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2 1 PREMESSA DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO STATO DELLA PROPRIETA ED INQUADRAMENTO URBANISTICO PROGETTO FINALITA DELL INTERVENTO ORGANIZZAZIONE DISTRIBUTIVA E SCELTE PROGETTUALI STRUTTURE, MATERIALI E FINITURE, IMPIANTISTICA RETI TECNOLOGICHE SISTEMAZIONE DELL AREA ESTERNA CONFORMITÀ ALLE NORMATIVE VIGENTI CONFORMITÀ ALLA NORMATIVA PER L ACCREDITAMENTO DELLE STRUTTURE SANITARIE CONFORMITÀ ALLE NORME IGIENICO-SANITARIE DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ ALLA LEGGE 13/ CONFORMITÀ ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI QUADRO ECONOMICO Pagina 1 di 13

3 1 PREMESSA L intervento in oggetto prevede la costruzione di un fabbricato, organizzato su un unico livello, che ospiterà il nuovo centro diurno assistenziale per anziani, trasferito dalla attuale sede in centro a Traversetolo, congiuntamente ad una nuova funzione di centro diurno socio riabilitativo per disabili. Per tutto ciò che concerne: - Stato della proprieta ed inquadramento urbanistico; - Finalita dell intervento; - Organizzazione distributiva e scelte progettuali; - Conformità alla normativa per l accreditamento delle strutture sanitarie, alle norme igienicosanitarie; - Dichiarazione di conformità alla legge 13/1989; si riporta e conferma quanto già esplicitato nell allegata per l accreditamento, che si ritiene qui interamente richiamata. Il presente progetto esecutivo, si configura come aggiornamento di quello precedente già consegnato, a seguito dell adeguamento distributivo finalizzato all accreditamento della struttura. Tale progetto si configura come primo stralcio funzionale di quanto previsto a livello di progetto definitivo in merito al completamento dell area cortiliva con le necessarie attrezzature, percorsi e dotazione a verde. Pagina 2 di 13

4 2 DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO 2.1 STATO DELLA PROPRIETA ED INQUADRAMENTO URBANISTICO Il terreno su cui insisterà il fabbricato, di proprietà del Comune di Traversetolo, è individuato catastalmente al foglio 18, mappale 1020 del Comune di Traversetolo. Il lotto di intervento si trova in località Monzato, nel Comune di Traversetolo, e ricade all interno dell area oggetto del secondo stralcio di attuazione del comparto edificatorio C5 Monzato. Secondo quanto prescritto dalle N.T.A. relative al suddetto comparto, la destinazione d uso ammessa è di tipo R1 - Residenza, con tipologie di abitazioni unifamiliari, plurifamiliari e condominiali. Si riportano di seguito i parametri quantitativi richiesti: - Parcheggi pertinenziali: 0,30 mq/mq della Superficie utile; - Indice di permeabilità: 20% della Superficie Fondiaria; - H max: 11,00 m; - Indice di visuale libera: 0,5; - Distanze dai confini di proprietà e/o di zona: 5,00 m o 7,00 m lungo Via Monzato; - Distanza minima tra edifici: 10,00 m; Da un analisi del P.T.C.P. della provincia di Parma si evince che l intervento si inserisce nell unità di paesaggio colline di parma Colline di torre chiara e ricade all interno degli ambiti ad alta vocazione produttiva agricola; nonostante ciò non vi sono particolari vincoli da rispettare in quanto nel comparto non sono presenti testimonianze del paesaggio agrario storico. Pagina 3 di 13

5 3 PROGETTO 3.1 FINALITA DELL INTERVENTO Il comune di Traversetolo dispone di un centro diurno per anziani collocato al piano terra di un fabbricato in locazione destinato ad accogliere circa 20 ospiti. Ad oggi tale struttura, con superficie coperta pari a 240 mq, risulta insufficiente a fronte delle numerose richieste di assistenza da parte della cittadinanza. Innanzitutto, essendo stato ricavato in un edificio esistente, l organizzazione funzionale del centro risulta non ben definita nell individuazione di ambienti dedicati e la mancanza di idonei percorsi di distribuzione fa sì che i locali di servizio abbiano diretto accesso dagli ambienti principali, provocando verosimilmente interferenze con le attività ivi svolte. Gli spazi di relazione e quelli dedicati alle attività risultano piuttosto scarsi essendo il centro dotato di un unico ampio salone destinato al contempo a soggiorno, locale riposo e laboratorio. Questo assetto causa evidenti problemi agli operatori nella gestione ed organizzazione delle singole attività. La sala mobilizzazione, inoltre, collocata in adiacenza al suddetto locale, pur essendo dimensionalmente idonea, presenta una conformazione tale da non essere facilmente fruibile per il tipo di attività destinata ad accogliere. Un altro aspetto piuttosto rilevante è la quasi totale mancanza di spazi riservati agli operatori, ridotti al momento ad un unico ufficio e ad un solo spogliatoio, dotato di wc, con accesso dall ufficio stesso. L area esterna al fabbricato (superficie di circa 900 mq), infine, non presenta caratteristiche idonee ad accogliere attività all aperto, non essendo attrezzata con strutture volte all ombreggiamento nel periodo estivo. Le aree verdi, inoltre, sono quasi inesistenti, essendo stata pavimentata quasi la totalità dell area cortiliva. Scopo del presente progetto è pertanto la realizzazione di una struttura in grado di accogliere un nuovo centro diurno assistenziale per anziani, con idonei ambienti di relazione, distinti funzionalmente, e spazi riservati al personale adeguatamente dimensionati ed organizzati. Al centro assistenziale sarà affiancato inoltre un centro socio-riabilitativo per disabili, con il quale verranno condivisi sostanzialmente i soli ambienti ad uso del personale, fermo restando il dimensionamento sul numero complessivo di utenti (25 anziani e 8 disabili) ed una distinta organizzazione delle due attività assistenziali, in considerazione delle diverse esigenze degli ospiti. Pagina 4 di 13

6 3.2 ORGANIZZAZIONE DISTRIBUTIVA E SCELTE PROGETTUALI Il progetto prevede la realizzazione di un edificio ad un unico livello, che si sviluppa all interno dell area in progetto con asse longitudinale parallelo alla strada. Dall ingresso, dotato di guardaroba, si accede direttamente al corridoio centrale, lungo il quale si articolano tutti i locali; in particolar modo trovano collocazione alle due estremità del percorso gli ambienti principali delle due funzioni socio-assistenziali. Tra questi due blocchi funzionali sono invece collocati tutti gli spazi di servizio così localizzati: la cucina con locale dispensa e l infermeria presso l ingresso; sul lato opposto del corridoio invece trovano collocazione l ufficio, gli spogliatoi per il personale e, poco oltre, il locale tecnico a cui si accede dall esterno dell edificio. Ogni settore funzionale dispone di un locale dedicato, privo di affaccio all esterno, che potrà essere utilizzato per il deposito del materiale ad uso del centro. L assetto distributivo in pianta così come sopra esposto, realizzato mediante l accorpamento delle funzioni in due blocchi distinti trova riscontro anche nei prospetti e nello studio della copertura. Gli ambienti principali costituiscono pertanto due volumi laterali più alti rispetto al blocco di servizi, con copertura a due acque e compluvio. I servizi invece costituiscono un volume centrale più basso con copertura a due acque e displuvio. 3.3 STRUTTURE, MATERIALI E FINITURE, IMPIANTISTICA L edificio sarà realizzato mediante struttura prefabbricata costituita dall assemblaggio di elementi portanti in acciaio e legno con chiusure verticali ed orizzontali realizzati tramite la posa a secco di materiali isolanti che forniscono elevate prestazioni in termini di contenimento energetico, trasmittanza e sfasamento dell onda termica. La tecnologia proposta presenta diversi vantaggi rispetto all edilizia residenziale classica sia per quanto riguarda i tempi ridotti di costruzione, dove non sono richiesti tempi di maturazione dei materiali come per il calcestruzzo, sia per quanto riguarda la gestione logistica del cantiere, dove la tecnica di posa a secco, consente di mantenere ordine e pulizia nel cantiere. Altro aspetto di fondamentale importanza sta nel fatto che queste strutture sono del tipo leggero, quindi altamente idonee per essere installate in zona sismica, in quanto le masse che entrano in gioco sotto l effetto del sisma, sono di entità più bassa rispetto all edilizia tradizionale, in quanto vengono sfruttate le caratteristiche di capacità deformativa e di duttilità dell acciaio, accompagnate dalla Pagina 5 di 13

7 possibilità di coprire grandi luci con il legno lamellare; altresì, il minor ingombro delle sezioni degli elementi portanti, fa si che risulta più facile risolvere i ponti termici tra esterno ed interno. La struttura sarà poi finita su tutti i fronti con un rivestimento a cappotto con rasatura ad intonaco e tinteggio di finitura; il manto di copertura sarà essere costituito da lamiere grecate in alluminio, tipo lamiera aggraffata, preverniciate con colorazione grigia. Lungo i due fronti principali lo sporto sarà contenuto entro i 20 cm e sarà dato dalla presenza dei canali di gronda a servizio del volume più basso dell edificio. Lungo i fronti più corti laterali è prevista una lattoneria per la protezione del raccordo tra il paramento murario e la copertura. Per quanto riguarda la distribuzione delle aperture nei prospetti dell edificio si è cercata una differenziazione secondo le funzioni e l esposizione. In particolar modo, per i locali principali sono state adottate ampie vetrate tali da permettere un ottimo rapporto di permeabilità visiva e funzionale soprattutto in corrispondenza dell area cortiliva attrezzata per le attività all aperto; il pergolato che sarà posto di fronte a tali aperture avrà il compito di regolare l irraggiamento nel periodo estivo. Ai locali di servizio ed agli uffici sono state attribuite aperture che riprendono l ampiezza del modulo base delle vetrate, variando invece l altezza del davanzale. All interno del fabbricato sono previsti, in tutti i locali, pavimentazioni in grès fine porcellanato, previste in due diversi formati, uno più grande per i locali principali ed uno invece di dimensioni inferiori per il blocco di servizi igienici e locale tecnico. Sono previsti rivestimenti ceramici per le pareti all interno dei servizi igienici, degli spogliatoi, della cucina e della dispensa, così come specificato nell elaborato grafico A.08 Finiture - pianta piano terra. Per quanto riguarda il tinteggio e la scelta dei colori di finitura, si terrà conto della particolare tipologia di utenza, pertanto la scelta sarà orientata verso tonalità in grado di stimolare le funzioni sensoriali dei pazienti. L impianto elettrico ed illuminante sarà equipaggiato con attrezzature atte a garantire il controllo dei livelli di illuminamento ed i corpi illuminanti monteranno lampade a basso consumo, come meglio specificato nella relazione specialistica R.07 Relazione tecnica e di calcolo impianti elettrici e speciali Considerate le particolari caratteristiche d uso dei locali, l impianto termoidraulico dovrà essere del tipo a ventilconvettori, a pavimento o a parete secondo le necessità dei singoli locali, con caldaia a condensazione ed impianto a pannelli solari termici atto a coprire almeno il 50% del fabbisogno di acqua calda idrosanitaria della struttura ( R.04 Relazione tecnica impianti meccanici ). Pagina 6 di 13

8 3.4 RETI TECNOLOGICHE Le reti tecnologiche, ENEL, TELECOM, gas e acqua saranno allacciate alle reti esistenti all interno del comparto. Le acque nere e le acque bianche saranno raccolte in modo differenziato tramite apposite condotte e allacciate alle rispettive reti collocate lungo la strada di urbanizzazione. 3.5 SISTEMAZIONE DELL AREA ESTERNA La sistemazione dell area esterna all edificio, come anticipato in premessa, è stata rimandata ad un successivo stralcio funzionale, prevedendo, per ora, il semplice riempimento dei cavi residui e la realizzazione del solo pedonale di ingresso. Il progetto dell area, tuttavia, prevede la realizzazione di un ingresso carrabile, con sola funzione di accesso di servizio ed accesso di eventuali mezzi di soccorso, collocato in posizione decentrata, a nord del lotto, così come previsto dal piano. L ingresso pedonale sarà invece collocato nelle immediate vicinanze dell ingresso principale dell edificio ed in corrispondenza di esso verrà realizzata una piazzola, esterna all area cortiliva, per la manovra dei mezzi che accompagneranno gli ospiti al centro diurno; tale collocazione ha lo scopo di agevolare il transito pedonale degli ospiti stessi fino all ingresso della struttura, grazie anche ad un percorso protetto mediante un porticato che si protende quasi fino al cancello di ingresso. In questa zona sono anche collocati i parcheggi. Lungo il fronte principale dell edificio è previsto un percorso praticabile in autobloccanti di cemento per agevolare l accessibilità degli ospiti a gran parte delle aree esterne; la stessa pavimentazione è prevista anche in corrispondenza dei pergolati (ma esclusa dal presente stralcio). Lungo i lati nord ed est dell edificio, dall ingresso carrabile al locale tecnico è prevista una finitura in ciottoli, volta a semplificare qualsiasi attività di manutenzione dell edificio stesso (esclusa dal presente stralcio). Le aree prospicienti gli ambienti di maggior permanenza degli ospiti, rivolte ad ovest ed a sud, potranno essere attrezzate con pergolati al fine di agevolare le attività all aperto e fornire un adeguato ombreggiamento ai locali stessi. Per quanto riguarda la sistemazione a verde, essa verrà realizzata successivamente dal comune tramite un percorso di condivisione con gli utenti. Pagina 7 di 13

9 4 CONFORMITÀ ALLE NORMATIVE VIGENTI 4.1 CONFORMITÀ ALLA NORMATIVA PER L ACCREDITAMENTO DELLE STRUTTURE SANITARIE Il progetto è stato redatto in conformità alla D.G.R. 564/2000, così come previsto dalla D.G.R. 514/2009 in merito a progetti finanziati dalla regione Emilia Romagna. Si riportano di seguito i requisiti strutturali minimi richiesti dalla normativa per le tipologie assistenziali insediate nell edificio: CENTRO DIURNO ASSISTENZIALE (PER ANZIANI) - LOCALE SOGGIORNO - LOCALE PRANZO - LOCALE RIPOSO - LOCALE ATTIVITA DI MOBILIZZAZIONE - N. 2 SERVIZI IGIENICI ATTREZZATI PER LA NON AUTOSUFFICIENZA - N. 1 LOCALE RIPOSTIGLIO CENTRO SOCIO-RIABILITATIVO DIURNO (PER DISABILI) - LOCALE SOGGIORNO - LOCALE PER LE ATTIVITA DI SOCIALIZZAZIONE, ATELIER, LABORATORIO - N. 1 SERVIZIO IGIENICO ATTREZZATO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA - N. 1 LOCALE RIPOSTIGLIO LOCALI COMUNI - INGRESSO - UFFICIO - INFERMERIA - SPOGLIATOI E SERVIZI IGIENICI PER IL PERSONALE; - LOCALE RIGENERAZIONE PASTI E DISPENSA. Pagina 8 di 13

10 Si precisa che il progetto prevede una condivisione degli spazi di servizio, ad uso del personale, necessari ai due servizi assistenziali. Si riporta di seguito l elenco delle persone contemporaneamente presenti previste all interno del centro: - 25 OSPITI ANZIANI; - 8 OSPITI DISABILI; - 6/7 OPERATORI. Per il dimensionamento dei principali locali con permanenza di ospiti (sala pranzo e soggiorno), sono stati inoltre considerati i seguenti valori minimi: 1,2 mq/persona (Centro Diurno); 1,8mq/persona disabile (Centro Socio - Riabilitativo). Per quanto riguarda la sala pranzo si precisa che le dimensioni sono tali da garantire a tutti gli ospiti previsti nel Centro Diurno di consumare contemporaneamente il pasto. Per la zona riposo invece sono stati previsti otto posti dedicati nella sala riposo mentre i restanti posti, attrezzabili con poltrone reclinabili, vengono individuati nel soggiorno; tale scelta è stata indicata e confermata dagli operatori della struttura esistente sulla base delle abitudini e preferenze degli ospiti. Si è ritenuto inoltre opportuno dotare il centro, pur non essendo requisito strutturale, di un locale infermeria, così come richiesto nei requisiti organizzativo-funzionali di entrambi i servizi, in virtù anche di quanto espressamente richiesto tra i requisiti strutturali per il centro socio-riabilitativo dalla successiva D.G.R. 514/ CONFORMITÀ ALLE NORME IGIENICO-SANITARIE Nella struttura, tutti i locali dove è prevista la presenza continuativa di persone saranno illuminati naturalmente con aperture in prospetto e, ad integrazione, lucernari in copertura, in modo da garantire adeguati livelli di illuminazione e ventilazione naturali, come riportato nella Tav. A.05 Pianta piano terra e copertura. Essendo il numero di operatori superiore a 5 unità saranno realizzati due spogliatoi distinti per sesso, dimensionati come di seguito riportato: N. 1 Spogliatoio donne, dotato di n.1 wc, n 1 bidet, n.1 doccia e n.2 lavandini complessivi N. 1 Spogliatoio uomini, dotato di n.1 wc, n 1 bidet, n.1 doccia e n.2 lavandini complessivi Pagina 9 di 13

11 Per quanto riguarda il Centro Diurno la dotazione di servizi si completa poi con n.2 servizi igienici con antibagno destinati agli ospiti ed attrezzati per la disabilità; per quanto concerne invece il Centro Socio Riabilitativo si prevede n 1 servizio igienico con antibagno attrezzato per la disabilità e dotato di porte scorrevoli. Porte scorrevoli sono previste anche per l accesso al soggiorno ed alla sala attività. Gli spogliatoi e gli antibagni prevedono un ricambio d aria forzato tramite apposito impianto di aspirazione per garantire una efficace ventilazione meccanica. Il progetto prevede inoltre una cucina ad uso degli operatori, utilizzata per la sola attività di porzionamento dei pasti. Si riportano di seguito i limiti rispettati per le diverse tipologie di locali: Sala pranzo, soggiorno, sala attività, sala riposo, sala mobilizzazione: R.I. 1/8 R.A. 1/8. Cucina, uffici ed infermeria: R.I. 1/8 R.A. 1/8. Spogliatoi: aspirazione forzata Disimpegno: R.I. 1/12 R.A. 1/12. La copertura sarà accessibile tramite botola e scala retrattile per gli interventi di manutenzione e controllo che si dovessero rendere necessari nel tempo. 4.3 DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ ALLA LEGGE 13/1989 Il progetto è stato redatto in conformità alle prescrizioni dettate dal D.M n 236 Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l adattabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell eliminazione delle barriere architettoniche. Per l edificio in oggetto è garantita l accessibilità di tutte le attività insediate; per quanto riguarda gli spazi di relazione ed i servizi igienici nonché gli spazi di accesso all edificio, il criterio della accessibilità si intende infatti soddisfatto in quanto i percorsi ed i locali sono stati studiati tenendo conto delle seguenti soluzioni tecniche specifiche: Percorsi orizzontali Il disimpegno avrà una larghezza minima di 200 cm al fine di consentire l inversione di marcia da parte di persona su sedia a ruote ed agevolare le operazioni di manovra da parte degli operatori del centro. Per quanto riguarda la disposizione delle porte che si aprono sul corridoio suddetto, si adotteranno soluzioni che rispondono alle prescrizioni di cui ai punti e del D.M. n 236/89. Pagina 10 di 13

12 Pavimentazioni Le pavimentazioni esterne saranno in materiale antisdrucciolevole e, ove necessario, si raccorderanno le contenute differenze di livello tramite brevi rampe realizzate secondo le modalità espresse dalla normativa vigente. Le soglie di ingresso presenteranno un dislivello massimo tra interno ed esterno pari a 2,5 cm. Porte Tutte le porte, sia interne che esterne, degli ambienti destinati agli ospiti dei due centri avranno luce netta non inferiore a 90cm, con altezza delle maniglie compresa tra 90 e 115 cm. Gli spazi antistanti e retrostanti i vani porta saranno adeguatamente dimensionati, con riferimento alla manovra da effettuare con la sedia a ruote, anche in rapporto al tipo di apertura. Servizi igienici Tutti i servizi igienici destinati al pubblico saranno attrezzati per la disabilità e saranno dotati di porte scorrevoli e a battente di luce netta pari a 90 cm, per ridurre gli spazi di manovra necessari ad una persona su sedia a ruote. Terminali degli impianti L altezza degli interruttori, dei campanelli e pulsanti di comando sarà di 100cm, mentre per le prese sarà di cm CONFORMITÀ ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI Per quanto concerne la prevenzione incendi, il Centro Diurno non ricade tra le attività soggette a controllo dei Vigili del Fuoco, così come individuate nell Allegato 1 "Elenco delle attività soggette alle visite e ai controlli di prevenzione incendi" del D.P.R. 1 agosto 2011, n. 151 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell articolo 49, comma 4 -quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n L attività che, ai sensi del suddetto D.P.R., potrebbe ricomprendere quella oggetto del presente lavoro è la n 68 - Strutture sanitarie che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno, case di riposo per anziani con oltre 25 posti letto; strutture sanitarie che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale, ivi comprese quelle riabilitative, di diagnostica strumentale e di laboratorio, di superficie complessiva superiore a 500 m 2. Pagina 11 di 13

13 Nel caso in esame, si tratta di un centro per anziani e disabili, a ciclo esclusivamente diurno, di dimensioni inferiori a 500 m 2. Alla luce di quanto sopra riportato, tali caratteristiche di funzionamento e dimensionali non rientrano tra quelle soggette a controllo di prevenzione incendi. Questo tuttavia non esonera il Responsabile dell attività dall applicazione di tutte le norme di sicurezza e prevenzione incendi vigenti in materia. Pagina 12 di 13

14 5 QUADRO ECONOMICO A. LAVORI A MISURA, A CORPO, IN ECONOMIA 1. IMPORTO PER L ESECUZIONE DELLE LAVORAZIONI 1.1 Opere edili , Impianti elettrici , Impianti meccanici , oneri per la sicurezza, non soggetti a ribasso d'asta, di cui all'art.131 L.163/06 e successive modificazioni e integrazioni 6.000,00 TOTALE A - IMPORTO LAVORI A BASE D ASTA ,00 B. SOMME A DISPOSIZIONE DELLA STAZIONE APPALTANTE 2. Spese tecniche generali ,00 3. Spese per collaudo tecnico amministrativo, collaudo statico compresa IVA ed altri eventuali collaudi specialistici 6.000,00 4 Incentivo RUP 940,00 5. Imprevisti 4.741,00 6. Contributo di gara A.V.C.P. 225,00 7. IVA 6.1 Iva 10 % su A , Iva 21 % su spese tecniche (2) ,00 Totale IVA ,00 TOTALE B SOMME A DISPOSIZIONE ,00 TOTALE FINANZIAMENTO ,00 Pagina 13 di 13

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