82923 - E mail: csic8as00c@istruzione.it

Dettagli

Costruire le competenze chiave di cittadinanza

Costruire le competenze chiave di cittadinanza Costruire le competenze chiave di cittadinanza Incontri di formazione per gli insegnanti dell ICS Silvio Pellico di Arluno a.s. 2014/2015 Periplo s.n.c. Via Appiani 5-20121 Milano - Tel. + 39 02 36551556

Dettagli

Elementi essenziali dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza

Elementi essenziali dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza Elementi essenziali dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza La normativa italiana in materia di salute e sicurezza sul lavoro è il risultato di una serie di interventi, succedutisi in

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 1907 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Legge provinciale 13 dicembre 1999, n. 6, articolo 5 "Aiuti per la promozione della

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 62 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Approvazione dello schema di disciplinare tra Provincia e Comunità per l'affidamento

Dettagli

Il Plurilinguismo in Trentino Una nuova stagione con una storia

Il Plurilinguismo in Trentino Una nuova stagione con una storia Le risorse immateriali per il futuro del Trentino Il caso delle competenze linguistiche Trento - 30 ottobre 2015 Il Plurilinguismo in Trentino Una nuova stagione con una storia Luciano Covi IPRASE Il mandato

Dettagli

ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014

ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014 ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014 ISTRUZIONE TECNICA ECONOMICA: AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING, RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING, SISTEMI INFORMATIVI

Dettagli

A cura di Cinzia Olivieri

A cura di Cinzia Olivieri A cura di Cinzia Olivieri Giornata di formazione per i genitori "La scuola è per i nostri figli" Collegamento e condivisione Lo sportello virtuale C2.01 - ore 9,00-12,30 1 Partecipare Partecipiamo per

Dettagli

Liceo Scientifico Statale N. Copernico Viale Borgovalsugana n. 63 59100 Prato-tel. 0574596616-fax 0574592888 email pops02000g@istruzione.

Liceo Scientifico Statale N. Copernico Viale Borgovalsugana n. 63 59100 Prato-tel. 0574596616-fax 0574592888 email pops02000g@istruzione. Liceo Scientifico Statale N. Copernico Viale Borgovalsugana n. 63 59100 Prato-tel. 0574596616-fax 0574592888 email pops02000g@istruzione.it Prato, 17 dicembre 2007 Circolare n. Ai Docenti Agli Studenti

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP ISTITUTO COMPRENSIVO E. CURTI GEMONIO Pagina 1 di 6 GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP Entro i termini e i criteri previsti dalla legge, sulla base del numero di

Dettagli

La struttura del Rapporto di valutazione. Sara Romiti Gruppo di ricerca Valutazione e Miglioramento

La struttura del Rapporto di valutazione. Sara Romiti Gruppo di ricerca Valutazione e Miglioramento La struttura del Rapporto di valutazione Sara Romiti Gruppo di ricerca Valutazione e Miglioramento Il quadro di riferimento teorico del rapporto di valutazione Il Rapporto di valutazione utilizza il Quadro

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento disciplina l attività del Comitato Unico

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VILLASIMIUS

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VILLASIMIUS Via Leonardo da Vinci 1 09049 VILLASIMIUS (CA) Scuola dell Infanzia, Scuola, Scuola Secondaria di I grado di Villasimius e Castiadas Telefono 070/791230 Fax 070/792387 E-mail caic83300x@istruzione.it Codice

Dettagli

I nuovi Istituti Tecnici

I nuovi Istituti Tecnici I nuovi Istituti Tecnici Regolamento recante norme concernenti il riordino degli Istituti Tecnici ai sensi dell articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 1902 Prot. n. 13 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Sicurezza e salute dei lavoratori. Approvazione del documento recante le "Linee

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO «TRENTO 5» 38122 Trento (TN) Via San Giovanni Bosco, 8 CF 80016460224

ISTITUTO COMPRENSIVO «TRENTO 5» 38122 Trento (TN) Via San Giovanni Bosco, 8 CF 80016460224 ISTITUTO COMPRENSIVO «TRENTO 5» 38122 Trento (TN) Via San Giovanni Bosco, 8 CF 80016460224 Tel. 0461/263331 - Fax 0461/984463 www.istitutotrento5.it segr.ic.tn5@scuole.provincia.tn.it ic.tn5@pec.provincia.tn.it

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 1194 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: LP 6/2004. Art. 10. Affidamento "in house" a Trentino trasporti esercizio S.p.A.

Dettagli

STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO

STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO FINALITÀ E SCOPI Art. 1 L Associazione è costituita al fine di sostenere le scuole aderenti nel raggiungimento dei fini istituzionali

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER L INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CIVILTA INGLESE - I BIENNIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014

PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER L INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CIVILTA INGLESE - I BIENNIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER L INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CIVILTA INGLESE - I BIENNIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 L insegnamento di lingue straniere nel biennio si propone di promuovere lo sviluppo graduale

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

Regolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University

Regolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University Regolamento della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate dell Università degli Studi Link Campus University TITOLO I AMBITO DI APPLICAZIONE E FUNZIONI Art. 1 Ambito di applicazione 1.

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Prove di esame e programmi del concorso per titoli ed esami per l accesso ai ruoli del personale docente della scuola dell infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado, nonché del personale

Dettagli

FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA ART. 1

FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA ART. 1 SEZIONE QUATTORDICESIMA FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA ART. 1 Alla Facoltà di Sociologia afferisce il seguente corso di diploma universitario: a) corso di diploma universitario triennale in Servizio sociale ART.

Dettagli

SCUOLA DI ORGANIZZAZIONE Modello metodologico e metodologie per la formazione Approccio metodologico Il modello formativo messo a punto e utilizzato dalla Scuola di Studi Socio-economici e Organizzativi

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 1132 Prot. n. 198/11-L VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Legge provinciale 4 marzo 2010, n. 1 (Pianificazione urbanistica e governo

Dettagli

ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO

ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del piano dell offerta formativa che ogni istituzione scolastica predispone annualmente (O.M. 92/07 art.

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

l Accordo in sede di Conferenza unificata del 2 marzo 2000 per la riorganizzazione e il potenziamento dell educazione degli adulti;

l Accordo in sede di Conferenza unificata del 2 marzo 2000 per la riorganizzazione e il potenziamento dell educazione degli adulti; REGIONE PIEMONTE BU13 28/03/2013 Deliberazione della Giunta Regionale 4 marzo 2013, n. 17-5463 Presa d'atto a ratifica del Protocollo d'intesa sottoscritto tra il Ministero dell'istruzione, Universita'

Dettagli

[Organisation of the education system in Italy]

[Organisation of the education system in Italy] [Organisation of the education system in Italy] a cura di Lino Milita e Annalisa Ribecco Educazione prescolare Istruzione obbligatoria Istruzione secondaria superiore e istruzione postsecondaria [Educazione

Dettagli

- il D.P.R. del 15 marzo 2010, n. 87 Regolamento per il riordino degli istituti professionali ;

- il D.P.R. del 15 marzo 2010, n. 87 Regolamento per il riordino degli istituti professionali ; OGGETTO: DEFINIZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA DELLE ARTICOLAZIONI E DELLE OPZIONI DEGLI ISTITUTI TECNICI E DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI DELLE AUTONOMIE SCOLASTICHE DELLA PROVINCIA DI TORINO PER L ANNO SCOLASTICO

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca MIUR.AOODRSA.REGISTRO UFFICIALE(U).0002781.13-03-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Cagliari, 13 marzo 2015 IL DIRETTORE GENERALE la l. 15.03.97, n. 59 e successive modificazioni;

Dettagli

194 9.7 Output comprensibile 9.7.1 L attenzione alla forma, p. 195 9.7.2 Strategie nel parlare,

194 9.7 Output comprensibile 9.7.1 L attenzione alla forma, p. 195 9.7.2 Strategie nel parlare, XI Introduzione 3 Parte I Il contesto 5 Capitolo 1 Nuove esigenze per le lingue straniere 6 1.1 Il cittadino europeo plurilingue 8 1.2 L educazione bilingue 10 1.3 Gli sviluppi nel nuovo millennio 11 1.4

Dettagli

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Al termine del primo trimestre ( dicembre) Alla fine del mese di marzo inizio aprile ( valutazione intermedia) Alla fine dell anno scolastico.

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca DECRETO MINISTERIALE N. 18 del 9 febbraio 2004 Norme per lo svolgimento degli esami di Stato nelle sezioni ad opzione internazionale spagnola

Dettagli

ESPERIENZE CON IL PON. Il Piano Integrato del Fondo Sociale Europeo 2013-14

ESPERIENZE CON IL PON. Il Piano Integrato del Fondo Sociale Europeo 2013-14 ESPERIENZE CON IL PON Il Piano Integrato del Fondo Sociale Europeo 2013-14 SOMMARIO INTRODUZIONE 2 PROGRAMMAZIONE DELLA SCUOLA PER L ISTRUZIONE 3 IL PIANO INTEGRATO FSE 2013-14 4 I FONDI STRUTTURALI PER

Dettagli

PROGETTO L EUROPA PER I PICCOLI

PROGETTO L EUROPA PER I PICCOLI PROGETTO L EUROPA PER I PICCOLI Progetto realizzato con il contributo di Regione Liguria Assessorato alla formazione, istruzione, scuola e università La nostra scuola, inoltre, deve formare cittadini italiani

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

Linee d'indirizzo del POF

Linee d'indirizzo del POF Linee d'indirizzo del POF Triennio 2016/2019 Il POF com'è e come sarà (1/2) Durata Indirizzi DPR275/199 9 Annuale Consiglio di Istituto L107/2015 Triennale revisione annuale Dirigente scolastico Stesura

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA primo ciclo d istruzione Lo sfondo comune e il quadro normativo Il PEI come strumento di progettazione e di valutazione Isp. Luciano Rondanini LA VALUTAZIONE

Dettagli

Alternanza Scuola Lavoro. Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo

Alternanza Scuola Lavoro. Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo Alternanza Scuola Lavoro Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo Riferimenti normativi Indicazioni europee; Normativa nazionale: L.196/97, Reg.142/98, (stage e tirocini formativi)

Dettagli

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili. Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di

Dettagli

DIPARTIMENTO PER L ISTRUZIONE Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici Uff.VII

DIPARTIMENTO PER L ISTRUZIONE Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici Uff.VII DIPARTIMENTO PER L ISTRUZIONE Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici Uff.VII DECRETO MINISTERIALE N. 17 del 9 febbraio 2005 Norme per lo svolgimento degli esami di Stato nelle sezioni di liceo

Dettagli

Bando di concorso INNOVADIDATTICA. Progetti di innovazione didattica a sostegno dell obbligo di istruzione

Bando di concorso INNOVADIDATTICA. Progetti di innovazione didattica a sostegno dell obbligo di istruzione Bando di concorso INNOVADIDATTICA Progetti di innovazione didattica a sostegno dell obbligo di istruzione In relazione alle linee guida trasmesse alle istituzioni scolastiche del primo e secondo ciclo

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

L a riforma della Scuola Secondaria di secondo grado

L a riforma della Scuola Secondaria di secondo grado L a riforma della Scuola Secondaria di secondo grado Genova, 9-11 marzo 2010 Mery Serretti Regolamento autonomia Licei, Istituti Tecnici, Istituti Professionali fanno parte dell Istruzione Secondaria

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 2946 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Riparto del Fondo per le politiche giovanili, cofinanziamento delle spese relative

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

Ministero della Pubblica Istruzione

Ministero della Pubblica Istruzione Circolare Ministeriale n. 59 Roma, 1 agosto 2006 Prot. INT/ 5863 / 06-04 Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici regionali LORO SEDI e p.c. Al Ministero degli Affari Esteri Direzione Generale per

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449 Modifica della deliberazione 18 luglio 2008, n. 1820 (Sistema di accreditamento per l'affidamento in gestione degli interventi formativi cofinanziati

Dettagli

Oggetto: ACCORDO DI RETE Le Scuole Lombarde che Promuovono Salute

Oggetto: ACCORDO DI RETE Le Scuole Lombarde che Promuovono Salute Prot. n. 3025/12.06.2012 All USR/Lombardia- ufficio lv, Ai Dirigenti scolastici pro-tempore, in indirizzo, Agli Atti. Oggetto: ACCORDO DI RETE Le Scuole Lombarde che Promuovono Salute ACCORDO DI RETE Le

Dettagli

Allegato II. La durata ed i contenuti della formazione sono da considerarsi minimi. 3. Soggetti formatori e sistema di accreditamento

Allegato II. La durata ed i contenuti della formazione sono da considerarsi minimi. 3. Soggetti formatori e sistema di accreditamento Allegato II Schema di corsi di formazione per preposti e lavoratori, addetti alle attività di pianificazione, controllo e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno

Dettagli

RELIGIONI E CULTURE DELL IMMIGRAZIONE IN ITALIA E IN EUROPA REALTÀ E MODELLI A CONFRONTO. Programma di dettaglio

RELIGIONI E CULTURE DELL IMMIGRAZIONE IN ITALIA E IN EUROPA REALTÀ E MODELLI A CONFRONTO. Programma di dettaglio Fondo Europeo per l integrazione di cittadini di Paesi terzi CORSO DI ALTA SPECIALIZZAZIONE RELIGIONI E CULTURE DELL IMMIGRAZIONE IN ITALIA E IN EUROPA REALTÀ E MODELLI A CONFRONTO Programma di dettaglio

Dettagli

STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI

STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI Didattica personalizzata e individualizzata * La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano «l uso di una

Dettagli

ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE

ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE 1. Denominazione del corso di studi Scienze psicologiche 2. Classe di appartenenza

Dettagli

REGOLAMENTO GLHI. Gruppo di Lavoro sull'handicap d Istituto

REGOLAMENTO GLHI. Gruppo di Lavoro sull'handicap d Istituto REGOLAMENTO GLHI Gruppo di Lavoro sull'handicap d Istituto 1.- I Gruppi di Lavoro per l Handicap I gruppi di lavoro per l handicap sono istituiti per contribuire a garantire il diritto allo studio degli

Dettagli

VERBALE n. SCRUTINIO FINALE

VERBALE n. SCRUTINIO FINALE VERBALE n. SCRUTINIO FINALE (CLASSI PRIME E SECONDE del triennio ) Il giorno del mese di dell anno alle ore, nei locali del, si riunisce il Consiglio della Classe, con la sola presenza dei docenti, per

Dettagli

Legge 8 ottobre 2010, n. 170

Legge 8 ottobre 2010, n. 170 Legge 8 ottobre 2010, n. 170 Legge 8 ottobre 2010, n. 170 (in G.U. n. 244 del 18 ottobre 2010) Nuove norme in materia di disturbi specifici d apprendimento in ambito scolastico Art. 1. (Riconoscimento

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

Questionario insegnante

Questionario insegnante Questionario insegnante Anno Scolastico 2014/15 INVALSI Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione Via Borromini, 5 Villa Falconieri 00044 Frascati (Roma)

Dettagli